COMPETENZA ORTOGRAFICA - Istituto "Francesco Gonzaga"

COMPETENZA ORTOGRAFICA
(segni di interpunzione; uso delle maiuscole; regole ortografiche)
a) Riscrivi il seguente brano inserendo i segni di punteggiatura e le maiuscole mancanti.
potrebbero essere le più antiche parole scritte mai scoperte simboli intagliati su gusci di tartaruga più di
8000 anni fa sono stati rinvenuti in un sito funerario di Jiahu nella provincia cinese di Henan una ventina
di tombe in particolare contenevano quattordici gusci con undici differenti segni essi rappresenterebbero
dice G. Harbottle archeologo della State University of New York una qualche forma di scrittura
primitiva a oggi è l’antica Mesopotamia l’attuale Iraq il luogo in cui si ritiene sia nata la scrittura
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b) Completa le seguenti frasi scegliendo la forma corretta tra quelle proposte tra parentesi.
1. Io non (centro/c’entro) niente con questa storia.
2. (Allora/all’ora) che cosa ne dici?
3. Avete preso il giornale? No, (ce ne/ce n’è) siamo dimenticati.
4. (Ce/c’è) ancora neve in montagna?
5. Io e i miei amici andiamo proprio (d’accordo/daccordo).
6. Ti ricordi Luca? (Lo/l’ho) incontrato stamattina alla stazione.
7. Domani andremo a (scegliere/sciegliere) il regalo per la zia.
8. Sono stato testimone di (un incidente / un’incidente) spaventoso.
9. Se non (gliel’ho/ glielo) dici, penso che si offenderà
10. Ho commesso (un/uno) sbaglio incredibile.
COMPETENZA MORFOLOGICA
(parti del discorso; il verbo)
a) Nelle seguenti frasi segna una croce sulla risposta esatta.
1. E’ successo un fatto che mi ha incuriosito. “fatto” è
o sostantivo
o verbo
o aggettivo
2. Prima di te ho visto tuo fratello. “ prima” è
o congiunzione
o aggettivo
o preposizione
3. Se vuoi ascoltarmi, ti racconto tutto. “ se “ è
o avverbio
o congiunzione
o preposizione
1

4. Ehi, che fai? “ che “ è
o congiunzione
o avverbio
o pronome
5. Molti ragazzi studiano poco “ poco “ è
o avverbio
o pronome
o aggettivo
6. Dopo ti spiegherò tutto. “ dopo “ è
o preposizione
o avverbio
o congiunzione
b) Nel seguente brano individua e sottolinea con colori diversi gli avverbi, le preposizioni, le
congiunzioni.
C’erano una volta tre discepoli di un mago che decisero di lasciare il loro maestro e di cercare fortuna
nel mondo. Il mago non era d’accordo, ma li lasciò partire, affidandoli però al servo Bhola, in uomo di
buon senso. A mezzogiorno si fermarono in una radura della foresta a mangiare e Bhola iniziò subito a
preparare il pranzo. I ragazzi trovarono delle ossa sotto un albero e decisero di mettere alla prova quello
che avevano imparato. Il primo disse. “Io rimetterò insieme queste ossa”; all’istante si ricompose lo
scheletro di un grande felino: Il secondo disse: “Io aggiungerò muscoli e pelle” e di colpo si ricompose
una tigre. Il terzo disse: “Io gli darò vita”. Bhola cercò di fermarlo, ma inutilmente. La tigre tornò in vita
e mangiò i tre apprendisti; allora Bhola ritornò tristemente dal mago.
c) Riscrivi il seguente brano, che ha come tempo di base il presente, usando come tempo di base il passato
remoto.
E’ tardi. Da tempo dovrei essere in ufficio. Ansiosamente esploro una via dopo l’altra, in cerca di un
rifugio. Meno male: là c’è una signora che sembra stia per risalire in macchina. Rallento, aspetto che lei
salpi per ereditare il posto. Un coro frenetico di clacson immediatamente si scatena alle mie spalle.
Intravedo, voltandomi, la faccia congestionata di un camionista che si sporge in fuori, mi urla ingiuriosi
epiteti e con un pugno pesta sullo sportello, per dar rumore alla sua collera: Dio, come mi odia. Devo
proseguire. E quando, fatto l’intero giro dell’isolato, torno sul posto, la signora se n’è andata, è vero, ma
già nello spazio rimasto libero qualcun altro sta incuneando la sua auto.
d) Completa le seguenti frasi scegliendo la forma corretta (imperfetto, passato prossimo, passato remoto)
tra quelle indicate fra parentesi.
