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270.
CASA di TRENTO
La scheda segue lo stesso schema con quanto maturato in seno alla
Fraternità e poi nell’incontro con il Definitorio provinciale, con diverse ipotesi
assai varie e non tutte armonizzabili tra loro.
Anche per questa scheda il punto nodale sono gli INTERROGATIVI, sui
quali soffermarsi e ragionare pacatamente e con coraggiosa apertura a un futuro
diverso dal semplice ripetere quanto si è sempre fatto.
QUALI OBIETTIVI CI PROPONIAMO?
1. Non c’è da arrivare a decisioni nette e precise che impegnino immediatamente la
Provincia. Dobbiamo piuttosto formarci una mentalità attenta al problema e
futuro “Provincia” e non solo “il mio convento”.
2. Aprire la mente e il cuore al futuro che desideriamo e che riteniamo sia il bene
per noi stessi e per le prossime vocazioni.
3. Liberarci da timori e appropriazioni indebite e per niente francescane di case,
ambienti, strutture, uffici che vanno “restituiti” al legittimo proprietario = i
“poveri” nell’accezione più ampia del termine.
4. Destare in noi lo spirito di disponibilità al confronto fraterno e a scelte (a suo
tempo) che siano frutto non di timore ma di discernimento serio e “cristiano”,
ispirato cioè dalla sapienza e dalla speranza, perché lo Spirito del Signore possa
operare ancora tra noi, con noi e per noi cose altrettanto mirabili e durature come
per il passato.
Schede preparate dalla commissione
NdF 199
Da tener presente:
1. Il Capitolo provinciale: “Il Definitorio, in dialogo con le Fraternità e in una
eventuale Assemblea provinciale, studi la funzione da attribuire nel
prossimo futuro alle case di Trento e di Pergine e come usufruirne gli spazi
non utilizzati” (21).
2. La Commissione ad hoc con il compito di preparare il materiale per
l’eventuale Assemblea provinciale di autunno.
3. Limiti della Commissione e della stessa Assemblea provinciale: non sono
deliberative ma hanno l’obiettivo di “creare una mentalità aperta al futuro,
aprire prospettive che qualifichino il nostro futuro sul territorio Trentino e
sollecitare la partecipazione attiva e responsabile delle fraternità e dei
singoli frati”.
Dovrebbe essere chiaro perciò che non ci si propone ora di determinare
chiusure di case o di attività, compiti riservati al capitolo, come pure è
compito del capitolo determinare i tempi opportuni per attuare le scelte che
verranno fatte dal capitolo stesso.