Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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03.06.2013 Views

Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia si può favorire la biocenosi degli insetti utili (Chilocorus bipustulatus L., Metaphycus spp. e Scutellista cyanea Motsh. ecc.), si possono introdurre od incrementare gli endofagi del genere Metaphycus provenienti da allevamenti artificiali con lanci all’interno dell’oliveto (fig. 97). Fattori agronomici Gli oliveti non potati o mal potati, molto ombreggiati dove ristagna l’umidità favoriscono la proliferazione della Cocciniglia, mentre gli interventi di potatura per riequilibrare il vigore della pianta, per sfoltire ed arieggiare la chioma influiscono positivamente nel limitare lo sviluppo della Cocciniglia nera e della Fumaggine. Inoltre con la potatura (inverno) si asportano molte Cocciniglie svernanti e quindi in primavera si avranno meno Cocciniglie sulla vegetazione. La fertilizzazione equilibrata pone le piante nelle condizioni migliori per affrontare al meglio l’infestazione e di riprendersi subito dai danni provocata da essa. Particolare attenzione va posta nella concimazione azotata e dei sovesci, in quanto rendono la linfa più ricca di sostanze proteiche fornendo all’insetto un alimento migliore, inoltre si ha un maggior rigoglio vegetativo con maggiore ombreggiamento delle piante. Sesti d’impianto molto stretti con un maggiore investimento di piante per ettaro, favoriscono un maggiore ombreggiamento delle piante, creando un ambiente favorevole al suo sviluppo, mentre un sesto che permetta una buona illuminazione di tutte le piante è di ostacolo al suo sviluppo. L’irrigazione facilita l’assorbimento dei nutrienti dal terreno mantenendo in vegetazione le piante anche in estate, consentendo alle prime neanidi di completare il ciclo e ovideporre in autunno (2ª generazione). Di contro in condizioni di gravi stress idrico o di stress idrico controllato delle piante nel periodo di schiusura delle uova, le neanidi trovano difficoltoso nutrirsi data l’alta concentrazione della linfa. Fig. 97 Rametto di olivo fortemente infestato di Cocciniglia nera parassitizzata dalla Scutellista pagina 95

Fig. 98 Formica con neanide di Cocciniglia sollecitata ad emettere melata pagina 96 danni Le infestazioni della Cocciniglia sono dirette ai rami, ai rametti e alle foglie, dove si localizzano preferibilmente lungo le nervature della pagina inferiore. Determina un danno diretto, consistente nella sottrazione della linfa, che non è particolarmente grave, salvo nel caso di fortissime infestazioni. Un danno indiretto piuttosto grave e dovuto al rilascio della melata prodotta dalla Cocciniglia. Quest’ultima si deposita sulla vegetazione sottostante su cui si vanno poi ad insediare diversi funghi saprofiti delle fumaggini (Cladosporium spp., Alternaria spp. ecc.), che incrostando rami e foglie, riducono la fotosintesi e gli scambi gassosi della pianta. Tutto ciò causa un deperimento progressivo degli olivi che si manifesta con una generale diminuzione dell’attività vegetativa, con scarse fioriture e fruttificazioni. Nella generalità dei casi i maggiori danni si hanno negli oliveti mal curati e in quelli sottoposti a eccessi di concimazioni azotate (piante vigorose e vegetazione densa). I danni si prolungano nel tempo essendo l’olivo una pianta che fruttifica sui rametti (“palmetta”) dell’anno precedente. Le sostanze zuccherine costituenti la melata espulsa dalla Cocciniglia, richiamano parecchi insetti, in particolare le formiche che sollecitano le Cocciniglie ad emettere un maggiore quantitativo di melata. Della melata si alimenta la stessa Mosca delle olive (fig. 98). Controllo fitosanitario Dopo avere rimosso tutte le cause favorevoli alla sua proliferazione ed attuato le pratiche di protezione dei suoi nemici naturali ricorrendo: • alla potatura annuale che permette di eliminare i rami fortemente infestati e di arieggiare la chioma, favorendo l’azione dei fattori abiotici in estate (alte temperature), che risultano essere la principale causa di mortalità delle giovani neanidi; • alle concimazioni equilibrate, evitando eccessi azotati associata ad una corretta gestione dell’irrigazione evitano la proliferazione della Cocciniglia;

