madreterra numer 32 - agosto 2012 - Madreterranews.it
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MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA<br />
Anno III - N. <strong>32</strong> - AGOSTO <strong>2012</strong><br />
Dal 12 <strong>agosto</strong> noi<br />
GIOCHEREMO A PALMI!<br />
OMAGGIO<br />
PALMI & DINTORNI<br />
www.<strong>madreterra</strong>news.<strong>it</strong><br />
Parco Parpagliolo riprende v<strong>it</strong>a!
REGISTRAZIONE AL TRIB. DI PALMI<br />
Nr. 1 / 2010<br />
Anno III - Numero <strong>32</strong> - Agosto <strong>2012</strong><br />
Direttore respons.: Francesco Massara<br />
Coordinatore: Paolo Ventrice<br />
Collaboratori di REDAZIONE<br />
di questo <strong>numer</strong>o.<br />
Saverio Pet<strong>it</strong>to Walter Cricrì<br />
Cettina Angì Salvatore De Francia<br />
Nella Cannata Giuseppe Cricrì<br />
Hanno collaborato per questo <strong>numer</strong>o<br />
anche: Salvatore De Francia, Bruno Vadalà,<br />
Pasquale Frisina, Giuseppe Magazzù<br />
Ed<strong>it</strong>ore: Associazione Culturale Madreterrra<br />
Sede Palmi-Via ss.18 km 485.30<br />
P.I. 02604200804<br />
Cod. Fisc. 91016680802<br />
Mobile-Paolo Ventrice 335 6996255<br />
e-mail: redazione@<strong>madreterra</strong>news.<strong>it</strong><br />
Progetto Grafico:<br />
Saverio Pet<strong>it</strong>to-Walter Cricrì-Paolo Ventrice<br />
Impaginazione grafica:<br />
Paolo Ventrice<br />
Progetto e cura s<strong>it</strong>o web:<br />
S. De Francia-D. Galletta<br />
Stampa: GLF sas -Via Timpone Schifariello Zona<br />
P.I.P. II Traversa-87012 Castrovillari (Cs)<br />
2 3<br />
LETTERA APERTA AL NUOVO SINDACO DI PALMI<br />
Egregio dottor Giovanni Barone, le elezioni del 20 Maggio hanno decretato la sua v<strong>it</strong>toria sull’altro candidato, Dott.<br />
Boemi. La c<strong>it</strong>tadinanza palmese ha riconosciuto in lei il nuovo rappresentante della nostra beneamata c<strong>it</strong>tadina, dopo un<br />
periodo di turbolenze pol<strong>it</strong>iche e di commissariamento.<br />
Vogliamo innanz<strong>it</strong>utto congratularci per il brillante risultato ottenuto. Esso giunge a coronamento di una onorata carriera<br />
e di molti anni di dedizione e di impegno pol<strong>it</strong>ico.<br />
Desideriamo inoltre porgerle i nostri più fervidi auguri ed esprimere la speranza che durante il suo mandato possa lavorare<br />
bene nell’interesse della c<strong>it</strong>tadinanza e nel rispetto della sua onorabil<strong>it</strong>à.<br />
E’ desiderio di ogni uomo che le proprie opere ed il proprio pensiero possano essere tramandate ai posteri. In quest’ottica<br />
e nell’interesse comune, ci auguriamo che lei possa raggiungere tale obiettivo.<br />
Siamo consapevoli delle difficoltà di gestire la cosa pubblica con rett<strong>it</strong>udine, onestà e determinazione. Molti sono gli<br />
ostacoli che si frappongono in questo lungo cammino! Ciononostante, continuiamo a sperare in un uomo che riesca a risollevare<br />
le sorti della nostra c<strong>it</strong>tà e la riporti alle glorie del passato.<br />
La natura è stata molto generosa con questa perla del Tirreno, incastonata tra la costa ed il Monte Sant’Elia, baciata<br />
dal sole nove mesi all’anno e ventilata dalla dolce brezza marina anche nei mesi più caldi. Tuttavia gli uomini non sempre<br />
mer<strong>it</strong>ano i doni che la natura profonde a piene mani, vero è che nel corso degli ultimi anni, un vero patrimonio è<br />
stato letteralmente depredato e sperperato da molti ingrati c<strong>it</strong>tadini nonché amministratori in mala fede. E’ facile comunque<br />
prendersela con gli altri perché, in fondo ….”gli altri siamo noi”….<br />
Pertanto, r<strong>it</strong>engo che sia del tutto inutile riporre le speranze in un’unica persona. Il primo c<strong>it</strong>tadino deve essere sostenuto<br />
da tutti, perché solo l’unione può fare la forza, in particolare ciò risulta vero in questi momenti di grave crisi nazionale<br />
ed internazionale.<br />
Non le chiediamo dunque promesse, che spesso risultano vane ed irrealizzabili, ma solo impegno, determinazione e<br />
lavoro giornaliero per ricostruire, mattone su mattone, una nuova c<strong>it</strong>tà. Che rinasca dalle ceneri di un glorioso passato,<br />
ma che sia in grado di rimettersi al passo con i tempi, riscoprendo le proprie tradizioni di civiltà e cultura. Ci auguriamo<br />
inoltre che sappia crescere e rappresentare nuovamente il punto di riferimento sui comuni vicini, che non posseggono<br />
certamente le nostre fortune geografiche e l’immenso patrimonio culturale (Scuole, uffici, tribunale, san<strong>it</strong>à) che ci lasciarono<br />
i nostri nonni.<br />
Auspichiamo che la nostra amata Palmi torni a fornire nuove opportun<strong>it</strong>à di lavoro ai giovani, che siano in tal modo invogliati<br />
a restarvi e a non fuggire verso lidi migliori, risucchiando così la nuova linfa v<strong>it</strong>ale alla nostra c<strong>it</strong>tà.<br />
R<strong>it</strong>engo con queste poche parole di rappresentare i desideri e le speranze del suo fedele elettorato ed inv<strong>it</strong>o tutti i<br />
miei conc<strong>it</strong>tadini ad offrirle un supporto morale e materiale per sostenerla nel faticoso cammino che si appresta ad intraprendere.<br />
Ad maiora!<br />
Carmela Maria Gentile<br />
PALMI & DINTORNI<br />
SOMMARIO<br />
6 ROTARY PALMI<br />
di Palmiro Zappone<br />
11 IL RISvegLIO deI TAuReAnI<br />
di Walter Cricrì<br />
13 LA cOSTA vIOLA<br />
di Giuseppe Cricrì<br />
14 IL “cAMMInO dI SAnTIAgO dI cOMPOSTeLA”<br />
di Pietro Scarano<br />
16 fRAnceScA ALbAneSe<br />
di Carmen Ierac<strong>it</strong>ano<br />
17 SOLO IL PARcO deI TAuRIAnI?<br />
di Felice Badolati<br />
19 dO YOu SPeAk? YeS, I AM<br />
20 PeRSOnAggI PIRAndeLLIAnI<br />
di Graecanicus<br />
20 LA febbRe deL SAbATO SeRA<br />
di Daniele Gianfreda<br />
21 IMAgORA’<br />
di Associazione Imagorà<br />
26 LA vILLA MAzzInI dI PALMI<br />
di Francesco Lovecchio<br />
28 IL gIORnALISMO cATTOLIcO A PALMI...<br />
di Rocco Liberti<br />
30 IL geLATO<br />
di Walter Cricrì<br />
<strong>32</strong> “YOguRT” eLISIR dI LungA vITA<br />
di Lo Staff di Yoking<br />
34 LA MedIcInA TRAdIzIOnALe e L’OMeOPATIA.<br />
di Carmela Gentile<br />
36 cORRIPALMI <strong>2012</strong><br />
di Running Palmi<br />
39 L’u.S. PALMeSe SI RIgeneRA<br />
di Rocco Cadile<br />
L’EDITORIALE<br />
di Paolo Ventrice<br />
arà retorica, eccesso o auto compiaci-<br />
Smento. Qualcuno potrebbe anche vederla<br />
sotto questo aspetto, ma ancora una<br />
volta mi soffermo sulle persone che stanno<br />
aiutando Prometeus nel suo cammino, quello<br />
che conduce alla “c<strong>it</strong>tà dei balocchi”, in senso<br />
metaforico, al Parco giochi “Parpagliolo”.<br />
Il motore, l’anima che spinge tutta la macchina,<br />
sono loro. Lo ribadisco e lo ribadisce<br />
chiunque si avvicina al cantiere dei lavori,<br />
non appena si rende conto di cosa stia succedendo<br />
e con quale spir<strong>it</strong>o stia avvenendo.<br />
Gente che, nonostante il difficile periodo che<br />
stiamo attraversando, non disdegna di dare<br />
una mano per un nobile obiettivo, gente che,<br />
operosa e motivata, dà tutto ciò che può.<br />
Il presidente di Prometeus, Saverio Pet<strong>it</strong>to<br />
(e tutto lo staff dell’associazione), è l’umile<br />
serv<strong>it</strong>ore di tutti coloro che profilano<br />
quest’oasi per bambini, non il fautore, ma,<br />
per mera competenza, il cocchiere, diligente<br />
ed applicato, equo e onnipresente.<br />
Ormai siamo ad un passo dal raggiungere<br />
quest’obiettivo, il 12 <strong>agosto</strong> sarà festa grande,<br />
per grandi e piccini; il 12 <strong>agosto</strong> un altro<br />
tassello di civiltà verrà posto all’interno di<br />
un mosaico ben più grande.<br />
Trovo importante, come segnale pos<strong>it</strong>ivo,<br />
porre l’accento sulla disponibil<strong>it</strong>à di due per-<br />
PARcO PARPAgLIOLO<br />
InaUGURazIone paRco GIochI<br />
ALLE ORE 18.30 DEL 12 AGOSTO<br />
Dal 12 <strong>agosto</strong> noi<br />
GIOCHEREMO A PALMI!<br />
sone, in particolare, che su diretta e gentilissima<br />
richiesta del Sindaco, hanno ripul<strong>it</strong>o<br />
il verde della piazzetta sovrastante il parco<br />
giochi, con grande senso di civiltà e amore<br />
per ciò che si sta realizzando. Gaetano Fortugno<br />
e ancor di più perché non palmese,<br />
Domenico Gullace (Rizziconi), si sono adoperati<br />
anche in questo, lanciando segnali nobili<br />
di partecipazione spassionata e disinteressata<br />
alla v<strong>it</strong>a c<strong>it</strong>tadina.<br />
Il mondo si trova sull’orlo di una voragine<br />
che noi non abbiamo cercato e viviamo una<br />
realtà economica che ci distrae dalle quotidian<strong>it</strong>à,<br />
che impegna il nostro intelletto in<br />
analisi di s<strong>it</strong>uazioni sconosciute e, apparentemente,<br />
senza vie d’usc<strong>it</strong>e. Siamo massacrati<br />
da eventi pol<strong>it</strong>ico-economici distanti da<br />
noi anni luce, impossibil<strong>it</strong>ati ad intervenire<br />
in qualsiasi modo e siamo costretti a subire<br />
tutto ciò che ci viene buttato addosso; immondizia<br />
pura!<br />
La ver<strong>it</strong>à, l’unica che può essere analizzata,<br />
è che la comod<strong>it</strong>à a cui la v<strong>it</strong>a ci aveva<br />
ab<strong>it</strong>uati, ci ha trasformati da piccoli e operosi<br />
folletti in abili sognatori del far nulla.<br />
Entrare in una fase di crisi d’ident<strong>it</strong>à perché<br />
la confusione attorno a noi non permette<br />
di essere razionali (parlo senza essere in possesso<br />
di t<strong>it</strong>oli per farlo, quindi esprimo solo<br />
un piccolo, misero pensiero), non aiuta ad<br />
uscire fuori dal tunnel e ostruisce qualsiasi<br />
via che possa avere luce.<br />
E allora? Dov’è la soluzione? Quale labirinto<br />
dobbiamo penetrare?<br />
Intanto c’è da dire che nel labirinto ci siamo<br />
già e Dedalo se la ride... Gli agi del passato<br />
stanno sfumando, lasciando il posto al<br />
nulla, ma noi tenaci, cocciuti anzi, ci ostiniamo<br />
a chiudere gli occhi, a non vedere, a<br />
scrollarci di dosso il cancro del secondo decennio<br />
del ventunesimo secolo come se non<br />
ci appartenesse, come se non ci sfiorasse.<br />
Brutta storia, questa.<br />
In questi giorni stiamo assistendo alle Olimpiadi,<br />
l’invenzione più entusiasmante per lo<br />
sport. Cosa c’è che accomuna le Olimpiadi<br />
con la realtà che, oggi, stiamo vivendo è facile<br />
intuirlo, ma forse ribadirlo non fa male.<br />
Ci sono atleti che non hanno altro scopo<br />
cOn LA PARTecIPAzIOne STRAORdInARIA dI:<br />
MAgO MeLAnIO e I PeRSOnAggI dISneY<br />
animazione per bambini, baby-dance e giochi con i FUoRI DI FeSTa..a cura di ...<br />
che quello di partecipare -in perfetta sintonia<br />
con lo spir<strong>it</strong>o che dovrebbe sostenere i<br />
giochi olimpici-, ci sono atleti che vivono la<br />
loro v<strong>it</strong>a sportiva solo per l’emozione di una<br />
gara e ci sono atleti che per quattro anni si<br />
sono massacrati di lavoro per giungere pronti<br />
e vincenti all’appuntamento olimpico.<br />
Tutto si gioca, poi, in una gara, in un attimo,<br />
e si vince o si perde perché qualcosa ha<br />
funzionato perfettamente oppure no.<br />
Mettiamoci per un momento nei panni di<br />
chi vi partecipa: Gioia, euforia, (soldi e medaglie)<br />
per chi vince, tristezza e lacrime, per<br />
chi perde. In caso di non v<strong>it</strong>toria, in un attimo,<br />
vengono bruciate tutte le aspettative<br />
e le speranze, in un attimo, crolla il mondo<br />
addosso.<br />
Eppure spesso gli stessi nomi, poi, quattro<br />
anni dopo, sono di nuovo li, ancora una<br />
volta a cercare di governare le stesse, ormai<br />
vecchie, emozioni. Non hanno avuto paura<br />
di rimettersi in gioco, hanno ancora sete di<br />
v<strong>it</strong>toria.<br />
Federica Pellegrini è, oggi, l’emblema della<br />
sconf<strong>it</strong>ta, ma non di una sconf<strong>it</strong>ta sul campo,<br />
bensì di una sconf<strong>it</strong>ta mentale, anzi, di<br />
una “auto sconf<strong>it</strong>ta”. Le vicende sue private,<br />
amplificate dalla perd<strong>it</strong>a del suo storico allenatore<br />
e dai repentini cambi di staff tecnico<br />
hanno minato la sua preparazione e la sua<br />
concentrazione. Hanno fatto si che giungesse<br />
scarica all’appuntamento (... Gli agi del passato<br />
stanno sfumando...). Un’atleta motivata,<br />
ma non focalizzata su ciò che deve fare,<br />
r<strong>it</strong>orna sconf<strong>it</strong>ta e allora dovrà, per forza, o<br />
rinunciare alla sua attiv<strong>it</strong>à sportiva, o rimettersi<br />
in gioco e ripartire; rimodellarsi su uno<br />
schema nuovo, finora sconosciuto.<br />
Rimettersi in gioco, ev<strong>it</strong>are gli alibi, percepire<br />
l’attimo, ripartire in nuove direzioni; in<br />
poche parole, darsi da fare.<br />
Non è il momento di piangersi addosso, ma<br />
è il momento di ev<strong>it</strong>are scelte istintive. E’<br />
il momento dei piccoli passi, ma che siano<br />
costanti, mai interrotti. Un cammino lento,<br />
lungo ci aspetta, finche, alla fine non usciremo<br />
dal tunnel, stanchi ma forgiati; nuovi.<br />
Il tunnel lo stanno costruendo anche gli<br />
uomini del Parco giochi; diamogli una mano!<br />
PROTOCOLLO D’INTESA CON<br />
IL coMUne DI paLMI<br />
paTRocInIo “TeLeFono azzURRo”<br />
paTRocInIo “UnIceF”
MERAVIGLIOSAMENTE<br />
4 5<br />
PALMI<br />
Continua ad inviare le tue foto all’indirizzo<br />
lettori@<strong>madreterra</strong>news.<strong>it</strong><br />
PALMI NON FINISCE MAI DI STUPIRCI.<br />
LASCIAMOCI STUPIRE ANCORA!<br />
“PARMI SPLENDURI I PAISI”<br />
Di : Gianni Penna & Pasquale Foti<br />
Tratta dal CD “Calabrisandu”di Pasquale Foti & Gianni Penna<br />
O Parmi d’a Calabria sì la stella<br />
C’u munti ì Santu ‘Lia e à Marinella<br />
O Parmi cchjù ti guardu e cchjù m’ncantu<br />
Se pensu c’o Signuri t’ezi tantu!<br />
U’ mari, ù munti a costa, o chi bellizzi!<br />
M’inchjnu lu cori di carizzi<br />
E jeu dedicu a tia sta canzuni<br />
Pecchì ‘nto cori meu ti vogghiu beni…<br />
O Parmi d’a Calabria sì la stella<br />
Pè lì tò figghj tu sì la cchiù bella<br />
Mi tornanu non vidinu cchiù l’ura<br />
Tuttì i tò figghi chi sind’iru fora<br />
E u foresteru chi venì ‘n vacanza<br />
Quantu pè mi ti guarda s’arricrija…<br />
Cu occhi ì maravigghia iddhu ti spia<br />
Non sì poti scordari cchjù di tia…<br />
O quantu è bellu u mari d’a Tunnara<br />
E u Tunnarotu c’a palamatara<br />
Quandu lu pisci spata va a piscari<br />
Spettaculu iddhu duna ‘nta stu mari!<br />
O Parmi ch’ i to festi e i to culuri<br />
U ballu d’i Giganti e i to tamburi...<br />
O quantu gioia ‘nc’esti ‘nta lì strati<br />
C’a festa ì Santu Roccu protetturi…!<br />
Oh! Oh! Parmi d’a Calabria regginella!<br />
O Parmi terra i suli e di suduri<br />
Ora chi lì to figghi si ‘ndi vannu<br />
Luntanu da to costa hannu a partiri<br />
Però scuntenti sunnu ‘nto so cori...<br />
Lavuru e sacrificiu hannu a patiri<br />
Luntanu da to costa e du to mari<br />
Però sannu cha ‘n jornu hannu a tornari<br />
Pecchi luntanu i tia non sannu stari.
6 7<br />
ROTARY PALMI<br />
PALMIRO ZAPPONE E’ STATO<br />
CHIAMATO A PRESIEDERE IL<br />
ROTARY CLUB DI PALMI PER<br />
IL BIENNIO <strong>2012</strong>/2014.<br />
di Palmiro Zappone<br />
n un’elegante manifestazione<br />
Id’incontro tra i soci del Club<br />
di Palmi, le massime autor<strong>it</strong>à rotariane,<br />
civili e mil<strong>it</strong>ari si è tenuto<br />
lo “scambio delle consegne” tra<br />
il vecchio ed il nuovo Presidente.<br />
Prima di c<strong>it</strong>are alcuni punti del<br />
discorso programmatico di Palmiro<br />
zappone, occorre c<strong>it</strong>are un<br />
breve profilo del professionista<br />
che, nell’arco di un trentennio,<br />
ha riscosso consensi e riconoscimenti<br />
sia come Medico di Medicina<br />
Generale sia come Specialista<br />
di Otorinolaringoiatria.<br />
E non solo. Perché Palmiro,<br />
laureatosi a Messina nel 1977, ha<br />
svolto anche comp<strong>it</strong>i di Medicina<br />
Fiscale e di Medicina Pen<strong>it</strong>enziaria<br />
e ha ricoperto l’incarico<br />
di Dirigente San<strong>it</strong>ario della Casa<br />
Circondariale di Palmi; proprio<br />
in tale veste ha segu<strong>it</strong>o il prestigioso<br />
corso di Otologia presso<br />
gli Ospedali di Bergamo e Trento<br />
e ha svolto presso gli ist<strong>it</strong>uti<br />
pen<strong>it</strong>enziari di Cosenza e Vibo<br />
Valentia, attiv<strong>it</strong>à di consulenza<br />
specialistica ORL. E’ stato medico<br />
delle Ferrovie dello Stato e<br />
ha insegnato nei corsi biennali<br />
di Specializzazione Polivalente<br />
presso l’Ist<strong>it</strong>uto di Psicologia Applicata<br />
di Palmi.<br />
La Regione Calabria lo ha nominato<br />
Medico Tutor abil<strong>it</strong>ato alla<br />
Formazione Professionale e in<br />
atto eserc<strong>it</strong>a ricerca e sperimentazione<br />
clinico-farmaceutica in<br />
collaborazione con l’Ist<strong>it</strong>uto “Mario<br />
Negri” di Milano. A ciò va aggiunto<br />
che è stato Presidente del<br />
Consiglio di Amministrazione della<br />
società Medico-Scientifica “Il<br />
Cenacolo di Esculapio srl” nonché<br />
provider per l’organizzazione di<br />
corsi ai fini di attribuzione di cred<strong>it</strong>i<br />
formativi, e quindi, Segretario<br />
Regionale del Com<strong>it</strong>ato A.R.I.<br />
inser<strong>it</strong>o nel settore Radio-Comunicazione<br />
di Emergenza nell’amb<strong>it</strong>o<br />
della Protezione Civile.<br />
Il dr. zappone si è insediato alla<br />
guida del Rotary Club di Palmi,<br />
sottolineando tutti i punti chiave<br />
del suo discorso programmatico<br />
dello “Scambio delle consegne”.<br />
In particolare il Presidente eletto<br />
ha parlato di quelli che sono i<br />
comp<strong>it</strong>i peculiari di un club service<br />
per eccellenza, come il Rotary<br />
che ha visto la nasc<strong>it</strong>a a Palmi oltre<br />
50anni orsono, significando il<br />
dovere e l’obbligo di presentarsi<br />
a questa nostra società con una<br />
mental<strong>it</strong>à aperta alle esigenze<br />
della collettiv<strong>it</strong>à. Ha precisato<br />
inoltre il ruolo del Rotary in questo<br />
nostro contesto terr<strong>it</strong>oriale<br />
non come forza sost<strong>it</strong>utiva delle<br />
carenze della pubblica amministrazione<br />
e delle lat<strong>it</strong>anze del<br />
settore privatistico, ma Rotary<br />
come momento significativo<br />
di assunzione di responsabil<strong>it</strong>à<br />
da parte di una classe dirigente<br />
pronta a gestire la nostra realtà<br />
presente e futura, Rotary quindi<br />
come fatto enzimatico di trasformazione<br />
nella intim<strong>it</strong>à della coscienza<br />
individuale e generale.<br />
Ha esortato quindi ed indicato<br />
strategie di servizio in grado di<br />
raggiungere taluni obiettivi quali<br />
ispirare iniziative ai giovani,<br />
lottare contro il male che ci circonda,<br />
promuovere l’istruzione,<br />
combattere l’analfabetismo ed<br />
inv<strong>it</strong>ando tutti i soci a partecipa-<br />
re a questi progetti. Un particolare<br />
riferimento è stato rivolto ai<br />
giovani, spesso fragili e sprovveduti<br />
ad affrontare le immancabili<br />
difficoltà dell’età adulta.<br />
L’attuale crisi, non solo <strong>it</strong>aliana<br />
ma anche europea, non permette<br />
spiragli di sorta se non quelli<br />
di allontanare questi giovani dalla<br />
propria terra nella non facile<br />
ricerca di soddisfare altrove le<br />
loro ambizioni professionali e di<br />
lavoro.<br />
“Occorre pertanto - ribadisce il<br />
Presidente - far sì che la nostra<br />
comun<strong>it</strong>à sappia che cosa esattamente<br />
fa il Rotary. Dobbiamo<br />
far sapere all’opinione pubblica<br />
che il Rotary è qualcosa di più di<br />
un club dove i soci si riuniscono<br />
a pranzo; la nostra ragion d’essere<br />
è lo svolgimento di un servizio<br />
completo e sostanziale nella nostra<br />
comun<strong>it</strong>à.<br />
Il nostro stile di v<strong>it</strong>a presenta<br />
l’immagine del Rotary molto più<br />
di quanto non possono fare tutti<br />
quanti i nostri sforzi combinati.<br />
Occorre verificare in altri termini<br />
se l’ideologia rotariana non<br />
necess<strong>it</strong>i di un’ulteriore focalizzazione,<br />
quanto meno in riferimento<br />
alla realtà sociale nella<br />
quale oggi viviamo nel nostro<br />
Paese.<br />
Ed è alla luce di queste considerazioni<br />
che quando si parla di<br />
pol<strong>it</strong>ica nel Rotary si intende pol<strong>it</strong>ica<br />
in difesa della democrazia e<br />
pol<strong>it</strong>ica che deve tradursi in un’azione<br />
intesa a svegliare la pubblica<br />
opinione, a renderla conscia<br />
dei propri dir<strong>it</strong>ti e ad impegnarla<br />
a chiederne pubblicamente il rispetto<br />
più rigoroso. Ecco perché,<br />
si dovrebbe difendere la società<br />
in cui viviamo. Difendere la nostra<br />
democrazia e il potere stesso<br />
di coloro che scegliamo per servirla.”<br />
zappone r<strong>it</strong>iene infine che il<br />
suo impegno ma anche quello dei<br />
service debba perseguire gli scopi<br />
evidenziati al fine di onorare<br />
il servizio stesso sino a renderlo<br />
necessario ed insost<strong>it</strong>uibile, nonché<br />
pregno di tutte quelle buone<br />
soddisfazioni che si ricevono quotidianamente<br />
dalla loro incessante<br />
operos<strong>it</strong>à.<br />
Il nuovo Consiglio direttivo<br />
presidente zappone palmiro<br />
Vice Presidente Romeo Giuseppe Senior<br />
Past President Iellamo Salvatore<br />
Segretario Suriano Umberto<br />
Tesoriere Ricciardi Diego<br />
prefetto ciappina Sofia<br />
Consigliere Cavaliere Giovanni<br />
Consigliere Costa Miryam<br />
Consigliere Lucente Gianfranco<br />
Consigliere Napoli Francesco<br />
Consigliere Salerno Santo<br />
consigliere zampogna Giuseppe
8 9<br />
fOTO - TRIPOdInA ILARIA<br />
fOTO - gRASSO vALeRIA<br />
fOTO - MISALe cHRISTIAn<br />
fOTO - PATeRnOSTRO fRAnceScO
10 11<br />
Al Parco Archeologico dei Tauriani di Palmi, concluso il progetto dedicato alla<br />
trasposizione in chiave moderna della leggenda di Donna Canfora.<br />
di Walter Cricrì<br />
Il risveglio dei Tauriani<br />
Sei Artisti svelando le opere le offrono a Palmi. Iniziativa, unica nel suo genere<br />
ideata da Gianni Fedele e Maurizio Carnevali e curata da Italia Nostra (sezione<br />
di Reggio Calabria), in particolare dai soci palmesi; svolta in collaborazione con<br />
la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, la Provincia di Reggio<br />
Calabria (Assessorato alla Cultura e alla Legal<strong>it</strong>à) e con il patrocinio del Comune<br />
di Palmi.<br />
a leggenda di Donna Canfora aleggia ancora tra i resti dell’antica Tauriana e ad interpre-<br />
Ltarla e reinventarla sono stati inv<strong>it</strong>ati sei scultori, arrivati da diversi angoli dell’Europa,<br />
per un’iniziativa unica nel suo genere: il primo Simposio di Scultura, nel Parco Archeologico<br />
dei Tauriani di Palmi. Il coordinatore artistico del progetto, lo scultore Maurizio Carnevali<br />
ci dice: «Siamo stati coinvolti e avvolti dall’osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à di questa Gente, che è stata davvero<br />
straordinaria; è stato forse questo il segno più evidente, e credo che sia la traccia più profonda<br />
che ci porteremo con noi. La grande osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à che i nuovi Tauriani (n.d.r. i volontari<br />
del parco) hanno saputo darci e che, in qualche modo noi, forse, abbiamo trasfer<strong>it</strong>o nelle<br />
nostre opere».<br />
Artisti provenienti dalla Germania, Belgio, Lussemburgo, dalla Norvegia e dall’Italia hanno<br />
svelato le loro opere, una ad una. Lo spettacolo alla fine è stato una vera esaltazione del<br />
m<strong>it</strong>o; la luce del mare che si rifrange sul marmo bianco delle statue, diventa un’estensione<br />
naturale dell’arte, dalla bellezza della natura fino all’ingegno, all’estro dell’uomo. Una luce<br />
di un azzurro cangiante, a volte turchese, verde smeraldo, come le vesti di broccato, forse,<br />
indossate da Donna Canfora quando si lasciò scivolare nelle acque cristalline per sfuggire<br />
alla violenza e alla tirannia. La leggenda racconta che, quando l’eco delle onde raggiunge<br />
la campagna, quel suono è la voce di Donna Canfora che saluta la sua gente. Mentre la sua<br />
storia, immortalata nelle opere dei sei artisti, poste ad adornare ciò che resta del podio<br />
dell’antico tempio romano, ricorda ed esalta la sua straordinaria e leggendaria bellezza.
