risposte quiz.pdf - Vela e motore

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03.06.2013 Views

LE SOLUZIONI Prova d’esame Le soluzioni ai quiz del mese di aprile DEI QUIZ DI APRILE PROMOSSI O BOCCIATI ? SE LO SCORSO MESE VI SIETE MESSI ALLA PROVA RISPONDENDO ALLA SIMULAZIONE propulsione 6 nodi, diretta al punto B. DEI QUIZ DELLA NUOVA PATENTE NAUTICA ENTRO LE 12 MIGLIA, ECCO LE RISPOSTE DEL TEST E I COMMENTI A Calcolare: CIASCUNA DOMANDA. LE RISPOSTE ESATTE la rotta SONO vera 036°; QUELLE la distanza VIDENZIATE in miglia tra IN i due ROSSO punti 7,8 mg; Prova d’esame CARTEGGIO Le soluzioni ai quiz del mese di aprile Un’imbarcazione parte dal punto A alle h 07.00 del 29 marzo 2011, con velocità di propulsione 6 nodi, diretta al punto B. L’uso della squadretta nautica: si posa la linea di base del doppio Calcolare: decimetro sulla rotta (o, comunque, si orienta il lato ipotenusa lungo la rotta, dipende dal tipo di squadretta in uso) facendo collimare il punto 0 La rotta vera 36°; distanza in miglia tra i due punti 7,8 mg, ora di previsto arrivo (incrocio delle (OPA) 3 rette a 45° in disegnate B 08:18 sulla squadretta) del con 29.03.2011 un meridiano. Il CARTEGGIO Un’imbarcazione parte dal punto A alle ore 07.00 del giorno 29 marzo 2011 con velocità di propulsione 6 nodi, diretta al punto B. Calcolare: la rotta vera 036°; la distanza in miglia tra i due punti 7,8 mg; l’ora di previsto arrivo (OPA) in B 08.18 del 29/3/2011 dd/hh/mm Determinare graficamente il valore di 1’ in base alla scala della latitudine e della longitudine MISURAZIONE DELLA ROTTA VERA: Misurazione della rotta vera Stando alle dimensioni della carta nautica della nostra scheda d’esame, non è “sbagliato” prolungare a matita un meridiano per usare correttamente la squadretta nautica Fornendo la più semplice delle definizioni (non propriamente corretta), si può dire che il miglio marino internazionale (1.852 m circa) corrisponde all’arco di 1’ di grado di un circolo massimo (definizioni più complesse e corrette saranno trattate in altro momento). Con la carta di Mercatore è possibile misurare le distanze usando la scala della latitudine. (fig.1) (fig.1) (fig. 2) (fig. 2) Calcolo della Calcolo distanza della distanza Fornendo la Fornendo più semplice la più delle semplice definizioni delle definizioni (non propriamente (non propriamente corretta), si corretta), può dire si che può il dire miglio che marino il miglio internazionale marino internazionale (1852 m circa) (1852 corrisponde m circa) corrisponde all’arco di 1’ all’arco di grado di 1’ di di un grado circolo di massimo un circolo (definizioni massimo (definizioni più complesse più e complesse corrette saranno e corrette trattate saranno in altro trattate momento). in altro momento). Con la carta Con di Mercatore la carta di è Mercatore possibile è misurare possibile le misurare distanze le usando distanze la scala usando della la scala latitudine. della latitudine. Si misura la Si lunghezza misura la della lunghezza rotta (fig della 1) rotta valutando (fig 1) quanti valutando primi quanti di grado primi della di grado scala della latitudine scala della “contiene” latitudine “contiene” (fig 2), sapendo (fig 2), che sapendo 1 primo che di 1 primo di grado corrisponde grado corrisponde a 1 miglio a 1 miglio Calcolo dell’ora Calcolo di previsto dell’ora di arrivo previsto arrivo Ci si basa sulla Ci si seguente basa sulla formula seguente (equazione): formula (equazione): 1) Spazio = 1) Velocità Spazio x = Tempo, Velocità x Tempo, da cui è possibile da cui è ricavare possibile ricavare 2) Velocità 2) = Velocità Spazio : = Tempo Spazio : Tempo 3) Tempo = 3) Spazio Tempo : = Velocità Spazio : Velocità Si applica, per Si applica, il calcolo per dell’ora il calcolo di arrivo, dell’ora la di “formula” arrivo, la 3) “formula” Tempo = 3) Spazio Tempo : = Velocità, Spazio eseguendo : Velocità, eseguendo il calcolo e il tenendo calcolo conto e tenendo che lo conto Spazio che e lo la Spazio e la Velocità sono Velocità in espressione sono in espressione “decimale”, “decimale”, mentre il tempo mentre è espresso il tempo in è espresso “sessagesimi”: in “sessagesimi”: Tempo = Spazio Tempo 7,8: = Spazio Velocità 