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I Geositi della Provincia di Sondrio - Regione Lombardia

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Il territorio<br />

<strong>della</strong><strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong><br />

Inquadramento geografico<br />

La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> si situa nel Nord <strong>della</strong> Lombar<strong>di</strong>a, interamente<br />

in area alpina, e copre una superficie <strong>di</strong> 3212 km 2 .<br />

II territorio <strong>della</strong> provincia si sviluppa lungo il corso superiore<br />

dell'Adda e dei suoi principali affluenti, che si addentrano<br />

profondamente nelle valli alpine incise nei massicci montuosi<br />

delle Alpi Retiche e delle Prealpi Orobiche; solo l'estrema porzione<br />

occidentale <strong>della</strong> provincia (versante destro <strong>della</strong> Valchiavenna)<br />

si situa nelle Alpi Lepontine. Lungo il crinale alpino,<br />

da Ovest verso Est, compaiono i massicci del Tambò (3275<br />

m), del Suretta (3027) - Emet (3210) - Stella (3163), del Disgrazia<br />

(3678), del Bernina - Palù (con la massima quota <strong>della</strong><br />

regione, 4050 m), dello Scalino (3323) - Canciano (3103),<br />

<strong>della</strong> Cima Redasco (3139) - Cima Piazzi (3439) e dell'Ortles<br />

(3905) - Cevedale (3764). La parte sud-occidentale <strong>della</strong> provincia<br />

è invece limitata dalle Prealpi Orobiche, le cui principali<br />

vette montuose (Massiccio Coca-Redorta-Scais) superano <strong>di</strong><br />

poco i 3000 m. II territorio è quin<strong>di</strong> in gran parte montuoso,<br />

e ben 2255 km 2 , cioè il 67% circa <strong>della</strong> superficie <strong>della</strong> provincia,<br />

è situato a quote superiori ai 1500 m s.l.m.<br />

Lo sviluppo delle principali valli <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> è<br />

in buona parte legato alla struttura ed alla complessa evoluzione<br />

tettonica del substrato roccioso, inciso poi da ghiacciai,<br />

torrenti e fiumi durante il Quaternario. La più importan-<br />

te vallata, la Valtellina, nella sua porzione inferiore e centrale,<br />

è ad esempio orientata Est-Ovest, così come altre valli minori:<br />

questa orientazione è chiaramente legata a fattori tettonici,<br />

che hanno ampiamente agito in questa regione negli ultimi<br />

25 milioni <strong>di</strong> anni. Anche l'orientazione <strong>della</strong> Valchiavenna<br />

risente <strong>della</strong> strutturazione recente del substrato che ha guidato<br />

l'azione erosiva degli agenti esogeni. La parte me<strong>di</strong>o-alta<br />

<strong>della</strong> Valtellina si sviluppa invece dapprima in <strong>di</strong>rezione NE-SO<br />

e quin<strong>di</strong> Nord-Sud, con varie <strong>di</strong>ramazioni laterali; qui è stata<br />

preponderante l'azione erosiva dei ghiacciai, che si sono mossi<br />

su un substrato dalla struttura molto complessa. I più recenti<br />

eventi geologici hanno colmato <strong>di</strong> materiale detritico gli<br />

ampi fondovalle, sia <strong>della</strong> bassa Valtellina che <strong>della</strong> bassa Valchiavenna,<br />

che un tempo si situavano ben al <strong>di</strong> sotto del livello<br />

del mare e che oggi si ritrovano a quote comprese tra i<br />

200 ed i 300 m s.l.m.<br />

L'attuale mo<strong>della</strong>mento del territorio è legato alle con<strong>di</strong>zioni<br />

climatiche. II clima <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> non è molto<br />

uniforme, a causa degli elevati <strong>di</strong>slivelli presenti; buona parte<br />

<strong>della</strong> Valtellina mostra un clima <strong>di</strong> tipo continentale, con<br />

piovosità me<strong>di</strong>a nella parte alta <strong>della</strong> valle, che <strong>di</strong>viene man<br />

mano più accentuata scendendo nella bassa valle, verso il Lario.<br />

Differenze climatiche si notano anche tra i vari versanti:<br />

ad esempio il versante retico è più mite e meno piovoso <strong>di</strong><br />

Sulla destra il pizzo<br />

Bernina, la cima più alta<br />

<strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong>.<br />

quello orobico, che presenta anche una costante esposizione<br />

a Nord. La Valchiavenna, a causa <strong>della</strong> sua orientazione quasi<br />

perpen<strong>di</strong>colare alla Valtellina, presenta un clima più mite ma<br />

più piovoso <strong>di</strong> quello valtellinese.<br />

Le con<strong>di</strong>zioni climatiche e le gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> quota tra<br />

fondovalle e cime più elevate hanno chiaramente influito sullo<br />

sviluppo <strong>della</strong> vegetazione; il paesaggio valtellinese e valchiavennasco<br />

