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Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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<strong>Il</strong> <strong>controllo</strong> <strong>fitosanitario</strong> dell’olivo <strong>da</strong> <strong>mensa</strong> e <strong>da</strong> <strong>olio</strong> <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong><br />

La cattura massale o Mass trapp<strong>in</strong>g serve a catturare il<br />

maggior numero di adulti di uno o di entrambi i sessi,<br />

per ridurre l’accoppiamento e/o l’ovideposizione, m<strong>in</strong>imizzando<br />

le <strong>in</strong>fluenze negative sugli antagonisti naturali<br />

(pre<strong>da</strong>tori e parassitoidi). L’impiego delle trappole di cattura<br />

massale è un mezzo di <strong>controllo</strong> biotecnico applicabile<br />

sia nell’olivicoltura convenzionale che nell’olivicoltura<br />

biologica (tab. 1).<br />

Le trappole per il Mass trapp<strong>in</strong>g della Mosca delle olive<br />

sono <strong>in</strong>nescate con un attrattivo alimentare proteico o<br />

ammoniacale. In commercio si trovano le prote<strong>in</strong>e idrolizzate<br />

dette comunemente esche proteiche. A costi più<br />

bassi si possono usare anche i sali ammoniacali come il<br />

carbonato d’ammonio, il bicarbonato d’ammonio, il fosfato<br />

biammonico e la far<strong>in</strong>a di pesce. Oltre all’attrattivo alimentare<br />

può essere presente anche il feromone sessuale.<br />

Si possono utilizzare dispositivi commercializzati <strong>da</strong>ll’<strong>in</strong>dustria<br />

chimica (Attract & Kill, Ecotrap) <strong>in</strong>nescate con<br />

carbonato di ammonio, feromone sessuale e <strong>in</strong>settici<strong>da</strong><br />

(fig. 10). I dispositivi sono i più vari, si va <strong>da</strong>lla semplice<br />

bottiglia di plastica forata con acqua e attrattivo alimentare,<br />

o soluzione avvelenata o semplicemente un liquido<br />

<strong>in</strong>vischiante, alla tavoletta <strong>in</strong> materiale plastico collata o<br />

<strong>in</strong> legno poroso impregnato <strong>da</strong> una soluzione alimentare<br />

ed <strong>in</strong>settici<strong>da</strong>.<br />

Questo metodo può avere un costo elevato per la quantità<br />

di materiale impiegato (uno per pianta), perciò viene applicato<br />

come metodo alternativo ai trattamenti chimici.<br />

Nel caso si utilizz<strong>in</strong>o dei dispositivi <strong>in</strong> cui è anche presente<br />

un <strong>in</strong>settici<strong>da</strong> bisogna manipolarli con prudenza, utilizzando<br />

dei mezzi di protezione <strong>in</strong>dividuale (DPI) come si<br />

fa quando si esegue un trattamento chimico convenzionale,<br />

ovvero usando una maschera per vapori organici, gli<br />

occhiali protettivi, i guanti <strong>in</strong> gomma PVC ed <strong>in</strong>dossando<br />

<strong>in</strong>dumenti protettivi per evitare <strong>in</strong>tossicazioni acute o<br />

croniche (fig. 11).<br />

Fig. 11<br />

Dispositivi di protezione<br />

<strong>in</strong>dividuale (DPI) <strong>da</strong><br />

utilizzare per i trattamenti<br />

chimici<br />

pag<strong>in</strong>a 27

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