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i diversi neuroni - CPRG

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i <strong>diversi</strong> <strong>neuroni</strong><br />

già Cajal si accorse che un<br />

criterio di identificazione dei<br />

<strong>neuroni</strong> fa riferimento alla<br />

forma<br />

classifichiamo i <strong>neuroni</strong> in<br />

tre grandi classi:<br />

unipolari<br />

bipolari<br />

e multipolari


i <strong>diversi</strong> <strong>neuroni</strong><br />

gli unipolari sono la classe<br />

più semplice e sono<br />

costituiti da un solo<br />

processo primario spesso<br />

privo di grandi ramificazioni<br />

sono molto diffuse negli<br />

invertebrati mentre nei<br />

vertebrati formano i gangli<br />

del SNA


i <strong>diversi</strong> <strong>neuroni</strong><br />

i <strong>neuroni</strong> bipolari sono costituiti da<br />

due processi: dendrite e assone<br />

molti bipolari sono <strong>neuroni</strong> di<br />

natura sensitiva (come nella retina)<br />

cellule bipolari sensitive a carattere<br />

tattile che veicolano informazioni<br />

sul dolore sono di un tipo<br />

particolare e sono dette<br />

pseudounipolari<br />

è provvisto di due branche una<br />

verso la periferia e l’altra verso il<br />

midollo spinale


i <strong>diversi</strong> <strong>neuroni</strong><br />

i <strong>neuroni</strong> multipolari sono i più<br />

diffusi nei vertrebati<br />

hanno 1 assone e svariati denditri<br />

sono costituiti da due processi:<br />

dendrite e assone<br />

la complessità dendritica si associa<br />

alla funzione svolta, per esempio:<br />

neurone spinale 10.000 contatti<br />

sinaptici<br />

cellule di Purkinje 150.000 contatti


i <strong>diversi</strong> <strong>neuroni</strong><br />

i <strong>neuroni</strong> multipolari sono i più<br />

diffusi nei vertrebati<br />

hanno 1 assone e svariati denditri<br />

sono costituiti da due processi:<br />

dendrite e assone<br />

la complessità dendritica si associa<br />

alla funzione svolta, per esempio:<br />

neurone spinale 10.000 contatti<br />

sinaptici<br />

cellule di Purkinje 150.000 contatti


i <strong>diversi</strong> <strong>neuroni</strong><br />

i <strong>neuroni</strong> possono essere suddivisi<br />

anche in base alle caratteristiche dei<br />

dentriti<br />

ed alla presenza di spine dendritiche<br />

(espansioni dendritiche specializzate<br />

che aumentano la superficie<br />

disponibile a ricevere afferenze<br />

sinaptiche)


in base alla loro funzione i <strong>neuroni</strong> vengono classificati in:<br />

<strong>neuroni</strong> sensitivi (sensoriali)<br />

moto<strong>neuroni</strong><br />

inter<strong>neuroni</strong><br />

i <strong>diversi</strong> <strong>neuroni</strong><br />

i <strong>neuroni</strong> sensitivi portano dalla periferia del corpo al SNC le<br />

informazioni necessarie per la percezione e la coordinazione<br />

motoria<br />

i moto<strong>neuroni</strong> portano ordini dal cervello o dal midollo spinale ai<br />

muscoli e all’apparato ghiandolare<br />

gli inter<strong>neuroni</strong> sono la classe più numerosa nel nostro sistema<br />

nervoso e vengono suddivisi in inter<strong>neuroni</strong> di ritrasmissione e di<br />

proiezione (lunghe distanze) o locali (brevi distanze)


Le cellule del sistema nervoso<br />

Neuroni<br />

Responsabili dell’attività<br />

elettrica del SN<br />

Cellule gliali<br />

Varie funzioni di supporto<br />

all’attività dei <strong>neuroni</strong><br />

da 10 a 50 volte più<br />

numerose dei <strong>neuroni</strong>


Le cellule gliali<br />

Le cellule gliali svolgono nel SN moltissime<br />

funzioni fondamentali:<br />

forniscono sostegno ai <strong>neuroni</strong> e separano particolari gruppi di <strong>neuroni</strong> tra<br />

loro<br />

due tipi di cellule gliali producono mielina che è la guaina isolante degli<br />

assoni<br />

alcune cellule hanno funzione fagocitaria e rimuovono frammenti cellulari<br />

svolgono importanti funzioni di manutenzione ad esempio andando a<br />

captare NT liberati dai <strong>neuroni</strong><br />

alcune cellule gliali (“glia radiale”) in fasi di sviluppo guidano i <strong>neuroni</strong> e<br />

dirigono la crescita dell’assone<br />

alcune cellule gliali (astrociti) sono costituenti della barriera ematoencefalica


