Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia

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pidocchio nero dell’olivo Liothrips oleae (Costa) Il controllo fitosanitario dell’olivo da mensa e da olio in Sicilia Questo fitofago secondario è diffuso in tutte le aree olivicole del Bacino del Mediterraneo, e attacca l’olivo. Morfologia L’adulto ha un corpo di colore nero lucente e ali frangiate, di taglia media, misura mm 2-2,5 di lunghezza la femmina e 1,5-2 il maschio. Ha un aspetto robusto e molto mobile, le ali sono arrotondate alla estremità e portano lunghe setole parallele. L’addome è lungo e fusiforme (fig. 129). L’uovo è reniforme, biancastro e reticolato. Le sue dimensioni sono 0,4 x 0,2 mm. La neanide è simile alla conformazione dell’adulto, di colore bianchiccio appena schiusa dall’uovo, diviene poi grigio-giallognola e rossatra nell’ultima età. etologia dell’insetto L’adulto sverna in ricoveri vari (screpolature della corteccia, covacci di Fleotribo ecc.) ed esce in primavera (fig. 130). L’insetto presenta tre generazioni annuali (primaverile, estiva ed autunnale). Nel mese di aprile depone le uova (circa 200 per femmina) disposte a gruppi o isolate nella screpolatura della corteccia o nelle foglie accartocciate. La loro schiusura varia da 9 a 15 giorni a seconda della temperatura; la neanide impiega 20-25 giorni circa per trasformarsi in adulto. La prima generazione si sviluppa a spese dei boccioli fiorali, la seconda e la terza a spese delle foglie e dei frutti (fig. 131). danni Sono provocati sia dalle larve che dagli adulti, i quali pungono e succhiano la linfa dalle gemme, dalle foglie, dai Fig. 129 Adulto di Pidocchio nero dell’olivo e danni provocati alla vegetazione (illustrazione tratta da: Le avversità delle piante agrarie - REDA) ClASSIFICAZIoNe SCIeNtIFICA: Ordine: THYSANOPTERA Sottordine TUBULIFERA Famiglia: PHLAEOTHRIPIDAE Genere: LIOTHRIPS Specie: L. oleae (Costa) Nome: liotripide o pidocchio nero dell’olivo pagina 119
Fig. 130 Adulto di Liothrips oleae su foglia riscontrato in Sicilia Fig. 131 Schema del ciclo biologico del fitofago (Schema tratto da: Le avversità delle piante agrarie - REDA) Fig. 132 Danni su apici vegetativi provocati dal fitofago pagina 120 fiori e dai giovani frutticini. L’attacco provoca la deformazione dei germogli e delle foglie assumendo un aspetto tozzo e sinuoso, cascola dei fiori e deformazione dei frutticini che possono cadere a terra (fig. 132). Le punture, inoltre, favoriscono la penetrazione di microrganismi patogeni da ferita. Controllo fitosanitario Prima di effettuare qualsiasi intervento fitosanitario bisogna adottare tutte le misure di profilassi, per prevenire attacchi di Fleotribo, di Cocciniglia mezzo grano di pepe, di Carie, di Rogna etc., che favoriscono anfrattuosità e screpolature della corteccia, dove avviene l’ovideposizione del Liotripide e dove gli adulti trovano rifugio. Infine bisogna eliminare con la potatura i rami che presentano attacchi manifesti di scolitidi e sintomi di infezioni di Rogna e di Carie. L’intervento va eseguito in casi del tutto eccezionali (attacchi massicci), in pre-fioritura o subito dopo l’allegagione, con prodotti a base di Fenitrotion o Dimetoato (difesa chimica) o una miscela di Piretro naturale+ Rotenone o Olio di paraffina (difesa biologica).
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Regione Siciliana assessorato agric
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