7,8: 6 Velocità 6 dalla divisione dalla divisione Tempo = 1,3 Tempo ore (il = risultato 1,3 ore (il del risultato Tempo del è in Tempo “decimali”, è in “decimali”, da leggersi: da 1 ora leggersi: + 0,3 1 ore, ora cioè + 0,3 + ore, 3 decimi cioè + di 3 ora). decimi E’ facile di ora). trasformare E’ facile trasformare i decimi di i ora decimi in di ora in minuti, sapendo minuti, che sapendo un decimo che di un ora decimo corrisponde di ora corrisponde a 6 minuti. a 6 minuti. Per il terzo Per quesito, il terzo il tempo quesito, di il percorrenza tempo di percorrenza è quindi di è 1h quindi 18m e di l’ 1h OPA 18m in e B l’ ore OPA 08.18 in B del ore 29/3/2011 08.18 del 29/3/2011 CARTEGGIO CARTEGGIO CALCOLO DELLA DISTANZA: fig 1 fig 2 CARTEGGIO Un’imbarcazione parte dal punto A alle ore 07.00 del giorno 29 marzo 2011 con velocità di l’ora di previsto arrivo (OPA) in B 08.18 del 29/3/2011 dd/hh/mm Determinare graficamente il valore di 1’ in base alla scala della latitudine e della longitudine Misurazione della rotta vera L’uso della squadretta nautica: si posa L’uso la della linea squadretta di base nautica: del si posa doppio la linea di base decimetro del doppio sulla decimetro sulla rotta (o, comunque, si orienta il lato ipotenusa lungo la rotta (o, rotta, comunque, dipende dal tipo di squadretta si orienta in uso) facendo il lato collimare ipotenusa il punto 0 (incrocio delle 3 rette a 45° disegnate sulla squadretta) con un meridiano. Il meridiano stesso indicherà sulla graduazione goniometrica il valore lungo la rotta, dipende dal tipo di squadretta in uso) dell’angolo di Rotta vera. La graduazione della squadretta è di 360°, di conseguenza sta a chi la usa leggere correttamente l’angolo di rotta richiesto. facendo collimare il punto 0 (incrocio delle 3 rette Dal punto A al punto B, in risposta al quesito, è di 36°; viceversa, partendo dal punto B con destinazione A, sarebbe di 216° (dalla parte opposta, 180° a 45° disegnate di differenza), valore sulla che leggo squadretta) sempre sulla squadretta. con un meridiano. Il meridiano stesso indicherà sulla graduazione goniometrica il valore dell’angolo di Rotta vera. La graduazione della squadretta è di 360°, di conseguenza sta a chi la usa leggere correttamente l’angolo di rotta richiesto. Dal punto A al punto B, in risposta al quesito, è di 036°; viceversa, partendo dal punto B con destinazione A, sarebbe di 216° (dalla parte opposta, 180° di differenza), valore che si legge sempre sulla squadretta. Si misura la lunghezza della rotta (fig. 1) valutando quanti primi di grado della scala della latitudine “contiene” (fig 2), sapendo che 1 primo di grado corrisponde a 1 miglio marino. Stando alle dimensioni della carta nautica della nostra scheda d’esame, non è “sbagliato” prolungare a matita un meridiano per usare correttamente la squadretta nautica meridiano stesso indicherà sulla graduazione goniometrica il valore dell’angolo di Rotta vera. La graduazione della squadretta è di 360°, di conseguenza sta a chi la usa leggere correttamente l’angolo di rotta richiesto. Dal punto A al punto B, in risposta al quesito, è di 36°; viceversa, partendo dal punto B con destinazione A, sarebbe di 216° (dalla parte opposta, 180° di differenza), valore che leggo sempre sulla squadretta. Stando alle dimensioni della carta nautica della nostra scheda d’esame, non è “sbagliato” prolungare a matita un meridiano per usare correttamente la squadretta nautica. Calcolo dell’ora di previsto arrivo: Ci si basa sulla seguenti formule: 1) Spazio = velocità x tempo da cui è possibile ricavare 2) Velocità = spazio/tempo 3) Tempo = spazio/velocità Si applica, per il calcolo dell’ora di arrivo, la “formula” Tempo = spazio/velocità, eseguendo il calcolo e tenendo conto che lo spazio e la velocità sono in espressione “decimale”, mentre il tempo è espresso in “sessagesimi”; di conseguenza Tempo = 7,8/6 = 1,3 ore (il risultato del tempo è in “decimali”, da leggersi: 1 ora + 0,3 ore, cioè + 3 decimi di ora). E’ facile trasformare i decimi di ora in minuti, sapendo che un decimo di ora corrisponde a 6 minuti. Per il terzo quesito, il tempo di percorrenza è quindi di 1h 18m e l’OPA in B ore 08.18 del 29.03.2011

