Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
Fitofagi TIGNOLA DELL’OLIVO Prays oleae (Bernard) SINTOMATOLOGIA E RILEVAMENTO Sintomatologia e danni Monitoraggio e campionamento Soglia d’intervento Organo colpito Epoca FIORITURA - 25-30% di infiorescenze infestate, in annate con scarsa fioritura o in biologico. Sui boccioli fiorali le larve erodono il fiore scavando delle gallerie e danneggiandolo. FASE FENOLOGICA: Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia OLIVETO OMOGENEO Posizionare n. 2 trappole chemiotropiche a feromone sessuale (inizio mese di maggio). Nella fase di mignolatura inizio fioritura, al verificarsi del picco massimo di sfarfallamento controllare la percentuale (%) di infiorescenze infestate (100 mignole su 10-20 piante scelte a caso). Nella fase di allegagione subito dopo il picco massimo di sfarfallamento prelevare (100 drupe su 10-20 piante scelte a caso), controllare le olive al microscopio per rilevare la % d'infestazione attiva (uova e larvette). Boccioli fiorali - dalla mignolatura inizio fioritura al pre-indurimento del nocciolo. ALLEGAGIONE Sulle drupe appena allegate (diametro superiore ai 6-7 mm), la larva si va a localizzare nel nocciolo per poi fuoriuscire in autunno, in vicinanza del peduncolo, facendo cadere le olive a terra. Drupe - Olive da mensa - 5-7% di olivine con infestazione attiva (uova e larvette). PERIODO: - da maggio a giugno - Olive da olio - 10-15% di olive infestate (uova e larvette) TIPOLOGIA DI CONTROLLO Chimico Biotecnico Biologico Preventivo (Agronomico, Fisico e Meccanico) L’insieme di entomofagi e parassitoidi non è sempre in grado di controllare in maniera efficace la popolazione del Prays oleae. Nella generazione che attacca la drupa l’attività dei parassitoidi non produce un beneficio immediato, dato che fa morire la l’insetto quando ha raggiunto lo stadio di larva matura o di crisalide e quindi non impedisce la cascola prematura delle drupe. Utilizzo del Bacillus thuringiensis var. kurstaki (ceppo EG 2348), con questo agrofarmaco biologico il controllo dev’essere esercitato sulla generazione che attacca i fiori (antofaga), per diminuire la successiva popolazione di adulti ovideponenti sulle olivine. E' necessario ripetere l'intervento se si verificano piogge dopo pochi giorni, non essendo il prodotto assorbito dalla pianta. GENERAZIONE CHE ATTACCA I FIORI (antofaga) Intervenire al superamento della soglia di danno con il Bacillus thuringiensis var. kurstaki (ceppo EG 2348). - Utilizzare nell’oliveto alcune varietà più suscettibili (a drupa grossa) per svolgere funzione esca (sono quelli che vengono attaccate per prime). - Evitare le varietà a drupa grossa nelle zone endemiche. DIFESA NELL’OLIVICOLTURA BIOLOGICA Infiorescenze - Bacillus thuringiensis var. kurstaki (ceppo EG 2348). Giovani drupe - Rotenone + Olio minerale estivo o Azadiractina (inibitore dello sviluppo del fitofago) o Caolino (repellente). GENERAZIONE CHE ATTACCA I FRUTTICINI (carpofaga) Intervenire al superamento della soglia di danno con uno dei seguenti principi attivi: Dimetoato, Fosmet, Fenitrotion, Trichlorfon. - Utilizzare l'inerbimento controllato permanente lungo i filari per favorire la proliferazione degli insetti utili. pagina 185
