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03.06.2013 Views

272. 5. E’ opportuno tenere presente anche il cammino delle Province simili alla nostra per numero di frati e per strutture e attività, che si muovono decisamente verso la futura entità con discernimento serio e senza remore per non trovarsi con pesi insostenibili sia da soli che con le altre Province. 6. Da tener presente la necessità di un chiaro discernimento di fronte ad eventuali lavori di ristrutturazione anche limitati da intraprendere, per non sprecare tempo, denaro e spazi che saranno preziosi in futuro o potrebbero condizionarlo. CASA DI PERGINE Posizione della Fraternità: 1. Per i prossimi anni la Fraternità prevede di utilizzare l’intero stabile e terreno (mq 3.406 e un ettaro e mezzo) e non ritiene di dover procedere al restauro totale della casa, ma eventualmente con piccoli interventi funzionali alla vita e ai servizi pastorali; 2. La casa rustica (oggetto di una domanda del Comune di Pergine) risulta troppo adiacente al convento e risponde ad attuali esigenze comunitarie di spazi. Mantenendo intatta la proprietà in futuro si potrà eventualmente utilizzare in altro modo gli spazi non condizionati da compresenza di altri soggetti. 3. La Fraternità pensa che sarebbero utili alcuni interventi: - a fianco della chiesa: attivare delle salette per incontri personali e riunioni e predisporre un servizio igienico. - Nel prato a nord‐ovest realizzare un giardino alberato, polmone verde per l’ambiente e spazio per i gruppi che partecipano alle iniziative della comunità. Piano per eventuale ristrutturazione e riqualificazione con l’ottimizzazione degli spazi (ing. M. Ravanelli): - l’immobile è in buono stato di conservazione - il punto di riferimento rimane la chiesa del convento - dato che le prospettive di utilizzo dell’immobile non sono chiare, sconsiglia di cedere parte dello stesso - ritiene vantaggioso suddividere la struttura in due parti principali: una ad uso dei religiosi nella zona attorno al chiostro interno e a ridosso della chiesa; l’altra parte (l’ala volta ad ovest) da utilizzare in futuro come ospitalità e accoglienza o altre attività correlate alla vita religiosa e spirituale. - I lavori dovrebbero prima riqualificare la parte del convento dedicata alla vita dei frati e a servizio dei fedeli, e solo in un secondo momento, quando le ipotesi di utilizzo saranno più chiare, il rifacimento della seconda. Dalla discussione col Definitorio emerge: - il disagio per eventuali lavori a danno della vita fraterna e del servizio pastorale NdF 199

273. - le varie ipotesi a breve termine non convincono e a medio termine suppongono la disponibilità dell’intero immobile. - La parte scelta per la vita dei frati sarebbe la meno soleggiata, più umida e ristretta. - Necessità di ristrutturare il tetto del convento in ardesia: per non aprire lunghi cantieri si preferirebbe fare un ripasso annuale del tetto così da evitare infiltrazioni e conseguenti danni allo stabile. INTERROGATIVI 1) Come si colloca il complesso “Pergine” nel disegno della futura unica entità? La vicinanza della città di Trento e la comodità delle comunicazioni può privilegiare questa casa rispetto al complesso di Trento? Si tenga presente che ci troviamo in una zona di continuo aumento e sviluppo sia di persone sia di attività e con una tradizione di presenza e di attività pastorale apprezzata e richiesta. 2) La presenza di religiosi in zona è più significativa a Pergine e a Mezzolombardo che a Trento? 3) Qualora si privilegiasse Pergine rispetto a Trento, in prospettiva per una fraternità anche limitata nel numero, quali spazi sono necessari? Come delimitare la casa per la Fraternità (non troppo piccola né troppo ampia…)? 4) Se si privilegiasse la presenza a Pergine, alcune attività a livello territoriale come pure la tradizionale accoglienza fraterna richiederebbero spazi in questo contesto. Dove si possono collocare? 5) Lo spazio rimanente rimanga non ristrutturato, per eventuali futuri progetti religiosi o civili? La casa rustica come va valorizzata in prospettiva? E’ opportuno liberarla per renderla visitabile e progettabile? 6) Spazi adiacenti alla casa: limitare la zona orto per la casa e l’eventuale zona riservata ai frati? Valorizzare il terreno già ora con piante disposte a parco e parcheggio? 7) In particolare da tener presente anche per Pergine la nota di non procedere a locazioni o affitti per non vincolarsi rispetto alle scelte che dovranno maturare. CASA DI TRENTO Dalla relazione del Guardiano: 1. Il convento si estende su un territorio di 19.841 mq con molti ambienti e uffici: convento, chiesa, sala Morizzo, oratorio, biblioteca, ex studentato, curia e opere provinciali, infermeria e cimitero. 2. E’ luogo di ospitalità dei confratelli missionari come pure dei convegni di formazione permanente e corsi di esercizi spirituali. 3. La Fraternità ritiene importante la presenza in questa casa: sia perché convento storico e centrale per la Provincia, sia per la presenza dell’infermeria e della biblioteca provinciale NdF 199

