Servizio Ambiente - Provincia di Lucca
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Servizio Ambiente Ambiente - U.O.S. AIA e nuove competenze in materia ambientale DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE SENZA IMPEGNO DI SPESA Determinazione n° 6425 del 25/11/2011 Oggetto: D.LGS. 152/2006 E S.M.I., PARTE SECONDA, TITOLI III E III BIS - VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE - SMURFIT KAPPA ITALIA S.P.A., STAB. DI PONTE ALL'ANIA - ESTENSIONE ESISTENTE IMPIANTO TRATTAMENTO EFFLUENTI VISTI: IL DIRIGENTE • il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale” e s.m.i.; • la L.R. Toscana 12 febbraio 2010, n. 10, “Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza” e s.m.i.; • la L.R. Toscana 22 dicembre 2003, n. 61 “Norme in materia di autorizzazione integrata ambientale...” e s.m.i.; • il D.M. 31 gennaio 2005 “Emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell’allegato I del D.Lgs. 372/1999”; • il D.M. 24 aprile 2008 “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”; • il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e s.m.i.; • la L. 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i. VISTE: Palazzo Ducale, Cortile Carrara – 55100 Lucca Tel. 0583 417.1 Fax 0583 417.326
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<strong>Servizio</strong> <strong>Ambiente</strong><br />
<strong>Ambiente</strong> - U.O.S. AIA e nuove competenze in materia ambientale<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE SENZA IMPEGNO DI SPESA<br />
Determinazione n° 6425 del 25/11/2011<br />
Oggetto: D.LGS. 152/2006 E S.M.I., PARTE SECONDA, TITOLI III E III<br />
BIS - VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E<br />
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE -<br />
SMURFIT KAPPA ITALIA S.P.A., STAB. DI PONTE<br />
ALL'ANIA - ESTENSIONE ESISTENTE IMPIANTO<br />
TRATTAMENTO EFFLUENTI<br />
VISTI:<br />
IL DIRIGENTE<br />
• il D.Lgs.<br />
3 aprile 2006, n. 152,<br />
“Norme in materia ambientale” e s.m.i.;<br />
• la L.R. Toscana<br />
12 febbraio 2010, n. 10,<br />
“Norme in materia <strong>di</strong> valutazione ambientale<br />
strategica (VAS), <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale (VIA) e <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> incidenza”<br />
e s.m.i.;<br />
• la L.R. Toscana 22 <strong>di</strong>cembre 2003, n. 61 “Norme in materia <strong>di</strong> autorizzazione integrata<br />
ambientale...” e s.m.i.;<br />
• il D.M. 31 gennaio 2005 “Emanazione <strong>di</strong> linee guida per l’in<strong>di</strong>viduazione e l’utilizzazione<br />
delle migliori tecniche <strong>di</strong>sponibili, per le attività elencate nell’allegato I del D.Lgs.<br />
372/1999”;<br />
• il D.M. 24 aprile 2008 “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle<br />
istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;<br />
• il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’or<strong>di</strong>namento degli enti locali”<br />
e s.m.i.;<br />
• la L. 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento amministrativo e <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i.<br />
VISTE:<br />
Palazzo Ducale, Cortile Carrara – 55100 <strong>Lucca</strong> Tel. 0583 417.1 Fax 0583 417.326
• la propria D.D. n. 34 del 9 aprile 2008 con cui è stata rilasciata l’Autorizzazione Integrata<br />
Ambientale (<strong>di</strong> seguito “AIA”) a KAPPA PACKAGING S.p.A., con sede legale in via<br />
Pesciatina 147, 55010 Lunata, Capannori (LU), relativamente allo stabilimento produttivo<br />
(<strong>di</strong> seguito “stabilimento”) ubicato in via del Mulino s.n.c., Ponte all’Ania, Barga (LU)<br />
denominato SMURFIT KAPPA ANIA PAPER, in quanto le attività esercitate sono<br />
in<strong>di</strong>viduate nell’All. VIII alla Parte II del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.<br />
◦ p.to 1.1 (impianti <strong>di</strong> combustione con potenza termica <strong>di</strong> combustione <strong>di</strong> oltre 50 MW)<br />
per una potenza termica installata pari a 54,4 MW;<br />
◦ p.to 6.1 b)<br />
(impianti industriali destinati alla fabbricazione della carta e cartoni con<br />
capacità <strong>di</strong> produzione superiore a 20 tonnellate al giorno) per una capacità produttiva<br />
pari a 200.000 t/anno;<br />
• la propria D.D. n. 14 del 16 febbraio 2009 con cui l'AIA dello stabilimento è stata volturata<br />
a SMURFIT KAPPA ITALIA S.p.A. (<strong>di</strong> seguito “società”), con sede legale in viale Regina<br />
Margherita 3, 20122 Milano (MI) e sede amministrativa in Strada Serravalle 65, 15067 Novi<br />
Ligure (AL);<br />
• la propria D.D. n. 6357 del 3 novembre 2010 (<strong>di</strong> seguito “<strong>di</strong>ffida”), notificata alla società il<br />
9 novembre 2011, con cui, a seguito del sopralluogo effettuato da ARPAT nel luglio 2010<br />
(verbale pervenuto il 23 agosto 2010, prot. n. 181236/9.6.2.) durante il quale è emerso il<br />
mancato rispetto dei limiti stabiliti per lo scarico <strong>di</strong> reflui industriali in acque superficiali<br />
dall'AIA, la società è stata <strong>di</strong>ffidata:<br />
◦ ad attuare interventi idonei a garantire il rispetto dei limiti stabiliti per lo scarico <strong>di</strong> reflui<br />
industriali in acque superficiali dall'AIA entro (sei) mesi dalla notifica della <strong>di</strong>ffida;<br />
◦ a presentare, relativamente agli interventi <strong>di</strong> cui sopra, un piano <strong>di</strong> intervento (recante<br />
tempistiche e modalità) entro 60 (sessanta) giorni dalla notifica della <strong>di</strong>ffida.<br />
• la propria D.D. n. 1064 del 5 marzo 2011 con cui:<br />
◦ è stata prorogata <strong>di</strong> 12 (do<strong>di</strong>ci) mesi la scadenza stabilita dalla <strong>di</strong>ffida per la<br />
realizzazione <strong>di</strong> interventi idonei a garantire il rispetto dei limiti stabiliti per lo scarico <strong>di</strong><br />
reflui industriali in acque superficiali;<br />
◦ è stato stabilito che entro 60 (sessanta) giorni dalla notifica dello stesso provve<strong>di</strong>mento<br />
la società avrebbe dovuto presentare all'Autorità Competente (<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>) il<br />
progetto completo relativo al nuovo impianto <strong>di</strong> trattamento dei reflui <strong>di</strong> stabilimento la<br />
cui realizzazione sarebbe potuta avvenire solo previa valutazione dello stesso da parte<br />
dell’Autorità Competente ai sensi della normativa vigente sia in materia <strong>di</strong> Valutazione<br />
<strong>di</strong> Impatto Ambientale, sia in materia <strong>di</strong> Autorizzazione Integrata Ambientale.<br />
• la propria D.D. n. 3620 del 14 luglio 2011 con cui è stata prescritta la realizzazione <strong>di</strong> una<br />
serie <strong>di</strong> interventi finalizzati al risanamento acustico dello stabilimento.<br />
RICORDATO che a decorrere dal 26 agosto 2010 il D.Lgs. 59/2005 è stato abrogato dal D.Lgs.<br />
128/2010 (che ha mo<strong>di</strong>ficato ed integrato il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.).<br />
VISTA l'istanza pervenuta il 12 maggio 2011, prot. n. 92543/9.8.1, con cui la società ha chiesto<br />
l'attivazione <strong>di</strong> una procedura <strong>di</strong>:<br />
• Valutazione <strong>di</strong> Impatto Ambientale (<strong>di</strong> seguito “VIA”) ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.,<br />
Parte Seconda, Titolo III, e della L.R. Toscana 10/2010 e s.m.i., per la realizzazione presso<br />
lo stabilimento <strong>di</strong> un nuovo impianto denominato “Estensione dell'esistente impianto <strong>di</strong><br />
trattamento degli effluenti con pretrattamento anaerobico e linea <strong>di</strong> biogas comprensiva <strong>di</strong><br />
desolforazione biologica” (<strong>di</strong> seguito “Nuovo Impianto”);<br />
- 2 -
• Autorizzazione Integrata Ambientale (<strong>di</strong> seguito “AIA”) ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e<br />
s.m.i., Parte Seconda, Titolo III-bis, e della L.R. Toscana 61/2003, per Mo<strong>di</strong>fica Sostanziale<br />
<strong>di</strong> stabilimento e per l'esercizio nella nuova configurazione.<br />
CONSIDERATO che il progetto <strong>di</strong> Nuovo Impianto:<br />
• rientra nei p.ti o) e t) dell’All. A2 alla L.R. Toscana 10/2010 e s.m.i.;<br />
• è una Mo<strong>di</strong>fica Sostanziale <strong>di</strong> stabilimento ad avviso del gestore come previsto dall'art. 29nonies<br />
del D.Lgs. 152/52006 e s.m.i.<br />
CONSIDERATO che ai sensi dell’art. 56, co. 2 della L.R. Toscana 10/2010 e s.m.i, nonché ai sensi<br />
dell’art. 10, co. 2 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. la procedura <strong>di</strong> AIA deve essere coor<strong>di</strong>nata<br />
nell'ambito della procedura <strong>di</strong> VIA.<br />
PRESO atto che la società ha provveduto:<br />
• a pubblicare un avviso sul quoti<strong>di</strong>ano La Nazione il 21 maggio 2011 in ottemperanza all'art.<br />
52, co. 4 della L.R. Toscana 10/2010 e s.m.i. (per la procedura <strong>di</strong> VIA);<br />
• ad effettuare una presentazione pubblica del progetto <strong>di</strong> Nuovo Impianto il 25 maggio 2011,<br />
presso il Comune <strong>di</strong> Barga, in ottemperanza all'art. 52, co. 4, della L.R. Toscana 10/2010 e<br />
s.m.i.<br />
• a pubblicare un avviso sul quoti<strong>di</strong>ano Il Nuovo Corriere <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> il 19 giugno 2011, in<br />
ottemperanza all'art. 29-quater, co. 3, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. (per la procedura <strong>di</strong><br />
AIA);<br />
e che la documentazione presentata è stata pubblicata sul sito Web dell'Amministrazione<br />
<strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>.<br />
VISTA la comunicazione <strong>di</strong> Avvio Proce<strong>di</strong>mento del 21 giugno 2011, prot. n. 120047/9.8.1 (con<br />
decorrenza dal 21 maggio 2011).<br />
CONSIDERATO che con nota pervenuta il 23 agosto 2011, prot. n. 157029/9.8.1, la società ha<br />
comunicato <strong>di</strong> aver provveduto a versare gli oneri istruttori previsti per la procedura <strong>di</strong> VIA e per la<br />
procedura <strong>di</strong> AIA (rev. 11/004011 del 5 settembre 2011).<br />
VISTI:<br />
• il verbale della Conferenza <strong>di</strong> Servizi del 5 luglio 2011;<br />
• il verbale della Commissione Istruttoria in Materia <strong>di</strong> VIA del 7 luglio 2011;<br />
• la comunicazione <strong>di</strong> sollecito pareri inoltrata alle Amministrazioni Interessate il 26 luglio<br />
2011, prot. n. 142359/9.8.1.;<br />
• la comunicazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffida pareri inoltrata alle Amministrazioni Interessate il 1 agosto<br />
2011, prot. n. 145991/9.8.1.;<br />
• il verbale della Commissione Istruttoria in Materia <strong>di</strong> VIA del 4 agosto 2011;<br />
• il verbale della Conferenza <strong>di</strong> Servizi del 8 settembre 2011.<br />
VISTI i pareri pervenuti da parte <strong>di</strong>:<br />
• Autorità <strong>di</strong> Bacino del Fiume Serchio,<br />
il 4 luglio 2011, prot. n. 128462/9.8.1 (con cui si<br />
richiedono integrazioni);<br />
• Comando <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> dei Vigili del Fuoco,<br />
il 16 agosto 2011, prot. n. 154414/9.8.1<br />
(favorevole per la VIA ma si richiedono integrazioni per quanto <strong>di</strong> competenza in materia<br />
<strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong>);<br />
• Comune <strong>di</strong> Barga,<br />
il 9 agosto 2011, prot. n. 151629/9.8.1 (favorevole);<br />
• Comune <strong>di</strong> Coreglia Antelminelli,<br />
il 25 agosto 2011, prot. n. 158449/9.8.1 (favorevole);<br />
- 3 -
• ARPAT,<br />
il 8 settembre 2011, prot. n. 165812/9.8.1 (con cui si richiedono integrazioni);<br />
• Ufficio Tecnico del Genio Civile <strong>di</strong> Area Vasta Livorno-<strong>Lucca</strong>-Pisa,<br />
il 2 agosto 2011, prot.<br />
n. 147599/9.8.1 (favorevole, con prescrizioni);<br />
• Comunità Montana della Me<strong>di</strong>a Valle della Garfagnana,<br />
il 20 luglio 2011, prot. n.<br />
139652/9.8.1 (favorevole);<br />
• Az. USL n. 2 <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>,<br />
il 15 settembre 2011, prot. n. 171199/9.8.1 (con cui si richiedono<br />
integrazioni).<br />
CONSIDERATO che, a seguito dell'istruttoria svolta dall'Ufficio, ed esaminati i pareri pervenuti, la<br />
Conferenza <strong>di</strong> Servizi ha deciso <strong>di</strong> chiedere alla società integrazioni sulla documentazione<br />
presentata.<br />
CONSIDERATO che le integrazioni sono state richieste con nota del 20 settembre 2011, prot. n.<br />
173715/9.8.1, con cui è stato anche sospeso il proce<strong>di</strong>mento.<br />
VISTE le integrazioni presentate dalla società il 10 ottobre 2011, prot. n. 186813/9.8.1.<br />
VISTI i pareri pervenuti da parte <strong>di</strong>:<br />
• Autorità <strong>di</strong> Bacino del Fiume Serchio,<br />
il 16 novembre 2011, prot. n. 218818/9.8.1 (con cui<br />
si esprime parere favorevole con prescrizioni);<br />
• ARPAT,<br />
il 21 novembre 2011, prot. n. 221904/9.8.1 (con cui si esprime parere favorevole<br />
con prescrizioni).<br />
VISTI:<br />
• il verbale della Commissione Istruttoria in Materia <strong>di</strong> VIA del 16 novembre 2011;<br />
• il verbale della Commissione Valutativa in Materia <strong>di</strong> VIA del 21 novembre 2011;<br />
• il verbale della Conferenza <strong>di</strong> Servizi del 23 novembre 2011.<br />
CONSIDERATO che Az. USL n. 2 <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> ha espresso parere favorevole durante la Conferenza<br />
<strong>di</strong> Servizi del 23 novembre 2011.<br />
VISTO il Rapporto Istruttorio<br />
redatto dall'Ufficio ed approvato dalla Commissione Valutativa in<br />
Materia <strong>di</strong> VIA e dalla Conferenza <strong>di</strong> Servizi.<br />
CONSIDERATA la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 rilasciata alla società<br />
il 1 maggio 2000 e rinnovata il 18 maggio 2009, con vali<strong>di</strong>tà fino al 17 maggio 2012 (Registration<br />
Number IT-9266).<br />
VISTI inoltre:<br />
• il Rapporto <strong>di</strong> Controllo ARPAT pervenuto il 8 ottobre 2009, prot. n. 230776/N9G2, con cui<br />