LE SOLUZIONI<br />

Prova d’esame<br />

Le soluzioni ai <strong>quiz</strong> del mese di aprile DEI QUIZ DI APRILE<br />

PROMOSSI O BOCCIATI ? SE LO SCORSO MESE VI SIETE MESSI ALLA PROVA RISPONDENDO ALLA SIMULAZIONE<br />

propulsione 6 nodi, diretta al punto B.<br />

DEI QUIZ DELLA NUOVA PATENTE NAUTICA ENTRO LE 12 MIGLIA, ECCO LE RISPOSTE DEL TEST E I COMMENTI A<br />

Calcolare:<br />

CIASCUNA DOMANDA. LE RISPOSTE ESATTE la rotta SONO vera 036°; QUELLE la distanza VIDENZIATE in miglia tra IN i due ROSSO punti 7,8 mg;<br />

Prova d’esame<br />

CARTEGGIO<br />

Le soluzioni ai <strong>quiz</strong> del mese di aprile<br />

Un’imbarcazione parte dal punto A alle h 07.00 del 29 marzo 2011, con velocità di propulsione 6 nodi, diretta al punto B.<br />

L’uso della squadretta nautica: si posa la linea di base del doppio<br />

Calcolare:<br />

decimetro sulla rotta (o, comunque, si orienta il lato ipotenusa lungo la<br />

rotta, dipende dal tipo di squadretta in uso) facendo collimare il punto 0<br />

La rotta vera 36°; distanza in miglia tra i due punti 7,8 mg, ora di previsto arrivo (incrocio delle (OPA) 3 rette a 45° in disegnate B 08:18 sulla squadretta) del con 29.03.2011<br />

un meridiano. Il<br />

CARTEGGIO<br />

Un’imbarcazione parte dal punto A alle ore 07.00 del giorno 29 marzo 2011 con velocità di<br />

propulsione 6 nodi, diretta al punto B.<br />

Calcolare:<br />

la rotta vera 036°; la distanza in miglia tra i due punti 7,8 mg;<br />

l’ora di previsto arrivo (OPA) in B 08.18 del 29/3/2011 dd/hh/mm<br />

Determinare graficamente il valore di 1’ in base alla scala della latitudine e della longitudine<br />

MISURAZIONE DELLA ROTTA VERA:<br />

Misurazione della rotta vera<br />

Stando alle dimensioni della carta nautica della nostra<br />

scheda d’esame, non è “sbagliato” prolungare a matita<br />

un meridiano per usare correttamente la squadretta<br />

nautica<br />

Fornendo la più semplice delle definizioni (non propriamente corretta), si può dire che il miglio marino internazionale (1.852 m circa)<br />

corrisponde all’arco di 1’ di grado di un circolo massimo (definizioni più complesse e corrette saranno trattate in altro momento).<br />

Con la carta di Mercatore è possibile misurare le distanze usando la scala della latitudine.<br />

(fig.1) (fig.1) (fig. 2) (fig. 2)<br />

Calcolo della Calcolo distanza della distanza<br />

Fornendo la Fornendo più semplice la più delle semplice definizioni delle definizioni (non propriamente (non propriamente corretta), si corretta), può dire si che può il dire miglio che marino il miglio internazionale marino internazionale (1852 m circa) (1852 corrisponde m circa) corrisponde<br />

all’arco di 1’ all’arco di grado di 1’ di di un grado circolo di massimo un circolo (definizioni massimo (definizioni più complesse più e complesse corrette saranno e corrette trattate saranno in altro trattate momento). in altro momento).<br />

Con la carta Con di Mercatore la carta di è Mercatore possibile è misurare possibile le misurare distanze le usando distanze la scala usando della la scala latitudine. della latitudine.<br />

Si misura la Si lunghezza misura la della lunghezza rotta (fig della 1) rotta valutando (fig 1) quanti valutando primi quanti di grado primi della di grado scala della latitudine scala della “contiene” latitudine “contiene” (fig 2), sapendo (fig 2), che sapendo 1 primo che di 1 primo di<br />

grado corrisponde grado corrisponde a 1 miglio a 1 miglio<br />

Calcolo dell’ora Calcolo di previsto dell’ora di arrivo previsto arrivo<br />

Ci si basa sulla Ci si seguente basa sulla formula seguente (equazione): formula (equazione):<br />

1) Spazio = 1) Velocità Spazio x = Tempo, Velocità x Tempo,<br />

da cui è possibile da cui è ricavare possibile ricavare<br />

2) Velocità 2) = Velocità Spazio : = Tempo Spazio : Tempo<br />

3) Tempo = 3) Spazio Tempo : = Velocità Spazio : Velocità<br />

Si applica, per Si applica, il calcolo per dell’ora il calcolo di arrivo, dell’ora la di “formula” arrivo, la 3) “formula” Tempo = 3) Spazio Tempo : = Velocità, Spazio eseguendo : Velocità, eseguendo il calcolo e il tenendo calcolo conto e tenendo che lo conto Spazio che e lo la Spazio e la<br />