Le cellule gliali svolgono nel SN moltissime<br />

funzioni fondamentali:<br />

Nutrono i <strong>neuroni</strong><br />

Le cellule gliali<br />

Riparano i tessuti e difendono dai patogeni (sostituendo il sistema<br />

immunitario)


• Microglia<br />

• Macroglia<br />

• Astrociti<br />

• Oligodendrociti<br />

• Cellule di Schwann<br />

Le cellule gliali


Le cellule gliali<br />

microglia<br />

Mentre le macroglia hanno la stessa origine embriologica dei<br />

<strong>neuroni</strong>, le microglia derivano dal mesoderma (in particolare<br />

dai macrofagi)<br />

La principale funzione delle microglia è quella di riparare i<br />

tessuti danneggiati fagocitando quel che rimane delle cellule<br />

morte<br />

elementi della microglia si attivano e mutano in presenza nel<br />

corso di infezioni, lesioni o altri disturbi


• Prendono il loro nome dalla loro forma a stella<br />

• Svolgono molte funzioni importanti<br />

Le cellule gliali<br />

astrociti<br />

– Nutrono i <strong>neuroni</strong> e<br />

contribuiscono a formare la barriera emato-encefalica<br />

– Tamponano la concentrazione extra-cellulare del<br />

K+<br />

– Catturano i neurotrasmettitori che fuoriescono<br />

dalla fessura sinaptica e li metabolizzano<br />

– Producono i growth factors<br />

– Svolgono le stesse funzioni delle microglia


Gli astrociti<br />

nutrono i <strong>neuroni</strong><br />

Essi sono in contatto<br />

da un lato con i vasi<br />

del sistema<br />

circolatorio, dall’altro<br />

con i <strong>neuroni</strong><br />

Grazie a questo loro<br />

ruolo, gli astrociti<br />

assieme alle cellule<br />

endoteliali dei vasi<br />

vanno a costituire la<br />

barriera ematoencefalica<br />

Vaso<br />

sanguigno


Microfotografia di astrociti


In gran parte del corpo le cellule che rivestono i capillari<br />

non aderiscono fra loro in modo stretto. In questo modo<br />

molte sostanze possono liberamente fluire dai capillari ai<br />

tessuti circostanti. Nel SNC ciò non avviene


• Grazie alla barriera emato-encefalica (e al lavoro degli<br />

astrociti) viene controllato il passaggio di tutte le molecole (dagli<br />

ioni alle macromolecole) all’interno del SNC<br />

• le sue funzioni principali sono:<br />

– Evitare che virus e batteri penetrino nel SNC<br />

– Mantenere costante la concentrazione di ioni nel liquido<br />

extracellulare dei tessuti del SNC<br />

(infatti le variazioni nella concentrazione ionica che si osservano nel sangue non sarebbero<br />

compatibili con il funzionamento dei <strong>neuroni</strong>)<br />

– Evitare il contatto dei <strong>neuroni</strong> con molte sostanze presenti nel<br />

sistema circolatorio che hanno un forte effetto sui <strong>neuroni</strong><br />

(ad esempio l’amminoacido Acido Glutammico presente nel sangue anche ad altre concentrazioni,<br />

nel sistema nervoso viene utilizzato come neurotrasmettitore ed è pertanto in grado di eccitare<br />

molti <strong>neuroni</strong>)


