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sommario - Provincia Tridentina - Pcn.net

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S O M M A R I O<br />

DALLA CURIA PROVINCIALE<br />

Comunicato del Congresso definitoriale, 12 ottobre 2009 ........................... 261<br />

ASSEMBLEA PROVINCIALE<br />

Convocazione e orario ...................................................................................... 265<br />

Introduzione del Ministro provinciale ........................................................... 266<br />

Presentazione delle schede elaborate dalla Commissione e schede .......... 269<br />

Sintesi dei lavori dei gruppi ............................................................................. 275<br />

Interventi in Assemblea .................................................................................... 279<br />

ATTIVITÀ DEI SETTORI<br />

Evangelizzazione missionaria, Mezzolombardo 15.09.2009 ....................... 280<br />

Assemblea Guardiani, Arco 12.11.2009 .......................................................... 282<br />

Pastorale sanitaria .............................................................................................. 283<br />

Testimonianza della carità ................................................................................ 284<br />

Comunicazione sulle missioni al popolo ....................................................... 285<br />

COMPI<br />

Assemblea, Assisi 12-16 ottobre 2009 ............................................................. 286<br />

Consiglio Evangelizzazione Missionaria, Castella<strong>net</strong>ta 28.10.2009 ............ 287<br />

NORD-ITALIA<br />

Progetto di Interprovincialità 2009-2010 ......................................................... 291<br />

Incontro Ministri provinciali<br />

Baccanello, 5 settembre 2009 ................................................................... 295<br />

Torino, 5 novembre 2009 ......................................................................... 297<br />

Coordinamento Animatori missionari, Gavi 22.10.2009 .............................. 302<br />

VITA DI FAMIGLIA<br />

Professione solenne, Pergine 25 ottobre 2009 ................................................ 304<br />

Intervista a fr. Michele Passamani ................................................................... 308<br />

E’ rientrato fr. Valerio Berloffa ......................................................................... 310<br />

Le settimane itineranti ...................................................................................... 311<br />

DALLE MISSIONI<br />

Fr. Ferruccio Modena ........................................................................................ 314<br />

Fr. Marco Larentis .............................................................................................. 315<br />

Fr. Ivo Riccadonna ............................................................................................. 315<br />

Fr. Lanfranco Tabarelli ...................................................................................... 318


ORDINE FRANCESCANO SECOLARE D’ITALIA<br />

Lettera del Ministro nazionale: Giuseppe Failla ........................................... 319<br />

Corso Assistenti OFS e GiFra ............................................................................ 320<br />

NOTIZIE<br />

Asterischi di cronaca ......................................................................................... 321<br />

CLARISSE<br />

Lettera circolare da Gerusalemme .................................................................. 324<br />

PUBBLICAZIONI<br />

.................................................................................................. 326<br />

RIPOSANO NEL SIGNORE<br />

.................................................................................................. 327


DALLA CURIA PROVINCIALE<br />

Comunicato del Congresso definitoriale<br />

tenutosi a Mezzolombardo il 12 ottobre 2009<br />

261.<br />

Il Definitorio si raduna a Mezzolombardo il giorno 12 ottobre 2009 ad ore<br />

9.00 per incontrare la Fraternità locale e tenere il proprio Congresso. Assieme<br />

alla comunità si celebra l’Ora media con i salmi di san Francesco.<br />

Finita la preghiera, il Ministro saluta tutti e dà immediatamente la parola a<br />

fr. Giovanni Patton, guardiano, perché presenti il volto della Fraternità. A partire<br />

dal Progetto di vita fraterna, fr. Giovanni illustra vita e missione dell’insieme dei<br />

frati e di ciascuno in particolare.<br />

La Fraternità di Mezzolombardo quest’anno risulta in buona parte<br />

rinnovata con la partenza di tre frati e l’arrivo di uno. Una delle caratteristiche è<br />

che quasi tutti hanno incarichi provinciali: Definitori, Animatore vocazionale,<br />

Segretario Evangelizzazione, Collaboratore all’animazione missionaria,<br />

Assistente regionale OFS. Ciò comporta l’impegno su tutto il territorio e quindi<br />

parecchie assenze dalla casa.<br />

Nel Progetto di Vita Fraterna elaborato lo scorso anno e rivisto a fine<br />

settembre 2009, si sono individuate queste mete: crescere nella comunicazione<br />

fraterna e curare l’attività di evangelizzazione sia nella pastorale ordinaria della<br />

chiesa, sia sul territorio.<br />

Concretamente abbiamo deciso di riservare il lunedì come giornata di<br />

fraternità da dedicare sia agli incontri di famiglia (Capitolo, ritiro mensile, lectio<br />

divina, formazione) sia al lavoro comune per la manutenzione della casa. A tale<br />

scopo sono state sospese le confessioni e il servizio di portineria.<br />

Qualche incontro formativo sarà dedicato ad apprendere l’esercizio della<br />

correzione fraterna in comunità.<br />

I ritiri mensili si faranno insieme alle Fraternità di Cles e di Cavalese. Oltre<br />

all’impegno di celebrare bene la Liturgia delle Ore, di cui Lodi e Vespri sono<br />

celebrate con alcuni fedeli, da S. Francesco fino al Corpus Domini si è mantenuto<br />

l’impegno di preghiera per le vocazioni con l’adorazione eucaristica il giovedì,<br />

dopo la messa delle 18.00.<br />

Nel complesso il clima fraterno è buono, improntato alla collaborazione e<br />

allo scambio sincero, alla ricerca di crescere nei vari aspetti della vita<br />

francescana. La varietà e ricchezza di personalità, se crea qualche tensione, è<br />

anche ciò che impedisce di sedersi o di chiudersi, e accontentarsi del trantran<br />

quotidiano.<br />

Per quanto riguarda gli impegni apostolici la Fraternità ha il mandato<br />

provinciale di Fraternità di accoglienza vocazionale e di evangelizzazione. In<br />

prima persona se ne occupano fr. Ivan e fr. Valerio ma tutta la fraternità<br />

collabora con l’accoglienza e lo scambio cordiale con i giovani che partecipano a<br />

incontri o si fermano anche per periodi più lunghi.<br />

NdF 199


262.<br />

Per quanto riguarda l’impegno con l’OFS esso vede coinvolto l’Assistente<br />

regionale nell’animazione a livello più ampio e altri 4 frati per l’assistenza di 8<br />

Fraternità della zona.<br />

Fr. Fortunato è cappellano presso l’Ospedale S. Giovanni di<br />

Mezzolombardo, e cura pure l’assistenza alla locale Casa di riposo.<br />

Oltre al ministero della riconciliazione quotidiano (escluso il lunedì) si<br />

cerca di rispondere alle richieste di supplenza o di aiuto che provengono da<br />

parroci della zona.<br />

La maggior parte dei frati cerca di approfittare delle iniziative di<br />

formazione proposte a livello diocesano o provinciale o dal proprio settore di<br />

attività.<br />

Siamo ancora alla ricerca di iniziative che rendano più incisiva l’attività di<br />

evangelizzazione nella zona e la collaborazione con il clero.<br />

Seguono alcuni interventi integrativi dei frati della comunità di<br />

Mezzolombardo che tra l’altro sottolineano come il descrivere le attività non<br />

esclude che la Fraternità stia svolgendo un proficuo lavoro per migliorare<br />

proprio i rapporti fraterni e la vita con Dio.<br />

Infatti nel progetto è evidenziato il giorno della settimana nel quale i frati<br />

si dedicano ai lavori della casa, all’orto, alle pulizie, occasioni particolari di<br />

lavorare insieme e quindi di dialogare. Questo assicura che c’è attenzione alla<br />

vita assieme anche se i frati hanno molti impegni che li portano fuori dal<br />

convento. Tutti questi impegni sono dati dall’obbedienza e quindi condivisi dalla<br />

Fraternità.<br />

Anche coloro che frequentano la casa per accostarsi alla vita francescana<br />

non si meravigliano, ma sono consapevoli che i frati hanno attività pastorali e<br />

vivono una vita mista fatta di contemplazione e di azione. Del resto non è la<br />

quantità della vita comune che conta quanto la qualità delle relazioni e,<br />

l’obiettivo di giungere a realizzare anche la correzione fraterna, dà la misura di<br />

questo impegno.<br />

Alla domanda sull’uso del convento e della casa s. Francesco, il Guardiano<br />

ricorda che il vig<strong>net</strong>o da qualche anno è affittato alla cantina sociale, mentre fr.<br />

Lino e fr. Pierluigi curano l’orto che dà frutti abbondanti. Lungo il perimetro del<br />

muro della clausura si intende creare un percorso a prato, che raggiunga le<br />

cappelle restaurate e aiuti a fare un percorso meditativo. La casa s. Francesco si<br />

può dire che è usata frequentemente da vari gruppi: giovani dei ritiri curati<br />

dalla pastorale vocazionale, OFS, scout, sacerdoti della zona per il ritiro, gruppo<br />

di preghiera di S. Pio, Cursillos e altri. Si preferisce accogliere gruppi ecclesiali o<br />

che comunque abbiano un obiettivo condiviso dai frati.<br />

Ci sarà da fare qualche piccolo lavoro di restauro.<br />

Alla fine del dialogo il Ministro provinciale incoraggia a proseguire nella<br />

strada intrapresa e in modo particolare, dato il cambiamento di alcuni frati,<br />

evidenzia l’esigenza di riprendere in mano il progetto di vita fraterna per una<br />

verifica comunitaria delle sue singole parti.<br />

Tre punti da perseguire con fedeltà:<br />

1. Il miglioramento delle relazioni fraterne, cercando ciò che le facilita ed in<br />

particolare l’incremento della comunicazione. Spendere del tempo per<br />

raccontarsi le attività i progressi, le fatiche, le gioie. A questo servono anche i<br />

NdF 199


263.<br />

momenti informali come il pasto, il lavoro assieme … Ognuno è chiamato a<br />

dare il proprio contributo.<br />

2. La consapevolezza che, se siamo chiamati a un forte impegno per le tante<br />

attività, noi condividiamo questa fatica con la gente, che pure vive tempi<br />

molto impegnativi per il lavoro e la complessità della vita nell’odierna<br />

società; occorre naturalmente trovare noi per primi un giusto equilibrio negli<br />

impegni, per rendere più significativo l’incontro con le persone.<br />

3. L’accoglienza, sia in chiesa sia in casa, ha una qualche priorità per questa<br />

casa secondo il piano provinciale, privilegiando le iniziative nostre, quelle a<br />

carattere ecclesiale e quelle di aiuto sociale.<br />

Si termina questo incontro e dopo un breve intervallo il solo Definitorio si<br />

ritrova nel parlatorio del convento per il suo congresso. Dopo la preghiera di<br />

suffragio per il confratello defunto fr. Vincenzo (Renato) Mori morto il 24<br />

settembre, il Segretario legge il verbale del precedente Congresso estivo che<br />

viene approvato e firmato.<br />

Vita della <strong>Provincia</strong>.<br />

a) A Cles: prosegue il cammino per un sempre maggior coinvolgimento di laici<br />

competenti, che condividano lo spirito dell’opera. È stato elaborato un progetto<br />

formativo di 6 mezze giornate per tutto il personale. Continuando su questa via la<br />

nostra presenza come frati sarà più libera e saremo sempre meno oberati da<br />

incombenze amministrative e burocratiche. Fr. Siro Casagranda, nuovo direttore<br />

della Comunità di accoglienza, sta assumendo con impegno il proprio ruolo.<br />

b) Fr. Celeste Luchi: è rientrato in <strong>Provincia</strong> per la difficoltà ad inserirsi nei ritmi e<br />

nella struttura della nuova fraternità interprovinciale dell’Antoniano (BO). Il<br />

Definitorio suggerisce per lui un tempo sabbatico da concordare con il Ministro<br />

provinciale.<br />

c) Fr. Costantino Cronst: ha concordato con il Ministro di entrare in Infermeria tra<br />

qualche mese, per rimanervi a tempo indeterminato.<br />

d) Brevemente ci si sofferma sulle altre Fraternità con qualche osservazione sullo<br />

stato di salute dei frati.<br />

e) Aggiornamenti sulla formazione iniziale:<br />

1. Fr. Saverio informa il Definitorio sull’attuale presenza in Postulato di 5<br />

giovani: 1 della Lombardia; 2 di Bologna; 2 della nostra <strong>Provincia</strong>. Si sono<br />

inseriti bene e c’è un buon clima di dialogo.<br />

2. Al noviziato la nostra <strong>Provincia</strong> quest’anno non ha nessun candidato.<br />

3. I due neo professi, fr. Franco Bort e fr. Francesco Grassi sono a Verona<br />

s. Bernardino, per iniziare gli studi rispettivamente di scuola media superiore<br />

e del corso teologico istituzionale.<br />

4. Fr. Michele Passamani è di convento a Lonigo ben inserito e deciso a<br />

riprendere gli studi. Domenica 25 ottobre ci sarà la professione solenne a<br />

Pergine; la preparazione si terrà il giovedì a Pergine, il Venerdì e Sabato a<br />

Caldonazzo, secondo degli schemi celebrativi preparati da fr. Giovanni<br />

Patton.<br />

f) Iniziative di formazione permanente. Si chieda alla Commissione per la FoPe di<br />

studiare il modo migliore per presentare in <strong>Provincia</strong> il documento finale del<br />

NdF 199


264.<br />

NdF 199<br />

Capitolo generale e di proporre un’ipotesi di programma per una settimana<br />

formativa a Monte Mesma, secondo quanto detto nel precedente Congresso.<br />

E’ pronto il fascicolo per la celebrazione con Mons. Bressan durante la Giornata<br />

del 30 novembre prossimo, che terremo assieme a cappuccini e conventuali, in<br />

occasione degli 800 anni della nascita dell’Ordine. Si stanno studiando i dettagli<br />

per l’intera giornata.<br />

Interprovincialità.<br />

Il Ministro provinciale consegna ai Definitori due documenti mentre li spiega<br />

brevemente e si raccomanda di studiarli in vista anche della prossima Assemblea<br />

provinciale:<br />

• Il Documento finale dell’Assemblea dei Definitori dell’Italia del Nord:<br />

“Progetto Interprovincialità 2009-2010”;<br />

• Il Verbale dell’Incontro dei Ministri provinciale del Nord d’Italia a<br />

Baccanello il 7 settembre scorso.<br />

Richieste di aiuto economico.<br />

- Il Guardiano di Cles, chiede a nome del Capitolo locale il permesso di eseguire il<br />

lavoro di sistemazione del muro di cinta del convento e di automazione del<br />

cancello d’entrata. Il Definitorio autorizza i lavori in attesa però di conoscere il<br />

preventivo.<br />

- Il Guardiano di Trento presenta un preventivo per il restauro dei quadri presenti<br />

in refettorio preparato dalla cooperativa LARA: Il quadro raffigurante la cena di<br />

Emmaus e i 19 ritratti a matita che presentano segni di deperimento. Il<br />

Definitorio approva per quanto di propria competenza. Si suggerisce anche al<br />

Guardiano di Mezzolombardo di far fare un preventivo alla stessa Cooperativa<br />

per alcuni quadri del convento.<br />

- Fr. Oscar Girardi, Vicario provinciale della <strong>Provincia</strong> di S. Francesco in Africa, è<br />

presente in <strong>Provincia</strong> in seguito all’iniziativa della PAT di convocare i missionari<br />

dell’Africa a Trento per una conoscenza della vita di quella terra e delle sue<br />

problematiche. Egli ha portato la richiesta del Ministro provinciale di Nairobi per<br />

un aiuto economico nel campo della formazione e uno per le spese che il<br />

Governo della <strong>Provincia</strong> deve sostenere per l’animazione dei frati. Si acconsente<br />

di aiutare la <strong>Provincia</strong> di s. Francesco nel seguente modo: l’aiuto per le spese di<br />

animazione sarà dato quanto prima con ciò che il Ministro ha a sua disposizione<br />

per interventi di emergenza; l’aiuto per la formazione sarà devoluto in occasione<br />

della normale distribuzione delle offerte in favore della missione.<br />

- Viene presa in considerazione anche la proposta di installare pannelli fotovoltaici<br />

sul tetto della Betania ad Arco, per sperimentare questa forma di risparmio<br />

energetico. Il costo dell’opera rientrerà in circa 7 anni grazie al contributo<br />

dell’ente pubblico e alla riduzione delle spese per l’energia elettrica. Il<br />

Definitorio approva.<br />

Poiché il Ministro provinciale è in partenza per Assisi per il l’assemblea<br />

nazionale COMPI e MoFra e fr. Pietro Stablum per il convegno CISM sulla carità,<br />

si conclude l’incontro con l’Angelus Domini, dandosi appuntamento a Trento per<br />

il prossimo Congresso il giorno 9 dicembre prossimo al mattino.


Convocazione e orario<br />

ASSEMBLEA PROVINCIALE<br />

265.<br />

Trento, 17 settembre 2009<br />

Festa dell’impressione delle stimmate di S. Francesco<br />

A tutti i frati della <strong>Provincia</strong><br />

loro sede<br />

Carissimi,<br />

con la presente, a norma degli SSPP 45, CONVOCO L’ASSEMBLEA<br />

GENERALE DELLA PROVINCIA a Trento S. Bernardino in sala Morizzo lunedì 19<br />

ottobre 2009 ad ore 9.00 con il seguente programma:<br />

Ore 9.15 Preghiera di apertura dell’Assemblea<br />

Saluto e introduzione all’Assemblea (Ministro provinciale)<br />

Presentazione delle schede elaborate dalla Commissione (fr.<br />

Germano P.)<br />

Introduzione ai lavori di gruppo<br />

Ritrovo nei gruppi (lettura delle schede e 2 tempi di lavori di<br />

gruppo)<br />

Ore 13.00 Pranzo e momento di relax<br />

Ore 15.00 Assemblea con presentazione delle sintesi dei lavori di gruppo,<br />

evidenziazioni, aggiunte in aula<br />

Ore 16.00 Conclusione in chiesa con Preghiera di adorazione eucaristica per<br />

le vocazioni<br />

Vi invito a partecipare numerosi. Per l’occasione non abbiate paura di<br />

sospendere anche i quotidiani servizi di portineria e confessioni. L’apposita<br />

Commissione ha elaborato le schede che vanno lette in fraternità, per avere il<br />

quadro della situazione, e che saranno approfondite e discusse durante<br />

l’Assemblea.<br />

In attesa di incontrarci porgo fraterni saluti.<br />

Fr. Francesco Patton<br />

Ministro provinciale<br />

NdF 199


266.<br />

Assemblea provinciale per studiare la funzione da attribuire nel prossimo<br />

futuro alle case di Trento e di Pergine e come usufruirne gli spazi non utilizzati<br />

NdF 199<br />

Trento – S. Bernardino, 19-10-2009<br />

Saluto e introduzione del Ministro provinciale<br />

Carissimi fratelli,<br />

1. Grazie della partecipazione numerosa, grazie a fra Germano che ha<br />

presieduto la Commissione e ha accettato di introdurci nella riflessione di questa<br />

mattina; grazie ai membri della Commissione che hanno preparato le schede per la<br />

riflessione (fr. Pio Fontanari, fr. Claudio Righi e fr. Pietro Stablum); grazie a coloro<br />

che si sono resi disponibili per la conduzione di questa assemblea, per i lavori di<br />

gruppo e per i momenti di preghiera; grazie a ciascuno di voi che avete lasciato le<br />

vostre occupazioni quotidiane per vivere insieme questa giornata di riflessione,<br />

dialogo fraterno e preghiera.<br />

2. Il Capitolo provinciale 2008 ha dato mandato al Definitorio provinciale “in<br />

dialogo con le Fraternità e in una eventuale Assemblea provinciale” di studiare “la<br />

funzione da attribuire nel prossimo futuro alle case di Trento e di Pergine e come<br />

usufruirne gli spazi non utilizzati” (PP 2008,21). La Commissione apposita si è<br />

radunata per approntare le schede, che sono state poi inviate alle fraternità per essere<br />

fatte oggetto di studio. Ora siamo alla tappa dell’Assemblea provinciale, che è un<br />

ulteriore momento di sensibilizzazione, confronto, sguardo prospettico.<br />

3. Come ricordavo anche nella presentazione del Piano provinciale: “Siamo<br />

tutti consapevoli che stiamo vivendo un momento molto delicato nella storia della<br />

nostra <strong>Provincia</strong>, un momento che ci chiede un supplemento di fede ma anche un<br />

supplemento di coraggio per vivere, come fraternità provinciale, da ‘pellegrini e<br />

forestieri’. Non ci è richiesta solo la disponibilità al cambiamento di luogo o di<br />

mentalità, ma soprattutto la disponibilità a camminare con la fiducia di Abramo verso<br />

una nuova realtà, a collocarci dentro orizzonti nuovi, rispetto a quelli nei quali siamo<br />

cresciuti”.<br />

4. Gli ambiti sui quali ci siamo fermati a riflettere durante il Capitolo e poi<br />

nell’elaborazione del progetto di vita fraterna costituiscono anche l’orizzonte di ciò<br />

che affronteremo in questa giornata. La riflessione sulle case della nostra <strong>Provincia</strong> e<br />

sull’utilizzo degli spazi a nostra disposizione, non avviene in astratto, ma ha a che<br />

fare con:<br />

• il cammino interprovinciale, verso la nuova Entità nel Nord Italia; non è<br />

realistico che arriviamo a conservare tutte le strutture che abbiamo<br />

• la fraternità, come luogo vitale nel quale incarnare la nostra vocazione, da<br />

questo punto di vista ricordiamo che le strutture sono in funzione della fraternità<br />

e della missione, non viceversa;<br />

• la missione, che ci richiama il principio della minorità, dell’evangelicità e della<br />

condivisione anche in materia di strutture.<br />

5. Se diamo un’occhiata veloce all’andamento demografico della nostra<br />

<strong>Provincia</strong>, ci accorgiamo subito che non è realistico ipotizzare di conservare nei


267.<br />

prossimi anni tutti i conventi che abbiamo attualmente, proprio perché verrebbe<br />

compromessa la qualità della vita fraterna e la salute vocazionale dei frati, ma anche<br />

la coerenza con la nostra vocazione di minori e perfino la sostenibilità economica<br />

delle stesse strutture.<br />

numero<br />

nume<br />

ro<br />

frati<br />

numero<br />

numero<br />

frati<br />

170<br />

150<br />

130<br />

110<br />

90<br />

70<br />

50<br />

1986<br />

13<br />

11<br />

9<br />

7<br />

5<br />

3<br />

1<br />

157<br />

147 145<br />

1988<br />

141<br />

1990<br />

138<br />

135 134 135<br />

1992<br />

1994<br />

131<br />

professi solenni<br />

128<br />

1996<br />

125<br />

122<br />

1998<br />

119<br />

anni<br />

113<br />

Differenza tra entrate e uscite<br />

00<br />

109<br />

106 106<br />

-1 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 00 02 04 06 08<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

22<br />

1<br />

2<br />

Numero frati per gruppi di età<br />

3 3<br />

5<br />

26<br />

02<br />

103<br />

04<br />

99<br />

94<br />

06<br />

novizi usciti+morti<br />

20-24 25-30 31-40 41-50 51-60 61-70 71-80 81-85 86...<br />

e t à<br />

numero di frati per ogni età<br />

27<br />

29<br />

31<br />

33<br />

35<br />

37<br />

39<br />

41<br />

43<br />

45<br />

47<br />

49<br />

51<br />

53<br />

55<br />

57<br />

59<br />

età<br />

media<br />

15<br />

88<br />

10<br />

79<br />

08<br />

80<br />

11<br />

61<br />

63<br />

65<br />

67<br />

69<br />

71<br />

73<br />

75<br />

77<br />

79<br />

81<br />

83<br />

85<br />

87<br />

89<br />

91<br />

93<br />

95<br />

76<br />

NdF 199


268.<br />

Indicazioni per i lavori di gruppo<br />

1) Nei gruppi suddividete il tempo a vostra disposizione in due unità, in modo tale<br />

da avere a disposizione un tempo sufficiente per riflettere sulla casa di Pergine e<br />

poi su quella di Trento.<br />

2) Dato che le domande riportate sulle schede sono tante ed alcune sono anche<br />

legate a questioni molto particolari, è importante che il gruppo concentri la<br />

propria riflessione e il proprio confronto soprattutto sulle domande che orientano<br />

verso delle scelte circa “la funzione da attribuire nel prossimo futuro alle case di<br />

Trento e di Pergine e come usufruirne gli spazi non utilizzati”.<br />

3) Nel pomeriggio i verbalisti riferiranno all’Assemblea le sintesi delle idee emerse<br />

nei gruppi, sottoforma di brevi proposizioni, evidenziando quelle maggiormente<br />

condivise. Le sintesi saranno poi inviate sottoforma di file al Segretario<br />

provinciale.<br />

NdF 199<br />

90,00<br />

85,00<br />

80,00<br />

75,00<br />

70,00<br />

65,00<br />

60,00<br />

55,00<br />

50,00<br />

68,46<br />

tot<br />

57,00<br />

Curia<br />

66,20<br />

Arco<br />

60,00<br />

Borgo<br />

Campo<br />

74,50<br />

Cavalese<br />

69,00<br />

Cles<br />

62,57<br />

Mezzol.<br />

66,89<br />

Pergine<br />

73,62<br />

Trento<br />

84,50<br />

Infer.<br />

58,23<br />

Fuori Prov.