di Giuseppe Cricrì<br />
A Luvareddha<br />
A Petrusa<br />
ecantare con la prosa o la<br />
Dpoesia, con la p<strong>it</strong>tura, la<br />
musica e infine con la fotografia,<br />
tutto il bello che Madre Natura ha<br />
da sempre generosamente concesso<br />
al nostro terr<strong>it</strong>orio, è stato<br />
da tempi immemori esercizio<br />
quasi spontaneo per chi, viaggiatore<br />
o residente, in modo più o<br />
meno dotto, ha provato a raccontare<br />
quanto aveva sotto gli occhi,<br />
esprimendo i moti del proprio<br />
animo, impressionato dalle beltà<br />
di questo mare, di questo cielo,<br />
di questa terra.<br />
La Natura pone dei lim<strong>it</strong>i però,<br />
talvolta impone sacrifici a chi ambisce<br />
a goderla appieno, pertanto<br />
se vuole offrire a pochi eletti<br />
il meglio di se, lo fa lim<strong>it</strong>ando gli<br />
accessi, rendendo impervi i percorsi,<br />
quasi imponendo pedaggi e<br />
lim<strong>it</strong>azioni, utili a garantirle una<br />
seppur parziale inviolabil<strong>it</strong>à.<br />
Tutto ciò è quanto accade a<br />
chi vuol avere il privilegio di conoscere<br />
da vicino la nostra tanto<br />
celebrata Costa Viola, un frammento<br />
di Calabria, quasi inaccessibile<br />
a chi perviene da terra,<br />
raggiungibile solo da chi possiede<br />
un mezzo nautico. La Costa<br />
Viola, è impregnata di m<strong>it</strong>o e di<br />
storia, glorificata dai prodigi del<br />
Tirreno, imperlata da strapiombi<br />
di rocce che si tuffano nel cristallo<br />
del mare, facendosi abissi,<br />
coronata da tutte le gradazioni<br />
di verde della macchia med<strong>it</strong>erranea,<br />
con le sue essenze, con<br />
i suoi effluvi, dove l’oleastro si<br />
sposa con la ginestra spinosa, l’ulivo<br />
con il castagno, la v<strong>it</strong>e con<br />
l’armacia a pettu i palumba, l’e-<br />
12 13<br />
rica col corbezzolo, l’origano con<br />
la nep<strong>it</strong>ella, dove fra gole e precipizi<br />
riecheggiano suoni di brezza<br />
e terrano, di merli innamorati<br />
e cicale impazz<strong>it</strong>e, di ninfe e sirene,<br />
di gabbiani e diomedee, dei<br />
fragori della spuma salmastra,<br />
che percuote e modella la roccia,<br />
sin dalla notte dei tempi, senza<br />
mai tregua. E’ la luce diafana<br />
dei tramonti che regala epifanie<br />
violacee a questo magico tratto<br />
di costa, tingendolo con la tinta<br />
estrema dell’iride, quando il disco<br />
del sole, stancamente scivola<br />
giù, dietro le isole di Eolo, colorando<br />
di baratro gli scogli viscidi<br />
e muscosi, inghiott<strong>it</strong>i dalla superficie<br />
del mare, trasformati da<br />
essa in anfratti segreti, riparo per<br />
un tripudio di iridescenze, per<br />
torme di pesci multicolori, per<br />
cernie e murene, sarachi e orate,<br />
ombrine e gamberetti, cefali<br />
e polpi, stelle e cavallucci marini.<br />
Ogni cala, ogni approdo, ogni<br />
piccola rada, ogni scoglio cela un<br />
segreto o una storia, racconta una<br />
vicenda che può celarsi dietro un<br />
Marinella<br />
nome assegnato, chi sa quando,<br />
ci sa da chi, chi sa perché. Quel<br />
che importa, quel che auspichiamo,<br />
è che questa bellezza possa<br />
rimanere immutata nel tempo,<br />
che la Costa Viola possa ancora<br />
e per sempre dischiudere le sue<br />
meraviglie, offrendole solo a chi,<br />
come amante discreto, la brama,<br />
la spia con riguardoso rispetto,<br />
la vive e la preserva da oltraggi,<br />
conservandola per sempre, nel<br />
cuore e nell’anima.<br />
E’ per questo motivo che, adiuvato<br />
dalla garbata consulenza<br />
marinara degli amici, Saverio<br />
Rizz<strong>it</strong>ano e Pino Velardo e dalla<br />
competenza fotografica di Mimmo<br />
zoccali, abbiamo voluto offrire,<br />
alle pagine di Madre Terra,<br />
gli aspetti più immediati di questi<br />
nostri s<strong>it</strong>i marini, raccogliendone<br />
in una legenda i vari, bizzarri toponimi,<br />
per descrivere ciascuno<br />
dei quali si potrebbe raccontare<br />
una intera storia. Credo sia questa<br />
la prima volta in cui viene<br />
mostrata nel dettaglio la nostra<br />
costa invisibile da terra, tanti,<br />
troppi lettori scopriranno di avere<br />
vicino un altro tesoro, quasi<br />
sconosciuto, avranno la curios<strong>it</strong>à<br />
di scovarlo, vis<strong>it</strong>arlo e spero di<br />
amarlo ancora di più, pentendosi<br />
di non averlo cercato prima, sapendo<br />
che per conservarlo occorre<br />
avere tanto, tanto rispetto!<br />
cavajanculla<br />
La Costa Viola<br />
nei terr<strong>it</strong>ori di Palmi e Seminara<br />
NEI PROSSIMI NUMERI TRATTEREMO, IN MANIERA<br />
PIÙ APPROFONDITA, ALTRI RIFERIMENTI TOPO-<br />
NOMASTICI DELLA COSTA VIOLA, CON EVENTUALI<br />
FOTO, STORIE O LEGGENDE AD ESSI LEGATI.<br />
Tutti i riferimenti toponomastici del tratto di costa<br />
1) Luvareddha<br />
2) agghjastru (scoglio con oleastro, chiamato anche Scoglio degli uccelli)<br />
3) chianìti<br />
4) Surfalora (quando soffia il ponente le onde impattando sollevano un soffione di acqua)<br />
5) petrusa (spiaggetta cara allo scr<strong>it</strong>tore Leonida Repaci nei cui pressi egli dimorava)<br />
6) Tòmbaru<br />
7) Scogghju d’u Bastimentu (vi naufragò un bastimento)<br />
8) Buffari<br />
9) U campanaru (posto di vedetta prefer<strong>it</strong>o dai bombaroli)<br />
10) Scogghju d’u pauruni a largo fra Buffari e Rovagghiusu ha una estensione sottomarina di circa 80 metri<br />
11) a praiola (piccola spiaggetta)<br />
12) Grutta rosa<br />
13) Scogghiu tundu (a terra del 3° caruso)<br />
14) Scogghju d’u Rre<br />
15) Tri carusi (primu, secundu e terzu)<br />
16) Rovagghjusu<br />
17) acqua duci (vi sgorga una sorgente dalla quale si può bere con la bassa marea)<br />
18) Mussu d’u capu<br />
19) Bagnu d’i fimmani (i Rovagghjusu – ansa riparata dai marosi)<br />
20) porto oreste<br />
21) Mussu i pr<strong>it</strong>a<br />
22) Bagnu d’a gnura (ansa ove la baronessa Cordopatri amava bagnarsi)<br />
23) Scogghju jancu<br />
24) a zzipangulara (ove avvenne un naufragio di una nave che trasportava cocomeri)<br />
25) a Sirena<br />
26) a Scaletta (Centro Studi)<br />
27) capo Barbi<br />
28) Grutta azzurra (oggi parzialmente riemp<strong>it</strong>a da massi ivi crollati)<br />
29) Motta<br />
30) Scogghiu d’a menza luna<br />
31) Bagnu d’i fimmani (d’a Marina)<br />
<strong>32</strong>) cacìna<br />
33) piscicani<br />
34) palumbeddha<br />
35)Tri scogghjazzi<br />
36) pugnali<br />
37) arcuràci<br />
38) a Ficareddha<br />
39) Buttigghia<br />
40) Scogghju chi cadi<br />
41) Grutta perciata (detta anche grotta delle rondini)<br />
42) petra Galera<br />
43) zingara<br />
44) Sorrentinu<br />
45) Donna pagana (grotta con il profilo di una donna araba)<br />
46) ped’a lapa<br />
47) Leùni<br />
48) Monach<strong>it</strong>tu<br />
49) Grutta d’i tardar<strong>it</strong>i (grotta dei pipistrelli)<br />
50) cavajanculla
Sopra: La Cruz de Hierro;<br />
Sotto: La pietra della marina portata a Santiago;<br />
A lato: Pietro Scarano davanti la Cattedrale di Santiago.<br />
l cammino di Santiago e un<br />
Ipellegrinaggio lungo un percorso<br />
che attraversa la Francia<br />
e la Spagna settentrionale, per<br />
concludersi a Santiago, dove si<br />
trova la tomba dell’apostolo Giacomo<br />
il Maggiore.<br />
L’emozione, alla vista della<br />
Cattedrale di Santiago alle 8.00<br />
del mattino dell’11 giugno <strong>2012</strong> è<br />
stata grande!<br />
Significava per me la realizzazione<br />
di un sogno, la certezza di<br />
aver superato una difficile prova,<br />
ma allo stesso tempo la fine del<br />
dolore e del sacrificio durati quasi<br />
un mese!<br />
Ho iniziato il cammino il 16<br />
maggio <strong>2012</strong> da Saint-Jean Pied<br />
de port (confine francese) tirando<br />
un pesante carrello, diverso da<br />
quello, molto leggero, che avevo<br />
precedentemente preparato<br />
allo scopo e collaudato con cura<br />
in Aspromonte, con il mio amico<br />
di sempre Franco Luppino, che ha<br />
subìto sul bus, che mi ha portato<br />
in Francia, la rottura di una ruota<br />
per un errore di altri. Ho continuato,<br />
poi, per due tappe con<br />
lo zaino in spalla e, poiché non<br />
posso portare pesi addosso, ho<br />
prosegu<strong>it</strong>o rigorosamente a pie-<br />
di fino a Santiago di compostela,<br />
spingendo una bici con lo zaino<br />
sopra, concludendo, quindi, il<br />
percorso aggiuntivo in autobus<br />
(altri 100 Km) fino a Finisterre<br />
(fine della terra-lembo estremo<br />
dell’europa) dove i pellegrini si<br />
purificavano, bagnandosi nell’oceano<br />
Atlantico.<br />
Pensavo, dopo le prime tappe,<br />
che questa impresa, coltivata da<br />
tanto tempo, fosse la cosa più<br />
inutile che io avessi mai fatto nella<br />
mia v<strong>it</strong>a!<br />
Che senso aveva alzarci presto<br />
al mattino, preparare lo zaino e<br />
iniziare un percorso a tappe forzate,<br />
che si rivelava, giorno dopo<br />
giorno, non sempre facile, ma comunque<br />
faticoso e doloroso? Sì, il<br />
dolore..! Quotidiano compagno di<br />
viaggio! Il dolore fisico che non ti<br />
lascia mai e che non è lo stesso<br />
del giorno prima. Perché oggi ti<br />
fa male un piede, domani l›altro,<br />
poi una gamba, poi il ginocchio,<br />
poi la caviglia, poi il femore, poi<br />
arriva uno stiramento muscolare<br />
che ti porti appresso per qualche<br />
giorno, alleviato solo dall›olio degli<br />
Esseni che I’erborista mi aveva<br />
consigliato» e le vesciche, o come<br />
le chiamano gli spagnoli «las am-<br />
14 15<br />
IL “CAMMINO DI SANTIAGO DI COMPOSTELA’’<br />
pollas”, che non sono altro che le<br />
nostre “’mpudi”.<br />
Ma vi pare che vengono solo ai<br />
piedi? No! A me nelle prime tappe<br />
sono venute in un posto che<br />
non posso qui nominare, ma credo<br />
abbiate già indovinato dove!<br />
E, quando concludi la tappa non<br />
vedi l’ora di andare a riposare a<br />
letto, perché solo il riposo è il<br />
miglior medico in queste occasioni.<br />
E, poi, perché imporsi tanto<br />
dolore? Che senso aveva? Nonostante<br />
ciò e la tentazione di<br />
mollare tutto, si continuava ad<br />
andare, come se obbedissimo al<br />
richiamo di qualcosa o di Qualcuno!<br />
E la pioggia, il freddo del<br />
mattino e il vento, quasi sempre<br />
di fronte e freddo proveniente<br />
dall’Atlantico o il già’” caldo<br />
della meseta, dove l’albero te lo<br />
puoi solo sognare, il sudore e la<br />
sete che per essere placata non<br />
bastavano fiumi in piena, o le sal<strong>it</strong>e<br />
così ripide come se fossero<br />
state “progettate” solo per farti<br />
soffrire, per farti fare veramente<br />
‘” pen<strong>it</strong>enza” per chissà quali<br />
peccati commessi! E i chilometri,<br />
che qui ti sembravano sempre più<br />
lunghi, interminabili, specialmente<br />
gli ultimi di ogni tappa!<br />
Il Cammino di Santiago è, senza<br />
dubbio, un grande fenomeno di<br />
massa, forse oggi troppo m<strong>it</strong>izza-<br />
to dalla Tv e da Internet, per attirare<br />
così tanti “pellegrini” Supportato<br />
da una efficientissima organizzazione<br />
per soddisfare tutti<br />
i bisogni dei “pellegrini-turisti’,<br />
che vanno coccolati, vezzeggiati,<br />
assist<strong>it</strong>i per farli continuare ad<br />
andare, a camminare, a pedalare<br />
(sì, perché vi sono anche i ciclisti,<br />
per mantenere efficiente e<br />
remunerativo il sistema: 800 Km<br />
di strada lungo la quale milioni di<br />
persone (secondo le statistiche)<br />
“alimentano” un meccanismo<br />
molto ben oleato. Esso ha ridato<br />
v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à, in questi ultimi anni, a<br />
piccoli paesi del nord della Spagna<br />
che certamente non avresti<br />
mai vis<strong>it</strong>ato!<br />
Sono nati, infatti, lungo il Cammino,<br />
centinaia e centinaia di<br />
esercizi turistici e commerciali,<br />
“albergue” (così li chiamano gli<br />
spagnoli). Soprattutto questa, e<br />
non quella spir<strong>it</strong>uale o religiosa<br />
,sembra essere una delle ragione<br />
di questo fenomeno moderno.<br />
Ma, accanto a tutto ciò, vi è,<br />
per fortuna, un aspetto, per me,<br />
questo sì, molto pos<strong>it</strong>ivo, che è<br />
doveroso sottolineare e che è,<br />
oggi, una vera rar<strong>it</strong>à: l’uman<strong>it</strong>à,<br />
i compagni di viaggio, il mondo<br />
che incontri! Qui non sei mai solo.<br />
Sei sempre in contatto con altre<br />
persone provenienti da tutte le<br />
parti del mondo. A me non era<br />
Dopo 800 Km a piedi, finalmente, il cammino di Santiago di compostela è concluso!<br />
mai accaduto! Qui ho incontrato<br />
spagnoli, francesi, inglesi olandesi,<br />
polacchi, croati, tedeschi,<br />
ungheresi, sudafricani, canadesi,<br />
giapponesi, coreani, maltesi,<br />
brasiliani, nigeriani, finlandesi,<br />
danesi, argentini, statun<strong>it</strong>ensi,<br />
i sol<strong>it</strong>i <strong>it</strong>aliani (che non mancano<br />
mai) che ti parlano in cento<br />
lingue diverse (quasi un caos linguistico)<br />
e che, senza alcuna barriera,<br />
familiarizzano facilmente<br />
con te, e con te condividono<br />
cibo, tempo, esperienze. Qui ci<br />
si aiuta a vicenda nelle difficoltà<br />
del Cammino: la solidarietà è di<br />
casa! E’ una bella uman<strong>it</strong>à quella<br />
che si vede qui e che passa da qui<br />
e che il microcosmo del Cammino<br />
“genera”. S<strong>it</strong>uazioni come queste<br />
ti fanno ben sperare in un mondo<br />
migliore. Qui realizzi che, in un<br />
mondo globalizzato, sarebbe oggi<br />
più che mai necessaria una lingua<br />
comune internazionale (non importa<br />
quale), per comunicare con<br />
gli altri, ev<strong>it</strong>ando separazioni tra<br />
popolazioni di lingue e culture diverse.<br />
Qui ho incontrato uomini e<br />
donne di tutte le età, alcuni troppo<br />
grandi, pensavo, per portarsi<br />
addosso un fardello così pesante<br />
(zaini di dieci/quindici chili) e<br />
per così lungo tempo (quasi fosse<br />
una pena!), pensionati, lavoratori<br />
in ferie, sacerdoti, seminaristi o<br />
chissà cos’altro; ma, comunque,<br />
camminavano, camminavano<br />
sempre, nonostante il dolore e le<br />
fer<strong>it</strong>e ai piedi, che venivano curate<br />
con cerotti o garze vistosamente<br />
applicate.<br />
Cosa li spingeva, cosa ci spingeva<br />
ad andare? Non lo so!<br />
Tanti zoppicavano, anche i giovani,<br />
molti, sempre allegri e v<strong>it</strong>ali,<br />
specialmente quando la sera<br />
ci si riuniva per la cena comuni-<br />
Sopra: Compagni di viaggio;<br />
In alto: Il Reliquiario di San Giacomo Apostolo;<br />
A lato: Pietro Scarano Con il ricercatore ungherese Pietro.<br />
taria. Un aspetto curioso che si<br />
notava al mattino presto: quello<br />
della sveglia! Le persone che,<br />
come se avessero occhi fosforescenti,<br />
si preparavano lo zaino<br />
al buio (l’ho fatto anch’io!), per<br />
non disturbare gli altri che ancora<br />
stavano dormendo (si dorme<br />
tutti insieme in camerate) pronti<br />
a partire come uno sciame di<br />
locuste per assaltare il prossimo<br />
campo di grano, oppure quando,<br />
come processionarie lungo<br />
il Cammino, segui quello che ti<br />
precede, perché, se ti distacchi<br />
molto, rischi di perdere la<br />
Strada, oppure osservare alcuni<br />
che, armati di tanta tecnologia<br />
moderna, controllavano il contapassi<br />
che portavano al polso<br />
(calcolando la media percorsa),<br />
come se partecipassero ad una<br />
maratona! Il Cammino non è una<br />
gara!<br />
Il Cammino può essere med<strong>it</strong>azione,<br />
pen<strong>it</strong>enza, promessa,<br />
voto, sogno, svago, sfida con se<br />
stessi, curios<strong>it</strong>à, silenzio, sol<strong>it</strong>udine,<br />
quando ti allontani dai compagni<br />
di viaggio, conoscenza, solidarietà,<br />
amicizia, altro ancora,<br />
ma non è una gara!<br />
E che dire del ricercatore ungherese<br />
Pietro che, partendo<br />
da Burgos (488 Km da Santiago)<br />
nonostante i gravi problemi alle<br />
gambe, mi aveva rivelato di aver<br />
deciso di fare il Cammino da solo<br />
con lo zaino in spalla come tutti?<br />
E’ stato, questo, un incontro<br />
che ha dato una svolta al “mio”<br />
Cammino: da allora, soffrendo<br />
in silenzio, non mi sono mai più<br />
lamentato con nessuno dei compagni<br />
di viaggio dei miei dolori,<br />
pensando a pietro ed alle difficoltà<br />
che avrebbe incontrato fino a<br />
Santiago.<br />
Non I’ho più rivisto, ma non<br />
l’ho più dimenticato! Per me ha<br />
rappresentato e rappresenta un<br />
esempio concreto di forza interiore<br />
e carica spir<strong>it</strong>uale non comuni,<br />
da im<strong>it</strong>are, e che mi hanno<br />
spinto ad andare avanti nei momenti<br />
di scoraggiamento, quando<br />
il Cammino diveniva pesante! Ma<br />
il Cammino non è solo fatica, sudore<br />
e dolore.<br />
C’è, pure, l’aspetto artisticoculturale<br />
di cui Esso è ricco: le<br />
magnifiche cattedrali gotiche di<br />
Burgos, di Léon (delizie per gli<br />
occhi e lo spir<strong>it</strong>o!), il monastero<br />
di Samos, le chiese spagnole,<br />
dove quasi tutte le sere si partecipava<br />
tutti insieme alla messa e<br />
alla benedizione dei pellegrini, la<br />
cattedrale di Santiago, i paesaggi<br />
che somigliano al nostro Aspromonte<br />
o alla Marinella Finisterre),<br />
a propos<strong>it</strong>o della quale comunico<br />
(come appare nelle foto)<br />
di aver deposto sotto la Cruz de<br />
hieno (il punto più alto del cammino:<br />
1504 metri di altezza e a<br />
231 Km da Santiago) una pietra<br />
(della Marinella) per onorare palmi<br />
