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J - Appunti esami Farmacia e CTF

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Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

Parametri da cui dipendono le costanti di accoppiamento<br />

2 J: può essere negativa o positiva<br />

| 2 J| ≈ 12-15 Hz se Csp 3 ; 2-4 Hz se Csp 2<br />

3 J: a) angolo diedro (v. curva di Karplus)<br />

b) lunghezza legame tra gli atomi di C cui sono legati gli H<br />

(cresce al diminuire della lunghezza del legame)<br />

c) valore dell’angolo tra il legame C—C e il legame C—H<br />

(cresce al diminuire dell’angolo)<br />

d) presenza di gruppi elettronattrattori<br />

(diminuisce al crescere di –I)<br />

a)<br />

Curva di Karplus<br />

angolo diedro<br />

©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata<br />

H<br />

H<br />

60°<br />

circa 7 Hz nei<br />

H<br />

sistemi saturi<br />

in libera rotazione<br />

alcheni cis: 0°<br />

alcheni trans: 180°<br />

H<br />

Negli alcheni:<br />

3 Jtrans > 3 J cis<br />

47


Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

4J: si osserva solo nei sistemi insaturi o nei sistemi saturi rigidi<br />

(non in rotazione) tra atomi separati da 4 legami disposti nello<br />

spazio a W o M; può essere negativa o positiva, il valore<br />

assoluto è 0-3 Hz<br />

4 Jcis<br />

4 Jtrans<br />

| 4 J trans | = 1,33 Hz<br />

| 4 J cis | = 1,75 Hz<br />

| 4 J trans | > | 4 J cis |<br />

5 J: raramente si osserva nei sistemi aromatici (H in para); 0-1 Hz<br />

©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata<br />

48


7,5 Hz è un tipico<br />

valore di una J tra<br />

protoni legati a due<br />

atomi di carbonio<br />

adiacenti in un sistema<br />

in libera rotazione<br />

Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

Le linee tratteggiate rappresentano i chemical shifts dei due gruppi<br />

di protoni; la separazione tra le linee di ciascun multipletto misurata<br />

in Hz rappresenta la costante di accoppiamento; poichè il CH 3 e il<br />

CH 2 sono accoppiati fra di loro le costanti sono uguali come pure la<br />

distanza tra le linee in ambedue i multipletti<br />

49<br />

©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata


C 4H 6O 2 U=2<br />

non è indicato un singoletto<br />

a δ=12 di integrale 1H<br />

dq<br />

dq<br />

©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata<br />

dd<br />

Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

50


C 4H 8Cl 2 U=0<br />

sestetto<br />

©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata<br />

t<br />

q<br />

d<br />

Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

51


C 5H 9OCl U=1<br />

©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata<br />

t<br />

t<br />

q<br />

Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

t<br />

52


C 3H 7NO 2 U=1<br />

©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata<br />

Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

53


Spettri del primo e del secondo ordine<br />

Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

La molteplicità dei segnali di gruppi di protoni dovuti all’accoppiamento<br />

con altri protoni ed illustrata nei due casi di pp. 41 e 42 è rispettata solo<br />

nel caso di sistemi del primo ordine.<br />

Un sistema di due gruppi di protoni che accoppiano fra di loro è del primo<br />

ordine se:<br />

∆ω<br />

J<br />

≥ 10 dove ∆ω rappresenta la differenza di frequenza di<br />

risonanza tra i due gruppi di protoni (misurata in Hz)<br />

e J è la costante di accoppiamento<br />

Nel caso in cui ∆ω/J


ω<br />

ω<br />

ω<br />

δ A<br />

δ A<br />

δ A<br />

δ A<br />

δ A<br />

δ A<br />

δ A<br />

δ A =<br />

δ B<br />

δ B<br />

δ B<br />

δ B<br />

δ B<br />

δ B<br />

δ B<br />

δ X<br />

Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

Questa serie di spettri<br />

rappresenta che cosa si<br />

osserva quando l’accoppiamento<br />

tra due protoni passa da<br />

una situazione del 1° ordine<br />

(primo spettro in alto) ad una<br />

di secondo ordine. Dall’alto<br />

in basso si è variato il chemical<br />

shift dei due protoni mantenendo<br />

invariata la loro costante di<br />

accoppiamento. Nell’ultimo<br />

spettro i chemical shifts<br />

coincidono.<br />

Per convenzione i protoni<br />

del primo spettro (1° ordine)<br />

sono chiamati AX (due lettere<br />

lontane dell’alfabeto) mentre<br />

quelli degli spettri successivi<br />

(2° ordine) sono chiamati AB<br />

(due lettere vicine dell’alfabeto)<br />

I protoni dell’ultimo spettro<br />

avendo identico chemical shift<br />

sono chiamati A 2<br />

55


2° ordine<br />

AB<br />

1° ordine<br />

AX<br />

J J<br />

©Paolo Scrimin Università di Padova – La riproduzione a fini commerciali è vietata<br />