la stessa chiede la mo<strong>di</strong>fica dell'AIA e segnala alcune non conformità alla stessa;<br />
• la nota pervenuta il 1 luglio 2010, prot. n. 141694/9.8.1, recante le controdeduzioni della<br />
società a quanto contestato da ARPAT.<br />
CONSIDERATO pertanto che:<br />
• è stata svolta la fase <strong>di</strong> consultazione prevista dall'art. 24 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e<br />
dall'art. 52 della L.R. Toscana 10/2010 e s.m.i.;<br />
• non sono pervenute osservazioni;<br />
• è stata svolta l'attività tecnico-istruttoria (ovvero l'istruttoria inter<strong>di</strong>sciplinare) prevista<br />
dall'art. 25, co. 1, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e dall'art. 55 della L.R. Toscana 10/2010;<br />
• è stato acquisito il parere dei soggetti interessati ai sensi dell'art. 52, co. 11, della L.R.<br />
Toscana 10/2010 e s.m.i.;<br />
- 4 -
• è stato assicurato il coor<strong>di</strong>namento della procedura <strong>di</strong> AIA nella procedura <strong>di</strong> VIA ai sensi<br />
dell’art. 10, co. 2, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., nonché ai sensi dell’art. 56, co. 2, della L.R.<br />
Toscana 10/2010 e s.m.i.;<br />
• sono state acquisite, tramite Conferenza <strong>di</strong> Servizi, tutte le autorizzazioni, intese,<br />
concessioni, licenze, pareri, nulla osta ed assensi comunque denominati in materia<br />
ambientale necessari per la realizzazione e l'esercizio del Nuovo Impianto ai sensi dell'art.<br />
25, co. 3, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., ed ai sensi dell'art. 56, co. 1, della L.R. Toscana<br />
10/2010 e s.m.i., ed in particolare:<br />
◦ parere dell'Autorità <strong>di</strong> Bacino del Fiume Serchio;<br />
◦ parere del Comune <strong>di</strong> Barga;<br />
◦ parere dell'ARPAT;<br />
◦ parere dell'Az. USL n. 2 <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>;<br />
• non è stato acquisito<br />
il parere del Comando <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> dei Vigili del Fuoco ai<br />
sensi della normativa in materia <strong>di</strong> Prevenzione Incen<strong>di</strong>, ma tale parere, quantunque<br />
necessario per la realizzazione del progetto, non rientra tra gli atti <strong>di</strong> natura ambientale da<br />
acquisire tramite Conferenza <strong>di</strong> Servizi ai fini della pronuncia <strong>di</strong> compatibilità ambientale.<br />
RITENUTO pertanto <strong>di</strong>:<br />
• <strong>di</strong> concludere favorevolmente il proce<strong>di</strong>mento VIA relativo al progetto, con le prescrizioni<br />
<strong>di</strong> cui all'Allegato I “Prescrizioni In<strong>di</strong>viduate nella Procedura <strong>di</strong> Valutazione <strong>di</strong> Impatto<br />
Ambientale” al presente provve<strong>di</strong>mento;<br />
• <strong>di</strong> rilasciare l'AIA per Mo<strong>di</strong>fica Sostanziale <strong>di</strong> stabilimento relativamente al Nuovo<br />
Impianto, con le prescrizioni <strong>di</strong> cui:<br />
◦ all'Allegato II “Realizzazione e Messa in Esercizio del Nuovo Impianto <strong>di</strong> Depurazione”,<br />
◦ all'Allegato III “Prescrizioni Gestionali” al presente provve<strong>di</strong>mento;<br />
◦ all'Allegato IV “Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e Controllo” al presente provve<strong>di</strong>mento.<br />
RITENUTA la propria competenza ai sensi dell'art. 107 del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i.<br />
DETERMINA<br />
1. Di concludere favorevolmente il proce<strong>di</strong>mento Valutazione <strong>di</strong> Impatto Ambientale per la<br />
realizzazione presso lo stabilimento gestito dalla società SMURFIT KAPPA ITALIA S.p.A.,<br />
con sede legale in viale Regina Margherita 3, 20122 Milano (MI), ubicato in via del Mulino<br />
s.n.c., Ponte all’Ania, Barga (LU), denominato SMURFIT KAPPA ANIA PAPER, <strong>di</strong> un<br />
nuovo impianto denominato “Estensione dell'esistente impianto <strong>di</strong> trattamento degli effluenti<br />
con pretrattamento anaerobico e linea <strong>di</strong> biogas comprensiva <strong>di</strong> desolforazione biologica”.<br />
2. Di precisare che la pronuncia favorevole è con<strong>di</strong>zionata al rispetto delle prescrizioni <strong>di</strong> cui<br />
all'Allegato I “Prescrizioni In<strong>di</strong>viduate nella Procedura <strong>di</strong> Valutazione <strong>di</strong> Impatto<br />
Ambientale” al presente provve<strong>di</strong>mento.<br />
3. Di precisare che ai sensi dell'art. 26, co. 6, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i e dell'art. 58, co. 3,<br />
della L.R. Toscana 10/2010 e s.m.i., il Nuovo Impianto dovrà essere realizzato entro cinque<br />
anni dalla pubblicazione del presente provve<strong>di</strong>mento, salvo proroga che dovrà essere<br />
espressamente richiesta dalla società.<br />
4. Di riservarsi, fermi restando i compiti <strong>di</strong> vigilanza e controllo stabiliti dalle norme vigenti, <strong>di</strong><br />
esercitare il controllo sull'osservanza delle prescrizioni impartite con il presente<br />
provve<strong>di</strong>mento, ai sensi dell'art. 59 della L.R. Toscana 10/2010 e s.m.i.<br />
- 5 -
5. Di riservarsi la possibilità <strong>di</strong> stabilire prescrizioni aggiuntive in seguito a verifiche e/o<br />
sopralluoghi.<br />
6. Di precisare che il presente provve<strong>di</strong>mento consente, in via definitiva, la realizzazione e la<br />
messa in esercizio del Nuovo Impianto, nel rispetto delle prescrizioni <strong>di</strong> cui all'Allegato II<br />
“Realizzazione e Messa in Esercizio del Nuovo Impianto <strong>di</strong> Depurazione”, e fatti salvi:<br />
• il deposito del progetto esecutivo delle strutture presso l'Ufficio Tecnico del Genio Civile<br />
<strong>di</strong> Area Vasta Livorno-<strong>Lucca</strong>-Pisa;<br />
• la presentazione, al Comune <strong>di</strong> Barga, della Segnalazione Certificata <strong>di</strong> Inizio Attività<br />
(S.C.I.A.) ai sensi del D.P.R. 380/2001 e s.m.i., della L.R. Toscana 1/2005 e s.m.i. e della<br />
L. 241/1990 e s.m.i.;<br />
• il rilascio del parere favorevole in materia <strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong> ai sensi dell’art. 3, co. 1,<br />
del D.P.R. 151/2011 da parte del Comando <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> dei Vigili del Fuoco.<br />
7. Di dare atto che nell'ambito del proce<strong>di</strong>mento sono state acquisite, tramite Conferenza <strong>di</strong><br />
Servizi, tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta ed assensi<br />
comunque denominati in materia ambientale necessari per la realizzazione e l'esercizio del<br />
Nuovo Impianto.<br />
8. Di precisare che con il presente provve<strong>di</strong>mento è rilasciata l'Autorizzazione Integrata<br />
Ambientale per Mo<strong>di</strong>fica Sostanziale <strong>di</strong> stabilimento e che con l'AIA sono rilasciate:<br />
• l'autorizzazione alle emissioni atmosfera per variazione del quadro emissivo dello<br />
stabilimento;<br />
• l'autorizzazione allo scarico <strong>di</strong> acque reflue industriali in corpo idrico superficiale (torrente<br />
Ania).<br />
9. Di precisare pertanto che con il presente provve<strong>di</strong>mento è autorizzato l'esercizio dello<br />
stabilimento così come mo<strong>di</strong>ficato per effetto della realizzazione del Nuovo Impianto, e che a<br />
decorrere dalla data <strong>di</strong> messa a regime <strong>di</strong> quest'ultimo, l'Allegato Tecnico ed il Piano <strong>di</strong><br />
Monitoraggio e Controllo allegati all'AIA sono sostituiti rispettivamente con:<br />
• l'Allegato III “Prescrizioni Gestionali” al presente provve<strong>di</strong>mento;<br />
• l'Allegato IV “Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e Controllo” al presente provve<strong>di</strong>mento.<br />
10. Di precisare che la società, prima della messa regime del Nuovo Impianto, dovrà comunque<br />
provvedere al collaudo dello stesso i cui risultati dovranno essere resi noti all'Autorità<br />
Competente ed all'Autorità <strong>di</strong> Controllo.<br />
11. Di precisare che l'Allegato IV sarà comunque soggetto a revisione e nuova approvazione, su<br />
proposta della società che dovrà essere presentata entro la data <strong>di</strong> messa in esercizio.<br />
12. Di precisare che fino alla data <strong>di</strong> messa in esercizio del Nuovo Impianto, resterà vigente ogni<br />
altra prescrizione e/o limite previsto dall’attuale AIA.<br />
13. Di precisare che l'esercizio dello stabilimento è comunque con<strong>di</strong>zionato al rilascio del<br />
Certificato <strong>di</strong> Prevenzione Incen<strong>di</strong> da parte del Comando <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> dei Vigili del<br />
Fuoco secondo le modalità stabilite dall’art. 4, co. 2, del D.P.R. 151/2011.<br />
14. Di confermare ogni altra prescrizione stabilita con:<br />
• la propria D.D. n. 1064 del 5 marzo 2011;<br />
• la propria D.D. n. 3620 del 14 luglio 2011.<br />
- 6 -
15. Di precisare che ai sensi dell’art. 29-octies, co. 3, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.,<br />
l'autorizzazione all'esercizio dello stabilimento è rinnovata per sei anni a decorrere dalla data<br />
<strong>di</strong> messa a regime del Nuovo Impianto.<br />
16. Di precisare che, ai sensi dell’art. 29-sexies, co. 6, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., ARPAT<br />
dovrà procedere ai controlli al fine della verifica del rispetto delle con<strong>di</strong>zioni dell’AIA ai<br />
sensi dell’art. 29-decies, co. 3, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., con le modalità e la frequenza<br />
in<strong>di</strong>cati nell'Allegato IV e con oneri a carico del Gestore, secondo quanto specificato dal<br />
D.M. 24 aprile 2008.<br />
17. Di precisare che ulteriori prescrizioni potranno essere impartite successivamente previa<br />
valutazione tecnica dell'opportunità e/o della necessità e che potranno approvarsi variazioni<br />
non sostanziali del presente provve<strong>di</strong>mento; sia nel caso <strong>di</strong> ulteriori prescrizioni che <strong>di</strong><br />
variazioni le relative note dovranno essere conservate dalla società ed esibite alle autorità <strong>di</strong><br />
controllo.<br />
18. Di ricordare che la società è tenuta ad esibire i documenti ed a consentire eventuali ispezioni,<br />
nonché a fornire a quest'Amministrazione le informazioni necessarie a verificare il permanere<br />
dei requisiti richiesti per lo svolgimento dell'attività e per il rispetto delle con<strong>di</strong>zioni e degli<br />
oneri previsti dal presente provve<strong>di</strong>mento.<br />
19. Di precisare che il presente provve<strong>di</strong>mento è rilasciato fatti salvi i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> terzi.<br />
20. Di precisare che la società resta pienamente responsabile per quanto riguarda eventuali danni<br />
a terzi, comunque causati dalla realizzazione e dal successivo esercizio della mo<strong>di</strong>fica oggetto<br />
del presente provve<strong>di</strong>mento, sollevando l’Amministrazione <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> da qualsiasi<br />
pretesa da parte <strong>di</strong> terzi che si ritenessero danneggiati, e resta obbligata ad eseguire durante la<br />
realizzazione e l’esercizio dell’impianto tutte quelle nuove opere o quelle mo<strong>di</strong>fiche che, a<br />
norma <strong>di</strong> legge, venissero prescritte per la tutela dei pubblici e privati interessi entro i termini<br />
che fossero all’uopo stabiliti, fermo restando le comminatorie <strong>di</strong> legge in caso <strong>di</strong><br />
inadempimento.<br />
21. Di precisare che ai sensi dell’art. 29-quater, co. 2, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Parte<br />
Seconda, Titolo III-bis, gli atti relativi al presente provve<strong>di</strong>mento sono <strong>di</strong>sponibili in visione<br />
per la consultazione del pubblico presso il <strong>Servizio</strong> <strong>Ambiente</strong> della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, fatto<br />
salvo quanto previsto dalla normativa vigente in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto alla riservatezza dei dati.<br />
22. Di precisare che, ai sensi dell’art. 29-decies, co. 8, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Parte<br />
Seconda, Titolo III-bis, i risultati dei controlli richiesti dal presente provve<strong>di</strong>mento saranno<br />
<strong>di</strong>sponibili in visione per la consultazione del pubblico presso l’ufficio sopra in<strong>di</strong>cato.<br />
23. Di stabilire che la società dovrà procedere alla pubblicazione del presente provve<strong>di</strong>mento sul<br />
B.U.R.T. ai sensi dell'art. 27, co. 1, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., ed ai sensi dell'art. 57, co. 4,<br />
della L.R. Toscana 10/2010 e s.m.i.<br />
24. Di procedere alla pubblicazione del presente provve<strong>di</strong>mento sul sito Web<br />
dell'Amministrazione <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> ai sensi dell'art. 27, co. 2, del D.Lgs. 152/2006 e<br />
s.m.i ed ai sensi dell'art. 57, co. 5, della L.R. Toscana 10/2010 e s.m.i.<br />
25. Di trasmettere copia conforme del presente provve<strong>di</strong>mento al SUAP del Comune <strong>di</strong> Barga per<br />
gli adempimenti <strong>di</strong> competenza ai sensi del D.P.R. 447/1998 e s.m.i, dei quali lo stesso dovrà<br />
inviare copia comprensiva della data <strong>di</strong> notifica, al <strong>Servizio</strong> <strong>Ambiente</strong> della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Lucca</strong>, ai fini dei successivi controlli.<br />
26. Di trasmettere copia del presente provve<strong>di</strong>mento a:<br />
- 7 -
• Autorità <strong>di</strong> Bacino del Fiume Serchio;<br />
• Comando <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> dei Vigili del Fuoco;<br />
• Comune <strong>di</strong> Barga;<br />
• Comune <strong>di</strong> Coreglia Antelminelli;<br />
• ARPAT;<br />
• Ufficio Regionale per la Tutela del Territorio <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e Massa Carrara;<br />
