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I Geositi della Provincia di Sondrio - Regione Lombardia

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31<br />

Il “punt de sass”<br />

<strong>di</strong>Villa<br />

<strong>di</strong> Tirano<br />

Motivo <strong>di</strong> interesse<br />

scientifico primario:<br />

geografico<br />

Motivi secondari:<br />

paesistico<br />

Livello <strong>di</strong> interesse<br />

Accessibilità<br />

Valore estetico<br />

Bossich F., Carrara E. (1998) - Analisi materiche<br />

sul costrutto del “ponte in sasso” in Villa <strong>di</strong> Tirano<br />

(So).<br />

De Giovanni M. (1998) - Restauro e conservazione<br />

dell’antico ponte <strong>di</strong> Villa <strong>di</strong> Tirano (SO) - relazione<br />

tecnica.<br />

De Giovanni M., Scalco V. (2002) - Il “Ponte <strong>di</strong><br />

sasso” dal rilievo al suo recupero, in AA.VV, Boll.<br />

Soc. Stor. Valtellinese 55.<br />

Gavazzi S. (1989) - “Ponte vecchio” <strong>di</strong> Villa <strong>di</strong><br />

Tirano.<br />

A<strong>di</strong>acente alla ferrovia che corre parallela<br />

alla Strada Statale dello Stelvio, all’altezza<br />

<strong>di</strong> Villa <strong>di</strong> Tirano, sorge un antico<br />

ponte <strong>di</strong> pietra chiamato “punt de<br />

sass”, “ponte romano” o “ponte me<strong>di</strong>oevale”.<br />

La tra<strong>di</strong>zione popolare gli attribuisce<br />

infatti un’antica origine, ma le fonti<br />

non permettono <strong>di</strong> datare con certezza<br />

il manufatto. La sua funzione cessò nel<br />

1817 a seguito <strong>di</strong> un’alluvione che ebbe<br />

come conseguenza la deviazione del corso<br />

dell’Adda che comportò lavori <strong>di</strong> arginatura<br />

e l’apertura <strong>di</strong> un nuovo ponte<br />

e una nuova strada. Attualmente il ponte<br />

è quin<strong>di</strong> collocato in mezzo a dei prati,<br />

in un contesto avulso da quello originario.<br />

L’ipotesi dell’origine romana del<br />

ponte non è suffragata da alcun documento,<br />

così come non è certa la presenza<br />

in quell’epoca <strong>di</strong> una via <strong>di</strong> comunicazione<br />

a vasto raggio. Il toponimo <strong>della</strong><br />

frazione <strong>di</strong> Stazzona, collegata dal ponte<br />

a Tirano, pare comunque riferirsi per<br />

alcuni stu<strong>di</strong>osi a una Stazio romana “posto<br />

<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a e sosta” o Stationes “luogo<br />

dove i Romani stanno a campo”. Nel<br />

suo territorio è stata tra l’altro rinvenuta,<br />

nel 1873, una lapide marmorea romana.<br />

Il primo documento che dà notizia<br />

<strong>della</strong> presenza <strong>di</strong> un ponte a Villa è<br />

<strong>della</strong> fine del XIII sec., ma non è certo<br />

si tratti del ponte in oggetto. A seguito<br />

delle incursioni dei Grigioni in Valtellina<br />

nel 1485-87 fu pre<strong>di</strong>sposto da Ludovico<br />

Sforza un progetto territoriale <strong>di</strong>fensivo:<br />

anche le strutture <strong>di</strong> Tirano furono<br />

interessate da interventi ed è possibile<br />

quin<strong>di</strong> che la costruzione del ponte<br />

si sia inserita come un elemento del piano<br />

militare. Un ponte inoltre è citato in<br />

documenti risalenti al 1495 riguardante<br />

l’unione dei Comuni <strong>di</strong> Stazzona, Villa e<br />

Coseto. Altre menzioni in documenti del<br />

1614 e del 1659. Alcune lapi<strong>di</strong> in pietra<br />

posizionate sopra le chiavi delle arcate<br />

datate 1683-84 in<strong>di</strong>cano forse la ricostruzione<br />

<strong>di</strong> parte del manufatto, ma non<br />

si può escludere che quella sia la data <strong>di</strong><br />

costruzione. Nel 1998 l’amministrazione<br />

comunale <strong>di</strong> Villa <strong>di</strong> Tirano ne ha appal-<br />

tato il progetto <strong>di</strong> conservazione e restauro.<br />

È stato così compiuto il recupero<br />

del manufatto e il completamento <strong>di</strong><br />

alcune sue parti. L’impianto tipologico è<br />

storicamente ricorrente per un ponte in<br />

pietra: lungo circa 28 m, è costituito da<br />

due ampie arcate simmetriche separate<br />

da una pila centrale che, su entrambi i<br />

fronti, presenta contrafforti e speroni a<br />

sezione pressoché triangolare. All’estremità<br />

la costruzione termina con muri che<br />

si aprono rispetto alla larghezza del ponte.<br />

Le due arcate misurano 12 metri cadauna.<br />

In a<strong>di</strong>acenza alla pila centrale vi<br />

sono dei doccioni in sasso per le acque<br />

piovane. Chiavi <strong>di</strong> ferro contornano le arcate.<br />

Rispetto alle usuali caratteristiche<br />

tipologiche, dal punto <strong>di</strong> vista costruttivo<br />

il manufatto si presenta invece unico<br />

nel territorio valtellinese. L’utilizzo <strong>di</strong><br />

pietre <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni cospicue (es. 1,5 m<br />

A sinistra: particolare del “punt<br />

de sass” a Villa <strong>di</strong> Tirano. La<br />

tra<strong>di</strong>zione popolare gli attribuisce<br />

un’antica origine ma le fonti<br />

documentarie non permettono <strong>di</strong><br />

datare con certezza il manufatto<br />

A destra: posizione del manufatto<br />

su base topografica Ortofoto +<br />

vettoriale. Si noti la notevole<br />

<strong>di</strong>stanza dall’alveo attuale del<br />

Fiume Adda<br />

In basso: attualmente il ponte<br />

è collocato in mezzo alla piana<br />

<strong>di</strong> fondovalle dell’Adda, in<br />

un contesto avulso da quello<br />

originario<br />

x 0,5 m x 0,4 m) e ben squadrate nella<br />

parte inferiore, e la perizia nella <strong>di</strong>sposizione<br />

delle stesse in corsi orizzontali regolari,<br />

si rileva infatti raramente. Il rigore<br />

costruttivo fa supporre che fosse una<br />

realizzazione alla quale veniva data particolare<br />

importanza e che il ponte non<br />

avesse un ruolo periferico. Le parti restanti,<br />

in particolare i parapetti costruiti<br />

con pietrame sgrossato in modo irregolare,<br />

sembrano denunciare un intervento<br />

Villa <strong>di</strong> Tirano<br />

successivo. A seguito delle indagini materiche<br />

e geostatiche affrontate in occasione<br />

del restauro del ponte è emersa<br />

la seguente tipologia muraria: “muratura<br />

in pietrame assortito, ben sbozzata<br />

con legante <strong>di</strong> calce in buona continuità.<br />

Or<strong>di</strong>tura muraria ben or<strong>di</strong>nata a blocchi<br />

lapidei <strong>di</strong> forma prismatica, tabulare<br />

a spigoli prevalentemente vivi…..petrograficamente<br />

si possono <strong>di</strong>stinguere beole,<br />

gneiss e quarziti”.<br />

100 <strong>Geositi</strong> <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> <strong>Geositi</strong> <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> 101

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