Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
• dalla durata del contatto con l’acqua; • dalla temperatura della miscela da irrorare. Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia È da sottolineare che le perdite dovute all’idrolisi alcalina sono permanenti, irreversibili ed estremamente costose per l’agricoltore. Nella preparazione della miscela bisogna attenersi scrupolosamente a quanto appresso descritto: • Riempire per metà il serbatoio con acqua, versare il contenuto dell’agrofarmaco dopo averlo sciolto in un recipiente a parte, miscelare mantenendo in agitazione portando il serbatoio a volume (fig. 4b). • Nel caso si debbano utilizzare acque con pH superiore a 7,0 è necessario acidificarle preventivamente, prima di effettuare la miscela. • Utilizzare sempre dei bagnanti adesivi (non serve con l’olio minerale) per coprire in modo migliore la pianta. • Assicurare una completa e uniforme bagnatura della vegetazione, evitando il gocciolamento della soluzione. • Effettuare i trattamenti preferibilmente nel tardo pomeriggio o la mattina presto, per minimizzare gli effetti degradativi del calore e della luce. • Ripetere il trattamento qualora si verifichi una pioggia intensa nelle 6-8 ore successive. La miscela preparata deve essere distribuita subito dopo la preparazione, perché va incontro a processi di degradazione (calore e luce) che si interrompono quando la fase acquosa di questa non evapora dalle goccioline nebulizzate sulle foglie delle piante di olivo. Per ottenere il massimo di efficacia dell’agrofarmaco, oltre alla scelta appropriata della sostanza attiva, al momento ottimale della sua applicazione, è importante anche la Fase Fenologica: Indurimento nocciolo pagina 23
Fig. 5 Cartello obbligatorio di segnalazione dell’intervento fitosanitario Fig. 6 Modo illegale di segnalare l’intervento fitosanitario pagina 24 qualità del trattamento, cioè la sua corretta distribuzione sulla pianta. La regolazione ottimale della irroratrice aumenta la qualità dell’intervento fitosanitario, permettendo una corretta ed adeguata distribuzione con conseguente: migliore efficacia - Un deposito omogeneo della miscela sui rami, sulle foglie e sui frutti assicura una efficacia ottimale contro i fitofagi, le malattie fungine e le malerbe; difesa dell’ambiente - Una regolazione ottimale permette di trasportare il massimo di prodotto là dove è necessario (foglie e frutti), evitando inutili dispersioni nell’ambiente a seguito di deriva e/o dilavamento dovuto ad eccesso di miscela utilizzata per il trattamento. poco residuo da eliminare dalla botte - Più la regolazione è precisa, più esatto risulta il calcolo della soluzione da distribuire. Al termine del trattamento è obbligatorio per legge segnalarlo, sempre, con cartelli ben visibili ai bordi degli appezzamenti trattati (fig. 5). Bisogna evitare di appendere sugli alberi di olivo le confezioni vuote di agrofarmaco utilizzate per il trattamento (fig. 6), come ancora diversi olivicoltori fanno, perché si incorre in sanzioni molto gravi. MetodologIe dI MoNItorAggIo, CAtture MASSAlI e CoNFuSIoNe SeSSuAle Il monitoraggio dei fitofagi dell’olivo può essere attuato, mediante la cattura dei maschi in apposite trappole spia, innescate con il feromone sessuale specifico. I feromoni sono delle sostanze prodotte dalle ghiandole esocrine degli insetti. Costituiscono un messaggio chimico che, ricevuto da un altro individuo della stessa specie, ne provoca una reazione di attrazione. I feromoni liberati dalle femmine dell’insetto nell’ambiente circostante sono un elemento
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• <strong>da</strong>lla durata del contatto con l’acqua;<br />
• <strong>da</strong>lla temperatura della miscela <strong>da</strong> irrorare.<br />
<strong>Il</strong> <strong>controllo</strong> <strong>fitosanitario</strong> dell’olivo <strong>da</strong> <strong>mensa</strong> e <strong>da</strong> <strong>olio</strong> <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong><br />
È <strong>da</strong> sottol<strong>in</strong>eare che le perdite dovute all’idrolisi alcal<strong>in</strong>a<br />
sono permanenti, irreversibili ed estremamente costose per<br />
l’agricoltore.<br />
Nella preparazione della miscela bisogna attenersi scrupolosamente<br />
a quanto appresso descritto:<br />
• Riempire per metà il serbatoio con acqua, versare il<br />
contenuto dell’agrofarmaco dopo averlo sciolto <strong>in</strong> un<br />
recipiente a parte, miscelare mantenendo <strong>in</strong> agitazione<br />
portando il serbatoio a volume (fig. 4b).<br />
• Nel caso si debbano utilizzare acque con pH superiore<br />
a 7,0 è necessario acidificarle preventivamente, prima di<br />
effettuare la miscela.<br />
• Utilizzare sempre dei bagnanti adesivi (non serve con<br />
l’<strong>olio</strong> m<strong>in</strong>erale) per coprire <strong>in</strong> modo migliore la pianta.<br />
• Assicurare una completa e uniforme bagnatura della vegetazione,<br />
evitando il gocciolamento della soluzione.<br />
• Effettuare i trattamenti preferibilmente nel tardo pomeriggio<br />
o la matt<strong>in</strong>a presto, per m<strong>in</strong>imizzare gli effetti<br />
degra<strong>da</strong>tivi del calore e della luce.<br />
• Ripetere il trattamento qualora si verifichi una pioggia<br />
<strong>in</strong>tensa nelle 6-8 ore successive.<br />
La miscela preparata deve essere distribuita subito dopo<br />
la preparazione, perché va <strong>in</strong>contro a processi di degra<strong>da</strong>zione<br />
(calore e luce) che si <strong>in</strong>terrompono quando la fase<br />
acquosa di questa non evapora <strong>da</strong>lle gocciol<strong>in</strong>e nebulizzate<br />
sulle foglie delle piante di olivo.<br />
Per ottenere il massimo di efficacia dell’agrofarmaco, oltre<br />
alla scelta appropriata della sostanza attiva, al momento<br />
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