• Comunità Montana della Me<strong>di</strong>a Valle della Garfagnana;<br />
• Az. USL n. 2 <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>.<br />
27. Di <strong>di</strong>chiarare che il presente provve<strong>di</strong>mento rientra nel centro <strong>di</strong> responsabilità P5 dell’anno<br />
2011.<br />
28. Di precisare che il presente provve<strong>di</strong>mento non comporta implicazioni contabili sull’esercizio<br />
corrente né sugli esercizi successivi.<br />
29. Di stabilire che il presente provve<strong>di</strong>mento, esecutivo dal giorno stesso dell’adozione, deve<br />
essere affisso all’Albo Pretorio dell’Ente.<br />
30. Di precisare che gli atti relativi al presente provve<strong>di</strong>mento sono <strong>di</strong>sponibili in visione per la<br />
consultazione del pubblico presso il <strong>Servizio</strong> <strong>Ambiente</strong> della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, fatto salvo<br />
quanto previsto dalla normativa vigente in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto alla riservatezza dei dati.<br />
31. Di dare atto che, ai sensi della normativa vigente, il responsabile del proce<strong>di</strong>mento è stato<br />
in<strong>di</strong>viduato nella persona del sottoscritto Dirigente del <strong>Servizio</strong> <strong>Ambiente</strong> della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Lucca</strong>, Ing. Roberto Pagni.<br />
32. Di prendere atto che contro il presente provve<strong>di</strong>mento è ammesso ricorso in opposizione da<br />
presentare al Dirigente del <strong>Servizio</strong> <strong>Ambiente</strong>. Il ricorso deve essere presentato entro 30<br />
giorni. E’ fatta salva, comunque, la possibilità <strong>di</strong> ricorrere o per via giuris<strong>di</strong>zionale al TAR<br />
della Regione Toscana o per via straor<strong>di</strong>naria al Presidente della Repubblica rispettivamente<br />
entro 60 giorni e 120 giorni. I termini del ricorso decorrono dalla data <strong>di</strong> scadenza della<br />
pubblicazione o dalla notifica, se prevista.<br />
33. Di dare atto che è comunque possibile rivolgersi al Difensore Civico provinciale in forma<br />
scritta e anche in modo informale, senza termini <strong>di</strong> scadenza.<br />
- 8 -<br />
Il Dirigente<br />
Roberto Alfonso Pagni / INFOCERT SPA<br />
Documento firmato <strong>di</strong>gitalmente
ALLEGATO I<br />
PRESCRIZIONI INDIVIDUATE NELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO<br />
AMBIENTALE<br />
Prescrizioni per la Realizzazione<br />
Mitigazione dell’Impatto Acustico<br />
1. La società, entro la data <strong>di</strong> messa in esercizio del nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione, dovrà comunicare all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong><br />
Controllo quali interventi <strong>di</strong> mitigazione acustica intende installare al fine <strong>di</strong> garantire le prestazioni necessarie al mantenimento degli obiettivi <strong>di</strong><br />
risanamento acustico prescritti con D.D. n. 3620 del 14.7.2011.<br />
2. La società dovrà procedere ad una nuova valutazione previsionale <strong>di</strong> impatto acustico dello stabilimento una volta note le specifiche acustiche<br />
effettive dei vari componenti.<br />
Mitigazione dell’Impatto Odorigeno e Sanitario<br />
3. Le aree dello stabilimento più prossime o vicine alla torcia ed alla valvola (emissione T) allo sfiato <strong>di</strong> emergenza della linea biogas (emissione<br />
D1), potendo contenere concentrazioni superiori all’IDLH <strong>di</strong> H2S, devono essere rese non accessibili e mantenute tali.<br />
4. La società dovrà procedere ad una revisione del documento <strong>di</strong> Valutazione dei Rischi ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. in<strong>di</strong>viduando gli<br />
ambienti potenzialmente pericolosi e definendo le misure <strong>di</strong> mitigazione del rischio necessario per la sicurezza dei lavoratori.<br />
5. La società dovrà prevedere la possibilità <strong>di</strong> coprire e chiudere il serbatoio OSR procedendo ad un idoneo trattamento delle correnti <strong>di</strong> aria<br />
aspirate qualora, nel caso si manifestasse nuovamente il fenomeno delle maleodoranze, tale serbatoio risultasse una possibile sorgente <strong>di</strong> odori.<br />
Mitigazione del Rischio Idraulico<br />
6. La società dovrà realizzare il nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione:<br />
a. posizionando tutti nuovi elementi tecnici ad una quota superiore <strong>di</strong> almeno 1,0 m rispetto al piano <strong>di</strong> calpestio del piazzale <strong>di</strong> intervento;<br />
b. posizionando gli elementi <strong>di</strong> maggiore vulnerabilità, identificati nel gasometro e nella torcia, rispettivamente a quota + 2,80 m e + 2,30 m<br />
rispetto al piano <strong>di</strong> calpestio del piazzale <strong>di</strong> intervento.<br />
Prescrizioni per l’Esercizio<br />
Gestione<br />
7. Considerate le prestazioni <strong>di</strong> depurazione <strong>di</strong>chiarate relativamente al nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione, con riferimento al COD totale rispetto al<br />
COD solubile, la società dovrà comunque garantire in ogni con<strong>di</strong>zione il rispetto dei limiti allo scarico dei reflui industriali in acque superficiali.<br />
1
8. La società dovrà monitorare la temperatura in ingresso al reattore anaerobico con blocco, nel caso che vengano superati i 38 °C, e parziale<br />
apertura del ciclo tramite acqua fresca in ingresso al reattore stesso.<br />
9. Considerata la possibilità che nei mesi estivi si verifichino le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stress termico tali da rendere non operativo il reattore anaerobic, la<br />
società dovrà prevedere un procedura gestionale con riduzione e fermata della produzione <strong>di</strong> carta dello stabilimento fino a quando non sia<br />
<strong>di</strong>venuta <strong>di</strong>sponibile la capacità depurativa necessaria tramite il ripristino del vecchio sistema <strong>di</strong> depurazione per mezzo della sua piena<br />
potenzialità.<br />
10. La società dovrà valutare se tenere le vasche <strong>di</strong> scorta in stand-by in occasione del manifestarsi <strong>di</strong> situazioni meteoclimatiche a rischio.<br />
11. L’eventuale esclusione del reattore anaerobico dal processo <strong>di</strong> depurazione dovrà essere imme<strong>di</strong>atamente comunicata all’Autorità Competente ed<br />
all’Autorità <strong>di</strong> Controllo.<br />
12. La società dovrà gestire il nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione adottando tutti gli accorgimenti tecnici tali da garantire la minimizzazione<br />
dell’eventualità <strong>di</strong> esercizio in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> emergenza.<br />
13. La società, entro 90 giorni dalla messa in esercizio del nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione, dovrà presentare all’Autorità Competente ed all’Autorità<br />
<strong>di</strong> Controllo una relazione che illustri:<br />
a. le possibili con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> emergenza;<br />
b. gli interventi che verranno adottati nell’eventualità che si verifichi una delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui sopra.<br />
14. La società dovrà provvedere a comunicare imme<strong>di</strong>atamente all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo il verificarsi <strong>di</strong> una delle<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> emergenza.<br />
15. La società dovrà illustrare la gestione del nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione nella relazione annuale che deve essere presentata per l’Autorizzazione<br />
Integrata Ambientale.<br />
16. La società dovrà presentare il Piano <strong>di</strong> Gestione delle Acque Meteoriche in conformità al Regolamento approvato con D.P.G.R. Toscana n. 46/R<br />
del 8.9.2008.<br />
17. La società dovrà procedere a rivedere i criteri gestionali applicati alla produzione <strong>di</strong> rifiuti finalizzata ad una corretta gestione del loro deposito e<br />
ad una corretta classificazione.<br />
Monitoraggi<br />
18. La società dovrà valutare la possibilità <strong>di</strong> effettuare un monitoraggio in particolare dell’H2S dal serbatoio OSR.<br />
19. Entro 6 mesi dalla data <strong>di</strong> messa a regime del nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione la società effettuare nuovi campionamenti sulle sorgenti odorigene<br />
dello stabilimento finalizzati ad una valutazione più accurata dei flussi <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> odore, con relativa analisi olfattometrica i cui risultati<br />
dovranno essere presentati all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo. La società dovrà contestualmente prevedere eventuali interventi<br />
nel caso i risultati in<strong>di</strong>chino la possibilità <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo.<br />
20. La società dovrà proseguire il monitoraggio degli odori presso i recettori al fine <strong>di</strong> prevenire e mantenere sotto controllo la formazioni <strong>di</strong><br />
maleodoranze.<br />
21. La società dovrà verificare in esercizio la correttezza dei livelli acustici ipotizzati e richiesti a/ai fornitore/i come “specifica acustica”.<br />
22. La società dovrà eseguire una nuova indagine ambientale della matrice acque sotterranee in relazione ai serbatoi interrati me<strong>di</strong>ante realizzazione<br />
<strong>di</strong> punti <strong>di</strong> monitoraggio prossimi all’area dello stabilimento in cui sono tuttora collocati ed non più in uso.<br />
2
23. La società dovrà provvedere al costante monitoraggio dello scarico nel rispetto delle prescrizioni <strong>di</strong> cui al Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e Controllo<br />
approvato con l’Autorizzazione Integrata Ambientale.<br />
3
ALLEGATO II<br />
REALIZZAZIONE E MESSA IN ESERCIZIO DEL NUOVO IMPIANTO DI<br />
DEPURAZIONE<br />
Realizzazione Nuovo Impianto: Prescrizioni generali<br />
1. La società dovrà comunicare all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo ed al Comune, con almeno 15 giorni <strong>di</strong> anticipo, la data <strong>di</strong><br />
inizio lavori <strong>di</strong> realizzazione del nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione.<br />
2. La società dovrà comunicare all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo ed al Comune, entro 15 giorni, la data <strong>di</strong> ultimazione lavori <strong>di</strong><br />
realizzazione del nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione.<br />
3. La società, nella realizzazione del nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione, dovrà:<br />
− rispettare, durante il lavori <strong>di</strong> realizzazione, tutte le norme tecniche costruttive ed adottare tutte le norme relative alle sicurezza delle opere <strong>di</strong><br />
scavo e <strong>di</strong> cantiere;<br />
− adottare, qualora necessario, apposite misure per il contenimento <strong>di</strong> eventuali emissioni <strong>di</strong>ffuse <strong>di</strong> polvere che potessero derivare dalle<br />
attività <strong>di</strong> scavo, movimentazione e stoccaggio delle terre;<br />
− adottare, in fase <strong>di</strong> cantierizzazione, procedure e modalità <strong>di</strong> lavorazione tali limitare l’impatto sonoro presso i recettori più prossimi all’area<br />
<strong>di</strong> intervento;<br />
− provvedere ad una corretta gestione dei rifiuti che si genereranno.<br />
4. La società dovrà comunicare all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo ed al Comune, con almeno 15 giorni <strong>di</strong> anticipo, la data <strong>di</strong><br />
messa in esercizio del nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione.<br />
5. La società dovrà comunicare all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo ed al Comune, con almeno 15 giorni <strong>di</strong> anticipo, la data <strong>di</strong><br />
messa a regime del nuovo impianto <strong>di</strong> depurazione.<br />
Prescrizioni per la mo<strong>di</strong>fica dell’emissione dalla “Caldaia Bono” (EA)<br />
1. La società, con almeno quin<strong>di</strong>ci giorni <strong>di</strong> anticipo, deve dare comunicazione all’Autorità Competente, all’Autorità <strong>di</strong> Controllo ed al Comune<br />
della messa in esercizio dell’emissione nella configurazione mo<strong>di</strong>ficata.<br />
2. Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., art. 269, co. 5, il periodo intercorrente tra la data <strong>di</strong> messa a in esercizio e la data <strong>di</strong> messa a regime<br />
dell’impianto è <strong>di</strong> trenta giorni.<br />
3. Nel caso che la società abbia la necessità <strong>di</strong> apportare variazioni relative al predetto periodo l’azienda stessa è tenuta a presentare specifica e<br />
documentata comunicazione che sarà valutata dall’Autorità Competente.<br />
1
4. Durante il periodo continuativo <strong>di</strong> marcia controllata dell’impianto <strong>di</strong> cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., art. 269, co. 5, <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci giorni decorrenti<br />
dalla data <strong>di</strong> messa a regime dovrà essere effettuato programma <strong>di</strong> campionamenti <strong>di</strong> cui alla Tabella Programma dei campionamenti durante il<br />
periodo <strong>di</strong> marcia controllata; i risultati analitici <strong>di</strong> tali controlli dovranno essere inviati all’Autorità Competente, all’Autorità <strong>di</strong> Controllo ed al<br />
Comune entro 15 giorni dalla data <strong>di</strong> messa a regime dell’impianto.<br />
5. In conformità con quanto previsto al punto 2.3 dell’All. VI, Parte V del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., le concentrazioni devono essere calcolate come<br />
me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> almeno tre letture consecutive e riferite ad un’ora <strong>di</strong> funzionamento dell’impianto nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esercizio più gravose.<br />
6. Entro 30 giorni dalla data <strong>di</strong> messa a regime del nuovo impianto la società dovrà comunicare all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo<br />
