Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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03.06.2013 Views

Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia L’ossido rameoso è dotato di buona adesività sulla vegetazione trattata, in funzione della dimensione delle particelle di cui è composto; la sospensibilità è fortemente limitata nel tempo a causa dell’alto peso specifico. Risulta avere un’attività fitotossica maggiore rispetto agli altri prodotti a base di rame. In questa forma, il rame è ben utilizzabile ed è in grado di svolgere un’azione supplementare battericida. Agisce sulle crittogame per contatto fogliare come ioni rame, per cui è necessario che una certa quantità di prodotto si trovi in soluzione nel liquido che bagna le colture da difendere. Può essere fitotossico per le piante e se ne sconsiglia l’impiego durante la fioritura. Trattare nelle ore più fresche della giornata. - Impiego: contro Occhio di pavone, Cercosporiosi e Fumaggine dell’olivo. - dose: 150-200 g/hl. - tempo di sicurezza o carenza: 20 giorni. L’attività fungicida dei vari composti del rame, indipendentemente dal formulato commerciale impiegato, è dovuta allo ione rame (Cu++). Esso agisce penetrando nella membrana semipermeabile e nella parete chitinosa dei funghi, in particolare nelle loro spore e conidi; sostituendo alcuni cationi della parete chitinosa (idrogeno, calcio, magnesio) e denaturando le proteine strutturali ed enzimatiche della membrana cellulare, con alterazione dei processi respiratori e ossido-riduttivi. Per questo l’azione tossica del rame si esplica soprattutto impedendo la germinazione delle spore e dei conidi; quindi il meccanismo d’azione è più che altro di tipo preventivo. Il rame esplica anche una notevole azione battericida. Il rame, presente sulla superficie vegetale non subisce alcuna degradazione, né chimica né termo-fotolitica. Quindi la scomparsa dei residui sulla pianta è determinata dall’azione dilavante delle piogge. Una volta nel terreno, esso interagisce con le argille e le sostanze organiche per formare composti insolubili; ne consegue che il contenuto di questo metallo nel suolo dipende dalla matrice di quest’ultima. Essendo un metallo pesante che si accumula nel suolo, può favorire la mortalità della microfauna pagina 159

pagina 160 terricola; tale rischio è maggiore nei suoli acidi. L’effetto deprimente attuato sui microrganismi del terreno induce una sensibile riduzione del processo di umificazione. I composti del rame distribuiti ad elevate concentrazioni, possono provocare anche danni agli ausiliari (Coccinellidi, Crisope, Imenotteri ed Acari fitoseidi). Di norma il rame non è tossico per le api e per gli uccelli, mentre lo è per gli organismi acquatici. Nel biologico per le diverse tipologie di rame a decorrere dal 1° gennaio 2007, il quantitativo massimo che può essere utilizzato ogni anno sarà calcolato detraendo i quantitativi effettivamente utilizzati nei quattro anni precedenti dal quantitativo totale massimo di 36, 34, 32 e 30 Kg di rame per ettaro, rispettivamente per gli anni 2007, 2008, 2009 e 2010 e per gli anni successivi. BACIlluS thurINgIeNSIS var. Kurstaki al 6,4% (Potenza: da 32.000 a 53.000 UI/mg di formulato). Classificazione CE: “Irritante” (Xi) - “Non classificato” (Nc) - Attenzione manipolare con prudenza. Situazione in europA: Valutazione in corso. L’autorizzazione all’immissione in commercio e all’impiego del preparato è prorogata fino al 31/12/2008. I prodotti a base di Bacillus thuringiensis (Berliner) sono stati i primi insetticidi biologici ad essere diffusamente impiegati per la difesa delle colture. Già agli inizi del 1900 furono evidenziate le proprietà insetticide del B.t. ma solo agli inizi degli anni ‘60 l’industria cominciò a mettere a punto dei preparati idonei per l’utilizzazione in agricoltura. Il Bacillus th. è un batterio gram-positivo caratterizzato dalla presenza di un cristallo di natura proteica contenente una tossina, la delta-endotossina, attiva nei confronti di numerose specie di insetti. Ad oggi, sono state isolate più di trenta sottospecie di Bacillus th., attive contro molte specie di insetti, dai Ditteri ai Lepidotteri ai Coleotteri, distinte per le differenti proprietà antigeniche dei flagelli (sierotipo). Le principali sottospecie impiegate in olivicoltura sono il B. thuringiensis ssp. kurstaki (sierotipo H: 3a, 3b, 3c) e il B. thuringiensis ssp. aizawai (sierotipo H: 7), impiegati per la lotta essenzialmente contro le larve dei lepidotteri.

