Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia zato come attrattivo per aumentare l’efficienza delle trappole impiegate contro le Mosche della frutta e dell’olivo. Non è un prodotto che combatte i patogeni, ma un attrattivo. Si usa come esca in trappole e permette di monitorare la popolazione delle Mosche fitopatogene, consentendo di razionalizzare gli interventi antiparassitari. È l’odore di ammoniaca sprigionata che esercita un’attrazione di tipo alimentare sugli adulti delle Mosche. È un prodotto a tossicità molto ridotta per l’uomo e inoffensivo per la fauna terrestre e acquatica. Può provocare irritazione alle vie respiratorie allorchè inalato. Non causa problemi di accumulo nei suoli. Non è fitotossico. L’utilizzazione in agricoltura biologica è consentita solo come sostanza attrattiva innescata nelle trappole. proteINe IdrolIZZAte (polipeptidi, peptidi, ecc.) dal 29,7 al 37,5% di principio attivo. Classificazione CE: Non classificato (Nc). Situazione in europA: Valutazione non iniziata. Sono delle sostanze organiche, a composizione chimica complessa, che per azione degli acidi o degli alcali si idrolizzano dando come prodotti brevi catene polipeptidiche, amminoacidi ed ammoniaca. Vengono utilizzate come attrattivi (esca), in miscela con insetticidi, per il controllo degli adulti di diverse specie di Mosche (della frutta e dell’olivo). Le proteine idrolizzate vengono irrorate sulla chioma delle piante a intervalli di 20-30 giorni. Il loro uso consente l’effettuazione di trattamenti limitati a una parte della pianta e della coltura con risparmio di prodotto e minore impatto ambientale (sistema di controllo adulticida). Esplicano un’attrazione di tipo alimentare. L’attrazione è dovuta al fatto che le Mosche, prima dell’ovideposizione, necessitano di un periodo di alimentazione proteica. Gli insetti vengono successivamente uccisi dall’insetticida miscelato all’attrattivo prima dell’ovideposizione. Questa metodologia può essere applicata soltanto agli oliveti destinati alla produzione di olive da olio. - Impiego: per la Mosca delle olive. - Dose: 600-1.000 ml/ha. pagina 175
Fig. 185 Dispositivo a feromone sessuale per controllare la dinamica della popolazione di un insetto. Fig. 186 Dispositivo per la cattura massale della Mosca delle olive. pagina 176 - tempo di sicurezza o carenza: nessuno, si deve rispettare quello dell’insetticida utilizzato. Feromoni I feromoni derivano il loro nome dal greco “phéro” (porto) e “hormà” (stimolo). Sono delle sostanze organiche secrete all’esterno dall’organismo ed altamente volatili; prodotte dalle ghiandole esocrine dalle femmine degli insetti; vengono diffusi nell’aria per essere percepiti a notevole distanza dai maschi della stessa specie. Sono costituiti da composti a basso peso molecolare, normalmente derivati alcolici. In base alla reazione che inducono si possono distinguere diversi tipi di feromone: sessuali, di aggregazione, di dispersione, di allarme, di traccia, di maturazione. Attualmente, molti feromoni si ottengono per sintesi chimica e svolgono con efficacia una funzione attrattiva analoga a quella svolta dai feromoni naturali prodotti dagli insetti. Tra tutti i feromoni quelli sessuali hanno maggiori applicazioni pratiche nel controllo degli insetti fitofagi. Per i fitofagi dell’olivo fino al momento attuale sono stati sintetizzati e messi in commercio quelli per la Mosca delle olive, per la Tignola dell’olivo, per la Margaronia e per il Rodilegno giallo. I feromoni sessuali sono sostanze naturalmente emesse dalle femmine per attrarre i maschi della stessa specie; trovano impiego secondo diverse modalità applicative. - Monitoraggio (monitoring system), consiste nel sorvegliare lo sviluppo delle popolazioni di una determinata specie mediante la cattura dei maschi in apposite trappole spia, innescate col feromone specifico. In questo modo è possibile individuare i periodi dei voli e valutare l’entità di popolazione e il conseguente rischio di danni. In questa maniera è possibile attuare una strategia di difesa ottimale per il controllo del fitofago (fig. 185). - Cattura massale (mass trapping), tende a controllare
- Page 125 and 126: Fig. 138 Adulto di Ciono Fig. 139 L
- Page 127 and 128: Fig. 142 Femmine di Cocciniglia cot
- Page 129 and 130: Fig. 146 Colonie (micelio) del fung
- Page 131 and 132: Fig. 150 Macchie di Occhio di pavon
- Page 133 and 134: Fig. 153 Foglie di olivo con macchi
- Page 135 and 136: Fig. 157 Riscaldamento della soluzi
- Page 137 and 138: Fig. 161 Pianta di olivo fortemente
- Page 139 and 140: ClASSIFICAZIoNe SCIeNtIFICA: Ordine
- Page 141 and 142: Fig. 167 Sintomi della malattia Ver
- Page 143 and 144: Fig. 170 Giovane pianta di olivo di
- Page 145 and 146: Fig. 172 Olive nella fase fenologic
- Page 147 and 148: Fig. 176 Particolare del tronco att
- Page 149 and 150: Fig. 180 Tronco di olivo pieno di t