il nominativo del responsabile della manutenzione e controllo dell’impianto.<br />
Tabella: Programma dei campionamenti durante il periodo <strong>di</strong> marcia controllata<br />
Giorni <strong>di</strong><br />
Sigla Origine Inquinanti emessi<br />
Osservazioni<br />
campionamento<br />
I criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite <strong>di</strong> emissione stabiliti sono da effettuare<br />
secondo i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> campionamento:<br />
NOx<br />
Istisan 98/2 (D.M. 25.8.2000)<br />
Caldaia<br />
EA<br />
CO 2<br />
UNI EN 15058:2006<br />
Bono<br />
SOx<br />
Istisan 98/2 (D.M. 25.8.2000)<br />
Per ogni giorno <strong>di</strong> verifica dovranno essere effettuati almeno 3 campionamenti consecutivi riferiti ad un’ora <strong>di</strong><br />
funzionamento dell’impianto.<br />
2
ALLEGATO III<br />
PRESCRIZIONI GESTIONALI<br />
APPLICAZIONE MTD: Ciclo produttivo<br />
Tecniche comuni a tutte le produzioni cartarie (Rif. D.M. 31 gennaio 2005)<br />
Migliori Tecniche Disponibili Applicata Note<br />
Addestramento, tirocinio e sensibilizzazione degli operatori Sì ---<br />
Ottimizzazione del controllo dei parametri <strong>di</strong> processo Sì ---<br />
Mantenimento dell'efficienza delle attrezzature e degli impianti Sì ---<br />
Adozione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> gestione ambientale Sì<br />
1<br />
SGA conforme alla<br />
norma UNI EN ISO<br />
14001/04<br />
Integrazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> controllo dei consumi energetici e delle prestazioni delle utenze significative Sì ---<br />
Sostituzione a fine vita <strong>di</strong> attrezzature con analoghi apparecchi a maggiore efficienza energetica Sì ---<br />
Impiego <strong>di</strong> tecnologie per la riduzione delle emissioni <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> d'azoto; per i gran<strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> combustione<br />
(>50MW) da realizzarsi con tecniche primarie (ottimizzazione della combustione) e/o secondarie<br />
(depurazione dei fumi), mentre per impianti <strong>di</strong> taglia minore prevalentemente con tecniche <strong>di</strong> tipo primario<br />
Sì<br />
Ottimizzazione della<br />
combustione<br />
Impiego <strong>di</strong> combustibili gassosi ed appropriate tecniche <strong>di</strong> combustione, in generale Sì ---<br />
Ove non utilizzabile combustibile gassoso, impiego <strong>di</strong> combustibili a basso tenore <strong>di</strong> zolfo, appropriate<br />
tecniche <strong>di</strong> combustione e sistemi <strong>di</strong> abbattimento delle emissioni (scrubber; SNCR, filtri)<br />
No Non applicabile<br />
Adozione <strong>di</strong> misure per prevenire la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> controllo del processo e per ridurre le conseguenze derivanti da<br />
un incidente<br />
Sì ---<br />
Miglioramento della gestione <strong>di</strong> cicli produttivi a elevato utilizzo <strong>di</strong> acqua, finalizzato alla minimizzazione<br />
dei consumi, coerentemente con la legislazione nazionale vigente in materia <strong>di</strong> scarichi idrici e con gli<br />
obiettivi <strong>di</strong> qualità del corpo recettore<br />
Ricircolo o separazione delle acque <strong>di</strong> raffreddamento, compatibilmente con le possibilità <strong>di</strong> innalzamento<br />
Sì<br />
Minimizzazione dei<br />
consumi d’acqua<br />
(vincolata all’insorgenza<br />
<strong>di</strong> emissioni odorigene)<br />
delle temperatura delle acque reflue e coerentemente con la legislazione nazionale vigente in materia <strong>di</strong><br />
scarichi idrici e con gli obiettivi <strong>di</strong> qualità del corpo recettore<br />
Sì ---<br />
Separazione e riuso delle acque <strong>di</strong> processo, ove possibile Sì ---
Migliori Tecniche Disponibili Applicata Note<br />
Prevenzione dei potenziali problemi derivanti da sversamenti accidentali in prossimità dei corpi idrici Sì ---<br />
Minimizzazione della produzione <strong>di</strong> rifiuti e loro recupero, riutilizzo o riciclo, per quanto possibile Sì ---<br />
Separazione alla fonte dei rifiuti Sì ---<br />
Riduzione del rumore in funzione della presenza <strong>di</strong> recettori nelle vicinanze No Da applicare<br />
Pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un archivio documentale sui preparati chimici impiegati Sì ---<br />
Applicazione del principio <strong>di</strong> sostituzione dei prodotti più pericolosi con analoghi preparati a minore<br />
pericolosità<br />
Sì Ove applicabile<br />
Adozione <strong>di</strong> misure per prevenire la <strong>di</strong>spersione accidentale <strong>di</strong> sostanze chimiche sul suolo e nell'acqua<br />
durante la movimentazione e lo stoccaggio<br />
Sì ---<br />
Depurazione dei reflui in un impianto municipale o consortile No Non applicabile<br />
Tecniche specifiche per la produzione <strong>di</strong> carta da fibre riciclate (Rif. D.M. 31 gennaio 2005)<br />
Migliori Tecniche Disponibili Applicata Note<br />
Separazione delle acque più inquinate da quelle meno inquinate e riciclaggio delle acque <strong>di</strong> processo Sì ---<br />
Gestione ottimale delle acque (cicli delle acque), adozione <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mentazione, flottazione e<br />
Sì ---<br />
filtrazione e riciclaggio delle acque <strong>di</strong> processo<br />
Separazione dei cicli delle <strong>di</strong>verse acque e flusso delle acque <strong>di</strong> processo in controcorrente Sì ---<br />
Produzione <strong>di</strong> acque chiarificate per gli impianti <strong>di</strong> rimozione dell'inchiostro (flottazione) No Non applicabile<br />
Installazione <strong>di</strong> bacini <strong>di</strong> equalizzazione Sì ---<br />
Trattamenti primari e biologici degli effluenti, coa<strong>di</strong>uvati se necessario da flocculazione e precipitazione<br />
Sì ---<br />
chimica<br />
Riciclaggio parziale delle acque dopo il trattamento biologico, anche in funzione del livello qualitativo della<br />
carta prodotta (eventuale necessità <strong>di</strong> trattamenti terziari)<br />
NOTA (1): Riciclo fanghi da impianto biologico (se<strong>di</strong>mentatore finale). Impianto <strong>di</strong> trattamento terziario non presente.<br />
APPLICAZIONE MTD: Matrici ambientali<br />
Tecniche per il controllo delle emissioni in atmosfera (Rif. D.M. 31 gennaio 2005)<br />
2<br />
Sì (1)<br />
Inquinante Tecnica Efficienza Prestazioni conseguibili Appl. Note<br />
NOx Bruciatori a basso NOx ---<br />
50÷100 mg/Nm 3 O2 15 % turbogas<br />
100÷200 mg/Nm 3 O2 3 % comb. gas<br />
120÷450 mg/Nm 3 O2 3 % comb. olio<br />
No<br />
No<br />
No<br />
Non applicabile<br />
---<br />
Non applicabile<br />
NOx SNCR sulle caldaie a corteccia 40 % 100÷200 mg/Nm 3 O2 3 % No Non applicabile
Inquinante Tecnica Efficienza Prestazioni conseguibili Appl. Note<br />
SO2 Installazione <strong>di</strong> scrubber sulla caldaia 90 % 10÷50 mg/Nm 3 Concentrazione della liscivia, precipitatore elettrostatico e<br />
O2 3 % No Non applicabile<br />
SO2 scrubber a multista<strong>di</strong>o sulla caldaia a recupero del liquor --- 180 mg/Nm 3 O2 11% No Non applicabile<br />
nero<br />
Polveri Caldaie con precipitatori elettrostatici (nuovi impianti) --- 10÷50 mg/Nm 3 O2 3% comb. olio No Non applicabile<br />
Polveri Caldaie con precipitatori elettrostatici (impianti esistenti) --- 50÷80 mg/Nm 3 O2 3% comb. olio No Non applicabile<br />
Tecniche per il controllo delle emissioni in acqua (Rif. D.M. 31 gennaio 2005)<br />
Inquinante Tecnica Efficienza Prestazioni conseguibili Appl. Note<br />
COD Fanghi attivi 60÷85 % (1) Sì<br />
Impianto biologico<br />
esistente<br />
COD Trattamenti anaerobici 60÷85 % (1) Sì<br />
Nuovo Impianto<br />
Anaerobico<br />
COD Trattamenti primari <strong>di</strong> chiariflocculazione 80÷90 % (1) Sì ---<br />
COD Eventuali trattamenti chimico-fisici (terziari) 10÷40 % (1) No ---<br />
COD Biomasse adese 50÷70 % (1) No ---<br />
BOD Fanghi attivi 85÷98 % --- Sì<br />
Impianto biologico<br />
esistente<br />
BOD Trattamenti anaerobici 85÷95 % --- Sì<br />
Nuovo Impianto<br />
Anaerobico<br />
BOD Biomasse adese 65÷80 % --- No ---<br />
N totale --- --- --- --- ---<br />
P totale --- --- --- --- ---<br />
TSS Trattamenti primari <strong>di</strong> chiariflocculazione 80÷90 % --- Sì ---<br />
TSS Fanghi attivi 85÷90 % --- Sì ---<br />
TSS Eventuali trattamenti terziari chimico-fisici 97÷99 % --- No ---<br />
NOTA (1): Le efficienze si riferiscono alla parte biodegradabile per gli impianti biologici e alla fase solida per gli impianti chimico - fisici.<br />
3
EMISSIONI IN ATMOSFERA<br />
Prescrizioni generali<br />
1. Dovranno essere rispettati i limiti alle emissioni (qualora previsti) <strong>di</strong> cui alla Tabella: Quadro Riassuntivo delle Emissioni e Limiti del presente<br />
paragrafo, implementati dal valore <strong>di</strong> incertezza associato al metodo <strong>di</strong> misura adottato, secondo quanto definito nel Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e<br />
Controllo.<br />
2. Dovrà essere rispettata la perio<strong>di</strong>cità dei rilevamenti così come in<strong>di</strong>cato nel Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e Controllo.<br />
3. Dovrà essere osservata la frequenza delle manutenzioni degli eventuali impianti <strong>di</strong> abbattimento delle emissioni così come in<strong>di</strong>cato nel Piano <strong>di</strong><br />
Monitoraggio e Controllo.<br />
4. Dovrà essere adottata una modalità <strong>di</strong> registrazione per le analisi e per gli interventi sugli impianti <strong>di</strong> abbattimento delle emissioni, come<br />
in<strong>di</strong>cato nel Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e Controllo.<br />
5. I camini delle emissioni sotto elencate, per le quali è previsto un controllo analitico finalizzato alla verifica dei limiti <strong>di</strong> cui alla Tabella: Quadro<br />
Riassuntivo delle Emissioni e Limiti del presente paragrafo, devono <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> prese per le misure e i campionamenti degli inquinanti in punti<br />
facilmente accessibili scelti in base alla UNI 10169; le postazioni e i percorsi dovranno essere correttamente <strong>di</strong>mensionati sulla base delle<br />
esigenze inerenti il campionamento e le misure eseguiti secondo le meto<strong>di</strong>che ufficiali.<br />
6. I prelievi dei campioni al camino e/o in altre idonee posizioni, adatte a caratterizzare le emissioni, dovranno essere effettuati quando si abbia il<br />
funzionamento degli impianti produttivi ad essi collegati nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esercizio più gravose.<br />
7. I camini delle emissioni riportate nella Tabella: Quadro Riassuntivo delle Emissioni e Limiti del presnete paragrafo devono essere identificati<br />
me<strong>di</strong>ante l’applicazione <strong>di</strong> un contrassegno, timbro o altro, inamovibile o indelebile che ne riporti la sigla.<br />
8. La Direzione dello stabilimento dovrà segnalare tempestivamente all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo le date in cui intende<br />
effettuare i prelievi dei campionamenti per consentire l’eventuale presenza dei tecnici dei Servizi.<br />
9. La società, per le emissioni eccezionali non preve<strong>di</strong>bili, dovrà inviare imme<strong>di</strong>atamente una comunicazione all’Autorità Competente ed<br />
all’Autorità <strong>di</strong> Controllo.<br />
Prescrizioni specifiche in<strong>di</strong>viduate in fase istruttoria IPPC<br />
10. Per le emissioni identificate come “Emissione <strong>di</strong> Emergenza” nella Tabella: Quadro Riassuntivo delle Emissioni e Limiti la società dovrà<br />
presentare, al rinnovo dell’AIA, e comunque il 31.7.2012 come previsto dall’art. 281, co. 3, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i, la richiesta <strong>di</strong><br />
autorizzazione ovvero <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> non superamento della soglia <strong>di</strong> rilevanza (rif. D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Parte Quinta, All I, Parte II, p.to<br />
3), in quanto l’art. 3, co. 3 lett. m) del D.Lgs. 128/2010 ha soppresso la lett. i) “Impianti <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> emergenza” del p.to 14 dell’art. 269<br />
del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., escludendo così tali impianti da quelli non soggetti ad autorizzazione.<br />
4
Tabella: Quadro Riassuntivo delle Emissioni e Limiti<br />
Sigla Origine<br />
Portata Sez.<br />
Nm<br />
Vel. Temp. Altezza Durata Limiti<br />
3 /h m 2 m/s °C m h/g g/a<br />
Impianto <strong>di</strong><br />
abbattimento Inquinante mg/Nm 3 Note<br />
Emissioni Centrale Termica CTE<br />
E6 Caldaia Idrotermici 36.000 1,54 10 120 17 24 360 ---<br />
NOx<br />
CO<br />
300<br />
100<br />
O2 rif: 3%<br />
NOx 300<br />
EA Caldaia Bono 18.000 1,1 4,5 120 17 24 360 ---<br />
CO 100 O2 rif: 3%<br />
SOx 35<br />
E7<br />
Sfiato CTE<br />
(degasatore termico)<br />
50 0,01 0 90 15 24 320 Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
E8 Sfiato rottura carta 6.000 0,2 9 25 3 24 360 Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
E9<br />
Valvola sicurezza<br />
bassa pressione<br />
6.000 0,2 9 25 3 24 360 Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
E10 Sfiato caldaia 5 0,06 n.v. 100 10 24 330 Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
E11<br />
E13<br />
E14<br />
E15<br />
E16<br />
E17<br />
E18<br />
E19<br />
E20<br />
Aspirazione casse<br />
tela PM2<br />
Aspirazione ambiente<br />
<strong>di</strong> lavoro PM2<br />
Aspirazione tela<br />
fabric PM2<br />
Sfiato vapore rottura<br />
carta PM2<br />
Aspirazione ambiente<br />
<strong>di</strong> lavoro PM2<br />
Aspirazione ambiente<br />
<strong>di</strong> lavoro PM2<br />
Fumane pre-seccheria<br />
PM2<br />
Fumane pre-seccheria<br />
PM2<br />
Emissioni Macchina Continua PM2<br />
2.800 0,13 7 50 9 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---<br />
20.000 0,28 22 30 9 24 360<br />
5<br />
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co.<br />
5)<br />
