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03.06.2013 Views

298. La Fraternità va bene, ci sono alcune difficoltà, c’è però unità e chiarezza, per cui alcune cose si sono già sistemate. La zona della Fraternità è al terzo piano. Progetto di Vita Fraterna: ci stiamo lavorando, c’è l’appuntamento settimanale, il martedì è il giorno della fraternità, la mattina è dedicata al capitolo. Positivo è il dialogo a partire dalle priorità, con le modifiche che stiamo facendo ad experimentum, sia sull’orario che sulle modalità. Per quanto riguarda la missione della Pastorale Giovanile (PG) stiamo partendo pian piano, siamo in una fase di osservazione e conoscenza della realtà. Procedono le iniziative ordinarie. È partito il percorso Gifra, a breve partirà un itinerario biblico per giovani. Altra attività forte è quella legata al servizio della carità (mensa). Attività che ha un peso notevole nella fraternità e che adesso va anche legata alla PG: proporre a dei giovani un’esperienza che li aiuti a crescere nella carità. La proposta nuova parte dall’idea di accostare la Parola di Dio con questo luogo dove dei poveri vengono a mangiare, trovare ospitalità e accoglienza. L’immagine è quella della Casa di Betania: luogo di ascolto della parola ma anche di accoglienza e servizio. Fr. Natale F. comunica di essersi inserito bene in questa realtà. C’è la necessaria fatica iniziale. Positivi gli incontri tra i frati e la partecipazione di fr. Francesco M. per una settimana al mese, per integrarsi sempre di più. C’è anche il coinvolgimento di fr. Riccardo G. (Segretario provinciale) che è giovane e si lascia coinvolgere. La mensa poveri è un’opportunità per offrire una formazione esperienziale e non solo teorica. Alla mensa si cerca di essere visibili per poter entrare in dialogo, ad esempio con i volontari (scout e altri). Ci sono possibilità buone di coinvolgere i giovani proprio a partire dalla mensa. L’altro aspetto – oltre a quello territoriale – è quello delle collaborazioni di più ampio respiro (una volta al mese con le “Sentinelle del mattino”) e poi il cammino con i responsabili della PG e CPV delle 6 province del Nord. C’è il tentativo di creare una rete con le altre province. L’ostensione della Sindone sarà un’altra grande possibilità: ci saranno tre giorni di incontro con i responsabili PG‐CPV in vista di quell’evento. Occorre far crescere le collaborazioni e la rete. Dopo l’autopresentazione della Fraternità c’è spazio per domande da parte dei Ministri e per il dialogo. Fr. Roberto F. chiede informazioni sulla missione di Imperia e se gli impegni in loco (mensa) distolgono dalla possibilità di “andare”, cioè di dedicarsi ad attività esterne di evangelizzazione e di PG. Fr. Maggiorino: in dialogo e in collaborazione con i volontari si cerca di garantire la presenza di un frate in mensa, ma anche di poter essere liberi per iniziative di evangelizzazione. La novità è nell’approccio diverso alla PG, legata all’incontro con i poveri. Cosa possiamo esprimere di nostro? Legato al nostro carisma e alla nostra spiritualità? Il rapporto coi poveri è qualcosa di nostro proprio a livello di carisma. Altra attività che qui si svolge ed è importante è la proposta Gifra, che è nata in seno alla PG. Può anche avere un altro nome, ma è un cammino bello e significativo anche da un punto di vista vocazionale. Fr. Bruno B: importante è che la Gifra faccia un cammino serio di fraternità e di formazione. NdF 199

299. Fr. Maggiorino: c’è anche il desiderio di formare un gruppo di giovani che collaborino poi nelle iniziative caritative e di evangelizzazione, sull’esempio di quanto già è avvenuto in Lombardia. Fr. Mario V: sottolinea positivamente l’abbinamento tra carità e PG. Anche in Centro Italia c’è il desiderio di avviare qualcosa del genere, c’è comunicazione su questo? Fr. Maggiorino: questa esperienza è nota. Al momento ospitiamo un professo temporaneo del Lazio che fa un’esperienza al Cottolengo e risiede qui. Fr. Mario V: quando sarete in 4 è possibile anche un’alternanza, di modo che un paio possono andare e uno o due rimanere. Fr. Gabriele C.: la mensa è molto importante per noi, però organizzando il lavoro possiamo anche mancare. Fr. Gabriele T: l’importante è qualificare il servizio (mensa). C’è anche l’aspetto santuario, che però non è così frequentato. Fr. Maggiorino: è interessante l’aspetto del coinvolgimento dei laici nella mensa, però occorre che ci sia anche il coinvolgimento dei frati, per far conoscere la nostra presenza e coltivare una certa presenza francescana tra i laici che collaborano con noi. Molti dei laici che collaborano con noi hanno bisogno di formazione legata alla nostra spiritualità. Fr. Francesco: quanti sono più o meno i poveri che frequentano la mensa e i volontari che prestano servizio? Fr. Maggiorino: 180/200 poveri ogni giorno tra quelli che si fermano a mangiare e quelli che prendono il sacchetto. Adesso proviamo a fare incontri formativi per i vari gruppi di collaboratori (II domenica del mese). I volontari sono di due tipi: quelli “feriali” e quelli “della domenica”, quando non c’è la mensa ma un incontro di animazione e di condivisione sulla Parola di Dio della domenica. I volontari della domenica sono perlopiù giovani ed ex gifrini. I volontari stabili che ruotano attorno al servizio sono una 30ina, con quelli più saltuari si arriva a un massimo di 80. Fr. Natale: come Fraternità cerchiamo di preparare insieme anche i ritiri, le iniziative e quant’altro. Fr. Maggiorino: oltre al capitolo del martedì ci incontriamo regolarmente al mercoledì con i tre che fan parte della fraternità di PG (Maggiorino, Natale e Gabriele). La condivisione esiste ed è buona. Fr. Gabriele C: buona partenza, condividiamo le cose assieme, parliamo molto tra di noi, il lavoro sul PVF è utile, partiamo dal vissuto e ne discutiamo. Fr. Gabriele T: la Fraternità nel complesso va bene, il clima è buono, ci sono le condizioni per poter elaborare un buon PVF, tenendo conto della realtà dei poveri e della chiesa/santuario. È positiva la normalità della fraternità. Sarà da vedere quale collaborazione e quali attività sviluppare in futuro. NdF 199