Velocità sono Velocità in espressione sono in espressione “decimale”, “decimale”, mentre il tempo mentre è espresso il tempo in è espresso “sessagesimi”: in “sessagesimi”:<br />

Tempo = Spazio Tempo 7,8: = Spazio Velocità 7,8: 6 Velocità 6<br />

dalla divisione dalla divisione<br />

Tempo = 1,3 Tempo ore (il = risultato 1,3 ore (il del risultato Tempo del è in Tempo “decimali”, è in “decimali”, da leggersi: da 1 ora leggersi: + 0,3 1 ore, ora cioè + 0,3 + ore, 3 decimi cioè + di 3 ora). decimi E’ facile di ora). trasformare E’ facile trasformare i decimi di i ora decimi in di ora in<br />

minuti, sapendo minuti, che sapendo un decimo che di un ora decimo corrisponde di ora corrisponde a 6 minuti. a 6 minuti.<br />

Per il terzo Per quesito, il terzo il tempo quesito, di il percorrenza tempo di percorrenza è quindi di è 1h quindi 18m e di l’ 1h OPA 18m in e B l’ ore OPA 08.18 in B del ore 29/3/2011 08.18 del 29/3/2011<br />

CARTEGGIO CARTEGGIO<br />

CALCOLO DELLA DISTANZA:<br />

fig 1 fig 2<br />

CARTEGGIO<br />

Un’imbarcazione parte dal punto A alle ore 07.00 del giorno 29 marzo 2011 con velocità di<br />

l’ora di previsto arrivo (OPA) in B 08.18 del 29/3/2011 dd/hh/mm<br />

Determinare graficamente il valore di 1’ in base alla scala della latitudine e della longitudine<br />

Misurazione della rotta vera<br />

L’uso della squadretta nautica:<br />

si posa L’uso la della linea squadretta di base nautica: del si posa doppio la linea di base decimetro del doppio sulla<br />

decimetro sulla rotta (o, comunque, si orienta il lato ipotenusa lungo la<br />

rotta (o, rotta, comunque, dipende dal tipo di squadretta si orienta in uso) facendo il lato collimare ipotenusa<br />

il punto 0<br />

(incrocio delle 3 rette a 45° disegnate sulla squadretta) con un meridiano. Il<br />

meridiano stesso indicherà sulla graduazione goniometrica il valore<br />

lungo la rotta, dipende dal tipo di squadretta in uso)<br />

dell’angolo di Rotta vera. La graduazione della squadretta è di 360°, di<br />

conseguenza sta a chi la usa leggere correttamente l’angolo di rotta richiesto.<br />

facendo collimare il punto 0 (incrocio delle 3 rette<br />

Dal punto A al punto B, in risposta al quesito, è di 36°; viceversa, partendo<br />

dal punto B con destinazione A, sarebbe di 216° (dalla parte opposta, 180°<br />

a 45° disegnate di differenza), valore sulla che leggo squadretta) sempre sulla squadretta. con un meridiano.<br />

Il meridiano stesso indicherà sulla graduazione<br />

goniometrica il valore dell’angolo di Rotta vera.<br />

La graduazione della squadretta è di 360°, di<br />

conseguenza sta a chi la usa leggere correttamente<br />

l’angolo di rotta richiesto. Dal punto A al punto B,<br />

in risposta al quesito, è di 036°; viceversa, partendo<br />

dal punto B con destinazione A, sarebbe di 216°<br />

(dalla parte opposta, 180° di differenza), valore che<br />

si legge sempre sulla squadretta.<br />

Si misura la lunghezza della rotta (fig. 1) valutando quanti<br />

primi di grado della scala della latitudine “contiene” (fig 2),<br />

sapendo che 1 primo di grado corrisponde a 1 miglio marino.<br />

Stando alle dimensioni della carta nautica della nostra<br />

scheda d’esame, non è “sbagliato” prolungare a matita<br />

un meridiano per usare correttamente la squadretta<br />

nautica<br />

meridiano stesso indicherà sulla graduazione goniometrica il valore<br />

dell’angolo di Rotta vera. La graduazione della squadretta è di 360°, di<br />

conseguenza sta a chi la usa leggere correttamente l’angolo di rotta richiesto.<br />