2.000 0,07 10 30 9 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---<br />
200 0,38 n.v. 95 10 24 360 Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
66.000 1,05 20 40 10 24 360<br />
6.000 0,07 24 45 8 24 360<br />
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co.<br />
5)<br />
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co.<br />
5)<br />
60.000 1,54 10 65 15 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---<br />
45.000 1,44 19 65 15 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---
Sigla Origine<br />
Portata Sez.<br />
Nm<br />
Vel. Temp. Altezza Durata Limiti<br />
3 /h m 2 m/s °C m h/g g/a<br />
Impianto <strong>di</strong><br />
abbattimento Inquinante mg/Nm 3 Note<br />
E21<br />
Fumane cappa post<br />
seccheria<br />
35.000 0,64 10 65 14 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---<br />
E22<br />
E23<br />
Aspirazione ambiente<br />
<strong>di</strong> lavoro PM2<br />
10.700 0,33 10 0 13 24 360<br />
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co.<br />
5)<br />
E24<br />
E25<br />
E26<br />
Aspirazione ambiente<br />
<strong>di</strong> lavoro PM2<br />
32.000 0,33 30 30 17 24 360<br />
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co.<br />
5)<br />
E27<br />
E28<br />
Aspirazione ambiente<br />
<strong>di</strong> lavoro<br />
30.000 0,33 28 30 13 24 360<br />
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co.<br />
5)<br />
E59 Pompa a vuoto PM2 20.000 0,64 10 50 3 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---<br />
E62<br />
Aspirazione rifili<br />
PM2<br />
2.000 0,15 3 30 14 24 360 --- Polveri 10 ---<br />
E29<br />
E30<br />
E31<br />
E32<br />
E33<br />
E36<br />
E37<br />
E38<br />
E39<br />
E40<br />
E41<br />
Aspirazioni ambiente<br />
<strong>di</strong> lavoro PM3<br />
Aspirazione cassa<br />
PM3<br />
Aspirazione cassa<br />
Devron PM3<br />
Sfiato vapore PM3<br />
pompa a vuoto<br />
Sfiato rottura carta<br />
PM3<br />
Fumane pre-seccheria<br />
PM3<br />
Aspirazione vapore<br />
size press PM3<br />
Aspirazione vapore<br />
post-seccheria PM3<br />
Emissioni Macchina Continua PM3<br />
30.000 0,33 28 30 8 24 360<br />
6<br />
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co.<br />
5)<br />
6.000 0,02 13 60 8 24 260 --- COV/C.O.T. --- ---<br />
18.200 0,35 16 42 8 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---<br />
25.000 0,90 8 30 7 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---<br />
200 0,5 2 45 11 24 360 Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
60.000 1,33 15 70 14 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---<br />
40.000 0,79 18 65 8 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---<br />
40.000 0,95 15 60 14 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---
Sigla Origine<br />
E42<br />
E54<br />
E55<br />
E57<br />
E58<br />
E60<br />
E70<br />
E63<br />
Aspirazione ambiente<br />
<strong>di</strong> lavoro PM3<br />
(cabina elettrica)<br />
Sfiato rottura carta<br />
PM3<br />
Portata Sez. Vel. Temp. Altezza Durata Limiti<br />
Nm 3 /h m 2 Impianto <strong>di</strong><br />
m/s °C m h/g g/a abbattimento Inquinante mg/Nm 3 Note<br />
6.000 0,16 11 30 4 24 360<br />
7<br />
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co.<br />
5)<br />
n.r. 0,07 n.r. n.r. 7 24 360 Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
Pompe a vuoto PM3 n.r. 1,32 n.r. n.r. 2 24 360 --- COV/C.O.T. --- ---<br />
Con<strong>di</strong>zionamento<br />
ambiente lavoro PM3<br />
Aspirazione rifili<br />
PM3<br />
50.000 0,85 12 70 20 24 360 Emissioni non soggette ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co.<br />
5)<br />
3.000 0,15 4,5 30 14 24 360 --- Polveri 10 ---<br />
Impianto Anaerobico<br />
T1 Torcia 500 n.d. n.d. 800 5,7<br />
100<br />
ore/anno<br />
D1<br />
Sfiato Emergenza<br />
Linea Biogas<br />
450 n.d. n.d. 35 3<br />
Emergen<br />
za<br />
Emissione <strong>di</strong> Emergenza<br />
Emissione <strong>di</strong> Emergenza<br />
E3 Sfiato serbatoio soda 10 0,01 0 25 5 24<br />
Varie<br />
365 Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
E4<br />
Sfiato serbatoio acido 10 0,01 0 25 2 24 365 Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
E5<br />
E46<br />
E47<br />
E67<br />
E61<br />
E64<br />
E65<br />
Sfiati PAC (depur.) 10 0,03 0 30 5 24 365 Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
Sfiato soluzione<br />
nutritive baulini<br />
Aspirazione amb<br />
lavoro officina<br />
10 0,03 0 30 5 24 365 Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
Emissione non soggetta ad autorizzazione (D.Lgs. 152/2006, art. 272, co. 5)<br />
Sfiati serbatoio amido Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)
Sigla Origine<br />
E66<br />
Caldaia<br />
decompressione<br />
metano<br />
SCARICHI IDRICI<br />
Portata Sez. Vel. Temp. Altezza Durata Limiti<br />
Nm 3 /h m 2 Impianto <strong>di</strong><br />
m/s °C m h/g g/a abbattimento Inquinante mg/Nm 3 Note<br />
Emissione <strong>di</strong> Emergenza (ved. prescrizione n. 10)<br />
Scarico reflui industriali in acque superficiali<br />
Prescrizioni generali<br />
1. Devono essere rispettati i limiti della Tab. 3 dell’All. 5 alla Parte III del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.<br />
2. I parametri che saranno soggetti all’autocontrollo sono tutti quelli previsti dal Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e Controllo.<br />
3. Mantenere correttamente funzionante lo strumento, dotato <strong>di</strong> totalizzatore reso non azzerabile, per la misura del volume dello scarico onde<br />
consentirne la registrazione in conformità a quanto prescritto nel Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e Controllo.<br />
4. Le registrazioni del volume dello scarico e del volume <strong>di</strong> acqua prelevato, effettuate in conformità con quanto previsto dal Piano <strong>di</strong><br />
Monitoraggio e Controllo, dovranno essere conservate per due anni.<br />
5. Le acque pluviali non devono essere convogliate con i reflui industriali ma scaricate <strong>di</strong>rettamente.<br />
6. Lo smaltimento dei fanghi dovrà essere effettuato tramite aziende autorizzate così come previsto dalle vigenti <strong>di</strong>sposizioni.<br />
7. Il pozzetto per il controllo ed il prelievo <strong>di</strong> campioni del reflui deve essere reso accessibile ai servizi <strong>di</strong> controllo e le strutture <strong>di</strong> accesso (scale,<br />
parapetti ecc.) devono rispondere alle misure <strong>di</strong> sicurezza previste dalle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro.<br />
Prescrizioni specifiche in<strong>di</strong>viduate in fase istruttoria IPPC<br />
---<br />
Scarico reflui industriali in fognatura<br />
Non presente.<br />
Gestione acque meteoriche<br />
Prescrizioni generali<br />
---<br />
Prescrizioni specifiche in<strong>di</strong>viduate in fase istruttoria IPPC<br />
---<br />
8
Scarico reflui domestici nel sottosuolo<br />
Prescrizioni generali<br />
1. L’impianto <strong>di</strong> trattamento dovrà esser mantenuto in buona efficienza ed in manutenzione conforme alle <strong>di</strong>sposizioni del costruttore anche<br />
attraverso un costante autocontrollo dello stesso.<br />
2. Dovrà esser conservata, se possibile presso l’impianto stesso, altrimenti in una sede che dovrà essere comunicata, la documentazione attestante<br />
l’effettuazione delle operazioni <strong>di</strong> perio<strong>di</strong>ca manutenzione e autocontrollo e dell’estrazione dei fanghi, che consenta l’identificazione della <strong>di</strong>tta<br />
esecutrice.<br />
3. Devono essere resi e mantenuti accessibili ed ispezionabili il punto <strong>di</strong> scarico finale nel sottosuolo ed il pozzetto per il prelievo dei campioni.<br />
4. Dovrà essere comunicata ogni mutazione che intervenga nella situazione <strong>di</strong> fatto dello scarico.<br />
Prescrizioni specifiche in<strong>di</strong>viduate in fase istruttoria IPPC<br />
---<br />
CICLO IDRICO DI PROCESSO/MALEODORANZE<br />
Prescrizioni generali<br />
---<br />
Prescrizioni specifiche in<strong>di</strong>viduate in fase istruttoria IPPC<br />
---<br />
EMISSIONI SONORE<br />
Prescrizioni generali<br />
1. Rispetto dei Piani Comunali <strong>di</strong> Classificazione Acustica del territorio approvati, ai sensi della L. 447/1995, dai Comuni <strong>di</strong> Barga (approvato con<br />
D.C.C. n. 39 del 26.6.2003) e <strong>di</strong> Coreglia Antelminelli (approvato con D.C.C. n. 4 del 26.2.2005).<br />
Prescrizioni specifiche in<strong>di</strong>viduate in fase istruttoria IPPC<br />
---<br />
PRODUZIONE DI RIFIUTI<br />
Prescrizioni generali<br />
1. Il deposito temporaneo dei rifiuti prodotti dovrà essere eseguito nel rispetto delle norme vigenti in materia <strong>di</strong> tutela della salute dell’uomo,<br />
dell’ambiente e <strong>di</strong> sicurezza sui luoghi <strong>di</strong> lavoro ed in particolare delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Parte IV.<br />
2. Il Gestore dovrà provvedere alla classificazione dei rifiuti prodotti nel rispetto della norma richiamata all’art. 184, co. 4, del D.Lgs. 152/2006 e<br />
s.m.i., Parte IV (vedere All. D alla Parte IV del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.).<br />
9
Prescrizioni specifiche in<strong>di</strong>viduate in fase istruttoria IPPC<br />
---<br />
SERBATOI INTERRATI<br />
Prescrizioni generali<br />
---<br />
Prescrizioni specifiche in<strong>di</strong>viduate in fase istruttoria IPPC<br />
---<br />
USO DELLE RISORSE<br />
Risorse idriche<br />
Prescrizioni generali<br />
1. Installare e mantenere correttamente funzionante un misuratore volumetrico delle acque sulle tubazioni <strong>di</strong> prelievo dotato <strong>di</strong> contatore e<br />
totalizzatore reso non azzerabile per la misura del volume <strong>di</strong> acqua prelevata onde consentirne la registrazione in conformità a quanto prescritto<br />
nel Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e Controllo.<br />
Risorse energetiche<br />
---<br />
PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE<br />
1. Ai sensi dell’art. 29-decies, co. 5, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., il gestore deve fornire tutta l’assistenza necessaria per lo svolgimento <strong>di</strong><br />
qualsiasi verifica tecnica relativa all’impianto, per prelevare campioni e per raccogliere qualsiasi informazione necessaria: le postazioni attinenti<br />
il controllo dovranno pertanto essere accessibili e realizzate tenuto conto delle operazioni da effettuarvi e delle norme <strong>di</strong> sicurezza.<br />
2. Ai sensi dell’art. 29-nonies, co. 1, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. qualsiasi mo<strong>di</strong>fica progettata all’impianto dovrà essere preventivamente<br />
comunicata all’Autorità Competente.<br />
3. Ai sensi dell’art. 6, co. 16, lett. b, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., non si devono verificare fenomeni <strong>di</strong> inquinamento significativo<br />
PERIODO TRANSITORIO<br />
Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>verse da quelle <strong>di</strong> normale esercizio<br />
Fase <strong>di</strong> messa a regime e Fase <strong>di</strong> arresto<br />
---<br />
10
ALLEGATO IV<br />
PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO<br />
PREMESSA<br />
La redazione <strong>di</strong> un Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e Controllo è prevista dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Parte Seconda, Titolo III-bis. Il presente piano è stato<br />
pre<strong>di</strong>sposto per le attività IPPC n. 1.1 e 6.1 b) dell’impianto SMURFIT KAPPA ITALIA S.p.A., via del Mulino, Ponte all’Ania, Barga (LU).<br />
Il presente Piano è stato redatto dal <strong>Servizio</strong> <strong>Ambiente</strong> della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e da ARPAT, Dip. <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, valutando la proposta della<br />
<strong>di</strong>tta e tenendo conto degli atti autorizzativi sostituiti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (vedere Allegato Tecnico).<br />
Il presente Piano <strong>di</strong> Controllo è conforme alle in<strong>di</strong>cazioni della Linea Guida in materia <strong>di</strong> “Sistemi <strong>di</strong> Monitoraggio” che costituisce l’Allegato II del<br />
D.M. 31.1.2005 “Emanazione <strong>di</strong> linee guida per l'in<strong>di</strong>viduazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche <strong>di</strong>sponibili, per le attività elencate<br />
nell'allegato I del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 372” (G.U. n. 135 del 13.6.2005).<br />
FINALITÀ DEL PIANO<br />
In attuazione dell’art. 29 sexies (Autorizzazione Integrata Ambientale), co. 6 (Requisiti <strong>di</strong> Controllo) del citato D.Lgs.152/2006 e s.m.i., il Piano <strong>di</strong><br />
Monitoraggio e Controllo che segue, parte integrante dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ha la finalità principale della verifica <strong>di</strong><br />
conformità dell’esercizio dell’impianto alle con<strong>di</strong>zioni prescritte in tale autorizzazione.<br />
VERIFICA DELL’ADEGUAMENTO DELL’IMPIANTO ALLE PRESCRIZIONI CONTENUTE NELL’AIA<br />
Verifiche durante la costruzione e gli adeguamenti<br />
---<br />
SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI<br />
Il Gestore svolge tutte le attività previste, anche avvalendosi <strong>di</strong> una società terza contraente. Nella tabella sottostante sono in<strong>di</strong>viduate, nell’ambito<br />
temporale <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà dell’autorizzazione integrata ambientale, le competenze dei soggetti coinvolti nell’esecuzione del presente Sistema <strong>di</strong><br />
Monitoraggio delle Emissioni, anche se la responsabilità ultima <strong>di</strong> tutte le attività <strong>di</strong> controllo previste e della loro qualità, resta del Gestore.<br />
1
Soggetti Affiliazione Nominativo referente Tipologia attività<br />
Gestore dell’impianto Smurfit Kappa Italia S.p.A. Massimiliano Listi ---<br />
Referente IPPC Smurfit Kappa Italia S.p.A. Graziano Bertoli<br />
Controllo e coor<strong>di</strong>namento delle attività <strong>di</strong><br />
monitoraggio e raccolta dati<br />
Emissioni in atmosfera, analisi scarichi idrici,<br />