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- le varie ipotesi a breve termine non convincono e a medio termine<br />

suppongono la disponibilità dell’intero immobile.<br />

- La parte scelta per la vita dei frati sarebbe la meno soleggiata, più<br />

umida e ristretta.<br />

- Necessità di ristrutturare il tetto del convento in ardesia: per non aprire<br />

lunghi cantieri si preferirebbe fare un ripasso annuale del tetto così da<br />

evitare infiltrazioni e conseguenti danni allo stabile.<br />

INTERROGATIVI<br />

1) Come si colloca il complesso “Pergine” nel disegno della futura unica entità?<br />

La vicinanza della città di Trento e la comodità delle comunicazioni può<br />

privilegiare questa casa rispetto al complesso di Trento? Si tenga presente<br />

che ci troviamo in una zona di continuo aumento e sviluppo sia di persone<br />

sia di attività e con una tradizione di presenza e di attività pastorale<br />

apprezzata e richiesta.<br />

2) La presenza di religiosi in zona è più significativa a Pergine e a<br />

Mezzolombardo che a Trento?<br />

3) Qualora si privilegiasse Pergine rispetto a Trento, in prospettiva per una<br />

fraternità anche limitata nel numero, quali spazi sono necessari? Come<br />

delimitare la casa per la Fraternità (non troppo piccola né troppo ampia…)?<br />

4) Se si privilegiasse la presenza a Pergine, alcune attività a livello territoriale<br />

come pure la tradizionale accoglienza fraterna richiederebbero spazi in<br />

questo contesto. Dove si possono collocare?<br />

5) Lo spazio rimanente rimanga non ristrutturato, per eventuali futuri progetti<br />

religiosi o civili? La casa rustica come va valorizzata in prospettiva? E’<br />

opportuno liberarla per renderla visitabile e progettabile?<br />

6) Spazi adiacenti alla casa: limitare la zona orto per la casa e l’eventuale zona<br />

riservata ai frati?<br />

Valorizzare il terreno già ora con piante disposte a parco e parcheggio?<br />

7) In particolare da tener presente anche per Pergine la nota di non procedere<br />

a locazioni o affitti per non vincolarsi rispetto alle scelte che dovranno<br />

maturare.<br />

CASA DI TRENTO<br />

Dalla relazione del Guardiano:<br />

1. Il convento si estende su un territorio di 19.841 mq con molti ambienti e<br />

uffici: convento, chiesa, sala Morizzo, oratorio, biblioteca, ex studentato,<br />

curia e opere provinciali, infermeria e cimitero.<br />

2. E’ luogo di ospitalità dei confratelli missionari come pure dei convegni di<br />

formazione permanente e corsi di esercizi spirituali.<br />

3. La Fraternità ritiene importante la presenza in questa casa: sia perché<br />

convento storico e centrale per la <strong>Provincia</strong>, sia per la presenza<br />

dell’infermeria e della biblioteca provinciale<br />

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