ed i palmesi che in questi anni<br />
mi hanno accolto con generos<strong>it</strong>à<br />
ed amicizia.<br />
Se vi verrà voglia di fare il<br />
Cammino per qualunque motivo,<br />
fatelo pure, ma fate attenzione!<br />
E lo dico, non per raffreddare i<br />
facili entusiasmi di coloro i quali,<br />
avendo saputo del Cammino,<br />
mi hanno detto quanto deve essere<br />
stato emozionante e che mi<br />
hanno sugger<strong>it</strong>o di non inserire<br />
in questo mio narrare gli aspetti<br />
meno pos<strong>it</strong>ivi che ci sono e che<br />
non bisogna nascondere.<br />
Ho avuto I’impressione che<br />
queste mie opinioni, in un certo<br />
senso, avessero interfer<strong>it</strong>o col<br />
Raccontato da...<br />
“loro Cammino”, scalfendone<br />
la magia, il m<strong>it</strong>o, il sogno. Esso<br />
non è una semplice passeggiata<br />
lunga 800 Km tra campi infin<strong>it</strong>i<br />
di grano, fiumi, ruscelli, vigneti,<br />
montagne, campagna curatissima<br />
e quasi tutta coltivata, greggi,<br />
boschi, mesete, pecore, cavalli,<br />
tori, paesaggi più o meno<br />
insol<strong>it</strong>i, papaveri rossi, albe, tramonti,<br />
cielo stellato, canti di uccelli<br />
al mattino, nidi di cicogne<br />
sui campanili, puzze di cacca di<br />
vacca, case di fango e paglia, ristoranti,<br />
bar, chiese, cattedrali<br />
gotiche, strade deserte, paesi<br />
grandi e piccoli dign<strong>it</strong>osi e troppo<br />
pul<strong>it</strong>i, pale eoliche disseminate<br />
ovunque per la produzione<br />
di energia elettrica, persone<br />
che, quando ti incontrano, ti<br />
salutano con il beneaugurante<br />
“Buen Camino!”:è anche tutto<br />
questo.<br />
Ma è anche una via dolorosa<br />
(ho contato otto lapidi di pellegrini<br />
morti durante il viaggio):<br />
solo chi è un po’ folle può pensare<br />
di camminare per un mese<br />
intero per compiere un’impresa<br />
come questa (c’è chi l’ha fatta<br />
sette volte: vuol dire che è stato<br />
sette volte pazzo o “loco”, come<br />
si dice in Spagna!)<br />
Che effetto avrà adesso questa<br />
esperienza sul mio spir<strong>it</strong>o? Non lo<br />
so! So solo che essa ha messo a<br />
dura prova la mia resistenza fisica!<br />
E, per quanto mi riguarda, non<br />
voglio più sentire parlare, per<br />
ora, né di Cammini, né di escursioni.<br />
FINE!<br />
P.S: a propos<strong>it</strong>o! A quando la<br />
prossima escursione in Aspromonte?<br />
...Pietro Scarano
16 17<br />
FRANCESCA ALBANESE<br />
di Carmen Ierac<strong>it</strong>ano<br />
Un cUoRe che BaTTe peR La Danza<br />
l sogno di calcare un palcoscenico sulle punte, avvolta da veli impalpabili e<br />
Ipiroettando con altrettanta leggiadria, è stato almeno per un po’ nei sogni<br />
di moltissime bambine. Sono molte meno però quelle che riescono a realizzarlo,<br />
poiché dietro quel sogno si cela, oltre alla necess<strong>it</strong>à di essere dotate per predestinazione<br />
di struttura fisica idonea e talento innato, un mondo di disciplina e<br />
impegno che solo chi possiede vera passione e ferrea volontà può permettersi di<br />
affrontare. Tutte queste caratteristiche a Francesca Albanese, oggi sedicenne,<br />
di C<strong>it</strong>tanova, oggi allieva al V° anno al Teatro dell’Opera di Roma, il destino le<br />
ha regalate e lei le ha sfruttate pienamente sin da quando era bambina. La favola<br />
di Francesca comincia come quella di tutte le altre piccine che si lasciano<br />
incantare dal fascino della danza classica, alla tenera età di tre anni, muovendo<br />
i primi passi in una scuola di un paese della sonnolenta provincia, così come<br />
realmente è C<strong>it</strong>tanova. Sotto l’amorevole e costante guida dell’insegnante Graziella<br />
Fazzalari del Centro Danze Sportive. Passano alcuni anni, la passione della<br />
bambina non soccombe ad altre, poiché è questo il primo ostacolo che sulle vie<br />
lunghe e tortuose cap<strong>it</strong>a più spesso d’incontrare e, continuando i regolari studi<br />
con ottimo prof<strong>it</strong>to, Francesca continua a danzare. e’ cresciuta, longilinea e<br />
delicata, e a undici anni ha già imparato a padroneggiarsi splendidamente tra la<br />
grazia e la forza richieste da questa disciplina. E qui, durante uno spettacolo,<br />
viene notata dalla professoressa Gabriella Cutrupi, direttrice del Centro Studio<br />
Danza di Reggio Calabria. Non sfuggono all’occhio allenato di quella che, nel<br />
campo, è una vera autor<strong>it</strong>y regionale, le caratteristiche e il talento della ragazzina<br />
c<strong>it</strong>tanovese tanto da spingerla a chiedere alla sua insegnante il permesso di<br />
coltivarlo personalmente. Intu<strong>it</strong>e le potenzial<strong>it</strong>à di Francesca, tutti, insegnanti e<br />
familiari collaborano per quello che sarà un anno di sacrifici, un pomeriggio alla<br />
settimana, giovanissima pendolare tra C<strong>it</strong>tanova e Reggio Calabria, Francesca si<br />
dividerà tra scuola e lezioni di perfezionamento che la porteranno ad essere in<br />
grado, sotto la guida incoraggiante della stessa Gabriella Cutrupi, di compilare la<br />
domanda di ammissione all’Accademia di danza di Roma. E qui la favola comincia<br />
ad assumere le sembianze di una realtà. Ammessa tra le prime dieci, lo saranno<br />
solo in ventotto su trecento allieve, Francesca si trova catapultata in una realtà<br />
completamente diversa. Supportata tenacemente dalla famiglia, dovrà trasferirsi<br />
a Roma, continuare a frequentare le scuole medie cambiando completamente<br />
tutto, ambiente, compagni, insegnanti, e seguire contemporaneamente le lezioni<br />
all’accademia. Una dura prova per una ragazzina di quell’età, ma davanti alla<br />
quale la sua determinazione non è crollata. E’ così che nel luglio 2011, terminato<br />
il triennio accademico, Francesca è stata ammessa a frequentare il IV° corso<br />
al Teatro dell’opera di Roma, e oggi, superato l’esame finale frequenterà, per<br />
l’anno accademico <strong>2012</strong>-2013, il V° corso. E la favola continua, con grande orgoglio<br />
dei familiari e di tutta la comun<strong>it</strong>à c<strong>it</strong>tanovese, per una volta grata di salire<br />
alla ribalta delle cronache per mer<strong>it</strong>o del talento di questa propria giovanissima<br />
compaesana.<br />
SOLO IL PARCO<br />
DEI TAURIANI?<br />
di Felice Badolati<br />
’inaugurazione di questo<br />
L gioiello con quei “lavori” (si<br />
chiamano così!) regalatici da un<br />
gruppo di Artisti venuti da tutta<br />
Europa – e guidato, consent<strong>it</strong>emelo,<br />
dal NOSTRO Maurizio<br />
Carnevali - ha riemp<strong>it</strong>o tutti noi<br />
presenti di orgoglio ed emozione.<br />
C’era chi nascondeva la commozione<br />
dietro occhiali più o meno<br />
scuri, chi fotografando uomini e<br />
cose; ma tutti avevamo il cuore<br />
pieno di sentimento e il cervello<br />
in ebollizione nel parto di idee<br />
più o meno valide e realizzabili.<br />
Oppure di ricordi.<br />
Ormai ho assunto la veste del<br />
nonno che racconta il mondo di<br />
prima. Va bene così! Chi mi vuol<br />
bene mi perdona, chi mi trova noioso<br />
salta la pagina e va oltre, chi<br />
è convinto che la v<strong>it</strong>a sia diversa<br />
perché confonde la tecnica con<br />
la nostra natura biologica farà fatica<br />
o, magari, penserà che come<br />
sempre succede a chi ama, esaspero<br />
l’amore ed esagero. Certo,<br />
è possibile. E va bene lo stesso,<br />
perché è per me sommamente<br />
triste notare, ogni giorno, quanto<br />
i giovani virgulti della nostra<br />
terra, poco sappiano di chi, cosa<br />
e quanto questa terra ha dato al<br />
mondo. E continua a dare. Ecco,<br />
senza andare lontano, basta<br />
guardare a questo mensile che<br />
dà osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à a tanti ed a tanto,<br />
agli Amici di Prometeus o di Aura<br />
Loci che tanto fanno – GRaTUI-<br />
TAMENTE!!! - per il solo piacere<br />
di abbellire questa nostra c<strong>it</strong>tà,<br />
senza altra soddisfazione che il<br />
godere delle espressioni di gioia<br />
di chi guarda.<br />
Ma torniamo a noi, anzi al Parco.<br />
Ecco, il problema sta nel fatto<br />
che tutto il nostro terr<strong>it</strong>orio,<br />
o quasi, potrebbe diventare un<br />
parco o una mostra che racconti<br />
come la civiltà sia di casa su<br />
queste nostre terrazze ricche di<br />
palme.<br />
correvano gli anni 50 (si dice<br />
così perchè, mannaja ora, l’anni<br />
currinu veramenti. E cu i poti fermari?)<br />
ed io venivo onorato della<br />
confidenza del prof. Vincenzo Saletta<br />
(che peccato non avergli dedicata<br />
una via o un ricordo) che,<br />
tanto per cambiare forte della<br />
sua cultura classica cercava le<br />
prove della storia palmese. Io ero<br />
uno dei pochi ragazzi ad avere la<br />
patente ed ero stato suo allievo;<br />
per cui venivo convocato e lo accompagnavo<br />
nelle sue scorribande<br />
lungo la costa da Pietre Nere<br />
(allora per andarci dalla Tonnara<br />
bisognava pigliare la barca) al<br />
Petrace. Il Comune aveva allargata<br />
la strada di campagna che<br />
appunto dalla Vecchia Nazionale<br />
scende a ScIna’ (in quel bivio ora<br />
c’è un ristorante chiuso!) e così<br />
con la 1100 di mio padre andavamo<br />
dove ora ci sono ville case,<br />
camping ristoranti e niente più di<br />
quella vigna che dava quel vinello<br />
rosato, leggero, frizzante “u<br />
vinu i ll’u Scinà!”. Celebre.<br />
Un bel giorno, c’erano con noi i<br />
miei carissimi fraterni amici Bruno<br />
Mariano e Mimmo Arena, ci<br />
portò in un agrumeto, nel mezzo<br />
del quale si notava un rialzamento<br />
di terreno lungo almeno 15<br />
metri che andava da terra verso<br />
il mare. Il Prof. Saletta, armato<br />
di scalpello manicola e pennellone,<br />
si mise a scavare, mentre noi<br />
cercavamo m’arrobbamu ‘ncunu<br />
mandarinu.<br />
“Eccolo!” si misi mi grida.<br />
“Professore che è” noi corremmo<br />
verso di lui, che ci mostrò nel<br />
corpo di quella specie di rialzamento<br />
di terreno, là dove aveva<br />
scavato, l’esistenza di mattoni e<br />
pietrame – un muro quindi.<br />
“Ragazzi, questo è il molo del<br />
vecchio porto romano. Qui una<br />
volta arrivava il mare e i Romani<br />
utilizzavano questo porto<br />
perché ormai Medma non c’era<br />
più. Io sapevo che c’era ed ora lo<br />
abbiamo trovato”. Bontà sua ci<br />
nominava suoi assistenti…. (alla<br />
raccolta di mandarini).<br />
“Perché dovete sapere, ragazzi,<br />
che qui è sbarcato Oreste in<br />
fuga dall’Attica e qui nel “settimo<br />
fiume” – il Petrace- venne finalmente<br />
liberato dalla presenza<br />
delle Furie. Ricordate?”<br />
“E come no, Professore!!!...”<br />
“Poi dovete sapere che qui si<br />
insediò una Tribù degli Enotri e<br />
poi vennero i Romani e poi San<br />
Paolo che fece di Taureana la<br />
seconda Diocesi d’Europa, dopo<br />
Reggio. Tanto vero che molti c<strong>it</strong>tadini<br />
palmesi hanno collezioni<br />
di monete trovate su a Taureana,<br />
o a Monte Terzo o quaggiù a<br />
Scinà”.<br />
Fu così che germinò in me la<br />
passione per la storia e, in conseguenza,<br />
la frenesia della ricerca.<br />
Il Prof. Mazzù che della ricerca<br />
storico-archeologica ha fatto<br />
lo scopo della sua v<strong>it</strong>a – e che<br />
mi onora delle sue confidenze in<br />
materia - ha avuta, una volta una<br />
felicissima (parlava con me!!!)<br />
espressione = “Qui basta scavare<br />
10 centimetri e qualcosa si<br />
trova”. Ver<strong>it</strong>à assoluta dato che<br />
proprio lui, se mal non ricordo<br />
a Sant’Elia, ha trovato dell’ossidiana.<br />
Questa è un prodotto vulcanico<br />
tipico di Lipari; quindi gli<br />
Ausoni ab<strong>it</strong>atori di Lipari, e gli<br />
Enotri-Tauriani di qui, avevano<br />
scambi commerciali! Ve le immeginate<br />
le piroghe, o qualcosa di<br />
simile, che costeggiando la Costa<br />
Viola arrivavano alle Isole del<br />
dio dei venti? A forza di braccia,<br />
come i rematori degli ‘untri’ per<br />
la caccia al pescespada.<br />
Io stesso, durante uno scavo<br />
comunale nel viale delle Rimembranze<br />
(all’angolo dello studio<br />
Veneto) ho trovato un sarchiatorio<br />
in quarz<strong>it</strong>e.<br />
Così come nella grotta di Trachini<br />
(come ho comunicato alla<br />
Soprintendenza che poi vi ha<br />
esegu<strong>it</strong>o uno scavo scientifico)<br />
cercando fossili marini – che non<br />
ho trovati- ho rinvenuto un foco-<br />
lare con dentro e intorno, ossa di<br />
animale, cocci di argilla rossa dipinta<br />
di nero; ho mandato il tutto<br />
al prof Settis a pisa e quella Univers<strong>it</strong>à<br />
analizzandoli ha identificate<br />
le ossa in quelle, abbrustol<strong>it</strong>e,<br />
di un cervide (probabilmente<br />
un daino che era frequente qui<br />
da noi) e i reperti f<strong>it</strong>tili in “frammenti<br />
di coccio dell’epoca del<br />
Basso Bronzo, 1500-1200 a. C.”,<br />
cioè l’epoca della guerra di Troia…<br />
oreste? Ulisse?....<br />
Poi ancora, in un uliveto – non<br />
posso dire chi è il proprietario-<br />
per caso dato che vi si facevano<br />
lavori di aratura, ho trovata una<br />
tomba <strong>it</strong>aliota con dentro uno<br />
scheletro ed il suo corredo fumario.<br />
Tornato il giorno dopo ho<br />
avuta la sgrad<strong>it</strong>a sorpresa di vedere<br />
che TUTTo era stato arato e<br />
nULLa esisteva più.<br />
Un po’ come le tombe a cappuccina<br />
- tipicamente <strong>it</strong>aliote<br />
- trovate a Scinà vicino ad un<br />
maneggio, anch’esse andate perdute.<br />
Dunque ha ragione il prof.<br />
Mazzù, basta grattare il terreno<br />
e qualcosa si trova di sicuro.<br />
Dunque non solo la Torre e il<br />
Castello di Donna Canfora, ma<br />
una presenza antichissima, un<br />
prezioso scrigno di frequentazioni<br />
antiche, una ricchezza che<br />
DEVE essere conservata e conosciuta,<br />
alla quale aggiungere,<br />
ogni giorno, un poco di impegno<br />
da parte di tutti noi – quanto<br />
meno per non perdere quello che<br />
gli antichi ci hanno cortesemente<br />
lasciato -: un poco di pulizia, di<br />
attenzione.<br />
Per amore, semplicemente per<br />
amore, o, se prefer<strong>it</strong>e, per l’orgoglio<br />
di potere dire che la nostra<br />
terra non deve essere conosciuta<br />
solo come paese di mafiosi,<br />
di vagabondi che “consumanu<br />
i petti di scarpi passiandu ‘nta<br />
chiazza” ma per una civiltà qui<br />
sorta e presente addir<strong>it</strong>tura mille<br />
anni prima della venuta di Nostro<br />
Signore Gesù Cristo...
18 19<br />
concLUSo IL pRoGeTTo pon BIennaLe<br />
DeLL’ISTITUTo MaGISTRaLe c. aLVaRo.<br />
dO YOu SPeAk?<br />
YeS, I AM<br />
AI RAGAZZI RESTA UN’ESPERIENZA FANTASTICA, IRRI-<br />
PETIBILE CHE LASCIA DENTRO TRACCE INDELEBILI E<br />
UN PO’... DI CULTURA INGLESE.<br />
opo due anni di intensa at-<br />
Dtiv<strong>it</strong>à ed impegno si è concluso<br />
per un gruppo di studenti<br />
del Liceo “C. Alvaro” di Palmi un<br />
percorso formativo, in cui i ragazzi<br />
hanno consegu<strong>it</strong>o la certificazione,<br />
prima di livello B2 e poi<br />
C1, del CEF nella lingua inglese.<br />
Un progetto pon cofinanziato<br />
dalla Comun<strong>it</strong>à Europea, portato<br />
avanti grazie alla spinta motivazionale<br />
che ha animato lo<br />
spir<strong>it</strong>o di alcuni docenti, Prof.ssa<br />
Pane Luisa, Mura Ester e Marcelli<br />
Annar<strong>it</strong>a, coordinati dalla Prof.<br />
ssa Meduri Giuseppa e dal Dirigente<br />
Scolastico Prof. Francesco<br />
Bagalà. Il Liceo “C. Alvaro” si<br />
distingue nella piana e nella regione<br />
per questo tipo di attiv<strong>it</strong>à<br />
che prevedono molto impegno,<br />
sacrificio e un livello culturale<br />
elevato; infatti è una delle poche<br />
scuole che riesce a portare<br />
a termine un percorso così lungo<br />
ed altamente formativo. Lo<br />
scorso anno gli studenti hanno<br />
superato il livello B2 in inglese<br />
dopo 100 ore di lezione con docenti<br />
madrelingua. Gli studenti<br />
selezionati, Barone Francesco,<br />
Calabrò Mariapia, Chiodo Angela,<br />
Crisafulli R<strong>it</strong>a, Gentile<br />
Carmela, Longo Katia, Ortolani<br />
Silvio, Pagano Caterina, Panuc-<br />
ci Ferdinando, Raso Valentina,<br />
Riotto Vincenzo, S<strong>it</strong>à Patrizia,<br />
Solano Andrea, Speranza V<strong>it</strong>toria,<br />
Squillace Lucia, Tedesco<br />
Marielisa, Trentinella Martina,<br />
Tripodi Gianluca, Ventrice Alessia,<br />
Viola Carmelo, quest’anno<br />
hanno frequentato altre 100 ore<br />
di lezione pomeridiane per l’acquisizione<br />
del livello C1 in lingua<br />
inglese.<br />
Questi due anni si sono conclusi<br />
con uno stage di tre settimane<br />
ad Oxford, che prevedeva attiv<strong>it</strong>à<br />
all’esterno sul terr<strong>it</strong>orio ed<br />
escursioni presso musei e castelli<br />
inglesi. Il livello raggiunto dai ragazzi<br />
è altamente qualificativo e<br />
consentirà agli stessi di spendere<br />
le loro abil<strong>it</strong>à nel campo lavorativo<br />
a livello internazionale. Una<br />
scuola aperta e dinamica, il Liceo<br />
“C. Alvaro”, che garantisce ogni<br />
anno agli studenti livelli di preparazione<br />
e competenze compet<strong>it</strong>ive<br />
a livello Europeo.<br />
L’entusiasmo che ha animato<br />
questi studenti è un esempio per<br />
le generazioni future ed una dimostrazione<br />
come i nostri giovani<br />
siano disponibili al lavoro ed al<br />
sacrificio e possano porre le basi<br />
per una società calabrese culturalmente<br />
preparata ed aperta<br />
all’Europa ed al futuro.