Società terza contraente --- ---<br />
manutenzione e taratura alcune apparecchiature <strong>di</strong><br />
prelievo campioni e analisi<br />
Autorità Competente<br />
<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, <strong>Servizio</strong><br />
<strong>Ambiente</strong><br />
Roberto Pagni Autorizzazione<br />
Autorità <strong>di</strong> Controllo ARPAT, Dip. Prov. <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> Marco Pellegrini Controllo<br />
COMPONENTI AMBIENTALI DA MONITORARE<br />
Monitoraggio delle Emissioni in Atmosfera<br />
Inquinanti monitorati<br />
NOTA DI PREMESSA: Per le emissioni E11, E12, E19, E20, E21, E48, E59, E32, E33, E36, E38, E39, E40, E41, E57, E58 si richiede il<br />
monitoraggio del parametro COV/C.O.T. (Composti Organici Volatili/Carbonio Organico Totale) con la frequenza (a<br />
decorrere dal rilascio dell’AIA) ed il metodo in<strong>di</strong>cati nella tabella che segue pur non essendo prevista alcuna<br />
prescrizione <strong>di</strong> limite per tale parametro.<br />
Sigla (1) Origine Parametro Frequenza Metodo<br />
E6<br />
Caldaia<br />
Idrotermici<br />
EA Caldaia Bono<br />
2<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Incertezza Esecutore<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione Comunicazione<br />
Emissione Centrale Termica CTE<br />
Temperatura Annuale UNI 10169 °C (2) (3) (4) (5)<br />
Velocità Annuale UNI 10169 m/s (2) (3) (4) (5)<br />
Portata Annuale UNI 10169 Nm 3 /h (2) (3) (4) (5)<br />
NOx Annuale<br />
Istisan 98/2<br />
(D.M. 25.8.2000) mg/Nm3 (2) (3) (4) (5)<br />
CO Annuale<br />
UNI EN<br />
15058:2006<br />
mg/Nm 3 (2) (3) (4) (5)<br />
Temperatura Annuale UNI 10169 °C (2) (3) (4) (5)<br />
Velocità Annuale UNI 10169 m/s (2) (3) (4) (5)
Sigla (1) Origine Parametro Frequenza Metodo<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Incertezza Esecutore<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione Comunicazione<br />
Portata Annuale UNI 10169 Nm 3 /h (2) (3) (4) (5)<br />
NOx Annuale<br />
Istisan 98/2<br />
(D.M. 25.8.2000) mg/Nm3 (2) (3) (4) (5)<br />
CO Annuale<br />
UNI EN<br />
15058:2006<br />
mg/Nm 3 (2) (3) (4) (5)<br />
SOx Annuale<br />
Istisan 98/2<br />
(D.M. 25.8.2000) mg/Nm3 (2) (3) (4) (5)<br />
Uscita biogas<br />
Impianto <strong>di</strong><br />
impianto<br />
desolforazione<br />
desolforazione<br />
H2S (6) Annuale Interno ppm (2) (3) (4) (5)<br />
E11<br />
E19<br />
E20<br />
E21<br />
Aspirazione<br />
casse tela<br />
PM2<br />
Fumane preseccheria<br />
PM2<br />
Fumane preseccheria<br />
PM2<br />
Fumane postseccheria<br />
PM2<br />
Emissioni Macchina Continua PM2<br />
Temperatura Annuale UNI 10169 °C (2) (3) (4) (5)<br />
Velocità Annuale UNI 10169 m/s (2) (3) (4) (5)<br />
Portata Annuale UNI 10169 Nm 3 /h (2) (3) (4) (5)<br />
COV/C.O.T. Annuale<br />
UNI EN 13649<br />
mg/Nm 3 (2) (3) (4) (5)<br />
UNI EN 13526<br />
Temperatura Annuale UNI 10169 °C (2) (3) (4) (5)<br />
Velocità Annuale UNI 10169 m/s (2) (3) (4) (5)<br />
Portata Annuale UNI 10169 Nm 3 /h (2) (3) (4) (5)<br />
COV/C.O.T. Annuale<br />
UNI EN 13649<br />
mg/Nm 3 (2) (3) (4) (5)<br />
UNI EN 13526<br />
Temperatura Annuale UNI 10169 °C (2) (3) (4) (5)<br />
Velocità Annuale UNI 10169 m/s (2) (3) (4) (5)<br />
Portata Annuale UNI 10169 Nm 3 /h (2) (3) (4) (5)<br />
COV/C.O.T. Annuale<br />
UNI EN 13649<br />
mg/Nm 3 (2) (3) (4) (5)<br />
UNI EN 13526<br />
Temperatura Annuale UNI 10169 °C (2) (3) (4) (5)<br />
Velocità Annuale UNI 10169 m/s (2) (3) (4) (5)<br />
Portata Annuale UNI 10169 Nm 3 /h (2) (3) (4) (5)<br />
COV/C.O.T. Annuale<br />
UNI EN 13649<br />
UNI EN 13526<br />
3<br />
mg/Nm 3 (2) (3) (4) (5)
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Incertezza Esecutore<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione Comunicazione<br />
Temperatura Annuale UNI 10169 °C (2) (3) (4) (5)<br />
Velocità Annuale UNI 10169 m/s (2) (3) (4) (5)<br />
Sigla (1) Origine Parametro Frequenza Metodo<br />
E59<br />
E36<br />
E38<br />
E39<br />
E40<br />
E41<br />
Pompa a<br />
vuoto PM2<br />
Sfiato vapore<br />
PM3 pompa a<br />
vuoto<br />
Fumane preseccheria<br />
PM3<br />
Portata Annuale UNI 10169 Nm 3 /h (2) (3) (4) (5)<br />
COV/C.O.T. Annuale<br />
UNI EN 13649<br />
UNI EN 13526<br />
4<br />
mg/Nm 3 (2) (3) (4) (5)<br />
Emissioni Macchina Continua PM3<br />
Temperatura Annuale UNI 10169 °C (2) (3) (4) (5)<br />
Velocità Annuale UNI 10169 m/s (2) (3) (4) (5)<br />
Portata Annuale UNI 10169 Nm 3 /h (2) (3) (4) (5)<br />
COV/C.O.T. Annuale<br />
UNI EN 13649<br />
mg/Nm 3 (2) (3) (4) (5)<br />
UNI EN 13526<br />
Temperatura Annuale UNI 10169 °C (2) (3) (4) (5)<br />
Velocità Annuale UNI 10169 m/s (2) (3) (4) (5)<br />
Portata Annuale UNI 10169 Nm 3 /h (2) (3) (4) (5)<br />
COV/C.O.T. Annuale<br />
UNI EN 13649<br />
mg/Nm 3 (2) (3) (4) (5)<br />
UNI EN 13526<br />
Temperatura Annuale UNI 10169 °C (2) (3) (4) (5)<br />
Velocità Annuale UNI 10169 m/s (2) (3) (4) (5)<br />
Portata Annuale UNI 10169 Nm 3 Aspirazione<br />
vapore size<br />
/h (2) (3) (4) (5)<br />
press PM3<br />
COV/C.O.T. Annuale<br />
UNI EN 13649<br />
mg/Nm 3 (2) (3) (4) (5)<br />
UNI EN 13526<br />
Temperatura Annuale UNI 10169 °C (2) (3) (4) (5)<br />
Velocità Annuale UNI 10169 m/s (2) (3) (4) (5)<br />
Portata Annuale UNI 10169 Nm 3 Aspirazione<br />
vapore post-<br />
/h (2) (3) (4) (5)<br />
seccheria PM3<br />
COV/C.O.T. Annuale<br />
UNI EN 13649<br />
UNI EN 13526<br />
mg/Nm 3 (2) (3) (4) (5)<br />
NOTA (1): Fare riferimento alla planimetria presentata con la domanda <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica dell’AIA (pervenuta il 12.5.2011, prot. n. 92543, Allegato 9).<br />
NOTA (2): I dati dovranno essere forniti con il valore dell’incertezza associata. Nel caso che il metodo <strong>di</strong> rilevamento non preveda il calcolo<br />
dell’incertezza essa dovrà essere stimata secondo linee guida nazionali o internazionali. Nel caso che non sia possibile stimare il<br />
valore dell’incertezza, si potrà fare uso della deviazione standard.
NOTA (3): Laboratorio esterno.<br />
NOTA (4): Riportare i dati sul registro delle analisi.<br />
NOTA (5): Sintesi annuale dei dati in forma tabellare o grafica.<br />
NOTA (6): Analisi sul biogas all’uscita dell’impianto <strong>di</strong> desolforazione, campionato a monte della caldaia. Tale analisi è finalizzata ad escludere<br />
la presenza significativa <strong>di</strong> zolfo nel biogas (conseguentemente nell’emissione EA) al fine della verifica del rispetto delle con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> utilizzo stabilite dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Parte V, All. X, Parte II, Sez. 6, p.to 2.<br />
Prescrizioni aggiuntive<br />
1. In conformità con quanto previsto al p.to 2.3 dell’All. VI alla Parte Quinta del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., le concentrazioni devono essere<br />
calcolate come me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> almeno tre letture consecutive e riferite ad un’ora <strong>di</strong> funzionamento dell’impianto nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esercizio più<br />
gravose.<br />
2. In conformità con quanto previsto al p.to 2.7 dell’All. VI alla Parte Quinta del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., dovrà essere adottato un registro per le<br />
analisi ed uno per gli interventi sugli impianti <strong>di</strong> abbattimento delle emissioni con pagine numerate, firmate dal responsabile dell’impianto e<br />
bollate dall’Autorità Competente (come da fac-simile <strong>di</strong>sponibile presso l’Autorità medesima).<br />
Sistemi <strong>di</strong> abbattimento<br />
Non presenti.<br />
Allo stato attuale, dalla documentazione presentata e dai controlli eseguiti per l’istruttoria, non risultano installati sistemi <strong>di</strong> abbattimento.<br />
Punto <strong>di</strong> misura<br />
(sigla)<br />
Sistema <strong>di</strong><br />
abbattimento<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
manutenzione<br />
Parametri <strong>di</strong> controllo del<br />
processo <strong>di</strong> abbattimento<br />
Emissioni <strong>di</strong>ffuse<br />
L’azienda non identifica emissioni <strong>di</strong>ffuse e quin<strong>di</strong> non in<strong>di</strong>vidua alcuna azione <strong>di</strong> monitoraggio.<br />
Emissioni fuggitive<br />
L’azienda non identifica emissioni fuggitive e quin<strong>di</strong> non in<strong>di</strong>vidua alcuna azione <strong>di</strong> monitoraggio.<br />
5<br />
Frequenza <strong>di</strong><br />
controllo<br />
Esecutore<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione<br />
Emissioni eccezionali<br />
La <strong>di</strong>tta, per le emissioni eccezionali non preve<strong>di</strong>bili, dovrà inviare imme<strong>di</strong>atamente una comunicazione all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong><br />
Controllo.<br />
Emissioni generate in fase <strong>di</strong> avvio e <strong>di</strong> arresto dell’impianto<br />
L’azienda non identifica emissioni generate in fase <strong>di</strong> avvio e <strong>di</strong> arresto dell’impianto e quin<strong>di</strong> non in<strong>di</strong>vidua alcuna azione <strong>di</strong> monitoraggio.
Monitoraggio dell’Approvvigionamento Idrico<br />
Misuratore <strong>di</strong> portata sulle tubazioni <strong>di</strong> prelievo dotato <strong>di</strong> contatore e totalizzatore non azzerabile.<br />
Lettura: settimanale.<br />
La <strong>di</strong>tta dovrà provvedere a monitorare con la frequenza sopra in<strong>di</strong>cata l’approvvigionamento idrico e i consumi per ogni utenza fornendo<br />
annualmente le informazioni richieste dalle seguenti tabelle.<br />
Risorse idriche<br />
Tipologia <strong>di</strong><br />
approvvigionamento<br />
Punto <strong>di</strong><br />
misura<br />
Dispositivo <strong>di</strong> misura (1)<br />
Metodo <strong>di</strong> misura<br />
NOTA (1): Modello, numero <strong>di</strong> matricola, caratteristiche.<br />
Quantità<br />
utilizzata<br />
(m 3 /anno)<br />
Monitoraggio degli Scarichi in Acque Superficiali<br />
Inquinanti monitorati<br />
Sigla<br />
Punto<br />
emissione<br />
Parametro Frequenza Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> rilevamento<br />
pH Giornaliero<br />
1030 campionamento CNR<br />
IRSA 2060<br />
Soli<strong>di</strong> Sospesi<br />
Totali<br />
Settimanale<br />
1030 campionamento CNR<br />
IRSA 2090-B<br />
Non<br />
specificata<br />
(1)<br />
COD (O2)<br />
Temperatura<br />
Giornaliero<br />
Settimanale<br />
1030 campionamento ISO<br />
15705<br />
1030 campionamento CNR<br />
IRSA 2100<br />
N-totale Settimanale<br />
1030 campionamento, 4060<br />
Azoto totale e fosforo totale<br />
P-totale Settimanale<br />
1030 campionamento, 4060<br />
Azoto totale e fosforo totale<br />
NOTA (1): Il campionamento dovrà essere eseguito in un idoneo pozzetto.<br />
6<br />
Fase <strong>di</strong><br />
utilizzo<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Modalità e frequenza dei<br />
controlli effettuati<br />
Incertezza<br />
associata<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione dei<br />
controlli effettuati<br />
Esecutore Modalità<br />
registrazione Comunicazione<br />
--- (2) (3) (4) (5)<br />
mg/l (2) (3) (4) (5)<br />
mg/l O2 (2) (3) (4) (5)<br />
mg/l O2 (2) (3) (4) (5)<br />
mg/l (2) (3) (4) (5)<br />
mg/l (2) (3) (4) (5)
NOTA (2): I dati dovranno essere forniti con il valore dell’incertezza associata: nel caso che il metodo <strong>di</strong> rilevamento non preveda il calcolo<br />
dell’incertezza, essa dovrà essere stimata secondo linee guida nazionali o internazionali.<br />
NOTA (3): Laboratorio esterno.<br />
NOTA (4): Riportare i dati sul registro degli autocontrolli.<br />
NOTA (5) Sintesi annuale dei dati in forma tabellare o grafica.<br />
Prescrizioni aggiuntive<br />
1. Vedere i paragrafi “Prescrizioni specifiche in<strong>di</strong>viduate in fase istruttoria IPPC” relative al capitolo “Scarico reflui industriali in acque<br />
superficiali” dell’Allegato Tecnico.<br />
2. La <strong>di</strong>tta dovrà eseguire, con frequenza semestrale, le analisi su un campione prelevato secondo il metodo 1030 APAT IRSA - CNR Man.<br />
29/2003 per i restanti parametri della tab. 3 dell’all. 5 alla parte III del D.Lgs. 152/2006. Per l’esecuzione <strong>di</strong> tali analisi, sono raccomandati i<br />
meto<strong>di</strong> in<strong>di</strong>cati in normativa (APAT-IRSA-CNR man. 9/03:2003) o meto<strong>di</strong> standar<strong>di</strong>zzati internazionalmente accettati (UNI, CEN, ISO,<br />
APHA-AWNA-WEF STANDARD METHODS, EPA). Se si vuole usare un metodo non standar<strong>di</strong>zzato (metodo interno), questo deve essere<br />
<strong>di</strong>sponibile come procedura scritta, e deve essere validato secondo quanto previsto nella norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 “Requisiti<br />
generali per la competenza dei laboratori <strong>di</strong> prova e taratura”. La scelta <strong>di</strong> non misurare alcuni tra tali parametri dovrà essere giustificata sotto<br />
l’aspetto tecnico.<br />
3. La <strong>di</strong>tta dovrà provvedere a monitorare con frequenza quin<strong>di</strong>cinale la portata dello scarico fornendo annualmente le informazioni richieste dalla<br />
seguente tabella:<br />
Tipo <strong>di</strong> scarico<br />
Sigla dello<br />
scarico (1) Continuo Discontinuo<br />
(frequenza)<br />
Punto <strong>di</strong> misura<br />
della portata<br />
NOTA (1): Fare riferimento alla planimetria.<br />
NOTA (2): Modello, numero <strong>di</strong> matricola, caratteristiche.<br />
Quantità misurata<br />
(m 3 /anno)<br />
7<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Dispositivo<br />
<strong>di</strong> misura (2)<br />
Modalità e frequenza<br />
dei controlli effettuati<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione e<br />
trasmissione<br />
Sistemi <strong>di</strong> depurazione<br />
PREMESSA: La tabella Sistemi <strong>di</strong> depurazione è stata compilata allo scopo <strong>di</strong> fornire in<strong>di</strong>cazioni al gestore, il quale ha la facoltà <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficarne il<br />
contenuto al fine renderlo coerente con la realtà dell’impianto.
