Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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03.06.2013 Views

Quadro riassuntivo delle tecniche di controllo della Mosca delle olive AGRONOMICO: FISICO: Tipo di controllo - Raccolta precoce e molitura tempestiva - Cultivar meno suscettibili - Gestione della fertilizzazione ed irrigazione - Trattamento con argille CHIMICO (In olivicoltura convenzionale): - Larvicidi - Adulticidi CHIMICO (In olivicoltura convenzionale e biologica): - Cattura massale - Biocidi vegetali - Esche proteiche+biocidi - Composti del rame BIOLOGICO: - Protezione degli insetti utili - Lancio insetti utili Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia Diffusione Media Bassa Bassa Bassa Alta Bassa Bassa Media Bassa Bassa Bassa Bassa Efficacia Media Media Media Alta Alta Media Media Bassa Bassa Alta Bassa Bassa Impatto ambientale Nullo Nullo Basso Basso Alto Medio Basso Medio Medio Medio Nullo Nullo Costo Nullo Nullo Medio Medio Elevato Medio Elevato Elevato Elevato Basso Basso Elevato Osservazioni Aumento dell’efficacia con il ritardo dell’infestazione. Richiede maggiori informazioni sulla resistenza dei genotipi. Permette di raggiungere prima la pezzatura commerciale e quindi la raccolta. E’ necessario trattare di nuovo dopo piogge intense. Rischio residui tossici nelle olive e nell’olio. Richiede interventi ripetuti e tempestivi su vaste aree. Efficacia decrescente all’aumentare della densità di popolazione. Uso di Azadiractina, Piretro naturale e Rotenone, manifestano scarsa efficacia. Richiede interventi ripetuti e tempestivi e grandi aree trattate, poca persistenza dei biocidi. Nell’anno non si posso superare 6 kg/ha di Rame. Richiede rispetto ambientale per lo sviluppo dell’entomofauna utile, poco efficaci contro la Mosca. Richiede presenza di biofabbriche. pagina 63

ClASSIFICAZIoNe SCIeNtIFICA: Fig. 46 Stadi della Tignola dell’olivo (illustrazione tratta da: Le avversità delle piante agrarie - REDA) Ordine: LEPIDOPTERA Sottordine:HETERONEURA Famiglia: YPONOMEUTIDAE Genere: PRAYS Specie: P. oleae (Bernard) Nome: tignola dell’olivo pagina 64 Tignola dell’olivo Prays oleae (Bernard) È un piccolo lepidottero, diffuso in quasi tutti gli areali olivicoli del Bacino del Mediterraneo fino al Mar Nero, compresa la Sicilia, che in certe annate può provocare delle cascole rilevanti di olive. L’ospite più comune di questo parassita è l’olivo, ma si può sviluppare anche su altre oleacee quali il Gelsomino, la Fillirea e il Ligustro (fig. 46). Morfologia Anche per questo insetto il suo riconoscimento e la conoscenza dell’evoluzione del suo ciclo biologico sono indispensabili per l’applicazione di una corretta strategia di difesa integrata sia nel convenzionale che nel biologico (fig. 47). L’Adulto della Tignola è una farfallina di colore grigio cenere, con sfumature argentee e con alcune macchioline nere sulle ali anteriori, mentre le ali posteriori hanno i margini sfrangiati. La lunghezza del corpo è di mm 6-7 con una apertura alare di mm 13-15 (fig. 48). Queste caratteristiche rendono molto agevole il riconoscimento dei maschi adulti catturati nelle trappole a feromone sessuale. L’uovo è molto piccolo, isolato, poco visibile ad occhio nudo misurando solamente 0,5 mm; è con base appiattita di forma ellittica, di colore biancastro nella fase iniziale che vira successivamente verso il giallo fino al bruno per la presenza della larva all’interno (fig. 49). La larva appena nata è lunga poco più di mezzo millimetro, è di colore nocciola. Dopo cinque stadi di sviluppo raggiunge la maturità ed è lunga 7-8 mm; è di colore nocciola verdastra o nocciola con due fasce laterali gialle e due dorsali bruno ulivacee (fig. 50). Raggiunta la maturità prima d’incrisalidarsi tesse un bozzolo sericeo di colore bianco sporco.

Quadro riassuntivo delle tecniche di <strong>controllo</strong> della<br />

Mosca delle olive<br />

AGRONOMICO:<br />

FISICO:<br />

Tipo di <strong>controllo</strong><br />

- Raccolta precoce e molitura<br />

tempestiva<br />

- Cultivar meno suscettibili<br />

- Gestione della fertilizzazione ed<br />

irrigazione<br />

- Trattamento con argille<br />

CHIMICO<br />

(In olivicoltura convenzionale):<br />

- Larvicidi<br />

- Adulticidi<br />

CHIMICO<br />

(In olivicoltura convenzionale e biologica):<br />

- Cattura massale<br />

- Biocidi vegetali<br />

- Esche proteiche+biocidi<br />

- Composti del rame<br />

BIOLOGICO:<br />

- Protezione degli <strong>in</strong>setti utili<br />

- Lancio <strong>in</strong>setti utili<br />

<strong>Il</strong> <strong>controllo</strong> <strong>fitosanitario</strong> dell’olivo <strong>da</strong> <strong>mensa</strong> e <strong>da</strong> <strong>olio</strong> <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong><br />

Diffusione<br />

Media<br />

Bassa<br />

Bassa<br />

Bassa<br />

Alta<br />

Bassa<br />

Bassa<br />

Media<br />

Bassa<br />

Bassa<br />

Bassa<br />

Bassa<br />

Efficacia<br />

Media<br />

Media<br />

Media<br />

Alta<br />

Alta<br />

Media<br />

Media<br />

Bassa<br />

Bassa<br />

Alta<br />

Bassa<br />

Bassa<br />

Impatto<br />

ambientale<br />

Nullo<br />

Nullo<br />

Basso<br />

Basso<br />

Alto<br />

Medio<br />

Basso<br />

Medio<br />

Medio<br />

Medio<br />

Nullo<br />

Nullo<br />

Costo<br />

Nullo<br />

Nullo<br />

Medio<br />

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Elevato<br />

Medio<br />

Elevato<br />

Elevato<br />

Elevato<br />

Basso<br />

Basso<br />

Elevato<br />

Osservazioni<br />

Aumento dell’efficacia con il ritardo<br />

dell’<strong>in</strong>festazione.<br />

Richiede maggiori <strong>in</strong>formazioni<br />

sulla resistenza dei genotipi.<br />

Permette di raggiungere prima la<br />

pezzatura commerciale e qu<strong>in</strong>di la<br />

raccolta.<br />

E’ necessario trattare di nuovo<br />

dopo piogge <strong>in</strong>tense.<br />

Rischio residui tossici nelle olive e<br />

nell’<strong>olio</strong>.<br />

Richiede <strong>in</strong>terventi ripetuti e<br />

tempestivi su vaste aree.<br />

Efficacia decrescente all’aumentare<br />

della densità di popolazione.<br />

Uso di Azadiract<strong>in</strong>a, Piretro<br />

naturale e Rotenone, manifestano<br />

scarsa efficacia.<br />

Richiede <strong>in</strong>terventi ripetuti e<br />

tempestivi e grandi aree trattate,<br />

poca persistenza dei biocidi.<br />

Nell’anno non si posso superare 6<br />

kg/ha di Rame.<br />

Richiede rispetto ambientale per lo<br />

sviluppo dell’entomofauna utile,<br />

poco efficaci contro la Mosca.<br />

Richiede presenza di biofabbriche.<br />

pag<strong>in</strong>a 63

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