PERSONAGGI<br />
PIRANDELLIANI<br />
ondamentale è nel teatro di Piran-<br />
Fdello l’amara e sofferta riflessione<br />
sul rapporto che lega gli individui al contesto<br />
sociale in cui vivono. Secondo il<br />
Nostro l’uomo, per poter ricoprire il suo<br />
ruolo in una società dalle rigide convenzioni<br />
sociali, è costretto ad indossare una<br />
maschera. Al tempo stesso, però, quando<br />
egli - con un moto di reazione improvviso<br />
- prendendo coscienza della sua<br />
triste s<strong>it</strong>uazione esistenziale, si ribella -<br />
r<strong>it</strong>rova come per incanto la sua ident<strong>it</strong>à<br />
perduta, riuscendo così a spezzare il filo<br />
rosso della disgregazione dell’Io. Nella<br />
novella “Il treno ha fischiato” Belluca,<br />
un pover’uomo frustrato, bistrattato dai<br />
suoi colleghi di lavoro e condannato ad<br />
una tragica v<strong>it</strong>a familiare, riesce - dopo<br />
un sogno illuminante nel quale ha ud<strong>it</strong>o<br />
il fischio di un treno in trans<strong>it</strong>o - ad<br />
evadere dalla sua triste e dolorosa routine<br />
quotidiana e, nell’immaginazione di<br />
paesaggi lontani, a prendere consapevolezza<br />
di sé e invertire la rotta alla sua<br />
dolorosa e precaria esistenza.<br />
La tematica del gioco delle parti che<br />
caratterizza la narrativa pirandelliana,<br />
interessa sotto un altro aspetto il personaggio<br />
Rosario Chiarchiaro, isolato e<br />
ridotto alla miseria dalla maldicenza del<br />
popolino. Di diversa tematica è, infatti,<br />
la novella dai toni grotteschi “La patente”.<br />
Egli infatti stanco della schifosa<br />
uman<strong>it</strong>à, essendo dai suoi compaesani<br />
considerato uno jettatore, si rivolge al<br />
Giudice per ottenere la relativa patente.<br />
ciò al fine di trarre lucro dalla scaramanzia<br />
che lo persegu<strong>it</strong>a tutte le volte che,<br />
incontrandolo per strada, la gente fa gli<br />
scongiuri e quindi è pronta a pagare una<br />
“tassa” pur di restare indenne dal maleficio.<br />
Ma ciò che più colpisce è il finale<br />
di questa vicenda, legata all’ignoranza e<br />
alla superstizione in una società culturalmente<br />
arretrata, in cui lo stesso giudice<br />
crede al malocchio, a tal punto da<br />
rilasciargli il t<strong>it</strong>olo abil<strong>it</strong>ativo richiesto<br />
con la domanda giudiziale.<br />
Insomma, se Belluca è il simbolo di una<br />
ribellione morale contro le convenzioni<br />
sociali, in quanto riesce - attraverso il<br />
simbolismo del sogno – a cogliere il senso<br />
autentico della v<strong>it</strong>a, Chiarchiaro - nella<br />
sua disperazione facendo di necess<strong>it</strong>à<br />
virtù - riesce a volgere a proprio favore<br />
una s<strong>it</strong>uazione al lim<strong>it</strong>e del paradosso,<br />
maturata in un gretto ambiente della<br />
provincia isolana. Certo, non è facile<br />
liberarsi dai ceppi delle convenzioni sociali,<br />
ma si può uscire dalle forme più<br />
umilianti del crudele mascheramento in<br />
cui si è costretti a vivere, recuperando<br />
un autonomo spazio interiore e ascoltando,<br />
come Belluca, quell’intimo segnale<br />
di ribellione, che Pirandello metaforicamente<br />
chiama “il fischio del treno”.<br />
Graecanicus<br />
’ terribile dover pensare<br />
E che neanche durante il<br />
week-end possiamo considerarci<br />
liberi dall’alienazione<br />
a cui ci costringe la routine<br />
della v<strong>it</strong>a quotidiana. Sveglia<br />
alle 11.00, giro in centro, discoteca<br />
e stadio purtroppo,<br />
si rivelano essere in realtà<br />
non il simbolo dell’emancipazione<br />
dallo stress settimanale<br />
ma ben sì solo un suo corollario.<br />
Andiamo però con ordine,<br />
e definiamo prima di tutto<br />
cosa sol<strong>it</strong>amente intendiamo<br />
per routine, tralasciando<br />
ciò che avviene durante l’orario<br />
di lavoro classico (08.00<br />
- 18.00) e concentrandoci<br />
piuttosto su quella che si può<br />
definire la serata tipica del<br />
lavoratore medio. La giornata<br />
lavorativa si conclude “ufficiosamente”<br />
verso le 18.45<br />
con il raggiungimento della<br />
propria ab<strong>it</strong>azione dopo una<br />
lunga odissea tra macchine e<br />
strade trafficate. Una buona<br />
doccia anticipa il momento<br />
tanto agognato in cui ci<br />
si può finalmente crogiolare<br />
in un ozio totale, durante il<br />
quale è consent<strong>it</strong>o non impiegare<br />
alcun tipo di energia<br />
cerebrale, in attesa dell’ora<br />
di cena (20.00?) e del bacio<br />
della buona notte. Una tale<br />
condizione non permette sicuramente<br />
ad un individuo di<br />
coltivare interessi, hobbies,<br />
20 21<br />
LA FEBBRE DEL<br />
SABATO SERA<br />
di Daniele Gianfreda<br />
“Riposo”; monumento s<strong>it</strong>uato nel parco de “La cIUDaD De LaS<br />
ARTES y LAS CIENCIAS” di Valencia<br />
fare viaggi, elaborare progetti<br />
o prefiggersi obiettivi<br />
a lungo termine; quindi già<br />
attraverso quest’analisi possiamo<br />
affermare che il lavoro<br />
non nobil<strong>it</strong>a l’uomo, come<br />
esprime la famosa massima<br />
ma piuttosto lo “mobil<strong>it</strong>a”,<br />
proprio perché lo costringe<br />
ad una frenesia al termine<br />
della quale non gli rimane in<br />
mano granché, se non il tempo<br />
sufficiente per recuperare<br />
le forze necessarie a ricominciare<br />
tutto quanto da capo,<br />
l’indomani stesso. L’analisi<br />
fin’ora proposta non tiene<br />
conto, ovviamente, degli impegni<br />
extra-lavorativi che ci<br />
costringono a continuare il<br />
nostro peregrinare lontano<br />
dal focolare domestico, fino<br />
a tarda ora. A questo punto<br />
nasce la convinzione, anche<br />
se avremo presto modo di<br />
chiamarla defin<strong>it</strong>ivamente<br />
“illusione”, che il week-end<br />
sia il momento culminante<br />
della settimana; durante il<br />
quale finalmente l’uomo si<br />
prende del tempo da dedicare<br />
a sé stesso. Sorge spontaneo<br />
chiedersi: Può un individuo<br />
costruire la propria v<strong>it</strong>a,<br />
sentirsi realizzato tram<strong>it</strong>e la<br />
concessione di un giorno e<br />
mezzo su sette? La risposta<br />
è ovviamente ‘no’. Ci viene<br />
quindi da pensare che non<br />
serva ad altro se non a recuperare<br />
le energie necessarie<br />
per riprendere lunedì mattina<br />
quello che è stato interrotto<br />
venerdì pomeriggio,<br />
esattamente come accade<br />
durante la settimana durante<br />
le soprac<strong>it</strong>ate “serate tipo”<br />
del lavoratore. Visto che neanche<br />
questa “mer<strong>it</strong>ata vacanza”<br />
sembra soddisfare la<br />
naturale necess<strong>it</strong>à dell’uomo<br />
a realizzare sé stesso, è normale<br />
che nel corso del tempo<br />
si sia arrivati a credere che<br />
l’unico modo per godersi il<br />
week-end sia quello di divertirsi.<br />
Con “divertirsi” la<br />
maggior parte della gente<br />
intende abbuffarsi del maggior<br />
<strong>numer</strong>o di emozioni nel<br />
minor tempo possibile, estraniarsi<br />
totalmente dalla realtà<br />
per rifugiarsi in un mondo alterato<br />
ed emozionante che ci<br />
liberi dai pensieri e dalle preoccupazioni.<br />
Tutto nasce dalla<br />
considerazione del fatto<br />
che non è possibile fare altro,<br />
non è possibile poter fare di<br />
meglio. Una triste consapevolezza<br />
che obbliga l’uomo<br />
ad abbondare i propri sogni<br />
per mancanza di tempo;<br />
senza contare l’enorme frustrazione<br />
che comporta l’obbligo<br />
di dover interrompere<br />
un’impresa o un progetto che<br />
ci entusiasmi per tornare a<br />
concentrarci su quello che<br />
davvero ci hanno insegnato<br />
essere più importante: il “dovere”.<br />
Così, cresce sempre di<br />
più il senso di sconforto e di<br />
rinuncia che obbligano l’uomo<br />
a comprimere le aspirazioni<br />
in un cassetto mentale<br />
sulla cui targhetta è scr<strong>it</strong>ta la<br />
parola “Impossibile”.<br />
a storia di Imagorà comin-<br />
Lcia nel luglio 2011, quando la<br />
Proloco di Palmi ha patrocinato e<br />
reso possibile la realizzazione di<br />
un corso gratu<strong>it</strong>o di fotografia di<br />
base. Il corso è stato pubblicizzato<br />
anche sulla pagine di questa<br />
rivista ed è stato realizzato su<br />
proposta di Giancarlo Parisi, fotografo<br />
non professionista che da<br />
anni si dedica alla pratica ed allo<br />
studio della fotografia per mero<br />
interesse personale, pur svolgendo<br />
tutt’altro mestiere. Giancarlo<br />
ha anche tenuto personalmente<br />
le lezioni del corso, non solo introducendo<br />
i <strong>numer</strong>osi partecipanti<br />
alla scoperta dei rudimenti<br />
della fotografia, ma anche gettando<br />
le basi per la formazione<br />
di un gruppo affiatato che condividesse<br />
la medesima passione e<br />
la voglia di viverla assieme.<br />
Quel gruppo è poi cresciuto,<br />
grazie all’ingresso di nuovi elementi;<br />
i suoi componenti hanno<br />
iniziato a frequentarsi ed a realizzare<br />
delle usc<strong>it</strong>e di gruppo<br />
e delle escursioni, fino a quando<br />
non fu presa la decisione, già<br />
da tempo latente, di fondare una<br />
vera e propria associazione.<br />
Imagorà nasce principalmente<br />
allo scopo di diffondere la cultura<br />
fotografica, prospettandosi<br />
quale punto di riferimento per<br />
tutti gli amanti della fotografia,<br />
che vogliono approfondirne la conoscenza<br />
e che cercano persone<br />
vere con le quali condividere<br />
la propria passione e crescere,<br />
umanamente e fotograficamente.<br />
Uno degli amb<strong>it</strong>i sui quali puntiamo<br />
molto riguarda il terr<strong>it</strong>orio<br />
Calabrese, troppo spesso<br />
dimenticato, maltrattato e misconosciuto.<br />
Per questo credia-<br />
mo fermamente che, attraverso<br />
la fotografia, si possa e si debba<br />
instaurare quella relazione tra<br />
l’uomo e il terr<strong>it</strong>orio medesimo,<br />
creando dei documenti e avvicinando<br />
la collettiv<strong>it</strong>à alla scoperta<br />
dei tesori naturalistici che offre<br />
la nostra terra.<br />
Il nostro è un gruppo eterogeneo,<br />
che dà spazio a persone di<br />
ogni generazione, che condividono<br />
lo stesso amore per la fotografia<br />
e per la natura. Tutto questo<br />
è alla base di un sano accrescimento<br />
culturale ed umano. Tutto<br />
questo è Imagorà.<br />
Imagorà si propone, dunque,<br />
di promuovere ladivulgazione a<br />
360° della Fotografia, e ciò attraverso:<br />
• la pubblicazione di articoli di<br />
interesse generale legati alla fotografia;<br />
• la pubblicazione tutorial tecnici;<br />
• l’organizzazione di eventi di<br />
gruppo, quali escursioni e vis<strong>it</strong>e<br />
guidate, che coniugano l’amore<br />
per la fotografia con quello per<br />
il terr<strong>it</strong>orio;<br />
• la promozione di corsi base<br />
ed avanzati di fotografia e postproduzione;<br />
• la realizzazione di letture<br />
portfolio;<br />
• la realizzazione di mostre fotografiche,<br />
collettive e personali;<br />
• la promozione di concorsi fotografici<br />
e contest a premi;<br />
• l’organizzazione, insieme anche<br />
ad altre associazioni culturali,<br />
di incontri e di progetti al fine<br />
rendere ancora più efficace e<br />
proficua l’affermazione della cultura<br />
fotografica.<br />
La nostra attiv<strong>it</strong>à è strettamente<br />
legata al portale internet<br />
www.imagora.<strong>it</strong>, sul quale vengono<br />
pubblicate le notizie sul<br />
mondo della fotografia, i bandi<br />
di concorso, le escursioni e<br />
le vis<strong>it</strong>e guidate e molto altro, e<br />
dove trovate tutte le informazioni<br />
necessarie per entrare a far<br />
parte dell’Associazione.<br />
Imagorà verrà presentata ufficialmente<br />
al pubblico il 7 <strong>agosto</strong><br />
alla Villa Comunale Mazzini,<br />
nell’amb<strong>it</strong>o di un evento pubblico<br />
al quale è inv<strong>it</strong>ata tutta la<br />
c<strong>it</strong>tadinanza e che comprenderà<br />
anche una esposizione di fotografia.<br />
Non mancate, vi attendiamo<br />
<strong>numer</strong>osi!<br />
CONTATTI:<br />
Presidente:<br />
amministrazione@imagora.<strong>it</strong><br />
Vicepresidente:<br />
massimocollini@imagora.<strong>it</strong><br />
L’amministrazione<br />
associazione Fotografica culturale<br />
“Imagorà”<br />
Via Gramsci, 3 - 89015 palmi(Rc)<br />
C.F. 91021080808<br />
www.imagora.<strong>it</strong> - info@imagora.<strong>it</strong>
22 23
ecco chi ha donato…<br />
BELLOMO ANTONIA<br />
ABRAMO TERESA<br />
aGenzIa VIaGGI “VUeLTa<br />
Vacanze”<br />
ALAMPI PAOLO<br />
aLIBeRTI GIUSeppe<br />
ALIMENTARI TEDESCO<br />
aLonGI FaUSTo<br />
ALONGI GIORGIA<br />
AMBESI CELESTINO<br />
AMBROGIO CATERINA<br />
AMEDEO SANTINA<br />
AMMENDOLEA FRANCESCO<br />
AMOROSO DANILO<br />
ANANIA ANTONELLA<br />
anDIDeRo GIUSeppe<br />
aneDDa annUnzIaTa<br />
ANEDDA ANTONELLA<br />
ANGALO’ ROBERTO<br />
ANGEMI ELENA<br />
ANGI’ CARMELA<br />
ANGI’ CETTINA<br />
ARABIA ALBERTO<br />
ARABIA ALBERTO<br />
aRcURI anToneLLo<br />
aRcURI anTonIo<br />
aRcURI SanTo<br />
ARENA CARMELO<br />
ARENA FRANCESCA<br />
aRReDaMenTI SeRR. aRcURI<br />
ASS.SPORTIVA KOLBE<br />
aUDDIno VIncenzo<br />
BAGALA’ PIETRO<br />
BAGALA’ PIETRO<br />
BAGALA’ ANTONIETTA<br />
BAGALA’ FRANCESCA<br />
BAGALA’ PIETRO<br />
BaLzaMa’ conceTTa<br />
BaRBaRo GIUSeppe<br />
BARBARO IMMOBILIARE<br />
BARBARO SALVATORE<br />
BaRBeRa GIUSeppe<br />
BARBERA MARCO<br />
BARBERA NINO<br />
BARBERA SARA<br />
BaRBeRa VIncenza<br />
BaRBIeRI GRoUp (altomonte)<br />
BARONE ANDREA<br />
BARONE ANTONIO<br />
BARONE CONCETTA<br />
BARONE GIOVANNI<br />
BARONE GIOVANNI<br />
BaRone GIUSeppe<br />
BARONE MARIA<br />
BELLAFIORE PAOLA MARIA<br />
BELLAFIORE PAOLA MARIA<br />
BELLAFIORE PAOLA MARIA<br />
BENDINI ROBERTO<br />
BENFATTO ANNA MARIA<br />
BeRnaRDInI MaRIa LUISa<br />
BONACCORSO ANTONIO<br />
BONACCORSO GABRIELE<br />
BONACCORSO GIAMPIERO<br />
BONACCORSO GIOVANNI<br />
BONACCORSO LIBERTO<br />
BONASERA ANTONIO<br />
BonGIoVannI LUca<br />
BORRELLO ANGELA<br />
BOVA ALESSANDRO<br />
BOVI CRISTOFORO MARIA<br />
BRacco GIUSeppe<br />
BRanDo GIUSeppe<br />
BRanDo GIUSeppe<br />
BRANDO ROBERTO<br />
BRIzzI MaRILena<br />
BRUzzeSe MaTTIa<br />
BRUzzeSe MaTTIa<br />
CAIA CARMELA<br />
CALABRIA GIOVANNI<br />
CALABRO’ DANIELA<br />
CALI’ MARIO<br />
CALI’ MASSIMO<br />
CALOGERO DANIELA<br />
CALOGERO SALVATORE<br />
CALOGERO SALVATORE<br />
CALVO CICCIO<br />
CAMBARERI PINO<br />
CAMERA ANTONIO<br />
CAMERA FRANCESCO<br />
CAMMARERI MARIA TERESA<br />
CANNISTRA’ SAVERIO<br />
canTIne zaGaRI<br />
caRaTozzoLo FRanceSco R.<br />
CARBONE RAFFAELANGELO<br />
(DeLIanUoVa)<br />
CARDONE VERA<br />
CARIDDI PINA<br />
CARMELITANO MATTEO<br />
CARNEVALE RODOLFO<br />
CARONE DOMENICO<br />
CARONE TINA<br />
CARPANO SALVATORE<br />
CASADONTE SERGIO<br />
CASEIFICIO “IL GRANATORE”<br />
CATALANO MARIA ROSARIA<br />
CAVALLO IVAN<br />
CELI ALESSANDRO<br />
CELI ALESSANDRO<br />
CELI ANNA<br />
CELI ERICA<br />
CELI ERIKA<br />
CHINE.TER.<br />
choTeaU paScaLe<br />
CICCONE CARMELO<br />
cILona GIUSeppe<br />
CIPRI FRANCA<br />
CIPRI FRANCESCO<br />
COFANO ACHILLE<br />
COGLIANDRO CARMINE<br />
coLLURa eLena<br />
coLLURa LUcIa<br />
coLLURa SaBRIna<br />
COLOSI CARMELO<br />
COLOSI FRANCESCO<br />
COMMISSO ELVIRA<br />
coSenza FRanceSco<br />
COSTA MARIA CONCETTA<br />
COSTANTINO DARIO<br />
COSTANTINO SALVATORE<br />
COVELLO CARLO PIO<br />
COVELLO CARLO PIO<br />
COVELLO CARLO PIO<br />
COVELLO FRANCESCO PIO<br />
COVELLO FRANCESCO PIO<br />
COVELLO FRANCESCO PIO<br />
COVELLO MATTEO<br />
CREA CARMELA<br />
cRea eUGenIo<br />
CRICRI’ ALBERTO<br />
CRICRI’ ALBERTO<br />
cRIcRI’ aURoRa<br />
cRIcRI’ cLaUDIo<br />
CRICRI’ FILIBERTO<br />
cRIcRI’ FILIBeRTo junior<br />
cRIcRI’ GIUSeppe<br />
cRIcRI’ GIUSeppe junior<br />
cRIcRI’ WaLTeR<br />
cRocITTa MaURIzIo<br />
cRUcITTI JULIa<br />
cRUcITTI paoLo<br />
cRUcITTI paoLo<br />
D’AGOSTINO A. CONCETTA<br />
D’AGOSTINO DOMENICO<br />
D’AGOSTINO FRANCESCO<br />
D’ELIA TERESA<br />
DaVI’ GIUSeppe<br />
DE FRANCIA SALVATORE<br />
De FRancIa VIncenzo<br />
De GIoRGIo TIzIana<br />
DE LEONARDIS MARIA ROSA<br />
De LUca SaLVaToRe<br />
DE MARCO ROCCO<br />
DE MARIA ELISABETTA<br />
DE NICOLA Agenzia Viaggi<br />
DE SALVO PAOLA<br />
DE SANTIS MARTA<br />
DE SANTIS MATTEO<br />
DE SANTIS NOEMI<br />
De VIncenzo MaURIzIo<br />
DE VIVO BIAGIO<br />
DELLA SPINA LOREDANA<br />
DELLO IACOVO CAMILLO<br />
DI LoRenzo GIoVannI<br />
DOMINICI CARMELA<br />
DonaTo GIUSeppe<br />
DonaTo GIUSeppe<br />
DoRIa GIUSeppe<br />
EPIFANIO FRANCESCO<br />
ESPOSITO MARCO<br />
ESPOSITO NATALE<br />
ESPOSITO PIERO<br />
FARMACIA SAFFIOTI<br />
FaVazzo caRLo<br />
FeBBo GIUSeppe<br />
FERRARO ANTONIO<br />
FERRARO CARMINE<br />
FERRARO DOMENICO<br />
FeRRaRo GIUSeppe<br />
FERRARO MARGHERITA<br />
FILIPPONE ANGELA<br />
FILIPPONE CARMELA<br />
FILIPPONE CARMELO<br />
FILIPPONE DANIELA<br />
FILIppone GIUSeppe<br />
FILIPPONE ROBERTO<br />
FIoRaMonTe cInzIa<br />
FIORILLO MARINA<br />
FIORILLO MONICA<br />
FIORINO ANGELA<br />
FIORINO ANTONINO<br />
FIORINO CARMELA<br />
FIoRIno GRazIeLLa<br />
FISIOFIT<br />
FIUMaRa SaVeRIo<br />
FoRTUGno caRLa<br />
FoRTUGno caRLa<br />
FoRTUGno GaeTano<br />
FoRTUGno GIUSeppe<br />
FoRTUGno SaMUeLe<br />
FoRTUGno SaMUeLe<br />
FoRTUGno SanTo<br />
FoRTUGno SanTo<br />
FoTI paSQUaLe<br />
FOTIA ANTONELLO<br />
FOTIA CARMELO<br />
FRanconIeRI paSQUaLe<br />
FRanconIeRI paSQUaLe<br />
FRISINA ANTONIA<br />
FRISINA MARIA<br />
FRISINA MARIA ANTONIETTA<br />
FRISINA MATTIA<br />
FRISINA MATTIA<br />
FRISIna paSQUaLe<br />
FURFaRo FaUSTo<br />
FURFaRo FaUSTo<br />
FURFaRo FaUSTo<br />
FURFaRo FeLIce<br />
FURFaRo GaBRIeLLa<br />
FURFaRo GaBRIeLLa<br />
FURFaRo GaBRIeLLa<br />
FUSaRo FRanceSco<br />
FUSaRo nIcLa<br />
GAGLIARDO ALICE<br />
GAGLIARDO GIORGIA<br />
GAGLIARDO ILARIA<br />
GAGLIOSTRO ANTONINO<br />
GAGLIOSTRO CONCETTA<br />
GaGLIoSTRo Rocco(new<br />
Jersey)<br />
GAGLIOTI FRANCO<br />
GaLLeTTa enzo<br />
GaLLeTTa GIanLUca<br />
Mace GIUSeppe<br />
peRna IGnazIo<br />
SCARCELLA ALICE E NICOLA<br />
24 Mace paSQUaLe<br />
PETITTO ANTONIO<br />
SCARCELLA MIRELLA<br />
25<br />
GaLLeTTa GIanLUca<br />
GaLLeTTa GUIDo<br />
GaLLeTTa GUIDo<br />
GaLLeTTa VIncenzo<br />
GALLICO CATERINA<br />
GALLO GIORGIA<br />
GANGEMI PINO<br />
GARGANO ERNESTO<br />
GaUDIoSo Rocco<br />
GENOVESE NINO<br />
GENTILE DARIO<br />
GENTILE FRANCESCO<br />
GENTILE FRANCESCO<br />
GenTILe GIUSeppe<br />
GENTILE ROSARIO<br />
GenTILUoMo MaTTeo<br />
GenUa nIco<br />
GEROCARNI ROSA<br />
GIOE’ FILIPPO<br />
GIORDANO NICOLA<br />
GRASSO DAVIDE<br />
GRaSSo eManUeLa<br />
GRASSO LINA<br />
GRaSSo LUIGIa<br />
GRASSO MARIA TERESA<br />
GRILLEA GIOVANNI<br />
GRILLo paTRIzIa<br />
GRUppo zULULanDIa<br />
GUaRnaccIa anTonIo pIo<br />
GUaRnaccIa caTeRIna<br />
GUeRReRa cRISTIan<br />
GUeRReRa GIUSeppe<br />
GUeRReRa ManUeLa<br />
GUGLIeLMo FaBIana<br />
GULLo anToneLLa<br />
GULLo DoMenIco anTonIo<br />
HyERACE FRANCA<br />
HyERACE FRANCA<br />
IANNELLI ERIKA<br />
IANNELLI FRANCESCO<br />
IanneLLI GIUSeppe<br />
IANNELLI LILLO<br />
IanneLLI VIncenzo<br />
IANNELLO MICHELE<br />
IANNINO DARIO<br />
IANNINO FRANCESCO<br />
IMpIoMBaTo ManUeLa<br />
InFanTIno VIncenzo<br />
IR IMPIANTI ELETTRICI DI<br />
IANNELLI R.<br />
ISOLA BERNADETTE CARLA<br />
ISOLA CARMELO<br />
ISoLa GIUSeppe<br />
ISOLA PEPPINO<br />
ISOLA ROCCO<br />
ISOLA SILVIA<br />
ISoLa VIncenzo<br />
LA FACE DOMENICO<br />
LA PORTA GIORGIO<br />
LaGana’ LUcIana<br />
LAGANA’ MARIA<br />
LaGana’ conSUeLo<br />
LAGANA’ STEFANO<br />
LaMBeRTI GIUSeppe<br />
LAMBERTI PIETRO<br />
LANDOLFO CARMINE<br />
LANGONE MICHELE<br />
Lanza GIULIa<br />
LENTINO MICHELE V.<br />
LENTINO ROSA<br />
LEONARDIS ANNA M.<br />
LEONARDIS FRANCESCO<br />
LeonaRDIS GIULIa<br />
LEONARDIS SANTINA<br />
LeonaRDIS VIncenzo<br />
LEONELLO ANGELA<br />
Lo BaRToLo GIUSeppe<br />
LO PREVITE STEFANO<br />
LoVecchIo M.LUISa<br />
LUppIno DoMenIco<br />
LUppIno Rocco<br />
LUppIno SIMone<br />
LUVeRo ceSaRe<br />
MACE CETTA<br />
MaGazzU’ anTonIno<br />
MaGazzU’ anTonIo<br />
MaGazzU’ GIUSeppe<br />
MaGazzU’ MaRco<br />
MaGazzU’ MIcheLanGeLo<br />
MAGLIANO RENATO<br />
MAISANO GIORGIA<br />
MALGERI ANTONIO<br />
MaMBRIno VIncenzo<br />
MAMMOLITI DOMENICO<br />
MANAGO’ BIANCA<br />
MANAGO’ FRANCESCO<br />