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La Fraternità va bene, ci sono alcune difficoltà, c’è però unità e chiarezza,<br />

per cui alcune cose si sono già sistemate. La zona della Fraternità è al terzo<br />

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Progetto di Vita Fraterna: ci stiamo lavorando, c’è l’appuntamento<br />

settimanale, il martedì è il giorno della fraternità, la mattina è dedicata al<br />

capitolo. Positivo è il dialogo a partire dalle priorità, con le modifiche che stiamo<br />

facendo ad experimentum, sia sull’orario che sulle modalità.<br />

Per quanto riguarda la missione della Pastorale Giovanile (PG) stiamo<br />

partendo pian piano, siamo in una fase di osservazione e conoscenza della<br />

realtà. Procedono le iniziative ordinarie. È partito il percorso Gifra, a breve<br />

partirà un itinerario biblico per giovani. Altra attività forte è quella legata al<br />

servizio della carità (mensa). Attività che ha un peso notevole nella fraternità e<br />

che adesso va anche legata alla PG: proporre a dei giovani un’esperienza che li<br />

aiuti a crescere nella carità. La proposta nuova parte dall’idea di accostare la<br />

Parola di Dio con questo luogo dove dei poveri vengono a mangiare, trovare<br />

ospitalità e accoglienza. L’immagine è quella della Casa di Betania: luogo di<br />

ascolto della parola ma anche di accoglienza e servizio.<br />

Fr. Natale F. comunica di essersi inserito bene in questa realtà. C’è la<br />

necessaria fatica iniziale. Positivi gli incontri tra i frati e la partecipazione di fr.<br />

Francesco M. per una settimana al mese, per integrarsi sempre di più. C’è anche<br />

il coinvolgimento di fr. Riccardo G. (Segretario provinciale) che è giovane e si<br />

lascia coinvolgere. La mensa poveri è un’opportunità per offrire una formazione<br />

esperienziale e non solo teorica. Alla mensa si cerca di essere visibili per poter<br />

entrare in dialogo, ad esempio con i volontari (scout e altri). Ci sono possibilità<br />

buone di coinvolgere i giovani proprio a partire dalla mensa. L’altro aspetto –<br />

oltre a quello territoriale – è quello delle collaborazioni di più ampio respiro<br />

(una volta al mese con le “Sentinelle del mattino”) e poi il cammino con i<br />

responsabili della PG e CPV delle 6 province del Nord. C’è il tentativo di creare<br />

una rete con le altre province. L’ostensione della Sindone sarà un’altra grande<br />

possibilità: ci saranno tre giorni di incontro con i responsabili PG‐CPV in vista di<br />

quell’evento. Occorre far crescere le collaborazioni e la rete.<br />

Dopo l’autopresentazione della Fraternità c’è spazio per domande da parte<br />

dei Ministri e per il dialogo.<br />

Fr. Roberto F. chiede informazioni sulla missione di Imperia e se gli<br />

impegni in loco (mensa) distolgono dalla possibilità di “andare”, cioè di<br />

dedicarsi ad attività esterne di evangelizzazione e di PG.<br />

Fr. Maggiorino: in dialogo e in collaborazione con i volontari si cerca di<br />

garantire la presenza di un frate in mensa, ma anche di poter essere liberi per<br />

iniziative di evangelizzazione. La novità è nell’approccio diverso alla PG, legata<br />

all’incontro con i poveri. Cosa possiamo esprimere di nostro? Legato al nostro<br />

carisma e alla nostra spiritualità? Il rapporto coi poveri è qualcosa di nostro<br />

proprio a livello di carisma. Altra attività che qui si svolge ed è importante è la<br />

proposta Gifra, che è nata in seno alla PG. Può anche avere un altro nome, ma è<br />

un cammino bello e significativo anche da un punto di vista vocazionale.<br />

Fr. Bruno B: importante è che la Gifra faccia un cammino serio di fraternità<br />

e di formazione.<br />

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