Dal punto A al punto B, in risposta al quesito, è di 36°; viceversa, partendo<br />

dal punto B con destinazione A, sarebbe di 216° (dalla parte opposta, 180°<br />

di differenza), valore che leggo sempre sulla squadretta.<br />

Stando alle<br />

dimensioni della<br />

carta nautica della<br />

nostra scheda<br />

d’esame, non<br />

è “sbagliato”<br />

prolungare a matita<br />

un meridiano per<br />

usare correttamente<br />

la squadretta<br />

nautica.<br />

Calcolo dell’ora di previsto arrivo:<br />

Ci si basa sulla seguenti formule:<br />

1) Spazio = velocità x tempo<br />

da cui è possibile ricavare<br />

2) Velocità = spazio/tempo<br />

3) Tempo = spazio/velocità<br />

Si applica, per il calcolo dell’ora di arrivo, la “formula”<br />

Tempo = spazio/velocità, eseguendo il calcolo e tenendo conto<br />

che lo spazio e la velocità sono in espressione “decimale”, mentre il<br />

tempo è espresso in “sessagesimi”; di conseguenza Tempo = 7,8/6<br />

= 1,3 ore (il risultato del tempo è in “decimali”, da leggersi: 1 ora +<br />

0,3 ore, cioè + 3 decimi di ora). E’ facile trasformare i decimi di ora in<br />

minuti, sapendo che un decimo di ora corrisponde a 6 minuti. Per il<br />

terzo quesito, il tempo di percorrenza è quindi di 1h 18m e l’OPA in<br />

B ore 08.18 del 29.03.2011


CARTEGGIO<br />

Calcolare: le coordinate geografiche dei punti A e B<br />

coordinate A 39° 56.8’ N – 012° 31.1’ E<br />

coordinate B 40° 03.2’ N – 012° 38.1’ E<br />

Lettura delle coordinate geografiche<br />

Vi sono più definizioni per la latitudine e la longitudine. Non<br />

ci addentriamo in particolari e scegliamo la più semplice.<br />

Latitudine: è l’arco di meridiano compreso tra l’Equatore<br />

e il parallelo passante per il punto. Si esprime in gradi (°),<br />

primi (’) e decimi di primo (qualcuno usa i secondi ” di<br />

grado, ma nessuna carta nautica, nemmeno di grandissima<br />

scala, riporta la suddivisione del primo in secondi ), contata<br />

da 0° all’Equatore, fino a 90° ai Poli Nord/Sud. Ha nome<br />

Nord (N) o Sud (S) a seconda che il punto si trovi nell’emisfero<br />

settentrionale o meridionale.<br />

Longitudine: è l’arco di Equatore compreso tra il meridiano<br />

fondamentale di Greenwich e il meridiano passante per<br />

il punto. Si esprime in gradi (°), primi (’) e decimi di primo<br />

(o secondi), contata da 0°, in corrispondenza col meridiano<br />

fondamentale di Greenwich, fino a 180° (“antimeridiano di<br />

Greenwich”). Ha nome Est (E) o Ovest (W) a seconda che<br />

il punto si trovi a est o ovest del Meridiano di Greenwich.<br />

In genere le carte nautiche – ma ciò dipende dalla casa<br />

editrice - non riportano il valore “pieno”, in gradi e primi di<br />

grado, della latitudine e della longitudine dei paralleli e dei<br />

meridiani in essa rappresentati, ma solo di alcuni (paralleli e<br />

meridiani “centrali”, oppure a grado intero o, in ogni caso,<br />

di “riferimento”). Per gli altri, viene solo indicato il valore di<br />

latitudine e longitudine in primi, omettendo il dato del grado,<br />

intuibile e ricavabile. Analogamente, non viene sempre<br />

MANOVRE, ORMEGGIO E ANCORAGGIO<br />

Analogamente, non viene sempre indicato se la carta rappresenta l’emisfero nord o sud: ovviamente se il valore della latitudine “cresce”<br />

la zona rappresentata è a nord dell’equatore; viceversa, se decresce (cresce verso il basso), siamo a sud dell’equatore.<br />

La nostra carta, rappresenta una zona a nord dell’equatore, perché la latitudine cresce verso l’alto. Il parallelo più a nord riporta il valore<br />

latitudine, da leggersi però 40° 05’N. Quello più a sud, indicato come 55’, è il parallelo di latitudine 39° 55’ N. Analogo discorso può ess<br />

la longitudine, che cresce verso destra se Est, verso sinistra se Ovest. (Le carte più recenti dell’Istituto Idrografico, riportano le coordinat<br />

spigoli inferiore sinistro e superiore destro, del quadro geografico; carte di altri editori possono adottare sistemi diversi. In tutti i casi nel<br />

possono registrasi elementi dubbi o di ambiguità).<br />

N 40° 05’<br />

N 39° 55’<br />

40° 03.2’ N<br />

C<br />

Parallelo passante per il punto A<br />

La carta nautica senza “omissioni”<br />

La carta nautica senza “omissioni”<br />

Parallelo passante per il punto B<br />

A<br />

39° 56.8’ N<br />

012° 31.1’ E<br />

Meridiano passante per il punto A<br />

B<br />

Meridiano passante per il punto B<br />

012° 38.1’ E<br />

E 012° 35’ E 012° 40’<br />

indicato se la carta rappresenta l’emisfero nord o sud: ovviamente se il valore della latitudine “cresce” verso l’alto, la zona rappresentata<br />