ManaGo’ VIncenzo<br />
ManUcRa FRanceSco<br />
ManUcRa SIna<br />
MARCO FIORINO<br />
MARIANO CAMELA<br />
MATARESE GIOVANNI<br />
MATINA FRANCO<br />
MaURo SILVana<br />
Mazza anTonIeTTa<br />
MazzaFeRRo SanTIna<br />
MeLISSaRI LoRenzo<br />
MELISSARI MINO<br />
MELISSARI SERENA<br />
MICARI ROCCO ANTONIO<br />
MILIDONO CONCETTA<br />
MILITANO ANNA<br />
MILITANO CONCETTA<br />
MILITano GIUSeppe<br />
MILITano VIncenzo<br />
MINASI SALVATORE<br />
MISALE ANTONIO<br />
MISALE ANTONIO<br />
MISALE CHIARA<br />
MISALE SALVATORE<br />
MONTEBIANCO LILIANA<br />
MONTELEONE SILVANA<br />
MONTEROSSO ANTONIO<br />
MORGANTE ANTONIO<br />
MURaToRe LUIGI<br />
MURaToRe nUccIo<br />
MURaToRe pIeRLUIGI<br />
MUSIco’ anTonIno<br />
NASO PINO<br />
NASO PINO<br />
NASTRI CARMINE<br />
nIzzaRI MIcheLa<br />
noTo VIncenzo<br />
OLIVA CARLO<br />
OLIVERI DOMENICO<br />
OLIVERIO FRANCESCO<br />
OLIVERIO ROBERTO<br />
ORLANDO DOMENICO<br />
ORLANDO MARIA<br />
ORLANDO TONINO<br />
OTTOBRE ANTONINO<br />
pacILe VIncenzo<br />
PALERMO PIETRO<br />
PAPALIA MARCELLO<br />
PARDEO ANGELA<br />
PARDEO FRANCESCO<br />
PARDEO GAETANO<br />
PARDEO ROCCO<br />
PARISI NINO<br />
paRISI VIncenzo<br />
paRReLLo annUnzIaTo<br />
paRReLLo aUReLIo<br />
PARRELLO CARMELA<br />
paRReLLo LUcIano<br />
PARRELLO NICOLA E IDA<br />
paRReLLo nUnzIaTIna<br />
paSSaLacQUa TeReSa<br />
paSSaReLLI MaURo<br />
PATAMIA CARLOTTA<br />
paTaMIa LoRenzo<br />
PATTI ANTONELLA<br />
peDULLa’ LUcIa<br />
PELLEGRINO EMILIO<br />
PELLEGRINO<br />
paSQUaLe(VaRapoDIo)<br />
peRna enzo (Tessano)<br />
PETITTO ROSA<br />
PETITTO SAVERIO<br />
PICCOLO GIOVANNI<br />
PICCOLO GIOVANNI<br />
PICCOLO MARIA<br />
pIpIno GIUSeppe<br />
PIPINO ROBERTO<br />
PIRROTTINA ANTONIO<br />
PISANO ROBERTO<br />
PITERA’ GRETA<br />
pITITTo LUIGI<br />
PITTI PIETRO<br />
pIzzUTo SaBIna(TaURIanoVa)<br />
poLIMenI GIULIa<br />
pozzoLInI WaLTeR<br />
PRINCI ROCCO<br />
pUccI FRanco<br />
pUGLIeSe aUReLIo<br />
pUGLIeSe caRMeLIna<br />
pUGLIeSe eLIo<br />
pUGLIeSe eLIo<br />
pUGLIeSe GIoRGIa<br />
pUGLIeSe MaRTa<br />
pUnTo VeRDe<br />
pUTRIno GIancaRLo<br />
pUTRIno GIULIana<br />
RaMonDIno enzo<br />
RanDazzo aLDo pres. cT<br />
RanDazzo anTonIo<br />
RanIeRI enza<br />
REPACI ADOLFO<br />
REPACI GIOVANNI<br />
RESIDENCE “LA MARINELLA”<br />
RICCIARDI MARCO<br />
RIGITano paLMeRIno eUGenIo<br />
RIOLO GERARDINA<br />
RIOLO MARISA<br />
RIOLO MARISA<br />
RIOTTO LILLO<br />
RIOTTO ROBERTO<br />
RIOTTO ROCCO<br />
RISO ANDREA<br />
RIzzITano aLeSSanDRo<br />
RIzzITano FILIppo<br />
RIzzITano GIUSeppe<br />
ROMANO DOMENICO<br />
ROMANO’ CATERINA PAOLA<br />
ROMEO ANASTASIA<br />
RoMeo annUnzIaTa<br />
ROMEO FRANCO<br />
ROMEO MEME’<br />
RoMeo RoBeRTo(MaRopaTI)<br />
ROMEO TINA<br />
RoMeo VIncenzo<br />
ROMOLA GIOVANNI<br />
RonDanInI enzo<br />
RoSace GIUSeppe<br />
ROSITANI DOMENICA<br />
ROTOLO ANTONELLA<br />
RUGGeRo GIUSeppe<br />
RUoppoLo anTonIo<br />
RUSSo GIUSeppe<br />
S.S.P.A. “G.SERGI”<br />
SACCA’ NATALE<br />
SACCA’ NATALE<br />
SAFFIOTI ANTONINO<br />
SaFFIoTI aURoRa<br />
SAFFIOTI ETTORE<br />
SaFFIoTI GIUSeppe<br />
SaFFIoTI InG.GIUSeppe<br />
SAFFIOTI MARIA<br />
SAFFIOTI ROBERTO<br />
SALERNO ANTONIO<br />
SALERNO CARMELO<br />
SALVO FRANCESCO<br />
SALVO MARIA<br />
SALVO ROSA<br />
SanToRo annUnzIaTo<br />
SanToRo GIUSeppe<br />
SANTORO MARIA TERESA<br />
SANTORO SERGIO<br />
SCAGLIOLA ANTONELLA<br />
ScaRceLLa TIzIana<br />
SCARFONE DAVIDE<br />
SCHIPILLITI ANTONINO<br />
SCHIPILLITI CARMELO<br />
SCHIPILLITI NINI’<br />
ScIGLIaTno GIanLUca<br />
ScIGLITano GIanLUca<br />
SCOPELLITI ANTONELLA<br />
SCOPELLITI CARLA<br />
ScopeLLITI LaURa<br />
SEMINARA DOMENICO<br />
SeMInaRa eUGenIo<br />
SEMINARA GIANNI E LILLA<br />
SEMINARA GIOVANNI<br />
SEMINARA GIROLAMO<br />
SIRIGATTI SILVANO<br />
SIRIO MARIA TERESA<br />
SoBRIo DeSIRee (S.eufemia)<br />
SOLANO FRANCESCO<br />
SOLANO ROSA<br />
SOLLEVANTE SNC<br />
SpeRanza naTaLIna<br />
SpRIzzI DIna<br />
SpRIzzI FRanceSca<br />
SpRIzzI MaRIo<br />
SURace DeMeTRIo<br />
SURace GIoRGIa<br />
SURace MaRTIna<br />
SURace RenaTo<br />
SURace Rocco<br />
SURace VIncenzo<br />
SURace VITToRIa<br />
SURacI enzo<br />
SURIano anna<br />
TABACCHERIA RIC.EDIC.<br />
TEDESCO<br />
TEDESCO ALESSANDRO<br />
TEDESCO ANDREA<br />
TEDESCO CHRISTIAN<br />
TEDESCO FRANCESCANTONIO<br />
TEDESCO GIOVANNA<br />
TEDESCO ROSARIO<br />
TEDESCO SARINO<br />
TEDESCO SARINO<br />
TEDESCO SARINO<br />
TeDeSco VIncenzo<br />
TEGANO FLAVIO<br />
TeGano GIanLUca<br />
TILOTTA GIOVANNI<br />
TOPOLINIA<br />
TORCHIA FRANCESCO<br />
TRENTINELLA MARTINA<br />
TRIPODI ANTONINO<br />
TRIPODI COSIMO<br />
TRIPODI GABRIELE<br />
TRIpoDI GIUSeppe<br />
TRIpoDIna cLaUDIa<br />
TRIPODINA MATTEO<br />
TRIPODINA MATTEO<br />
UnIVeRSITa’ TeL. caLaBR.<br />
VENTRICE ALBERTO<br />
VENTRICE LOREDANA<br />
VenTRIce ManUeL<br />
VENTRICE PAOLO<br />
VeRSI’ VIncenzo<br />
VIGLIaRoLo VIncenzo<br />
VILLIVA’ ANTONINO<br />
VIoLa nUccIo<br />
zaccURI STeFanIa<br />
zaGaRI VIncenzo<br />
zappaToRe nIcoLa<br />
zappone anTonIo<br />
zappone VIncenzo<br />
zappone VIncenzo<br />
zaVaGLIa DoMenIco<br />
zIMBeLLo anna<br />
zIRIno GIUSeppe<br />
zIRIno paSQUaLe<br />
zoccaLI anTonIo<br />
zoccaLI caRMeLo<br />
zoccaLI DoMenIco<br />
zoccaLI MeLISSa<br />
HOMe deSIgneR dI giuseppe Magazzù: progetto e direzione;<br />
gAeTAnO fORTugnO: agronomo, allestimento del verde;<br />
bO.ge .cO SRL: apporto tecnico e movimento terra;<br />
- fRAnceScO fIcARRA: Autodemolizioni;<br />
cRucITT I gROuP SRL-PAdRe & fIgL I : forn<strong>it</strong>ura cemento, e apporto tecnico sulla sistemazione dei singoli giochi;<br />
gAgLIOTI ,ceRAMIcHe ed ARRedI di bARRITTe RI: forn<strong>it</strong>ura materiale per i bagni e spogliatoi;<br />
L’ARTe deL fALegnAMe SRL di Massimiliano Arcuri e Oreste Pace; forn<strong>it</strong>ura della zona sosta in legno lamellare;<br />
-fRAnceScO cIPRI: sistemazione panchine in ferro battuto esistenti nel parco;<br />
EDIL DECORO di Santo Fortugno, Enzo Saffioti e Nino Porcino: Forn<strong>it</strong>ura e costruzione bagno per disabili;<br />
IMPReSA edILe di domenico cannistrà, forn<strong>it</strong>ura e costruzione bagni per disabili;<br />
3L PARQUET di Lello Leuzzi : forn<strong>it</strong>ura infissi per i bagni dei disabili;<br />
edIL ceRAMIcHe PALMI di Antonio Schipill<strong>it</strong>i: forn<strong>it</strong>ura san<strong>it</strong>ari accessori, rivestimenti per i bagni dei disabili e forn<strong>it</strong>ura della scacchiera, in<br />
collaborazione con LITOkOL;<br />
Sud gROnd A di giusepp e Russo –TAuRIAnOvA: forn<strong>it</strong>ura materiale per i bagni dei disabili;<br />
ALLeAnz A TORO SPA Agenzia generale di Palmi: campetto di basket, canestri e tabelloni;<br />
IMPRESA EDILE di Saffioti Carmelo: messa in opera pavimentazione zona sosta;<br />
cOSTRuedIL di gagliostro & c. impresa di costruzioni: sistemazione e ripristino zona aiuole, pavimentazione e realizzazione della fontana;<br />
dAvIde gRASSO: Irrigazione parco, con forn<strong>it</strong>ura del materiale con la collaborazione ATTILIO cORvO di Antonio Mollica -gioia Tauro-;<br />
PASQuALe fOnTAnA in collaborazione con gebeRIT s.a.: realizzazione Impianti idraulici bagni e spogliatoi, bagno diversamente Abili e fontanella con<br />
forn<strong>it</strong>ura del materiale;<br />
bRunO cRucITT I: forn<strong>it</strong>ura parte del cemento;<br />
ARRedAMenT I & SeRRAMenTI SAS di Lello Arcuri: montaggio giochi, con forn<strong>it</strong>ura al prezzo di costo di tutto il parco giochi;<br />
RA.dI. SRL: servizi vari;<br />
cOLORIfIcIO guIdO gALLeTT A e gIuSePPe nASO AgenTe OIkOS : forn<strong>it</strong>ura del materiale per la p<strong>it</strong>turazione dell’intero parco;<br />
TOP de cORATIve LIne di giuseppe barbaro: p<strong>it</strong>turazione delle ringhiere e panchine;<br />
IMPReSA edILe di Pino Iannelli: lavori edili bagni e spogliatoi;<br />
IMPReSA edILe di franco Pardeo: realizzazione scacchiera, lavori edili bagni e spogliatoi;<br />
IMPReSA edILe cO.gI.MI. srl costruzioni generali: Scavo, Preparazione fondo e forn<strong>it</strong>ura ghiaia per area giochi, ecc.;<br />
ROCCO TRIMBOLI: rifin<strong>it</strong>ura e sistemazione alcune opere edili;<br />
enzO ARducA: movimento terra;<br />
PASQuALe fOTI: trivellazioni e perforazioni ;<br />
vIncenzO MORAbITO: forn<strong>it</strong>ura sabbia;<br />
MARA DORA VENETO e VINCENZO TEDESCO agenti Unipol Assicurazione Spa di Palmi: finanziamento laghetto;<br />
fILIPPO SPeRAnzA catramista;<br />
ROccO SAffIOTI e MARTInO MAISAnO livellamento campo da basket;<br />
IMPReSA edILe carmine Scarcella, ripristini;<br />
IMeX P-TRAde SRL dI enzO ScIgLITAnO: via giordano bruno, 4 - forn<strong>it</strong>ura Torba;<br />
AzIendA AgRIcOLA TORneSe vIncenzA - di Rizziconi: forn<strong>it</strong>ura Terriccio;<br />
ARcHIecOSTudIO dI ARcH. IAnnInO vIncenzO - Supporto tecnico;<br />
IMPReSA edILe giuseppe cilona: sabbiatura vecchia fontana e forn<strong>it</strong>ura terriccio;<br />
EUROELETTRA di Nicolosi Franco e Saffioti Carmelo: impianto elettrico bagni;<br />
IMPReSA edILe ScHIPILLITI vIncenzO e fIgLIO - Ripristino muratura perimetrale;<br />
edIL cOSTRuzIOne di vigliarolo giovanni: rivestimenti spogliatoio;<br />
IMPReSA edILe di enzO SIMOneTTA: rampa disabili e opere ornamentali;<br />
IMPReSA edILe AnTOnIO TRIMbOLI: facciata e pavimentazione esterna spogliatoi;<br />
Prof. dOMenIcO guLLAce: potatura e sistemazione del verde dell’intero parco;<br />
PubLIc SeRvIce: forn<strong>it</strong>ura gru con cestello;<br />
IMPReSA edILe TOnInO ORLAndO: ripristino scala;<br />
euROInfISSI di Mil<strong>it</strong>ano francesco: forn<strong>it</strong>ura gru per piantumazioni magnolie;<br />
TECNOVIDEO dei fratelli Laganà: forn<strong>it</strong>ura amplificazione per serata inaugurale;<br />
RISTORAnTe PIzzeRIA LA cOLLInA: cena alle Maestranze compimento lavori;<br />
dITTA fAzIO PASQuALe: p<strong>it</strong>turazione bagni, facciata esterna e spogliatoi;<br />
THInk TAnk di daniela Mazzullo: forn<strong>it</strong>ura palloncini per inaugurazione parco.<br />
cOMe AIuTARcI<br />
c/c n. 000094156981 INTESTATo aD aSSocIazIon<br />
e cU LT U R a L e pRo M e T e U S co n c aU S a L e: ” pa Rco GI o c h I”;<br />
BONIFICO CODICE IBAN:<br />
IT39P0760116300000094156981<br />
- poSTe ITaLIane paLMI cenTRo - aSSocIazIone<br />
cULTURaLe pRoMeTeUS.<br />
oppURe RITIRa L’aTTeSTaTo DI paRTecIpazIone, DIReT-<br />
TaMenTe DaI VoLonTaRI DeLLe aSSocIazIonI coInVoLTe<br />
e neI cenTRI aUToRIzzaTI.<br />
LA dOnAzIOne e’ deTRAIbILe dAL-<br />
Le TASSe cOnSeRvAndO LA cOPIA deL<br />
bOnIfIcO O deLL’ASSegnO.<br />
LA SATIRA di Saverio Pet<strong>it</strong>to<br />
poWeReD THE DICTATOR<br />
prometeus<br />
prometeus
Il balcone pIù Incantevole sul mare tIrreno<br />
di Francesco Lovecchio<br />
arcando il cancello della Vil-<br />
Vla comunale dall’ingresso di<br />
via Augimeri e leggendo l’indicazione<br />
“Villa Mazzini 1998” composta<br />
da sampietrini di colore<br />
bianco, si potrebbe pensare che<br />
l’anno si riferisce alla costruzione<br />
dello splendido balcone sul Tirreno.<br />
La data del 1998 ha invece la<br />
pretesa di voler tramandare ai posteri<br />
quando i viali furono selciati<br />
con sampietrini. La supposizione<br />
potrebbe essere leg<strong>it</strong>tima perchè<br />
non tutti sono a conoscenza, che<br />
l’idea di creare un’oasi verde nel<br />
luogo più bello di Palmi, si formò<br />
nella mente fervida degli antichi<br />
amministratori quasi un secolo e<br />
mezzo fa, man mano che il terrapieno<br />
utilizzato come discarica<br />
pubblica incominciò a diventare<br />
una grande spianata. Alla sua formazione<br />
concorse lo smaltimento<br />
delle macerie dei fabbricati rasi<br />
al suolo dal terremoto del 5 febbraio<br />
1783 che per la sua violenza<br />
fu defin<strong>it</strong>o il “Flagello”. per<br />
sostenere l’altipiano che aveva<br />
anche creato un pericoloso strapiombo<br />
e per rendere fruibile ai<br />
c<strong>it</strong>tadini l’incantevole luogo panoramico,<br />
si rese necessario costruire<br />
una grande muro di mattoni<br />
sostenuti da imponenti arcate<br />
e solidi blindi. Per tale motivo,<br />
prima ancora che il manufatto faraonico<br />
fosse ultimato, il luogo fu<br />
chiamato dai Palmesi “Piano delle<br />
Muraglie”; denominazione che<br />
scomparve quando si int<strong>it</strong>olò la<br />
Villa prima al Re Umberto I e nel<br />
1946 a Giuseppe Mazzini. Anche<br />
se per la sua realizzazione contribuirono<br />
diverse amministrazioni<br />
comunali, il mer<strong>it</strong>o maggiore va<br />
ascr<strong>it</strong>to soprattutto al più grande<br />
Sindaco che la C<strong>it</strong>tà ha avuto:<br />
Casimiro Coscinà. Già tre anni<br />
prima dell’ultimazione dell’opera<br />
avvenuta nel 1871, il Consiglio comunale<br />
riun<strong>it</strong>o sotto la Presidenza<br />
del Sindaco Pasquale Suriano,<br />
decideva di ampliarla nel modo<br />
seguente: “Il Presidente letto la<br />
proposta all’ordine del giorno di<br />
utilizzare lo spiazzo rimasto tra<br />
la Villa Muraglie e le case circostanti.<br />
Il Consigliere Saffioti<br />
ottenuta la parola propone al<br />
consiglio di costruirsi nel locale<br />
predetto il Teatro. Il Consigliere<br />
Iannelli ottenuta la parola propone<br />
aggregarsi alla Villa Muraglie<br />
in costruzione. Il Consiglio prese<br />
in esame le due proposte, ha r<strong>it</strong>enuto<br />
quella d’ingrandire la Villa<br />
in costruzione; a maggioranza<br />
di voti 14 contro 3 quattro astenuti<br />
delibera d’ingrandirsi la villa<br />
in costruzione aggregandovi lo<br />
spiazzo rimasto attualmente tra<br />
la detta villa e le case circostanti<br />
dei Signori Iannelli, e Baldari,<br />
con voti 15 contro due, 4 astenuti<br />
delibera costruirsi fra le dette<br />
case, e lo spiazzo una strada larga<br />
quanto quella del Tribunale.<br />
Sempre nello stesso anno il<br />
Consiglio decise di far abbattere<br />
“i pilastri di fabbrica in atto in<br />
costruzione” e di sost<strong>it</strong>uirli con<br />
manufatti in ferro: “Che l’inferriata<br />
sia tutta intorno sostenuta<br />
da colonnette di ferro”. Deliberò<br />
di abbellirla con degli alberi,<br />
vietando di piantare quelli di alto<br />
fusto nello spiazzo perchè “ivi<br />
dovrà costruirsi il Palco per la<br />
musica” e, inoltre, che “La fontana<br />
dovrà essere s<strong>it</strong>uata dirimpetto<br />
alla strada dei Tribunali”.<br />
26 27<br />
Villa Mazzini - “Il Busto di V<strong>it</strong>torio Emanuele II e la vasca dei pesci<br />
LA VILLA MAZZINI DI PALMI<br />
Stabilì infine, che il muro di cinta<br />
si realizzasse con pietra gran<strong>it</strong>ica<br />
“e portare l’acqua della fontana<br />
condotta col tubolato piombo venuto<br />
da Messina, facendo la perizia<br />
al maestro Mezzatesta”.<br />
Nel 1870, sotto la presidenza<br />
dell’assessore Casimiro Coscinà,<br />
si svolse una storica seduta del<br />
Civico Consesso durante la quale<br />
furono approvate importante<br />
opere pubbliche delle quali ancora<br />
oggi ne traiamo grande beneficio.<br />
La prima delibera adottata<br />
fu quella di espropriare l’ab<strong>it</strong>azione<br />
del Sindaco Pasquale Suriano<br />
e di abbatterne una parte,<br />
per prolungare il Corso V<strong>it</strong>torio<br />
Emanuele per dargli una visuale<br />
sul mare e di arieggiare il centro.<br />
Per lo stesso motivo il Consigliò<br />
stabilì di demolire tutte le ab<strong>it</strong>azioni<br />
del Borgo superiore per<br />
congiungere la via Tribunali (oggi<br />
via Roma) con l’ingresso della Villa.<br />
Contraendo un mutuo di 425<br />
mila lire si approvò la spesa per<br />
creare nuove strade, per costruire<br />
il Teatro, per lastricare i due<br />
corsi con gran<strong>it</strong>o, per dotare la<br />
c<strong>it</strong>tà della rete fognaria, per ampliare<br />
la strada della Marinella e<br />
sgomberare i massi che pregiudicavano<br />
l’approdo dei piroscafi e<br />
per costruire la casa comunale.<br />
Nella stessa seduta si destinarono<br />
5.000 lire per completare la<br />
costruzione della Villa: “Considerando<br />
che la Villa in costruzione,<br />
detta delle Muraglie, reclama<br />
ancora delle altre piccole opere<br />
perché sia portata a termine<br />
questa amena e ridente passeggiata,<br />
che tanto sollievo e ricreazione<br />
apporta agli ab<strong>it</strong>anti”.<br />
Ben presto la Villa diventò il<br />
luogo prediletto dei Palmesi e di<br />
tutti coloro che vis<strong>it</strong>andola rimanevano<br />
affascinati dall’incomparabile<br />
panorama che si godeva<br />
dalla sua balconata. Per consentire<br />
di poterla frequentare nelle<br />
ore notturne e di ascoltare la<br />
musica che si esibiva “nelle ore<br />
che secondo la stagione saranno<br />
determinate dal Sindaco stesso e<br />
cioè in tutte le domeniche ed i<br />
giovedì, nonché in tutti i giorni<br />
di festa così civili che religiose”,<br />
venne dotata di un’illuminazione<br />
anche se si rivelò alquanto carente<br />
come evidenziava “Il Popolano”<br />
nel <strong>numer</strong>o del 19 giugno<br />
1881: “benché col <strong>numer</strong>o dei<br />
fanali che vi è si potrebbe ottenere<br />
una luce più viva – lascia a<br />
desiderare…ed ora che siamo a<br />
parlare della Villa, raccomandiamo<br />
all’Amministrazione di provvedere<br />
a che i <strong>numer</strong>osi monelli<br />
che, specialmente sera di giovedì<br />
e di Domenica, fanno tanto baccano<br />
nei pressi della medesima,<br />
ne vengano imped<strong>it</strong>i”. Evidentemente<br />
i monelli disturbavano i<br />
concerti che i giornali locali quasi<br />
sempre esaltavano. “Domenica<br />
sera, pubblicò “La Ragione” del<br />
1° luglio 1887, al nostro giardino<br />
pubblico abbiamo inteso suonare<br />
dalla Banda ed ammirato il<br />
bell’inno-marcia del Maestro Jonata,<br />
int<strong>it</strong>olato Fiori ed una lacrima<br />
agli Eroi di Dogali”.<br />
Due anni prima Rosario Jonata,<br />
noto per aver composto la famosa<br />
marcetta che accompagna<br />
la Varia durante il trasporto, fu<br />
incaricato dalla Giunta di suonare<br />
nella Villa con la sua Banda.<br />
“Sent<strong>it</strong>o inoltre il bisogno del paese<br />
d’avere una banda musicale<br />
per suonare nella Villa, fino a che<br />
non sarà formata la banda musicale<br />
del Comune, ad unanim<strong>it</strong>à<br />
- Delibera - D’inv<strong>it</strong>are il Maestro<br />
Sig.Jonata Rosario onde nei gior-<br />
ni festivi facesse suonare la sua<br />
banda nella Villa, finchè dall’Amministrazione<br />
non sarà provveduto<br />
per una banda Comunale,<br />
mandando il Sindaco di fare per<br />
ciò le pratiche occorrenti”.<br />
Due mesi dopo Jonata rischiò di<br />
avere comminata una multa dalla<br />
Giunta che si era riun<strong>it</strong>a “per deliberare<br />
in ordine alla mancanza<br />
commessa ier sera dal Maestro di<br />
musica Sig.Jonata Rosario, avendo<br />
sciolto la banda di propria autor<strong>it</strong>à,<br />
mentre suonava alla Villa<br />
per la ragione che erano cadute<br />
poche goccie di acqua. Sulla proposta<br />
del Sig.Sindaco, il quale riferisce<br />
d’essersi il detto Maestro<br />
a lui spontaneamente presentato<br />
questa mattina adducendo d’avere<br />
sciolta la musica non solo<br />
perché cominciava a piovere ma<br />
anche perché erasi rotto un cosi<br />
detto pistone della tromba a cui<br />
erano obbligati i pezzi da eseguire,<br />
e che appena ricevuto l’avviso<br />
di tornare sull’orchestra, vi r<strong>it</strong>ornò<br />
dove eseguì il programma”.<br />
L’abbellimento della Villa fu<br />
sempre oggetto di particolare attenzione<br />
dagli amministratori che<br />
si alternarono nella guida della<br />
C<strong>it</strong>tà. Incalzati dei giornali locali<br />
che quasi sempre erano schierati<br />
uno a favore e l’altro contro il governo<br />
c<strong>it</strong>tadino in carica, realizzarono<br />
importanti miglioramenti<br />
come quella della vasca dei pesci<br />
che “La Ragione” del 9 settembre<br />
1888 non mancò di elogiare:<br />
“Finalmente si è tolto di mezzo<br />
alla vasca della Villa comunale<br />
quell’ammasso di pietre e cemento,<br />
d’orridezza ciclopica, sost<strong>it</strong>uendolo<br />
con una fontanina di<br />
ghisa dai contorni elegantemente<br />
civettuoli, da cui zampilla gaiamente,<br />
instancabilmente tanti<br />