Presentazione delle Schede elaborate dalla Commissione<br />

(fr. Germano Pellegrini)<br />

1. Alcune indicazioni storico‐metodologiche per introdurre il lavoro dei<br />

singoli gruppi e di tutta la giornata.<br />

269.<br />

Avete in mano tre schede:<br />

La prima scheda serve da introduzione:<br />

Richiama quanto proposto dal Capitolo provinciale<br />

Nonché i limiti e il compito della Commissione preparatoria<br />

Va ribadito che scopo primario di tutto è facilitare una mentalità aperta,<br />

informata, responsabile sia nei singoli frati sia nella Fraternità provinciale.<br />

Da sottolineare che compito nostro non è giungere a scelte deliberative<br />

per la chiusura o la conservazione delle case, bensì facilitare la presa di<br />

coscienza della situazione in cui ci troviamo e delle direttive che devono<br />

emergere gradualmente in vista del capitolo provinciale, organo competente per<br />

le scelte e le decisioni circa le tematiche odierne.<br />

2. Quali sentimenti tra noi?<br />

Dal Capitolo sta allargandosi una convinzione positiva e profetica: da soli<br />

non abbiamo futuro, insieme con le altre Province del Nord possiamo garantire<br />

una presenza fruttuosa e provvidenziale ancora in Trentino.<br />

Alcuni preferirebbero soluzioni “tampone”: gestiamo come possibile le<br />

nostre case, collaboriamo con altre istituzioni per le parti sempre più libere<br />

delle case, senza chiudere o cedere niente.<br />

Una terza posizione, di chi s’è chiuso in sé e non ha più prospettive:<br />

“lasciateci morire in pace” – scelta sempre più ridotta in seguaci…<br />

Di qui gli interrogativi proposti in questa parte: su questi è bene<br />

soffermarci un po’ nei gruppi, per capire meglio le prospettive precedenti…<br />

3. Punti da tenere presenti: alcune costatazioni circa le singole case e loro<br />

qualificazione attuale e futura, da chiarire a noi stessi e da non mettere da parte<br />

discutendo oggi sul nostro futuro.<br />

Gli ultimi tre punti sono più annotazioni da richiamare di fronte alla<br />

tentazione di locazioni e di eventuali lavori di ristrutturazione, come pure uno<br />

sguardo privilegiato verso le Province del Nord che si trovano in situazione<br />

analoga alla nostra e stanno muovendosi con coraggio verso il futuro insieme.<br />

CASA di PERGINE<br />

La scheda porta anzitutto il pensiero della Fraternità locale, il piano di<br />

un’eventuale ristrutturazione supponendo la nostra permanenza.<br />

Segue in secondo luogo quanto nato dal dialogo col Definitorio provinciale.<br />

Il vero punto per noi è quello costituito da “INTERROGATIVI”:<br />

Su questi è opportuno fermarsi nella riflessione comunitaria, aiutarsi a<br />

cercare qualche lume e qualche prospettiva che sia “profetica e realista” e per il<br />

bene del francescanesimo futuro, oltre che per il nostro concreto futuro.<br />

NdF 199


270.<br />

CASA di TRENTO<br />

La scheda segue lo stesso schema con quanto maturato in seno alla<br />

Fraternità e poi nell’incontro con il Definitorio provinciale, con diverse ipotesi<br />

assai varie e non tutte armonizzabili tra loro.<br />

Anche per questa scheda il punto nodale sono gli INTERROGATIVI, sui<br />

quali soffermarsi e ragionare pacatamente e con coraggiosa apertura a un futuro<br />

diverso dal semplice ripetere quanto si è sempre fatto.<br />

QUALI OBIETTIVI CI PROPONIAMO?<br />

1. Non c’è da arrivare a decisioni <strong>net</strong>te e precise che impegnino immediatamente la<br />

<strong>Provincia</strong>. Dobbiamo piuttosto formarci una mentalità attenta al problema e<br />

futuro “<strong>Provincia</strong>” e non solo “il mio convento”.<br />

2. Aprire la mente e il cuore al futuro che desideriamo e che riteniamo sia il bene<br />

per noi stessi e per le prossime vocazioni.<br />

3. Liberarci da timori e appropriazioni indebite e per niente francescane di case,<br />

ambienti, strutture, uffici che vanno “restituiti” al legittimo proprietario = i<br />

“poveri” nell’accezione più ampia del termine.<br />

4. Destare in noi lo spirito di disponibilità al confronto fraterno e a scelte (a suo<br />

tempo) che siano frutto non di timore ma di discernimento serio e “cristiano”,<br />

ispirato cioè dalla sapienza e dalla speranza, perché lo Spirito del Signore possa<br />

operare ancora tra noi, con noi e per noi cose altrettanto mirabili e durature come<br />

per il passato.<br />

Schede preparate dalla commissione<br />

NdF 199<br />

Da tener presente:<br />

1. Il Capitolo provinciale: “Il Definitorio, in dialogo con le Fraternità e in una<br />

eventuale Assemblea provinciale, studi la funzione da attribuire nel<br />

prossimo futuro alle case di Trento e di Pergine e come usufruirne gli spazi<br />

non utilizzati” (21).<br />

2. La Commissione ad hoc con il compito di preparare il materiale per<br />

l’eventuale Assemblea provinciale di autunno.<br />

3. Limiti della Commissione e della stessa Assemblea provinciale: non sono<br />

deliberative ma hanno l’obiettivo di “creare una mentalità aperta al futuro,<br />

aprire prospettive che qualifichino il nostro futuro sul territorio Trentino e<br />

sollecitare la partecipazione attiva e responsabile delle fraternità e dei<br />

singoli frati”.<br />

Dovrebbe essere chiaro perciò che non ci si propone ora di determinare<br />

chiusure di case o di attività, compiti riservati al capitolo, come pure è<br />

compito del capitolo determinare i tempi opportuni per attuare le scelte che<br />

verranno fatte dal capitolo stesso.


Quale prospettiva davanti a noi?<br />

271.<br />

a) Un quadro complessivo della <strong>Provincia</strong> ormai protesa verso l’unica entità<br />

del Nord Italia. Prospettiva irreversibile e profetica allo stesso tempo per<br />

salvare e valorizzare il capitale storico delle case e delle istituzioni in corso.<br />

b) Soluzioni tampone, per occupare temporaneamente gli spazi liberi e non<br />

creare difficoltà alle Fraternità locali, valorizzando in qualche modo gli<br />

ambienti non usufruiti.<br />

c) “Lasciateci morire in pace…”: prospettiva all’insegna del lasciare tutto fermo<br />

e andare verso una fine apparentemente serena.<br />

d) Interrogativi: proviamo a pensare un poco in avanti, fra una decina d’anni;<br />

le fraternità attuali sono al limite di una vita dignitosa e significativa sul<br />

territorio,<br />

quale futuro per noi e per le poche vocazioni in atto nelle case ora a nostra<br />

disposizione?<br />

Punti da tener ben presenti:<br />

1. Ogni casa attuale va inquadrata nel disegno “territorio trentino dell’entità<br />

unica per il Nord Italia”.<br />

E’ evidente che non sarà possibile portare con noi tutte le case attuali,<br />

quindi è necessario fare una scelta tra le attuali case: quali sono essenziali e<br />

quali in prospettiva si possono e si devono lasciare, pur con rammarico.<br />

2. Case con una propria identità in prospettiva interprovinciale:<br />

Arco: postulato interprovinciale già in funzione e apprezzato dalle altre<br />

Province;<br />

Cles: presentata come candidata tra le prossime case interprovinciali,<br />

per la sua caratteristica di “Casa di accoglienza” nella condivisione della<br />

vita.<br />

L’infermeria di Trento: per qualche anno sicuramente sarà necessaria,<br />

viste le difficoltà delle altre Province.<br />

3. Quali altre case e presenze sono da privilegiare?<br />

Mezzolombardo: ha una sua collocazione privilegiata rispetto alla<br />

città, al restauro del complesso, alla “missione” di animazione<br />

vocazionale sul territorio e di evangelizzazione anche in collaborazione<br />

con le altre Province.<br />

Borgo: caratterizzato dalla presenza del monastero, potrà essere<br />

ripensato e ridimensionato come casa filiale o di appoggio per il<br />

servizio, con presenza assai limitata; la struttura è familiare e di<br />

recente realizzazione.<br />

Cavalese: potrà avere futuro se accolta come casa per ferie della nuova<br />

entità. Tuttavia da anni cerca una sua identità qualificata, senza<br />

successo. La struttura è in buono stato e funzionale dopo il restauro<br />

integrale di qualche anno fa. Presenza religiosa in zona assai limitata…<br />

Per le case di Trento e Pergine cfr. le schede successive.<br />

4. Eventuali cessioni per affitto o altre forme di locazione creano vincoli<br />

inscindibili per diversi anni e diritti di prelazione che condizionano<br />

pesantemente eventuali progetti nostri o di altre istituzioni religiose o civili.<br />

NdF 199


272.<br />

5. E’ opportuno tenere presente anche il cammino delle Province simili alla<br />

nostra per numero di frati e per strutture e attività, che si muovono<br />

decisamente verso la futura entità con discernimento serio e senza remore<br />

per non trovarsi con pesi insostenibili sia da soli che con le altre Province.<br />

6. Da tener presente la necessità di un chiaro discernimento di fronte ad<br />

eventuali lavori di ristrutturazione anche limitati da intraprendere, per non<br />

sprecare tempo, denaro e spazi che saranno preziosi in futuro o potrebbero<br />

condizionarlo.<br />

CASA DI PERGINE<br />

Posizione della Fraternità:<br />

1. Per i prossimi anni la Fraternità prevede di utilizzare l’intero stabile e<br />

terreno (mq 3.406 e un ettaro e mezzo) e non ritiene di dover procedere al<br />

restauro totale della casa, ma eventualmente con piccoli interventi<br />

funzionali alla vita e ai servizi pastorali;<br />

2. La casa rustica (oggetto di una domanda del Comune di Pergine) risulta<br />

troppo adiacente al convento e risponde ad attuali esigenze comunitarie di<br />

spazi. Mantenendo intatta la proprietà in futuro si potrà eventualmente<br />

utilizzare in altro modo gli spazi non condizionati da compresenza di altri<br />

soggetti.<br />

3. La Fraternità pensa che sarebbero utili alcuni interventi:<br />

- a fianco della chiesa: attivare delle salette per incontri personali e<br />

riunioni e predisporre un servizio igienico.<br />

- Nel prato a nord‐ovest realizzare un giardino alberato, polmone verde<br />

per l’ambiente e spazio per i gruppi che partecipano alle iniziative della<br />

comunità.<br />

Piano per eventuale ristrutturazione e riqualificazione con l’ottimizzazione<br />

degli spazi (ing. M. Ravanelli):<br />

- l’immobile è in buono stato di conservazione<br />

- il punto di riferimento rimane la chiesa del convento<br />

- dato che le prospettive di utilizzo dell’immobile non sono chiare,<br />

sconsiglia di cedere parte dello stesso<br />

- ritiene vantaggioso suddividere la struttura in due parti principali: una<br />

ad uso dei religiosi nella zona attorno al chiostro interno e a ridosso<br />

della chiesa; l’altra parte (l’ala volta ad ovest) da utilizzare in futuro<br />

come ospitalità e accoglienza o altre attività correlate alla vita religiosa<br />

e spirituale.<br />

- I lavori dovrebbero prima riqualificare la parte del convento dedicata<br />

alla vita dei frati e a servizio dei fedeli, e solo in un secondo momento,<br />

quando le ipotesi di utilizzo saranno più chiare, il rifacimento della<br />

seconda.<br />

Dalla discussione col Definitorio emerge:<br />

- il disagio per eventuali lavori a danno della vita fraterna e del servizio<br />

pastorale<br />

NdF 199


273.<br />

- le varie ipotesi a breve termine non convincono e a medio termine<br />

suppongono la disponibilità dell’intero immobile.<br />

- La parte scelta per la vita dei frati sarebbe la meno soleggiata, più<br />

umida e ristretta.<br />

- Necessità di ristrutturare il tetto del convento in ardesia: per non aprire<br />

lunghi cantieri si preferirebbe fare un ripasso annuale del tetto così da<br />

evitare infiltrazioni e conseguenti danni allo stabile.<br />

INTERROGATIVI<br />

1) Come si colloca il complesso “Pergine” nel disegno della futura unica entità?<br />

La vicinanza della città di Trento e la comodità delle comunicazioni può<br />

privilegiare questa casa rispetto al complesso di Trento? Si tenga presente<br />

che ci troviamo in una zona di continuo aumento e sviluppo sia di persone<br />

sia di attività e con una tradizione di presenza e di attività pastorale<br />

apprezzata e richiesta.<br />

2) La presenza di religiosi in zona è più significativa a Pergine e a<br />

Mezzolombardo che a Trento?<br />

3) Qualora si privilegiasse Pergine rispetto a Trento, in prospettiva per una<br />

fraternità anche limitata nel numero, quali spazi sono necessari? Come<br />

delimitare la casa per la Fraternità (non troppo piccola né troppo ampia…)?<br />

4) Se si privilegiasse la presenza a Pergine, alcune attività a livello territoriale<br />

come pure la tradizionale accoglienza fraterna richiederebbero spazi in<br />

questo contesto. Dove si possono collocare?<br />

5) Lo spazio rimanente rimanga non ristrutturato, per eventuali futuri progetti<br />

religiosi o civili? La casa rustica come va valorizzata in prospettiva? E’<br />

opportuno liberarla per renderla visitabile e progettabile?<br />

6) Spazi adiacenti alla casa: limitare la zona orto per la casa e l’eventuale zona<br />

riservata ai frati?<br />

Valorizzare il terreno già ora con piante disposte a parco e parcheggio?<br />

7) In particolare da tener presente anche per Pergine la nota di non procedere<br />

a locazioni o affitti per non vincolarsi rispetto alle scelte che dovranno<br />

maturare.<br />

CASA DI TRENTO<br />

Dalla relazione del Guardiano:<br />

1. Il convento si estende su un territorio di 19.841 mq con molti ambienti e<br />

uffici: convento, chiesa, sala Morizzo, oratorio, biblioteca, ex studentato,<br />

curia e opere provinciali, infermeria e cimitero.<br />

2. E’ luogo di ospitalità dei confratelli missionari come pure dei convegni di<br />

formazione permanente e corsi di esercizi spirituali.<br />

3. La Fraternità ritiene importante la presenza in questa casa: sia perché<br />

convento storico e centrale per la <strong>Provincia</strong>, sia per la presenza<br />

dell’infermeria e della biblioteca provinciale<br />

NdF 199


274.<br />

4. Oltre alla complessità della struttura, ci si rende conto che i costi di<br />

manutenzione e di gestione sono assai elevati, ma non si sente di dare<br />

soluzioni, limitandosi a formulare qualche obiettivo a breve e a lungo<br />

termine:<br />

* continuare l’accoglienza temporanea nello studentato<br />

* valorizzare in futuro Villa Madruzzo per una piccola fraternità<br />

* difficoltà di convivenza con altri enti.<br />

5. Proposta di un frate di utilizzare lo studentato per studenti universitari: non<br />

ci sono però richieste concrete<br />

6. L’Anffas ha chiesto un piccolo spazio nell’orto e nell’oratorio<br />

NdF 199<br />

• In sintesi: la Fraternità chiede per il momento di non fare interventi e<br />

solo in media prospettiva suggerisce di tenere la casa della Curia per<br />

una piccola fraternità e trovare un ente interessato a utilizzare il resto<br />

del convento.<br />

Dal dialogo col Definitorio emerge:<br />

- conservare la biblioteca e valutare di quanto spazio ha ancora bisogno;<br />

- lo studentato serva di accoglienza per i frati di passaggio, per i<br />

missionari, per iniziative di formazione, per gruppi;<br />

- una mappatura degli spazi per valutare i costi del tutto<br />

- restare come piccola fraternità con sede in infermeria, per il servizio<br />

della biblioteca e della chiesa, valorizzando il convento di Pergine per<br />

incontri e altro;<br />

- cercare in città una casa, abbandonando tutto il complesso, per una<br />

presenza significativa nel capoluogo.<br />

INTERROGATIVI<br />

1) Prova a collocare il complesso Trento entro il disegno della futura nostra<br />

presenza sul territorio trentino e la necessità di ridimensionare case e<br />

attività in prospettiva non più di <strong>Provincia</strong> tridentina ma di entità Nord<br />

Italia.<br />

Il trasferimento della Curia provinciale quali conseguenze porterà per le<br />

strutture attuali? Quali attività di ambito territoriale dovranno sussistere e<br />

trovare spazi adeguati?<br />

2) Complesso assai difficile da gestire per le varie entità o opere presenti<br />

attualmente.<br />

Ma in futuro quali opere potranno restare? In quali spazi?<br />

3) Attualmente diventa sempre più problematica la gestione economica del<br />

complesso. Il futuro con la diminuzione dei frati diventerà ancora più<br />

difficile provvedere al complesso e alla sua conservazione con personale<br />

laico, visti gli attuali costi e criteri di gestione. Quali soluzioni suggerisci?<br />

4) Quale futuro uso potrà avere la chiesa, partendo dall’attuale frequenza dei<br />

fedeli assai limitata e in continua diminuzione?<br />

5) Il problema parcheggio si farà sentire con eventuali cessioni di parte del<br />

complesso?


6) In prospettiva: una fraternità in villa Madruzzo? In infermeria? In città, in<br />

luogo significativo pastoralmente? O quali altre proposte?<br />

275.<br />

7) La gestione biblioteca fino a quando sarà possibile da parte nostra? Quali<br />

altre soluzioni possiamo pensare: mettersi in rete col Polo biblioteche e<br />

affidare la gestione all’Ente pubblico o a laici, visto l’interesse locale verso<br />

questo capitale culturale; alienazione o comodato?<br />

Quale sarà la sua caratteristica: prevalentemente di conservazione, con<br />

acquisti limitati a settori specifici e francescanamente significativi?<br />

8) Nel frattempo: evitare ogni forma di locazione. Consentire l’uso gratuito di<br />

ambienti a entità socio assistenziali per tempi ben determinati e senza<br />

l’onere di spese di adeguamento.<br />

Es: uso dello studentato per gruppi, corsi di esercizi, ospitalità missionari…<br />

Locali ex oratorio: uso in comodato gratuito a tempo limitato es. Anffas<br />

come l’estate scorsa…<br />

Sintesi dei lavori dei gruppi<br />

Gruppo 1, verbale (fr. Paolo Moser)<br />

Si riconosce la problematicità del momento in cui si trovano le nostre<br />

province in ragione del numero e dell’età dei frati che le compongono. Questo<br />

momento, tuttavia, non è riconosciuto solamente come un tempo difficile, ma<br />

anche come un tempo provvidenziale a noi dato, in cui prendere delle decisioni<br />

profetiche di rinnovamento, scelte che dovranno considerare, inoltre, il<br />

cammino interprovinciale e le scelte fatte in tale ambito.<br />

Come criterio generale ispiratore per le future scelte ci si trova concordi<br />

nel dover privilegiare la vita delle fraternità rispetto alle funzioni<br />

specifiche che queste possono avere o al luogo che esse possono<br />

occupare. Si ritiene fondamentale che la vita delle fraternità sia dignitosa<br />

e significativa, che sia a misura d’uomo (di frate) e possibilmente<br />

autosufficiente, ovvero che non abbia bisogno di ricorrere a personale<br />

esterno. Si pensa ad una fraternità in cui tutti i frati possono essere<br />

accolti come membri di una famiglia e in cui gli anziani possano dare la<br />

loro preziosa testimonianza di vita.<br />

Premesso che le scelte che in futuro si prenderanno non riguarderanno<br />

solamente le due fraternità di Trento e Pergine, ma soprattutto la vita della<br />

provincia stessa, si propone:<br />

1. Tra Trento e Pergine si è unanimi nel ritenere di dover privilegiare la<br />

fraternità di Pergine, in virtù dell’inserimento di questa nel territorio, per lo<br />

spazio delle relazioni che essa offre, per la sua maggiore funzionalità e<br />

agibilità rispetto a Trento. Inoltre, in base al criterio generale sopra esposto,<br />

si propone di studiare la possibilità di realizzare una fraternità più<br />

familiare, dal forte progetto interno e aperta alle richieste esterne.<br />

NdF 199


276.<br />

2. Si ritiene importante, tuttavia, la presenza in almeno una città del Trentino.<br />

Si propone, quindi, di mantenere a Trento una piccola fraternità, da<br />

pensarsi come collocabile in villa Madruzzo, composta di un paio di frati da<br />

affiancarsi al Ministro provinciale e al segretario, in modo da poter essere<br />

segno in città e presenza in Infermeria.<br />

3. La Biblioteca di S. Bernardino, inoltre, dovrebbe essere conservata come<br />

ente autonomo. In quale forma, però, si ritiene debba essere ancora<br />

approfondito.<br />

NdF 199<br />

Gruppo 2, verbale (fr. Fabrizio Michelon)<br />

Raccolgo le proposte emerse nel gruppo in tre punti.<br />

1‐Considerazioni generali su case e interprovincialità.<br />

- Due condizioni sono necessarie per l’interprovincialità: condividere le scelte<br />

di fondo ed essere disponibili alla vita comune.<br />

- Per le case è importante trovare un progetto che coinvolga tutti i frati. Un<br />

progetto che sia nuovo e che sia importante per la gente.<br />

- Guardare più alle persone che alle case, per valorizzare in modo ottimale i<br />

frati per le varie fraternità.<br />

- Avere una visione chiara dell’uso di una casa, prima di decidere che cosa<br />

fare della stessa.<br />

- E’ importante trovare una nuova forma di presenza religiosa e pastorale.<br />

Non serve cambiare casa.<br />

- Bisogna rinnovare la spiritualità e la disponibilità delle persone, perché è la<br />

fraternità che qualifica la casa non la struttura.<br />

- La pastorale di una casa non sia legata ad un frate solo, ma a tutta la<br />

fraternità.<br />

- Essendo cambiata la società e diminuito fortemente il numero dei religiosi,<br />

puntare su iniziative profetiche, che siano valide per la gente.<br />

- Valorizzare il laicato, per noi l’OFS, come in passato. Favorire la sua<br />

presenza e conoscenza in parrocchia, in diocesi, e gestendo, magari, una<br />

casa con loro.<br />

2­Casa di Pergine.<br />

Come orientamento del gruppo, se il problema si riduce alla scelta di quale<br />

casa tenere 12 su 14 sono favorevoli a mantenere la casa di Pergine.<br />

Le motivazioni della scelta di Pergine sono così riassunte:<br />

- Criterio geografico: è una casa vicino a Trento e a metà strada, circa, fra<br />

Trento e Borgo;<br />

- Criterio pastorale: è collocato in una zona in forte crescita pastorale;<br />

- Criterio funzionale: è una casa a maggior duttilità funzionale, con spazi e<br />

disponibilità vari.