è a nord dell’Equatore; viceversa, se decresce (cresce verso il basso), siamo a sud dell’Equatore. La nostra carta, rappresenta una zona<br />

a nord dell’Equatore, perché la latitudine cresce verso l’alto. Il parallelo più a nord riporta il valore 5’, quale latitudine, da leggersi però<br />

40° 05’N. Quello più a sud, indicato come 55’, è il parallelo di latitudine 39° 55’ N. Analogo discorso può essere fatto per la longitudine,<br />

che cresce verso destra se Est, verso sinistra se Ovest. (Le carte più recenti dell’Istituto Idrografico, riportano le coordinate degli spigoli<br />

inferiore sinistro e superiore destro, del quadro geografico; carte di altri editori possono adottare sistemi diversi. In tutti i casi nelle carte<br />

non possono registrasi elementi dubbi o di ambiguità).<br />

SICUREZZA E SICUREZZA IN NAVIGAZIONE<br />

Il segnale in figura, mostrato da un’imbarcazione indica:<br />

X<br />

❑ la presenza di un subacqueo<br />

❑ la richiesta di assistenza a causa di un’avaria<br />

X<br />

❑ di passare a una distanza dal segnale non inferiore a 100 metri<br />

La norma è contenuta nel Decreto del Ministero delle infrastrutture del 29 luglio 2008, n. 146, all’art. 91. Il disposto richiama anche<br />

l’applicazione dell’art. 130 del D.P.R. 1639/68.<br />

Su un fondale sabbioso di 8 metri, in condizioni meteo favorevoli, è sufficiente ancorarsi con una sola àncora il cui<br />

calumo di catena consigliato è di:<br />

X<br />

❑ 8 metri ❑ 30 metri ❑ 15 metri<br />

L’argomento è abbastanza didattico. Per il “corretto” ancoraggio entrano in gioco diversi fattori, quali il tipo e peso dell’àncora, il calibro<br />

della catena, lo spazio a disposizione, le dimensioni della barca stessa. Non da ultimo, la natura del fondale e le condizioni meteo.<br />

In merito al quesito, vale la regola generale per cui l’effetto utile di ritenuta dell’àncora aumenta quanto più la catena “lavora” orizzontale,<br />

parallela al fondo. Nella teoria della nave vi sono diverse formule che esprimono questo concetto. In pratica (e ciò è riportato nella maggior<br />

parte dei manuali per la patente nautica) si deve “allascare fuori occhio” una quantità di catena da 3 a 6 volte l’altezza in metri del fondale.


COLREG (regolamento internazionale per prevenire abbordi in mare)<br />

Il gruppo di fanali in figura può Il gruppo rappresentare: fanali riguarda la regola 23 della Regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in<br />

mare (Colreg). Si tratta di una nave a propulsione meccanica in condizioni “normali di<br />

❑ una nave in difficoltà di manovra che proviene da dritta<br />

navigazione”. Attenzione che l’espressione “con le macchine ferme e senza abbrivo” non indica che<br />

❑ una nave a propulsione meccanica<br />

la nave sia<br />

con<br />

all’ancora,<br />

abbrivo di<br />

quindi<br />

lunghezza<br />

la risposta<br />

pari o<br />

affermativa<br />

superiore a 50<br />

anche<br />

metri<br />

al<br />

che<br />

terzo<br />

proviene<br />

quesito,<br />

da<br />

che<br />

dritta<br />

può innescare<br />

X<br />

qualche dubbio, è corretta.<br />

❑ una nave a propulsione meccanica di lunghezza pari o superiore a 50 metri, con le macchine ferme e senza abbrivo,<br />

X che mostra il suo fianco sinistro<br />

Il gruppo fanali riguarda la regola 23 NORMATIVA<br />

della Regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare (Colreg). Si tratta di una nave<br />

a propulsione meccanica in condizioni “normali di navigazione”. Attenzione che l’espressione “con le macchine ferme e senza abbrivo” non<br />

La patente nautica è sospesa dall’Autorità marittima o della navigazione interna competente<br />

indica che la nave sia all’àncora, quindi la risposta affermativa anche al terzo quesito, che può innescare qualche dubbio, è corretta.<br />

X in caso di assunzione del comando e della condotta o direzione nautica in stato di ubriachezza o<br />

sotto l’effetto di sostanze inebrianti o stupefacenti<br />

X quando l’abilitato commetta atti d’imprudenza o di imperizia tali da compromettere<br />

l’incolumità pubblica o da produrre danni<br />

nel caso in cui il titolare non sia più in possesso, con carattere permanente, dell’idoneità fisica e<br />

La patente nautica è sospesa dall'Autorità psichica prevista marittima dalle o norme della navigazione vigenti interna competente:<br />