J<br />

J<br />

Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

Passando da uno spettro del<br />

1° ordine ad uno del 2° ordine<br />

le intensità delle linee di ciascun<br />

doppietto non sono più uguali.<br />

Le linee centrali crescono mentre<br />

quelle laterali calano.<br />

Inoltre il chemical shift di ciascun<br />

protone non è più al centro della<br />

coppia di righe ma si sposta verso<br />

quella più alta.<br />

La costante di accoppiamento<br />

rimane la distanza (in Hz) tra i<br />

due segnali<br />

Analogamente agli spettri del<br />

2° ordine che coinvolgono due<br />

protoni (AB) si potranno avere<br />

spettri che coinvolgono più<br />

protoni (ABC, A 2 B ecc..).<br />

Questi spettri sono molto più<br />

complicati da analizzare di uno<br />

spettro di tipo AB.<br />

56


Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

In generale la notazione che usa le lettere dell’alfabeto per indicare i protoni<br />

porta alla seguente classificazione dei sistemi del PRIMO ORDINE nei quali<br />

un protone (A) accoppia con uno o più protoni (o altri nuclei come negli ultimi<br />

due esempi) con una (sistemi AX n ) o due (sistemi AX n M y ) costanti di<br />

accoppiamento<br />

s d t q dd<br />

td dt tt<br />

Possiamo ora estendere la notazione “alfabetica” per definire una coppia<br />

di protoni che non siano magneticamente equivalenti pur avendo lo stesso<br />

chemical shift (vuol dire cioè che non hanno la stessa costante di<br />

accoppiamento con tutti i nuclei con i quali accoppiano)<br />

X X<br />

X<br />

HA HA' HA HA' Questi sistemi vengono chiamati<br />

AA’BB’<br />

HB HB' HB HB' (X e Y sono due sostituenti<br />

qualsiasi)<br />

57<br />

Y


Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

La parte vinilica dei protoni dello stirene è un sistema AMX<br />

con tre J: J AX , J AM e J MX<br />

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58


δ AA’<br />

δ AA’<br />

δ AA’<br />

δBB’ δAA’ δBB’ Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

Un sistema del 2* ordine di tipo AA’BB’ è molto complicato ma è caratterizzato<br />

da un elemento di simmetria costituito dal piano ortogonale che taglia a metà<br />

il multipletto<br />

δ BB’<br />

In molti casi il sistema è “apparentemente” semplice in quanto si vedono<br />

solo 4 segnali più intensi (qui marcati con un pallino) che lo rendono simile<br />

ad un sistema AB 59<br />

δ BB’


C 8H 10O 2<br />

U=4<br />

Sistema AA’BB’<br />

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Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

60


NMR e chiralità<br />

Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

Per sostituzione di uno di questi due H<br />

con un gruppo diverso si ottengono due<br />

enantiomeri: i due H sono enantiotopici<br />

Per sostituzione di uno di questi due H<br />

con un gruppo diverso si ottengono due<br />

diastereoisomeri: i due H sono diastereotopici<br />

Due protoni (o gruppi di protoni) enantiotopici hanno lo stesso intorno<br />

magnetico (= stesso δ) mentre due protoni (o gruppi di protoni)<br />

diastereotopici hanno intorno magnetico diverso (e quindi δ diverso)<br />

Ovviamente in quest’ultimo caso può capitare che casualmente i due δ siano uguali 61


Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

La conseguenza è che gli spettri NMR di due enantiomeri (in un<br />

solvente achirale) sono identici mentre gli spettri NMR di due<br />

diastereoisomeri sono diversi l’uno dall’altro: non si può quindi<br />

conoscere in questo modo qual’è l’eccesso enantiomerico di un<br />

composto chirale<br />

Per sapere se due protoni (o gruppi di protoni) sono enantiotopici<br />

o distereotopici basta verificare se esiste un elemento di simmetria<br />

che li trasforma uno nell’altro. Una molecola può avere un elemento di<br />

simmetria ciononostante presentare protoni diastereotopici.<br />

In una molecola chirale (priva di elementi di simmetria) tutte le<br />

coppie di protoni (o di gruppi di protoni) legate allo stesso atomo di<br />

carbonio sono diastereotopiche.<br />

La molecola<br />

H H<br />

H<br />

non possiede<br />

alcun elemento<br />

di simmetria (c’è<br />

CH3 OH<br />

un carbonio<br />

asimmetrico):<br />

i due H sono<br />

diastereotopici<br />

H<br />

H<br />

H<br />

CH 3<br />

Ar<br />

OH<br />

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H<br />

H 3C<br />

CH 3 CH 2<br />

H<br />

H H H<br />

Ar<br />

H H<br />

CH 3<br />

CH 3<br />

H<br />

La molecola<br />

possiede un<br />

piano di<br />

simmetria ma<br />

questo non<br />

converte i due H<br />

l’uno nell’altro<br />

(non esiste un<br />

piano di<br />

simmetria che<br />

biseca l’angolo<br />

formato da<br />

H—C---H) 62


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protoni<br />

diastereotopici:<br />

hanno δ diverso<br />

e, ovviamente,<br />

si vede l’accoppiamento<br />

tra di<br />

loro<br />

sistema<br />

ABX 3<br />

d<br />

Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

c<br />

63


Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

Quali tra questi protoni sono enantiotopici e quali diastereotopici?<br />

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64


Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

Come si può conoscere l’eccesso enantiomerico di una miscela<br />

di enantiomeri attraverso l’NMR?<br />

a) usando un solvente chirale<br />

b) aggiungendo alla soluzione un addittivo chirale che<br />

interagisca con il soluto (coppia ionica, legami ad H,<br />

reagente di shift –vedi più avanti-)<br />

c) trasformando gli enantiomeri in diastereoisomeri attraverso<br />

la formazione di un legame covalente con un reagente chirale<br />

H<br />

CH 3<br />

Cl<br />

racemo<br />

il metile sarà:<br />

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In un solvente achirale un doppietto<br />

in quanto non è possibile differenziare<br />

i due enantiomeri<br />

In un solvente chirale due doppietti,<br />

uno per ciascuno dei due enantiomeri<br />

(in quanto avranno chemical shift<br />

diverso)<br />

65


se il composto è racemo<br />

i due doppietti avranno<br />

lo stesso integrale (ee=0)<br />

H<br />

CH 3<br />

Cl<br />

(in solvente<br />

chirale)<br />

se il composto non è<br />

racemo i due doppietti<br />

avranno integrale diverso<br />

e l’eccesso enantiomerico<br />

può essere calcolato:<br />

differenza integrali<br />

ee% = x 100<br />

somma integrali<br />

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Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

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eagente di shift<br />

con quantità crescenti<br />

di reagente di shift<br />

senza reagente<br />

di shift<br />

Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

Un reagente di shift è costituito da una molecola con un nucleo (in<br />

genere un metallo di transizione, un lantanide) che ha particolari<br />

proprietà dette paramagnetiche. Un nucleo paramagnetico<br />

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descherma i nuclei<br />

che gli sono vicini<br />

ma allarga anche<br />

il loro segnale in<br />

quanto ne altera i<br />

tempi di rilassamento.<br />

Va quindi usato<br />

in piccole quantità.<br />

Un reagente di shift<br />

chirale permette di<br />

separare i segnali di<br />

una coppia di<br />

enantiomeri e quindi<br />

di determinare<br />

l’eccesso enantiomerico.<br />

67


Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR<br />

Esercizio sull’uso degli integrali nella determinazione del rapporto<br />

molare in miscele di composti.<br />

Supponiamo di avere una miscela di CHCl 3 e CH 2 Cl 2 : vogliamo<br />

conoscere la composizione molare mediante NMR<br />

10 mm<br />

7 6 5<br />

10 mm<br />

I due integrali sono uguali ma il<br />

cloroformio ha un solo protone<br />

mentre il diclorometano ne ha due!<br />

integrale di A/protoni A<br />

Rapporto molare=<br />

integrale di B/protoni B<br />

Nel nostro caso i due integrali misurano 10 mm; il rapporto è:<br />

10/1 : 10/2 cioè 2:1.<br />

Il cloroformio è il doppio del diclorometano<br />

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