Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia • prelevare n. 500 drupe cascolate da almeno 10 piante rappresentative dell’oliveto; • rilevare settimanalmente il numero di femmine catturate nella faccia interna ed esterna delle trappole in concomitanza del campionamento delle drupe; • rilevare i dati di temperatura e ricavarne la media settimanale. Con i dati disponibili si procederà al calcolo dei punteggi canonici, ultimate tale determinazione, si può applicare il modello previsionale. L’elevato grado di precisione del modello adottato alle particolari situazione del territorio, nel prevedere la gravità dell’infestazione, permette di evitare, negli ambienti in cui è stato collaudato, l’oneroso campionamento delle drupe e pertanto è auspicabile, prima di utilizzarlo, verificarne la validità in differenti aree olivicole. Nelle diverse tipologie di approccio ai vari tipi difesa per i fitofagi, si hanno delle operazioni comuni alle varie forme di intervento a livello comprensoriale e precisamente: • Rilevazioni meteorologiche (temperatura, umidità relativa). • Monitoraggio della popolazione pre-immaginale ed immaginale presente nell’oliveto (osservazione delle popolazione dell’insetto). • Rilevamento delle varie fasi fenologiche delle piante ed in particolare degli indici di maturazione (cascola, inolizione ed invaiatura). • Impiego di sistemi informatici (modelli matematici previsionali). Tutto questo servirà per programmare le operazioni di difesa in funzione del tipo di produzione che si vuole ottenere (convenzionale o biologica). I principali parassiti dell’olivo presenti nel comprensorio olivicolo siciliano con la loro incidenza territoriale e la loro frequenza sono schematizzati nella tabella 2. Fase Fenologica: Riposo vegetativo pagina 39

Tab. 2 - Quadro medio riassuntivo delle principali malattie dell’olivo in Sicilia pagina 40 Avversità Mosca delle olive (Bactrocera oleae) Tignola dell’olivo (Prays oleae) Margaronia (Palpita unionalis) Cocciniglia nera o mezzo grano di pepe (Saisetia oleae) Cocciniglia grigia (Parlatoria oleae) Oziorrinco (Otiorrhyncus cribricollis) Cotonello (Euphyllura olivina) Incidenza territoriale approssimativa (%) 90-100 80-100 Fleotribo (Phlotribus scarabedoides) 2 Ciono del frassino (Sterionychus fraxini) Cicloconio o Occhio di pavone (Spilocaea oleagina) Piombaggine (Mycocentrospora cladosporiodes) Fumaggine (Capnodium, Cladosporium e altri) Verticilliosi (Verticillium dahliae) Carie dell’olivo (Fomes spp., Coriolus spp. e altri) Rogna (Pseudomonas syringae) 20 8 5 1 1 1 30 30 5 2 10 5 Organi della Pianta Danneggiati Frequenza DRuPE con perdita della polpa, cascola, decadimento qualitativo dell’olio contenuto, deturpamento delle olive da mensa. FOglIE con gallerie filiformi scavate nelle stesse. FIORI disseccamento di quelli infestati. DRuPE cascola delle olive durante l’estate e in autunno. APICI VEgETATIVI con sottrazione di superficie fotosintetizzante e disseccamento degli stessi. DRuPE con perdita della polpa e decadimento qualitativo dell’olio e danneggiamento di quelle da mensa. FOglIE E RAMI con sottrazione di linfa ed emissione di melata su cui si insedia la Fumaggine. FOglIE E RAMI con sottrazione di linfa. DRuPE con piccole macchie circolari scure sull’epidermide deprezzano le olive da mensa. FOglIE seghettatura delle stesse ai margini. FRuTTI rosura del picciolo e cascola delle stesse. INFIOREsCENzE ricoperte dalla fioccosità cerose prodotta dall’insetto e perdita delle stesse. gIOVANI DRuPE ricoperte dalla cera, emissione di melata perdita delle drupe e insediamento di Fumaggine. TRONCO dove scava gallerie verticali e orizzontali con decadimento vegeto produttivo della pianta. RAMI E RAMETTI con deposizione all’ascella delle foglie con rottura degli stessi. APICI VEgETATIVI con disseccamento delle stesse e blocco vegetativo della pianta. FOglIE, devitalizzazione di parte della lamina fogliare con macchie circolari all’esterno e accentuata defogliazione. FOglIE, devitalizzazione più o meno estesa della lamina fogliare con colorazione bronzea delle foglie e gravi defogliazioni. TRONCO, RAMI E FOglIE ricoperti di croste scure e decadimento vegeto-produttivo delle piante. RADICI, TRONCO E RAMI, il fungo occlude i vasi linfatici con conseguente morte dei rami sovrastanti o della pianta che non viene più nutrita. TRONCO, cariato e svuotato con decadimento vegeto-produttivo delle piante. RAMI, ricoperti di tubercoli e decadimento vegeto-produttivo delle piante. Continua negli anni Continua negli anni Discontinua negli anni Infestazione saltuaria Infestazione saltuaria Infestazione saltuaria Discontinua negli anni Infestazione saltuaria Discontinua negli anni Continua negli anni Continua negli anni Infezione secondaria Infezione secondaria Infezione secondaria Infezione secondaria