è dominato fino a quote attorno ai 600-700 m s.l.m.<br />

da boschi <strong>di</strong> latifoglie; tra queste il castagno, spesso prevalente,<br />

si spinge fino a circa 1000 m s.l.m.. A quote più elevate<br />

incominciano a comparire le conifere che <strong>di</strong>ventano predominanti<br />

a partire dai 1400 m s.l.m. e si spingono, con esemplari<br />

isolati, fino ai 2300 m s.l.m.. Sui fondovalle e sui versanti<br />

meno acclivi, l'antropizzazione ha influito notevolmente<br />

sulla vegetazione, con ampi <strong>di</strong>sboscamenti per ottenere prati<br />

e colture, nonché con terrazzamenti per la coltivazione <strong>della</strong><br />

vite o <strong>di</strong> piante da frutta. Anche il netto incremento <strong>di</strong> popolazione<br />

a partire dal secolo scorso ha influito sull'equilibrio<br />

dell'ambiente: in passato i centri abitati erano situati prevalentemente<br />

sui terrazzi naturali dei versanti, più salubri del<br />

fondovalle e al sicuro da alluvioni; le bonifiche e soprattutto<br />

lo sviluppo delle attività industriali hanno portato alla rapida<br />

colonizzazione del fondovalle e soprattutto dei conoi<strong>di</strong> alluvionali,<br />

su cui oggi sorgono gran parte dei maggiori centri<br />

abitati <strong>della</strong> provincia.<br />

Attualmente il turismo è la maggior attività economica <strong>della</strong><br />

provincia, anche se non ha del tutto cancellato l'antica vocazione<br />

agricola né ha frenato il recente sviluppo industriale;<br />

l'attività turistica ha portato ad un maggior sfruttamento, talvolta<br />

anche molto intenso, del territorio, ma si è tuttavia ben<br />

inserita nel tessuto umano e ambientale <strong>della</strong> provincia.<br />

Geomorfologia<br />

II territorio tipicamente alpino <strong>della</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> presenta<br />

una morfologia giovanile, legata essenzialmente all'azione<br />

<strong>di</strong> mo<strong>della</strong>mento esercitata dalle acque e dai ghiacciai, che<br />

hanno agito con tempi e modalità <strong>di</strong>verse. Tuttavia le principali<br />

incisioni vallive (valle dell'Adda, valle <strong>della</strong> Mera) sono<br />

probabilmente <strong>di</strong> età relativamente antica, oltre i 6 milioni<br />

d’anni (Ma), e fortemente incise dalle acque superficiali durante<br />

il Messiniano; a quel tempo, a causa del drastico abbassamento<br />

del livello marino nell’intero bacino del Me<strong>di</strong>terraneo,<br />

dovuto alla temporanea chiusura dello stretto <strong>di</strong> Gibilterra, i<br />

fiumi incisero profondamente le valli alpine, i cui fondovalle<br />

vennero a trovarsi ben al <strong>di</strong> sotto del precedente livello del<br />

mare (ricor<strong>di</strong>amo che, prima <strong>della</strong> crisi <strong>di</strong> salinità messiniana,<br />

il Me<strong>di</strong>terraneo ricopriva per intero l'attuale pianura Padana).<br />

Questi antichi processi sono testimoniati dai laghi pedemontani,<br />

come il Lario, il cui fondale raggiunge i 211 m sotto il livello<br />

del mare. La successiva ingressione marina del Pliocene<br />

(5 Ma) ha "allagato" le valli principali, trasformandole in fior<strong>di</strong>,<br />

che andavano man mano colmandosi per apporto <strong>di</strong> detriti<br />

generati dalla progressiva erosione <strong>della</strong> catena montuosa.<br />

Durante le glaciazioni quaternarie (da 870.000 fino a 10.000<br />

anni fa) la regione alpina fu ricoperta da una spessa coltre <strong>di</strong><br />

ghiacci e ampie lingue glaciali hanno mo<strong>della</strong>to i versanti delle<br />

valli; il ghiacciaio dell'Adda è ri<strong>di</strong>sceso più volte fino all’alta<br />

pianura (Brianza), erodendo e levigando le valli e trascinando<br />

con sè una gran quantità <strong>di</strong> detriti. Inoltre la decompressione<br />

sviluppatasi sui versanti in seguito al ritiro dei ghiacci dell'ultima<br />

glaciazione (Würm), ha provocato fenomeni <strong>di</strong> rilascio<br />

nei pen<strong>di</strong>i, con franamenti e innesco <strong>di</strong> deformazioni gravita-<br />

Età<br />

Moderna<br />

1492 d.C.<br />

Me<strong>di</strong>oevo<br />

Età Romana<br />

Età del ferro<br />

Età del bronzo<br />

Età del rame<br />

Neolitico<br />

Mesolitico<br />

PLIOCENE<br />

MIOCENE<br />

Tar<strong>di</strong>glaciale (Dryas I-III)<br />

Ultimo Massimo<br />

Glaciale<br />

(W¸rm Auctorum)<br />

Tirreniano o<br />

Eemiano<br />

Glaciazioni del<br />

Pleistocene Inferiore<br />

e Me<strong>di</strong>o<br />

(G¸nz, Mindel, Riss<br />

Auctorum)<br />

Crisi <strong>di</strong> salinità<br />

messiniana<br />

6 <strong>Geositi</strong> <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong><br />

<strong>Geositi</strong> <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> 7<br />

STORIA PREISTORIA PASSATO<br />

GEOLOGICO<br />

476 d.C.<br />

Paleolitico<br />

5200<br />

OLOCENE PLEISTOCENE SUP. PLEISTOCENE<br />

MEDIO<br />

10.3<br />

125<br />

780<br />

PLEIST<br />

INF.<br />

1810<br />

P o s t g l a c i a l e<br />

Piccola Età<br />

Glaciale<br />

Optimum<br />

climatico<br />

16.5<br />

75<br />

0.1<br />

1<br />

10<br />

100<br />

1000<br />

10000

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