Fitofagi MARGARONIA DELL’OLIVO Palpita unionalsi (Hubner) SINTOMATOLOGIA E RILEVAMENTO pagina 186 Sintomatologia e danni Monitoraggio e campionamento Soglia d’intervento Organo colpito Epoca OLIVETO GIOVANE Intervenire al manifestarsi dell’attacco per evitare il blocco delle sviluppo della vegetazione, e ripetere il trattamento (se necessario) a distanza di 12-15 giorni. Sospenderli in autunno all’arresto dello sviluppo delle piantine. OLIVETO OMOGENEO - Sugli apici vegetativi le larve erodono le tenere foglioline danneggiandole e bloccando l'accrescimento del germoglio. FASE FENOLOGICA: - Dalla fioritura fino all’invaiatura delle olive. OLIVETO ADULTO DA MENSA 20-30% di piante attaccate, con apici vegetativi dei rametti laterali della chioma fortemente infestati e 1% di drupe danneggiate. Controllare visivamente la presenza del fitofago adulto, cercando di individuare le ovideposizione lungo la nervatura mediana della pagina inferiore della foglia o le giovani larve (osservare settimanalmente 100 apici vegetativi su 10-20 piante scelte a caso). - Sulle olive le larve scavano la polpa dall'esterno verso l'interno deturpando il frutto e deprezzando l’oliva da mensa, che non può essere destinata alla trasformazione da tavola. Apici vegetativi Olive PERIODO: - Da maggio a ottobre. OLIVETO ADULTO DA OLIO Solo in caso di infestazione di eccezionale gravità sia alla vegetazione che alla produzione. TIPOLOGIA DI CONTROLLO Chimico Biotecnico Biologico Preventivo (Agronomico, Fisico, Meccanico) Numerosi nemici naturali contrastano il fitofago. Molto attivi si sono dimostrati i Ragni predatori, nonché alcuni parassitoidi quali: Ditteri Tachidi, Neurotteri Crisopidi e Imenotteri Braconidi. L’azione di controllo esercitata dai predatori e parassitoidi è difficilmente quantificabili, ma è più elevata negli oliveti biologici. Nel caso in cui tali predatori e parassitoidi non riuscissero a controllare il fitofago, si può ricorrere all'insetticida biologico B. thuriengiesis subsp. kurstaki o aizawai. Il controllo viene effettuato escludendo di fatto gli agrofarmaci di sintesi e utilizzando l’insetticida biologico Bacillus thuringiensis var. kurstaki o aizawai sulle larve giovani che ancora si nutrono, perché non è efficace contro le larve mature. Inoltre bisogna ripetere il trattamento dopo 7-10 giorni per avere dei risultati apprezzabili. - Intervenire eliminando i polloni basali ed i succhioni, che costituiscono focolai di diffusione di questo fitofago. Il controllo chimico specifico, va effettuato al superamento della soglia d’intervento, utilizzando in maniera alternata, i p.a. Fosmet, Fenitrotion e Triclorfon alle dosi consigliate in etichetta. - Utilizzare l'inerbimento controllato permanente lungo i filari per favorire la proliferazione degli insetti utili alcuni dei quali soprattutto i Ditteri Tachidi, sono molto attivi ed efficaci nel contenimento di questa specie.