Punto<br />
controllo<br />
Sistema <strong>di</strong> trattamento<br />
(sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> trattamento)<br />
n.s. Krofta<br />
n.s.<br />
n.s.<br />
Vasca acque chiarificate<br />
(ex selettore anossico)<br />
Reattore preaci<strong>di</strong>ficazione<br />
n.s. Reattore Anaerobico<br />
n.s. OSR<br />
Parametri <strong>di</strong> controllo del processo<br />
<strong>di</strong> trattamento<br />
Portata Ingresso<br />
COD Ingresso<br />
SST Ingresso<br />
Temperatura<br />
pH<br />
Chemicals<br />
Controllo visivo.<br />
Verifica funzionamento pompa <strong>di</strong><br />
dosaggio della soluzione nutritiva (N,<br />
P) nel vaschino centrale<br />
pH<br />
Temperatura<br />
Aci<strong>di</strong> Organici Volatili in Uscita<br />
Portata ingresso<br />
COD ingresso<br />
COD uscita<br />
SST uscita<br />
Temperatura<br />
pH<br />
Aci<strong>di</strong> Volatili in Uscita<br />
Ossigeno Disciolto<br />
COD Ingresso<br />
COD Uscita<br />
pH<br />
SST Ingresso<br />
SST Uscita<br />
8<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
m 3 /h<br />
mgO2/l<br />
mg/l<br />
°C<br />
---<br />
n.s.<br />
Frequenza<br />
controllo Esecutore<br />
Giornaliera Interno<br />
--- Continua Interno<br />
---<br />
°C<br />
mg/l<br />
m 3 /h<br />
mgO2/l<br />
mgO2/l<br />
mg/l<br />
°C<br />
---<br />
n.s.<br />
ppm<br />
mgO2/l<br />
mgO2/l<br />
---<br />
mg/l<br />
mg/l<br />
Giornaliera Interno<br />
Giornaliera Interno<br />
Giornaliera Interno<br />
Modalità<br />
registrazione dei<br />
controlli<br />
Libro marcia<br />
dell’impianto <strong>di</strong><br />
trattamento<br />
Libro marcia<br />
dell’impianto <strong>di</strong><br />
trattamento<br />
Registro Interno<br />
(formato<br />
elettronico)<br />
Registro Interno<br />
(formato<br />
elettronico)<br />
Registro Interno<br />
(formato<br />
elettronico<br />
Comunicazione<br />
Annuale solo<br />
anomalie<br />
Annuale solo<br />
anomalie<br />
Annuale solo<br />
anomalie<br />
Annuale solo<br />
anomalie<br />
Annuale solo<br />
anomalie
Punto<br />
controllo<br />
n.s.<br />
Sistema <strong>di</strong> trattamento<br />
(sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> trattamento)<br />
Reattore Aerobico<br />
Biologico<br />
n.s. Se<strong>di</strong>mentatore<br />
n.s. Linea Biogas<br />
Parametri <strong>di</strong> controllo del processo<br />
<strong>di</strong> trattamento<br />
Analisi composizione flora batterica<br />
fanghi<br />
Ossigeno Disciolto<br />
Temperatura<br />
Analisi campioni dalle vasche<br />
Oppure check list controllo visivo<br />
Allarme <strong>di</strong> malfunzionamento pompa<br />
<strong>di</strong> riciclo fanghi<br />
Pressione Biogas<br />
Portata Biogas<br />
9<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
---<br />
ppm<br />
°C<br />
n.s.<br />
---<br />
Frequenza<br />
controllo Esecutore<br />
Continua Interno<br />
--- Continua Interno<br />
mbar<br />
Sm 3 /h<br />
Continua Interno<br />
Modalità<br />
registrazione dei<br />
controlli<br />
Registro Interno<br />
(formato<br />
elettronico<br />
Libro marcia<br />
dell’impianto <strong>di</strong><br />
trattamento<br />
Registro Interno<br />
(formato<br />
elettronico<br />
Comunicazione<br />
Annuale solo<br />
anomalie<br />
Annuale solo<br />
anomalie<br />
Annuale solo<br />
anomalie<br />
Prescrizioni aggiuntive<br />
1. Comunicare all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo ogni guasto o <strong>di</strong>sfunzione nel sistema <strong>di</strong> trattamento delle acque. Nella<br />
comunicazione dovranno essere in<strong>di</strong>cati:<br />
− descrizione dell’inconveniente con data ed ora in cui è stato riscontrato;<br />
− tempi <strong>di</strong> ripristino;<br />
− provve<strong>di</strong>menti adottati per minimizzare l’impatto;<br />
− alla ripresa del normale funzionamento del sistema <strong>di</strong> trattamento dovrà essere trasmessa una relazione conclusiva sull’incidente.<br />
2. Rendere <strong>di</strong>sponibili per l’Autorità <strong>di</strong> Controllo, vi<strong>di</strong>mati dall’Autorità Competente:<br />
− un registro degli autocontrolli del sistema <strong>di</strong> trattamento dei reflui dove dovranno essere annotati risultati analitici e relative procedure <strong>di</strong><br />
campionamento;<br />
− un libro marcia degli impianti <strong>di</strong> depurazione nel quale annotare:<br />
il nominativo del responsabile dell’impianto;<br />
le varie fasi <strong>di</strong> gestione e manutenzione dell’impianto sia or<strong>di</strong>narie che straor<strong>di</strong>narie;<br />
annualmente, sia i volumi totali <strong>di</strong> acqua trattata, con l’in<strong>di</strong>cazione delle relative fonti <strong>di</strong> approvvigionamento, dell’effettiva lettura e<br />
del numero <strong>di</strong> matricola dei contatori volumetrici usati per questa determinazione sia i volumi effettivamente scaricati, in<strong>di</strong>cando il<br />
corpo recettore e la causa dell’eventuale non rispondenza nei confronti dei volumi prelevati.
Gestione delle emissioni eccezionali<br />
Scarichi eccezionali dovuti a malfunzionamenti del processo produttivo<br />
La società, per gli scarichi eccezionali non preve<strong>di</strong>bili, dovrà inviare imme<strong>di</strong>atamente una comunicazione all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong><br />
Controllo.<br />
Scarichi eccezionali dovuti a sversamento <strong>di</strong> prodotti chimici<br />
I prodotti chimici liqui<strong>di</strong> devono essere stoccati in bacini <strong>di</strong> contenimento o su superfici munite <strong>di</strong> opportune griglie <strong>di</strong> raccolta collegate ad un<br />
sistema <strong>di</strong> contenimento al fine <strong>di</strong> evitare lo sversamento nel suolo o acqua. Le aree in cui avvengono stoccaggi, travasi <strong>di</strong> prodotti chimici liqui<strong>di</strong><br />
devono essere servite da rete <strong>di</strong> raccolta collegata ad un bacino <strong>di</strong> accumulo e/o depuratore. L’azienda dovrà pre<strong>di</strong>sporre una procedura per il<br />
controllo perio<strong>di</strong>co della linea raccolta liqui<strong>di</strong>.<br />
Gestione delle fasi <strong>di</strong> avvio, <strong>di</strong> arresto dell’impianto<br />
L’azienda non descrive le modalità <strong>di</strong> gestione delle fasi <strong>di</strong> avvio e <strong>di</strong> arresto dell’impianto e non in<strong>di</strong>vidua alcuna azione <strong>di</strong> monitoraggio.<br />
Monitoraggio dei Rifiuti Prodotti<br />
NOTE <strong>di</strong> PREMESSA: Nelle tabelle seguenti sono riportati alcuni dei principali rifiuti prodotti dallo stabilimento che si ritiene debbano essere<br />
sottoposti a monitoraggio. I rifiuti in<strong>di</strong>viduati nelle seguenti tabelle e prodotti dal reparto cartiera dovranno essere<br />
monitorati al fine del bilancio <strong>di</strong> massa annuale e le eventuali mo<strong>di</strong>fiche dei co<strong>di</strong>ci CER dovranno essere comunicate<br />
all’Autorità Competente in occasione della prevista comunicazione annuale.<br />
La società ha presentato i propri co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> classificazione dei rifiuti che, ove necessario, sono stati mo<strong>di</strong>ficati per<br />
renderli compatibili con la classificazione CER riferita al processo produttivo.<br />
Controllo quantità dei rifiuti prodotti<br />
Ciclo produttivo cartiera<br />
Cod.<br />
CER<br />
030307<br />
030310<br />
Descrizione Fase del ciclo produttivo<br />
Scarti della separazione meccanica nella<br />
produzione <strong>di</strong> polpa <strong>di</strong> rifiuti <strong>di</strong> carta e<br />
cartone<br />
Scarti <strong>di</strong> fibre e fanghi contenenti fibre,<br />
riempitivi e prodotti <strong>di</strong> rivestimento generati<br />
dai processi <strong>di</strong> separazione meccanica<br />
10<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Frequenza<br />
rilevamento<br />
Ubicazione deposito<br />
temporaneo e modalità<br />
Preparazione impasti kg o tonn Settimanale (1)<br />
Reparto Macchine Continue:<br />
Impasto <strong>di</strong> scarto, scarti <strong>di</strong> impasto<br />
derivanti da manutenzione tine <strong>di</strong><br />
stoccaggio e/o canalizzazioni<br />
kg o tonn Settimanale (1)
Cod.<br />
CER<br />
030311<br />
Descrizione Fase del ciclo produttivo<br />
Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli<br />
effluenti, <strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> cui alla voce<br />
030310<br />
11<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Frequenza<br />
rilevamento<br />
Depurazione acque (reattore anaerobico) kg o tonn Settimanale<br />
Ubicazione deposito<br />
temporaneo e modalità<br />
Serbatoio acciaio 300<br />
mc<br />
Reparti ausiliari alla produzione<br />
Cod.<br />
CER<br />
Descrizione Fase del ciclo produttivo<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Frequenza Ubicazione deposito<br />
rilevamento temporaneo e modalità<br />
Scarti <strong>di</strong> olio minerale per motori, ingranaggi<br />
130205<br />
e lubrificazione, non clorurati<br />
Manutenzione kg o tonn Settimanale (1)<br />
140603 Altri solventi e miscele <strong>di</strong> solventi Manutenzione kg o tonn Settimanale (1)<br />
150102 Imballaggi in plastica Disimballaggio prodotti kg o tonn Settimanale (1)<br />
150103 Imballaggi in legno Carico/scarico prodotti kg o tonn Settimanale (1)<br />
170405 Ferro e acciaio Manutenzione kg o tonn Settimanale (1)<br />
200304 Fanghi <strong>di</strong> fosse settiche Spurgo fossa kg o tonn Settimanale (1)<br />
NOTA (1): Vedere i paragrafi “Prescrizioni specifiche in<strong>di</strong>viduate in fase istruttoria IPPC” relative ai capitoli “Produzione <strong>di</strong> Rifiuti” e<br />
“Smaltimenti/Recupero <strong>di</strong> Rifiuti” dell’Allegato Tecnico.<br />
Controllo qualità dei rifiuti derivanti dal ciclo produttivo<br />
Ciclo produttivo cartiera<br />
Cod.<br />
CER<br />
Controllo<br />
Finalità Motivazione<br />
Destinazione<br />
finale<br />
Tipo <strong>di</strong><br />
determinazione Punto<br />
Campionamento<br />
Modalità Parametri<br />
Esec. Registr. Comun.<br />
Frequenza<br />
030307<br />
Classificazione e<br />
caratterizzazione<br />
---<br />
Smaltimento o<br />
recupero<br />
(1)<br />
Deposito<br />
temp.<br />
UNI<br />
10802<br />
Organici e<br />
(2)<br />
inorganici<br />
Annuale (6) (3) (4)<br />
030310<br />
Classificazione e<br />
caratterizzazione<br />
---<br />
Smaltimento o<br />
recupero<br />
(1)<br />
Deposito<br />
temp<br />
UNI<br />
10802<br />
Organici e<br />
(2)<br />
inorganici<br />
Annuale (6) (3) (4)<br />
030311<br />
Classificazione e<br />
caratterizzazione<br />
---<br />
Smaltimento o<br />
recupero<br />
(1)<br />
Deposito<br />
temp<br />
UNI<br />
10802<br />
Organici e<br />
(2)<br />
inorganici<br />
Annuale (6) (3) (4)<br />
Reparti ausiliari alla produzione<br />
Cod.<br />
CER<br />
Controllo<br />
Finalità Motivazione<br />
Destinazione<br />
finale<br />
Tipo <strong>di</strong><br />
determinazione Punto<br />
Campionamento<br />
Modalità Parametri Frequenza<br />
Esec. Registr. Comun.