277.<br />

Si può procedere facendo due progetti: uno a medio termine e un altro a<br />

lungo termine.<br />

In un primo momento si tratterà di potenziare Pergine e ridimensionare<br />

Trento, che rimane legato alla presenza dell’Infermeria e della biblioteca. A<br />

lungo termine Trento potrebbe anche essere lasciato.<br />

3­Casa di Trento.<br />

Per quanto riguarda Trento, due frati su 14 sostengono l’importanza, non<br />

tanto della casa di Trento, quanto di mantenere la presenza dei frati a Trento.<br />

Queste le motivazioni:<br />

Criterio di continuità storica:<br />

- non priviamo Trento della presenza storica dei frati. Se c’è vita e attività<br />

la gente viene.<br />

Criterio pastorale:<br />

- è importante una presenza a Trento per l’evangelizzazione, per il polo<br />

universitario e diocesano;<br />

- Una proposta è di costruire una casa ex novo nello spazio del convento<br />

con una pastorale “ad hoc”.<br />

- Più d’uno vede la presenza di una piccola fraternità in città, composta dai<br />

frati che svolgono pastorale in città, anche assieme alla Curia <strong>Provincia</strong>le.<br />

- Questa presenza, visto le difficoltà di S. Bernardino, è vista come una<br />

piccola fraternità in infermeria, per rendere più viva e partecipata la vita<br />

di questa casa.<br />

- Qualche altro vede questa piccola fraternità in “villa Madruzzo”, anche se<br />

difficile da gestire.<br />

NB: importante non fare scelte vincolanti, ma avere una posizione<br />

meditata e in grado di mediare il più possibile tra gli aspetti in gioco.<br />

Gruppo 3, verbale (fr. Aldo Pancheri)<br />

Scheda introduttiva.<br />

La prima affermazione grande è stata quella della disponibilità e della<br />

libertà personale ad andare dove il Signore chiamerà.<br />

Rispondendo all’interrogativo (d) “Quale futuro per noi e i futuri frati,<br />

pensando a ciò che potrà essere fra 10 anni”, sono emersi alcuni rilievi:<br />

- Le nostre case sono un unicum indivisibile: non si può cederne una<br />

parte senza condizionare e compromettere fortemente l’altra.<br />

- Il ridimensionamento dovrà essere necessariamente forte e serio.<br />

- Il criterio della territorialità con una presenza capillare e strategica ha<br />

molto meno valore di un tempo.<br />

- Pur attenti a non cedere tutto, alla nostra entità trentina può essere<br />

messo innanzi il criterio demografico di altre regioni.<br />

NdF 199


278.<br />

NdF 199<br />

- Realistica la posizione che guarda all’età dei frati, (cfr. introduzione ai<br />

lavori del Ministro provinciale): con soli 14 frati tra i 20 e i 60 anni di<br />

età non è pensabile caricare su di essi il peso di tante strutture.<br />

- La vita fraterna è ciò che innanzitutto va salvaguardata con e nelle<br />

fraternità presenti e future.<br />

Queste le considerazioni fatte col pensiero rivolto all’interprovincialità.<br />

Scheda Casa di Pergine<br />

Dopo quanto emerso, è apparsa logica l’alternativa Trento – Pergine.<br />

Nel 3° gruppo l’orientamento è stato a favore della casa di Pergine, 9 sì su<br />

12. Le motivazioni sono state le seguenti:<br />

• Criterio pastorale: Pergine ha attività pastorale (locale) di gran lunga più<br />

intensa e la zona è in crescita.<br />

• Accessibilità: Pergine è facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e<br />

privati; consente l’andare ovunque verso Trento e verso il Trentino<br />

orientale.<br />

• Opere provinciali: Pergine può accogliere questi servizi (opere prov.) che<br />

rimarranno, come animazione missionaria, OFS, ecc.<br />

Domanda: una eventuale richiesta di conduzione di parrocchia a Pergine<br />

avrebbe, per la casa, più peso interprovinciale? Essere senza parrocchia è un<br />

valore o un rischio?<br />

Risposta già nel gruppo: è importante non isolarsi dalla Unità pastorale e<br />

concepire il proprio servizio al suo interno.<br />

Scheda casa di Trento.<br />

Ormai sbilanciati a favore dell’opzione Pergine, è prospettiva condivisa il<br />

taglio della casa di Trento. Le attuali attività possono essere gestite ancora sia<br />

dalla fraternità (nuova) che sta in Pergine, sia dai frati se potranno formare<br />

comunità all’Infermeria. È questo l’orientamento della maggioranza del gruppo<br />

anche se alcuni desidererebbero una piccola fraternità in Villa Madruzzo. Le<br />

motivazioni per collocare una piccola fraternità all’Infermeria sono:<br />

- è scelta che appare francescana per fare unità e fraternità.<br />

- I frati non possono non considerare i costi di gestione di Villa Madruzzo.<br />

- I frati qui residenti (Infermeria / Villa Madruzzo) sarebbero per le attività<br />

pastorali sul territorio quali Casa di riposo, Carceri, Cimitero o altro.<br />

Per la Biblioteca la prospettiva più ovvia sembra l’affidamento all’Ente<br />

pubblico. D’accordo anche sulla caratteristica di Biblioteca conservativa: chi<br />

cercherà novità francescane farà riferimento ai Cappuccini e all’Istituto Scienze<br />

Religiose.<br />

La chiesa edificio non potrà che seguire queste soluzioni, se il Capitolo<br />

deciderà in tale linea: chiesa riferimento (diocesano) per celebrazione di gruppi<br />

e/o movimenti ecclesiali.


279.<br />

Interventi in Assemblea dopo la presentazioni dei lavori di gruppo.<br />

Sentite le relazioni alcuni frati intervengono per sottolineare o evidenziare<br />

elementi non presenti nelle relazioni o solo accennati.<br />

Un fratello interviene chiedendo se e come informare di questo nostro<br />

cammino di ripensamento delle presenze anche l’OFS e la Chiesa locale, o la<br />

zona pastorale.<br />

Un altro sottolinea che le decisioni circa le due case di Trento e Pergine<br />

sono legate tra loro. E che il valutare le case dipende dalle scelte “politiche” che<br />

si fanno. Una volta preferito Pergine, rimangono 3 possibilità per conservare<br />

una presenza a Trento: Infermeria, Villa Madruzzo, casa in città.<br />

Il direttore dell’Infermeria offre precisazioni sulle possibilità logistiche e<br />

di vita fraterna per una fraternità in Infermeria. Le camere dell’Infermeria sono<br />

molto essenziali e ridotte, molto buone e adatte per i malati, ma per un frate che<br />

dovesse viverci normalmente con altre esigenze di spazi, non vanno bene.<br />

Attualmente e per i prossimi 15 anni almeno avremo bisogno di almeno 15<br />

stanze per i frati ammalati e resterebbe ben poco per altri, considerando che<br />

una o due stanze dovrebbero restare a disposizione, e che i frati che starebbero<br />

lì userebbero sicuramente più di una stanza ciascuno. Guardando poi<br />

all’esperienza di altre province dove l’Infermeria è unita ad una Fraternità, in<br />

realtà sono due fraternità, tranne qualche scambio di frati un po’ più autonomi<br />

che vanno a pregare o ai pasti con gli altri. Sarebbe impensabile per una<br />

Fraternità pur piccola, avere gli orari dell’Infermeria.<br />

Un altro frate fa notare che fra 10 anni ci saranno 15 frati sotto i 70 anni e<br />

quindi bisogna ridurre le fraternità.<br />

Un frate comunica un suo sogno: in Trentino c’erano 4 Fraternità: Arco,<br />

Pergine, Mezzolombardo e Infermeria. E da lì partivano dei frati per dar vita a<br />

delle piccole presenze nelle valli.<br />

Il Ministro conclude con alcune considerazioni. Richiama il senso<br />

dell’Assemblea, che non ha funzione deliberativa, ma è innanzitutto<br />

adempimento di una Proposizione capitolare per studiare in forma condivisa<br />

questi temi delle case. Lo studio dovrà proseguire ancora. Quest’assemblea è un<br />

passo per dirci le cose, al fine di dare un futuro al francescanesimo nel Nord<br />

Italia.<br />

Fin qui il cammino è stato fruttuoso perché questa proposizione ha<br />

stimolato riflessione presa molto sul serio nelle fraternità di Pergine e Trento, il<br />

Definitorio ha potuto avere incontri molto positivi con queste fraternità e su<br />

questi temi. Così pure la Commissione ad hoc ci ha messo impegno e costanza<br />

nel ritrovarsi e produrre il testo che abbiamo discusso. Anche la numerosa<br />

presenza di oggi è segno di un interesse nella provincia per fare scelte con<br />

discernimento e condivisione.<br />

Certamente il discernimento è legato anche ad altri aspetti: la preghiera, la<br />

fede per giudicare alla luce della parola di Dio, la capacità di fare scelte<br />

realistiche, profetiche nel senso di frutto di una lettura di fede della realtà e con<br />

sguardo a lungo termine (il profeta Geremia che invita gli esiliati ad organizzarsi<br />

nel paese straniero e a lavorare per il suo bene, perché il ritorno in patria sarà<br />

certo, ma dovranno passare decenni). Non bisogna fare passi affrettati.<br />

NdF 199


280.<br />

NdF 199<br />

ATTIVITÀ DEI SETTORI<br />

Evangelizzazione missionaria (consiglio)<br />

Mezzolombardo, 15 settembre 2009<br />

Con l’inizio del nuovo anno sociale ci ritroviamo martedì 15 settembre<br />

2009 a Mezzolombardo per confrontarci sul lavoro da svolgere in ambito missio<br />

ad gentes.<br />

Dopo la preghiera recitata a cori alterni dello Stabat mater, essendo la<br />

festa della Madonna addolorata, l’Animatore provinciale dell’evangelizzazione<br />

missionaria fr. Italo Kresevic dà il benvenuto a tutti i presenti.<br />

Il Consiglio pur non essendo richiesto dalla nostra legislazione favorisce il<br />

lavoro assieme per gli stessi obiettivi previsti dai nostri Statuti provinciali. Così<br />

ci siamo ritrovati:<br />

fr. Italo Kresevic, animatore provinciale,<br />

fr. Valerio Berloffa, collaboratore. Egli è rientrato recentemente dall’Africa<br />

e si è reso disponibile non solo per l’animazione missionaria ma anche per<br />

quella giovanile, ambiti che del resto sono molto legati; ora sta prendendo<br />

visione della realtà ecclesiale trentina e dei bisogni di pastorale missionaria.<br />

fr. Floriano Weiss, collaboratore che ci aiuta nella corrispondenza con i<br />

missionari;<br />

fr. Claudio Righi, delegato della Pia Opera Fratini e Missioni;<br />

fr. Giorgio Kaisermann collaboratore soprattutto attraverso la POFM;<br />

fr. Fortunato Mattivi, che collabora volontariamente sia animando il suo<br />

luogo di apostolato sia interessandosi dei salvadanai presenti in luoghi pubblici<br />

nel circondario.<br />

La sig. Fiorella Weiss, presidente dell’Associazione Missioni Francescane<br />

Trento Onlus, che da tempo collabora a tutte le attività di pastorale missionaria<br />

legate ai frati e al Centro Diocesano Missionario. La sua presenza è un primo<br />

segno di una collaborazione con il laicato sempre più richiesto ai nostri giorni.<br />

Fr. Celeste Luchi che era vice moderatore, quest’anno è stato scelto per<br />

partecipare alla formazione della fraternità interprovinciale Antoniano di<br />

Bologna ed è già partito per la nuova destinazione.<br />

Dopo i saluti reciproci il Moderatore, prende in esame i punti della<br />

relazione presentata al Definitorio per valutare il cammino da fare assieme a<br />

tutti i consiglieri.<br />

Per realizzare gli obiettivi dell’Evangelizzazione missionaria ognuno può<br />

dare un contributo particolare secondo l’attività, il tempo e il luogo in cui si<br />

trova ad operare.<br />

1. Il primo obiettivo di promuovere lo spirito missionario fra noi francescani<br />

ha una sua collocazione speciale al momento della giornata missionaria<br />

francescana, ma richiede forse anche un intervento nei capitoli locali delle<br />

fraternità e nei temi di formazione affrontati dall’OFS. Fr. Floriano ha<br />

preparato un semplice documento mediatico da proiettare ai frati per far


281.<br />

conoscere la situazione missionaria concreta sostenuta dalla nostra<br />

<strong>Provincia</strong>.<br />

2. Le giornate missionarie vanno verificate annualmente per migliorarle e<br />

soprattutto perché le fraternità locali vi siano interessate e coinvolte,<br />

assieme anche ai gruppi missionari locali e alle fraternità OFS. In primavera<br />

bisognerà preparare un calendario, tenendo presenti le indicazioni anche<br />

della Diocesi. Ma si potranno fare giornate solamente formative, senza<br />

raccolta di elemosine anche in altri momenti. La sig. Weiss aiuterà non solo<br />

personalmente ma coinvolgendo l’Associazione che presiede.<br />

3. I rapporti con la Diocesi sono molto importanti e proficui e quindi fr. Valerio<br />

si incarica di continuarli anche per seguire alcuni gruppi missionari nelle<br />

parrocchie (meglio se vicine a Mezzolombardo). Per quanto riguarda invece<br />

il settore dei migranti che ora entra nello stesso centro diocesano fr. Valerio<br />

valuterà il da farsi per non impegnarsi su troppi ambiti.<br />

4. I rapporti con la Compi e il Nord Italia saranno seguiti dal Moderatore<br />

coinvolgendo di volta in volta altri consiglieri a seconda dell’odg.<br />

5. Notizie di Famiglia riporterà puntualmente gli scritti dei missionari e quindi<br />

è importante che le cose più notevoli per la conoscenza missionaria siano<br />

comunicate al moderatore che è anche redattore di Notizie di Famiglia.<br />

6. Sulla Pia Opera Fratini e Missioni prende la parola il delegato, fr. Claudio<br />

Righi, spiegando il progetto editoriale per l’anno 2010. Essendo anno<br />

sacerdotale con riferimento particolare al santo Curato d’Ars, ogni mese ci<br />

sarà un fondino dedicato a questo argomento e il calendario curerà il duplice<br />

ministero sacerdotale, ordinato e battesimale. Ci sarà sempre un articolo<br />

formativo francescano, una parte storica delle missioni e una pagina<br />

dedicata all’attualità missionaria dei nostri frati.<br />

7. Le relazioni con i missionari spettano a tutti, ma una specifica<br />

corrispondenza, oltre che dal Moderatore, sarà svolta da fr. Floriano.<br />

8. La raccolta delle offerte è stata in parte semplificata per quanto riguarda i<br />

bollettini e le banche. Per i salvadanai procediamo ad un primo censimento<br />

per vedere in quali luoghi sono rimasti e poi si cercherà di contattare anche<br />

dei laici nostri collaboratori per la visita ai luoghi e il ritiro delle elemosine.<br />

Passati in rassegna molti di questi punti si dà via libera al dialogo comune<br />

cercando di sentire le opinioni e i suggerimenti di tutti. Tra l’altro ci si esorta<br />

alla chiarezza nelle comunicazioni delle offerte, e soprattutto per quanto<br />

riguarda la domanda di celebrazione di sante messe si conviene che non si può<br />

più assicurare il giorno e l’ora. Ora noi possiamo garantire la celebrazione e il<br />

ricordo quotidiano nella messa per i benefattori che ogni convento celebra e che<br />

l’Infermeria celebra quotidianamente. Quando riceveremo una offerta molto<br />

importante sarà nostra premura celebrare per la persona donante, se defunta, le<br />

sante messe gregoriane.<br />

Prende la parola fr. Valerio per informare sul mandato che ha ricevuto di<br />

aiutare fr. Ivan nel campo vocazionale e aiutare noi nel campo missionario. Egli<br />

si dice contento di poter lavorare in questi due settori e desideroso anche di<br />

partire con delle novità. Ci parla della iniziativa di padre Bini (ex generale<br />

dell’Ordine) a Palestrina. In particolare fr. Valerio pensa a settimane itineranti o<br />

di presenza in qualche parrocchia della Diocesi, a marce fatte fidandosi della<br />

NdF 199


282.<br />

provvidenza. In sostanza desidera che quanto ha imparato nella vita in Africa<br />

possa continuare tra noi nella semplicità e nella sobrietà di vita e di lavoro.<br />

Il Consiglio ascolta e approva promettendosi di appoggiarlo per quanto<br />

possibile e anzi lo incoraggia ad intraprendere nuove vie di presenza<br />

francescana.<br />

L’incontro è stato prezioso per noi tutti e ci siamo riproposti di non<br />

lasciare passare troppo tempo per ritrovarci, verificare e comunicarci nuovi<br />

orizzonti di attività.<br />

NdF 199<br />

Incontro dei Guardiani con il Ministro provinciale<br />

Arco, Madonna delle Grazie 12 novembre 2009<br />

Fr. Italo Kresevic<br />

Concluso il Convegno formativo, e celebrata l’Eucaristia con i rimasti nel<br />

Garda Family House, i Guardiani della provincia <strong>Tridentina</strong> di S. Vigilio si sono<br />

portati ad Arco dove si è svolto l’incontro previsto.<br />

La riunione inizia alle 9.45 con la preghiera, consona al luogo, “Saluto alla<br />

Vergine” del Padre S. Francesco. Assente è solo fr. Aldo Pancheri impegnato<br />

nella Missione al popolo nella rossa (o ex) Sesto S. Giovanni.<br />

Il Ministro invita i presenti a esprimere una prima ed immediata<br />

valutazione circa il Convegno formativo di Castelletto.<br />

Tutti esprimono considerazioni favorevoli o molto favorevoli sia per il<br />

tema, sia per la modalità di svilupparlo da parte del relatore: chiarezza e<br />

aderenza alla realtà, coinvolgimento degli astanti e valorizzazione della loro<br />

esperienza vissuta, lavori di gruppo significativi ed efficaci.<br />

Come suggerimenti per il futuro si propone di sostenere i Guardiani nella<br />

loro funzione psicopedagogica, di dare spazi di informazione di<br />

sensibilizzazione e di conoscenza reciproca per favorire l’interprovincialità. A<br />

livello organizzativo vengono segnalate la mancanza di momenti di festa<br />

fraterna, i ritmi piuttosto incalzanti, senza molti momenti di libertà, la<br />

dislocazione degli alloggi, per alcuni distanti dal luogo di riunione, e procurare<br />

un vitto più adatto e conforme agli usi conventuali.<br />

I singoli Guardiani informano, poi, sulla vita delle Fraternità.<br />

Generalmente le Fraternità si impegnano nel costruire la vita fraterna, in<br />

crescita di coesione. Si registra poi il calo numerico e l’invecchiamento che<br />

riducono anche la possibilità di attività. D’altra parte in alcuni settori di<br />

supporto al clero non siamo più così richiesti (es. Confessioni). Si è avviata la<br />

collaborazione tra fraternità vicine per i ritiri mensili. Riguardo alla salute dei<br />

frati, si nota che l’avanzare dell’età rende più delicate e precarie tante<br />

situazioni, anche se non ci sono al momento frati in condizioni gravi. Certo c’è<br />

bisogno di cura e attenzione a stimolare chi è tentato di a lasciarsi andare e a<br />

seguire chi non riesce a regolarsi da solo.


283.<br />

Il Ministro offre poi alcune comunicazioni:<br />

- Il 30 novembre Giornata di celebrazione dell’VIII Centenario per il I<br />

Ordine. È stato inviato il programma. Sollecita la partecipazione.<br />

- Si sta preparando una nuova “infornata” di Fraternità interprovinciali. Noi<br />

siamo intenzionati a presentare come possibile Fraternità interprovinciale<br />

quella di Cles.<br />

- Riguardo alla situazione di Cles: continua il lavoro secondo il mandato del<br />

Capitolo e cercando di riorganizzare i rapporti con il personale e<br />

l’amministrazione con l’aiuto anche di esperti laici, Sergio Vitti, Rosi e<br />

Ciro Casagranda. I contatti con “Mondo X” per la collaborazione finora<br />

sono andati a vuoto. Sembra che anche loro abbiano dei problemi. Si pensa<br />

al coinvolgimento di altri soggetti come “Famiglia Materna” di Rovereto,<br />

antica iniziativa nata da noi, che tuttora ci tiene a coltivare questa<br />

prospettiva francescana, e sul piano operativo sembra efficiente e con buoni<br />

operatori.<br />

- L’Assemblea provinciale del 20 ottobre è stata molto positiva: condivisione<br />

molto buona nella <strong>Provincia</strong> su alcuni criteri. Si è discusso fraternamente e<br />

con realismo.<br />

- L’interprovincialità cammina a diverse velocità nelle varie province.<br />

Importante accompagnare il percorso anche testimoniando a frati di altre<br />

province, quando li incontriamo, la nostra convinzione positiva.<br />

- I Definitori del Nord Italia si riuniranno a Villa Moretta (TN) dal 7 al 10<br />

luglio 2010.<br />

Il Ministro ringrazia i Guardiani per il servizio che svolgono nelle Fraternità.<br />

Ad ogni Guardiano vengono consegnate le copie del Documento sulla<br />

Formazione Permanente da dare ai Frati di ogni convento<br />

La riunione si conclude con la preghiera “Agimus tibi gratias” alle ore<br />

11.45. Alle 12.00 si celebra l’Ora media con la fraternità e i Postulanti, e alle<br />

12.15 si pranza insieme.<br />

Pastorale Sanitaria<br />

Fr. Giovanni Patton<br />

verbalista di giornata<br />

“Sofferenza di Dio e sofferenza dell’uomo” è il tema trattato al 25° convegno<br />

nazionale degli Operatori della pastorale sanitaria (AiPAS) a Collevalenza (PG)<br />

nel mese di ottobre 2009.<br />

L’argomento, quanto mai attuale e impegnativo, è stato svolto nei 4 giorni<br />

da più punti di vista: umano‐medico e spirituale teologico e con modalità<br />

moderne (es. lettura teatrale: Diario di un dolore) assai coinvolgenti.<br />

Nei sette gruppi di studio, costituiti dai 250 partecipanti (religiosi/e,<br />

sacerdoti e laici) sono state prospettate varie tipologie di sofferenza (mentale,<br />

dell’anziano, dell’operatore stesso …) con scambio di esperienze dei presenti,<br />

tra i quali 5 trentini.<br />

NdF 199


284.<br />

C’è stato tempo anche per ritrovarci come Frati minori attivi nel servizio<br />

presso ospedali, case di riposo ed altre strutture sanitarie, delle varie Regioni<br />

italiane rappresentate. Il responsabile nazionale fr. Angelo da Padova pugliese, a<br />

conclusione del suo mandato triennale, sentito il parere dei confratelli<br />

partecipanti, ha preannunciato il convegno elettivo della nostra Unione<br />

Operatori OFM di Pastorale sanitaria a maggio in Campania.<br />

I partecipanti:<br />

fr. Giuseppe Consolati e fr. Mariano Sandri<br />

PS. Ci sono dei sussidi disponibili: statuto dell’Associazione AIPAS e le<br />

registrazioni del convegno.<br />

Comunicazione del Coordinatore per la Testimonianza della carità.<br />

NdF 199<br />

Assisi 12-15 ottobre 2009<br />

Dal 12 al 15 ottobre ho partecipato ad Assisi al Convegno Cism –Usmi<br />

Firas, promosso dalla CEI, che aveva per tema: “Il Vangelo nelle opere di carità e<br />

nelle attività sociali dei Religiosi in Italia”, con il sottotitolo per passare dalle<br />

opere della “legge” alle opere della Fede.<br />

L’icona che ci ha guidato era “San Francesco e il lebbroso”.<br />

Devo dire subito che noi Frati Minori d’Italia abbiamo brillato per la nostra<br />

assenza quasi totale: eravamo solo due, anche se al convegno hanno partecipato<br />

più di 500 persone fra religiosi e religiose. Forse il periodo non era giusto.<br />

Devo dire che è stato un convegno interessante e sono stato ammirato dai<br />

vari interventi che si sono succeduti nell’aula magna della Domus Pacis. E’<br />

intervenuto anche Mons. Bruno Forte ed è stato un grande piacere ascoltarlo. Mi<br />

sono piaciute in particolare le testimonianze di alcune persone che lavorano nel<br />

sociale, che partendo dalla loro esperienza, sono state capaci di tradurre il<br />

