Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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03.06.2013 Views

Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia direttamente una specie dannosa impiegando particolari dispositivi in grado di catturare un elevato numero di insetti. Questo metodo non elimina completamente gli insetti, ma agisce come un fattore di contenimento della popolazione e la sua efficacia può essere valutata nel tempo. La cattura di massa può essere impiegata nel settore olivicolo, allo stato attuale, solo su due specie e precisamente la Mosca delle olive (fig. 186) e il Rodilegno giallo (fig. 187). - Confusione sessuale, consiste nel saturare l’ambiente con emissioni massicce di feromoni, in modo da mascherare l’ormone naturale femminile e ridurre, conseguentemente, il numero degli accoppiamenti. - disorientamento sessuale, con questa tecnica si impiegano i feromoni di sintesi non come attrattivi ma per impedire l’incontro tra gli individui di sesso opposto, mediante la creazione di false tracce feromoniche predominanti, in grado di competere con quelle rilasciate dalle femmine presenti, distraendo i maschi nella loro ricerca. trappole per il monitoraggio e la cattura massale La determinazione del periodo di comparsa degli insetti adulti e la relativa dinamica delle popolazioni, possono essere rilevate mediante l’utilizzo di strutture cromo-attrattive semplici o innescate con attrattivi sessuali. Le trappole possono essere utilizzate in diversi modi che possono essere ricondotti a due tipologie principali: il monitoraggio e la cattura massale. Il monitoraggio serve a rilevare la dinamica delle popolazioni nel tempo. Si esegue per scopi principalmente fitosanitari e secondariamente di studio. Nel primo caso il monitoraggio ha lo scopo di seguire la dinamica della popolazione in un contesto specifico per individuare il momento in cui sarà necessario intervenire nella difesa della coltura con metodi di controllo integrato o biologico (fig. 188). Nel secondo caso l’obiettivo è di raccogliere un numero Fig. 187 Dispositivo per la cattura massale del Rodilegno giallo. Fig. 188 Trappola multidirezionale per il monitoraggio degli insetti. pagina 177

Fig. 189 Trappola a feromone sessuale per il monitoraggio dei Ditteri (Mosche). pagina 178 congruo di dati in modo da elaborare dei modelli teorici che rappresentino la dinamica di popolazione di una specie in un contesto generale o specifico. Per disporre di dati statisticamente affidabili, il monitoraggio si ripete per molti anni, mantenendo invariate, nei limiti del possibile, le condizioni ambientali che caratterizzano le tesi e i testimoni. La cattura massale o mass trapping serve a catturare il maggior numero di adulti, di uno o di entrambi i sessi, per ridurre il potenziale riproduttivo di una specie dannosa e, mantenere, la popolazione entro livelli tali da non costituire un danno economico e, nel contempo, sufficienti a mantenere una base trofica per gli antagonisti naturali (predatori e parassitoidi). In questo caso l’impiego delle trappole è un mezzo di controllo biotecnico applicato sia nella difesa biologica sia nella difesa integrata. a) trappole per monitoraggio Le trappole per il monitoraggio, ai fini della difesa di una coltura, sono in genere applicate per seguire l’andamento delle curve di volo e individuare il momento opportuno per intervenire. Il vantaggio rispetto al monitoraggio diretto delle infestazioni è che il metodo, una volta tarato, si presenta di particolare efficacia e di semplice attuazione e permette d’intervenire tempestivamente sia con metodi larvicidi che con metodi adulticida (fig. 189). La tecnica si presta in generale per il controllo delle specie che sono dannose allo stato larvale e con adulti volanti, mobili. Rientrano in genere in questi casi i Ditteri (Mosca delle olive) i Lepidotteri (Tignola, Margaronia e Rodilegno giallo), mentre per i Rincoti e i Coleotteri l’uso delle trappole si presta per lo più in casi specifici e si ricorre invece ad altri metodi di monitoraggio. Il principio su cui si basa il monitoraggio risiede nel fondamento che in corrispondenza dei picchi di volo si verifica la maggiore frequenza degli eventi riproduttivi e, di conseguenza, l’incremento delle infestazioni a distanza di un certo intervallo di tempo. Il monitoraggio si esegue rilevando le catture a cadenza settimanale e intervenendo quando il loro numero raggiunge un valore critico, detto

