Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia rosi studi è emersa inoltre l’esistenza di un rapporto di simbiosi tra alcuni batteri e la Mosca, che si avvantaggia della sintesi di alcuni amminoacidi essenziali per il suo ciclo biologico. Infatti le giovani larve, che si cibano della polpa dei frutti, nella prima fase di sviluppo hanno bisogno di specifiche proteine, che non potrebbero utilizzare senza la presenza nell’intestino medio di batteri in grado di idrolizzare questi composti. La trasmissione di questi batteri alle larve da parte della femmina avviene nella fase di deposizione dell’uovo che è contaminato dai batteri contenuti nell’ampolla rettale (fig. 22). Se l’adulto ha la possibilità di nutrirsi può vivere anche fino a nove mesi. Gli adulti volano solo di giorno e in assenza di vento, con temperature oltre i 14-15°C e possono spostarsi per notevoli distanze (da 4 fino a 10 km), in relazione alle condizioni climatiche e alla disponibilità dei frutti. In condizioni climatiche normali e disponibilità di drupe gli spostamenti sono piuttosto limitati. L’incontro dei due sessi è favorito dalla produzione da parte della femmina di un feromone sessuale che attira i maschi; questo è stato sintetizzato in laboratorio ed è utilizzato nelle trappole per il monitoraggio. La femmina nella fase iniziale di deposizione preferisce il lato sud, sud-ovest della chioma e le drupe poste a metri 1,50 di altezza. Indipendentemente dal comportamento dell’insetto nel periodo invernale e primaverile, la femmina, di solito, depone l’uovo sull’olivina quando si è indurito il nocciolo (fine giugno inizio luglio), quando le temperature non sono molto elevate. Predilige le olive più grandi ma ancora verdi, anche se nell’anno 2007, in Sicilia, ai primi di giugno, sulle cultivar Nocellara del Belice e Biancolilla di Caltabellotta sono state riscontrate, da parte degli organi periferici dei Servizi allo Sviluppo (U.O.T. di Castelvetrano e Sciacca), delle punture fertili (uova e larvettine di I età) sulle drupe appena allegate (mm 6-7 di diametro). L’ovideposizione avviene praticando una puntura sulla buccia dell’oliva e lasciando un solo uovo nella cavità sottostante (fig. 23). La puntura ha una caratteristica forma triangolare, di solito una per drupa, ma in caso di forte pressione dell’insetto, sull’oliva si possono osservare più Fig. 20 Larvettina di Mosca Fig. 21 Pupa di Bactrocena pagina 43
Fig. 22 Schema del meccanismo di trasmissione del batterio all’uovo Fig. 23 Ovopositore di femmina di Mosca pagina 44 punture fertili (fig. 24). La puntura fresca ha un colore verde scuro, quella vecchia ha un colore bruno giallastro a seguito della cicatrizzazione della ferita. Una femmina di Mosca può infestare fino a 200-300 olive (10-20 al giorno nel periodo di maggiore deposizione). La produzione massima di uova avviene con temperature comprese tra i 20 e i 27°C e con umidità relativa dell’aria elevata (>80%). I maschi e le femmine sono sessualmente attivi dopo 6-8 giorni dallo sfarfallamento. Per gli accoppiamenti (prevalentemente pomeridiani) e l’ovideposizione è necessario una temperatura non inferiore ai 14°C, ma non deve superare i 31°C. Successivamente all’innalzamento della temperatura (>31°C) si ha un arresto della deposizione delle uova e una mortalità di quelle già deposte che delle giovani larvettine. Quando si abbassa la temperatura (
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<strong>Il</strong> <strong>controllo</strong> <strong>fitosanitario</strong> dell’olivo <strong>da</strong> <strong>mensa</strong> e <strong>da</strong> <strong>olio</strong> <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong><br />
rosi studi è emersa <strong>in</strong>oltre l’esistenza di un rapporto di<br />
simbiosi tra alcuni batteri e la Mosca, che si avvantaggia<br />
della s<strong>in</strong>tesi di alcuni amm<strong>in</strong>oacidi essenziali per il suo<br />
ciclo biologico. Infatti le giovani larve, che si cibano della<br />
polpa dei frutti, nella prima fase di sviluppo hanno bisogno<br />
di specifiche prote<strong>in</strong>e, che non potrebbero utilizzare<br />
senza la presenza nell’<strong>in</strong>test<strong>in</strong>o medio di batteri <strong>in</strong> grado<br />
di idrolizzare questi composti. La trasmissione di questi<br />
batteri alle larve <strong>da</strong> parte della femm<strong>in</strong>a avviene nella fase<br />
di deposizione dell’uovo che è contam<strong>in</strong>ato <strong>da</strong>i batteri<br />
contenuti nell’ampolla rettale (fig. 22).<br />
Se l’adulto ha la possibilità di nutrirsi può vivere anche<br />
f<strong>in</strong>o a nove mesi. Gli adulti volano solo di giorno e <strong>in</strong><br />
assenza di vento, con temperature oltre i 14-15°C e possono<br />
spostarsi per notevoli distanze (<strong>da</strong> 4 f<strong>in</strong>o a 10 km),<br />
<strong>in</strong> relazione alle condizioni climatiche e alla disponibilità<br />
dei frutti. In condizioni climatiche normali e disponibilità<br />
di drupe gli spostamenti sono piuttosto limitati.<br />
L’<strong>in</strong>contro dei due sessi è favorito <strong>da</strong>lla produzione <strong>da</strong><br />
parte della femm<strong>in</strong>a di un feromone sessuale che attira<br />
i maschi; questo è stato s<strong>in</strong>tetizzato <strong>in</strong> laboratorio ed è<br />
utilizzato nelle trappole per il monitoraggio.<br />
La femm<strong>in</strong>a nella fase <strong>in</strong>iziale di deposizione preferisce il<br />
lato sud, sud-ovest della chioma e le drupe poste a metri<br />
1,50 di altezza. Indipendentemente <strong>da</strong>l comportamento<br />
dell’<strong>in</strong>setto nel periodo <strong>in</strong>vernale e primaverile, la femm<strong>in</strong>a,<br />
di solito, depone l’uovo sull’oliv<strong>in</strong>a quando si è<br />
<strong>in</strong>durito il nocciolo (f<strong>in</strong>e giugno <strong>in</strong>izio luglio), quando<br />
le temperature non sono molto elevate. Predilige le olive<br />
più grandi ma ancora verdi, anche se nell’anno 2007,<br />
<strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong>, ai primi di giugno, sulle cultivar Nocellara del<br />
Belice e Biancolilla di Caltabellotta sono state riscontrate,<br />
<strong>da</strong> parte degli organi periferici dei Servizi allo Sviluppo<br />
(U.O.T. di Castelvetrano e Sciacca), delle punture fertili<br />
(uova e larvett<strong>in</strong>e di I età) sulle drupe appena allegate<br />
(mm 6-7 di diametro).<br />
L’ovideposizione avviene praticando una puntura sulla<br />
buccia dell’oliva e lasciando un solo uovo nella cavità sottostante<br />
(fig. 23). La puntura ha una caratteristica forma<br />
triangolare, di solito una per drupa, ma <strong>in</strong> caso di forte<br />
pressione dell’<strong>in</strong>setto, sull’oliva si possono osservare più<br />
Fig. 20<br />
Larvett<strong>in</strong>a di Mosca<br />
Fig. 21<br />
Pupa di Bactrocena<br />
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