Vangelo nelle opere di carità, prima fra tutte Chiara Amirante, fondatrice delle<br />

comunità “Nuovi Orizzonti”.<br />

Si respira una freschezza del Vangelo che si incarna nel vissuto delle<br />

persone raggiunte da Cristo come i tossicodipendenti, le prostitute, i poveri, le<br />

persone sbandate e i giovani.<br />

Mi sono chiesto: Che facciamo noi Frati del Trentino per rendere vivo il<br />

Vangelo che predichiamo, che abbiamo professato e che è la nostra regola di<br />

vita? Abbiamo delle belle realtà come la Casa di accoglienza di Cles, l’aiuto dato<br />

da fr. Tiziano alle persone disagiate, la pastorale delle Carceri di Trento e alcune<br />

case di riposo e gli ospedali dell’ex‐psichiatrico, ma non possiamo accontentarci.<br />

I nostri conventi sono fari di luce per le persone in difficoltà, dove possono<br />

scorgere il Signore Gesù?<br />

Camminiamo da buoni samaritani lungo le strade del Trentino?<br />

Ascoltando Chiara che andava da sola alla stazione Termini, di notte, per<br />

incontrare gli spacciatori annunciando l’amore di Cristo per gli ultimi, o la<br />

testimonianza di una suora ormai settantenne che cerca di togliere dalla strada<br />

le giovani nigeriane, mi sentivo molto piccolo e tanto comodo fra le mura del<br />

convento.<br />

Fr. Pietro Stablum


Di ritorno dalla Missione al popolo<br />

proposta dai Francescani alla cittadina<br />

di Sesto s. Giovanni - Milano<br />

285.<br />

Dal 10 al 22 novembre si sono svolte a Sesto san Giovanni, vicino a<br />

Milano, le missioni al popolo organizzate dal Segretariato nazionale. Si era<br />

incominciato il cammino ancora un anno fa con il lancio della missione<br />

nell’ultima domenica di novembre.<br />

Le sei parrocchie della città, che conta circa 90.000 abitanti, si erano<br />

accordate per la missione insieme. L’anno scorso avevo partecipato in una<br />

parrocchia sfortunata che non aveva neanche la chiesa pronta, quest’anno sono<br />

stato nella seconda parrocchia più numerosa Santa Maria Nascente e Beato<br />

Mazzucconi, insieme a molti frati della Lombardia e con la partecipazione anche<br />

degli studenti francescani di Verona e alcune suore francescane provenienti da<br />

varie Province.<br />

E’ una sfida fare una missione in una città che nella storia è stata famosa<br />

per le sue battaglie sindacali, a ricordo di quei tempi basta dire che la via<br />

principale che l’attraversa è stata chiamata via C. Marx e che per ironia della<br />

sorte fa angolo con la via Fratelli di Dio. La maggioranza della gente vive in<br />

grandi palazzoni fino a 12 piani. La parrocchia ha circa 11.000 abitanti.<br />

Lo slogan scelto è “VI ANNUNCIO UNA GRANDE GIOIA”. Ma la gioia più<br />

grande l’abbiamo avuta noi nel sentirci accolti così bene dalla gente. Era tempo<br />

di avvento per il rito ambrosiano e in questo tempo i sacerdoti fanno la visita<br />

alle famiglie che ci attendevano con molta apertura e cordialità. Con un lavoro<br />

diario, anche notturno, di informatica, ci sono state preparate le visite con le<br />

indicazioni molto dettagliate in modo che abbiamo potuto visitare circa il 60%<br />

delle famiglie: percentuale molto alta pensando alla situazione complessa della<br />

città.<br />

Era percepibile anche dalle parole di gratitudine della gente la gioia di<br />

vedere tanti frati e suore invadere la città pacificamente, percorrere le strade e<br />

salire e scendere i condomini.<br />

Nella grande fiaccolata conclusiva il Prevosto ha espresso la meraviglia<br />

dei parroci per l’ondata di evangelizzazione ricevuta loro stessi da questa novità<br />

che ha sorpreso tutti e soprattutto coloro che avevano accettato la sfida con<br />

qualche perplessità.<br />

A lode di Cristo e del poverello di Assisi.<br />

Uno dei missionari<br />

fr. Celeste Luchi.<br />

NdF 199


286.<br />

NdF 199<br />

C O M P I<br />

Assemblea della Conferenza dei Ministri provinciali<br />

d’Italia e Albania<br />

Assisi - (12-16 ottobre 2009)<br />

Dal 12 al 16 ottobre 2009 si è tenuta a Casa Leonori (Assisi ‐ S. Maria degli<br />

Angeli) l’Assemblea annuale della COMPI.<br />

Durante i lavori dell’Assemblea è stato eletto il nuovo Consiglio COMPI,<br />

che svolgerà il proprio servizio nel triennio entrante: Fr. Francesco Patton,<br />

Ministro della <strong>Provincia</strong> <strong>Tridentina</strong>, è stato eletto Presidente, Fr. Sabino Iannuzi,<br />

Ministro della provincia Sannito‐Irpina Vice presidente, Fr. Paolo Fantaccini,<br />

Ministro della Toscana e Fr. Mario Vaccari, Ministro della Liguria sono stati<br />

eletti consiglieri.<br />

Come Segretario della COMPI è stato nominato Fr. Donato Sardella della<br />

provincia di Foggia, attualmente Guardiano e parroco a Monopoli (BA) e come<br />

Economo Fr. Alvaro Rosatelli della provincia Marchigiana, che inizierà il suo<br />

servizio al termine dei lavori del Cenacolo e dell’affidamento della gestione di<br />

Casa Leonori alla Ora Hotel.<br />

Tra le nomine effettuate ricordiamo anche quella dell’Assistente nazionale<br />

GIFRA nella persona di Fr. Rocco Iacovelli (Lecce); i Consiglieri del CAE: Fr.<br />

Donato Sardella (Foggia), Fr. Mario Favretto (Ve<strong>net</strong>o); Fr. Massimo Cocci (Lazio)<br />

e Fr. Giuseppe Noto Ministro provinciale della Sicilia. All’assistenza dell’OFS è<br />

stato confermato fr. Fabrizio Ciampicali (Roma).<br />

Durante i lavori dell’assemblea sono stati toccati diversi argomenti grazie<br />

anche alle relazioni presentate: relazione del presidente uscente, Fr. Marino<br />

Porcelli, a partire dalla quale si è lavorato per rinnovare il progetto COMPI alla<br />

luce dell’ultimo Capitolo generale; le relazioni del Segretariato per le missioni e<br />

l’evangelizzazione e di quello per la formazione e studi che hanno focalizzato il<br />

discorso su questi due ambiti fondamentali della nostra vita; la relazione del neo<br />

presidente della Fondazione del Congo, Fr. Adolfo Marmorino che ci ha aiutati a<br />

entrare nella vita della missione COMPI; la relazione dell’Economo Fr. Clemente<br />

Moriggi, che ci ha presentato la situazione attuale della nostra economia.<br />

Abbiamo avuto l’occasione anche per riflettere sull’iniziativa estiva del meeting<br />

per giovani a Santiago de Compostela. Una presenza significativa all’interno<br />

dell’Assemblea è stata anche quella di Fr. Vincenzo Broccanelli, Definitore<br />

generale per l’Italia, che ci ha trasmesso una lettera del Ministro generale nel<br />

quale siamo invitati, nel servizio di Ministri, a dare priorità alla persona, a<br />

incrementare la qualità della vita nelle fraternità e a camminare decisi sulla via<br />

della collaborazione interprovinciale e della ristrutturazione delle Province. Fr.<br />

Vincenzo ci ha poi presentato il lavoro di animazione che sta facendo il nuovo<br />

Definitorio generale e la prima bozza del programma di incontro del Definitorio<br />

generale con la COMPI, incontro che si terrà dal 7 al 10 giugno 2010.


287.<br />

Al termine dell’Assemblea, ci è stata data anche l’opportunità di visitare il<br />

Cenacolo e constatare l’avanzamento dei lavori, che termineranno entro fine<br />

anno, per poter poi riavviare l’attività a partire dal 1° marzo 2010.<br />

Consiglio Nazionale Evangelizzazione Missionaria<br />

Castella<strong>net</strong>a, 28 ottobre 2009<br />

Erano presenti: f. Massimiliano (MI), f. Martino (TA), f. Guido (PI), f. Silvio<br />

(GE). Abbiamo ricordato tutti i confratelli e in particolare f. Marco, animatore<br />

missionario della <strong>Provincia</strong> dell’Aquila, al quale abbiamo telefonato per<br />

esprimere la nostra solidarietà e la nostra disponibilità. Anche f. Sergio, già<br />

animatore missionario per la <strong>Provincia</strong> del Piemonte, è stato presente nella<br />

nostra preghiera perché possa recuperare pienamente la salute dopo l’incidente<br />

che lo ha visto coinvolto recentemente. Abbiamo telefonato anche a f. Celeste<br />

della <strong>Provincia</strong> di Trento che ha collaborato a lungo con noi e che ora si occupa<br />

dell’assistenza agli immigrati. A lui la nostra gratitudine e la nostra amicizia<br />

nella speranza di poter ancora lavorare assieme.<br />

Successivamente il Consiglio ha preso in esame l’organizzazione del<br />

Convegno Nazionale.<br />

Convegno nazionale:<br />

Grafica e stampa cura della Segreteria di Genova, alla spedizione postale<br />

provvederà f. Massimiliano sia per gli animatori missionari che vocazionali. Ai<br />

primi anche on line (Martino). Spediremo anche ai Ministri provinciali e alla<br />

Segreteria COMPI l’invito che estenderemo al rappresentante OFS – GIFRA.<br />

TEMA del Convegno: “Chiamati per essere inviati: Quali percorsi formativi<br />

possibili tra l’animazione a.g. e gli animatori vocazionali”.<br />

Fatto il depliant parliamo con Broccatelli e f. Massimo che c i da la<br />

disponibilità a partecipare.<br />

Chiamiamo la sede del Convegno per una conferma.<br />

Decidiamo di scrivere una lettera che sintetizzi i contenuti del nostro<br />

dibattito e le decisioni prese:<br />

Lettera agli Animatori provinciali missionari italiani<br />

Caro confratello,<br />

Siamo riuniti per il Consiglio Nazionale della nostra Area a<br />

Castella<strong>net</strong>a (TA). Ti inviamo un saluto di Pace e un augurio di buon lavoro per<br />

l’anno pastorale appena iniziato.<br />

Dopo questa lettera ti giungerà l’invito a partecipare al Convegno che da<br />

tempo stiamo preparando per la comune formazione. Si terrà a San Zeno di<br />

Montagna ‐ Verona ‐ dal 18 al 21 Gennaio 2010. In appendice al Convegno si<br />

terrà la nostra ASSEMBLEA NAZIONALE.<br />

Abbiamo pensato di dirigere la nostra riflessione sul tema “Chiamati per<br />

essere inviati”. Intendiamo così favorire un cammino pastorale condiviso con gli<br />

Animatori di pastorale giovanile e vocazionale. Crediamo infatti che abbiamo<br />

molto da condividere sia a livello di riflessione che di possibile impegno<br />

NdF 199


288.<br />

pastorale. Ci aiuteranno nella riflessione due confratelli autorevoli: Padre<br />

Amedeo Cencini che tutti conosciamo per le sue numerose pubblicazioni e che<br />

recentemente ha scritto proprio su questo argomento; F. Massimo Tedoldi che è<br />

stato nominato Segretario Generale per l’evangelizzazione missionaria<br />

dell’Ordine. Fra Massimo è da tutti noi conosciuto e stimato per aver in passato<br />

svolto il servizio di Coordinatore Nazionale con particolare impegno e comune<br />

soddisfazione.<br />

L’autorevolezza dei Relatori e l’opportunità che ci è data di programmare<br />

il nostro cammino nazionale sono un incentivo a partecipare numerosi.<br />

Come potete immaginare, essendo il Convegno impostato sulla<br />

riflessione “Vocazione e Missione” abbiamo chiesto agli Animatori Vocazionali<br />

di essere presenti con una loro rappresentanza. Ciascuno di voi può, se lo ritiene<br />

opportuno, invitare un collaboratore o un frate delegato nel caso fosse<br />

impossibilitato a partecipare.<br />

Quando riceverai il depliant del Convegno, ti preghiamo di inviare la<br />

scheda di adesione al più presto come indicato. Questo per esigenze logistiche e<br />

organizzative.<br />

Ti giunga il nostro saluto di Pace e di Bene.<br />

f. Martino Cito f. Guido Fineschi<br />

f. Massimiliano Taroni f. Silvio Bovis<br />

RIVISTA<br />

Successivamente prendiamo in esame la riorganizzazione della Rivista MF<br />

in base alle indicazioni emerse dall’incontro con i Ministri <strong>Provincia</strong>li italiani.<br />

Leggiamo la lettera della redazione scritta al Consiglio Nazionale.<br />

Presentazione situazione da parte di f. Massimiliano che tra l’altro notifica<br />

che:<br />

Stampiamo 4000 copie di cui 3800 sono inviate e 200 di promozione,<br />

1000 non sono pagate, attualmente copie pagate 2800. Gli abbonati reali 600.<br />

Constatiamo l’alto costo dei giornalisti, il buco di 15.000 euro in cui versa<br />

la Rivista stessa, relazioniamo il Consiglio circa le riflessioni maturate con<br />

l’incontro con i Ministri <strong>Provincia</strong>li COMPI che:<br />

- Accetta f. Silvio come direttore direzionale e il Consiglio Nazionale<br />

corresponsabile della Direzione della Rivista<br />

- Autorizza la diminuzione delle pagine a 32<br />

- Invita a fare noi gli articoli<br />

- Consente ancora un anno di prova<br />

Crediamo necessario coinvolgere nella rivista i nostri colleghi animatori<br />

missionari e i frati. La rivista è apprezzata e invidiata. Siamo l’unica conferenza<br />

che possiede una rivista.<br />

Decidiamo poi di scrivere ai frati animatori e ai redattori la seguente<br />

lettera:<br />

Lettera ai redattori<br />

Cari amici della redazione,<br />

grazie per il lavoro svolto in questi anni e la<br />

collaborazione che avete offerto alla Rivista Missioni Francescane.<br />

NdF 199


289.<br />

Abbiamo letto la vostra lettera ed ora, dopo diverse riunioni anche con i<br />

nostri superiori che sono gli editori della Rivista Missioni Francescane (MF), vi<br />

rispondiamo per comunicarvi le decisioni che sono state prese riguardo al<br />

futuro della Rivista stessa.<br />

Desideriamo comunicarvi che attualmente MF ha un debito di Euro<br />

15.000. Gli abbonati paganti sono solo 600. 2.200 copie della Rivista sono poi<br />

acquistate e distribuite dagli animatori missionari regionali.<br />

Questa situazione è insostenibile. Ci troviamo nella necessità di dare<br />

risposte drastiche che siano mirate sia a risanare la situazione economica, sia a<br />

rilanciare la Rivista MF entro un anno. Infatti i nostri superiori si sono riservati<br />

di decidere in merito alla possibile chiusura di MF entro ottobre 2010.<br />

Dopo diverse riunioni la Conferenza dei Ministri <strong>Provincia</strong>li (COMPI) ha<br />

deciso quanto segue:<br />

1‐ A fianco del Direttore Responsabile. F. Massimiliano Taroni, viene<br />

nominato come Direttore Editoriale f. Silvio Bovis che svolge anche il<br />

servizio di Coordinatore Nazionale.<br />

2‐ Tutto il Consiglio Nazionale degli Animatori Missionari è stato nominato<br />

parte integrante della Direzione della Rivista nelle persone di: f. Guido<br />

Fineschi della <strong>Provincia</strong> Toscana, f. Martino Cito della <strong>Provincia</strong> del<br />

Salento‐Lecce.<br />

3‐ La riduzione delle pagine della Rivista dal numero di 44 a 32 come nella<br />

precedente gestione.<br />

4‐ Verifica dell’andamento della Rivista ed eventuale decisione di chiuderla<br />

per ottobre 2010.<br />

Alla luce di queste decisioni il Consiglio Nazionale nella riunione<br />

tenutasi a Castella<strong>net</strong>a (TA) il 29 ottobre 2009, ha deciso quanto segue:<br />

1‐ Sarà profuso il massimo impegno per il mantenimento e il rilancio della<br />

Rivista.<br />

2‐ Si valuterà la passibilità di aprire una versione on line della rivista MF.<br />

3‐ I criteri che dovranno ispirare la linea editoriale e redazionale e le<br />

decisioni conseguenti saranno:<br />

- Gli articoli dovranno essere sempre più espressione della vita<br />

missionaria delle Province italiane. Pertanto verrà chiesto un<br />

maggior contributo agli animatori, ai missionari e ai volontari per la<br />

stesura degli articoli e la nuova linea editoriale della Rivista (a<br />

partire da gennaio 2010) verrà decisa dal Consiglio Nazionale e<br />

Redazionale.<br />

- Le spese per la Rivista dovranno essere contenute al massimo per il<br />

risanamento finanziario. Pertanto il Consiglio decide l’adeguamento<br />

dei compensi ai collaboratori. Auspichiamo che coloro che<br />

scriveranno sulla Rivista possano decidere di offrire la loro<br />

prestazione gratuitamente. Infatti MF racconta la vita dei poveri e il<br />

servizio gratuito che tanti missionari religiosi e laici prestano a loro.<br />

Comunque per quanti scrivendo o collaborando con la Rivista<br />

chiederanno un compenso, riceveranno alla luce delle informazioni<br />

acquisite: Euro 10 ogni 1000 battute. Il Capo Redattore che finora<br />

NdF 199


290.<br />

NdF 199<br />

percepiva 350 Euro per 44 pagine ora diminuendo le pagine riceverà<br />

Euro 260.<br />

- Il nuovo timone della Rivista stessa si svilupperà come segue:<br />

• Giro d’orizzonte da 4 a 2 pagine con sei notizie dal mondo redatte<br />

dalla direzione e dalla Segretaria di redazione.<br />

• Storia di copertina da 4 a 3 pagine.<br />

• Eliminazione della rubrica Testimoni del nostro tempo.<br />

• Eliminazione della pagina 18 a cura delle Suore Francescane di<br />

Maria.<br />

• Eliminazione della rubrica Gli altri siamo noi pagine 30-31.<br />

• Eliminazione della rubrica Tau.<br />

• La rubrica Itinerari del mondo da 4 a 3 pagine con un nuovo titolo<br />

Itinerari francescani.<br />

• Rubrica Gran Bazar da 2 a 1 pagina<br />

• Eliminazione della pag 42.<br />

Con questa radicale e inevitabile ristrutturazione imposta dalla<br />

situazione prevediamo a conti fatti un risparmio di oltre 10.000 Euro.<br />

Nostra intenzione è di conservare una dignitosa qualità della Rivista, ma<br />

adeguandola altresì alla realtà di noi missionari italiani.<br />

Entro la metà di novembre auspichiamo una riunione della Redazione<br />

con il nuovo Direttore f. Silvio Bovis per tutti i chiarimenti possibili.<br />

Vi ringraziamo per l’attenzione e la collaborazione che a tutt’oggi ci avete<br />

garantito e speriamo poter proseguire con lo stesso impegno per il prossimo<br />

futuro.<br />

Cordiali saluti dal nuovo Consiglio di direzione della Rivista:<br />

f. Martino Cito f. Guido Fineschi<br />

f. Massimiliano Taroni f. Silvio Bovis<br />

Dopo questo intenso lavoro ci siamo consentiti una pausa di riposo<br />

approfittando dell’ospitalità della Fraternità di Castella<strong>net</strong>a che ringraziamo per<br />

l’accoglienza.<br />

Decidiamo di valutare la possibilità di recarci in futuro a fare il Consiglio<br />

Nazionale presso qualche animatore che è in difficoltà a partecipare gli<br />

appuntamenti nazionali per l’assommarsi di troppi impegni.<br />

Il prossimo Consiglio Nazionale si radunerà in occasione del Convegno‐<br />

Assemblea di Gennaio.<br />

f. Silvio Bovis<br />

Evangelizzazione Missionaria<br />

E’ stato organizzato un Convegno per Animatori dell’Evangelizzazione<br />

missionaria rivolto agli Animatori e loro collaboratori, agli Animatori<br />

vocazionali, agli Animatori di pastorale giovanile. Si svolgerà a Verona dal 18 al<br />

12 gennaio 2010.<br />

Il tema: “Chiamati per essere inviati : quali percorsi formativi<br />

possibili tra la Missione ad Gentes e la cura pastorale delle vocazioni?”


