Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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03.06.2013 Views

Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia indispensabile nella loro riproduzione. Attualmente i feromoni sessuali di alcuni fitofagi dell’olivo vengono prodotti per sintesi ed impiegati in trappole o diffusi con il metodo della confusione sessuale. Possono essere impiegati, oltre che per il monitoraggio, anche per la cattura massale degli insetti maschi al fine di diminuire le possibilità di riproduzione dello stesso. In questo modo diventa possibile sia individuare i periodi di volo che stimare la densità di popolazione e il conseguente rischio d’infestazione, prima che questa si verifichi. Si ottiene così uno degli elementi necessari per attuare un razionale controllo integrato (fig. 7). Naturalmente l’epoca dell’intervento viene stabilita valutando altri elementi, quali il meccanismo d’azione del prodotto impiegato (prodotto microbiologico, regolatore di crescita, estere fosforico), lo stadio di sviluppo dell’insetto, che si vuole colpire (adulto, uovo, larva neonata, larva matura), tramite il campionamento di organi vegetali attaccati. In linea di massima per un corretto monitoraggio occorre collocare sulle piante di olivo, ad altezza d’uomo, 2-3 trappole per appezzamento omogeneo per ogni specie da controllare. Per evitare fenomeni d’interferenza le trappole vanno distanziate tra di loro di almeno 30-40 metri. La collocazione deve avvenire prima dello sfarfallamento dell’insetto da monitorare. La posizione della trappola sulla pianta deve tenere conto della direzione dei venti dominanti di quel periodo, in modo che la traccia odorosa interessi una superficie olivicola significativa. Considerando che i maschi volano contro vento, esse vanno poste verso il lato dell’oliveto investito per primo dal vento (fig. 8). Le trappole vanno ispezionate una volta la settimana (sempre lo stesso giorno); dopo il conteggio delle catture i fondi collati vanno puliti o sostituiti quando risulta impossibile pulirli o la loro adesività appare ridotta. L’erogatore di feromone va cambiato ogni 4-6 settimane, salvo diversa indicazione e vanno conservati in frigo alla temperatura di 3-4°C o in un locale fresco. Gli erogatori e i fondi collati vanno allontanati dal campo è smaltiti secondo la legislazione vigente. Gli erogatori possono essere Fig. 7 Dispositivo per individuare la dinamica della popolazione dei fitofagi dell’olivo Fig. 8 Trappola a feromone sessuale pagina 25

Fig. 9 Pannello cromotropico giallo per la cattura degli insetti Fig. 10 Trappola tipo greco per la cattura massale della Mosca delle olive pagina 26 di semplice gomma, di plastica (fialetta), quest’ultima deve rimanere chiusa. Per l’olivo sono stati individuati e successivamente sintetizzati i feromoni sessuali per la cattura dei maschi della Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae), della Margaronia dell’olivo (Palpita unionalis), della Tignola dell’olivo (Prays oleae) e del Rodilegno giallo (Zeuzera pyrina). Il controllo dei fitofagi dell’olivo può essere effettuato tramite: • Catture massali o Mass-trapping - Dispositivi di diverso tipo per forma, colore e materiale, che agiscono sulla dinamica della popolazione dell’insetto abbassandola e limitando gli accoppiamenti (Attract and kill, pannelli attrattivi vari, bottiglie trappola ecc.). • Esche proteiche atossiche - Utilizzo di sostanze proteiche idrolizzate con o senza feromone sessuale e con un prodotto biocida naturale (Piretro naturale, Rotenone, estratti di Neem). • Microbiologico - È una pratica recentissima è sta ampliando le sue prospettive di applicazione grazie ai notevoli progressi nell’uso industriale delle biotecnologie (Bacillus thurigiesins, Beauveria bassiana ecc.). • Confusione sessuale - Utilizzo del feromone sessuale femminile in grande quantità non consentendo ai maschi di localizzare le femmine. Le trappole cromotropiche esercitano un’attrazione attraverso il colore (giallo, verde, bianco), hanno una certa affidabilità per il monitoraggio. Data la loro scarsa selettività si devono impiegare solo per scopi di monitoraggio, specialmente quelle gialle. Le elevate densità (una per pianta) nelle catture massali (Mass trapping) con pannelli colorati gialli, hanno un forte impatto ambientale per l’entomofauna utile (fig. 9).