<strong>Il</strong> <strong>controllo</strong> <strong>fitosanitario</strong> dell’olivo <strong>da</strong> <strong>mensa</strong> e <strong>da</strong> <strong>olio</strong> <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong><br />

• prelevare n. 500 drupe cascolate <strong>da</strong> almeno 10 piante<br />

rappresentative dell’oliveto;<br />

• rilevare settimanalmente il numero di femm<strong>in</strong>e catturate<br />

nella faccia <strong>in</strong>terna ed esterna delle trappole <strong>in</strong><br />

concomitanza del campionamento delle drupe;<br />

• rilevare i <strong>da</strong>ti di temperatura e ricavarne la media settimanale.<br />

Con i <strong>da</strong>ti disponibili si procederà al calcolo dei punteggi<br />

canonici, ultimate tale determ<strong>in</strong>azione, si può applicare il<br />

modello previsionale. L’elevato grado di precisione del modello<br />

adottato alle particolari situazione del territorio, nel<br />

prevedere la gravità dell’<strong>in</strong>festazione, permette di evitare,<br />

negli ambienti <strong>in</strong> cui è stato collau<strong>da</strong>to, l’oneroso campionamento<br />

delle drupe e pertanto è auspicabile, prima di<br />

utilizzarlo, verificarne la validità <strong>in</strong> differenti aree olivicole.<br />

Nelle diverse tipologie di approccio ai vari tipi difesa per i<br />

fitofagi, si hanno delle operazioni comuni alle varie forme<br />

di <strong>in</strong>tervento a livello comprensoriale e precisamente:<br />

• Rilevazioni meteorologiche (temperatura, umidità relativa).<br />

• Monitoraggio della popolazione pre-immag<strong>in</strong>ale ed<br />

immag<strong>in</strong>ale presente nell’oliveto (osservazione delle popolazione<br />

dell’<strong>in</strong>setto).<br />

• Rilevamento delle varie fasi fenologiche delle piante ed<br />

<strong>in</strong> particolare degli <strong>in</strong>dici di maturazione (cascola, <strong>in</strong>olizione<br />

ed <strong>in</strong>vaiatura).<br />

• Impiego di sistemi <strong>in</strong>formatici (modelli matematici previsionali).<br />

Tutto questo servirà per programmare le operazioni di<br />

difesa <strong>in</strong> funzione del tipo di produzione che si vuole ottenere<br />

(convenzionale o biologica).<br />

I pr<strong>in</strong>cipali parassiti dell’olivo presenti nel comprensorio<br />

olivicolo siciliano con la loro <strong>in</strong>cidenza territoriale e la<br />

loro frequenza sono schematizzati nella tabella 2.<br />

Fase Fenologica:<br />

Riposo vegetativo<br />

pag<strong>in</strong>a 39

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