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Tariffe e ricavi da traffico nelle aziende del trasporto pubblico locale

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Capitolo 3 - I bilanci <strong>del</strong>le <strong>aziende</strong><br />

A proposito di passeggeri, si deve riconoscere che, proprio a proposito <strong>del</strong>le questioni<br />

analizzate in questa sede, è estremamente importante poter disporre di informazioni statistiche<br />

sull’entità <strong>del</strong>le persone trasportate.<br />

L’ASSTRA si è assunta anche questo compito. Essa rileva il numero di passeggeri trasportati<br />

annualmente <strong>da</strong>lla azien<strong>da</strong> di <strong>trasporto</strong> urbano. Il calcolo viene effettuato direttamente<br />

<strong>da</strong>ll’azien<strong>da</strong>, che riceve indicazioni <strong>da</strong>ll’ASSTRA. Infatti per avere <strong>da</strong>ti che possano essere<br />

confrontati col ricavo <strong>da</strong> <strong>traffico</strong> e per avere <strong>da</strong>ti omogenei <strong>da</strong> città a città, l’ASSTRA,<br />

d’accordo con le proprie <strong>aziende</strong>, fornisce coefficienti di normalizzazione che permettono di<br />

trasformare un abbonamento in un certo numero di corse-passeggeri, e di trasformare anche<br />

il biglietto, quando la durata di validità <strong>del</strong> biglietto è diversa <strong>da</strong> 60 minuti.<br />

Con questi coefficienti è possibile ottenere una sola cifra che indica il volume di <strong>traffico</strong><br />

annuale in termini di unità trasportate, vale a dire il numero di passeggeri trasportati. Si tratta<br />

evidentemente non di un numero di persone, bensì di corse effettuate. Occorre riconoscere<br />

che è una stima, soggetta a qualche errore, soprattutto quando nel corso <strong>del</strong> tempo sono<br />

intervenute, in alcune città, variazioni nei coefficienti di trasformazione utilizzati. Comunque<br />

anche in questo caso siamo in presenza di errori che non dovrebbero aver intaccato la validità<br />

dei calcoli, molto aggregati, che sono stati fatti per lo scopo <strong>del</strong>la presente analisi.<br />

I <strong>da</strong>ti sul ricavo <strong>da</strong> <strong>traffico</strong>, espresso in euro, e il numero di passeggeri ci permette di<br />

avere, come rapporto tra le due variabili, il ricavo <strong>da</strong> <strong>traffico</strong> per passeggero. Quest’ultima<br />

grandezza può essere intesa come la “tariffa media”, pagata <strong>da</strong> ogni passeggero (per corsa),<br />

e assomiglia molto alla tariffa media calcolata nei capitoli precedenti quando si faceva la<br />

media fra abbonamento e biglietto. Vi è, comunque, una differenza fon<strong>da</strong>mentale fra le due<br />

variabili. In precedenza la tariffa media era calcolata col sistema degli indici, a pesi (o quasi)<br />

semicostanti.<br />

Il ricavo per passeggero, alla pari <strong>del</strong>le variabili che rappresentano la spesa dei consumatori,<br />

fanno riferimento a tutti i prezzi (tariffe) pagati, di tutti i beni e servizi comprati. Nel nostro<br />

caso, nel ricavo <strong>da</strong> <strong>traffico</strong> entrano le spese per tutti i tipi di biglietti e gli abbonamenti, col<br />

peso effettivamente rispondente anno dopo anno, alla composizione <strong>del</strong>la spesa sostenuta<br />

in quell’anno. Gli indici utilizzati in precedenza facevano riferimento solo a due tariffe,<br />

biglietto e abbonamento ordinario ; due tariffe importanti, ma solo due <strong>del</strong>le tante.<br />

Come è noto ai più, l’indice dei prezzi risponde ad esigenze di informazione statistica che sono<br />

diverse <strong>da</strong> quelle di chi vuole conoscere la evoluzione <strong>del</strong>la spesa e dei <strong>ricavi</strong>. Certamente gli<br />

indici dei prezzi sono buoni indicatori <strong>del</strong>l’an<strong>da</strong>mento puramente nominale degli aggregati<br />

monetari, ma non esauriscono tutte le informazioni utili per sapere le variazioni puramente<br />

nominali che nel corso <strong>del</strong> tempo gli aggregati monetari subiscono. Ulteriori differenze fra i<br />

due tipi diversi di <strong>da</strong>ti verranno chiarite in seguito.<br />

Per ora coi <strong>da</strong>ti sul ricavo <strong>da</strong> <strong>traffico</strong> per passeggero ,sia pure con qualche cautela dovuta<br />

agli inevitabili (piccoli, si spera) errori compiuti, è possibile sapere come la “tariffa media”<br />

effettiva si sia evoluta nel tempo. Non solo, ma questa ulteriore informazione statistica ci<br />

permette di effettuare un tentativo di vali<strong>da</strong>zione dei <strong>da</strong>ti <strong>del</strong>le due fonti sinora esaminate<br />

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