1. Premessa<br />

NORD ITALIA<br />

Progetto Interprovincialità 2009-2010<br />

Documento finale dell’Assemblea dei Definitòri dell’Italia del Nord<br />

291.<br />

A) I Definitòri delle sei Province del Nord Italia si sono riuniti in<br />

assemblea ad Assisi per proseguire il percorso relativo alla costituzione della<br />

nuova Entità, per riqualificare la vita fraterna e per una efficace presenza<br />

francescana nel Nord Italia. Tale obiettivo è stato perseguito operando un<br />

primo bilancio sulle diverse iniziative messe in campo tra il 2008 e 2009 per<br />

attuare le indicazioni contenute nel Documento finale dell’Assemblea dei<br />

Definitòri del Nord Italia di Caravate 2008.<br />

B) Il lavoro comune svolto nell’Assemblea di Assisi ha messo in luce<br />

come sia sempre più necessario lasciarci guidare da principi e orientamenti<br />

valoriali quali:<br />

‐ la cultura del discernimento valutativo orientato alla disamina<br />

concordata e opportunamente preparata, in vista di eventuali<br />

perfezionamenti e aggiustamenti necessari e del superamento costruttivo di<br />

situazioni cristallizzate;<br />

‐ il principio della gradualità e del consolidamento, per evitare di<br />

mettere in campo ‐in un lasso di tempo troppo breve‐ iniziative e attività che<br />

potrebbero ridurre l’impegno a sostegno di quelle da poco avviate.<br />

C) L’Assemblea dei Definitòri del 2010 sia pensata principalmente<br />

nell’ottica di una prima vera valutazione, riguardante l’attività di questi due<br />

anni, dell’impostazione complessiva e quella delle singole attività messe in<br />

campo per giungere alla nascita della nuova Entità. Va altresì tenuta presente<br />

la scadenza del 2013 come data per l’allineamento dei Capitoli provinciali.<br />

placet omnibus<br />

2. Proposte<br />

1. Le tre nuove Fraternità interprovinciali: Antoniano di Bologna, Celle<br />

Ligure, Torino S. Antonio<br />

1.1 Entro settembre 2009 prendano avvio le tre nuove Fraternità<br />

interprovinciali.<br />

placet omnibus<br />

NdF 199


292.<br />

1.2 Per sostenere, qualificare e far crescere le tre nuove Fraternità<br />

interprovinciali, il Collegio dei Ministri si impegna:<br />

a) ad accompagnarle con incontri periodici e adeguatamente preparati,<br />

da effettuarsi anche in ognuna di esse, e con eventuali ulteriori modalità;<br />

b) ad accompagnarle nell’elaborazione e nella valutazione del Progetto<br />

di Vita Fraterna;<br />

c) a programmare, nell’ambito dei lavori dell’Assemblea dei Definitòri<br />

del 2010, la verifica degli esiti relativi al primo anno di sperimentazione.<br />

placet omnibus<br />

1.3 Il Collegio dei Ministri valuterà le concrete possibilità per rafforzare<br />

le tre nuove Fraternità interprovinciali, sensibilizzando altri frati in vista di<br />

un prossimo inserimento al loro interno.<br />

placet omnibus<br />

NdF 199<br />

2. Le altre candidature a Fraternità interprovinciali<br />

2.1 Nell’ottica di una vera assunzione del principio di gradualità e di<br />

discernimento, è utile che i Definitòri provinciali approfondiscano<br />

ulteriormente le scelte delle candidature che hanno avanzato nei mesi<br />

precedenti, chiarendone i motivi, i criteri e gli aspetti di fondo, ed<br />

eventualmente integrandole o sostituendole con altre che potrebbero<br />

risultare più significative per la promozione dell’interprovincialità. Questo<br />

ulteriore approfondimento da parte dei Definitòri <strong>Provincia</strong>li consentirà un<br />

discernimento più significativo da parte del Collegio dei Ministri al momento<br />

della scelta finale.<br />

placet omnibus<br />

2.2 A tal scopo verrà seguito il percorso con le seguenti scadenze:<br />

a) novembre 2009: il Collegio dei Ministri raccoglie una prima<br />

documentazione sulle candidature e compone un dossier completo di tutte le<br />

proposte.<br />

b) gennaio 2010: il Collegio dei Ministri invia tale dossier a tutti i<br />

Definitòri provinciali perché operino un esame attento e approfondito, che<br />

possa contare su un tempo congruo per la lettura personale dei testi e per il<br />

confronto tra i componenti del Definitorio.<br />

c) marzo 2010: i Definitòri redigono e inviano al Collegio dei Ministri le<br />

loro riflessioni e note.<br />

d) A seguito delle riflessioni e note dei Definitòri provinciali, il Collegio<br />

dei Ministri elabora una proposta complessiva contenente forme, modalità e<br />

tempi di avvio delle nuove Fraternità interprovinciali, tenendo presente sia il<br />

quadro generale dell’interprovincialità sia le specifiche situazioni che<br />

connotano le proposte avanzate.<br />

e) maggio 2010: il Collegio invia ai Definitòri provinciali tale proposta


293.<br />

affinché sia oggetto di riflessione e valutazione da parte di questi ultimi, in<br />

vista dell’Assemblea dei Definitòri.<br />

placet omnibus<br />

2.3 Il Collegio dei Ministri prenderà in esame eventuali ed ulteriori<br />

proposte di Fraternità interprovinciali di nuova fondazione ‐corredate da<br />

progetto condiviso‐ tenendo conto della tensione ideale presente in alcuni<br />

frati delle nostre sei Province.<br />

placet omnibus<br />

2.4 Nel corso dell’anno 2009‐2010 il Collegio dei Ministri promuova un<br />

aggiornamento della mappatura delle nostre presenze, evidenziando quelle<br />

già interprovinciali, le nuove candidature, le fraternità territoriali che<br />

potrebbero risultare significative per la nuova Entità e quelle non più<br />

sostenibili.<br />

placet omnibus<br />

3. Interprovincialità di servizio<br />

3.1 Il Segretariato interprovinciale Formazione e Studi (SiFS), in accordo<br />

con il Collegio dei Ministri:<br />

‐ sostenga il lavoro di coordinamento tra le diverse componenti che si<br />

occupano della cura pastorale delle vocazioni;<br />

‐ favorisca una collaborazione più stretta tra i moderatori Fo.Pe. per<br />

facilitare una progettazione comune;<br />

‐ in linea con la promozione, anche a questo livello, di una cultura del<br />

discernimento valutativo, prepari una relazione dettagliata sulla situazione<br />

delle tre Case formative interprovinciali, delineando le prospettive future e le<br />

eventuali criticità, da sottoporre all’Assemblea dei Definitòri 2010.<br />

placet omnibus<br />

3.2 In base alle Linee guida interprovinciali per l’Evangelizzazione, il<br />

Collegio dei Ministri nomini il Coordinatore dei Segretari provinciali per<br />

l’Evangelizzazione. Il relativo coordinamento avrà anche il compito di<br />

sostenere i due settori già attivi (Missioni al Popolo, Animazione<br />

Missionaria) e di stimolarne altri ad attivarsi (Parrocchie, Santuari, Pastorale<br />

sanitaria, Carità).<br />

placet omnibus<br />

3.3 Il coordinamento dei delegati per le Missioni al popolo, in sintonia<br />

con il Collegio dei Ministri, assumerà in maniera collegiale il compito di<br />

accettare, progettare, realizzare e verificare tutte le Missioni al popolo che si<br />

effettueranno nel Nord Italia.<br />

placet Emilia‐Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Trento.<br />

non placet Ve<strong>net</strong>o<br />

NdF 199


294.<br />

3.4 Entro il 2009 il Collegio dei Ministri valuterà la consistenza di<br />

Servizi e Uffici nelle sei Province e l’opportunità di unificare alcuni di essi<br />

(GPIC, Ecumenismo, Cultura, Commissariato Terra Santa, ...). Gli uffici<br />

unificati avranno un unico rappresentante per il Nord Italia presso la<br />

COMPI.<br />

placet omnibus<br />

3.5 Entro ottobre 2009 il Collegio dei Ministri costituisca un gruppo di<br />

lavoro composto dai sei Economi provinciali e da due‐tre periti (siano essi<br />

frati o meno). Tale gruppo elaborerà una sinossi delle amministrazioni in uso<br />

nelle Province e la proposta di un percorso per armonizzare la prassi<br />

amministrativa delle Province, in ordine alla costruzione della nuova Entità,<br />

secondo criteri di eticità, trasparenza e solidarietà.<br />

placet omnibus<br />

3.6 Nell’ambito dell’interprovincialità di servizio, il Collegio dei<br />

Ministri effettuerà periodicamente incontri di lavoro con il Segretario<br />

interprovinciale per la Formazione e Studi, con il Coordinatore dei Segretari<br />

provinciali per l’Evangelizzazione, con i Coordinatori dei Settori<br />

interprovinciali attivati e con il Responsabile del gruppo ‘economia‐<br />

amministrazione’. Tali incontri saranno effettuati per operare un<br />

monitoraggio del lavoro in corso nei diversi ambiti interprovinciali e per<br />

concordare, con gli interlocutori sopra indicati, quale tipo di materiale<br />

portare per la valutazione dell’Assemblea dei Definitòri del 2010.<br />

placet omnibus<br />

3.7 Per sostenere e agevolare l’accresciuto impegno del Collegio dei<br />

Ministri sul versante della nuova Entità, si ritiene utile l’attivazione di una<br />

Segreteria interprovinciale. Questa curi, tra gli altri compiti, la<br />

comunicazione anche mediante un bollettino interprovinciale.<br />

placet omnibus<br />

4. Indicazioni sui tempi dell’Assemblea dei Definitòri del Nord Italia<br />

2010<br />

4.1 Per favorire la composizione delle Fraternità interprovinciali e poter<br />

dare attuazione alle decisioni assunte in questa sede, l’Assemblea dei<br />

Definitòri del Nord Italia venga celebrata prima dei Congressi capitolari e<br />

definitoriali che decidono le Carte di famiglia.<br />

placet omnibus<br />

NdF 199<br />

Assisi, 26‐29 agosto 2009


Incontro dei Ministri provinciale del Nord Italia<br />

Baccanello, 5 settembre 2009<br />

295.<br />

L’incontro inizia alle 9.15. Il Ministro Presidente, fr. Bruno Bartolini, invita<br />

a pregare con il “Saluto alla Vergine” di S. Francesco, dà poi a tutti il benvenuto e<br />

illustra il lavoro della riunione. Mentre si attende l’arrivo del Maestro e del<br />

Guardiano c’è ancora tempo per accordarsi sulla data del prossimo incontro:<br />

viene scelto di ritagliarsi del tempo durante la prossima Assemblea COMPI<br />

(Assisi,12‐16 ottobre).<br />

1. Verifica anno di Noviziato<br />

Il Maestro dei Novizi, fr. Enzo Maggioni, offre una valutazione positiva<br />

dell’anno trascorso: anno sereno, con problematiche normali. Il gruppo è vivace<br />

e motivato. Con la Fraternità c’è buona sintonia. Il programma è quello<br />

approvato e sperimentato già da qualche anno. Ora ci si coordinerà con il nuovo<br />

Segretariato Interprovinciale per la Formazione e gli Studi.<br />

Il Guardiano, fr. Maurizio Conti, aggiunge che la Fraternità si è incontrata 2<br />

volte con quella di Arco, mentre è mancato l’incontro con quella di Verona. Per<br />

la prima volta la Fraternità non ha subìto variazioni in questo triennio e si è<br />

potuta approfondire la conoscenza e l’amalgama tra i frati, raggiungendo<br />

consonanza di prospettiva. È una fraternità molto giovane. La presenza di frati<br />

anziani è importante e ha un valore formativo.<br />

Il Guardiano affronta poi l’argomento dei lavori di cui necessita la casa.<br />

Egli consegna ai Ministri un fascicoletto con l’elenco dei lavori, più o meno<br />

urgenti, e delle stime, ancora non complete di preventivo, e illustra tale<br />

materiale.<br />

Le conseguenti riflessioni dei Ministri mettono in luce la collaborazione<br />

alla spesa di tutte le Province secondo gli Statuti peculiari della Casa; la<br />

necessità di realizzare tali lavori, anche se si prevedesse per il futuro un uso<br />

diverso. Si chiede al Guardiano di dare al più presto precisi preventivi di spesa e<br />

di tempi di lavoro, in modo che si possano chiedere le dovute autorizzazioni<br />

civili e del Definitorio. Il Definitorio poi comunicherà con i vari Ministri, quindi<br />

si deciderà l’inizio lavori.<br />

Successivamente il Guardiano illustra l’impatto della fraternità sulla chiesa<br />

locale e presso la gente: c’è buona sintonia con la parrocchia (collaborazione con<br />

l’Oratorio) e con il Vicariato (collaborazione per la pastorale familiare e<br />

caritativa). Con la gente c’è un buon rapporto. Il Convento è molto frequentato,<br />

pur non avendo attività specifiche. Si collabora poi con la diocesi e con<br />

parrocchie anche del Milanese per animazione spirituale (scuola della Parola,<br />

esercizi spirituali parrocchiali, incontri del III giorno per genitori che hanno<br />

perso un figlio). Ci si chiede come avvicinare i lontani. Tutte le attività sono<br />

programmate e svolte dalla Fraternità, e anche i Novizi partecipano e vi si<br />

appassionano. Con la Diocesi c’è buon rapporto, si collabora specialmente per la<br />

guida dei giovani religiosi e l’animazione vocazionale.<br />

Qualche Ministro fa notare che quest’anno si è stati poco presenti, anche<br />

perché gli impegni si sono sovrapposti. Ritorna la proposta già fatta di qualche<br />

giornata di fraternità in cui presentare le varie Province e stare con i Novizi. A<br />

NdF 199


296.<br />

tal proposito si chiede al Maestro e al Guardiano che nella programmazione<br />

dell’anno propongano una scaletta di incontri.<br />

Fr. Bruno Bartolini, in corale assonanza con gli altri Ministri, ringrazia il<br />

Maestro e il Guardiano per il loro prezioso e qualificato servizio. Si sospende per<br />

una breve pausa.<br />

2. Rilettura del Documento di Assisi<br />

Il Presidente offre il testo definitivo del Documento di Assisi, con due<br />

miglioramenti letterari al n. 3.7: “attivazione” e “questa curi, tra gli altri compiti<br />

la comunicazione”.<br />

Tutti sono d’accordo.<br />

3. Nomine relative alle 3 Fraternità di costituzione interprovinciale<br />

Si passa poi alle nomine di competenza del Collegio dei Ministri circa le<br />

Fraternità interprovinciali. I Ministri affrontano prima di tutto la questione della<br />

casa di Bologna Antoniano. Si tratta dell’erezione di una casa religiosa, regolata<br />

da precisi obblighi canonici (CCGG art 233): domanda al Vescovo diocesano e<br />

comunicazione al Ministro Generale.<br />

Non essendoci tempo per questi adempimenti, e non essendo ancora<br />

disponibile la sede definitiva della Fraternità, i Ministri decidono di erigerla per<br />

ora come casa filiale alle dipendenze del Ministro provinciale, retta da un<br />

Delegato. Il Ministro comunicherà comunque almeno informalmente al Vescovo<br />

tale nuova presenza.<br />

Si passa quindi alle nomine della Casa filiale interprovinciale “Fraternità<br />

dell’Antoniano”. Su proposta del Ministro provinciale dell’Emilia Romagna<br />

vengono eletti per beneplacito:<br />

Delegato fr. Alessandro Caspoli (BO)<br />

Vicario fr. Celeste Luchi (TN)<br />

Economo: fr. Giovanni Mascarucci (BO)<br />

Successivamente si stabiliscono gli incarichi della Casa interprovinciale<br />

“Lo Spirito del Signore” di Celle Ligure ‐ Pecorile.<br />

Su proposta del Ministro provinciale della Liguria viene eletto con voto<br />

segreto:<br />

Guardiano: fr. Gabriele Onofri Hote (GE)<br />

per beneplacito vengono nominati:<br />

Vicario: fr. Luca Pozzi (GE)<br />

Economo: fr. Sergio Spiga (MI)<br />

Infine si stabiliscono gli incarichi della Casa Interprovinciale “S. Antonio”<br />

di Torino. Su proposta del Ministro provinciale del Piemonte viene eletto con<br />

voto segreto:<br />

Guardiano: fr. Maggiorino Stoppa (TO)<br />

per beneplacito viene nominato:<br />

Vicario ed Economo. Fr. Riccardo Gallina (TO)<br />

Il Ministro ricorda anche altri frati componenti di questa Fraternità: fr.<br />

Gabriele Cadorin (TO), fr. Natale Fiumanò (MI) e fr. Francesco Mazzon (VE), che<br />

si inserirà progressivamente.<br />

NdF 199


297.<br />

4. Nomina Coordinatore interprovinciale dell’Evangelizzazione<br />

Vengono innanzitutto fatti presenti i nomi dei Segretari provinciali per<br />

l’Evangelizzazione: fr. Fedele Pradella (TO), fr. Vittorio Bellé (VE), fr. Marco<br />

Ferrario (MI) fr. Giovanni Patton (TN), fr. Alberto Tosini (GE), fr. Francesco<br />

Marchesi (BO). Dal confronto tra i Ministri emerge la proposta di incaricare fr.<br />

Federico Righetti (VE). I Ministri decidono quindi di nominare lui, se accetta e se<br />

è possibile; diversamente nel prossimo incontro di ottobre troveranno uno che<br />

possa assumere questo incarico.<br />

Riguardo agli altri coordinamenti già avviati, nell’Animazione Vocazionale<br />

non ci sono variazioni; per le Missioni al Popolo l’Emilia Romagna ha<br />

confermato l’incarico alla rinnovata Fraternità di S. Cesario sul Panaro (MO).<br />

Per la Fo.Pe. sono cambiati i Moderatori nell’Emilia Romagna (fr. Maurizio<br />

Piazza); nel Piemonte (fr. Gabriele Trivellin) e nel Trentino (fr. Paolo Moser +<br />

commissione).<br />

Al Convegno della COMPI il Coordinatore interprovinciale (fr. Giampaolo<br />

Cavalli) rappresenterà tutte le province del Nord.<br />

Circa i Commissari di Terra Santa: sarà importante che i Commissari<br />

comincino a incontrarsi e che i Ministri si confrontino tra di loro e con il Custode<br />

di Terra Santa.<br />

5. Varie<br />

Il Ministro della Lombardia comunica che si è accordato con il Visitatore<br />

per concludere il Capitolo provinciale entro il 3 luglio. La prossima Assemblea<br />

dei Definitòri del Nord Italia potrebbe allora tenersi il 7 ‐ 10 luglio 2010 a Villa<br />

Moretta di Pergine (TN).<br />

Alle ore 12.00 la riunione si conclude e tutti si recano in chiesa per il rito di<br />

Iniziazione alla vita religiosa (Vestizione) dei Postulanti.<br />

Il Verbalista<br />

Fr. Giovanni Patton<br />

DELL’INCONTRO DEI MINISTRI PROVINCIALI DEL NORD ITALIA<br />

Torino, 5 novembre 2009<br />

Presenti tutti<br />

1. Preghiera e saluto del Presidente<br />

Si inizia ad ore 15.30 nel refettorio della Fraternità di S. Antonio, con la<br />

preghiera dell’Ave Maria ed il saluto del Presidente del Collegio. Sono presenti –<br />

oltre ai Ministri – i membri della fraternità interprovinciale di recente<br />

costituzione: fr. Maggiorino Stoppa (Guardiano), fr. Gabriele Cadorin e fr. Natale<br />

Fiumanò, e il Segretario provinciale fr. Riccardo Gallina.<br />

2. Incontro con la Fraternità interprovinciale<br />

Il Guardiano presenta la Fraternità che è una Fraternità “normale”<br />

composta da varie realtà, e che vuole esprimere un rapporto particolare con i<br />

giovani.<br />

NdF 199


298.<br />

La Fraternità va bene, ci sono alcune difficoltà, c’è però unità e chiarezza,<br />

per cui alcune cose si sono già sistemate. La zona della Fraternità è al terzo<br />

piano.<br />

Progetto di Vita Fraterna: ci stiamo lavorando, c’è l’appuntamento<br />

settimanale, il martedì è il giorno della fraternità, la mattina è dedicata al<br />

capitolo. Positivo è il dialogo a partire dalle priorità, con le modifiche che stiamo<br />

facendo ad experimentum, sia sull’orario che sulle modalità.<br />

Per quanto riguarda la missione della Pastorale Giovanile (PG) stiamo<br />

partendo pian piano, siamo in una fase di osservazione e conoscenza della<br />

realtà. Procedono le iniziative ordinarie. È partito il percorso Gifra, a breve<br />

partirà un itinerario biblico per giovani. Altra attività forte è quella legata al<br />

servizio della carità (mensa). Attività che ha un peso notevole nella fraternità e<br />

che adesso va anche legata alla PG: proporre a dei giovani un’esperienza che li<br />

aiuti a crescere nella carità. La proposta nuova parte dall’idea di accostare la<br />

Parola di Dio con questo luogo dove dei poveri vengono a mangiare, trovare<br />

ospitalità e accoglienza. L’immagine è quella della Casa di Betania: luogo di<br />

ascolto della parola ma anche di accoglienza e servizio.<br />

Fr. Natale F. comunica di essersi inserito bene in questa realtà. C’è la<br />

necessaria fatica iniziale. Positivi gli incontri tra i frati e la partecipazione di fr.<br />

Francesco M. per una settimana al mese, per integrarsi sempre di più. C’è anche<br />

il coinvolgimento di fr. Riccardo G. (Segretario provinciale) che è giovane e si<br />

lascia coinvolgere. La mensa poveri è un’opportunità per offrire una formazione<br />

esperienziale e non solo teorica. Alla mensa si cerca di essere visibili per poter<br />

entrare in dialogo, ad esempio con i volontari (scout e altri). Ci sono possibilità<br />

buone di coinvolgere i giovani proprio a partire dalla mensa. L’altro aspetto –<br />

oltre a quello territoriale – è quello delle collaborazioni di più ampio respiro<br />

(una volta al mese con le “Sentinelle del mattino”) e poi il cammino con i<br />

responsabili della PG e CPV delle 6 province del Nord. C’è il tentativo di creare<br />

una rete con le altre province. L’ostensione della Sindone sarà un’altra grande<br />

possibilità: ci saranno tre giorni di incontro con i responsabili PG‐CPV in vista di<br />

quell’evento. Occorre far crescere le collaborazioni e la rete.<br />

Dopo l’autopresentazione della Fraternità c’è spazio per domande da parte<br />

dei Ministri e per il dialogo.<br />

Fr. Roberto F. chiede informazioni sulla missione di Imperia e se gli<br />

impegni in loco (mensa) distolgono dalla possibilità di “andare”, cioè di<br />

dedicarsi ad attività esterne di evangelizzazione e di PG.<br />

Fr. Maggiorino: in dialogo e in collaborazione con i volontari si cerca di<br />

garantire la presenza di un frate in mensa, ma anche di poter essere liberi per<br />

iniziative di evangelizzazione. La novità è nell’approccio diverso alla PG, legata<br />

all’incontro con i poveri. Cosa possiamo esprimere di nostro? Legato al nostro<br />

carisma e alla nostra spiritualità? Il rapporto coi poveri è qualcosa di nostro<br />

proprio a livello di carisma. Altra attività che qui si svolge ed è importante è la<br />

proposta Gifra, che è nata in seno alla PG. Può anche avere un altro nome, ma è<br />

un cammino bello e significativo anche da un punto di vista vocazionale.<br />

Fr. Bruno B: importante è che la Gifra faccia un cammino serio di fraternità<br />

e di formazione.<br />

NdF 199


299.<br />

Fr. Maggiorino: c’è anche il desiderio di formare un gruppo di giovani che<br />

collaborino poi nelle iniziative caritative e di evangelizzazione, sull’esempio di<br />

quanto già è avvenuto in Lombardia.<br />

Fr. Mario V: sottolinea positivamente l’abbinamento tra carità e PG. Anche<br />

in Centro Italia c’è il desiderio di avviare qualcosa del genere, c’è comunicazione<br />

su questo?<br />

Fr. Maggiorino: questa esperienza è nota. Al momento ospitiamo un<br />

professo temporaneo del Lazio che fa un’esperienza al Cottolengo e risiede qui.<br />

Fr. Mario V: quando sarete in 4 è possibile anche un’alternanza, di modo<br />

che un paio possono andare e uno o due rimanere.<br />

Fr. Gabriele C.: la mensa è molto importante per noi, però organizzando il<br />

lavoro possiamo anche mancare.<br />

Fr. Gabriele T: l’importante è qualificare il servizio (mensa). C’è anche<br />

l’aspetto santuario, che però non è così frequentato.<br />

Fr. Maggiorino: è interessante l’aspetto del coinvolgimento dei laici nella<br />

mensa, però occorre che ci sia anche il coinvolgimento dei frati, per far<br />

conoscere la nostra presenza e coltivare una certa presenza francescana tra i<br />

laici che collaborano con noi. Molti dei laici che collaborano con noi hanno<br />

bisogno di formazione legata alla nostra spiritualità.<br />

Fr. Francesco: quanti sono più o meno i poveri che frequentano la mensa e<br />

i volontari che prestano servizio?<br />

Fr. Maggiorino: 180/200 poveri ogni giorno tra quelli che si fermano a<br />

mangiare e quelli che prendono il sacchetto. Adesso proviamo a fare incontri<br />

formativi per i vari gruppi di collaboratori (II domenica del mese). I volontari<br />

sono di due tipi: quelli “feriali” e quelli “della domenica”, quando non c’è la<br />

mensa ma un incontro di animazione e di condivisione sulla Parola di Dio della<br />

domenica. I volontari della domenica sono perlopiù giovani ed ex gifrini. I<br />

volontari stabili che ruotano attorno al servizio sono una 30ina, con quelli più<br />

saltuari si arriva a un massimo di 80.<br />

Fr. Natale: come Fraternità cerchiamo di preparare insieme anche i ritiri,<br />

le iniziative e quant’altro.<br />

Fr. Maggiorino: oltre al capitolo del martedì ci incontriamo regolarmente<br />

al mercoledì con i tre che fan parte della fraternità di PG (Maggiorino, Natale e<br />

Gabriele). La condivisione esiste ed è buona.<br />

Fr. Gabriele C: buona partenza, condividiamo le cose assieme, parliamo<br />

molto tra di noi, il lavoro sul PVF è utile, partiamo dal vissuto e ne discutiamo.<br />

Fr. Gabriele T: la Fraternità nel complesso va bene, il clima è buono, ci<br />

sono le condizioni per poter elaborare un buon PVF, tenendo conto della realtà<br />

dei poveri e della chiesa/santuario. È positiva la normalità della fraternità. Sarà<br />

da vedere quale collaborazione e quali attività sviluppare in futuro.<br />

NdF 199


300.<br />

Fr. Roberto: quale pastorale c’è qui intorno?<br />

Maggiorino: la zona è pastoralmente povera, c’è però collaborazione con la<br />

parrocchia, si cerca anche il rapporto con la Chiesa locale.<br />

Fr. Natale: nel coso nostro è importante e significativa la collaborazione<br />

con le suore francescane (Suore Angeline e Francescane Missionarie di Maria).<br />

Fr. Maggiorino: a livello regionale c’è più apertura per la PG, c’è anche<br />

l’ipotesi di istituire un’equipe regionale per l’evangelizzazione dei luoghi non<br />

formali.<br />

Per quanto riguarda l’uso della casa, è un uso composito: ci sono il<br />

Commissariato di TS e alcune stanze adibite a pensionato (1° piano); al 2° piano<br />

c’è la sartoria provinciale e alcune stanze per l’accoglienza. Al 3° piano c’è la<br />

fraternità; al 4° piano c’è la Curia.<br />

Al termine dell’incontro Fr. Bruno Bartolini ringrazia la Fraternità e i<br />

Ministri continuano il loro incontro per affrontare le altre questioni all’ODG.<br />

NdF 199<br />

3. Incontro dei soli Ministri<br />

1) Proposta di lavoro con Diathesis: quale collaborazione con Diathesis<br />

(DT) nel corso dell’anno a venire?<br />

Noi forniamo i criteri, nei Definitòri si riformulano le candidature, il<br />

materiale passa a DT per una elaborazione uniforme. Si ritiene importante<br />

coinvolgere il Coordinamento per l’Evangelizzazione in modo che anche il<br />

linguaggio sia il nostro. L’iter prevede il passaggio attraverso i Definitori e poi il<br />

dossier entrerà nel prossimo incontro estivo dei Definitòri. DT può aiutare<br />

anche per la mappatura, facendo il lavoro di standardizzazione delle schede, di<br />

modo che la presentazione delle fraternità sia leggibile in modalità sinottica.<br />

Terzo ambito è quello della promozione della rete tra le fraternità<br />

interprovinciali.<br />

Osservazioni dei Ministri:<br />

- le nuove candidature tengono conto della mappatura.<br />

- le Province più grandi possono candidare anche più d’una Fraternità.<br />

- il Definitorio decide quale Fraternità candidare.<br />

- la mappatura va aggiornata, ed in base all’aggiornamento presentiamo le<br />

candidature, poi decideremo assieme quali candidature privilegiare.<br />

- problema di geografia e di tipo di presenze.<br />

- per quest’anno chiedere a DT un coordinamento velato, per governare noi il<br />

processo secondo il nostro specifico.<br />

- DT ordina il materiale che noi affidiamo.<br />

- DT lavorerebbe di più con il Coordinamento per l’Evangelizzazione.<br />

- che compito assegnare all’incontro di DT con il coordinamento per<br />

l’Evangelizzazione? Le prime Fraternità avevano un significato<br />

interprovinciale molto forte, quelle che si istituiscono adesso sono più in<br />

prospettiva. Cosa ci sarà di specifico in questi progetti?


