Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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03.06.2013 Views

Piombatura o Cercosporiosi dell’olivo Mycocentrospora cladosporiodes (Sacc.) Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia La Piombatura dell’olivo è una malattia fungina assai diffusa nell’olivicoltura siciliana, in particolare negli ambienti umidi e poco ventilati dei fondivalle ed è strettamente legata all’andamento meteorologico. Questa malattia è spesso sottovalutata, anche perché erroneamente si pensa che attacca le foglie vecchie, di età superiore all’anno e quindi di scarsa importanza (fig. 160). Biologia ed epidemiologia Il fungo si perpetua come micelio o per mezzo di sclerozi su foglie pendenti o cadute a terra. Penetra nelle foglie attraverso le aperture stomatiche o le lenticelle, ma anche soluzioni di continuità possono costituire vie di penetrazione. Le infezioni si hanno di solito in autunno e in primavera al verificarsi di condizioni climatiche favorevoli (forte umidità relativa dell’aria e piogge). Il fungo riesce a sopravvive e a svilupparsi saprofiticamente sulle foglie a terra. La emissione dei conidi si ha con temperature comprese tra i 12 e i 28°C. Le infezioni sulle altre foglie sane si hanno dai conidi provenienti dalle foglie infette che sono sulle piante. Inoltre la differenziazione di organi resistenti (pseudosclerozi) fanno si che il fungo possa passare indenne le estati calde e secche. In quest’ultimi tempi, in Sicilia, questa malattia è stata riscontrata anche in concomitanza di attacchi di Occhio di pavone. Sintomatologia Sulla pagina inferiore della foglia compaiono macchie irregolari di colorazione grigio plumbea, mentre sulla pagina superiore in corrispondenza di tale aree si osservano, successivamente, macchie dapprima giallastre che poi imbruniscono e disseccano (fig. 161). Fig. 160 Piombatura o Cercosporiosi su foglie di olivo ClASSIFICAZIoNe SCIeNtIFICA: Ordine: HYPHALES Famiglia: DEMATIACEAE Genere: MYCOCENTROSPORA Specie: S. cladosporiodes (Sacc.) Nome: piombatura o Cercosporiosi dell’olivo pagina 135

Fig. 161 Pianta di olivo fortemente infettata da Cercosporiosi Fig. 162 Tipiche foglie di olivo infette da piombaggine pagina 136 La diagnosi della malattia può essere fatta facilmente, basta osservare attentamente la pagina inferiore di un campione di foglie, in caso di attacco vi è la presenza di punteggiature di colore grigio piombo, dovute alla presenza di strutture miceliari del fungo che sono di colore brunastro (fig. 162). I primi sintomi della malattia si manifestano a fine estate sulle foglie basali dell’anno precedente, per poi proseguire in autunno-inverno con le foglie superiori. Le foglie colpite possono cadere (filloptosi), ancora prima che compiano le macchie clorotiche sulla pagine superiore sia in autunno che in primavera. Sulle drupe la malattia si manifesta sporadicamente, dopo estati miti, sui frutti maturi si osservano delle macchie bruno violacee rotondeggianti, poi infossate con presenza dei corpuscoli bruni che rappresentano le forme di moltiplicazione del patogeno. Le olive colpite marciscono con perdita di qualità dell’olio e deprezzamento delle olive da mensa. La cascola dei frutti può essere dovuta ad attacchi al peduncolo. danni Le foglie attaccate nel secondo stadio della malattia, in genere in primavera, cadono creando anche forti defogliazioni della pianta di olivo specialmente nella parte basale della chioma (fig. 163). Controllo del patogeno Allo stato attuale non esistono possibilità di controllo biologico contro la Cercosporiosi dell’olivo. In compenso si possono effettuare degli interventi di natura agronomica atti a mantenere le piante in buono stato vegetativo, quelle debilitate sono più attaccate. Inoltre bisogna mantenere la massima aerazione della chioma tramite la potatura annuale. Nei nuovi impianti evitare di farli in zone poco ventilate ed utilizzare delle varietà resistenti. Il controllo chimico della malattia, di solito, non è ne-

Piombatura o<br />

Cercosporiosi dell’olivo<br />

Mycocentrospora cladosporiodes (Sacc.)<br />

<strong>Il</strong> <strong>controllo</strong> <strong>fitosanitario</strong> dell’olivo <strong>da</strong> <strong>mensa</strong> e <strong>da</strong> <strong>olio</strong> <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong><br />

La Piombatura dell’olivo è una malattia fung<strong>in</strong>a assai diffusa<br />

nell’olivicoltura siciliana, <strong>in</strong> particolare negli ambienti<br />

umidi e poco ventilati dei fondivalle ed è strettamente<br />

legata all’an<strong>da</strong>mento meteorologico. Questa malattia è<br />

spesso sottovalutata, anche perché erroneamente si pensa<br />

che attacca le foglie vecchie, di età superiore all’anno e<br />

qu<strong>in</strong>di di scarsa importanza (fig. 160).<br />

Biologia ed epidemiologia<br />

<strong>Il</strong> fungo si perpetua come micelio o per mezzo di sclerozi<br />

su foglie pendenti o cadute a terra. Penetra nelle foglie<br />

attraverso le aperture stomatiche o le lenticelle, ma anche<br />

soluzioni di cont<strong>in</strong>uità possono costituire vie di penetrazione.<br />

Le <strong>in</strong>fezioni si hanno di solito <strong>in</strong> autunno e <strong>in</strong><br />

primavera al verificarsi di condizioni climatiche favorevoli<br />

(forte umidità relativa dell’aria e piogge).<br />

<strong>Il</strong> fungo riesce a sopravvive e a svilupparsi saprofiticamente<br />

sulle foglie a terra. La emissione dei conidi si ha con<br />

temperature comprese tra i 12 e i 28°C.<br />

Le <strong>in</strong>fezioni sulle altre foglie sane si hanno <strong>da</strong>i conidi provenienti<br />

<strong>da</strong>lle foglie <strong>in</strong>fette che sono sulle piante. Inoltre<br />

la differenziazione di organi resistenti (pseudosclerozi)<br />

fanno si che il fungo possa passare <strong>in</strong>denne le estati calde<br />

e secche. In quest’ultimi tempi, <strong>in</strong> <strong>Sicilia</strong>, questa malattia<br />

è stata riscontrata anche <strong>in</strong> concomitanza di attacchi di<br />

Occhio di pavone.<br />

S<strong>in</strong>tomatologia<br />

Sulla pag<strong>in</strong>a <strong>in</strong>feriore della foglia compaiono macchie<br />

irregolari di colorazione grigio plumbea, mentre sulla pag<strong>in</strong>a<br />

superiore <strong>in</strong> corrispondenza di tale aree si osservano,<br />

successivamente, macchie <strong>da</strong>pprima giallastre che poi imbruniscono<br />

e disseccano (fig. 161).<br />

Fig. 160<br />

Piombatura o Cercosporiosi<br />

su foglie di olivo<br />

ClASSIFICAZIoNe<br />

SCIeNtIFICA:<br />

Ord<strong>in</strong>e: HYPHALES<br />

Famiglia: DEMATIACEAE<br />

Genere: MYCOCENTROSPORA<br />

Specie: S. cladosporiodes (Sacc.)<br />

Nome: piombatura o<br />

Cercosporiosi dell’olivo<br />

pag<strong>in</strong>a 135

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