schizzetti d’acqua che fanno un<br />
bel vedere. Lode a colui che ebbe<br />
un tal pensiero, e lode ancora<br />
all’ingegnere Sig.Pucci il quale ha<br />
saputo utilizzare quel sottile filo<br />
d’acqua che vi si conduce in quella<br />
vasca da farne tanti zampilli e<br />
disporli si vagamente che, alcuni,<br />
dall’alto, descrivendo una linea<br />
parabolica, scendono in basso,<br />
ed altri s’innalzano fino alla vaschetta<br />
a chiocciola della fontanina<br />
medesima, dove cadono in<br />
pioggia”.<br />
Fin dal 1878 nel giardino pubblico<br />
era stato collocato il primo<br />
monumento scolp<strong>it</strong>o da Rocco<br />
Larussa per immortalare V<strong>it</strong>torio<br />
Emanuele II. “Si passa quindi<br />
a deliberare per l’erezione di un<br />
mezzo busto in marmo nella pubblica<br />
villa al nostro Estinto Sovrano,<br />
ed il Sig.Silvestri propone che<br />
il Comune deliberasse due mila<br />
lire. Il Consiglio - Considerando<br />
che questa c<strong>it</strong>tà, memore del<br />
riscatto della Patria, compiuto<br />
dall’estinto Eroe, debba anch’essere<br />
a nessuna altra seconda,<br />
dare un segno di sent<strong>it</strong>o affetto<br />
a Colui che ci volle liberi - Unanime<br />
delibera d’innalzarsi nella<br />
pubblica villa un busto in marmo<br />
al Primo Re d’Italia, adottando<br />
in quanto alla spesa la proposta<br />
Silvestri ed unendo ancora alla<br />
somma votata dal Consiglio, ciò<br />
che verrà raccolto dalle sottoscrizioni<br />
volontarie, che a tale uopo<br />
si sono aperte in questa c<strong>it</strong>tà”.<br />
Il 15 aprile 1879 moriva all’età<br />
di 49 anni Casimiro Coscinà e la<br />
Società Operaia di Mutuo Soccorso,<br />
che lo aveva voluto come<br />
Presidente Onorario, gli innalzò<br />
nel 1882 un busto marmoreo nella<br />
Villa scolp<strong>it</strong>o da Belardinelli di<br />
Messina, “R<strong>it</strong>enuto che col fatto<br />
il locale allora assegnato per la<br />
sua conformazione e posizione è<br />
poco adatto a collocarvi un mezzo<br />
busto in marmo, che anche<br />
deve servire a decorare la villa,<br />
e perciò è mestiere scegliere un<br />
locale più adatto alla scopo tenendo<br />
presente la conformazione<br />
della villa. Unanime delibera<br />
- Assegnare la quarta aiola a sinistra<br />
entrando dalla porta della<br />
villa che prospetta la chiesa del<br />
Soccorso, onde innalzare il mezzo<br />
busto in marmo al defunto Cav.<br />
Coscinà revocando così la precedente<br />
deliberazione 6 settembre<br />
1881 presa sull’oggetto”.<br />
Nel 1883, sempre per iniziativa<br />
della SOMS, venne incaricato<br />
ancora Belardinelli di scolpire il<br />
busto marmoreo di Garibaldi che<br />
per contrasti pol<strong>it</strong>ici fu posizionato<br />
nella Villa dopo due anni. Nel<br />
1913, per tramandare ai posteri<br />
il genio musicale Nicola Antonio<br />
Manfroce, venne collocata nel<br />
viale centrale la sua immagine<br />
scolp<strong>it</strong>a nel marmo da Vincenzo<br />
Jerace di Polistena.<br />
In una scultura in bronzo realizzata<br />
da Antonio Badolati nel 1963<br />
è ricordato il Sindaco Francesco<br />
carbone e, dal 2004 i busti dei filosofi<br />
Felice Battaglia e Domenico<br />
Antonio Cardone realizzati da Alfredo<br />
Lucifero a cura dell’Ordine<br />
degli Avvocati di Palmi.<br />
Anche il cannone recuperato<br />
dai Sub di Palmi e dedicato<br />
a “Mimmo Arena” ha una storia<br />
che risale alla guerra tra francesi<br />
e spagnoli dopo la ribellione di<br />
Messina del 1675. Evidentemente<br />
faceva parte delle navi da guerra<br />
spagnole affondate nel nostro<br />
mare come testimonia questo<br />
riferimento del tempo. “Qui (il<br />
Principe di Montesarchio) essendo<br />
stato assal<strong>it</strong>o da una fiera<br />
tempesta la notte del quarto dì<br />
di Novembre 1675, fu costretto a<br />
veder nel giorno seguente perire<br />
senza rimedio ne’ lidi della Calabria<br />
fra Scilla, e Palmi tre Navi di<br />
guerra, ed un brulotto di fuoco”.<br />
Oltre all’abbellimento e alla<br />
musica, anche allora esisteva un<br />
chiosco per smerciare dei rinfreschi<br />
durante l’estate come si legge<br />
in un atto di Giunta del 1894.<br />
“R<strong>it</strong>enuto che la concessione fatta<br />
dal Comune al Sig.Gelardi Tommaso<br />
di edificare nel pubblico<br />
giardino un chiosco per smerciare<br />
dei rinfreschi durante l’estate è<br />
scaduta fin dal 1893, senza che<br />
si sia fino ad oggi rinnovata la<br />
convenzione. Attesocchè il Comune<br />
ha bisogno di far cessare tale<br />
stato di cose nell’interesse pubblico.<br />
Attesocchè la concessione<br />
era stata fatta al Gelardi per un<br />
quinquennio gratu<strong>it</strong>amente. R<strong>it</strong>enuto<br />
essere giusto che il Gelardi<br />
debba corrispondere al Comune<br />
un canone per l’occupazione del<br />
suolo comunale su cui è eretto<br />
quel chiosco. R<strong>it</strong>enuto che un certo<br />
utile viene dal Gelardi ricavato.<br />
Che la concessione può essere<br />
fatta pel periodo di tre anni;<br />
che dovrà scadere con la fine di<br />
dicembre 1897. Presi accordi verbali<br />
con lo Gelardi, il quale ha dichiarato<br />
di accettare le condizioni<br />
propostegli - Delibera unanime -<br />
E’ concessa a Gelardi Tommaso di<br />
Antonino l’uso del chiosco da lui<br />
eretto nella Villa Comunale per la<br />
durata di anni tre…”<br />
Durante le calde giornate di<br />
luglio, che mi ha visto assiduo<br />
frequentatore del chiosco dove<br />
mi recavo per trovare refrigerio<br />
e per sorbire l’eccezionale caffè<br />
di Peppe Latella, reso più gradevole<br />
dal sorriso e dalla gentilezza<br />
della graziosa Elena, ho pensato<br />
che sarebbe doveroso che la Villa<br />
venisse int<strong>it</strong>olata a Cosimiro<br />
Coscinà e che si indicasse il 1871<br />
come anno della sua costruzione.<br />
Sono certo che anche Mazzini<br />
sarebbe d’accordo! E Voi?<br />
Sopra, Il Busto marmoreo di Casimiro Coscinà; Pietro Milone in posa davanti al busto.<br />
Sotto, una vista panoramica di Villa Mazzini; La Banda in occasione della festa della Madonna della Sacra Lettera
di Rocco Liberti<br />
ino al giugno del 1943 si dif-<br />
Ffondeva a Palmi, e r<strong>it</strong>engo<br />
anche in altre zone, il bollettino<br />
mensile int<strong>it</strong>olato “Il buon angelo<br />
delle famiglie”, ch’era un’iniziativa<br />
nazionale, ma che riservava<br />
alle singole parrocchie un<br />
certo <strong>numer</strong>o di pagine. A detta<br />
dell’arcidiacono palmese, in uno<br />
scr<strong>it</strong>to apparso l’anno successivo<br />
sulla rassegna, che poi è venuto<br />
a sost<strong>it</strong>uirlo, almeno per la circoscrizione<br />
del SS. Rosario, «recava<br />
la buona parola nelle famiglie<br />
anche più lontane dalla Chiesa,<br />
e, modestamente, ma costantemente,<br />
eserc<strong>it</strong>ava il suo tenue<br />
apostolato».<br />
Ha ered<strong>it</strong>ato istanze e passioni<br />
del “Buon Angelo”, il foglio quindicinale<br />
della Gioventù di Azione<br />
Cattolica S. Antonio di Padova,<br />
“Ascendere”, con sottot<strong>it</strong>olo «ven<strong>it</strong>e<br />
seorsum», la cui direzione<br />
e amministrazione risulta<br />
insediata presso la medesima<br />
chiesa parrocchiale. Realizzato<br />
con la locale tipografia Giuseppe<br />
Genovesi, questo secondo<br />
impegno ha avuto come responsabile<br />
prima Gesuele De Salvo,<br />
quindi il giovane francescano p.<br />
Antonio Gallo, il vero animatore<br />
di una folta schiera, della quale<br />
facevano parte il De Salvo stesso,<br />
Domenico Ferraro, Giuseppe<br />
Minasi, Vincenzo Mazzullo, Franco<br />
palaja ed il p. Giovanni cagliolo,<br />
che se ne occupavano con<br />
entusiasmo giovanile. Nel primo<br />
<strong>numer</strong>o datato 30 gennaio 1944<br />
così, dopo lo sfacelo della guerra,<br />
ch›era già passata almeno nelle<br />
nostre contrade, i giovani cattolici<br />
palmesi si rivolgevano nel<br />
triste frangente agli altri giovani:<br />
28 29<br />
Il gIornalIsmo cattolIco a PalmI<br />
tra bollettInI e <strong>numer</strong>I unIcI<br />
«Vogliamo con l’apostolato della<br />
stampa dare al popolo, nella gioventù<br />
educata agli alti ed eterni<br />
princìpi del Cristianesimo, un<br />
esempio luminoso e trascinatore<br />
di levatura morale, un esempio di<br />
v<strong>it</strong>a e d’azione che concorrerà a<br />
dare il vero volto a quest’attuale<br />
società diruta e rovinosa». In tutti<br />
i 12 <strong>numer</strong>i esaminati (l›ultimo<br />
giunge al 2 luglio) sono presenti<br />
scr<strong>it</strong>ti di G. zappone, G. Repaci,<br />
G. Parrello, p. Antonio Gallo ed<br />
altri celati dietro l›indicazione<br />
delle rispettive cariche ricoperte<br />
in seno all›organizzazione. A fare<br />
la parte del leone sono, logicamente,<br />
temi di problematica giovanile<br />
ed apostolato (La purezza<br />
nei giovani) o questioni prettamente<br />
religiose (La Vergine; S.<br />
Francesco patrono dell’Azione<br />
Cattolica), ma non sono assenti<br />
gli articoli di carattere letterario,<br />
pure se trattati in rapporto<br />
al messaggio cristiano (Carducci<br />
cristiano?; Cristianesimo di Pascoli)<br />
e l’angolo dello storico. a<br />
quest’ultima funzione ha atteso<br />
talora Antonino Basile, che ha<br />
maneggiato la penna per dire di<br />
Tauriana, la probabile progen<strong>it</strong>rice<br />
di Palmi. Il giornale, che si è<br />
reso promotore di una raccolta a<br />
favore dei profughi per motivo di<br />
guerra, ha osp<strong>it</strong>ato spesso carrellate<br />
di notizie e giochi a premio.<br />
Dal 1948 si è manifestata a Palmi<br />
l’intensa attiv<strong>it</strong>à della FUcI,<br />
che fino al 1950 ha offerto alla<br />
pubblicistica locale due <strong>numer</strong>i<br />
unici. In un primo foglio del 19<br />
dicembre 1948, con responsabile<br />
Rocco Camera e dal t<strong>it</strong>olo “Ricreazione<br />
fucina”, dove sono trattate<br />
le questioni puramente legate<br />
all’associazione e si inseriscono<br />
amen<strong>it</strong>à goliardiche, è rilevante<br />
un fondo di Nino Salvaneschi. In<br />
una seconda pubblicazione dell’8<br />
gennaio 1950 articolata in 4 pagine,<br />
con identica intestazione e<br />
responsabile Giuseppe Di Francia,<br />
si espongono, in particolare,<br />
scopi, spir<strong>it</strong>o e metodi del movimento.<br />
Entrambi sono stati impressi<br />
nella tipografia Genovesi.<br />
Di pari passo con la FUcI anche<br />
il Movimento Studenti di Azione<br />
Cattolica ha svolto a Palmi la sua<br />
attiv<strong>it</strong>à ed<strong>it</strong>oriale. Un primo foglio,<br />
“Bel Mondo Studentesco”,<br />
curato in occasione della Pasqua<br />
del 1949 (29 aprile) dalla prof.<br />
ssa Romilde Cocciol<strong>it</strong>o, oltre al<br />
consueto umorismo di marca studentesca,<br />
è venuto a comprendere<br />
un articolo di apertura del<br />
prof. alfio nicotra, «In Cristo» e<br />
altri di don Creazzo e del prof.<br />
Buda, più una bella poesia di Ada<br />
Negri. È stato stampato dalla tipografia<br />
Genovesi. L’11 febbraio<br />
1950 anche l’AIMC si è esposta e<br />
l’ha fatto in occasione dell’inaugurazione<br />
dell’attiv<strong>it</strong>à col foglio<br />
“Noi maestri”, con responsabile<br />
Domenico Ferraro. Nella pubblicazione<br />
le facezie in prosa ed in<br />
versi hanno fatto da corona ad un<br />
fondo di alfio nicotra su «Doveri<br />
e responsabil<strong>it</strong>à del maestro»<br />
e ad un pensiero cristiano di d.<br />
Giovanni Ammendolìa.<br />
Dopo i primi due <strong>numer</strong>i unici<br />
lanciati dalla FUcI a palmi nel<br />
1948 e 1950, un terzo <strong>numer</strong>o<br />
articolato in quattro pagine, col<br />
t<strong>it</strong>olo “Stelle filanti”, che rimonta<br />
al 20 febbraio 1955, è usc<strong>it</strong>o<br />
per il carnevale e, quindi, appare<br />
in perfetta sintonìa con quel<br />
festoso momento. A siglarlo quale<br />
responsabile è stato Oreste<br />
di Francia, mentre alla stampa<br />
ha provveduto la tip. zappone.<br />
“Sputnik ‘58”, che reca per sottot<strong>it</strong>olo<br />
“Telescopio c<strong>it</strong>tadino”, è<br />
stato concep<strong>it</strong>o per il Natale ‹57.<br />
Usc<strong>it</strong>o dai torchi della tip. Siclari<br />
di Reggio Cal. con direttore Giuseppe<br />
Di Francia, ha pubblicato,<br />
tra l›altro, pezzi di bravura di<br />
Antonio Altomonte e Domenico<br />
zappone ed una simpatica ode di<br />
Maria De Maria (Il paese di Gesù<br />
Bambino), sempre naturalmente<br />
con in aggiunta le varie amen<strong>it</strong>à<br />
studentesche. Ultima manifestazione<br />
fucina conosciuta è “La<br />
dolce v<strong>it</strong>a che si conduce a Palmi”,<br />
ed<strong>it</strong>a in quattro pagine nel<br />
marzo del 1960 per i caratteri tipografici<br />
di Genovesi e con direttore<br />
Salvatore Saffioti. Il giornale<br />
si è lim<strong>it</strong>ato a riportare soltanto<br />
cronaca e frizzi c<strong>it</strong>tadini.<br />
Contemporaneamente, lo abbiamo<br />
visto, si sviluppa a Palmi<br />
il Movimento Studenti di A. C.<br />
Dopo la prima sort<strong>it</strong>a del 1949,<br />
ecco il 6 gennaio 1952 “La Cometa”,<br />
<strong>numer</strong>o speciale in 4 pagine<br />
per la festa della matricola ed<strong>it</strong>o<br />
presso la medesima tip. Genovesi<br />
per la responsabil<strong>it</strong>à di Giuseppe<br />
Repaci e, naturalmente,<br />
adeguato al frangente. Il 25 ottobre<br />
1954, per l’inaugurazione<br />
dell’anno scolastico, è apparso<br />
un altro foglio, “Periscopio”,<br />
che, allest<strong>it</strong>o nella tip. zappone,<br />
officiava quale direttore responsabile<br />
Armando Veneto, oggi valente<br />
penalista ed uomo pol<strong>it</strong>ico.<br />
Nella nuova tornata gli studenti<br />
cattolici, che non hanno mancato<br />
di misurarsi nelle sol<strong>it</strong>e amen<strong>it</strong>à<br />
goliardiche, hanno preso in<br />
esame la realtà e vocazione studentesca<br />
e quindi rivolto un inv<strong>it</strong>o<br />
ai giovani a non allontanarsi<br />
dall’idea di Dio e della religione.<br />
“Tempo libero” è nato il 16-17<br />
maggio 1958 in 4 pagine nella<br />
tip. Genovesi ed a sottoscriverlo<br />
sono stati, come responsabile,<br />
ancora Armando Veneto e, come<br />
direttore, antonio Minasi, fin<strong>it</strong>o<br />
giornalista alla RAI. Pensato alla<br />
stregua dei precedenti, ha riportato<br />
un articolo del preside Giacomo<br />
D›Africa, ch›era tutto un<br />
inv<strong>it</strong>o ai giovani a «Volersi bene»<br />
ed un›intervista alla poetessa<br />
Maria De Maria. Ultimo parto è<br />
stato “Noi studenti” del febbraio<br />
1961, ed<strong>it</strong>o in 6 pagine dalla Genovesi,<br />
con due direttori, Nino<br />
Parisi ed Enzo Tripodi e responsabile<br />
Armando Veneto, che si<br />
proponeva quale inv<strong>it</strong>o a dare<br />
«un contributo di idee ed azioni<br />
al movimento, aiutare tutta la<br />
classe studentesca», ed ha offerto<br />
una ricerca storica di Antonio<br />
Basile, «Garibaldi a Palmi nel<br />
1860». Il 6 dicembre 1959 è stata<br />
invece la volta degli Scouts, che,<br />
per festeggiare la celebrazione<br />
del VI anniversario del Riparto I<br />
di Palmi, sono venuti fuori con<br />
“Noi Scouts”, di cui era responsabile<br />
Gaetano Suriano. Oltre<br />
ad intrattenere su questioni di<br />
scoutismo, il giornale ha presentato<br />
un articolo di apertura<br />
di don Rimedio, poi vescovo di<br />
Lamezia Terme (Significato della<br />
ricorrenza) e la leggenda del<br />
Sant’Elia.<br />
Gli studenti cattolici di Palmi<br />
nel 1962, coinvolgendo tanti loro<br />
colleghi della Piana, ma anche di<br />
fuori Piana, hanno dato il via ad<br />
una rivista di più serio impegno<br />
che non i goliardici fogli unici.<br />
La nuova nata, che aveva t<strong>it</strong>olo<br />
“Fuori-classe” e si qualificava<br />
periodico della gioventù studentesca<br />
di C<strong>it</strong>tanova, Gioia Tauro,<br />
Palmi, Polistena, Taurianova,<br />
Vibo Valentia, in un primo momento<br />
ha avuto come direttore<br />
responsabile il palmese Antonio<br />
Minasi e come vice il polistenese<br />
Mimmo Laruffa, oggi ed<strong>it</strong>ore<br />
affermato, quindi ancora il Minasi<br />
ed il palmese Mario Ieropoli.<br />
Stampata variamente presso l’Industria<br />
Meridionale di Reggio Calabria<br />
e nelle tipografie zona di<br />
Messina, Arte e V<strong>it</strong>a di Giffone e<br />
zannoni di Roma, “Fuori-classe”<br />
è pervenuta, in due riprese, fino<br />
al 1967 con un supplemento natalizio,<br />
ma nella seconda serie ha<br />
dovuto subìre il declassamento a<br />
giornale con 4 pagine. La pubblicazione,<br />
nella quale si offrivano<br />
temi che dibattevano problemi<br />
giovanili o di più vistosa attenzione,<br />
quali la fame nel mondo<br />
e l›emigrazione, ma anche di<br />
letteratura (Garcia Lorca) e attual<strong>it</strong>à<br />
(Ricordo di Kennedy) e si<br />
trovava arricch<strong>it</strong>a di rubriche di<br />
cinema, sport, costume, recensioni,<br />
poesie e molta pubblic<strong>it</strong>à,<br />
veniva considerata dagli ideatori<br />
«strumento nuovo che impegnasse,<br />
all›interno, ad un livello<br />
più elevato, i nostri mil<strong>it</strong>anti, e<br />
che ci consentisse, all›esterno,<br />
di dialogare con i più lontani,<br />
con coloro i quali mai avremmo<br />
l›occasione d›un colloquio diretto<br />
e personale».<br />
Il giornalismo cattolico nella<br />
Piana - lo conferma il pullulare<br />
dei tanti periodici laici riscontrati<br />
- si è venuto a sviluppare<br />
maggiormente nei centri in cui<br />
esistevano delle tipografie, i cui<br />
t<strong>it</strong>olari certe volte n›erano anche<br />
la parte principale. Ne sono un<br />
palp<strong>it</strong>ante esempio Palmi e Polistena,<br />
anche se per altro verso<br />
occorre convenire che nel capoluogo<br />
di circondario, più che altrove,<br />
per effetto dei tanti ist<strong>it</strong>uti<br />
scolastici od uffici presenti,<br />
si trovavano molti più individui<br />
capaci di accogliere istanze di un<br />
certo livello. Le intraprendenze<br />
più serie e durature sono attecch<strong>it</strong>e<br />
in quelle comun<strong>it</strong>à che, oltre<br />
al beneficio di possedere delle<br />
tipografie, avevano dalla loro<br />
un retaggio di tradizioni culturali<br />
di maggiore respiro ed un peso<br />
superiore in fatto di popolazione<br />
od enti di riconosciuto prestigio<br />
come Oppido, Palmi, Polistena,<br />
Taurianova. Le testate cattoliche<br />
sono fior<strong>it</strong>e nella piana prima e<br />
dopo il Fascismo. Anzi, ove si eccettuino<br />
la sporadica “Unione Sacra“<br />
usc<strong>it</strong>a a Polistena forse per<br />
qualche <strong>numer</strong>o appena ed il bollettino<br />
vescovile, si può senz’al-<br />
tro affermare che nel periodo in<br />
cui imperava la d<strong>it</strong>tatura nessun<br />
tentativo giornalistico autonomo<br />
ha avuto modo di venir fuori. Ma<br />
questo è un fatto più che logico.<br />
In un regime, nel quale uno pensava<br />
e decideva per tutti, non<br />
era offerta alcuna possibil<strong>it</strong>à di<br />
esprimersi liberamente e, ove in<br />
qualche modo fosse stata offerta,<br />
non c’erano né lo spir<strong>it</strong>o né la<br />
volontà per operare diversamente<br />
dagli altri.<br />
per le considerazioni fin qui<br />
espresse e ponendo mente soprattutto<br />
al fatto che si è trattato<br />
quasi sempre di iniziative<br />
saltuarie e di breve durate originatesi<br />
in una società, nella quale<br />
la disorganizzazione resta una<br />
regola, un servizio giornalistico<br />
cattolico ha avuto perciò nella<br />
Piana scarso successo e, di conseguenza,<br />
modesta incisiv<strong>it</strong>à.<br />
Tuttavia, i tanti sforzi impegnati<br />
qua e là non saranno stati compiuti<br />
invano e le varie testate,<br />
che hanno fatto spesso da palestra<br />
ad una schiera di persone,<br />
che si sarebbero poi tanto affermate<br />
in diversi campi, sono state<br />
sicuramente, come scriverà d.<br />
Bellissimo in “Alzare le Vele”, dei<br />
semi di bene, che se non sono arrivati<br />
a diventare alberi grandi,<br />
avranno prodotto anch’essi i loro<br />
modesti frutti.
