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Fig. 116. La suddivisione in Quadranti, Tavolette e Sezioni di un Foglio della Carta d’Italia a scala 1:100.000.
Oltre a tali particolari identificativi, noteremo ancora, intorno al quadrato già ricordato, dei numeri scritti in
caratteri minuti. Essi indicano i fogli confinanti con quello di cui fa parte la nostra tavoletta, indicazione importante
per l’eventuale ricerca di altre carte.
Immediatamente sotto il titolo vi è riportata la dizione: “Longitudine Est (od Ovest) dal meridiano di Roma
Monte Mario”, che ci permette di stabilire, per il calcolo della longitudine assoluta di un punto, se a quella di
Greenwich (posta in alto a destra sotto l’indicazione del quadrante e dell’orientamento) bisogna sommare o
sottrarre la longitudine relativa a Roma Monte Mario. Ovviamente la posizione ad est impone una somma
(allontanandoci da Greenwich), quella ad ovest una sottrazione (avvicinandoci: v. fig. 120).
Negli angoli in alto a destra e a sinistra, a ridosso del disegno, vi sono quattro numeri complessi. I due più
piccoli indicano la longitudine da Roma e sono crescenti da sinistra a destra se essa è est, decrescente se è ovest.
La differenza tra questi due numeri complessi è di 7’ e 30”, che è appunto l’estensione in longitudine di ogni
tavoletta (è perciò 15’ quella del quadrante, e mezzo grado quella del foglio), identificabile mediante una serie
di tacche (per l’appunto 7 e 1 /2) alternativamente rigate e poste a cornice del disegno. Gli altri due numeri
complessi, di valore ben più alto, uguali tra loro, posti una a sinistra e l’altro a destra del disegno, indicano la
latitudine nord (assoluta) del bordo superiore della tavoletta; nella parte bassa compariranno, in corrispondenza,
altri due numeri di valore minore che indicano la latitudine nord del bordo inferiore.
La tavoletta si estende in ogni modo per 5’ di latitudine (10’ il quadrante, 20’ il foglio) e anche in questo caso
le tacche facilitano la conta. Non ci si deve meravigliare che, pur essendo estesa per 7’ e 30” in longitudine e 5’
in latitudine, il disegno abbia un formato che si avvicina al quadrato. Basterà ricordare che per estensione
chilometrica il grado di longitudine nelle nostre regioni è ben più corto del grado di latitudine. Al centro delle
tacche, i nomi indicati in parentesi identificano le tavolette confinanti con la nostra. Dei numeri in grassetto che
compaiono ai bordi, delle doppie lettere indicate al centro, elementi questi non sempre presenti, si è già parlato
abbastanza altrove. Il margine inferiore della tavoletta è occupato dalla scala e da una minuziosa legenda dei
segni grafici utilizzati per la rappresentazione di alcuni fatti antropici ed economici (strade, ferrovie, essenze
vegetali, ecc.). Vi è inoltre l’indicazione della data dell’ultimo rilievo aerofotogrammetrico e dell’equidistanza
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La posizione delle Tavolette (scala 1:25.000), all’interno
del Quadrante (scala 1:50.000), è indicata coi punti
cardinali (NE, SE, SO, NO)
Le Sezioni (scala 1:10.000) coprono 1 /4 della tavoletta
e sono contrassegnate da una lettera.