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Scarica l'estratto - Università degli Studi di Salerno

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Il ricordo dell’inse<strong>di</strong>amento romano o me<strong>di</strong>oevale è assicurato da parecchi toponimi (Quarto, nome <strong>di</strong> un<br />

comune il cui sito si trovava certamente al quarto miglio <strong>di</strong> una strada, probabilmente iniziante a Pozzuoli;<br />

Stufe <strong>di</strong> Nerone, tra Baia e Arco Felice; Cast.° <strong>di</strong> Baia, ecc.) mentre spazio è riservato anche a nuovi qualificati<br />

inse<strong>di</strong>amenti industriali, oggi purtroppo <strong>di</strong>smessi (Pirelli S.M.P.), come altri <strong>di</strong> cui si è già parlato. Dove infine<br />

compare uno spazio bianco, come in prossimità <strong>di</strong> Bagnoli, il cartografo ha omesso <strong>di</strong> rappresentare alcunché<br />

per motivi <strong>di</strong> segretezza militare.<br />

2. La Cartografia Digitale nella ricerca e nella <strong>di</strong>dattica geocartografica<br />

a. I Sistemi Informativi Geografici (G.I.S.) per l’analisi territoriale<br />

a.1. Introduzione<br />

I Sistemi Informativi Geografici – Geographical (o Geographic) Information System (più brevemente: G.I.S.)<br />

– sono strumenti della cosiddetta Information Technology, ossia <strong>di</strong> quella branca della tecnologia specificamente<br />

de<strong>di</strong>cata alla gestione e al trattamento dell’informazione (in questo caso geografica). I G.I.S., infatti, si<br />

presentano come programmi particolarmente complessi che consentono <strong>di</strong> controllare anche <strong>di</strong>namicamente<br />

tutti i possibili dati attinenti a un determinato contesto ambientale e/o territoriale, misurandone con esattezza<br />

geometrica gli elementi, che, opportunamente ‘interrogati’ e interrelati, possono produrre ulteriori conoscenze,<br />

ampliando gli ambiti <strong>di</strong> una ricerca geografica tout court.<br />

Questi programmi (definiti per la prima volta “G.I.S.” negli Stati Uniti alla fine <strong>degli</strong> anni Cinquanta del secolo<br />

scorso), quale risultato dello sviluppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse tecnologie <strong>di</strong> poi interrelate (tra cui quelle dei Database, del<br />

telerilevamento e della fotointerpretazione), non hanno una data <strong>di</strong> nascita univoca. Di fatto, i primi G.I.S. vedono<br />

la luce tra U.S.A. e Gran Bretagna nel corso <strong>degli</strong> anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, grazie all’operato <strong>di</strong><br />

isolati ricercatori, che con tale termine denotano dei «sistemi per la gestione e controllo dell’uso del suolo ovvero<br />

per la razionalizzazione delle reti <strong>di</strong> trasporto in gran<strong>di</strong> aree urbane» (Lodovisi-Torresani, 1996, p. 287). Gli stu<strong>di</strong><br />

del settore sarebbero <strong>di</strong> poi proceduti attraverso l’intreccio <strong>di</strong> tentativi piuttosto <strong>di</strong>fferenti, più o meno riusciti; la<br />

loro implementazione è inizialmente sostenuta dall’Esercito, dalla Marina Militare e dalla CIA statunitensi (a<br />

scopo <strong>di</strong> controllo e <strong>di</strong>fesa), nonché da alcune università, anche europee (impegnate già dalla fine <strong>degli</strong> anni<br />

Cinquanta nella messa a punto <strong>di</strong> tecnologie informatiche per la produzione cartografica), e da <strong>di</strong>fferenti realtà<br />

governative (volte a preservare su supporti informatici i dati geografici relativi ai rispettivi paesi).<br />

Questi primi G.I.S., frutto <strong>di</strong> una tecnologia ancora ‘pionieristica’, possiedono già, tuttavia, i due requisiti<br />

fondamentali <strong>di</strong> un Sistema Informativo Geografico: la possibilità <strong>di</strong> archiviare e trattare dati (1); la <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> procedure automatiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno che consentano la sovrapposizione (overlay) <strong>di</strong> tematismi <strong>di</strong>fferenti riguardanti<br />

un’area geografica (2). Dopo gli esperimenti <strong>degli</strong> anni Settanta, nel corso del decennio successivo sarebbe<br />

così nato un vero e proprio settore industriale de<strong>di</strong>cato a questi programmi, sino alla loro trasformazione, negli<br />

anni Novanta, in un prodotto commerciale, volto a «costituire il propellente <strong>di</strong> una vera e propria “rivoluzione<br />

geografica”, la più rilevante a partire dal Rinascimento» – secondo alcuni autori – nonché a «offrire alla comunità<br />

dei geografi l’opportunità <strong>di</strong> assolvere un ruolo preminente in campo scientifico e sociale fornendo le con<strong>di</strong>zioni<br />

per ottenere alla geografia il definitivo status <strong>di</strong> scienza» (Lodovisi-Torresani, 1996, p. 295).<br />

In effetti, da un punto <strong>di</strong> vista strettamente operativo, i G.I.S. rendono possibile visualizzare <strong>di</strong>fferenti strati<br />

informativi, separati o sovrapposti, consentendo <strong>di</strong> attuare molto rapidamente, e con estrema precisione, indagini<br />

geografiche <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>acronico, sincronico e tematico (un tempo realizzate attraverso la sovrapposizione <strong>di</strong><br />

luci<strong>di</strong> su carte più o meno “mute” delle aree esaminate), arricchite delle possibili relazioni tra elementi eterogenei.<br />

I G.I.S., infatti, hanno la specifica peculiarità <strong>di</strong> consentire l’associazione tra cartografia e informazioni<br />

desunte da una o più banche-dati interrelate e costantemente aggiornabili 58 . Inoltre, l’agevole mo<strong>di</strong>ficabilità<br />

dei vari strati informativi – altra caratteristica peculiare dei G.I.S. – permette un veloce aggiornamento delle<br />

informazioni, adeguandole ai mutamenti territoriali. Nella rappresentazione in tempo (quasi) reale <strong>di</strong> questi<br />

ultimi, si realizza così il ‘sogno’ (coltivato da generazioni <strong>di</strong> cartografi e geografi) <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare in tempo reale<br />

una carta geografica: ogni fattore <strong>di</strong> variazione territoriale, inserito come elemento informativo ‘spazializzato’<br />

nella banca dati collegata a un G.I.S., può essere infatti subito visualizzato cartograficamente. Pertanto, la<br />

complessità, potenzialmente inesauribile, delle relazioni esistenti tra gli elementi <strong>di</strong> un contesto territoriale (o<br />

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