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Scarica l'estratto - Università degli Studi di Salerno

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e. Lettura ed interpretazione <strong>di</strong> carte topografiche nei contenuti geografici<br />

e.1. Criteri orientativi per leggere e interpretare geograficamente le carte topografiche<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni qui offerte per la lettura e la deco<strong>di</strong>fica del contenuto del <strong>di</strong>segno cartografico, per le carte<br />

topografiche in genere e le tavolette dell’I.G.M. in particolare, non possono che essere esemplificativi, visto<br />

che ognuna <strong>di</strong> esse è <strong>di</strong>versa dalle altre. È tuttavia consigliabile, per una corretta deco<strong>di</strong>fica, procedere leggendo<br />

in successione la parte fisica, antropica ed economica e ciò pur senza alcun preconcetto <strong>di</strong> tipo deterministico,<br />

ma considerando semplicemente che i fenomeni fisici occupano comunque, salvo rari casi, uno spazio prevalente<br />

rispetto agli altri. Fermo restando che non esiste uno schema interpretativo fisso, che possa valere per tutte<br />

le aree e tutte le persone e situazioni e scopi, finalizzato a interpretare gli aspetti naturali e antropici, con<br />

relative correlazioni, si offrono qui alcuni consigli orientativi, una traccia che possa condurre a una efficace<br />

lettura <strong>di</strong> una carta topografica.<br />

Il primo quesito che sorge spontaneo, nell’osservare, ad esempio, una tavoletta, riguarda la posizione assoluta<br />

e relativa dell’area rappresentata. Mentre, per quanto riguarda la seconda posizione, ci si può regolare<br />

badando al toponimo assegnato alla tavoletta, che corrisponde al fatto geografico più rilevante della zona (<strong>di</strong><br />

solito centri, monti, fiumi principali), alla sua posizione nel Foglio o nel Quadro d’Unione (che comprendono<br />

una superficie molto più vasta, entro cui si inscrive la superficie della tavoletta), alla presenza o meno del mare<br />

(donde il carattere marittimo o continentale del territorio) e/o ad altri in<strong>di</strong>zi utili a farci capire dove ci troviamo,<br />

per la posizione assoluta o astronomica dei margini o <strong>di</strong> qualsiasi punto interno alla tavoletta bisognerà leggere<br />

i valori (segnati nei quattro spigoli della cornice) delle coor<strong>di</strong>nate geografiche, ossia della latitu<strong>di</strong>ne e della<br />

longitu<strong>di</strong>ne, e procedere a semplici calcoli. Non occorre <strong>di</strong>mostrare quanto sia importante questa operazione<br />

preliminare nel fornirci utili in<strong>di</strong>zi generali e <strong>di</strong> ambientazione sui caratteri del paesaggio fisico, culturale ed<br />

economico del territorio considerato.<br />

Fig. 118. Le coor<strong>di</strong>nate geografiche <strong>di</strong> un punto (Latitu<strong>di</strong>ne e Longitu<strong>di</strong>ne).<br />

Ricor<strong>di</strong>amo intanto che per latitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> un punto (Fig. 119 A) si intende la <strong>di</strong>stanza angolare, misurata in<br />

gra<strong>di</strong> e frazioni <strong>di</strong> grado (minuti primi e minuti secon<strong>di</strong>) sul meri<strong>di</strong>ano che passa per quel punto a partire<br />

dall’equatore, donde la caratterizzazione settentrionale (lat. Nord) per tutti i punti che ricadono nel nostro<br />

emisfero boreale, e la caratterizzazione meri<strong>di</strong>onale (lat. Sud) per tutti i punti che ricadono nell’emisfero opposto,<br />

chiamato anche australe, come è noto.<br />

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