Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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Cocciniglia cotonosa dell’olivo Lichtensia viburni (Signoret) Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia Questo parassita è diffuso nei territori del Bacino del Mediterraneo, oltre che sull’olivo è diffuso anche su viburno, edera, mirto e lentisco. Nonostante sia un insetto che attacca l’olivo, esso non risulta dannoso, in quanto è efficacemente controllato da vari predatori e parassitoidi. Infatti si riscontra raramente negli oliveti siciliani e solo su piante isolate (fig. 141). Morfologia L’adulto femmina è lungo mm 5 circa, ha il corpo di forma ovale e di colore giallognolo con macchie scure; al momento della deposizione delle uova produce un ovisacco di colore bianco, costituito essenzialmente da cera prodotta da apposite ghiandole poste sul dorso, che la racchiude completamente (fig. 142). La larva (neanide) ha forma ovale ed è di colore giallo verdastro (fig. 143). etologia dell’insetto Ha due generazioni annuali, sverna come neanide sulle foglie e lo sviluppo viene completato in primavera; le femmine migrano sui rametti dove verranno fecondate dai maschi, una volta raggiunta l’età adulta. Per ovideporre esse si spostano nuovamente e si fissano sulla pagina inferiore della foglia. Le neanidi della prima generazione schiudono da giugno a luglio e raggiungono la maturità entro metà settembre. Le neanidi della seconda generazione schiudono fino a ottobre per svernare allo stadio di seconda o terza età sulla pagina inferiore delle foglie. danni Anche questa Cocciniglia si nutre a spese della linfa delle Fig. 141 Cocciniglia cotonosa dell’olivo su foglia ClASSIFICAZIoNe SCIeNtIFICA: Ordine: RHYNCHOTA Sottordine HOMOPTERA Famiglia: COCCIDAE Genere: LICHTENSIA Specie: L. viburni (Signoret) Nome: Cocciniglia cotonosa dell’olivo o Filippia pagina 125
Fig. 142 Femmine di Cocciniglia cotonosa rivestite di fiocco ceroso Fig. 143 Neanidi di Cocciniglia cotonosa su foglie di olivo Fig. 144 Adulto di Cocciniglia cotonosa predato da Exochomus quadripustulatus pagina 126 piante, con conseguente deperimento generale degli olivi e minori produzioni. Inoltre emettono melata su cui si sviluppano dei funghi saprofiti incrostanti le foglie, noti col nome di Fumaggine. I danni non interessano l’intera chioma e sono di solito localizzati alla parte esterna per il fatto che questi insetti preferiscono insediarsi nelle zone più esposte. difesa fitosanitaria Per accertare l’entità della popolazione dell’insetto e il suo grado d’infestazione si può ricorrere al rilevamento in campo con il campionamento, da giugno a settembre, tramite il controllo visivo della presenza del fitofago, facilmente riconoscibile per i suoi caratteristici ovisacchi, esaminando la pagina inferiore delle foglie (circa 100 foglie per appezzamento olivicolo omogeneo). Generalmente per il contenimento di questo fitofago sono più che sufficienti i trattamenti effettuati per il controllo della Cocciniglia mezzo grano di pepe e l’adozione delle misure agronomiche atte a garantire un buon arieggiamento delle chioma, mediante opportune operazioni di potatura, ed evitare gli eccessi azotati. Solo in caso di infestazioni di eccezionale gravità in atto o avvenute nella precedente annata, potranno essere giustificati interventi chimici specifici, da eseguirsi alla comparsa delle giovani neanidi con gli stessi agrofarmaci utilizzati per le altre Cocciniglie. Inoltre questo fitofago risulta ben controllato da numerosi nemici naturali, per cui la necessità di eseguire interventi di contenimento specifici contro di esso negli oliveti biologici dovrebbe risultare assolutamente eccezionale perché è controllato da antagonisti naturali, quali: Scutellista cyanea (Motsh.) e Moralina californica (Howard) e coleotteri Chilocorini come E. quadripustulatus (fig. 144). La lotta chimica viene eseguita molto raramente tuttavia consiste in trattamenti contro le neanidi; i prodotti utilizzati sono gli Oli minerali bianchi estivi sia nel convenzionale che nel biologico.
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Regione Siciliana assessorato agric
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