Anche con Caronte, Minosse e Ulisse, gli anticicloni che hanno caratterizzato le nostre calde giornate, un<br />
piacevole, dolce e fresco dessert può portare il giusto sollievo.<br />
IL GELATO<br />
Dalle origini aD oggi, ripercorriamo l’affascinante storia Di un alimento<br />
Digeribile e nutriente, vanto Della migliore traDizione gastronomica <strong>it</strong>aliana.<br />
di Walter Cricrì<br />
intracciare le origini del ge-<br />
Rlato nell’antich<strong>it</strong>à è complesso:<br />
i riferimenti alla refrigerazione<br />
di frutta, latte e miele si<br />
incontrano sia negli antichi testi<br />
sia nelle cronache delle scoperte<br />
archeologiche più note.<br />
Nelle Sacre Scr<strong>it</strong>ture, Isacco offre<br />
ad Abramo latte di capra misto<br />
a neve: uno dei primi mangia<br />
e bevi della nostra storia.<br />
Esiste uno studio europeo sui<br />
cibi conservati tra i ghiacci, da<br />
parte di popolazioni Neanderthaliane,<br />
le quali nascondevano<br />
tra le nevi, allo scopo di preservare<br />
la loro durata, bacche e pezzi<br />
di carne di cervide, nonché<br />
frutti secchi. In segu<strong>it</strong>o popoli<br />
più evoluti conobbero attraverso<br />
l’allevamento quello che<br />
era il latte ghiacciato, alimento<br />
tutt’altro che raro nei periodi invernali.<br />
Una memoria storica riferisce<br />
che re Salomone era un grande<br />
consumatore di sciroppi ghiacciati<br />
e che Alessandro Magno,<br />
durante le sue battaglie in India,<br />
reclamasse un continuo rifornimento<br />
di neve da impiegare,<br />
mescolata a miele e frutta, durante<br />
le marce e i combattimenti.<br />
C’è chi fa risalire l’origine del<br />
gelato a circa 3.000 anni prima<br />
di Cristo, presso le popolazioni<br />
dell’estremo Oriente, verosimilmente<br />
cinesi: mediante le invasioni<br />
mongoliche, il gelato sarebbe,<br />
in segu<strong>it</strong>o, sbarcato in Grecia<br />
e in Turchia, offrendosi agli altri<br />
paesi del bacino del Med<strong>it</strong>erraneo.<br />
Negli scavi archeologici<br />
dell’antica Troia, sono state portate<br />
alla luce delle ghiacciaie,<br />
fosse destinate a conservare il<br />
ghiaccio e la neve, accumulata<br />
in strati, ricoperta con foglie e<br />
paglia.<br />
Nell’Antica Grecia era diffuso<br />
l’uso di bevande preparate con<br />
un po’ di limone, miele e molto<br />
succo di melagrana, con neve o<br />
ghiaccio, mentre a Roma venivano<br />
serv<strong>it</strong>e le nivatae potiones,<br />
preparate mescolando ghiaccio,<br />
tr<strong>it</strong>ato finemente, e miele ad altro<br />
ghiaccio mescolato con succo<br />
di frutta, in modo da realizzare<br />
una specie di crema ghiacciata.<br />
Ci viene trasmesso che il<br />
generale Quinto Fabio Massimo<br />
inventò una ricetta tipo sorbetto;<br />
Quinto Massimo Gorgo afferma<br />
che il primo ad introdurre ufficialmente<br />
nei banchetti l’uso del<br />
gelato fu l’imperatore Nerone, il<br />
quale, nell’anno 62 d.C., offrì ai<br />
suoi inv<strong>it</strong>ati una bevanda consistente<br />
in frutta tr<strong>it</strong>ata, miele e<br />
neve.<br />
Durante il Medioevo, in Oriente,<br />
venne realizzata la decisiva<br />
scoperta del sistema per congelare<br />
i succhi di frutta ponendoli<br />
30 31<br />
in recipienti circondati di ghiaccio<br />
tr<strong>it</strong>ato.<br />
I Crociati, di r<strong>it</strong>orno dalla Terra<br />
Santa, portarono sulle mense<br />
dei ricchi d’europa raffinatissime<br />
ricette di sorbetti a base<br />
di agrumi, gelsi e gelsomini. Il<br />
salto di qual<strong>it</strong>à verso un gelato<br />
moderno si ha con l’arrivo in<br />
Sicilia nel XI secolo degli Arabi,<br />
che iniziano a utilizzare non più<br />
il miele ma la canna da zucchero<br />
che trovano lì. La parola sorbetto<br />
sembra tragga origine proprio<br />
dall’arabo scherbet=dolce<br />
neve; oppure dall’etimo, sempre<br />
arabo, sharber=sorbire, da cui<br />
passando attraverso la lingua<br />
turca, sarebbe stato coniato il<br />
termine chorbet.<br />
Verso la fine del XIII secolo,<br />
Marco Polo porta dalla Cina nuove<br />
tecniche per il congelamento<br />
artificiale, mescolando acqua<br />
e saln<strong>it</strong>ro. Nel Cinquecento viene<br />
decretato il successo del<br />
gelato presso le corti <strong>it</strong>aliane<br />
ed europee: presso la corte di<br />
Caterina de’ Medici venne band<strong>it</strong>o<br />
un concorso culinario e a<br />
vincere fu il sorbetto preparato<br />
da Ruggeri; sempre a Firenze<br />
Bernardo Buontalenti perfezionò<br />
la conservazione della<br />
neve. Il siciliano Francesco Procopio<br />
de’ Coltelli con una rudimentale<br />
sorbettiera, costru<strong>it</strong>a e<br />
lasciatagli in ered<strong>it</strong>à dal nonno,<br />
affrontò l’avventura di un lungo<br />
viaggio sulle strade della nostra<br />
penisola infestate dai briganti,<br />
con l’intento di conquistare<br />
Parigi.<br />
Nell’anno 1686 aprì il suo primo<br />
caffè-gelateria nella cap<strong>it</strong>ale<br />
transalpina. Luigi XIV, il Re<br />
Sole, lodò pubblicamente i suoi<br />
prodotti contribuendo ad aumentare<br />
il suo successo. In segu<strong>it</strong>o<br />
ampliò il suo locale e si trasferì<br />
alla rue de l’Ancienne Comédie<br />
Française, aprendo un r<strong>it</strong>rovo<br />
al quale diede il proprio nome,<br />
chiamandolo Café Procope, diventato<br />
poi uno dei più celebri<br />
caffè letterari d’Europa. Nel ‘900<br />
inizia la produzione industriale<br />
del gelato.<br />
Oggi dal punto di vista produttivo<br />
e della lavorazione, esistono<br />
due varietà ben distinte di<br />
gelato: il gelato artigianale e il<br />
gelato industriale.<br />
La prima tipologia di gelato,<br />
che ered<strong>it</strong>a le caratteristiche<br />
storiche peculiari di ogni terr<strong>it</strong>orio<br />
gastronomico, è caratterizzato<br />
dall’uso di materie prime<br />
fresche. Rispetto a quello industriale<br />
può presentare le seguenti<br />
differenze:<br />
. il prodotto è sol<strong>it</strong>amente fresco<br />
e prodotto dallo stesso rivend<strong>it</strong>ore;<br />
. minor quant<strong>it</strong>à di grassi (6-<br />
10% in quello prodotto artigianalmente<br />
8-12% in quello industriale);<br />
. minor quant<strong>it</strong>à d’aria (max<br />
35% negli artigianali, min 70% in<br />
quelli industriali);<br />
Nel gelato artigianale propriamente<br />
detto, l’ingrediente<br />
presente in maggiore quant<strong>it</strong>à è<br />
il latte (almeno il 60 percento)<br />
segu<strong>it</strong>o dagli zuccheri (14~24<br />
percento) e dalla panna (5~20<br />
percento).<br />
Spesso è presente anche una<br />
certa quant<strong>it</strong>à di latte magro in<br />
polvere, per garantire un adeguato<br />
apporto di proteine e solidi<br />
del latte, di v<strong>it</strong>ale importanza<br />
per il mantenimento della struttura:<br />
il lattosio, presente in circa<br />
50%, serve per assorbire l’acqua<br />
libera, mentre le proteine per<br />
dare corpo e stabil<strong>it</strong>à.<br />
La ricetta di un buon gelato artigianale,<br />
oltre alla selezione di<br />
ingredienti di alta qual<strong>it</strong>à, dovrà<br />
presentare un corretto bilanciamento<br />
dei componenti solidi dei<br />
vari ingredienti. Tali componenti<br />
sono il grasso vaccino, un<strong>it</strong>o talvolta<br />
a quello del tuorlo d’uovo<br />
di gallina, gli zuccheri, i solidi<br />
magri del latte. Si trovano anche<br />
altri ingredienti solidi, quali stabilizzanti<br />
dell’emulsione acquagrasso,<br />
addensanti di legame per<br />
l’acqua, determinati ingredienti<br />
dipendenti dal gusto, come per<br />
esempio i prodotti derivati dal<br />
cacao, semi a guscio (nocciola,<br />
pistacchio, mandorla, noce,<br />
pinoli).<br />
Purtroppo ci siamo disab<strong>it</strong>uati<br />
ai sapori, distinguiamo con difficoltà<br />
le divers<strong>it</strong>à e le caratteristiche<br />
organolettiche; spesso ci<br />
basta che un gelato sia vaporoso,<br />
per scambiarlo per una crema<br />
finissima, che un cioccolato<br />
abbia un sapore molto forte per<br />
immaginarlo “chissà quanto fondente”<br />
e cosi via. Il buon gelato<br />
artigianale, talvolta, può essere<br />
riconosciuto dalla percezione<br />
del singolo gusto, ognuno sarà<br />
diverso perché realizzato con<br />
una determinata ricetta specifica,<br />
quasi come un piatto di<br />
alta cucina, e poi da una verifica<br />
attenta delle proposte rigorosamente<br />
stagionali e non eccessivamente<br />
“straordinarie”; molto<br />
semplicemente quelle offerte<br />
dal terr<strong>it</strong>orio.<br />
Per riconoscer i difetti grossolani,<br />
fare attenzione alla presenza<br />
di grandi cristalli di ghiaccio;<br />
ciò potrebbe indicare che in quel<br />
gelato è stata utilizzata troppa<br />
acqua che si è “righiacciata”; in<br />
sintesi potrebbe trattarsi di un<br />
gelato vecchio e mal conservato.<br />
Colori troppo accesi e “straordinari”<br />
dovrebbero far dub<strong>it</strong>are.<br />
Ultimo consiglio, guardate anche<br />
quanti gusti offre la gelateria: oltre<br />
i 20, di sol<strong>it</strong>o, diventa molto<br />
difficile garantire una produzione<br />
artigianale, sia per i tempi<br />
di lavorazione che per “dare un<br />
senso ai gusti”.
“YOGURT”<br />
ELISIR DI<br />
LUNGA VITA<br />
accogliamo con immenso piacere l’opportun<strong>it</strong>à che c’è stata data<br />
Rdi raccontare ai lettori di MadreTerra il progetto: “INVITO ALLA<br />
conoScenza DeLLo YoGURT” rivolto alla scuola Rocco De zerbi<br />
e S. Francesco di Palmi, che ha lo scopo di informare i bambini sui<br />
benefici dello yogurt, la storia di questo, i processi di produzione e i<br />
contenuti nutrizionali. Mettiamo a disposizione struttura e competenza<br />
e offriamo lo yogurt naturale alle scolaresche. La nostra iniziativa<br />
vuole attirare l’attenzione dei bambini su un alimento importante<br />
della nostra dieta e la nostra ricerca si basa su dati raccolti da nostro<br />
franchising yoking, il quale rivela che noi <strong>it</strong>aliani siamo fan dello yogurt,<br />
alimento che consumiamo volentieri e spesso, perché ci nutre<br />
in modo fresco e leggero ma anche perché ci infonde sensazioni di<br />
calma e distensione e ci aiuta a raggiungere l’equilibrio psico-fisico.<br />
Da sempre allo yogurt sono riconosciuti effetti benefici se non addir<strong>it</strong>tura<br />
curativi sul nostro organismo. Ad isolare il lactobacillus preposto<br />
alla fermentazione che trasforma il latte in yogurt fu Metchnikov,<br />
biologo allievo di Pasteur, il quale scoprì che l’assunzione di questo<br />
alimento sconfiggeva i batteri dell’intestino e sosteneva che il consumo<br />
di questo alimento allungasse la v<strong>it</strong>a e ne fu incurios<strong>it</strong>o dal fatto<br />
che le popolazioni della Bulgaria fossero longeve e alla base della loro<br />
alimentazione c’era propio lo yogurt. E’ dimostrato che lo yogurt migliora<br />
la digestione, aiuta contro i problemi di st<strong>it</strong>ichezza, aumenta le<br />
difese immun<strong>it</strong>arie, viene impiegato durante le terapie antibiotiche<br />
e si ipotizza un’azione cancro-protettiva al colon e mammella. Insomma<br />
oltre ad essere un alimento goloso e piacevole al palato viene<br />
impiegato per curare <strong>numer</strong>osi problemi del nostro organismo. Ed è<br />
per questo che è fondamentale la scelta di una materia prima di alta<br />
qual<strong>it</strong>à per far si che questo alimento goda davvero di tutte quelle<br />
proprietà che lo rendono un elisir di lunga v<strong>it</strong>a. La nostra attiv<strong>it</strong>à di<br />
tipo artigianale garantisce al consumatore tutto questo; il latte di<br />
altissima qual<strong>it</strong>à, i fermenti lattici e nessuna aggiunta di sostanze che<br />
lo renderebbero “artefatto” e non possiederebbe tutte quelle qual<strong>it</strong>à<br />
che lo dovrebbero distinguere per i benefici salutari, ma non solo, gli<br />
darebbero un sapore alterato (fasullo) e non quel gusto acidulo intenso<br />
fresco unico nel suo genere che fa capire al consumatore che sta<br />
assaporando un prodotto artigianale che si distingue dagli altri per i<br />
suoi benefici sub<strong>it</strong>o costatabili. Infatti la qual<strong>it</strong>à e la sicurezza sono i<br />
requis<strong>it</strong>i di fondamentale importanza per ogni prodotto da noi realizzato<br />
sopratutto perché i nostri principali consumatori sono i bambini.<br />
Per questo yOKING ha strutturato un sistema volto ad assicurare che<br />
gli standard di qual<strong>it</strong>à si mantengano ai più alti livelli utilizzando<br />
come materie prime latte di alta qual<strong>it</strong>à per lo yogurt, cioccolate<br />
senza grassi idrogenati per le farc<strong>it</strong>ure, nutella Ferrero e frutta di<br />
<strong>32</strong> 33<br />
“Non c’è uomo che non mangi e non<br />
beva; pochi però sono quelli che apprezzano<br />
il buon sapore”<br />
(CHUNG UNG)<br />
stagione e inoltre crepes, waffel e Pancake americani sono tutti prodotti<br />
freschissimi, cotti al momento in quanto, il nostro franchising<br />
yoking,non utilizza prodotti precotti, di scarsa qual<strong>it</strong>à, di basso valore<br />
nutrizionale e a rischio di contaminazione batterica. Vogliamo far sapere<br />
che abbiamo avuto la possibil<strong>it</strong>à di partecipare alla trasmissione<br />
“I FATTI VOSTRI DI RAI 2” condotta da Giancarclo Magalli preparando<br />
un dolce della tradizione calabrese e ricevendo l’apprezzamento in<br />
diretta per il nostro operato, e ringraziare per questo l’amico Angelo<br />
che ci ha dato questa visibil<strong>it</strong>à nazionale, credendo nelle nostre<br />
capac<strong>it</strong>à. Per concludere, il progetto: “ALLA SCOPERTA DELLO yO-<br />
GURT” (che ci vedrà anche il prossimo anno scolastico presenti nelle<br />
scuole palmesi e non solo) ci ha arricch<strong>it</strong>o dal punto di vista umano e<br />
professionale e per noi che amiamo il nostro lavoro e che vogliamo<br />
primariamente diffondere la cultura del consumo dello yogurt abbiamo<br />
raggiunto il nostro obbiettivo. Per questo vogliamo ringraziare<br />
in primis il dirigente scolastico, Nunzio Santoro, per averci aperto<br />
le porte della scuola e la gentilissima collaborazione del corpo insegnanti<br />
che ci hanno sostenute e incoraggiate veicolando ai bambini<br />
il nostro lavoro. e per finire ringraziamo caRToon SToRe del porto<br />
degli Ulivi che ci ha forn<strong>it</strong>o i gadget da donare ai bambini.<br />
Lo staff di Yoking<br />
Luana, Eleonora, Caterina,<br />
la piccola Fermentina ed il monello Herpes
LA MEDICINA TRADIZIONALE<br />
di Carmela Gentile<br />
E L’OMEOPATIA<br />
’omeopatia (dal greco ὅμοιος,<br />
L simile, e πάθος, sofferenza) è<br />
un metodo terapeutico alternativo,<br />
i cui principi teorici sono stati formulati<br />
dal medico tedesco Samuel<br />
hahnemann verso la fine del XVIII<br />
secolo. Questo metodo oggi viene<br />
adottato sia nell’uomo che negli<br />
animali, per la cura di determinate<br />
patologie e ad usarlo sono anche<br />
medici regolarmente laureati ed<br />
iscr<strong>it</strong>ti agli albi professionali.<br />
In realtà possiamo dire, senza<br />
tema di offendere nessuno, che<br />
l’omeopatia è in realtà “un principio”<br />
di cui ci si innamora, e cioè<br />
la possibil<strong>it</strong>à di curare alcune malattie<br />
senza gli effetti collaterali<br />
della medicina tradizionale. Indubbiamente<br />
esistono anche delle casistiche<br />
sui risultati clinici di tale<br />
terapia. Ma se questi risultati siano<br />
stati ottenuti con metodo scientifico,<br />
cioè con studi in doppio cieco, è<br />
tutta un’altra storia. La convinzione<br />
della comun<strong>it</strong>à scientifica internazionale<br />
è quella che l’efficacia di<br />
tale terapia sia da attribuire interamente<br />
al suo effetto “placebo”, e<br />
cioè a quella straordinaria capac<strong>it</strong>à<br />
della mente umana di convincersi<br />
della reale efficacia di un farmaco<br />
e di voler guarire a tutti i costi.<br />
In Gran Bretagna, nel 2010, per<br />
iniziativa di una organizzazione<br />
senza scopo di lucro che si propone<br />
la promozione dello scetticismo<br />
scientifico, è nata una campagna<br />
di sensibilizzazione e di pressione<br />
nei confronti della Boots, la più<br />
nota catena di farmacie del Regno<br />
Un<strong>it</strong>o, in segu<strong>it</strong>o alla decisione di<br />
quest›ultima di distribuire anche<br />
prodotti omeopatici. Il motto della<br />
campagna è: “Omeopatia: non c›è<br />
niente dentro», e l›iniziativa ha già<br />
prodotto una dimostrazione pubblica,<br />
durante la quale centinaia di<br />
volontari hanno letteralmente ingurg<strong>it</strong>ato<br />
interi flaconi di prodotti<br />
omeopatici, senza riscontrare alcun<br />
effetto pos<strong>it</strong>ivo o negativo.<br />
Alla base dell›omeopatia vi è il<br />
cosiddetto principio di simil<strong>it</strong>udine<br />
del farmaco («similia similibus<br />
curantur»), concetto privo di<br />
fondamento scientifico enunciato<br />
dallo stesso Hahnemann, secondo<br />
il quale il rimedio appropriato per<br />
una determinata malattia sarebbe<br />
dato da quella sostanza che, in una<br />
persona sana, induce sintomi simili<br />
a quelli osservati nella persona<br />
malata. Tale sostanza, detta anche<br />
«principio omeopatico», una volta<br />
individuata viene somministrata al<br />
malato in una quant<strong>it</strong>à fortemente<br />
dilu<strong>it</strong>a; la misura della diluizione è<br />
defin<strong>it</strong>a dagli omeopati potenza.<br />
Allo stato attuale, nessuno studio<br />
scientifico pubblicato su riviste<br />
mediche di valore riconosciuto ha<br />
potuto dimostrare che l’omeopatia<br />
presenti, per una qualsiasi malattia<br />
un’efficacia clinica. Inoltre, l’omeopatia<br />
viene cr<strong>it</strong>icata dagli scienziati<br />
per la sua debolezza teorica<br />
(cioè l’incompatibil<strong>it</strong>à dei suoi postulati<br />
con le odierne conoscenze<br />
chimiche) e per la mancanza di un<br />
meccanismo plausibile che ne possa<br />
spiegare il funzionamento. Per l’insieme<br />
di queste ragioni l’omeopatia<br />
è stata defin<strong>it</strong>a una pseudoscienza.<br />
L’opinione non dimostrata degli<br />
omeopati, e contraria all’evidenza<br />
scientifica in campo chimico,<br />
biologico e farmacologico, è che<br />
34 35<br />
diluizioni maggiori della stessa sostanza<br />
non provocherebbero una<br />
riduzione dell’effetto farmacologico,<br />
bensì un suo ipotetico potenziamento.<br />
In realtà le diluizioni usate<br />
nell’omeopatia sono tanto alte da<br />
rendere il prodotto omeopatico un<br />
semplice composto di zucchero.<br />
La tradizione omeopatica successiva<br />
(ad esempio con lo statun<strong>it</strong>ense<br />
James Tyler Kent) ha dato<br />
molto risalto alla dimensione psicologica<br />
della malattia.<br />
I rimedi sono elencati nella materia<br />
medica, che illustra per ogni<br />
sostanza i sintomi corrispondenti.<br />
La diluizione, concetto fondamentale<br />
e sul quale si appuntano<br />
le cr<strong>it</strong>iche maggiori, viene detta<br />
in omeopatia potenza. Le potenze<br />
sono in realtà diluizioni 1 a 100 o<br />
diluizioni 1 a 10 .<br />
Ogni sostanza omeopatica pronta<br />
per l’impiego riporta il tipo di diluizione<br />
e la potenza.<br />
Numerosi preparati omeopatici<br />
sono dilu<strong>it</strong>i a potenze ancora maggiori.<br />
A fronte di questi dati, gli omeopati<br />
credono nella cosiddetta<br />
memoria dell’acqua. Secondo tale<br />
tesi, anche dopo <strong>numer</strong>ose trasformazioni<br />
e a grande distanza dal<br />
