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I Geositi della Provincia di Sondrio - Regione Lombardia

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40<br />

Passo<br />

d’ Eira<br />

Motivo <strong>di</strong> interesse<br />

scientifico primario:<br />

geologia strutturale<br />

Motivi secondari:<br />

geomorfologico<br />

paesistico<br />

Livello <strong>di</strong> interesse<br />

Accessibilità<br />

Valore estetico<br />

Berra F. (1994) – Stratigrafia e paleogeografia del<br />

Triassico Superiore delle Falde Ortles e Quattervals<br />

(Austroalpino Superiore) in Lombar<strong>di</strong>a. Tesi <strong>di</strong> Dottorato,<br />

Univ. <strong>di</strong> Milano, 146.<br />

Pozzi R. (1965) – Schema tettonico dell’Alta Valtellina<br />

da Livigno al Gruppo dell’Ortles. Ecl. Geol.<br />

Helv. 58/1, 21-38.<br />

La splen<strong>di</strong>da cornice naturale del Passo<br />

d’Eira, che si colloca in corrispondenza<br />

<strong>della</strong> sella morfologica tra il Mottolino e<br />

il Monte Crapené, rappresenta un punto<br />

<strong>di</strong> osservazione privilegiato su un’associazione<br />

<strong>di</strong> strutture tettoniche che affiorano<br />

estesamente sui versanti occidentali<br />

<strong>della</strong> Cima Pozzin, appartenente<br />

alla dorsale del Monte Pettini. Per quanto<br />

le rocce esposte nelle catene montuose<br />

siano comunemente deformate, in<br />

regime duttile o fragile, non è frequente<br />

osservare strutture tanto spettacolari<br />

in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esposizione naturale<br />

tanto favorevoli. La successione stratificata<br />

<strong>della</strong> Formazione <strong>di</strong> Fraele, costituita<br />

da un’alternanza ritmica <strong>di</strong> calcari,<br />

marne e argilliti, si atteggia in una serie<br />

<strong>di</strong> pieghe <strong>di</strong> estensione ettometrica,<br />

che interessano l’intero versante sovrastante<br />

i piccoli nuclei <strong>di</strong> Isola e Trepalle.<br />

Le pieghe presentano una geometria simile<br />

e appaiono marcatamente asimmetriche,<br />

con un coricamento quasi totale<br />

verso Sud-Est. Dal punto <strong>di</strong> vista strutturale,<br />

le rocce piegate in questione appartengono<br />

alla copertura se<strong>di</strong>mentaria<br />

<strong>della</strong> Falda Ortles (Berra, 1994), qui<br />

scollata dal suo basamento metamorfico<br />

lungo la Faglia <strong>della</strong> Val Zebrù, che con<br />

il suo decorso rettilineo controlla l’asse<br />

<strong>della</strong> Val Pila.<br />

E’ proprio lungo questa faglia <strong>di</strong> fondovalle<br />

che si localizza una piccola sorgente<br />

termale, in un contesto che presenta<br />

notevoli analogie con quello, ben<br />

più conosciuto, che ha dato vita al complesso<br />

dei Bagni <strong>di</strong> Bormio (v. scheda<br />

41). Anche in questo caso, la faglia segna<br />

il contatto tra rocce se<strong>di</strong>mentarie<br />

permeabili (sovrastanti) e rocce metamorfiche<br />

pressoché impermeabili (sottostanti);<br />

le acque <strong>di</strong> precipitazione e <strong>di</strong><br />

scioglimento delle nevi in quota possono<br />

così infiltrarsi nell’ammasso roccioso<br />

e riemergere, centinaia <strong>di</strong> metri più<br />

in basso, riscaldate dal gra<strong>di</strong>ente geotermico<br />

delle rocce. La sorgente (nota<br />

come “Pisciaröla de Pila”) sgorga da una<br />

frattura aperta nella roccia affiorante e<br />

si <strong>di</strong>sperde nel sottostante detrito, non<br />

prima <strong>di</strong> aver depositato una crosta <strong>di</strong><br />

alabastro lunga <strong>di</strong>verse decine <strong>di</strong> metri<br />

e larga qualche metro; si tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

una emergenza termale <strong>di</strong> notevole interesse<br />

naturale.<br />

Il serrato piegamento <strong>della</strong> successione<br />

<strong>di</strong> Cima Pozzin è il risultato degli sconvolgimenti<br />

tettonici che hanno accompagnato<br />

la collisione continentale da<br />

cui si sono originate le Alpi. In successioni<br />

se<strong>di</strong>mentarie stratificate <strong>della</strong><br />

crosta superiore, è ormai comunemente<br />

accettato che tali processi tettonici<br />

avvengano secondo modalità cinematiche<br />

ricorrenti, riassunte sotto il termine<br />

comprensivo <strong>di</strong> tettonica pellicolare<br />

(thin-skinned in letteratura anglosassone).<br />

Uno degli aspetti più interessanti<br />

<strong>della</strong> tettonica pellicolare è la tendenza<br />

delle successioni multistrato a separarsi<br />

nettamente in livelli più competenti (litotipi<br />

massicci, <strong>di</strong> caratteristiche omogenee<br />

per tutto lo spessore: es. calcari<br />

dolomitici <strong>di</strong> piattaforma) e livelli<br />

più deboli (litotipi sottilmente stratificati,<br />

con intercalazioni <strong>di</strong> rocce tenere<br />

come argille o gessi: es. successioni marino-marginali<br />

e/o lagunari). Sottoposta<br />

a sforzi orientati, una successione<br />

multistrato <strong>di</strong> tal fatta tenderà a concentrare<br />

quasi tutta la deformazione nei<br />

livelli deboli, che subiranno marcati effetti<br />

tettonici permettendo, al contempo,<br />

lo svincolo <strong>di</strong> piastroni competenti<br />

pressoché in<strong>di</strong>sturbati. Il serrato piegamento<br />

<strong>della</strong> successione stratificata <strong>di</strong><br />

Cima Pozzin è appunto compatibile con<br />

la concentrazione delle deformazioni nei<br />

litotipi più deboli <strong>della</strong> Formazione <strong>di</strong><br />

Fraele, e con effetti relativamente marginali<br />

degli sforzi tettonici sulla sottostante<br />

Dolomia del Cristallo, in un tratto<br />

in cui la successione se<strong>di</strong>mentaria <strong>della</strong><br />

Falda Ortles è forzata ad incunearsi tra<br />

il proprio basamento e la Falda Quattervals<br />

(Pozzi, 1965).<br />

Pareti del Monte Pozzin come<br />

si vedono dal Passo d’Eira<br />

L’abitato <strong>di</strong> Tre Palle e<br />

sullo sfondo il Passo d’Eira.<br />

Trepalle è il centro abitato<br />

più alto d’Italia e d’Europa<br />

trovandosi a 2069 m d’altezza<br />

124 <strong>Geositi</strong> <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> <strong>Geositi</strong> <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> 125<br />

Livigno

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