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Atlante della biodiversità 2002 - Eventi.Parcoticino.It - Parco del Ticino

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ATLANTE DELLA BIODIVERSITÀ NEL PARCO TICINO<br />

INTRODUZIONE<br />

Per concludere, attraverso una parola apparentemente semplice (<strong>biodiversità</strong> significa letteralmente<br />

diversità <strong><strong>del</strong>la</strong> vita), in realtà si esprime un concetto estremamente complesso che racchiude<br />

in se il mistero <strong><strong>del</strong>la</strong> vita: in una sola parola si condensa l’infinita quantità di formule<br />

chimiche, di fenomeni fisici e biologici che hanno trasformato e tutt’ora trasformano materia ed<br />

energia, creando, facendo evolvere e diversificando di continuo il “sistema dei viventi”.<br />

4. Check List e Atlanti: la necessità di conoscere il patrimonio biologico come base <strong>del</strong>lo<br />

sviluppo economico e sociale <strong>del</strong>l’umanità <strong>del</strong> terzo millennio<br />

Tra le caratteristiche degli esseri viventi, oltre alla capacità di crescere, riprodursi, metabolizzare<br />

ed autoregolarsi, vi é anche la capacità di mutare ed evolvere. La profonda alterazione degli<br />

ecosistemi terrestri e marini operata dall’uomo nell’ultimo secolo ha inciso in modo pesante su<br />

quest’ultimo aspetto <strong>del</strong>le caratteristiche <strong><strong>del</strong>la</strong> vita: più ancora <strong>del</strong>le numerose estinzioni di specie<br />

animali e vegetali preoccupa oggi la radicale modifica di gran parte dei grandi habitat <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

biosfera, mari e foreste innanzitutto, cosa che ha fortemente alterato, se non addirittura interdetto,<br />

la capacità dei viventi di evolvere adattandosi così, tra l’altro, anche alle alterazioni prodotte<br />

sull’ambiente dalle attività umane.<br />

Il processo <strong>del</strong>l’evoluzione <strong><strong>del</strong>la</strong> vita sulla terra, originatosi oltre 3 miliardi di anni orsono con<br />

la comparsa <strong>del</strong>le prime forme di vita e proseguito, anche se con fasi diverse (si pensi ad esempio<br />

alla estinzione dei grandi rettili avvenuta nel cretacico) fino ai giorni nostri, rischia di interrompersi<br />

a causa dei numerosi fattori di alterazione messi in atto dall’azione <strong>del</strong>l’uomo soprattutto<br />

nell’ultimo secolo.<br />

Uno dei modi di valutare e monitorare l’entità <strong>del</strong> fenomeno consiste nella redazione e continuo<br />

aggiornamento di check list e atlanti sia su scala nazionale che regionale, o meglio ancora per bioregioni,<br />

in modo da poter valutare nel tempo l’evolvere o l’involvere <strong>del</strong>lo stato di salute dei viventi.<br />

Appare subito chiaro che questi strumenti da soli non rappresentano nulla se non vengono<br />

supportati da ulteriori indagini a livello territoriale e soprattutto dalla presa di coscienza <strong>del</strong><br />

problema da parte <strong><strong>del</strong>la</strong> popolazione in generale e degli amministratori in particolare, e ciò al fine<br />

di mettere in atto serie strategie di tutela e politiche di gestione <strong>del</strong> patrimonio biologico <strong>del</strong>le<br />

aree indagate.<br />

Pur tuttavia la redazione di atlanti regionali rappresenta uno strumento basilare e fondamentale<br />

per operare con coscienza sull’ambiente che ci circonda.<br />

Come il Lettore, anche non specialista, potrà comprendere addentrandosi nella lettura dei<br />

testi di presentazione dei singoli capitoli <strong>del</strong>l’<strong>Atlante</strong>, la bioregione <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong> sublacuale offre<br />

caratteristiche biologiche uniche che emergono prepotentemente proprio grazie alla ricchezza di<br />

indagini svolte, anche in un passato storico (interessanti al proposito i riferimenti di Giuseppe<br />

Bogliani nel capitolo relativo agli invertebrati sui primi studi risalenti addirittura alla prima<br />

metà <strong>del</strong>l’ottocento) con l’obiettivo di conoscere a fondo la realtà che ci circonda per meglio conoscerla<br />

e quindi meglio viverla.<br />

La seconda edizione <strong>del</strong>l’<strong>Atlante</strong> ha proprio questo scopo: la conoscenza a base <strong><strong>del</strong>la</strong> qualità<br />

<strong>del</strong>le scelte <strong>del</strong>le popolazioni umane e quindi <strong><strong>del</strong>la</strong> qualità di vita <strong>del</strong>le stesse popolazioni, qualità<br />

di vita inscindibilmente legata, anche se di ciò il nostro sistema sociale spesso ci rende incoscienti,<br />

all’equilibrio armonico sul quale si regge l’intero sistema dei viventi.<br />

5. La tutela <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>biodiversità</strong> nel <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Ticino</strong>.<br />

Per un’area protetta la tutela <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>biodiversità</strong> è l’obiettivo più importante. Per raggiungere<br />

tale obiettivo in modo coerente e scientificamente corretto diventa essenziale conoscere il proprio<br />

“patrimonio biologico”. Solo attraverso questa conoscenza è possibile rendersi veramente<br />

conto <strong><strong>del</strong>la</strong> complessità e articolazione <strong>del</strong>le biocenosi presenti nell’area amministrata e diventa<br />

quindi possibile mettere in atto progetti coerenti di tutela e gestione di flora, fauna ed ecosistemi.<br />

Ecco spiegata l’importanza, al di là <strong>del</strong>le check list nazionali ed internazionali, di redigere e aggiornare<br />

costantemente Atlanti <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>biodiversità</strong> a carattere locale, possibilmente all’interno di<br />

confini naturalisticamente logici, ovvero su scala bioregionale.<br />

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