1. Ieri sera quando (uscivo/sono uscito/uscii) di casa (nevicava/è nevicato/nevicò). 2. Tutte le volte
che la (incontravo/ho incontrata/incontrai), quella vecchietta mi (salutava/ha salutato/salutò),
anche se non la (conoscevo/ ho conosciuta/conobbi) affatto. 3. Alla prima della Traviata il
pubblico (fischiava/ha fischiato/fischiò) sonoramente l’opera, che poi (diventava/è
diventata/divenne) una delle più popolari e rappresentate in tutto il mondo. 4. Durante la seconda
guerra mondiale una bomba (colpiva/ha colpito/colpì) il teatro, che (bruciava/è bruciato/bruciò)
completamente. 5. Stamattina durante l’intervallo alcuni ragazzi (si spintonavano/si sono
spintonati/ si spintonarono), finchè (arrivava/è arrivato/arrivò) il professore di matematica, che li
(faceva/ha fatti/fece) smettere.
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e) Nelle seguenti proposizioni sottolinea col rosso i verbi transitivi e col blu quelli intransitivi.
1. Ho comperato una bicicletta nuova: ti porto subito a vederla.
2. L’auto viaggiava ad una velocità di 160 km all’ora; per questo motivo i carabinieri hanno fermato il
guidatore e gli hanno sequestrato la patente.
3. Quel signore fischia un allegro motivetto.
4. Il bambino dei nostri vicini cresce sano e diventa ogni giorno più bello.
5. È molto invecchiato dall’ultima volta in cui l’ho visto.
6. Ho vissuto un’esperienza straordinaria.
f) Nelle seguenti proposizioni sottolinea col rosso i verbi attivi e col blu quelli passivi.
1. Il nido è caduto dall’albero e così gli uccellini sono stati mangiati dal gatto.
2. Omero racconta che il vecchio cane Argo aspettò per vent’anni il suo padrone Ulisse e poi morì.
3. Finalmente sono iniziate le tanto attese vacanze.
4. La donna aveva appena addormentato il neonato quando squillò il telefono e lo svegliò.
5. Per il fine settimana si prevedono piogge abbondanti.
6. Sono stato interrogato dalla polizia quale testimone dei fatti.
g) Nelle Frasi che seguono, dopo aver individuato e sottolineato il complemento oggetto, trasformalo il
soggetto e cambia la frase attiva in passiva.
1. Il genitore riprende il figlio.
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2. Chiara studiava la poesia.
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3. Il peso della neve ha rotto i rami.
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4. Voi affermate il falso.
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5. Tutti apprezzano il bello.
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6. Il nonno ha piantato il melo in giardino.
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COMPETENZA SINTATTICA
(frase semplice e frase complessa; le congiunzioni; coordinazione e subordinazione)
a. Individua, sottolineandoli, i verbi ed i loro soggetti.
1.L’anno 568 scoppiò in Liguria una terribile pestilenza. 2.All’improvviso comparivano certe macchie per le
case, sulle porte, sui vasi, sui vestiti. 3.Se qualcuno voleva toglierle, le macchie ingrandivano di più.
4.L’anno successivo nascevano in molte parti del corpo degli uomini grossi bubboni. 5.Sopravveniva una
febbre altissima e in tre giorni gli uomini morivano. 6.La gente fuggiva dalle città e cercava scampo nei
luoghi deserti.
(Paolo Diacono)
3

. Sottolinea il predicato nominale e cerchia il predicato verbale.
1. E’ probabile che i ladri siano scappati.
2. Silvia e Lidia sono studentesse della II A.
3. Piera e Nadia sono andate al cinema, perché sono fanatiche di Tom Cruise.
4. Leo, Maria e Francesca sono usciti.
5. Lucia è un’amica di Marco, spesso studiano insieme.
6. Matteo si allena tutti i giorni.
c)Fai l’analisi logica delle seguenti frasi:
1. Nel corso della giornata
le strade
si erano riempite
di pendolari.
2. Il cavalcavia
di Mestre
era
un serpentone
di mezzi pesanti
che
avanzavano
con lentezza
nei due sensi di marcia.
3. Quel giorno
avevano chiuso
i battenti
altre quattro aziende.
4. Di capannoni
aveva parlato
nella mattina
un docente
di urbanistica
dell’università
di Venezia.
5. Ai suoi studenti
aveva spiegato (che)
la costruzione
di capannoni industriali
aveva sottratto
al paesaggio agrario
un’estensione
di ben 3500 chilometri quadrati.
d. Scegli tra le tre possibilità date, quella ritenuta più adeguata e corretta per il completamento della frase.