<strong>Il</strong> <strong>controllo</strong> <strong>fitosanitario</strong> dell’olivo <strong>da</strong> <strong>mensa</strong> e <strong>da</strong> <strong>olio</strong> <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong><br />

si può favorire la biocenosi degli <strong>in</strong>setti utili (Chilocorus<br />

bipustulatus L., Metaphycus spp. e Scutellista cyanea Motsh.<br />

ecc.), si possono <strong>in</strong>trodurre od <strong>in</strong>crementare gli endofagi<br />

del genere Metaphycus provenienti <strong>da</strong> allevamenti artificiali<br />

con lanci all’<strong>in</strong>terno dell’oliveto (fig. 97).<br />

Fattori agronomici<br />

Gli oliveti non potati o mal potati, molto ombreggiati<br />

dove ristagna l’umidità favoriscono la proliferazione della<br />

Cocc<strong>in</strong>iglia, mentre gli <strong>in</strong>terventi di potatura per riequilibrare<br />

il vigore della pianta, per sfoltire ed arieggiare la<br />

chioma <strong>in</strong>fluiscono positivamente nel limitare lo sviluppo<br />

della Cocc<strong>in</strong>iglia nera e della Fumagg<strong>in</strong>e. Inoltre con la<br />

potatura (<strong>in</strong>verno) si asportano molte Cocc<strong>in</strong>iglie svernanti<br />

e qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> primavera si avranno meno Cocc<strong>in</strong>iglie<br />

sulla vegetazione.<br />

La fertilizzazione equilibrata pone le piante nelle condizioni<br />

migliori per affrontare al meglio l’<strong>in</strong>festazione e di<br />

riprendersi subito <strong>da</strong>i <strong>da</strong>nni provocata <strong>da</strong> essa.<br />

Particolare attenzione va posta nella concimazione azotata<br />

e dei sovesci, <strong>in</strong> quanto rendono la l<strong>in</strong>fa più ricca di sostanze<br />

proteiche fornendo all’<strong>in</strong>setto un alimento migliore,<br />

<strong>in</strong>oltre si ha un maggior rigoglio vegetativo con maggiore<br />

ombreggiamento delle piante.<br />

Sesti d’impianto molto stretti con un maggiore <strong>in</strong>vestimento<br />

di piante per ettaro, favoriscono un maggiore<br />

ombreggiamento delle piante, creando un ambiente favorevole<br />

al suo sviluppo, mentre un sesto che permetta<br />

una buona illum<strong>in</strong>azione di tutte le piante è di ostacolo<br />

al suo sviluppo.<br />

L’irrigazione facilita l’assorbimento dei nutrienti <strong>da</strong>l terreno<br />

mantenendo <strong>in</strong> vegetazione le piante anche <strong>in</strong> estate,<br />

consentendo alle prime neanidi di completare il ciclo e<br />

ovideporre <strong>in</strong> autunno (2ª generazione). Di contro <strong>in</strong><br />

condizioni di gravi stress idrico o di stress idrico controllato<br />

delle piante nel periodo di schiusura delle uova, le<br />

neanidi trovano difficoltoso nutrirsi <strong>da</strong>ta l’alta concentrazione<br />

della l<strong>in</strong>fa.<br />

Fig. 97<br />

Rametto di olivo fortemente<br />

<strong>in</strong>festato di Cocc<strong>in</strong>iglia nera<br />

parassitizzata <strong>da</strong>lla<br />

Scutellista<br />

pag<strong>in</strong>a 95

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