Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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FITOFAGI DELL’OLIVO Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia I parassiti animali presenti sull’olivo sono abbastanza numerosi, di essi solo un basso numero è potenzialmente dannoso. Quelli riscontrati nell’olivicoltura siciliana sia in maniera assidua che saltuaria sono qui di seguito descritti, dettagliatamente, in quanto la conoscenza approfondita della bio-ecologia di una specie è un requisito essenziale per capire la dinamica della popolazione dell’insetto e definire meglio l’approccio razionale per un efficace controllo. mosca delle olive Bactrocera oleae (Gmelin) La Mosca dell’olivo, detta anche Mosca delle olive, è una specie carpofaga la cui larva si nutre della polpa dei frutti del genere Olea, preferendo quelli di Olea europea; è senz’altro l’insetto più temibile dell’olivicoltura mondiale perché condiziona sensibilmente l’entità e la qualità della produzione olivicola da tavola e da olio; fanno eccezione alcuni areali olivicoli quali il Cile e l’Australia, in cui la coltivazione dell’olivo è piuttosto recente, nei cui territori non è presente. L’assenza dell’insetto è un indubbio vantaggio produttivo per gli olivicoltori di quelle aree (fig. 17). Morfologia Il riconoscimento dell’insetto e la conoscenza del suo ciclo biologico sono indispensabili per l’applicazione di una corretta strategia di difesa. L’Adulto della Mosca delle olive, è un dittero lungo 4-5 millimetri con il capo giallastro con due macchie nere sotto le antenne, gli occhi sono verde-bluastri. Il torace è di colore grigio, mentre l’addome è castano chiaro con macchie nere di diversa forma. Le ali sono trasparenti con una macchiolina scura sulla parte apicale. La femmina si distingue dal maschio per l’addome di Fig. 17 Stadi della Mosca delle olive e loro localizzazione (illustrazione tratta da: Le avversità delle piante agrarie - REDA) ClASSIFICAZIoNe SCIeNtIFICA: Ordine : DIPTERA Sottordine: BRACHYCERA Famiglia: TEPHRITIDAE Genere: BACTROCERA Specie: B. oleae (Gmelin) Nome: mosca delle olive pagina 41
Fig. 18 Adulto di Mosca delle olive Fig. 19 Uovo appena deposto di Mosca pagina 42 maggiori dimensioni e per la presenza di un ovopositore atto ad introdurre le uova nelle olive (fig. 18 ). L’uovo è di forma allungata, liscio, molto piccolo, difficilmente visibile ad occhio nudo, di colore bianco perlaceo. Le sue dimensioni sono circa 0,7 mm di lunghezza e 0,2 di larghezza (fig. 19 ). La larva priva di zampe di colore bianco avorio nella prima fase di sviluppo e bianco-giallastro nella fase matura, raggiunge i 6-7 mm di lunghezza per 1,3 mm di larghezza, si nutre della polpa delle olive per accrescersi, passando attraverso tre età, tutte svolte all’interno delle olive, scavando delle gallerie tortuose, dapprima filiformi e poi più grandi di poco superiori al millimetro di diametro (fig. 20). La pupa è protetta dentro un pupario a forma di barilotto, è di colore bianco-cremeo e poi prossimo allo sfarfallamento bruno-nerastra. Il pupario è lungo mm 3,5-4,5. Allo stadio pupale è affidato, maggiormente, il superamento della stagione invernale (fig. 21 ). etologia dell’insetto Adulto La Mosca delle olive sverna prevalentemente allo stadio di pupa nel terreno o da larva nelle drupe rimaste sulla pianta. Addirittura con inverni particolarmente miti, come quello che si è avuto nella stagione 2006/2007 in Sicilia, l’insetto può sopravvivere come adulto. Gli adulti si nutrono di sostanze zuccherine, nettare di fiori, succo di frutti maturi, melata di Cocciniglie; le femmine hanno bisogno di proteine in particolare durante la maturazione ovarica. Questa esigenza di sostanze azotate viene sfruttata tecnicamente nei programmi di controllo e di monitoraggio con l’uso di attrattivi alimentari (proteine idrolizzate e sali di ammonio). La disponibilità di alimento è ovviamente un fattore determinante per lo sviluppo della Mosca. Da nume-
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