- Page 151 and 152: Fig. 182 Tumore della Rogna con la
- Page 153 and 154: pagina 152 prattutto per contatto e
- Page 155 and 156: pagina 154 di un notevole potere di
- Page 157 and 158: pagina 156 to fogliare, particolarm
- Page 159 and 160: pagina 158 - Impiego: contro Occhio
- Page 161 and 162: pagina 160 terricola; tale rischio
- Page 163 and 164: pagina 162 BeAuverIA BASSIANA 7,16%
- Page 165 and 166: pagina 164 - Impiego: contro Mosca
- Page 167 and 168: pagina 166 rica (Derris elliptica,
- Page 169 and 170: pagina 168 polISolFuro dI CAlCIo al
- Page 171 and 172: pagina 170 olIo MINerAle > 80% di i
- Page 173 and 174: ANtoNINo CAppello pagina 172 il tra
- Page 175: pagina 174 - il Rotenone ha ridotto
- Page 179 and 180: Fig. 189 Trappola a feromone sessua
- Page 181 and 182: Fig. 192 Fondo collato di una trapp
- Page 183 and 184: Efficacia degli interventi contro i
- Page 185 and 186: Fitofagi MOSCA DELLE OLIVE Bactroce
- Page 187 and 188: Fitofagi MARGARONIA DELL’OLIVO Pa
- Page 189 and 190: Fitofagi COCCINIGLIA GRIGIA DELL'OL
- Page 191 and 192: Fitofagi COTONELLO O BAMBAGELLA DEL
- Page 193 and 194: Fitofagi FLEOTRIBO DELL'OLIVO Phloe
- Page 195 and 196: Fitofagi PIDOCCHIO NERO DELL'OLIVO
- Page 197 and 198: Fitofagi CIONO DEL FRASSINO Stereon
- Page 199 and 200: Crittogame OCCHIO DI PAVONE Spiloca
- Page 201 and 202: Crittogame FUMAGGINE Capnodium laeo
- Page 203 and 204: Crittogame LEBBRA DELLE OLIVE Colle
- Page 205 and 206: Batteriosi ROGNA DELL'OLIVO Pseudom
- Page 207 and 208: Riposo vegetativo Ripresa vegetativ
- Page 209 and 210: Ingrossamento frutto Invaiatura Mat
- Page 212 and 213: Il controllo fitosanitario dell’o
- Page 214: BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE E SITI WEB
- Page 217 and 218: pagina 216 CALECA V., LO VERDE G.,
- Page 219 and 220: pagina 218 Patologia Vegetale - Rom
- Page 221 and 222: pagina 220 TOSI L., ZAZZERINI A., (
- Page 223 and 224: pagina 222 Uffici Centrali e Perife
- Page 225: Finito di stampare nell’aprile 20
Fig. 185<br />
Dispositivo a feromone<br />
sessuale per controllare la<br />
d<strong>in</strong>amica della popolazione<br />
di un <strong>in</strong>setto.<br />
Fig. 186<br />
Dispositivo per la cattura<br />
massale della Mosca delle<br />
olive.<br />
pag<strong>in</strong>a 176<br />
- tempo di sicurezza o carenza: nessuno, si deve rispettare<br />
quello dell’<strong>in</strong>settici<strong>da</strong> utilizzato.<br />
Feromoni<br />
I feromoni derivano il loro nome <strong>da</strong>l greco “phéro” (porto)<br />
e “hormà” (stimolo). Sono delle sostanze organiche<br />
secrete all’esterno <strong>da</strong>ll’organismo ed altamente volatili;<br />
prodotte <strong>da</strong>lle ghiandole esocr<strong>in</strong>e <strong>da</strong>lle femm<strong>in</strong>e degli<br />
<strong>in</strong>setti; vengono diffusi nell’aria per essere percepiti a<br />
notevole distanza <strong>da</strong>i maschi della stessa specie. Sono<br />
costituiti <strong>da</strong> composti a basso peso molecolare, normalmente<br />
derivati alcolici.<br />
In base alla reazione che <strong>in</strong>ducono si possono dist<strong>in</strong>guere<br />
diversi tipi di feromone: sessuali, di aggregazione, di dispersione,<br />
di allarme, di traccia, di maturazione.<br />
Attualmente, molti feromoni si ottengono per s<strong>in</strong>tesi<br />
chimica e svolgono con efficacia una funzione attrattiva<br />
analoga a quella svolta <strong>da</strong>i feromoni naturali prodotti<br />
<strong>da</strong>gli <strong>in</strong>setti. Tra tutti i feromoni quelli sessuali hanno<br />
maggiori applicazioni pratiche nel <strong>controllo</strong> degli <strong>in</strong>setti<br />
fitofagi.<br />
Per i fitofagi dell’olivo f<strong>in</strong>o al momento attuale sono stati<br />
s<strong>in</strong>tetizzati e messi <strong>in</strong> commercio quelli per la Mosca delle<br />
olive, per la Tignola dell’olivo, per la Margaronia e per il<br />
Rodilegno giallo.<br />
I feromoni sessuali sono sostanze naturalmente emesse<br />
<strong>da</strong>lle femm<strong>in</strong>e per attrarre i maschi della stessa specie;<br />
trovano impiego secondo diverse mo<strong>da</strong>lità applicative.<br />
- Monitoraggio (monitor<strong>in</strong>g system), consiste nel sorvegliare<br />
lo sviluppo delle popolazioni di una determ<strong>in</strong>ata<br />
specie mediante la cattura dei maschi <strong>in</strong> apposite trappole<br />
spia, <strong>in</strong>nescate col feromone specifico. In questo<br />
modo è possibile <strong>in</strong>dividuare i periodi dei voli e valutare<br />
l’entità di popolazione e il conseguente rischio di <strong>da</strong>nni.<br />
In questa maniera è possibile attuare una strategia di difesa<br />
ottimale per il <strong>controllo</strong> del fitofago (fig. 185).<br />
- Cattura massale (mass trapp<strong>in</strong>g), tende a controllare