Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia nell’ultimo stadio raggiunge le dimensioni di un millimetro. La femmina depone il suo uovo all’interno dell’uovo dell’ospite (Prays oleae), senza tuttavia impedirne la regolare schiusura e il successivo sviluppo della larva. Poi attraverso un processo di poliembrionia, dall’uovo dell’Encirtide si sviluppano dentro il corpo della larva ospite, 10-15 larvettine del parassitoide, senza ledere i tessuti. Soltanto quando la larva di Tignola ha raggiunto lo stadio di maturità o di crisalide, le larvette del parassitoide si nutriranno degli organi interni dell’ospite per trasformarsi in pupe. Gli adulti del parassitoide sfarfalleranno, ognuno praticando un foro sulla cuticola dell’ospite, che si presenterà, alla fine, piena di buchi (fig. 63). Questo Imenottero è stato riscontrato, in Sicilia, sulla generazione antofaga della Tignola dell’olivo non raggiungendo, tuttavia, elevate percentuali di parassitizzazione. Apanteles xanthostigma (Haliday) Ordine: HYMENOPTERA Famiglia: BRACONIDAE Genere-Specie: Apanteles xanthostigma (Haliday) L’Apanteles xanthostigmus è un piccolo Imenottero Braconide, nemico naturale di Lepidotteri, specialmente Tortricidi, ma nell’agroecosistema oliveto parassitizza le larve della Tignola dell’olivo e della Margaronia. L’adulto ha il corpo lungo 2-3 mm, di colore scuro. La larva è bianca trasparente quando vive nell’ospite, mentre tende al verde chiaro quando ormai matura abbandona il corpo del Lepidottero (fig. 64). La femmina depone l’uovo nel corpo della larva di prima età della Tignola dell’olivo, e da questo nasce una larvettina che si svilupperà a spese dell’ospite; quindi, raggiunta la maturità esce all’esterno per costruirsi il bozzolo (di Fig. 63 Crisalide di Tignola dell’olivo parassitizzata dalla Ageniaspis Fig. 64 Adulto femmina di Apanteles xanthostigma (illustrazione tratta da: Silvestri) pagina 73
Fig. 65 Adulto di Chelonus eleaphilus parassitoide specifico della Tignola dell’olivo (illustrazione tratta da: Silvestri) pagina 74 colore biancastro formato da fili sericei), accanto ai resti della larva del Prays. Negli areali olivicoli siciliani, l’attività di questo insetto si svolge sulla generazione fillofaga ed antofaga del Tignola. L’azione del parassita si attua per tutto l’anno, svernando da larva nel corpo delle vittime. Chelonus eleaphilus (Silvestri) Ordine: HYMENOPTERA Famiglia: BRACONIDAE, CHELONINAE Genere-Specie: Chelonus eleaphilus (Silvestri) Questo insetto utile è presente nella maggior parte del Bacino Mediterraneo. Esso è considerato uno dei parassitoidi specifici della Tignola dell’olivo compiendo il suo ciclo su pochi altri Lepidotteri. La femmina adulta è lunga circa 3 mm, il corpo è di colore nero e di solito presenta una macchia di colore bianco paglierino sulla prima parte del dorso dell’addome. Le ali sono opache con nervature castane. Il maschio è poco più piccolo della femmina e le sue antenne sono più lunghe (fig. 65). L’uovo bianco translucido è allungato, leggermente arcuato e misura circa 0,2 mm. La larva matura è lunga 1,4 mm, priva di zampe, con una capsula cefalica molto sclerificata e grandi mandibole. La femmina di Chelonus eleaphilus depone nell’uovo della Tignola e compie da due a tre generazioni l’anno. Lo sviluppo delle larve avviene a spese di uova e larve della Tignola dell’olivo attraversando tre stadi larvali e uno stadio di pupa. La larva matura abbandona il corpo dell’ospite, si alimenta ancora per qualche tempo dall’esterno quindi tesse un bozzolo biancastro e si trasforma in pupa; da questa dopo
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