301.<br />

- la chiave di lettura delle nuove Fraternità è quella dell’evangelizzazione:<br />

santuario in chiave di evangelizzazione, parrocchia che si strutturi a partire<br />

dal documento OFM, fraternità che evangelizza in ospedale…<br />

- in qualche caso diventa difficile fare il passaggio alla prospettiva<br />

dell’evangelizzazione, perché vorrebbe dire cambiare mezza fraternità.<br />

- il Coordinamento deve aiutare ed arricchire le prospettive.<br />

- ci sono decisioni che vanno condivise anche sulle chiusure, per tener conto<br />

della geografia.<br />

- supporto tecnico di DT e coinvolgimento del Coordinamento Missioni e<br />

Evangelizzazione.<br />

2) Motivi, criteri e aspetti di fondo delle nuove candidature<br />

Motivi: presentare la realtà e la sua storia; il valore in sé della Fraternità e<br />

il valore in prospettiva interprovinciale; sono legati anche ai frati di cui<br />

possiamo concretamente disporre;<br />

Criteri: quelli legati al PVF per cui anche altri possono sentirsi interessati<br />

a inserirsi;<br />

Aspetti di fondo: il carisma come può essere vissuto in quella realtà e in<br />

collegamento con la realtà socio‐ecclesiale; e in prospettiva interprovinciale; col<br />

cambio dei frati nelle varie realtà cambiano anche aspetti di fondo rilevanti.<br />

3) Prossimo incontro dei Ministri:<br />

Il prossimo incontro si terrà l’8 gennaio a Bologna e in quell’occasione si<br />

farà il calendario completo degli incontri del collegio dei Ministri. A Bologna<br />

verrà dedicato tempo all’incontro con il Segretario per la Formazione e gli Studi<br />

fr. Franco Mirri.<br />

4) Segreteria interprovinciale<br />

Emergono alcune proposte:<br />

‐ che il Presidente di turno si avvalga della collaborazione del Segretario<br />

della sua provincia, con la collaborazione di frati di altre province.<br />

‐ mettere a disposizione un frate che può aiutare da un punto di vista<br />

pratico, quando c’è bisogno.<br />

‐ continuare ad avvalersi dell’aiuto di un frate per la verbalizzazione delle<br />

riunioni del Collegio dei Ministri.<br />

Emerge una domanda e alcune ipotesi su cui ci si confronta molto<br />

rapidamente per mancanza di tempo:<br />

- Qual è il compito della segreteria? I principali compiti identificati erano:<br />

preparazione di un Bollettino interprovinciale, spedizione dei materiali,<br />

partecipazione alle riunioni del Coordinamento per le Missioni e<br />

l’Evangelizzazione.<br />

- Quando si pubblicano i verbali è bene inserire l’agenda del Collegio dei<br />

Ministri, di modo che le Province possano rendersi conto della serietà del<br />

cammino in corso.<br />

NdF 199


302.<br />

NdF 199<br />

- Più che fare un ulteriore bollettino può essere utile che all’interno dei<br />

bollettini interprovinciali ci sia la pagina “interprovincialità”, uguale per tutti<br />

i bollettini.<br />

Coordinamento Animatori missionari Nord-Italia<br />

Gavi: 22 Ottobre 2009<br />

Presso il Convento di Gavi si è tenuto l’incontro zonale degli Animatori<br />

Missionari del Nord Italia. Erano presenti f. Italo Kresevic e f. Valerio Berloffa<br />

(Trentino), f. Massimiliano Taroni (Milano), f. Guido Fineschi (Bologna), f.<br />

Giampaolo (Ve<strong>net</strong>o), f. Silvio Bovis(Liguria).<br />

Questo incontro è il quinto a partire dal 2007: MILANO 2007 – VOLTRI E<br />

BOLOGNA 2008 – MONSELICE E GAVI 2009.<br />

Durante questi incontri è stata effettuata una raccolta dati che ha<br />

consentito di monitorare l’animazione missionaria nelle Province del Nord Italia<br />

e di individuare alcuni percorsi e iniziative comuni. La formazione e<br />

l’animazione sono il luogo privilegiato per il lavoro comune.<br />

All’ordine del giorno:<br />

1‐ Presentazione della Fraternità e della Casa di Gavi<br />

2‐ Presentazione del nuovo assetto della Rivista MF<br />

3‐ Programmazione di alcune comuni iniziative<br />

F. Silvio ricorda ai presenti il cammino attraverso il quale siamo arrivati a<br />

costituire la casa di Gavi come espressione della comune volontà degli animatori<br />

del Nord Italia e del Consiglio Nazionale di avere un luogo di riferimento<br />

comune per l’animazione e la formazione missionaria. La <strong>Provincia</strong> Ligure ha<br />

ritenuto di poter rendere disponibile la casa di Gavi per le sue caratteristiche<br />

logistiche. I frati che oggi la compongono ne condividono la progettualità.<br />

Concretamente ciò significa offrire un luogo di accoglienza e di incontro per:<br />

frati animatori missionari, missionari partenti o rientranti dalle missioni, gruppi<br />

di laici e di giovani.<br />

La struttura della casa consente la realizzazione di Convegni, incontri<br />

formativi, esercizi spirituali con taglio missionario. Queste sono alcune iniziative<br />

che gli animatori missionari vedono opportune da svolgersi possibilmente in<br />

comune tra le diverse Province.<br />

Particolare importanza viene data alla preparazione e formazione dei laici<br />

volontari desiderosi di fare un’esperienza missionaria.<br />

E’ coscienza comune degli animatori missionari che il lavoro svolto si<br />

inquadra in un impegno condiviso per costruire iniziative interprovinciali<br />

sensibili di ulteriori possibili sviluppi anche per la casa di Gavi.<br />

F. Massimiliano dà le comunicazioni di come la COMPI nella sua ultima<br />

riunione ha deciso di dare nuovo assetto organizzativo alla rivista accogliendo<br />

fondamentalmente la proposta che il Consiglio Nazionale degli animatori<br />

missionari le aveva presentato.


303.<br />

Pertanto: A f. Massimiliano Taroni MI (Direttore responsabile), si affianca<br />

f. Silvio Bovis GE (Direttore Editoriale), f. Guido Fineschi FI e f. Martino Cito LE<br />

(Consiglieri di direzione). Il nuovo assetto della direzione della Rivista<br />

svilupperà le linee editoriali della rivista stessa che ritornerà ad avere 32 pagine<br />

e non più 44. Inoltre buona parte degli articoli saranno scritti dagli stessi frati<br />

con testimonianze e storie di vita missionaria. La rivista dovrà maggiormente<br />

raccontare la vita missionaria delle province italiane.<br />

La COMPI si riserverà tra un anno una valutazione di questo nuovo assetto<br />

per decidere se continuare nella pubblicazione della rivista MF.<br />

Infine viene deciso un calendario comune:<br />

Convegno nazionale (già deciso dall’Assemblea degli Animatori missionari<br />

itlaiani): 18‐21 gennaio 2010 a Verona<br />

Riunione Animatori Nord‐Italia: al termine del convegno 21 gennaio 2010.<br />

Incontri nelle case di formazione: da concordare con i rispettivi Maestri:<br />

Postulato (Arco) f. Giampaolo e f. Valerio; Noviziato (Baccanello) f. Massimiliano<br />

e f. Silvio; Post‐Noviziato (Verona) f. Guido e f. Silvio, (Bologna) f. Massimiliano e<br />

f. Italo.<br />

Incontri per laici volontari per esperienze missionarie: Gavi da Venerdì<br />

sera al pranzo della domenica nelle seguenti date: 9‐11 Aprile 2010; 7‐9 Maggio<br />

2010; 4‐6 giugno 2010.<br />

Corso di esercizi spirituali per frati a tema missionario: Gavi 2011.<br />

Fr. Silvio Bovis<br />

NdF 199


304.<br />

NdF 199<br />

VITA DI FAMIGLIA<br />

Professione solenne di fr. Michele Passamani<br />

La fraternità provinciale ha vissuto un momento di grande gioia<br />

domenica 25 ottobre per la professione religiosa di fra Michele<br />

Passamani di Caldonazzo.<br />

La chiesa del nostro convento di Pergine si è riempita di frati,<br />

provenienti dal Trentino e dal Ve<strong>net</strong>o, di compaesani e amici di fra<br />

Michele e di fedeli che frequentano abitualmente la chiesa del<br />

convento di Pergine. Nel primo banco, contenti e commossi, mamma<br />

Flora e papà Renzo, la sorella Rossella accompagnata dal marito e dai<br />

figli. La celebrazione è stata presieduta dal Ministro provinciale fr.<br />

Francesco Patton, che ha ricordato a fr. Michele che la Regola dataci<br />

da san Francesco consiste nel “seguire le orme del nostro Signore<br />

Gesù Cristo” e nell' “osservare il santo vangelo di nostro Signore Gesù<br />

Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità” (Rb<br />

I,1). Ed è proprio questo l'impegno che fra Michele ha preso, per<br />

sempre, affidandosi alla nostra fraternità.<br />

Al termine della celebrazione fra Michele ha ringraziato tutti i<br />

presenti, dopodiché la festa è continuata nel refettorio del convento,<br />

dove la fraternità di Pergine aveva preparato un buffet per tutti i<br />

partecipanti.<br />

Con Francesco, sulle orme di Cristo


Seguire Gesù nel dono della vita<br />

Omilia del Ministro provinciale<br />

Carissimo fra Michele, carissime sorelle e carissimi fratelli, il Signore vi dia Pace!<br />

305.<br />

Nel suo Testamento, così Francesco d’Assisi racconta l’inizio della sua<br />

vocazione: “Il Signore dette a me, frate Francesco, di incominciare così a vivere la<br />

mia conversione: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i<br />

lebbrosi, e il Signore stesso mi condusse tra loro e li trattai con misericordia. E<br />

allontanandomi da loro, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di<br />

animo e di corpo. E in seguito, stetti un poco e uscii dal secolo” (Test 1-3; FF 110).<br />

Quel cambio di mentalità e di vita, Francesco poi lo riassumerà con poche e<br />

semplici parole: “seguire le orme del nostro Signore Gesù Cristo” oppure:<br />

“osservare il santo vangelo di nostro Signore Gesù Cristo, vivendo in obbedienza,<br />

senza nulla di proprio e in castità” (Rb I,1).<br />

È questa la forma di vita scoperta dal giovane Francesco otto secoli fa, la stessa<br />

forma di vita che anche tu – carissimo Michele – oggi abbracci. E lo fai per sempre,<br />

per tutto il tempo della tua vita.<br />

Proviamo ora a lasciarci guidare dalla Parola di Dio che abbiamo ascoltato, per<br />

capire meglio cosa significa scoprire la chiamata a seguire Gesù.<br />

Anzitutto il Vangelo. Di cosa, o meglio di chi ci parla?<br />

- Ci parla di un mendicante cieco,<br />

- che vive ai margini della strada,<br />

- che grida verso Gesù: “Abbi pietà di me”,<br />

NdF 199


306.<br />

NdF 199<br />

- che viene guarito da Gesù perché si fida di lui e si affida a lui,<br />

- che, infine – ritrovata la vista – comincia a seguire Gesù.<br />

Questa è la storia di ognuno di noi, di ogni cristiano e di ogni chiamato: finché<br />

non incontriamo Gesù e non ci affidiamo a lui siamo ai margini della vita vera, siamo<br />

ciechi che non sanno dove andare, siamo persone che non conoscono il senso e la<br />

bellezza della vita!<br />

Ma se ci fidiamo di Gesù e ci affidiamo a lui, allora i nostri occhi si aprono, la<br />

nostra vista si rischiara e possiamo cominciare anche noi a seguirlo. Perché è lui,<br />

Gesù, l’unica via capace di portarci a una vita piena, eterna ed eternamente beata.<br />

Carissimo Michele, a tua volta, nel corso della vita incontrerai molte persone<br />

sedute ai margini della strada, che non sanno qual è il senso della loro esistenza, tristi<br />

e rinchiuse in se stesse, prigioniere della propria fragilità. Tu testimonia loro con<br />

semplicità che, fidandosi di Gesù, possono ritrovare la vista; che seguendolo possono<br />

trovare la via, il senso vero della vita.<br />

Che cosa ci suggerisce ancora la parola di Dio per guidarci dentro il mistero<br />

della vocazione? Nella prima lettura il profeta Isaia ci ha raccontato la propria<br />

vocazione; il brano della Lettera agli Ebrei ci parlava della chiamata del Sommo<br />

Sacerdote per farci capire il senso dell’incarnazione del Cristo.<br />

Sono brani che ci aiutano a mettere in chiaro di chi è l’iniziativa, dentro la nostra<br />

vita, l’iniziativa è di Dio: “Nessuno si attribuisce questo onore se non chi è chiamato<br />

da Dio!” diceva con forza la lettera agli Ebrei.<br />

In un tempo come il nostro, nel quale sembra che il grande protagonista di tutto<br />

sia l’IO, la Parola di Dio ci ricorda che l’unico vero protagonista è DIO! È lui a<br />

prendere l’iniziativa!<br />

Non dimenticarlo mai, carissimo Michele! E sentiti interiormente consolato per<br />

il fatto che l’iniziativa è di Dio, che il protagonista è lui. Perché se il protagonista è<br />

l’io, allora non possiamo fare altro che sentirci schiacciati dalla nostra fragilità e<br />

dalla fragilità del mondo in cui viviamo, proprio come Isaia, che grida: “Ohimè sono<br />

perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle<br />

labbra impure io abito”.<br />

Ma se il protagonista è Dio, se l’iniziativa è sua allora sarà lui stesso a prendere<br />

dal braciere incandescente dello Spirito santo il fuoco necessario per purificare la<br />

nostra esistenza e renderci capaci di rispondere anche in mondo come il nostro.<br />

Se il protagonista è Dio, lui potrà volgere a fin di bene perfino la nostra<br />

debolezza, per renderci sensibili alla debolezza dei nostri fratelli e far sperimentare<br />

loro la sua grazia e la sua misericordia.<br />

Se l’iniziativa è di Dio questo non significa che la nostra risposta non abbia<br />

alcun peso o alcun valore! La celebrazione che stiamo vivendo è ricca di parole e di<br />

segni che si intrecciano e si spiegano a vicenda.<br />

Poco fa, durante l’appello il diacono ti ha chiamato per nome – carissimo<br />

Michele – e tu hai risposto “Eccomi!”<br />

Nel brano di Isaia abbiamo sentito Dio stesso porre la domanda: “Chi manderò e<br />

chi andrà per noi?” e la risposta di Isaia è stata: “Eccomi, manda me!”<br />

“Eccomi” è la risposta di Maria all’angelo Gabriele.<br />

“Eccomi” è la risposta di Cristo al Padre nel momento dell’incarnazione!


“Eccomi” è il contenuto sintetico della formula di professione che tu hai scritto<br />

di tuo pugno e che pronuncerai tra pochi minuti!<br />

307.<br />

“Eccomi” che cosa vuol dire allora? Vuol dire:<br />

Signore, sono a tua disposizione con tutta la mia persona, con tutta la mia libertà<br />

e volontà, che depongo nelle tue mani con il voto di obbedienza;<br />

Sono a tua disposizione con tutti i miei beni e i miei doni, che desidero<br />

condividere e restituirti con il voto di povertà e l’impegno a vivere senza<br />

appropriarmi di nulla;<br />

Sono a tua disposizione con tutto il mio cuore e il mio corpo, che desidero<br />

offrirti nel voto di castità per amarti sopra ogni cosa e manifestare al mondo che il<br />

tuo amore ci porta dentro l’eterno amore di Dio.<br />

“Eccomi” vuol dire: Signore, sono a tua disposizione con i sogni e i desideri che<br />

mi porto dentro, e con la consapevolezza dei miei limiti e delle mie fragilità, che<br />

affido alle tue mani.<br />

Vuol dire: faccio mia la tua proposta, per sempre, anche se il tempo in cui<br />

viviamo crede che un impegno per sempre sia “da fuori di testa” e che le scelte di<br />

vita vadano periodicamente rottamate come le automobili e gli elettrodomestici.<br />

“Eccomi!” è anche il senso profondo del gesto che compirai al momento<br />

dell’offertorio, quando metterai sull’altare la formula di professione, scritta con le tue<br />

mani e pronunciata con le tue labbra. Gesto che vorrà dire: ci sto, al punto che unisco<br />

l’offerta della mia vita all’offerta della tua vita. Non voglio tenere per me niente di<br />

me, perché desidero essere accolto da te, che ti sei donato tutto per me.<br />

Nel fare questo passo, carissimo Michele, ricordati anche che non sei solo:<br />

C’è la tua famiglia, i tuoi genitori, che ti accompagnano oggi con un amore<br />

particolare, che è il frutto maturo dell’amore col quale ti hanno dato la vita;<br />

C’è una fraternità che ti accoglie come dono di Dio e nella quale tu trovi il dono<br />

di molti fratelli;<br />

C’è la comunità cristiana, la Chiesa, che si stringe attorno a te con affetto<br />

materno e con gioia;<br />

Ci sono gli angeli, S. Michele tuo patrono, i santi, S. Francesco che per primo ha<br />

percorso questa via, la vergine Maria regina del nostro Ordine, e sono qui che<br />

pregano con noi e che pregano per te;<br />

C’è la SS. Trinità che si mette in gioco: il Padre che ti attira a seguire le orme del<br />

suo Figlio Gesù; il Figlio che ti prende per mano e ti accompagna passo dopo passo;<br />

lo Spirito Santo che ti mette in cuore la capacità di seguire Gesù, perché ti mette in<br />

cuore il suo stesso amore.<br />

Perciò, carissimo Michele, compi questo passo con tutta la serietà del caso, ma<br />

anche con tutta la serenità, la fiducia e la gioia, necessarie per rispondere all’amore.<br />

Concludo con un augurio, che si realizzi in te quanto invocheremo su di te nella<br />

solenne preghiera di benedizione:<br />

“La tua vita consacrata<br />

sia confessione dell’amore<br />

che il Figlio diletto porta al Padre<br />

nell’unità dello Spirito Santo;<br />

sia segno della bellezza<br />

NdF 199


308.<br />

NdF 199<br />

della comunione fraterna,<br />

alla quale Dio chiama la Chiesa<br />

e l’umanità intera;<br />

sia, infine, attraverso il servizio della carità,<br />

manifestazione dell’amore di Dio nel mondo.<br />

E quando,<br />

al termine della tua esistenza terrena,<br />

incontrerai Dio, bellezza infinita,<br />

sarai trasfigurato nella sua luce<br />

e godrai per sempre di Lui<br />

che è il bene, il sommo bene,<br />

la pienezza del bene,<br />

il grande e ammirabile Signore,<br />

il Dio onnipotente,<br />

il misericordioso Salvatore”.<br />

Fr. Michele ha rilasciato questa intervista a “Vita Trentina”<br />

Michele Passamani ha fatto la professione solenne a Pergine. -<br />

25/10/2009 - [Ivan Maffeis]<br />

“Il mio lebbroso”<br />

Domenica scorsa, nel convento di Pergine, Michele Passamani ha fatto sua<br />

la Regola del Santo di Assisi, divenendo frate.<br />

Come un film può segnare la vita e portare un giovane ad abbracciare la<br />

vita francescana.<br />

“Qualcuno forse sorriderà, ma se dovessi raccontare che cosa mi ha orientato ad<br />

abbracciare la vita religiosa, dovrei dire che a diciotto anni è stata la visione di un<br />

film, dedicato a S. Francesco”.<br />

Sono passati dieci anni, il film continua, si arricchisce anzi di nuove<br />

sequenze. L’ultima in ordine di tempo, domenica scorsa, nel convento di<br />

Pergine, dove Michele Passamani ha fatto sua la Regola del Santo di Assisi,<br />

divenendo frate.<br />

Fr. Michele, allo studente odontotecnico di ieri cosa ha detto Francesco?<br />

La sua letizia di uomo semplice, povero tra i poveri, segnato dall’incontro con il<br />

Gesù del Vangelo, mi ha contagiato: ho sentito nascere il desiderio di seguirne le<br />

orme.<br />

Non poteva essere il sogno di un adolescente?<br />

Infatti. Per capire e discernere è stata decisiva l’esperienza del servizio civile. L’ho<br />

svolto al Punto d’Incontro, fra le persone più bisognose.<br />

Un “set” diverso da quello di “Fratello Sole e Sorella Luna…”.<br />

Ha rappresentato il mio incontro con il lebbroso, mi ha aiutato ad accogliere chi al<br />

vedersi suscitava l’“amaro”, l’attenzione per le cose che non andavano.<br />

Cosa ha rappresentato quest’incontro con il lebbroso?<br />

Mi ha insegnato, con il tempo, a cogliere anche il “dolce” che abita l’altro;<br />

soprattutto, mi ha fatto sentire a mia volta lebbroso davanti a Dio: sentivo che mi


veeniva<br />

chiestto<br />

di fidarmmi<br />

e di traddurre<br />

quest to rapporto spirituale in una rela azione<br />

frraterna<br />

che abbracciassse<br />

anche il ddiverso,<br />

il lo ontano.<br />

A quel puntoo?<br />

QQuell’esperieenza<br />

ha cosstituito<br />

un ccammino,<br />

che c mi ha pportato<br />

a viivere<br />

in ma aniera<br />

piiù<br />

autenticaa.<br />

Anche il desiderio ddi<br />

farmi fra ate ha trovato<br />

così unna<br />

sua confe erma,<br />

sppingendomi<br />

ad entraree<br />

in postulaandato<br />

e qu uindi in novviziato.<br />

L’uultimo<br />

anno o l’ho<br />

paassato<br />

nel coonvento<br />

di Mezzolombbardo,<br />

ora sono s a Loniggo,<br />

in proviincia<br />

di Vic cenza,<br />

peer<br />

completarre<br />

la formazione<br />

teologgica.<br />

CChi<br />

è Franccesco?<br />

Saarei<br />

tentatoo<br />

di rispondere<br />

che è immmenso…<br />

Anche A a disttanza<br />

di annni,<br />

dopo gli studi<br />

chhe<br />

mi hannoo<br />

portato aad<br />

approfonndirne<br />

la fig gura, sento che è l’uommo<br />

libero, senza<br />

mmaschere<br />

o vveli:<br />

la sua esperienza di fede aiuta<br />

a riconosscere<br />

quelloo<br />

che della vita v è<br />

esssenziale.<br />

Per<br />

la nostrra<br />

Chiesa ccosa<br />

può siignificare?<br />

Foorse<br />

anche il recupero<br />

della semmplicità<br />

com me via perr<br />

raggiungeere<br />

chiunqu ue: la<br />

crreatività,<br />

laa<br />

poesia e laa<br />

bellezza ccon<br />

cui Fra ancesco leggge<br />

il creato alla presen nza di<br />

DDio,<br />

rimanggono<br />

un linnguaggio<br />

eefficace<br />

e sempre s nuoovo,<br />

che eesula<br />

da sc chemi<br />

ripetitivi<br />

e sccontati.<br />

CC’è<br />

una parrola<br />

dei suooi<br />

scritti chhe<br />

ti accom mpagna maaggiormennte?<br />

MMi<br />

colpisce ll’espressionee<br />

che lui rippete<br />

frequen ntemente deel<br />

“necessarrio”:<br />

France esco è<br />

raadicale<br />

nellee<br />

sue sceltee,<br />

ma insiemme<br />

è preoccupato<br />

che ai frati – agli inferm mi, in<br />

paarticolare<br />

– non vengaa<br />

a mancarre<br />

il necessario.<br />

La suua<br />

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Papà, mamma<br />

e nipotino<br />

portaano<br />

le offer rte… fr. Micchele<br />

la suaa<br />

profession ne<br />

309.<br />

NdF N 199


310.<br />

NdF 199<br />

E’ rientrato fr. Valerio Berloffa dall’Africa<br />

A fine maggio sono rientrato definitivamente in <strong>Provincia</strong> dopo più di<br />

trent’anni spesi in Africa: prima in aiuto alla <strong>Provincia</strong> di Genova (1975‐79 in<br />