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terricola; tale rischio è maggiore nei suoli acidi. L’effetto<br />

deprimente attuato sui microrganismi del terreno <strong>in</strong>duce<br />

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I composti del rame distribuiti ad elevate concentrazioni,<br />

possono provocare anche <strong>da</strong>nni agli ausiliari (Cocc<strong>in</strong>ellidi,<br />

Crisope, Imenotteri ed Acari fitoseidi).<br />

Di norma il rame non è tossico per le api e per gli uccelli,<br />

mentre lo è per gli organismi acquatici.<br />

Nel biologico per le diverse tipologie di rame a decorrere<br />

<strong>da</strong>l 1° gennaio 2007, il quantitativo massimo che<br />

può essere utilizzato ogni anno sarà calcolato detraendo i<br />

quantitativi effettivamente utilizzati nei quattro anni precedenti<br />

<strong>da</strong>l quantitativo totale massimo di 36, 34, 32 e 30<br />

Kg di rame per ettaro, rispettivamente per gli anni 2007,<br />

2008, 2009 e 2010 e per gli anni successivi.<br />

BAC<strong>Il</strong>luS thurINgIeNSIS var. Kurstaki al 6,4%<br />

(Potenza: <strong>da</strong> 32.000 a 53.000 UI/mg di formulato).<br />

Classificazione CE: “Irritante” (Xi) - “Non classificato”<br />

(Nc) - Attenzione manipolare con prudenza.<br />

Situazione <strong>in</strong> europA: Valutazione <strong>in</strong> corso. L’autorizzazione<br />

all’immissione <strong>in</strong> commercio e all’impiego del<br />

preparato è prorogata f<strong>in</strong>o al 31/12/2008.<br />

I prodotti a base di Bacillus thur<strong>in</strong>giensis (Berl<strong>in</strong>er) sono stati<br />

i primi <strong>in</strong>setticidi biologici ad essere diffusamente impiegati<br />

per la difesa delle colture. Già agli <strong>in</strong>izi del 1900 furono<br />

evidenziate le proprietà <strong>in</strong>setticide del B.t. ma solo agli <strong>in</strong>izi<br />

degli anni ‘60 l’<strong>in</strong>dustria com<strong>in</strong>ciò a mettere a punto dei<br />

preparati idonei per l’utilizzazione <strong>in</strong> agricoltura. <strong>Il</strong> Bacillus<br />

th. è un batterio gram-positivo caratterizzato <strong>da</strong>lla presenza<br />

di un cristallo di natura proteica contenente una toss<strong>in</strong>a, la<br />

delta-endotoss<strong>in</strong>a, attiva nei confronti di numerose specie di<br />

<strong>in</strong>setti. Ad oggi, sono state isolate più di trenta sottospecie di<br />

Bacillus th., attive contro molte specie di <strong>in</strong>setti, <strong>da</strong>i Ditteri ai<br />

Lepidotteri ai Coleotteri, dist<strong>in</strong>te per le differenti proprietà<br />

antigeniche dei flagelli (sierotipo). Le pr<strong>in</strong>cipali sottospecie<br />

impiegate <strong>in</strong> olivicoltura sono il B. thur<strong>in</strong>giensis ssp. kurstaki<br />

(sierotipo H: 3a, 3b, 3c) e il B. thur<strong>in</strong>giensis ssp. aizawai<br />

(sierotipo H: 7), impiegati per la lotta essenzialmente contro<br />

le larve dei lepidotteri.

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