La barriera emato-encefalica<br />

inoltre impedisce l’entrata di<br />

macromolecole o di agenti<br />

patogeni che potrebbero<br />

infettare il tessuto nervoso


• Prendono il loro nome dalla loro forma a stella<br />

• Svolgono molte funzioni importanti<br />

Le cellule gliali<br />

astrociti<br />

– Nutrono i <strong>neuroni</strong> e<br />

contribuiscono a formare la barriera emato-encefalica<br />

– Tamponano la concentrazione extra-cellulare del K<br />

+<br />

– Catturano i neurotrasmettitori che fuoriescono<br />

dalla fessura sinaptica e li metabolizzano<br />

– Producono i growth factors<br />

– Svolgono le stesse funzioni delle microglia


Gli astrociti sono in comunicazione tra loro mediante<br />

giunzione comunicanti (note anche col nome di giunzioni<br />

serrate o gap junctions) in modo tale che sia gli ioni, i<br />

neurotrasmettitori o le altre sostanze in eccesso che vengono<br />

riassorbite e che le sostanze nutritive siano distribuite in una rete<br />

di cellule collegate tra loro


• Microglia<br />

• Macroglia<br />

• Astrociti<br />

• Oligodendrociti<br />

• Cellule di Schwann<br />

Le cellule gliali


La maggior parte degli assoni sono ricoperti da un<br />

rivestimento, la guaina mielinica che serve ad isolare<br />

l’assone e ad aumentare la velocità della trasmissione dei<br />

segnali elettrici<br />

La mielina che costituisce la guaina è composta per l’80%<br />

di lipidi e per il 20% di proteine


Nel sistema nervoso Centrale (SNC)<br />

la mielina è formata dagli Oligodendrociti<br />

Nel sistema nervoso Periferico (SNP)<br />

la mielina è formata dalle Cellule di Schwann<br />

La modalità con la quale queste due tipi di cellule formano la<br />

mielina è differente


Nel SNP ciascuna<br />

Cellula di Schwann<br />

avvolge un tratto<br />

dell’assone<br />

Nel SNC ciascun Oligodendrocita<br />

forma numerosi tratti di mielina sia<br />

nello stesso assone che in assoni di<br />

cellule diverse


Oligodendrociti<br />

Sistema Nervoso<br />

Centrale<br />

Cellula di Schwann<br />

Sistema Nervoso Periferico<br />

Formazione della mielina


Sia nel sistema nervoso periferico che in quello centrale la<br />

mielina che ricopre l’assone si interrompe ad intervalli<br />

regolari lasciando per un breve tratto la membrana<br />

scoperta. Questa regione viene chiamata nodo di<br />

Ranvier<br />

Cellula gliale avvolta<br />

attorno all’assone<br />

Nodo di Ranvier<br />

I segmenti di guaina mielinica hanno una lunghezza all’incirca<br />

di 1 mm mentre il nodo di Ranvier misura solitamente 1-2<br />

μm


Cellule gliali e rigenerazione degli assoni lesionati<br />

Negli assoni dei <strong>neuroni</strong> del SNP le cellule di Schwann sono sistemate come<br />

tante perle di una collana. Nella microfotografia a destra si possono osservare<br />

due cellule Schwann nelle quali si riconosce il nucleo.


Quando un assone viene lesionato<br />

esso degenera (mentre il soma della<br />

cellula rimane integro)<br />

Al contrario le cellule di Schwann<br />

che circondavano l’assone<br />

rimangono nella loro posizione<br />

Dopo un po' il soma produce un<br />

nuovo abbozzo di assone<br />

Durante la ricrescita dell’assone, le<br />

cellule di Schwann fanno da guida<br />

segnalando la via precedentemene<br />

occupata.<br />

Dopo la ricrescita esse daranno<br />

origine nuovamente alla guaina<br />

mielinica


Dato che tutti i nervi appartengono al SNP, quando un nervo viene<br />

lesionato esso è normalmente in grado di rigenerare. Il tempo necessario<br />

a riacquisire la funzionalità è quello necessario per la ricrescita degli<br />

assoni che costituiscono quel nervo<br />

Al contrario gli oligodendrociti del SNC non sono in grado di svolgere<br />

questa funzione. Quando ad esempio viene lesionato il midollo spinale i<br />

vuoti lasciati dagli assoni degenerati vengono presto riempiti dalle cellule<br />

gliali rendendo impossibile la ricrescita degli assoni<br />

Per questo lesioni alla colonna vertebrale<br />

comportano deficit difficilmente reversibili.<br />

Quando si ha un recupero delle funzioni,<br />

questo è solitamente dovuto all’utilizzo di vie<br />

nervose alternative che sono rimaste intatte

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