Burundi e 80‐82 in Tanzania); poi, all’avvento del “Progetto Africa”, come<br />

membro di quella che ora è una nuova <strong>Provincia</strong> internazionale col nome di<br />

“<strong>Provincia</strong> di S. Francesco e Madagascar” (1983‐2009).<br />

Richiesto di presentare la mia attività al mio riento nella <strong>Provincia</strong> di S.<br />

Vigilio, ecco alcuni appunti di quanto finora svolto e della prospettiva futura:<br />

Dopo il periodo di vacanza, da agosto sono stato assegnato a questa<br />

Fraternità di Mezzolombardo, con il compito di aiutare fra Ivan in campo<br />

giovanile e vocazionale e di sostituire fra Celeste come incaricato<br />

dell’animazione missionaria sul territorio e tenere il collegamento col CMD in<br />

diocesi.<br />

Ancora durante le vacanze, avevo partecipato (3‐8/08/09), in qualità di<br />

assistente religioso, al pellegrinaggio lungo il “sentiero di S Vili” da Trento a<br />

Campiglio, organizzato dalla parrocchia di S. Carlo alla Clarina‐Trento. Questa<br />

esperienza, fatta con una ventina di adolescenti dai 15 ai 19 anni più i loro 5<br />

accompagnatori dai 20 ai 26 anni, mi ha aiutato ad introdurmi nel difficile<br />

mondo giovanile e, nel medesimo tempo, sta portando frutti di nuovi incontri<br />

ed iniziative future (periodi di residenza in convento, partecipazione alla<br />

marcia ad Assisi dell’anno prossimo, testimonianze in quella parrocchia).<br />

Come aiuto nell’animazione vocazionale e giovanile, ho cominciato a<br />

collaborare con fra Ivan e Sr Monica nelle giornate di Itinerario di Fede (ott.<br />

17‐18 e nov. 14‐15). In programma abbiamo anche incontri di preparazione al<br />

Natale e Pasqua e, non ancora finalizzati, un pellegrinaggio all’insegna della<br />

Provvidenza in luglio e periodi di eremo francescano in estate‐autunno, non<br />

solo con frati, ma, possibilmente, anche con giovani e laici soprattutto del<br />

mondo francescano.<br />

Quanto all’attività di animazione missionaria, qui il campo si è rivelato<br />

molto ampio, ancora fluido ed aperto ad iniziative future.<br />

Dopo l’animazione estiva delle ultime Giornate Missionarie (Seregnano<br />

14/6, Cles 19/6, Cavalese 17‐19/7, Candriai 16/8, Mezzolombardo 23/8 ed Arco<br />

20/9), e diverse testimonianze su invito del CMD e di gruppi missionari, dalla<br />

ripresa delle scuole sono impegnato con testimonianze a gruppi di catechesi di<br />

varie parrocchie.<br />

Dal 28 settembre al 4 ottobre ho partecipato con fra Oscar ed una<br />

ottantina di missionari alla settimana missionaria per l’Africa “Sulle rotte del<br />

mondo”; mentre, subito dopo (4‐11 ottobre), sono stato impegnato a Tione<br />

nella “Settimana di fraternità” in visita ai malati, con riflessioni giornaliere alla<br />

Messa e celebrazioni varie con incontri di ragazzi ed altri gruppi


311.<br />

Quanto al mio inserimento nel CMD (Centro Missionario Diocesano), mi<br />

è stata affidata l’animazione dei gruppi missionari della zona di<br />

Mezzolombardo. Stiamo inoltre preparando incontri con gli immigrati africani<br />

dell’area di lingua swahili (Africa orientale) che in Trentino sono molto meno<br />

numerosi e più dispersi di quelli dell’area dell’Africa occidentale (Nigeria,<br />

Senegal, Camerun, ecc). Con Don Beppino Caldera, responsabile dei<br />

“migrantes”, stiamo cercando di organizzare Messe in swahili ed in inglese per<br />

loro, ma siamo ancora allo stadio di contattare e fare il censimento di quelli<br />

presenti sul territorio.<br />

Infine, ho iniziato a programmare alcune settimane di itineranza in<br />

dicembre (14‐20), marzo (6‐13) e giugno (12‐20?). A quella di dicembre, oltre la<br />

presenza mia e di fra Ivan, ci saranno anche due frati della comunità<br />

missionaria europea di Palestrina.<br />

Alla domanda di molti su cosa sono le settimane itineranti fr. Valerio ci<br />

scrive puntualizzando il progetto e le possibilità di partecipazione:<br />

Premessa.<br />

L’iniziativa non è nuova, perché già nel 1998 l’avevo presentata al<br />

Capitolo Spirituale OFM di Breguzzo (3/6/’98) che mi aveva incoraggiato ad<br />

organizzare queste settimane. Forte del permesso del Ministro provinciale Fr<br />

Biasi, fino al mio rientro in Tanzania nel dicembre del 2000, di queste<br />

settimane ne avevamo organizzate sette. In seguito l’iniziativa era stata ripresa<br />

da altri frati, sia pure nel più ampio contesto delle evangelizzazione in<br />

<strong>Provincia</strong>.<br />

Ora, a distanza di una decina d’anni, questo tipo di iniziative si è fatto<br />

ancora più urgente, non solo nel nostro contesto francescano, ma anche, come<br />

il nuovo Piano Pastorale Diocesano prevede, nel più ampio ambito ecclesiale.<br />

Prendendo ampiamente da quanto avevo scritto nel 1998, ecco alcuni<br />

punti sull’iniziativa.<br />

Cosa sono?<br />

Le “Settimane di fraternità itinerante” sono dei periodi limitati<br />

(normalmente, appunto, di una settimana) durante i quali un piccolo gruppo<br />

di frati (da due a quattro), provenienti da comunità conventuali diverse, fanno<br />

esperienza di fraternità fuori dell’ambito del convento tradizionale (ad<br />

esempio: in parrocchie con canoniche rimaste vuote, in appartamenti<br />

momentaneamente liberi, ecc):<br />

• vivendo in semplicità di mezzi e strutture tutti gli aspetti della vita<br />

fraterna: vita comune, vita di preghiera (Messa conventuale, Liturgia delle<br />

Ore, meditazione, ecc.), cucina, ecc)<br />

• visitando le famiglie ed augurando loro la pace.<br />

NdF 199


312.<br />

NB. Secondo le nuovi disposizioni del Capitolo Generale 2009, l’iniziativa è<br />

aperta anche ai laici.. (“per Frati e laici insieme”).<br />

Motivazioni<br />

L’iniziativa vuol essere un tentativo di dar risposta ai segni dei tempi:<br />

crescente numero ridotto di frati nei conventi che ci spinge a re‐imparare a<br />

vivere in piccole fraternità; vuoti di annuncio cristiano nelle famiglie, ed interi<br />

paesi e vallate ormai privi della continua presenza del sacerdote.<br />

In modo particolare è indirizzata a dare una risposta concreta al costante<br />

appello degli ultimi documenti dell’Ordine (“Riempire…”,119; “Priorità del<br />

sessennio…”,pag.4, n.2) e soprattutto il recente ”Mandati del Capitolo Generale<br />

09”, che al n 20 (“Nuove forme di evangelizzazione”) dice: “Senza tralasciare le<br />

attività di evangelizzazione ordinaria, si privilegino le nuove iniziative… con una<br />

attenzione particolari ai luoghi di frontiera e con nuove forme di<br />

evangelizzazione itinerante e di Fraternità “inserite”.<br />

Da qui la necessità di creare fraternità inter gentes che sono evangelizzatrici<br />

per la testimonianza del loro stesso stile di vita semplice, “minore”ed<br />

intensamente fraterno. Testo ispiratore: Rnb XVI.<br />

Condizioni: un frate viene incaricato di promuovere le settimane di<br />

itineranza, preparando tempi, luoghi e frati disponibili<br />

all’esperienza.<br />

• condizione fondamentale per parteciparvi è quella di essere disposti a fare<br />

l’esperienza in spirito di vera fraternità, di minorità e di semplicità di vita.<br />

Pronti quindi allo spirito di sacrificio personale quanto a luogo, alloggio,<br />

vitto e compagni di esperienza.<br />

• I componenti della “fraternità itinerante” possono di volta in volta essere<br />

diversi a seconda del tempo loro disponibile nella fraternità conventuale di<br />

provenienza. Anche laici, soprattutto giovani e “Terziari”, vi possono far<br />

parte, soprattutto quando le circostanze sono favorevoli; ma sempre in<br />

numero ridotto, per salvaguardare lo spirito di piccola fraternità.<br />

• L’iniziativa sia inserita, per quanto possibile, nel piano pastorale della<br />

diocesi, che per il triennio 2009‐2012 (“Viandanti sulle strade di Emmaus”)<br />

prevede “un nuovo Piano triennale con la volontà di “sperimentare” anche<br />

strumenti nuovi per un annuncio del Vangelo che vada oltre i canali abituali<br />

della pastorale al fine d’incontrare le persone…nei vari ambienti e contesti<br />

della vita”(pag 20) Il Piano prevede di rimettere al centro l’uomo e di<br />

promuovere l’ascolto anche dei lontani dalla Chiesa.<br />

• cerchino l’accordo e l’autorizzazione del parroco da cui dipende la<br />

parrocchia dove andranno a fare l’esperienza.<br />

NdF 199


• condividano almeno parte dei momenti di vita fraterna (Messa, Liturgia<br />

delle Ore, ecc.) con la gente del posto.<br />

• Dipendano,per vitto ed alloggio dalla carità dei fedeli del posto.<br />

• scelgano fra loro un “ministro” al quale obbediranno in spirito di fede.<br />

313.<br />

• Nata nello Spirito e priva del riferimento tradizionale del convento, la<br />

piccola fraternità avrà come ispiratore e guida soprattutto lo Spirito Santo,<br />

al quale i frati obbediranno con docilità, pronti a coglierne i suggerimenti,<br />

sia che vengano dai confratelli, che dalle circostanze del luogo, dal parroco<br />

o dalla gente che li circonda..<br />

• forma base di apostolato sarà la visita alle famiglie e l’annuncio della pace.<br />

Saranno però pronti a cogliere gli stimoli e gli sviluppi che lo Spirito<br />

suggerirà di volta in volta (incontri, celebrazioni, ecc.).<br />

• in segno di comunione e di condivisione con la <strong>Provincia</strong> Francescana, il<br />

“ministro” della fraternità itinerante, manderà, al termine della esperienza,<br />

una relazione della stessa al Ministro <strong>Provincia</strong>le.<br />

NdF 199


314.<br />

NdF 199<br />

BOLIVIA<br />

DALLE MISSIONI<br />

Fr. Ferruccio Modena<br />

FIESTA EN COCHABAMBA<br />

Sí, è festa a Cochabamba. Il 14 settembre si ricorda e si celebra con gran<br />

pompa l’anniversario del grido di ribellione di Cochabamba contro il giogo<br />

spagnolo. Fu un 14 settembre 1810 quando i patrioti, stanchi di tanti anni e<br />

secoli di oppressione, si alzarono in armi... e fu l’inizio dell’Indipendenza.<br />

Ieri sera, 13 di settembre nel più bello e sontuoso Teatro di Cochabamba,<br />

“Teatro Achá” (ex Chiesa degli agostiniani), si è svolta una cerimonia solenne:<br />

Sesión de honor de la Honorable Alcaldía Municipal. Presenti le massime<br />

autorità nazionali: il Presidente in esercizio Alvaro García Linera (Evo è in visita<br />

alla Spagna), alcuni ministri, autorità militari, invitati speciali, l’ambasciatore<br />

d’Italia, L’Arcivescovo Mons. Tito Solari, tutto il Consiglio Municipale, il Sindaco,<br />

si è proceduto a conferire le maggiori onorificenze a cittadini meritori. È così<br />

che con grande sorpresa ed emozione ho ricevuto anch’io la Medaglia e il titolo<br />

onorifico di “Ciudadano meritorio” per le attività di molti anni a favore dei<br />

barrios marginados con i Clubes de madre‐niño, le Mense Infantili, e le Scuole...<br />

Se mi sono emozionato? Potete esserne sicuri. In una città di ottocento mila<br />

abitanti come Cochabamba è un gran privilegio ricevere questo riconoscimento<br />

che arriva a una decina di persone. Devo ringraziare il buon Dio anche per<br />

questa esperienza.<br />

E mi faccio e faccio anche alla gente alcune considerazioni. Non mi sembra<br />

che questo riconoscimento straordinario sia solamente alla persona di p.<br />

Ferruccio. Sempre ho cercato di lavorare insieme: laici, laiche, religiose e<br />

sacerdote. Il nostro obiettivo parrocchiale ha avuto dall’inizio come priorità<br />

evangelizzare “desde la opción por los pobres”. Quindi è tutta la parrocchia<br />

“Meritoria”.<br />

Ma mi domando: “Che cosa avrei potuto realizzare a favore delle mamme,<br />

dei bambini, i poveri, senza l’aiuto del mio amico Walter Rabellino di San Fedele<br />

di Albenga, di Paolo Maino, la Comunità Shalom, i frati di Trento, la Regione e la<br />

<strong>Provincia</strong> di Trento, amici del Belgio... e tanti tanti benefattori di Riva e altrove?<br />

Ció significa che dovrei mandare a tutti una parte della grossa “Medalla al<br />

Ciudadano Meritorio”, non vi pare?<br />

E allora ringrazio Dio e tutti voi. Che questo “onore” mi sia di sprone per<br />

continuare ad amare e servire Cristo nei piccoli e negli emarginati.<br />

Y que Dios los bendiga a todos!<br />

p. Ferruccio Modena


Luciendo la medalla… Ciudadano meritorio e abbraccio della Consigliera<br />

municipale<br />

Fr. Marco Larentis<br />

Carissimo fr. Italo,<br />

un caro e cordiale saluto dalla Bolivia.<br />

315.<br />

Il motivo della mia e-mail è per dirti che ultimamente ho ricevuto<br />

delle offerte, per le quali desidero ringraziare la <strong>Provincia</strong> e i<br />

benefattori. Un altro favore ti chiedo: mandami via e-mail le notizie<br />

della <strong>Provincia</strong>, qui in Aiquile sono, come si dice, tagliato fuori.<br />

Ultimamente, mi dedico molto di più al computer, così posso essere<br />

aggiornato di quello che succede in <strong>Provincia</strong>, e posso aggiornare<br />

anche i confratelli di Mizque e il padre Zeffirino che è solo a Villa<br />

Granado. Grazie molte. Un saluto a te, al Ministro provinciale fr.<br />

Francesco e a tutti i confratelli, che ricordiamo sempre con molto<br />

affetto.<br />

Fr. Ivo Riccadonna<br />

tuo coscritto, fra Marco.<br />

Tigüipa Estación, 21 novembre 2009<br />

Caro Italo,<br />

mi auguro che questo mio scritto ti trovi in buona salute, per<br />

far fronte ai molteplici impegni assunti. Alcune righe per condividere una parte<br />

del mio “servizio” in questa terra Chaqueña.<br />

Carandaiti, antica parrocchia del vicariato Apostolico di Camiri, ubicata<br />

nel Chaco Boliviano e confinante con il Paraguay. Un tempo ci abitava in modo<br />

permanente il missionario. Si raggiunge attraverso una strada sterrata,<br />

attualmente abbastanza agibile; i 70 Km., che ci separano dalla parrocchia di<br />

Tigüipa Estación, dove abitano il parroco e il sottoscritto, si coprono con circa<br />

due ore di jeep. Tutto il territorio parrocchiale è adibito all’allevamento del<br />

bestiame, lasciato libero nelle singole e molto estese proprietà. Lungo la strada<br />

si incontrano varie case/aziende chiamate “puestos”, dove abitano i proprietari.<br />

Prima di arrivare al paese ci si deve fermare perché c’è “la Tranca de los<br />

militares” (posto di blocco) permanente dell’esercito che controlla l’entrata e<br />

l’uscita dei mezzi di trasporto. L’altro posto di blocco si trova a circa 100 Km,<br />

NdF 199


316.<br />

alla frontiera del Paraguay. Strada usata pure per il contrabbando minore.<br />

Uscendo dal paese si possono raggiungere altre piccole comunità/villaggi,<br />

distanti 50‐80 Km., dove c’è una cappella ed anche una scuola Elementare.<br />

Superata la tranca, iniziano le case del paese e, appare subito alla vista,<br />

sopra una colli<strong>net</strong>ta, la costruzione dell’antica e nuova chiesa, tinteggiata di<br />

verde e bianco. La nuova chiesa è stata costruita quest’anno dal parroco, padre<br />

Fulgenzio Furlotti, e benedetta dal nuovo vescovo del Vicariato, Mons.<br />

Francesco Focardi, il 15 settembre 2009. Dall’antica chiesa è stato ricavato un<br />

salone e alcune stanze. L’antica casa parrocchiale è stata rimodernata e, al<br />

presente, è agevole e comoda. Poiché non è arrivata ancora la corrente elettrica,<br />

la casa parrocchiale e la chiesa sono dotate di pannelli solari. La gente del luogo<br />

dice che presto avremo la luce permanente. Effettivamente, da un po’ di tempo,<br />

stanno lavorando a questo progetto, però... quando lo termineranno?<br />

Quando gli alunni vanno in vacanza, il paese rimane con pochi abitanti,<br />

poiché la maggioranza ritorna ai loro “puestos”, dove hanno la proprietà e il<br />

bestiame. In paese c’è una scuola Elementare ed anche la Superiore, con un<br />

totale di 180 alunni. Per facilitare la frequenza alla scuola, gli alunni che abitano<br />

lontano, possono rimanere nell’Internado della scuola, dove trovano vitto e<br />

alloggio.<br />

A Carandaiti sono ritornato molte volte: per rimpiazzare il parroco,<br />

cagionevole di salute e anziano, per far visita alle famiglie del luogo e delle altre<br />

piccole comunità/villaggi della zona e, specialmente, per preparare i bambini di<br />

Prima Comunione e i ragazzi della Cresima, assieme a una delle due suore<br />

brasiliane che da due anni, lavorano in parrocchia. Ogni mattina si faceva visita<br />

alle famiglie del paese, specialmente quelle della “periferia”, molto distanti fra di<br />

loro. Tante famiglie, specialmente quelle che non abitano al “centro del paese”,<br />

sono di origine Guaraní. Le persone, generalmente, sono un po’ diffidenti nei<br />

riguardi dei “Bianchi/Karay”. Però, una volta chiarito chi erano questi due<br />

“bianchi” e il motivo della visita, l’accoglienza è sempre stata molto familiare e<br />

fraterna. L’arrivo, alle loro case, del “Padrecito y de la Hermana” è per loro un<br />

gran onore e privilegio. L’ospitalità è parte fondamentale nella loro cultura e il<br />

condividere non può mancare mai. Offrendoci sempre la migliore sedia o panca,<br />

e se c’era, subito ci offrivano più volte “il Poro”, (infusione di erbe in acqua<br />

bollente e servito in un contenitore naturale, ricavato da piccole zucche.).<br />

Questa bevanda è tipica di tutto il Chaco boliviano e tutte le famiglie ne fanno<br />

uso molte volte al giorno. Bevendo questo infuso di erbe, iniziava dunque il<br />

dialogo fra noi e loro. La curiosità è molto forte fra questa gente e, perciò,<br />

iniziavano a fare le più svariate domande. Anche noi, entrando in familiarità,<br />

chiedevamo notizie del loro stato di salute, dei loro figli, dove studiavano, dove<br />

lavoravano; se in famiglia c’erano ammalati o anziani si pregava assieme per<br />

loro. Al termine della visita si chiedeva se era possibile scattare qualche foto,<br />

specialmente ai bambini.<br />

Quando nel giro delle visite si arrivava alla casa di qualche bambino o<br />

ragazzo, che frequentava la catechesi di Prima Comunione o della Cresima,<br />

l’accoglienza era sempre molto gioiosa e veramente fraterna, poiché il discorso<br />

andava subito al tema della catechesi, in preparazione ai due sacramenti. Le<br />

mamme, specialmente, volevano sapere come si comportavano i loro figli, se<br />

dimostravano buona volontà di apprendere e le notavamo preoccupate per i<br />

preparativi della festa.<br />

I due gruppi di catechesi, Prima Comunione e Cresima, ogni pomeriggio<br />

arrivavano puntuali per proseguire e terminare la preparazione ai relativi<br />

sacramenti.<br />

NdF 199


317.<br />

Il 15 di settembre, “fiesta de la Virgen de los Dolores”, grande festa in<br />

questa parrocchia; oltre alla benedizione della nuova chiesa, già detto sopra, 40<br />

bambini/e ricevettero per la prima volta Gesù e ad altri 15 giovani lo Spirito<br />

Santo infuse la forza di una vera testimonianza cristiana.<br />

Da quando è iniziata la primavera, abbiamo avuto temperature molto alte;<br />

quasi ogni giorno il termometro raggiunge i +38‐40º; in stanza siamo sempre<br />

sopra i +30º!!<br />

Da parecchio tempo tutto il Chaco boliviano, si trova in grave emergenza<br />

per la fortissima siccità, che ha colpito questa vastissima zona, causando la<br />

morte di moltissimo bestiame. Qui in paese l’acqua arriva in cisterne....<br />

Oggi, 21 novembre, siamo alla vigilia della festa di Cristo Rey, patrono<br />

della parrocchia. Questa notte, faremo la processione notturna, per evitare il<br />

forte calore del giorno, alla quale seguirà la solenne eucaristia nel “Coliseo” del<br />

paese. Domani, Messa della festa e celebrazione dei Battesimi.<br />

La mia salute, nonostante il forte caldo, prosegue buona, gracias a Dios.<br />

Purtroppo la salute di Mons. Leonardo Bernacchi, da poco vescovo emerito<br />

del Vicariato Apostolico di Camiri, continua a peggiorare.<br />

Un caro e fraterno saluto al Hermano <strong>Provincia</strong>l, ai confratelli del convento<br />

e dell’Infermeria, unito al ricordo spirituale.<br />

Un abbraccio. Fra Ivo<br />

Fr. Ivo Riccadonna ci manda alcune foto che illustrano il lavoro che sta<br />

svolgendo nella nuova zona in cui si trova ora. Queste sono state fatte a<br />

CARANDAITI.<br />

Fr. Ivo con gruppo di ragazzi Prima C. (ragazzi) 15 sett. '09<br />

Un bambino in una strana culla<br />

NdF 199


318.<br />

MADAGASCAR<br />

NdF 199<br />

Fr. Lanfranco Tabarelli<br />

Carissimo Italo,<br />

Il signor Florio di Telve mi ha scritto, e la risposta è favorevole: gli ho<br />

inviato ieri una e‐mail per ringraziare lui e l'associazione di cui fa parte.<br />