NORMATIVA<br />

X<br />

❑ in caso di assunzione del comando e della condotta o direzione nautica<br />

Il riferimento è all’art. 40 del Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 29 luglio<br />

in stato di ubriachezza o sotto l’effetto di sostanze inebrianti o stupefacenti<br />

2008, n. 146. Se il titolare della patente non è più in possesso dell’idoneità fisica e psichica, con<br />

X❑<br />

quando l’abilitato commetta carattere atti d’imprudenza permanente, o è di prevista imperizia la revoca tali (art. 41 del D.M. 146/2008).<br />

da compromettere l’incolumità pubblica o da produrre danni<br />

❑ nel caso in cui il titolare non sia più in possesso, con carattere permanente, dell’idoneità fisica e psichica prevista<br />

dalle norme vigenti NAVIGAZIONE<br />

Il riferimento è all’art. 40 del Decreto Quali, del Ministero tra le caratteristiche delle infrastrutture indicate, e dei trasporti sono del proprie 29 luglio di 2008, una n. carta 146. Se di il Mercatore<br />

titolare della patente<br />

non è più in possesso dell’idoneità X fisica consente e psichica, di con rettificare carattere permanente, le rotte lossodromiche è prevista la revoca e di misurare (art. 41 del le D.M. distanze 146/2008). usando la scala della<br />

latitudine<br />

NAVIGAZIONE<br />

X è una carta isogonica<br />

è una carta che rettifica i percorsi ortodromici<br />

Quali, tra le caratteristiche indicate, La Lossodromia sono proprie di una carta di Mercatore:<br />

Una nave che governa alla bussola in modo da formare sempre un angolo costante con tutti i meridiani che incontra durante il suo percorso segue una<br />

X<br />

“lossodromia”.<br />

❑ consente di rettificare le rotte Questa lossodromiche è una curva a spirale e di che misurare si svolge dall’equatore le distanze verso usando i poli e ha la la proprietà, scala della latitudine<br />

come detto, di tagliare i meridiani con uno stesso angolo.<br />

X❑<br />

è una carta isogonica La rotta lossodromica non è la distanza più breve fra due punti sulla sfera terrestre, ma<br />

è l’unica “praticabile” da un’imbarcazione che voglia raggiungere qualsiasi<br />

destinazione.<br />

❑ è una carta che rettifica i percorsi Il percorso ortodromici<br />

ortodromico (cioè l’arco di circolo massimo compreso tra due punti),<br />

invece, pur essendo la strada più breve tra un punto di partenza e un punto di arrivo,<br />

non è direttamente percorribile in quanto non mantiene con i meridiani che incontra il<br />

La lossodromia<br />

medesimo angolo d’incrocio: per seguire l’ortodromia, il timoniere dovrebbe variare la<br />

Una nave che governa alla bussola rotta in modo ad ogni da istante formare (unico sempre caso: navigando un angolo per costante meridiano, con rotta tutti 0° i o 180°, e<br />

sull’equatore, rotta 90° o 270°, si segue un percorso ortodromico diretto in quanto i<br />

meridiani che incontra durante il suo percorso segue una “lossodromia”. Questa è una curva a<br />

meridiani e l’equatore sono circoli massimi).<br />

spirale che si svolge dall’Equatore verso In ogni i caso, poli sia e ha la lossodromia, la proprietà, sia l’ortodromia, come detto, sono di nella tagliare realtà delle i meridiani linee “curve”.<br />

con uno stesso angolo. La rotta lossodromica La carta di Mercatore non è la ha distanza la proprietà più di rappresentare breve fra due le “curve” punti lossodromiche sulla sfera come<br />

linee rette, agevolando il tracciamento della rotta.<br />

terrestre, ma è l’unica “praticabile” Analogamente da un’imbarcazione le carte gnomoniche che voglia (ed raggiungere altre), per la navigazione qualsiasi destinazione.<br />

di lungo raggio,<br />

Il percorso ortodromico (cioè l’arco rettificano di circolo i percorsi massimo ortodromici. compreso tra due punti), invece, pur essendo la<br />

strada più breve tra un punto di partenza e un punto di arrivo, non è direttamente percorribile in quanto<br />

non mantiene con i meridiani che incontra L’isogonismo il medesimo angolo d’incrocio: per seguire l’ortodromia, il<br />

La carta di Mercatore è “isogona” per tutti gli angoli. Vale a dire che qualsiasi angolo<br />

timoniere dovrebbe variare la rotta “sferico” a ogni definibile istante (unico sulla sfera caso: terrestre navigando è rappresentato per meridiano, dalla carta di con Mercatore rotta 0° come o 180°,<br />

e sull’Equatore, rotta 90° o 270°, si angolo segue piano un percorso di uguale valore.<br />

ortodromico diretto in quanto i meridiani e l’Equatore<br />

sono circoli massimi). In ogni caso, sia la lossodromia, sia l’ortodromia, sono nella realtà delle linee “curve”. La carta di<br />

Mercatore ha la proprietà di rappresentare le “curve” lossodromiche come linee rette, agevolando il tracciamento della rotta.<br />

Analogamente le carte gnomoniche (ed altre), per la navigazione di lungo raggio, rettificano i percorsi ortodromici.<br />

L’isogonismo<br />

La carta di Mercatore è “isogona” per tutti gli angoli. Vale a dire che qualsiasi angolo “reale” misurato sulla sfera terrestre (rotta, rilevamento,<br />

ecc.) è rappresentato dalla carta di Mercatore come angolo piano di pari valore.