1.Leo fu criticato a. e aveva giocato male a pallone
b. pur avendo giocato male a pallone
c. perché aveva litigato con Andrea
2.Affinché tu superi l’esame a. non dovrai studiare con continuità
b. non è necessario che studi
c. è necessario che studi con serietà
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3.Nel caso che continuasse a piovere a. resterò in casa
b. non resterò in casa
c. andrò a giocare con gli amici
4. Sebbene non abbia letto quel libro a. lo leggerò ugualmente
b. so di che argomento tratta
c. ignoro di che cosa parla
5.Andrei in vacanza negli Stati Uniti a. se fossi libero da impegni di lavoro
b. se avrei tanti soldi
c. pur lavorando
6.Gli telefonai subito a. siccome era freddo
b. per dirvi ciò
c. come seppi ciò
e. Dividi i seguenti periodi in proposizioni con una sbarretta verticale e sottolinea una volta le proposizioni
principali e le coordinate alla principale e due volte le subordinate.
1. Spero proprio che Elisa non arrivi in ritardo anche questa volta perché altrimenti saranno guai per
tutti.
2. Questa sera abbiamo ospiti a cena; perciò ricordati di passare dal forno per comprare il pane.
3. Sono ritornata dal lavoro così stanca che non sono riuscita a mangiare e mi è venuto anche un forte
mal di testa.
4. Per arrivare in tempo abbiamo preso un taxi, ma ci è costato molto caro.
5. Fammi sapere a che ora arriva il treno, così vengo a prenderti alla stazione.
f. Nelle seguenti frasi distingui la differente funzione di che: congiunzione (C) o pronome relativo (P).
1. Sento dire che le tue parole sono state apprezzate. C / P
2. Ci sono coloro che amano l’arte. C / P
3. Sono certo che loro dicono al verità. C / P
4. Era accaduto che il giorno precedente fosse andato all’ospedale. C / P
5. I più ritenevano che l’enigma fosse irrisolvibile. C / P
6. Io, che non sapevo scolpire, ruppi la tavola di marmo. C / P
7. Egli vide mio padre che mi stava aspettando. C / P
8. Egli vide che mio padre mi stava aspettando. C / P
COMPETENZA LESSICALE E SEMANTICA
(sinonimi e contrari; significato contestuale)
a)Leggi il seguente brano e sottolinea i sinonimi con cui sono indicati i protagonisti della vicenda.
Due malviventi hanno fatto irruzione ieri mattina nell’agenzia n. 3 della Cassa di Risparmio di Castiglione.
Uno dei due ladri, col viso coperto da un passamontagna, ha minacciato con la pistola in pugno gli impiegati
tenendoli a bada, l’altro ha scavalcato il bancone e ha costretto il cassiere ad aprire la cassaforte. Ha afferrato
tutte le banconote e le ha messe in un sacco. Poi i due rapinatori sono usciti e sono saliti in una macchina che
li aspettava con a bordo altri due delinquenti. Dopo due ore i malfattori sono stati catturati dalla polizia e la
refurtiva è stata tutta recuperata.
b)Sostituisci l’aggettivo bello con un termine più appropriato. (Talvolta il nuovo termine può essere
posticipato).
1. È una neonata molto bella.
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2. Quella ragazza ha un bel modo di parlare.
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3. Gli abiti della presentatrice televisiva del sabato sera sono sempre belli.
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4.Alla prima teatrale alcune signore indossavano bei gioielli.
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5. La partita di domenica giocata su un campo bagnato è stata proprio bella.
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6. Le acrobazie al trampolino del circense sono state veramente belle.
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7. Ho fatto una bella mangiata e ora mi sento un po’ appesantito.
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8. lo studente che ha scritto questa relazione ha una bella intelligenza.
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c 1 ) Scrivi tre sinonimi accanto ad ognuno dei seguenti termini.
Abitazione Frivolo
Insegnante Scellerato
Lavoro Dichiarare
Pazienza Farfugliare
Frizzante Costruire
Magico Aspettare
c 2 ) Scrivi tre contrari accanto ad ognuno dei seguenti termini.
Paura Genuino
Forza Ricco
Bontà Muovere
Odio Contrariare
Giudizioso Dare
Felice Gettare
c) Scrivi delle frasi in cui ciascuna parola sia usata con diversi significati:
miglio
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tasso
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bagno
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cifra
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lente
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COMPETENZA TESTUALE
(coerenza logico-testuale; capacità di comprendere e riassumere un testo narrativo)
1) Ordina numerandole le frasi che compongono la favola: Il ragazzo ed il lupo
Il ragazzo ed il lupo
(……) a)Il ragazzo si mise a gridare: “Qua, qua, fate presto, il lupo!”
(……) b)Un ragazzo badava alle pecore e, come se avesse visto il lupo, cominciò a gridare: “Aiuto, il lupo,
il lupo!”
(……) c)Ancora due o tre volte il ragazzo fece così, finchè per davvero, un giorno, sbucò fuori il lupo.
(……) d)Il lupo s’avvide che non c’era niente da temere: comodo comodo, sgozzò tutto il gregge.