luogo di origine, le molecole conserverebbero<br />
per un determinato<br />
periodo di tempo una geometria<br />
molecolare derivata dagli elementi<br />
chimici con cui sono venute a<br />
contatto. Senza l’effetto memoria<br />
dell’acqua, le concentrazioni di<br />
principio attivo in queste soluzioni<br />
acquose sono così basse da essere<br />
prive di effetti terapeutici. Tuttavia,<br />
a parte i problemi concettuali<br />
(non è chiaro perché l’acqua conserverebbe<br />
soltanto le proprietà<br />
terapeutiche e non quelle tossiche<br />
delle sostanze con cui è stata a<br />
contatto) non esiste, almeno finora,<br />
alcuna prova scientifica della<br />
presunta “memoria dell’acqua”.<br />
Gli unici risultati statisticamente<br />
significativi sono confrontabili con<br />
quelli derivanti dall’effetto placebo,<br />
come ho già spiegato in precedenza,<br />
indotto anche dalla particolare<br />
attenzione che l’omeopata presta al<br />
paziente e alla sua esperienza soggettiva<br />
della malattia, e quindi non<br />
dal farmaco assunto dal paziente.<br />
Studi che hanno provato a quantificare<br />
il grado di soddisfazione<br />
soggettiva dei pazienti in cura<br />
omeopatica hanno mostrato risultati<br />
ragguardevoli e spiegano il<br />
successo sociale di tale pratica terapeutica.<br />
Assai meno univoco è il risultato<br />
di studi clinici condotti su singoli<br />
rimedi o sul trattamento di specifiche<br />
patologie, dove gli es<strong>it</strong>i appaiono<br />
assolutamente in linea col noto<br />
effetto placebo.<br />
In Italia l’immissione in commercio<br />
di un prodotto omeopatico è regolata<br />
dal Decreto Legislativo n. 185/95<br />
del 17 marzo 1995. All’articolo 3 della<br />
legge inoltre si fa divieto di pub-<br />
blicizzare i prodotti omeopatici.<br />
Personalmente r<strong>it</strong>engo che ci si<br />
possa anche innamorare di un principio<br />
terapeutico “che non nuoccia<br />
”, tuttavia, nel momento in cui<br />
entra in gioco una patologia grave,<br />
che necess<strong>it</strong>a di un trattamento la<br />
cui efficacia sia dimostrata, bisogna<br />
senza dubbio sgombrare il campo<br />
dalle terapie alternative ed intraprendere<br />
la strada sicura della ben<br />
consolidata medicina tradizionale,<br />
con tutti i lim<strong>it</strong>i ed i possibili effetti<br />
collaterali che si porta dietro.<br />
Sicuramente oggi si tende a fare<br />
un abuso di farmaci; ogni piccolo<br />
fastidio necess<strong>it</strong>a prontamente di<br />
una terapia. c’è un rifiuto categorico<br />
verso il dolore e tolleranza zero<br />
verso qualsivoglia problema fisico.<br />
In quest’ottica ci si ab<strong>it</strong>ua ad abusare<br />
dei farmaci con evidente danno<br />
fisico e psichico dell’organismo.<br />
E’ facile dunque convincersi a<br />
“sposare” un principio terapeutico<br />
che, se non altro, promette di<br />
non causare danni. Dunque prendiamo<br />
pure farmaci omeopatici<br />
per le difese immun<strong>it</strong>arie, per le<br />
allergie stagionali al polline, per il<br />
mal di testa, male non fa! Ma guai<br />
a mettersi nelle mani di filosofi e<br />
ciarlatani quando siamo affetti da<br />
una vera malattia! In Italia vi è un<br />
rigido controllo dei principi farmacologici<br />
ad opera della farmacopea<br />
ufficiale e tutte le terapie ufficiali<br />
devono passare attraverso un rigido<br />
banco di prova che comprende prove<br />
tossicologiche su animali di laboratorio<br />
e sull’uomo, prima di essere<br />
ammesse. Un farmaco inoltre deve<br />
possedere effetti farmacologici dimostrati<br />
con studi in doppio cieco.<br />
Gli effetti collaterali ( tutti!) devono<br />
essere minuziosamente descr<strong>it</strong>ti<br />
nel foglio illustrativo e vi è obbligo<br />
da parte dei medici di segnalare su<br />
appos<strong>it</strong>e schede eventi avversi derivanti<br />
dall’uso di un farmaco, che<br />
non siano già stati descr<strong>it</strong>ti.<br />
In quest’ottica dunque, la vecchia<br />
medicina tradizionale risulta<br />
l’unica strada davvero sicura e affidabile<br />
per la cura delle malattie<br />
umane e animali. Indubbiamente,<br />
l’invasione di prodotti chimici ed<br />
un certo comportamento disinvolto<br />
che nel passato hanno adottato<br />
alcune aziende farmaceutiche<br />
e anche alcuni medici con pochi<br />
scrupoli che si sono fatti distogliere<br />
dalla loro “missione”, ha consent<strong>it</strong>o<br />
la nasc<strong>it</strong>a di una pletora di farmaci,<br />
molti dei quali inutili doppioni<br />
ed alcuni anche privi di efficacia se<br />
non pericolosi. Oggi devo dire che<br />
da parte del Ministero della Salute<br />
viene operato un rigido controllo<br />
sulle nuove molecole che vengono<br />
immesse sul mercato. Per cui, senza<br />
dubbio, si può dire che il nostro<br />
paese abbia finalmente adottato il<br />
giusto approccio nella cura delle<br />
malattie, inv<strong>it</strong>ando anche i medici<br />
a non fare abusi nella prescrizioni<br />
di farmaci che, come gli antibiotici<br />
sono preziosi, ma facilmente<br />
possono generare delle resistenze.<br />
L’argomento risulta piuttosto complesso<br />
e necess<strong>it</strong>erebbe di un maggiore<br />
approfondimento. Lim<strong>it</strong>iamoci<br />
pertanto a considerare piuttosto<br />
sicura ed affidabile la vecchia medicina<br />
tradizionale, ricorrere ad<br />
essa per la cura delle malattie acute<br />
e croniche di un certo rilievo e<br />
a diffidare sempre da tutti coloro<br />
che vogliono “vendere salute”.
corripalmi <strong>2012</strong><br />
II° Edizione<br />
36 37<br />
classifica gara non compet<strong>it</strong>iva donne 2km 800m<br />
1) SaFFIoTI conceTTa 13:04<br />
2) GenTILe MaRIa GIUSeppa 13:38<br />
3) STancaneLLo MaRIa 13:39<br />
classifica gara non compet<strong>it</strong>iva uomini 2km 800m<br />
1) MeLISSaRI MaRco 09:45<br />
2) SpIneLLI GIUSeppe 10:00<br />
3) STRanIeRI cLaUDIo 10:11<br />
classifica gara compet<strong>it</strong>iva donne 5km 600m<br />
1) De Leo paLMa VIoLeTTacLUB 20:44<br />
2) ScIonTI GaeTana a.S.D. STILeLIBeRo 20:50<br />
3) coSTanTIno aLeSSIa aTLeTIca ReGGIna 21:59<br />
classifica gara compet<strong>it</strong>iva uomini 8km 400m<br />
1) pRanno anDRea aTL cIVITaS oLBIa 25:50<br />
2) GIoFRe› MIcheLe aTL. caSTeLLo 26:50<br />
3) coSTanTIno conSoLaTo IcaRo 26:55<br />
____<br />
Grazie, grazie, grazie<br />
on è solo mer<strong>it</strong>o del RunningPalmi, del suo direttivo e di tutti quei soci che hanno voluto e<br />
Nsono riusc<strong>it</strong>i a dedicare un po’del loro tempo, a rendere la II Edizione della Corripalmi <strong>2012</strong><br />
un grande successo di organizzazione e di pubblico. Il mer<strong>it</strong>o è, soprattutto, di tutti i bambini,<br />
i giovani, i ragazzi diversamente abili, le donne e gli uomini di ogni età che hanno partecipato,<br />
gareggiato e sudato su è giù per il centro di Palmi, trasformando per un giorno la nostra C<strong>it</strong>tà in<br />
una piccola oasi di sport, di uno sport, il running o podismo, appunto, che dalla sua esige tanta<br />
fatica, tanto sacrificio, tanta disciplina ma scarsa popolar<strong>it</strong>à.<br />
Ma che importa, se questo sport non è come il calcio, fatto di tanti soldi, tanta immagine e<br />
molta presunzione, ma che importa la fatica ed il sacrifico di tanti allenamenti, se poi alla fine<br />
di ogni gara, come a conclusione della “Corripalmi”, della nostra “Corripalmi”, la “Corripalmi”<br />
di chi ha partecipato e lavorato, arriva il premio più amb<strong>it</strong>o che ripaga di ogni sforzo: una C<strong>it</strong>tà<br />
che si veste dei colori della festa, un cielo verso il quale si sollevano le braccia di coloro che sono<br />
arrivati per primi al traguardo, ma anche di coloro che dicono: “ce l’ho fatta, non ho mollato,<br />
sono arrivato anch’io in fondo!”; i sorrisi dei bambini per una medaglia che per loro vale come<br />
quella per un atleta alle Olimpiadi.<br />
Grazie ed ancora grazie…ma proprio a tutti, per avere creduto che una piccola gara di corsa<br />
potesse regalare tante sensazioni pos<strong>it</strong>ive, e, soprattutto, grazie di avere partecipato, ci impegneremo<br />
affinché l’edizione 2013 sia ancora più bella ed appassionata!!!<br />
Un caloroso ringraziamento va alla sponsor ufficiale Mizuno per la sua collaborazione.<br />
Associazione di volontariato “Presenza”, centro socio-riabil<strong>it</strong>ativo diurno “emmanuele”<br />
- elenco degli utenti che hanno partecipato alla 2 corripalmi -<br />
1-Rocco, 2-Enzo, 3-Cettina, 4-Vincenzo, 5-Enzina, 6-Francesco, 7-Francesco, 8-Saverio, 9-Silvana,<br />
10-Ilaria, 11-Fortunato, 12-Maria Pia, 13-Alex, accopagnati degli educatori profssionale del centro:<br />
Ruggero Ceravolo, dott. Matteo Covello e dott. Enzo De Masi nonche da alcuni familiari degli<br />
utenti.
Per maggiori informazioni riguardanti il torneo<br />
è possibile contattare giuseppe Riotto al<br />
<strong>numer</strong>o 340/0677250 oppure via mail scrivendo<br />
a riottogiuseppe@libero.<strong>it</strong><br />
38 39<br />
I° TORNEO DI<br />
PALLACANESTRO<br />
“VIVI APPASSIONATAMENTE”<br />
25-26 <strong>agosto</strong> <strong>2012</strong> Ulivarella di Palmi<br />
DUE SERATE DEDICATE ALLO SPORT E AL DIVERTIMENTO<br />
ARRICCHITE DA UN PENSIERO SPECIALE RIVOLTO A CHI HA<br />
PIÙ BISOGNO DELLA NOSTRA ATTENZIONE.<br />
di Daniela Cipri<br />
l 25 e il 26 <strong>agosto</strong> presso la Tonnara di Palmi, sul lungomare nei<br />
Ipressi dell’Ulivarella, si terrà il primo torneo di pallacanestro “ Vivi<br />
Appassionatamente”, realizzato in collaborazione con la Fondazione<br />
Patrizio Paoletti (www.fondazionepatriziopaoletti.org). L’intero incasso<br />
della manifestazione andrà a sostenere i progetti dell’ente no prof<strong>it</strong> per<br />
la tutela e la promozione dei dir<strong>it</strong>ti dell’infanzia e dell’adolescenza in<br />
tutto il mondo.<br />
L’appuntamento di Palmi, una delle tre tappe previste in<br />
Calabria, nasce da un’idea di Giuseppe Riotto, c<strong>it</strong>tadino palmese<br />
e volontario della Fondazione Patrizio Paoletti.<br />
Per lo svolgimento del torneo verrà allest<strong>it</strong>o un campo da basket<br />
sul lungomare, che avrà come sfondo il nostro meraviglioso Scoglio<br />
dell’Ulivo, una location suggestiva che certamente promuoverà<br />
l’immagine del terr<strong>it</strong>orio Palmese. Il torneo si svolgerà in due<br />
giornate: ogni squadra sarà composta da tre persone più una<br />
riserva, il giorno 25 <strong>agosto</strong> sarà dedicato alla categoria “Under<br />
19” ( potranno parteciparvi tutti i nati tra 1993 e il 1997) e alla<br />
categoria “Mista” (squadre composte sia da donne che uomini<br />
), mentre la giornata del 26 <strong>agosto</strong> sarà interamente dedicata<br />
agli “Open”, ovvero la categoria maschile senza lim<strong>it</strong>i di età. In<br />
entrambe le giornate, sarà possibile partecipare a gare di “uno<br />
contro uno” e gare di “tiro da tre punti”.<br />
Scopo dell’iniziativa è creare un evento che dia spazio agli<br />
appassionati di pallacanestro, i quali potranno esprimere il loro<br />
amore per questo sport. Non ci saranno solo squadre palmesi, ma<br />
anche team provenienti da tutta la Provincia, ed oltre. Saranno<br />
due giornate all’insegna dello sport ma anche della solidarietà.<br />
L’obiettivo principale è sensibilizzare più persone possibili alle<br />
iniziative per l’infanzia della “Fondazione Patrizio Paoletti”,<br />
regalando momenti di puro divertimento e condividendo<br />
l’importanza della responsabil<strong>it</strong>à di ognuno nel garantire a<br />
bambini ed adolescenti un futuro di prosper<strong>it</strong>à fondato sulla<br />
protezione dei loro dir<strong>it</strong>ti.<br />
L’evento, inoltre, affiancherà La carovana del cuore, un’iniziativa<br />
di sensibilizzazione a carattere nazionale, giunta quest’anno<br />
alla sua ottava edizione, ideata e realizzata da Fondazione<br />
Patrizio Paoletti per diffondere e promuovere il messaggio “ Vivi<br />
Appassionatamente”: una visione più appassionata della v<strong>it</strong>a che<br />
metta al centro la relazione tra le persone, il vero valore aggiunto<br />
per la nostra società.<br />
La Carovana del Cuore è una campagna che promuove i dir<strong>it</strong>ti<br />
dell’infanzia e dell’adolescenza. Ogni anno, i volontari della<br />
Fondazione percorrono, per tutta l’estate, 3.000 km sulle coste e le<br />
piazze più belle della nostra Italia. Riconoscibili dall’inconfondibile<br />
maglietta arancione, dai pantaloncini bianchi, borsa a tracolla e<br />
armati di tanta passione, dialogano con le migliaia di persone<br />
che incontrano durante l’estate, portando alla loro attenzione<br />
tematiche importanti come la ricerca scientifica, l’educazione, le<br />
problematiche più urgenti nei paesi in via di sviluppo.<br />
“Carovana del Cuore <strong>2012</strong> promuoverà l’individuo come risorsa<br />
capace di mettere in campo le migliori energie per il futuro – ha<br />
affermato Patrizio Paoletti, Presidente dell’omonima Fondazione<br />
- Ognuno di noi può fare la differenza e può diventare risorsa per<br />
il contesto sociale in cui vive, ognuno di noi può riconciliarsi con<br />
il suo destino non delegando più le scelte della sua v<strong>it</strong>a. Bisogna<br />
chiedersi: sto facendo abbastanza per me e per gli altri? Con la<br />
giusta dose di passione di ogni <strong>it</strong>aliano, questo paese può rialzarsi<br />
e diventare esempio per il mondo”.<br />
I volontari della Fondazione vi aspettano <strong>numer</strong>osi<br />
all’appuntamento del 25 e del 26 <strong>agosto</strong>, certi che ognuno vorrà<br />
dare il proprio contributo.<br />
Un piccolo gesto è capace di cambiare il mondo.<br />
Buona estate a tutti!!!<br />
L’U.S. Palmese si rigenera<br />
di Rocco Cadile<br />
a nuova stagione sportiva<br />
Ldell’U.S. palmese, dopo la<br />
deludente retrocessione dello<br />
scorso campionato, si apre nel<br />
segno del rinnovamento sotto<br />
tutti i punti di vista. Negli ambienti<br />
sportivi, si avverte grande<br />
fermento per la notizia della<br />
costruzione di una solida società<br />
in grado di garantire stabil<strong>it</strong>à al<br />
sodalizio nero-verde. Una palmese,<br />
quindi, che trova nuova linfa<br />
con il coinvolgimento di persone,<br />
consapevoli di dare il proprio<br />
contributo alla cresc<strong>it</strong>a sociale<br />
della nostra C<strong>it</strong>tà. E’ stato proprio<br />
questo il motivo principale<br />
che ha convinto il neo-presidente<br />
dott. Pino Carbone, uomo di<br />
sport, (è stato un eccellente giocatore<br />
di pallavolo) a “scendere<br />
in campo”, per creare le condizioni<br />
di un concreto rilancio della<br />
squadra locale. “E’ intendimento<br />
di tutti i dirigenti consolidare e<br />
far r<strong>it</strong>ornare ai fasti del passato<br />
il nome della Palmese, la squadra<br />
tra le più famose e vecchie<br />
nel panorama regionale, quella<br />
che ha formato intere generazioni<br />
di giovani locali, un patrimonio<br />
che, purtroppo, negli anni si è disperso.<br />
“Ringrazio la precedente<br />
società che, ha responsabilmente<br />
r<strong>it</strong>enuto, dopo tanti anni di sacri-<br />
&<br />
fici, cedere gratu<strong>it</strong>amente il t<strong>it</strong>olo.<br />
Sono onorato –continua il Presidente-<br />
di rivestire questa carica<br />
perché ho cap<strong>it</strong>o che l’amore per<br />
la squadra è ancora acceso e che<br />
sono tanti i tifosi che attendono<br />
la rinasc<strong>it</strong>a del sodalizio. M’impegnerò<br />
a fondo in un progetto<br />
serio, con la consapevolezza di<br />
svolgere questo importante ruolo,<br />
con autentica professional<strong>it</strong>à<br />
e passione, permeato da sentimenti<br />
di responsabil<strong>it</strong>à e orgoglio,<br />
tutto questo per il bene della<br />
c<strong>it</strong>tà e dei giovani. Vogliamo<br />
far r<strong>it</strong>ornare i tifosi e ripopolare<br />
lo stadio “Lo Presti” che, probabilmente<br />
sarà ristrutturato, qualora<br />
l’Amministrazione, con la<br />
quale vogliamo creare un’efficace<br />
sinergia, ci darà l’autorizzazione<br />
per impiantare il manto sintetico.<br />
Ricordo con tanta nostalgia<br />
quando la squadra era sostenuta<br />
dall’entusiasmo e dall’ardore<br />
popolare e ogni palmese sentiva<br />
forte il senso di appartenenza e<br />
proiettava quegli antichi valori<br />
che tenevano alta l’illusione di<br />
riscatto della nostra c<strong>it</strong>tà. Abbiamo<br />
deciso, di cambiare radicalmente<br />
la pol<strong>it</strong>ica gestionale, per<br />
costruire un gruppo di ragazzi<br />
prevalentemente palmesi che,<br />
non giochino solo per “mestiere”,<br />
ma che abbia un’anima sportiva,<br />
dimostrando ai tifosi l’orgoglio di<br />
indossare la leggendaria maglia.<br />
Atleti con la passione nel sangue,<br />
che lottano senza arrendersi mai,<br />
così come ci avevano ab<strong>it</strong>uati in<br />
passato. Per mantenere fede al<br />
nostro programma, era d’obbligo,<br />
quindi, far r<strong>it</strong>ornare alcuni<br />
rappresentanti che hanno fatto<br />
la storia della locale squadra,<br />
come Gianni Bonaccorso, oggi V.<br />
Presidente, persona speciale per<br />
serietà e capac<strong>it</strong>à, Peppe Perna<br />
nella veste di allenatore che, ha<br />
dimostrato per il forte legame<br />
al sodalizio di avere il “cuore a<br />
strisce neroverdi”, Enzo De Francia,<br />
con la mansione di Direttore<br />
Generale, Ciccio Iannello responsabile<br />
dell’attiv<strong>it</strong>à giovanile,<br />
Domenico Fiorino con la doppia<br />
funzione di calciatore e Direttore<br />
Sportivo. Ma era anche importante,<br />
aprire la porta ai nuovi ed<br />
autorevoli dirigenti come Giuseppe<br />
Zampogna, noto commercialista,<br />
Daniele Margiotta, Pasquale<br />
Mattiani, dott. Pino Garzo, Pino<br />
Restuccia, Domenico Latino e<br />
ad altri che sono in procinto di<br />
sposare il nostro progetto. Per<br />
non disperdere le energie e farle<br />
propendere in un’unica direzione,<br />
con l’intento di costruire un<br />
settore giovanile all’altezza delle<br />
nostre tradizioni, si è anche pensato<br />
di coinvolgere tutte le scuole<br />
di calcio locali che, attraverso<br />
i loro rappresentanti, hanno dato<br />
sensatamente l’adesione. Un accordo<br />
a tutto tondo, dunque, che<br />
non potrà far altro che bene al<br />
movimento calcistico palmese.<br />
R<strong>it</strong>eniamo che l’esistenza, nella<br />
c<strong>it</strong>tà di una società di calcio,<br />
sport molto praticato dai bambini,<br />
attenta alle esigenze dei<br />
giovani che, goda di un ambiente<br />
sano, possa essere una vera<br />
agenzia educativa per la loro<br />
sana cresc<strong>it</strong>a sportiva e umana.<br />
Abbiamo r<strong>it</strong>enuto necessaria e<br />
importante la scelta di aprire<br />
la sede sociale che mancava da<br />
tanto tempo, quel luogo magico<br />
dove si respira aria di accoglienza<br />
e amicizia, arricchendola<br />
di documenti di servizi scr<strong>it</strong>ti e<br />
fotografici che rievocano la storia<br />
calcistica palmese. Sul fronte<br />
mercato, si sta lavorando alacremente<br />
e sono in corso trattative<br />
serrate per allestire un organico<br />
di qual<strong>it</strong>à da mettere a disposizione<br />
del tecnico Peppe Perna,<br />
con l’aspettativa di vincere al<br />
primo tentativo il campionato”.<br />
Dalle parole del Presidente Pino<br />
Carbone si evince chiaro l’impegno<br />
che la sua società prende<br />
nei confronti dei tifosi e della<br />
c<strong>it</strong>tà. Siamo sicuri, conoscendo<br />
le ambizioni dei dirigenti che la<br />
rinasc<strong>it</strong>a della Palmese sia ormai<br />
possibile.