Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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Fitofagi RODILEGNO GIALLO Zeuzera pyrina (Linnaeus) SINTOMATOLOGIA E RILEVAMENTO Sintomatologia e danni Monitoraggio e campionamento Soglia d’intervento Organo colpito Epoca Oliveto omogeneo FASE FENOLOGICA: OLIVETO DA MENSA E DA OLIO Eseguire il monitoraggio dell’insetto tramite delle trappole innescate col feromone sessuale, le stesse utilizzate per le catture massali (trappole ad imbuto), in numero di 2-3 per oliveto, a partire dal mese di maggio. L’adulto sfarfalla da maggio a settembre, con picco massimo tra la fine di maggio inizio di giugno e l’altro a fine agosto inizio di settembre. Il periodo di volo è più lungo laddove sono presenti sia la generazione annuale che quella biennale. Nei rami e nei giovani fusticini le larve scavano delle gallerie, e a seguito di ciò i rami appaiono dapprima debilitate e poi disseccano. Nei casi più gravi di attacco ed in piantine di vivaio si ha la morte della pianta. Le piante attaccate possono reagire emettendo dei succhioni e i tronchi di piccolo diametro si possono spezzare, determinando la capitozzatura della pianta. - Dalla fioritura fino all'invaiatura del frutto. Rami Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia Al verificarsi delle catture nelle trappole intervenire sulle larve e in casi eccezionali sugli adulti. Tronco PERIODO: - Da maggio a ottobre. TIPOLOGIA DI CONTROLLO Chimico Biotecnico Biologico Preventivo (Agronomico, Fisico, Meccanico) Questo lepidottero ha pochi nemici naturali, molto interessante è l'azione predatoria degli uccelli sia nei confronti degli adulti che delle larve durante gli spostamenti. Anche le formiche riescono a predare le larve neonate. Gli insetti utili sono degli Imenotteri parassitoidi dei generi Elachertus, Apanteles, Pristomerus e dall’Elasmide Elasmus steffani Vigg. Contro le larve del fitofago si possono impiegare sospensioni del nematode entomoparassita Steinernema feltiae e biblionis o il fungo Beauveria bassiana, che possono essere introdotti nelle gallerie con appositi bastoncini in cotone (cotton fioc), però il metodo ancora è costoso. Utilizzare trappole ad imbuto a feromoni sessuali per la cattura massale (Mastrap L senza alette) dei maschi di Zeuzera, posizionandole a 2-3 metri dal suolo e in numero di 8-10 per ettaro. Vanno posizionate prima dell’inizio degli sfarfallamenti, in quanto i maschi sono più precoci delle femmine. Utilizzare il metodo della confusione sessuale impiegando dei diffusori di feromone denominati laccetti (lunghi cm 15 circa) da ancorare ai rami. Solo su giovani impianti o in vivaio, si può prendere in considerazione l’eventualità di un intervento con esteri fosforici contro le larve neonate. Negli impianti in produzione il controllo chimico di sintesi ha carattere di eccezionalità va eseguito in giugno, magari facendo coincidere il trattamento contro la Tignola, con insetticidi fosforganici o regolatori di crescita; è consigliabile ripetere il trattamento dopo 15-20 giorni dall'ultima irrorazione. Agronomico - Effettuare potature annuali (invernale ed estiva) con asportazione dei rametti attaccati e loro successiva bruciatura; si ottiene così una riduzione della generazione svernante e un calo dell’infestazione sulle grosse branche. Bisogna poi mantenere le piante in buono stato vegetativo con fertilizzazioni ed irrigazioni equilibrate, in maniera tale che le stesse possono contrastare l’insetto. Meccanico - In primavera, seguendo lo farfallamento per mezzo delle trappole a feromone, controllare sui rami la formazione delle gallerie appena iniziate, utilizzare un sottile filo di ferro, avente la punta uncinata (uncinatura), in modo da raggiungere la larva ed ucciderla prima che si sviluppi, perché diventa difficile raggiungerla per la sinuosità delle galleria. Questa tecnica oltre a richiedere molta manodopera (costosa) non garantisce la morte della larva. pagina 189
Fitofagi COTONELLO O BAMBAGELLA DELL'OLIVO Euphillura olivina (Costa) pagina 190 SINTOMATOLOGIA E RILEVAMENTO Sintomatologia e danni Monitoraggio e campionamento Soglia d’intervento Organo colpito Epoca OLIVETO DA MENSA E DA OLIO FASE FENOLOGICA: OLIVETO OMOGENEO L’attacco di Cotonello è facilmente riconoscibile, perché gli stadi giovanili emettono bianche secrezioni cerose, molto simili al cotone. La più dannosa è la seconda generazione (maggio-giugno), perchè si svolge sulle infiorescenze e sui frutticini appena allegati, provocando l'aborto e la colatura dei fiori, nonchè la cascola dei frutticini. L'insetto si nutre prelevando la linfa e secernendo una abbondante melata, sulla quale si sviluppano i funghi della Fumaggine. Foglie giovani Le colonie di adulti che superano i 7-8 individui per ramoscello sono da considerarsi pericolose per la produzione. La Fumaggine che si sviluppa sulla melata aggrava la situazione. - Dalla mignolatura fino all'allegagione. Verificare visivamente nell'oliveto la presenza di mignole o di frutticini infestati da questo fitofago. Infiorescenze Drupe PERIODO: - Da aprile a giugno. TIPOLOGIA DI CONTROLLO Chimico Biotecnico Biologico Preventivo (Agronomico, Fisico, Meccanico) In oliveti biologici tale fitofago non crea quasi mai problemi, poiché il vasto complesso dell’entomofauna antagonista (Ditteri Sirfidi, Neurotteri Crisopidi, Imenotteri Encirtidi, ecc.), se non disturbata da trattamenti chimici con prodotti a largo spettro, è in grado di esplicare un ottimo contenimento naturale del Cotonello. Nel caso in cui il contenimento del fitofago non fosse sufficiente si può ricorrere al trattamento con l'insetticida utilizzabile nel biologico olio di paraffina o olio minerale estivo. Si deve ricorrere ad un eventuale trattamento chimico specifico solo in casi di forti attacchi. Nel caso in cui si verificassero delle forti infestazioni a carico delle infiorescenze e successivamente delle drupe allegate, che coinvolgono anche numerose piante, si può ricorrere, in via eccezionale, al trattamento fitosanitario, utilizzando in post-allegagione Olio minerale leggero o il principio attivo Fosmet. Utilizzare l'inerbimento controllato permanente lungo i filari per favorire la proliferazione degli insetti utili. Non ci sono mezzi biotecnici contro questo fitofago. Utilizzare idonee pratiche di potatura delle chiome, per lo sfoltimento delle stesse, per evitare che si creino al loro interno zone scarsamente ventilate e poco illuminate. Praticare concimazioni equilibrate, in base ai risultati delle analisi chimiche, per evitare un eccessivo rigoglio vegetativo.
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Regione Siciliana assessorato agric
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REPUBBLICA ITALIANA Regione Sicilia
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