TEORIA DELLA NAVE<br />

La linea di galleggiamento (o piano di galleggiamento)<br />

di un’imbarcazione divide la stessa<br />

in due parti:<br />

❑ deriva e opera morta<br />

❑ carena e opera viva<br />

X<br />

❑ opera viva e opera morta<br />

TEORIA DELLA NAVE<br />

La linea di galleggiamento (o piano di galleggiamento) di un’imbarcazione divede la stessa in<br />

due parti<br />

deriva e opera morta<br />

carena e opera viva<br />

X opera viva e opera morta<br />

TEORIA DELLA VELA<br />

TEORIA DELLA VELA<br />

Nell’andatura di bolina la componente di scarroccio<br />

è sempre presente VERO X FALS<br />

Per le patenti non limitate al comando e alla condotta delle sole unità a <strong>motore</strong>.<br />

Uno dei “difetti” dell’esame a <strong>quiz</strong> è che il candidato non può argomentare le proprie <strong>risposte</strong>.<br />

Questo quesito “classico” del programma vela ne è un esempio. Infatti, chi rispondesse “FALSO”<br />

Nell’andatura di bolina la componente di scarroccio alla domanda è sempre posta, dimostrerebbe presente: che di vela non ne sa proprio niente o potrebbe, invece,<br />

X❑<br />

VERO ❑ FALSO<br />

dimostrare di saperne molto. Per la totalità delle imbarcazioni a vela “tradizionali” e circolanti, in<br />

andatura di bolina (e ciò vale per tutte le andature con esclusione della poppa piena) la<br />

Uno dei “difetti” dell’esame a <strong>quiz</strong> è che il candidato componente non può argomentare di scarroccio, le proprie intendendo <strong>risposte</strong>. l’angolo Questo di quesito scarroccio, “classico” è sempre del programma presente. Ma esiste la<br />

vela ne è un esempio. Infatti, chi rispondesse “FALSO” possibilità alla domanda di configurare posta, dimostrerebbe barche (mezzi che da di regata vela non o particolarmente ne sa proprio niente sofisticati) o potrebbe, con appendici non<br />

invece, dimostrare di saperne molto. Per la totalità delle ad incidenza imbarcazioni fissa, a vela ma “tradizionali” che sono orientabili e circolanti, in modo in andatura da produrre di bolina la forza (e ciò laterale vale per necessaria ad<br />

tutte le andature con esclusione della poppa piena) la opporre componente lo scarroccio, di scarroccio, annullandolo. intendendo l’angolo di scarroccio, è sempre presente.<br />

Ma esiste la possibilità di configurare barche (mezzi da Il “difetto” regata o particolarmente dell’esame a <strong>quiz</strong> sofisticati) segnalato con è appendici però subito non recuperato a incidenza dal fissa, vantaggio ma che che sono i questionari<br />

orientabili in modo da produrre la forza laterale necessaria sono “pubblici” a opporre lo e che scarroccio, i candidati annullandolo. possono conoscere in anticipo l’“orientamento” ministeriale<br />

Il “difetto” dell’esame a <strong>quiz</strong> segnalato è però subito riguardo recuperato a determinati dal vantaggio argomenti che i questionari sono “pubblici” e che i candidati possono<br />

conoscere in anticipo l’“orientamento” ministeriale riguardo Per la “nostra” a determinati scheda argomenti. d’esame accettiamo Per la “nostra” corretta scheda anche d’esame la risposta accettiamo FALSO corretta o entrambe.<br />

anche la risposta FALSO o entrambe.<br />

TEORIA DELLA VELA<br />

L’andatura per prendere una mano di terzaroli è preferibilmente quella con vento in fil di ruota:<br />

L’andatura per prendere una mano di terzaroli<br />

❑ VERO X❑<br />

FALSO<br />

è preferibilmente quella con vento in fil di ruota VERO FALS<br />

Non trattandosi di una situazione di emergenza o particolare è “preferibile” terzarolare di bolina, per favorire la parziale “raccolta” della<br />

randa. Il vento che proviene in fil di ruota giuge a circa Non 180° trattandosi rispetto alla di una prua, situazione quindi si avrà di emergenza il boma molto o particolare lasco, con è il “preferibile” rischio che la porzione terzarolare di bolina.<br />

di randa ammainata “cada” interamente verso prua.<br />

X

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