Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia
germogli localizzati nelle parti laterali ed infine sulle drupe;
possono essere di lieve entità.
Tuttavia da qualche anno a questa parte, negli oliveti condotti
in irriguo, si sono verificate delle forti infestazioni
che, nelle prime fasi, hanno interessato i germogli apicali
della pianta (luglio e agosto) e successivamente le drupe
(mese di settembre).
Negli oliveti da mensa della Valle del Belìce, ingente e
pericolosa è stata l’infestazione nelle annate agrarie 1994
e successive.
L’effetto immediato dell’attacco è il blocco della vegetazione,
mentre nelle drupe si ha l’erosione della polpa e la
deturpazione dell’oliva (fig. 79).
Nelle piante giovani (primo e secondo anno dall’impianto),
attacchi elevati e continui di questo fitofago ostacolano
lo sviluppo complessivo delle piante, il raggiungimento
e il mantenimento della forma di allevamento prescelta
(fig. 80).
Fattori limitanti
Nemici naturali
Numerosi nemici naturali contrastano la popolazione
della Tignola verde dell’olivo; molto attivi sono gli uccelli
insettivori, i ragni, nonché alcuni ditteri Tachinidi,
neurotteri Crisopidi e imenotteri Braconidi parassitoidi
(Apanteles xantostigma), già descritti nella scheda Prays
oleae. L’azione di controllo esercitata da tali predatori e
parassitoidi è difficilmente quantificabile, ma è sicuramente
agevolata negli oliveti biologici, dal mancato uso
di insetticidi a lunga persistenza.
Controllo fitosanitario
Fino a pochi anni fa, il fitofago era del tutto marginale, dato
che arrecava danni di entità trascurabile e non era presente
tutti gli anni; per questo motivo non esistevano delle indicazioni
chiare sul momento più opportuno dell’intervento.
La U.O.T. di Castelvetrano nel 1992 e 1994 ha condotto
Fig. 76
Adulti di Margaronia
catturate nelle trappole a
feromone (primi giorni)
Fig. 77
Adulto di Margaronia
catturato dopo
due settimane
dall’istallazione delle
trappole
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