(……) e)I contadini credettero che anche stavolta facesse per finta, al solito suo, e non gli diedero retta.
(……) f) I contadini corsero e videro che non c’era niente di vero.
2) Leggi attentamente il testo seguente e svolgi le attività proposte
Il signor Picotin si affacciò alla finestra. Il cielo era stellato, dalla strada giungevano lieti rumori.
- Che bella sera, -esclamò volgendosi alla signora Picotin che stava leggendo il romanzo d’appendice del Journal. Ma
egli avrebbe voluto dire ben altro: lo si vedeva dal suo volto. Infatti, dopo un lungo silenzio disse: - Elvira, vado a
comperare un sigaro.
La moglie alzò lentamente il capo dal giornale, suonò il campanello: accorse la donna di servizio. -Maria, il signore ti
manda a comperare un sigaro...
La signora s’immerse nella lettura. Maria andò a comperare il sigaro. Picotin si affacciò di nuovo alla finestra.
“Mai, mai che io possa uscire solo soletto alla sera?” pensava.
Chi conosceva la timidezza del signor Picotin unita al grande amore che portava per la consorte non avrebbe potuto che
attribuire alla primavera, al cielo stellato, un tal pensiero così insolitamente risentito.
Alcune sere dopo i coniugi Picotin stavano terminando il pranzo quando Maria portò una lettera, recapitata in quel
momento da un ragazzo per Picotin. Questi pian piano l’aprì, si mise gli occhiali, la scorse in un baleno. Erano poche
parole. Il signor Picotin si alzò in piedi, misurò a passi di lupo la stanza mentre la moglie lo guardava molto sorpresa e a
un tratto gridò: -Ah, ah, ah ....- Si fermò in faccia alla signora Picotin, agitò la lettera in aria, poi la gettò sul tavolo
esclamando con voce drammatica: -E’ terribile, è terribile...- E prese il cappello e il bastone e uscì ripetendo: -E’
terribile, è terribile, -mentre sua moglie esterrefatta leggeva le poche parole della misteriosa lettera: “Vostra moglie vi
tradisce”.
All’angolo della strada il signor Picotin trovò il suo amico Salon che lo aspettava.
- Com’è andata? - gli chiese Salon.
-Benissimo, - rispose Picotin ridendo, -benissimo. Elvira è rimasta senza parola; io, naturalmente facendo fuoco e
fiamme, me ne sono venuto via.
I due amici passarono una serata allegrissima. Quando si separarono a mezzanotte, Salon disse: -E sabato? Sabato verrà
anche Perier, andremo a teatro.
-Sabato? Altra lettera anonima. Farò una scenata, una spaventosa scenata e uscirò sbattendo la porta. Tu aspettami alle
otto in punto all’angolo della strada.
Il sabatto, alle otto in punto, recapitarono una lettera al signor Picotin. Questi stava sbucciando un’arancia con molta
disinvoltura e non poté accorgersi che la moglie era visibilmente impallidita. Picotin inforcò gli occhiali, lesse la lettera,
e in un attimo, poiché il tenore era il medesimo di quella precedente. Il signor Picotin si alzò in piedi, levò in alto i
pugni, poi li abbatté fragorosamente sul tavolo urlando: - E’ vero, è vero, non può essere che vero. Tu mi tradisci.
Un bicchiere era caduto per terra frantumandosi: così la scena aveva ancor più quel calore drammatico che il signor
Picotin desiderava.
Picotin si avviò verso l’uscio dopo essersi messo in testa il cappello con un gesto disperato, emettendo dei suoni che
non sapremmo specificare con precisione, ma che, secondo lui, dovevano meravigliosamente dimostrare quanto fosse
esacerbato il suo animo.
Stava per varcare la soglia della camera da pranzo quando la moglie lo chiamò: -Picotin ...
Picotin aveva appena fatto in tempo a voltarsi che la signora Elvira gli si gettava ai piedi piangendo: - Picotin uccidimi,
Picotin scacciami, hai ragione ... sono stata un’ingrata; ma fu un momento di debolezza, te lo giuro, Picotin.
La signora Picotin, sempre aggrappata ai piedi del marito, si confessò per un’ora. E non è necessario riferire tutti i
particolari che Picotin apprese da lei sulla sua adultera relazione con il signor Dodette.
da C. Zavattini, Al macero, Einaudi.
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1) Quale dei seguenti titoli esprime meglio l’idea centrale?
a) Lettere anonime
b) Gli espedienti del signor Picotin
2) Dividi il testo in sequenze e fai di ciascuna una breve sintesi
c) Reciproci inganni
d) Moglie e marito
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II ................................................................................................................................................................
III ..............................................................................................................................................................
IV ...............................................................................................................................................................
V ................................................................................................................................................................
VI ...............................................................................................................................................................
3) Riassumi il testo in cinque righe.
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