<strong>Il</strong> <strong>controllo</strong> <strong>fitosanitario</strong> dell’olivo <strong>da</strong> <strong>mensa</strong> e <strong>da</strong> <strong>olio</strong> <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong><br />

<strong>in</strong>dispensabile nella loro riproduzione. Attualmente i<br />

feromoni sessuali di alcuni fitofagi dell’olivo vengono prodotti<br />

per s<strong>in</strong>tesi ed impiegati <strong>in</strong> trappole o diffusi con il<br />

metodo della confusione sessuale.<br />

Possono essere impiegati, oltre che per il monitoraggio,<br />

anche per la cattura massale degli <strong>in</strong>setti maschi al f<strong>in</strong>e di<br />

dim<strong>in</strong>uire le possibilità di riproduzione dello stesso.<br />

In questo modo diventa possibile sia <strong>in</strong>dividuare i periodi<br />

di volo che stimare la densità di popolazione e il<br />

conseguente rischio d’<strong>in</strong>festazione, prima che questa si<br />

verifichi. Si ottiene così uno degli elementi necessari per<br />

attuare un razionale <strong>controllo</strong> <strong>in</strong>tegrato (fig. 7).<br />

Naturalmente l’epoca dell’<strong>in</strong>tervento viene stabilita valutando<br />

altri elementi, quali il meccanismo d’azione del<br />

prodotto impiegato (prodotto microbiologico, regolatore<br />

di crescita, estere fosforico), lo stadio di sviluppo dell’<strong>in</strong>setto,<br />

che si vuole colpire (adulto, uovo, larva neonata,<br />

larva matura), tramite il campionamento di organi vegetali<br />

attaccati.<br />

In l<strong>in</strong>ea di massima per un corretto monitoraggio occorre<br />

collocare sulle piante di olivo, ad altezza d’uomo,<br />

2-3 trappole per appezzamento omogeneo per ogni specie<br />

<strong>da</strong> controllare. Per evitare fenomeni d’<strong>in</strong>terferenza le<br />

trappole vanno distanziate tra di loro di almeno 30-40<br />

metri. La collocazione deve avvenire prima dello sfarfallamento<br />

dell’<strong>in</strong>setto <strong>da</strong> monitorare. La posizione della<br />

trappola sulla pianta deve tenere conto della direzione dei<br />

venti dom<strong>in</strong>anti di quel periodo, <strong>in</strong> modo che la traccia<br />

odorosa <strong>in</strong>teressi una superficie olivicola significativa.<br />

Considerando che i maschi volano contro vento, esse<br />

vanno poste verso il lato dell’oliveto <strong>in</strong>vestito per primo<br />

<strong>da</strong>l vento (fig. 8).<br />

Le trappole vanno ispezionate una volta la settimana<br />

(sempre lo stesso giorno); dopo il conteggio delle catture<br />

i fondi collati vanno puliti o sostituiti quando risulta impossibile<br />

pulirli o la loro adesività appare ridotta.<br />

L’erogatore di feromone va cambiato ogni 4-6 settimane,<br />

salvo diversa <strong>in</strong>dicazione e vanno conservati <strong>in</strong> frigo alla<br />

temperatura di 3-4°C o <strong>in</strong> un locale fresco. Gli erogatori<br />

e i fondi collati vanno allontanati <strong>da</strong>l campo è smaltiti secondo<br />

la legislazione vigente. Gli erogatori possono essere<br />

Fig. 7<br />

Dispositivo per <strong>in</strong>dividuare<br />

la d<strong>in</strong>amica della popolazione<br />

dei fitofagi dell’olivo<br />

Fig. 8<br />

Trappola a<br />

feromone sessuale<br />

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