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Fitofagi<br />
MARGARONIA DELL’OLIVO<br />
Palpita unionalsi (Hubner)<br />
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S<strong>in</strong>tomatologia e <strong>da</strong>nni Monitoraggio e campionamento Soglia d’<strong>in</strong>tervento<br />
Organo<br />
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Epoca<br />
OLIVETO GIOVANE<br />
Intervenire al manifestarsi dell’attacco per<br />
evitare il blocco delle sviluppo della<br />
vegetazione, e ripetere il trattamento (se<br />
necessario) a distanza di 12-15 giorni.<br />
Sospenderli <strong>in</strong> autunno all’arresto dello<br />
sviluppo delle piant<strong>in</strong>e.<br />
OLIVETO OMOGENEO<br />
- Sugli apici vegetativi le larve<br />
erodono le tenere fogliol<strong>in</strong>e<br />
<strong>da</strong>nneggiandole e bloccando<br />
l'accrescimento del germoglio.<br />
FASE FENOLOGICA:<br />
- Dalla fioritura f<strong>in</strong>o all’<strong>in</strong>vaiatura<br />
delle olive.<br />
OLIVETO ADULTO DA MENSA<br />
20-30% di piante attaccate, con apici<br />
vegetativi dei rametti laterali della chioma<br />
fortemente <strong>in</strong>festati e 1% di drupe<br />
<strong>da</strong>nneggiate.<br />
Controllare visivamente la presenza del<br />
fitofago adulto, cercando di <strong>in</strong>dividuare le<br />
ovideposizione lungo la nervatura<br />
mediana della pag<strong>in</strong>a <strong>in</strong>feriore della foglia<br />
o le giovani larve (osservare<br />
settimanalmente 100 apici vegetativi su<br />
10-20 piante scelte a caso).<br />
- Sulle olive le larve scavano la polpa<br />
<strong>da</strong>ll'esterno verso l'<strong>in</strong>terno<br />
deturpando il frutto e deprezzando<br />
l’oliva <strong>da</strong> <strong>mensa</strong>, che non può<br />
essere dest<strong>in</strong>ata alla trasformazione<br />
<strong>da</strong> tavola.<br />
Apici vegetativi<br />
Olive<br />
PERIODO:<br />
- Da maggio a ottobre.<br />
OLIVETO ADULTO DA OLIO<br />
Solo <strong>in</strong> caso di <strong>in</strong>festazione di eccezionale<br />
gravità sia alla vegetazione che alla<br />
produzione.<br />
TIPOLOGIA DI CONTROLLO<br />
Chimico Biotecnico Biologico<br />
Preventivo<br />
(Agronomico, Fisico, Meccanico)<br />
Numerosi nemici naturali contrastano il<br />
fitofago. Molto attivi si sono dimostrati i<br />
Ragni pre<strong>da</strong>tori, nonché alcuni parassitoidi<br />
quali: Ditteri Tachidi, Neurotteri Crisopidi e<br />
Imenotteri Braconidi. L’azione di <strong>controllo</strong><br />
esercitata <strong>da</strong>i pre<strong>da</strong>tori e parassitoidi è<br />
difficilmente quantificabili, ma è più elevata<br />
negli oliveti biologici.<br />
Nel caso <strong>in</strong> cui tali pre<strong>da</strong>tori e parassitoidi<br />
non riuscissero a controllare il fitofago, si<br />
può ricorrere all'<strong>in</strong>settici<strong>da</strong> biologico B.<br />
thuriengiesis subsp. kurstaki o aizawai.<br />
<strong>Il</strong> <strong>controllo</strong> viene effettuato escludendo di<br />
fatto gli agrofarmaci di s<strong>in</strong>tesi e<br />
utilizzando l’<strong>in</strong>settici<strong>da</strong> biologico Bacillus<br />
thur<strong>in</strong>giensis var. kurstaki o aizawai<br />
sulle larve giovani che ancora si nutrono,<br />
perché non è efficace contro le larve<br />
mature.<br />
Inoltre bisogna ripetere il trattamento<br />
dopo 7-10 giorni per avere dei risultati<br />
apprezzabili.<br />
- Intervenire elim<strong>in</strong>ando i polloni basali ed i succhioni,<br />
che costituiscono focolai di diffusione di questo<br />
fitofago.<br />
<strong>Il</strong> <strong>controllo</strong> chimico specifico, va effettuato<br />
al superamento della soglia d’<strong>in</strong>tervento,<br />
utilizzando <strong>in</strong> maniera alternata, i p.a.<br />
Fosmet, Fenitrotion e Triclorfon alle<br />
dosi consigliate <strong>in</strong> etichetta.<br />
- Utilizzare l'<strong>in</strong>erbimento controllato permanente lungo<br />
i filari per favorire la proliferazione degli <strong>in</strong>setti utili<br />
alcuni dei quali soprattutto i Ditteri Tachidi, sono<br />
molto attivi ed efficaci nel contenimento di questa<br />
specie.