sommario - Provincia Tridentina - Pcn.net
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276. 2. Si ritiene importante, tuttavia, la presenza in almeno una città del Trentino. Si propone, quindi, di mantenere a Trento una piccola fraternità, da pensarsi come collocabile in villa Madruzzo, composta di un paio di frati da affiancarsi al Ministro provinciale e al segretario, in modo da poter essere segno in città e presenza in Infermeria. 3. La Biblioteca di S. Bernardino, inoltre, dovrebbe essere conservata come ente autonomo. In quale forma, però, si ritiene debba essere ancora approfondito. NdF 199 Gruppo 2, verbale (fr. Fabrizio Michelon) Raccolgo le proposte emerse nel gruppo in tre punti. 1‐Considerazioni generali su case e interprovincialità. - Due condizioni sono necessarie per l’interprovincialità: condividere le scelte di fondo ed essere disponibili alla vita comune. - Per le case è importante trovare un progetto che coinvolga tutti i frati. Un progetto che sia nuovo e che sia importante per la gente. - Guardare più alle persone che alle case, per valorizzare in modo ottimale i frati per le varie fraternità. - Avere una visione chiara dell’uso di una casa, prima di decidere che cosa fare della stessa. - E’ importante trovare una nuova forma di presenza religiosa e pastorale. Non serve cambiare casa. - Bisogna rinnovare la spiritualità e la disponibilità delle persone, perché è la fraternità che qualifica la casa non la struttura. - La pastorale di una casa non sia legata ad un frate solo, ma a tutta la fraternità. - Essendo cambiata la società e diminuito fortemente il numero dei religiosi, puntare su iniziative profetiche, che siano valide per la gente. - Valorizzare il laicato, per noi l’OFS, come in passato. Favorire la sua presenza e conoscenza in parrocchia, in diocesi, e gestendo, magari, una casa con loro. 2Casa di Pergine. Come orientamento del gruppo, se il problema si riduce alla scelta di quale casa tenere 12 su 14 sono favorevoli a mantenere la casa di Pergine. Le motivazioni della scelta di Pergine sono così riassunte: - Criterio geografico: è una casa vicino a Trento e a metà strada, circa, fra Trento e Borgo; - Criterio pastorale: è collocato in una zona in forte crescita pastorale; - Criterio funzionale: è una casa a maggior duttilità funzionale, con spazi e disponibilità vari.
277. Si può procedere facendo due progetti: uno a medio termine e un altro a lungo termine. In un primo momento si tratterà di potenziare Pergine e ridimensionare Trento, che rimane legato alla presenza dell’Infermeria e della biblioteca. A lungo termine Trento potrebbe anche essere lasciato. 3Casa di Trento. Per quanto riguarda Trento, due frati su 14 sostengono l’importanza, non tanto della casa di Trento, quanto di mantenere la presenza dei frati a Trento. Queste le motivazioni: Criterio di continuità storica: - non priviamo Trento della presenza storica dei frati. Se c’è vita e attività la gente viene. Criterio pastorale: - è importante una presenza a Trento per l’evangelizzazione, per il polo universitario e diocesano; - Una proposta è di costruire una casa ex novo nello spazio del convento con una pastorale “ad hoc”. - Più d’uno vede la presenza di una piccola fraternità in città, composta dai frati che svolgono pastorale in città, anche assieme alla Curia Provinciale. - Questa presenza, visto le difficoltà di S. Bernardino, è vista come una piccola fraternità in infermeria, per rendere più viva e partecipata la vita di questa casa. - Qualche altro vede questa piccola fraternità in “villa Madruzzo”, anche se difficile da gestire. NB: importante non fare scelte vincolanti, ma avere una posizione meditata e in grado di mediare il più possibile tra gli aspetti in gioco. Gruppo 3, verbale (fr. Aldo Pancheri) Scheda introduttiva. La prima affermazione grande è stata quella della disponibilità e della libertà personale ad andare dove il Signore chiamerà. Rispondendo all’interrogativo (d) “Quale futuro per noi e i futuri frati, pensando a ciò che potrà essere fra 10 anni”, sono emersi alcuni rilievi: - Le nostre case sono un unicum indivisibile: non si può cederne una parte senza condizionare e compromettere fortemente l’altra. - Il ridimensionamento dovrà essere necessariamente forte e serio. - Il criterio della territorialità con una presenza capillare e strategica ha molto meno valore di un tempo. - Pur attenti a non cedere tutto, alla nostra entità trentina può essere messo innanzi il criterio demografico di altre regioni. NdF 199
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Si propone, quindi, di mantenere a Trento una piccola fraternità, da<br />
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3. La Biblioteca di S. Bernardino, inoltre, dovrebbe essere conservata come<br />
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Gruppo 2, verbale (fr. Fabrizio Michelon)<br />
Raccolgo le proposte emerse nel gruppo in tre punti.<br />
1‐Considerazioni generali su case e interprovincialità.<br />
- Due condizioni sono necessarie per l’interprovincialità: condividere le scelte<br />
di fondo ed essere disponibili alla vita comune.<br />
- Per le case è importante trovare un progetto che coinvolga tutti i frati. Un<br />
progetto che sia nuovo e che sia importante per la gente.<br />
- Guardare più alle persone che alle case, per valorizzare in modo ottimale i<br />
frati per le varie fraternità.<br />
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- E’ importante trovare una nuova forma di presenza religiosa e pastorale.<br />
Non serve cambiare casa.<br />
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- La pastorale di una casa non sia legata ad un frate solo, ma a tutta la<br />
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- Essendo cambiata la società e diminuito fortemente il numero dei religiosi,<br />
puntare su iniziative profetiche, che siano valide per la gente.<br />
- Valorizzare il laicato, per noi l’OFS, come in passato. Favorire la sua<br />
presenza e conoscenza in parrocchia, in diocesi, e gestendo, magari, una<br />
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2Casa di Pergine.<br />
Come orientamento del gruppo, se il problema si riduce alla scelta di quale<br />
casa tenere 12 su 14 sono favorevoli a mantenere la casa di Pergine.<br />
Le motivazioni della scelta di Pergine sono così riassunte:<br />
- Criterio geografico: è una casa vicino a Trento e a metà strada, circa, fra<br />
Trento e Borgo;<br />
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