Cod.<br />
CER<br />
Controllo<br />
Finalità Motivazione<br />
Destinazione<br />
finale<br />
Tipo <strong>di</strong><br />
determinazione Punto<br />
Campionamento<br />
Modalità Parametri<br />
Esec. Registr. Comun.<br />
Frequenza<br />
130205<br />
Classificazione e<br />
caratterizzazione<br />
--- Recupero (7)<br />
Deposito<br />
temp<br />
UNI<br />
10802<br />
PCB e<br />
PCT (2) Annuale (6) (3) (4)<br />
140603<br />
Classificazione e<br />
caratterizzazione<br />
--- Recupero (7)<br />
Deposito<br />
temp<br />
UNI<br />
10802<br />
Organici (2) Annuale (6) (3) (4)<br />
150102<br />
Classificazione e<br />
caratterizzazione<br />
--- Recupero (5)<br />
Deposito<br />
temp<br />
UNI<br />
10802<br />
--- Annuale (6) (3) (4)<br />
150103<br />
Classificazione e<br />
caratterizzazione<br />
--- Recupero (5)<br />
Deposito<br />
temp<br />
UNI<br />
10802<br />
--- Annuale (6) (3) (4)<br />
170405<br />
Classificazione e<br />
caratterizzazione<br />
--- Recupero (5)<br />
Deposito<br />
temp.<br />
UNI<br />
10802<br />
--- Annuale (6) (3) (4)<br />
200304<br />
Classificazione e<br />
caratterizzazione<br />
--- Smaltimento (7)<br />
Deposito<br />
temp<br />
UNI<br />
10802<br />
Organici e<br />
(2)<br />
inorganici<br />
Annuale (6) (3) (4)<br />
NOTA (1): Analisi chimica per determinare la composizione e test <strong>di</strong> cessione.<br />
NOTA (2): I risultati analitici dovranno essere corredati dall’incertezza o da equivalente all’incertezza del dato.<br />
NOTA (3): Registro analisi, copia allegata al registro <strong>di</strong> carico e scarico.<br />
NOTA (4): Valutazione degli esiti dei controlli nella relazione annuale.<br />
NOTA (5): Analisi merceologica correlata a analisi ciclo produttivo.<br />
NOTA (6): Laboratorio esterno e/o interno.<br />
NOTA (7): Analisi chimica per determinare la composizione.<br />
Monitoraggio delle Emissioni Sonore<br />
1. Il Gestore dovrà programmare e condurre, con frequenza triennale, campagne <strong>di</strong> rilevamento del rumore prodotto dai propri impianti, secondo<br />
la sottostante tabella “Rumore ambiente circostante”, atte alla verifica del rispetto dei limiti vigenti in materia.<br />
2. Il programma dovrà altresì prevedere l’effettuazione, in ognuna delle postazioni in<strong>di</strong>viduate, <strong>di</strong> una misura <strong>di</strong> rumore residuo in entrambi i<br />
perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> riferimento (<strong>di</strong>urno e notturno).<br />
3. Le misure saranno effettuate e relazionate secondo quanto <strong>di</strong>sposto dal DM 16.3.1998 “Tecniche <strong>di</strong> rilevamento e misurazione<br />
dell’inquinamento acustico”.<br />
4. Ai sensi del DM 11.12.1996 “Applicazione del criterio <strong>di</strong>fferenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo” il rispetto del criterio<br />
<strong>di</strong>fferenziale, per gli impianti realizzati dopo l’entrata in vigore del decreto, è con<strong>di</strong>zione necessaria per il rilascio della relativa concessione,<br />
mentre per quelli esistenti a tale data, il criterio <strong>di</strong>fferenziale si applica solo se sono superati i valori assoluti <strong>di</strong> immissione (il tutto valutato<br />
presso il recettore).<br />
12
5. I seguenti punti <strong>di</strong> misura dovranno essere utilizzati per la stesura del programma delle campagne <strong>di</strong> rilevamento del rumore prodotto dallo<br />
stabilimento.<br />
– Recettore R1, denominato Casa Santi, comune <strong>di</strong> Barga;<br />
– Recettore R2, denominato Casa Pieroni, comune <strong>di</strong> Barga;<br />
– Recettore R3, denominato Casa Vellutini, comune <strong>di</strong> Barga;<br />
– Recettore R4, denominato Casa Vergamini, comune <strong>di</strong> Barga;<br />
– Recettore R5, denominato Casa Micheletti, comune <strong>di</strong> Barga;<br />
– Recettore R6, denominato Menchi <strong>di</strong> sopra, comune <strong>di</strong> Barga;<br />
– Recettore R7, denominato Agriturismo Barbi − A, comune <strong>di</strong> Coreglia Antelminelli;<br />
– Recettore R8, denominato Agriturismo Barbi − B, comune <strong>di</strong> Coreglia Antelminelli.<br />
6. Eventuali altri punti <strong>di</strong> rilevamento dovranno essere concordati con l’Autorità Competente e l’Autorità <strong>di</strong> Controllo ed in<strong>di</strong>viduati su idonea<br />
planimetria.<br />
7. Qualora non sia possibile accedere ad aree <strong>di</strong> pertinenza privata e/o alle relative abitazioni le misure <strong>di</strong> monitoraggio acustico dovranno essere<br />
effettuate in opportune posizioni aventi caratteristiche tali da poter effettuare, tramite calcolo o modello, la valutazione dell’impatto acustico al<br />
recettore.<br />
8. Le valutazioni dovranno essere sempre riferite al recettore me<strong>di</strong>ante misurazioni <strong>di</strong>rette o me<strong>di</strong>ante calcolo. In ogni caso il rapporto dovrà<br />
contenere la relazione delle misure effettuate.<br />
9. Allo scopo <strong>di</strong> valutare il contributo delle singole sorgenti <strong>di</strong> rumore del sito produttivo e gli effetti sui recettori <strong>di</strong>rettamente interessati, il<br />
gestore provvederà a sviluppare un programma <strong>di</strong> rilevamento acustico per le sorgenti più significative presenti nel sito secondo la sottostante<br />
tabella “Rumore sorgenti”.<br />
10. Il programma, completo <strong>di</strong> allegati, sarà inviato preventivamente in forma scritta all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo.<br />
11. I risultati delle misure con le relative valutazioni dovranno essere firmati da tecnico competente in acustica ai sensi della L. 447/1995.<br />
12. Nel caso che dai risultati delle campagne <strong>di</strong> misura emerga la presenza <strong>di</strong> ulteriori sorgenti rilevanti, queste dovranno essere in<strong>di</strong>viduate ed<br />
inserite nella sottostante tabella “Rumore sorgenti”.<br />
13. Una copia del rapporto <strong>di</strong> rilevamento acustico dovrà essere <strong>di</strong>sponibile presso l’impianto con allegati i dati relativi alla effettiva produzione al<br />
momento della misura per il controllo eseguito dall’Autorità Competente e dall’Autorità <strong>di</strong> Controllo. Una sintesi dell’ultimo rapporto utile, con<br />
in evidenza le peculiarità (criticità) riscontrate, farà parte della sintesi del piano inviata all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo<br />
secondo quanto prescritto nella presente autorizzazione.<br />
14. Il gestore provvederà a sviluppare un nuovo programma <strong>di</strong> rilevamento acustico nel caso <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche sostanziali all’impianto o alle strutture<br />
che possono comportare una variazione della rumorosità presso i recettori.<br />
13
Rumore ambiente circostante<br />
Postazione<br />
<strong>di</strong> misura<br />
Postazione<br />
del recettore<br />
Frequenza del<br />
monitoraggio<br />
Classe acustica<br />
del recettore<br />
Applicabilità<br />
criterio <strong>di</strong>fferenziale<br />
14<br />
Principali sorgenti <strong>di</strong>sturbanti in<strong>di</strong>viduate in tabella<br />
“Rumore e sorgenti” e relative alla postazione<br />
Rumore e sorgenti<br />
n. Sorgente Punto emissione Descrizione Punto <strong>di</strong> misura Frequenza <strong>di</strong> rilevamento<br />
1 Pulper<br />
2 Raffinatore<br />
3 Macchina continua<br />
4 Pompa a vuoto<br />
5 Compressore<br />
6 Ribobinatrice<br />
CONTROLLO DELL’IMPIANTO IN ESERCIZIO<br />
Monitoraggio dello Stoccaggio Materie Prime, Interme<strong>di</strong>, Prodotto Finito<br />
La <strong>di</strong>tta dovrà fare riferimento alle seguenti tabelle per raccogliere i dati relativi al monitoraggio del consumo <strong>di</strong> materie prime e combustibili.<br />
Le registrazioni dovranno essere mantenute a <strong>di</strong>sposizione dell’Autorità <strong>di</strong> Controllo per la durata della presente autorizzazione.<br />
Consumo materie prime nel ciclo produzione carta<br />
Materia<br />
prima (1)<br />
Fase<br />
utilizzo<br />
Modalità<br />
stoccaggio<br />
Numeri CAS dei<br />
principi attivi (2)<br />
Identificazione<br />
Classificazione<br />
sostanze/preparati pericolosi<br />
Frasi <strong>di</strong><br />
rischio<br />
Stato<br />
fisico<br />
Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
misura (3) e<br />
frequenza<br />
Unità<br />
<strong>di</strong><br />
misura<br />
Quantità<br />
annuale<br />
NOTA (1): Nel caso della materia prima cellulosa specificare il tipo (ECF, TCF, Sbiancata al Cloro, Rigenerata ecc.).<br />
NOTA (2): Se non è possibile fornire tale informazione fare riferimento alla relativa scheda tecnica che deve risultare <strong>di</strong>sponibile ed<br />
identificabile.<br />
NOTA (3): Fare riferimento alla quantità effettivamente consumata nel processo produttivo nel periodo <strong>di</strong> riferimento al netto delle giacenze.<br />
Interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria sui macchinari
Macchinario Tipo <strong>di</strong> intervento Frequenza<br />
Centrale termica Controllo completo<br />
Impianto <strong>di</strong> cogenerazione Controllo completo<br />
Macchina continua Sostituzione tela filtrante<br />
Macchina continua<br />
Combustibili<br />
Tipologia<br />
Valutazione capacità <strong>di</strong><br />
drenaggio della tela<br />
Fase <strong>di</strong> utilizzo e punto <strong>di</strong><br />
misura<br />
Stato fisico Qualità (1)<br />
Data inizio intervento<br />
(giorno/mese)<br />
15<br />
Metodo misura del<br />
consumo<br />
NOTA (1): Descrivere le qualità del combustibile rilevanti dal punto <strong>di</strong> vista merceologico.<br />
Data fine intervento<br />
(giorno/mese)<br />
Quantità consumata<br />
(Unità <strong>di</strong> misura)<br />
Produzione e consumi <strong>di</strong> energia<br />
La <strong>di</strong>tta dovrà monitorare la produzione ed i consumi <strong>di</strong> energia registrando le informazioni richieste dalle tabelle seguenti.<br />
Energia termica prodotta<br />
Tipo produzione/Fase<br />
produttiva <strong>di</strong> utilizzo<br />
Potenza termica<br />
nominale (kWt)<br />
Energia termica<br />
prodotta<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Punto <strong>di</strong><br />
misura<br />
Metodo misura e<br />
frequenza<br />
Modalità <strong>di</strong> registrazione<br />
degli interventi effettuati<br />
Comunicazione<br />
Annuale<br />
Annuale<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione Comunicazione<br />
Annuale<br />
Annuale<br />
Totale Annuale
Energia elettrica prodotta<br />
Tipo produzione/Fase<br />
produttiva <strong>di</strong> utilizzo<br />
Potenza elettrica<br />
nominale (kWe)<br />
Energia elettrica<br />
prodotta<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
16<br />
Punto <strong>di</strong><br />
misura<br />
Metodo misura e<br />
frequenza<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione Comunicazione<br />
Annuale<br />
Annuale<br />
Totale Annuale<br />
Energia termica consumata<br />
Energia termica<br />
consumata<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Fonte<br />
approvvigionam.<br />
Fase produttiva<br />
<strong>di</strong> utilizzo<br />
Punto <strong>di</strong><br />
misura<br />
Metodo misura e<br />
frequenza<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione Comunicazione<br />
Annuale<br />
Annuale<br />
Totale Annuale<br />
Energia elettrica consumata<br />
Energia elettrica<br />
consumata<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Fonte<br />
approvvigionam.<br />
Fase produttiva<br />
<strong>di</strong> utilizzo<br />
Punto <strong>di</strong><br />
misura<br />
Metodo misura e<br />
frequenza<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione Comunicazione<br />
Annuale<br />
Annuale<br />
Totale Annuale<br />
Prescrizioni aggiuntive<br />
Il Gestore, entro il termine <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, dovrà provvedere all’au<strong>di</strong>t sull’efficienza energetica del sito. Il<br />
gestore provvederà a sviluppare un programma <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t. L’au<strong>di</strong>t avrà lo scopo <strong>di</strong> identificare tutte le opportunità <strong>di</strong> riduzione del consumo<br />
energetico e <strong>di</strong> efficienza <strong>di</strong> utilizzo delle risorse. Il programma <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t dovrà essere inviato in forma scritta all’Autorità Competente almeno un<br />
mese prima che si inizi l’attività. Una copia del rapporto <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t sarà <strong>di</strong>sponibile nel sito per il controllo eseguito dall’Autorità Competente ed una<br />
sintesi dell’ultimo rapporto utile, con in evidenza le peculiarità (criticità) riscontrate, farà parte della sintesi del Piano inviata annualmente<br />
all’Autorità Competente quanto prescritto al successivo paragrafo “Gestione e comunicazione dei risultati del monitoraggio”.<br />
Aree <strong>di</strong> stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini <strong>di</strong> contenimento etc.)<br />
Qualora all’interno dell’impianto siano presenti delle strutture a<strong>di</strong>bite allo stoccaggio e sottoposte a controllo perio<strong>di</strong>co (anche strutturale), in<strong>di</strong>care<br />
la metodologia e la frequenza delle prove <strong>di</strong> tenuta programmate. e corredare la relazione annuale con cartografia da cui si evidenzi la localizzazione<br />
<strong>di</strong> tali strutture.
Sigla identificativa<br />
Vasca/serbatoio/bacino <strong>di</strong><br />
contenimento<br />
Tipo <strong>di</strong> controllo Frequenza Modalità <strong>di</strong> registrazione<br />
INDICATORI DI PRESTAZIONE<br />
Con l’obiettivo <strong>di</strong> esemplificare le modalità <strong>di</strong> controllo in<strong>di</strong>retto degli effetti dell’attività economica sull’ambiente, possono essere definiti<br />
in<strong>di</strong>catori delle performance ambientali classificabili come strumento <strong>di</strong> controllo in<strong>di</strong>retto tramite in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto ed in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> consumo <strong>di</strong><br />
risorse. Tali in<strong>di</strong>catori andranno rapportati con l’unità <strong>di</strong> produzione.<br />
Nel report che l’azienda inoltrerà all’Autorità Competente dovrà essere riportato, per ogni in<strong>di</strong>catore, il trend <strong>di</strong> andamento, per l’arco temporale<br />
<strong>di</strong>sponibile, con le valutazioni <strong>di</strong> merito rispetto agli eventuali valori definiti dalle Linee Guida settoriali <strong>di</strong>sponibili sia in ambito nazionale che<br />
comunitario.<br />
Monitoraggio degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> performance<br />
In<strong>di</strong>catore e sua descrizione<br />
Unità <strong>di</strong><br />
misura<br />
Modalità<br />
<strong>di</strong> calcolo<br />
Frequenza <strong>di</strong> monitoraggio<br />
e periodo <strong>di</strong> riferimento<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione<br />
Acqua consumata per unità <strong>di</strong> prodotto m 3 /t (1) Annuale Registro<br />
COD, SST, N, P, emessi in acqua superficiale per unità <strong>di</strong> prodotto kg/t (1) Annuale Registro<br />
Energia termica consumata su unità <strong>di</strong> prodotto GJt/t (1) Annuale Registro<br />
Energia elettrica consumata per unità <strong>di</strong> prodotto kWeh/t (1) Annuale Registro<br />
NOx, CO, C.O.T., SOx, Polveri emessi per unità <strong>di</strong> prodotto kg/t (1) Annuale Registro<br />
Rifiuti dal ciclo produttivo per unità <strong>di</strong> prodotto kg/t (1) Annuale Registro<br />
NOTA (1): Misurata.<br />
Prodotto finito<br />
Denominazione<br />
prodotto<br />
Quantità prodotta al pope<br />
(Unità <strong>di</strong> misura)<br />
Modalità<br />
<strong>di</strong> misura<br />
17<br />
Modalità <strong>di</strong><br />
registrazione<br />
Comunicazione<br />
Registro Annuale<br />
Registro Annuale
GESTIONE E COMUNICAZIONE DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO<br />
1. Il Gestore è tenuto a conservare su idoneo supporto informatico/registro tutti i risultati dei dati <strong>di</strong> monitoraggio per tutta la durata della presente<br />
autorizzazione.<br />
2. I risultati del presente piano sono comunicati con frequenza annuale all’Autorità Competente ed all’Autorità <strong>di</strong> Controllo.<br />
3. Entro il 31 marzo <strong>di</strong> ogni anno solare il Gestore trasmette una sintesi dei risultati del Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e Controllo raccolti nell’anno<br />
solare precedente ed una relazione che evidenzi la conformità dell’esercizio dell’impianto alle con<strong>di</strong>zioni prescritte nell’Autorizzazione<br />
Integrata Ambientale <strong>di</strong> cui il presente piano è parte integrante.<br />
4. Fatte salve le norme <strong>di</strong> settore specifiche, il Piano <strong>di</strong> Monitoraggio e Controllo dovrà contenere anche le modalità <strong>di</strong> registrazione e i tempi <strong>di</strong><br />
conservazione dei dati ottenuti, nonché la gestione delle non conformità all’autorizzazione.<br />
CONTROLLI PROGRAMMATI DELL’AUTORITÀ DI CONTROLLO<br />
Nel corso del periodo <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà dell’Autorizzazione Integrata Ambientale dovranno essere effettuati, da parte dell’Autorità <strong>di</strong> Controllo (ARPAT,<br />
Dipartimento <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>), almeno n. 2 controlli <strong>di</strong>:<br />
− emissioni (in aria, in acqua, nel suolo, acustiche);<br />
− consumo risorse;<br />
− gestione rifiuti.<br />
Inoltre l’Autorità <strong>di</strong> Controllo dovrà provvedere alla verifica della relazione annuale presentata dal Gestore all’Autorità Competente ed all’Autorità<br />
<strong>di</strong> Controllo.<br />
18