Ringrazia fr. Matteo e fr. Tarcisio a nome mio, con il loro aiuto posso sostenere<br />

alcuni studenti alle superiori e tre per studi specializzati dopo liceo. Inoltre<br />

accompagno parecchi che danno segno di vocazione, ma che mancherebbero di<br />

mezzi per continuare gli studi prima di essere accettati dalle varie<br />

congregazioni maschili o femminili.<br />

Questi contributi inoltre mi consentono di rispondere favorevolmente ad<br />

una Comunità ecclesiale all'ovest (distante otto ore a piedi) che chiede di avere<br />

una scuola cattolica: quella di stato non funziona e inoltre i genitori pensano<br />

all’educazione anche religiosa dei loro figli.<br />

Se voi come Segreteria delle missioni potete aiutarmi almeno un poco,<br />

tanto meglio: le cose da fare sono ancora molte: le ultime tre aule scolastiche al<br />

centro, ma soprattutto la casa dove abito al centro e la casa multifunzionale per<br />

le riunioni e formazione di vario genere (salle d'oeuvres e dormitori) è da<br />

demolire e da rifare entro pochi anni, pena qualche incidente anche grave:<br />

infatti è stata costruita con mattoni di terra, crudi, sono entrate e si sono<br />

istallate le termiti che mangiano tutto ciò che è legno: travi, pavimenti, porte,<br />

finestre: all'inizio ho cercato di contrastarle, ma invano: infatti hanno la loro<br />

'casa' nei muri: mi viene mal di pancia al solo pensarci!!!! Penso che Sergio te ne<br />

parlerà [Sergio Matteotti dell’Associazione Amici del Madagascar è stato a<br />

trovarlo e mi ha descritto la situazione ormai da demolizione della casa in cui<br />

Lanfranco vive, oltre a parlarmi in modo entusiasta dell’opera missionaria e<br />

umana di fr. Lanfranco! N.d.r.], senza fare un panegirico del sottoscritto!<br />

Un'ultima cosa: some puoi constatare è stato modificato l'indirizzo della posta<br />

elettronica: è buona cosa se lo puoi comunicare ad altri!<br />

Grazie di nuovo e PACE E BENE a tutti voi: tuo/vs. Lanfranco.<br />

P:S: il nuovo indirizzo e‐mail: ofmsoava@moov.mg


ORDINE FRANCESCANO SECOLARE D’ITALIA<br />

Lettera del Ministro Nazionale: Giuseppe Failla<br />

Prot.nr.217/CIRC.23/09<br />

Carissimi fratelli e sorelle,<br />

319.<br />

Grosseto, 16 Ottobre 2009<br />

il Signore vi doni la Sua Pace!<br />

Il servizio cui siamo stati chiamati nella Chiesa, richiede un impegno continuo<br />

ed una dedizione estremamente generosa in funzione del bene di ogni singolo<br />

membro delle nostre Fraternità. Il tempo particolare che stiamo vivendo, ha richiesto<br />

uno sforzo ancor maggiore per le note vicende legate al faticoso cammino verso<br />

l'unità, ma al tempo stesso, ci dona la gioia di sentirci scelti come compartecipi e<br />

strumenti della volontà della Chiesa.<br />

Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto una serie di indicazioni riguardo agli<br />

atteggiamenti da assumere nei confronti dei Professi che non avevano ancora aderito<br />

al cammino unitario, e di ciò abbiamo già dibattuto nell'ultima assemblea nazionale<br />

di aprile.<br />

Ora, perdurando gli atteggiamenti di chiusura alle volontà sin qui espresse dalla<br />

Chiesa, questa, per volontà del Santo Padre Benedetto XVI e mediante il decreto che<br />

vi inviamo, emesso il 4 ottobre 2009 dalla Congregazione per gli Istituti di Vita<br />

Consacrata e le Società di vita Apostolica, ha voluto sancire con rinnovata estrema<br />

chiarezza, la posizione riguardo all'unità dell'Ordine Francescano Secolare.<br />

Il Pontefice, informato e consapevole dei "perduranti equivoci e resistenze<br />

che si frappongono ancora alla piena unità dell'Ordine, nonostante la Sua chiara<br />

volontà espressa il 17 novembre 2008", ha concesso un'udienza al Prefetto della<br />

Congregazione Cardinale Franc Rodé lo scorso 1 ottobre ed ha approvato<br />

personalmente e definitivamente in forma specifica, quindi senza nessuna possibilità<br />

di ulteriori ricorsi, una decisione nella quale si chiede in maniera definitiva la<br />

reincorporazione di tutti i francescani secolari d'Italia nell'unico OFS entro il 29<br />

novembre prossimo, festa di tutti i santi francescani.<br />

La Congregazione quindi, con il presente decreto, rendendo pubblica la volontà<br />

del Santo Padre, tramite la nostra Ministra Generale Encarnaciòn del Pozo, ci ha<br />

fornito le indicazioni precise riguardo a tali ultime decisioni.<br />

In piena comunione e collaborazione con i Ministri <strong>Provincia</strong>li, gli Assistenti<br />

regionali e locali è ora indispensabile, da parte di ciascuno di noi, porre in essere, con<br />

ogni utile e prioritario mezzo, la diffusione capillare di tale Decreto nel più breve<br />

tempo possibile affinché, tutti i fratelli e le sorelle dell'OFS e della GiFra, prendano<br />

conoscenza effettiva della volontà del Santo Padre e consentire così a tutti quelli che,<br />

consapevolmente o inconsapevolmente, ancora non hanno aderito all'unità, di<br />

rispondere concretamente entro il prossimo 29 novembre.<br />

Per l'importanza del momento, il valore della richiesta del Pontefice e la<br />

responsabilità che ci compete come responsabili di tanti fratelli e sorelle, tale<br />

impegno deve rivestire la priorità su ogni altra iniziativa.<br />

NdF 199


320.<br />

Confidiamo nella vostra sensibilità e fraterna generosità affinché, insieme ai<br />

vostri Consigli regionali possiate trovare le modalità più adatte nello svolgimento<br />

dell'impegno che ci è ora richiesto.<br />

In attesa di incontrarvi presto, vi ringrazio di cuore e vi auguro ogni bene in<br />

Cristo,<br />

Giuseppe Failla<br />

Ministro Nazionale<br />

NdF 199<br />

CORSO<br />

ASSISTENTI OFS – GIFRA<br />

TEMA: «La grazia delle comuni orgini francescane»<br />

DATA: Lunedì 25 gennaio 2010 (pomeriggio) ‐ Venerdì 29 gennaio 2010<br />

(pranzo). Verrà inviato Programma ‐Orario dettagliato.<br />

SEDE: Centro di Spiritualità Barbara Micarelli@ ‐ Via Patrono d=Italia, 5/E ‐<br />

06081 ASSISI ‐S. M. D. Angeli (PG).<br />

QUOTA: € 250,00 (Onnicomprensiva)<br />

NB – Per le prenotazioni rivolgersi a Edoardo Caldarola, tel. 075 8064531- Fax<br />

075 8065792; ore 14.45 – 18.45, tutti i giorni, eccetto sabato e domenica;<br />

email: info@ofs.it. Termine ultimo per le prenotazioni 31 dicembre 2009. I frati<br />

sacerdoti sono pregati di portare camice, stola e Liturgia delle ore.


N O T I Z I E<br />

ASTTERISCHI<br />

DI D CRONACCA<br />

* XXXV<br />

di fondazione<br />

del MMonastero<br />

di d San Dammiano<br />

a Borrgo<br />

Valsuga ana<br />

1984 ‐ 2009<br />

100­11<br />

agostto<br />

­ Santa MMadre<br />

nosstra<br />

Chiara a.<br />

Iniziano coon<br />

la solennnità<br />

della nostra<br />

Madre e Santa Chiiara<br />

i festegggiamenti<br />

per p il<br />

XXV di d Fondazioone<br />

del nostro<br />

Monastero<br />

San Damiano. I Primi Vespri co on il<br />

Trans sito sono presiedutii<br />

dal Min nistro<br />

Provin nciale, fraa<br />

Francescco<br />

Patton che,<br />

soffer rmandosi ssul<br />

racconnto<br />

degli ultimi u<br />

istant ti di vita dii<br />

Chiara, ci invita a “v vivere<br />

in ve erità per morire inn<br />

obbedie enza”,<br />

sottol lineando coome<br />

lei li abbbia<br />

vissut ti con<br />

“lucid dità, verità e come unn<br />

passaggio o alla<br />

vita”. La S. Messsa<br />

alle oree<br />

10,00 è stata<br />

presie eduta dalll’Arcivescoovo<br />

di Tr rento<br />

Mons.<br />

Luigi Brressan<br />

e partecipata<br />

da<br />

molti sacerdoti e fedeli. AAi<br />

sacerdo oti, in<br />

occasione<br />

dell’ ’anno a loro dedi icato,<br />

abbiamo<br />

donatoo<br />

un saccheetto<br />

di part ticole<br />

magne<br />

con un iimmagi<strong>net</strong>tta<br />

di S. Ch hiara,<br />

che aveva unaa<br />

particollare<br />

devoz zione<br />

alll’Eucaristiaa.<br />

Dono mmolto<br />

graddito!<br />

“L’amore<br />

di Criisto<br />

è gioiaa<br />

profonda a. La<br />

rissposta<br />

ad eesso<br />

è la santità.”:<br />

queeste<br />

in sintesi<br />

alcune parole del nostro Pas store,<br />

chhe<br />

ci ha ringraziato<br />

peer<br />

la nostraa<br />

venuta e presenza p inn<br />

Diocesi.<br />

233<br />

agosto ­ In queesta<br />

Domeenica<br />

avviene<br />

la ceelebrazionee<br />

“ufficiale e” di<br />

ringraziamento<br />

per laa<br />

nostra prresenza<br />

cla ariana in DDiocesi.<br />

Moons.<br />

Lauro Tisi,<br />

viicario<br />

geneerale,<br />

presiede<br />

la S. Messa alle e ore 10,00<br />

concelebbrata<br />

da fr rati e<br />

saacerdoti,<br />

tra<br />

i quali fraa<br />

Giovanni Boccali o.f f.m., Ministrro<br />

Provinciiale<br />

dell’Um mbria<br />

neel<br />

1984! DDal<br />

Protommonastero<br />

SS.<br />

Chiara di d Assisi soono<br />

venutee<br />

Madre Chiara<br />

Damiana<br />

Tibberio,<br />

abbaadessa,<br />

e srr.<br />

Maria Daniela<br />

Rolleeri,<br />

co‐fondatrice<br />

di qu uesta<br />

caasa,<br />

ritornaata<br />

ad Assissi<br />

nel 19877;<br />

con loro è giunta trra<br />

noi puree<br />

una reliqu uia di<br />

S. Chiara chhe<br />

rimarrà qui fino al<br />

17 settem mbre prosssimo.<br />

Gioiaamo<br />

per la a loro<br />

prresenza<br />

in questo signnificativo<br />

aanniversari<br />

io di giubileeo,<br />

grate all<br />

Signore ch he ha<br />

reeso<br />

possibile<br />

questo inncontro.<br />

Neel<br />

pomeriggio<br />

ci ritrovviamo<br />

in Saala<br />

S. Franc cesco<br />

coon<br />

fra Giovvanni<br />

e fraa<br />

Alessanddro<br />

Mantin ni o.f.m. (nnovello<br />

saccerdote),<br />

ch he lo<br />

acccompagnaa,<br />

per una familiare condivisione<br />

della nnostra<br />

storiia,<br />

storia che c è<br />

inntrecciata<br />

aad<br />

altre fondazioni<br />

ddel<br />

Protomonastero<br />

( (America LLatina,<br />

Africa)<br />

e<br />

321.<br />

NdF N 199


322.<br />

che cci<br />

fa constaatare<br />

la “grrazia<br />

straorrdinaria”<br />

ch he il Signorre<br />

ha elargiito<br />

per le sue<br />

“opeere”.<br />

25 aagosto<br />

­ Quuesto<br />

è il giiorno!<br />

Oggii<br />

la S. Mess sa delle oree<br />

7,00 è piùù<br />

partecipa ata<br />

del ssolito,<br />

segnno<br />

della vvicinanza<br />

ddegli<br />

amici e dei feddeli<br />

per la nostra fes sta<br />

giubilare!<br />

È preesente<br />

anchhe<br />

fra Italoo<br />

Kresevic, primo nosttro<br />

cappellano!<br />

I Vesp pri<br />

solennni<br />

voglionno<br />

essere aancora<br />

seggno<br />

di grat titudine peer<br />

quanto iil<br />

Signore ha<br />

comppiuto<br />

in tuttti<br />

questi anni<br />

di grazzia,<br />

di prova a, di crescitta<br />

fraterna, , di speranz za.<br />

A riccreazione<br />

aabbiamo<br />

riivissuto<br />

i pprimi<br />

mesi attraversoo<br />

un “servizzio<br />

speciale”,<br />

intitoolato<br />

“Semme<br />

e frutto” ”, messo inn<br />

scena da a sr. Chiaraa<br />

Costanzae<br />

sr. Chia ara<br />

Angeelica,<br />

improovvisate<br />

reeporter,<br />

faccendo<br />

diver rtire, ridere<br />

e gioire lle<br />

spettatri ici.<br />

A lauude<br />

di Cristto,<br />

con Chiaara<br />

e Franccesco!<br />

NdF 199


300<br />

agosto ­ Nei nosttri<br />

festeggiiamenti<br />

giu ubilari giuungiamo<br />

al pomerigg gio di<br />

quuesta<br />

Dommenica,<br />

che alle ore 15,00<br />

raccoglie<br />

in chieesa,<br />

riempiiendola,<br />

l’in ntera<br />

faamiglia<br />

franncescana.<br />

Il<br />

momentoo<br />

di preghiera,<br />

che ci fa meditarre<br />

sui princ cipali<br />

teemi<br />

della vocazione clariana, è presied duto dal Ministro P<strong>Provincia</strong>le<br />

e, fra<br />

Frrancesco<br />

PPatton.<br />

La ttestimonianza<br />

di sr. Chiara Anggelica<br />

ci innvita<br />

ad an ndare<br />

“aavanti<br />

con ssperanza”<br />

eed<br />

il canto “Audite po overelle” a vvivere<br />

in veerità<br />

ed in pace.<br />

All<br />

termine, dopo la beenedizione<br />

con la reliquia<br />

di S. CChiara<br />

ed iil<br />

bacio ad essa,<br />

soono<br />

state proiettate delle diappositive<br />

co on sottofondo<br />

musiccale<br />

che, come c<br />

sffogliando<br />

uun<br />

“album ddi<br />

famiglia” ”, mostrava ano alcuni mmomenti<br />

siignificativi<br />

della<br />

noostra<br />

storia.<br />

In Sala S. Francessco<br />

poi è avvenuto a ill<br />

saluto gioioso<br />

con tanti<br />

frratelli<br />

e sorrelle<br />

uniti ddallo<br />

stesso<br />

Spirito del d Signore, , mentre alltri<br />

nel pia azzale<br />

coondividevano<br />

un’agappe<br />

fraterna. . Per tutto ancora a unaa<br />

volta diciaamo:<br />

“GRAZ ZIE!”.<br />

Piiccola<br />

deliccatezza<br />

delllo<br />

Sposo? Giovedì sc corso, una signora ci ha portato o … i<br />

coonfetti<br />

per il nostro annniversarioo<br />

d’argento o!!!<br />

323.<br />

NdF N 199


324.<br />

Carisssime<br />

sorellle,<br />

vi prresento<br />

la nuova segretaria<br />

dell<br />

monastèr re sainte Cllaire,<br />

che dda<br />

ora in poi p<br />

scrivverá<br />

questoo<br />

foglietto ddi<br />

raccordoo<br />

gerosolimitano,<br />

per ttenervi<br />

agggiornate<br />

sulla<br />

nostra<br />

vita qui: : si tratta ddi<br />

suor Marria<br />

Robert ta della Chhiesa,<br />

che aalcune<br />

tra voi v<br />

giá cconoscono,<br />

, presenza preziosa nnel<br />

nostro inserimennto<br />

in quessta<br />

comunitá.<br />

Suorr<br />

Fransiskaa<br />

Mariya sará invecce<br />

la nost tra corrisppondente<br />

ssul<br />

versan nte<br />

franccese.<br />

A Roberrta<br />

la parolaa.<br />

suor Chiiara<br />

Cristiana<br />

Vi raaggiungiammo<br />

con queeste<br />

brevee<br />

scritto per p condiviidere<br />

con tutte voi un<br />

altroo<br />

pezzettto<br />

della noostra<br />

salitta<br />

a Gerus salemme! Col ritornno<br />

di madre<br />

Cristiana<br />

dall’Umbria,<br />

durante un capit tolo conveentuale,<br />

cciascuna<br />

ha<br />

ricevvuto<br />

i nuovi<br />

uffici. EE’<br />

bello veedere<br />

ciascuna<br />

di nooi<br />

familiarrizzare<br />

con n i<br />

nuovvi<br />

servizi cche<br />

ci sonoo<br />

stati chiiesti,<br />

comp prese le soorelle<br />

più anziane ch he<br />

con generosittà<br />

danno il loro coontributo<br />

nel piegarre<br />

il bucaato,<br />

fare le<br />

coroone,<br />

suonarre<br />

la piccoola<br />

campannella<br />

…<br />

Per non banaliizzare<br />

il laavoro,<br />

la mmadre<br />

ci ha h esortatte<br />

a vederrlo<br />

come una<br />

grazzia<br />

e una partecipazzione<br />

alla Creazione e dell’Altisssimo,<br />

Onnnipotente<br />

e e<br />

Bon Signore.<br />

Le nnostre<br />

sorrelle,<br />

soeuur<br />

Marie dde<br />

la Croix x e soeurr<br />

Marie Paaul,<br />

la prim ma<br />

dopoo<br />

un anno sabbaticoo<br />

trascorsso<br />

nel mon nastére saainte<br />

Clairee<br />

di Nantes<br />

(in FFrancia)<br />

e la secondda<br />

dopo ddue<br />

mesi di d riposo nel monasstére<br />

sainte<br />

Clairre<br />

di Parayy-le-Moniaal,<br />

ci hannno<br />

chiesto il trasferrimento<br />

deefinitivo<br />

nei n<br />

sudddetti<br />

monaasteri.<br />

Tuttte<br />

e due hanno fat tto questaa<br />

scelta neella<br />

serenità<br />

e neella<br />

pace. Il nostroo<br />

legame ccon<br />

loro non n è speezzato,<br />

ogni<br />

giorno ci<br />

incontriamo<br />

neel<br />

Cuore ddi<br />

Gesú, doove<br />

la com munione, al di lá dellee<br />

distanze e e<br />

dellee<br />

scelte, èè,<br />

e resta ffortissimaa.<br />

La vvita<br />

qui in monasterro<br />

proseguue<br />

con lo sguardo bbenevolo<br />

ddel<br />

Padre su<br />

ciasccuna<br />

di noi.<br />

Il lavooro<br />

non ci<br />

manca … continuaa<br />

il riordiino<br />

dei va ari<br />

ambienti,<br />

tuttto<br />

sta divventando<br />

sempre più p ordinatto<br />

e pulitto,<br />

siamo in<br />

atteesa<br />

dei moobili<br />

della bibliotecca<br />

che, gr razie alla vostra geenerosità,<br />

ci<br />

NdF 199<br />

C L A R I S S E<br />

INN<br />

SANTA UNITA’ E ALTISSSIMA<br />

POVVERTA’<br />

Carissimma<br />

madre Angela, caarissime<br />

madri m e sorrelle,<br />

Shalom!<br />

Salam!<br />

da Gerusalemme<br />

n.1


325.<br />

aiuteranno ad avere tutti i libri al loro posto e protetti da sole e polvere<br />

che qui a Gerusalemme non scherzano!<br />

Abbiamo anche iniziato lo studio delle lingue in maniera più sistematica<br />

con l’aiuto di insegnanti. Suor Chiara Letizia l’inglese con l’aiuto di un<br />

sacerdote irlandese. Suor Chiara Annagrazia il francese con una suora<br />

della Martinicca. Madre Cristiana, suor Fransiska, suor Rita, suor<br />

Mariachiara ed io siamo alle prese con l’ebraico, grazie alla bravura e<br />

pazienza di padre Massimo Pazzini della Flagellazione.<br />

La situazione nel paese è sempre di conflitto, Israele e Ismaele<br />

continuano a litigare, ma siamo sicure che un giorno finiranno per<br />

guardarsi negli occhi e riconoscersi fratelli, figli dello stesso Padre.<br />

Carissime, rimaniamo unite attraverso il filo invisibile della preghiera,<br />

anche voi siete qui con noi in Sion, tutti i vostri sacrifici, i vostri sospiri,<br />

le difficoltà quotidiane, le piccole e grandi malattie, insieme alle vostre<br />

gioie e speranze, sono un contributo nascosto, ma efficace per aiutarci a<br />

stare qui, sentinelle sulle mura della Città Santa.<br />

Un caro saluto e tanta riconoscenza a padre Pietro.<br />

Un abbraccio fortissimo da madre Cristiana e tutte noi,<br />

suor Maria Roberta<br />

NdF 199


326.<br />

ANDDREOTTII<br />

FR. ANSSELMO<br />

Anseelmo<br />

Andreeotti<br />

ofm, UUn<br />

decennioo<br />

in Chapar re. I francesscani<br />

Trentiini<br />

in Bolivia,<br />

TTrento,<br />

Asssociazione<br />

MMissioni<br />

Fraancescane<br />

2009, 2 pp. 3660.<br />

PAOOLAZZI<br />

FR.<br />

CARLOO<br />

C. PPaolazzi,<br />

LLe<br />

Admonittiones<br />

di ffrate<br />

Francesco,<br />

testto<br />

critico,<br />

FFranciscanum<br />

Historiccum<br />

101 (22009)<br />

3-88.<br />

STEENICO<br />

FRR.<br />

REMO<br />

NdF 199<br />

PUBBBLICAZIONI<br />

in Archivu um<br />

P. RRemo<br />

Stenicco,<br />

I Frati Minori a GGabbiolo<br />

- Villazzanoo,<br />

Trento BBiblioteca<br />

San S<br />

BBernardino<br />

2009, pp. 1187.<br />

Sul sito della nosttra<br />

Provinncia:<br />

http:/ //www.ofmmtn.pcn.<strong>net</strong>t,<br />

trovate le<br />

scheede<br />

di riflesssione<br />

sullaa<br />

Regola e aaltri<br />

testi ut tili alla pregghiera<br />

e alllo<br />

studio.


Fr. Vincenzo Mori<br />

RIPOSANO NEL SIGNORE<br />

nato 11 maggio 1936 a Biagioni (BO)<br />

morto 24 settembre 2009 a Castelletto di Brenzone (VR)<br />

Religioso: Noviziato 22 agosto 1955<br />

Professione temporanea 23 agosto 1956<br />

Professione solenne 9 luglio 1961<br />

Sacerdote: 27 giugno 1965<br />

327.<br />

Fr. Vincenzo veramente ha vissuto ispirandosi alla carità del santo<br />

protettore Vincenzo. Dopo alcuni anni come assistente nel collegio di Villazzano<br />

ha passato il resto della sua vita a Castelletto di Brenzone a servizio delle Piccole<br />

Suore della S. Famiglia, soprattutto nell'Infermeria. In punta di piedi, da frate<br />

minore, hai esercitato il ministero della carità con dedizione e devozione<br />

accompagnando le sorelle nel momento del passaggio alla casa del Padre. Pur<br />

malato ha continuato con coraggio e sacrificio il suo servizio finché non è stato<br />

chiamato a ricevere il premio riservato ai servi fedeli.<br />

NdF 199

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