Fig. 189<br />

Trappola a feromone sessuale<br />

per il monitoraggio dei<br />

Ditteri (Mosche).<br />

pag<strong>in</strong>a 178<br />

congruo di <strong>da</strong>ti <strong>in</strong> modo <strong>da</strong> elaborare dei modelli teorici<br />

che rappresent<strong>in</strong>o la d<strong>in</strong>amica di popolazione di una<br />

specie <strong>in</strong> un contesto generale o specifico. Per disporre<br />

di <strong>da</strong>ti statisticamente affi<strong>da</strong>bili, il monitoraggio si ripete<br />

per molti anni, mantenendo <strong>in</strong>variate, nei limiti del possibile,<br />

le condizioni ambientali che caratterizzano le tesi<br />

e i testimoni.<br />

La cattura massale o mass trapp<strong>in</strong>g serve a catturare il maggior<br />

numero di adulti, di uno o di entrambi i sessi, per<br />

ridurre il potenziale riproduttivo di una specie <strong>da</strong>nnosa<br />

e, mantenere, la popolazione entro livelli tali <strong>da</strong> non costituire<br />

un <strong>da</strong>nno economico e, nel contempo, sufficienti<br />

a mantenere una base trofica per gli antagonisti naturali<br />

(pre<strong>da</strong>tori e parassitoidi). In questo caso l’impiego delle<br />

trappole è un mezzo di <strong>controllo</strong> biotecnico applicato sia<br />

nella difesa biologica sia nella difesa <strong>in</strong>tegrata.<br />

a) trappole per monitoraggio<br />

Le trappole per il monitoraggio, ai f<strong>in</strong>i della difesa di una<br />

coltura, sono <strong>in</strong> genere applicate per seguire l’an<strong>da</strong>mento<br />

delle curve di volo e <strong>in</strong>dividuare il momento opportuno<br />

per <strong>in</strong>tervenire. <strong>Il</strong> vantaggio rispetto al monitoraggio diretto<br />

delle <strong>in</strong>festazioni è che il metodo, una volta tarato,<br />

si presenta di particolare efficacia e di semplice attuazione<br />

e permette d’<strong>in</strong>tervenire tempestivamente sia con metodi<br />

larvicidi che con metodi adultici<strong>da</strong> (fig. 189).<br />

La tecnica si presta <strong>in</strong> generale per il <strong>controllo</strong> delle specie<br />

che sono <strong>da</strong>nnose allo stato larvale e con adulti volanti,<br />

mobili. Rientrano <strong>in</strong> genere <strong>in</strong> questi casi i Ditteri (Mosca<br />

delle olive) i Lepidotteri (Tignola, Margaronia e Rodilegno<br />

giallo), mentre per i R<strong>in</strong>coti e i Coleotteri l’uso delle trappole<br />

si presta per lo più <strong>in</strong> casi specifici e si ricorre <strong>in</strong>vece<br />

ad altri metodi di monitoraggio.<br />

<strong>Il</strong> pr<strong>in</strong>cipio su cui si basa il monitoraggio risiede nel<br />

fon<strong>da</strong>mento che <strong>in</strong> corrispondenza dei picchi di volo si<br />

verifica la maggiore frequenza degli eventi riproduttivi e,<br />

di conseguenza, l’<strong>in</strong>cremento delle <strong>in</strong>festazioni a distanza<br />

di un certo <strong>in</strong>tervallo di tempo. <strong>Il</strong> monitoraggio si esegue<br />

rilevando le catture a cadenza settimanale e <strong>in</strong>tervenendo<br />

quando il loro numero raggiunge un valore critico, detto

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