Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
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Fig. 125<br />
Galleria o cunicolo<br />
di nutrizione<br />
di Fleotribo su tronco<br />
Fig. 126<br />
Rami esca per il Fleotribo<br />
prima di essere bruciati<br />
pag<strong>in</strong>a 116<br />
buono stato vegetativo, quando questi si trovano ubicati<br />
nelle immediate vic<strong>in</strong>anze di cataste di legno di olivo o<br />
di residui della potatura, che fungono <strong>da</strong> focolai d’<strong>in</strong>festazione.<br />
In questo caso i <strong>da</strong>nni sono causati <strong>da</strong>gli adulti<br />
che, durante la fase di alimentazione, scavano dei covacci<br />
o cunicoli di nutrizione anche sui rami <strong>in</strong> buono stato<br />
vegetativo, provocando il r<strong>in</strong>secchimento e la morte dei<br />
piccoli rametti, delle <strong>in</strong>fiorescenze (mignole) e pers<strong>in</strong>o dei<br />
giovani fruttic<strong>in</strong>i.<br />
Controllo <strong>fitosanitario</strong><br />
Poichè questo piccolo Coleottero si sviluppa <strong>in</strong> profondità<br />
nel legno di olivo, risulta quanto mai difficile raggiungerlo<br />
<strong>da</strong>ll’esterno con i mezzi chimici, biotecnici e biologici,<br />
l’unica possibile strategia di difesa <strong>da</strong>gli attacchi di questo<br />
parassita è rappresentata soprattutto <strong>da</strong>lla prevenzione e<br />
<strong>da</strong>ll’utilizzo di mezzi fisici e agronomici.<br />
Un modo per prevenire gli attacchi sta nel mantenere le piante<br />
sempre <strong>in</strong> condizioni ottimali di sviluppo con adeguate<br />
cure colturali come le lavorazioni del terreno, le concimazioni<br />
equilibrate, l’irrigazione (dove è possibile), l’esecuzione<br />
dei trattamenti antiparassitari necessari, ed elim<strong>in</strong>ando con<br />
la potatura annuale le parti della pianta <strong>in</strong>debolite e <strong>in</strong> via di<br />
esaurimento. Inoltre i residui della potatura <strong>in</strong>vernale <strong>da</strong>to<br />
che rappresentano un potenziale focolaio di sviluppo dell’<strong>in</strong>setto,<br />
vanno allontanati al più presto. Inf<strong>in</strong>e si deve evitare di<br />
accatastare della legna di olivo (per cam<strong>in</strong>i o forni) <strong>in</strong> prossimità<br />
delle piante coltivate.<br />
In caso di attacco di questo fitofago, un efficace mezzo di<br />
<strong>controllo</strong> è quello di disporre, all’<strong>in</strong>terno dell’oliveto <strong>in</strong>festato<br />
nel mese di marzo, dei cumuli di “rami esca”, localizzati <strong>in</strong><br />
zone più ombrose dell’oliveto, <strong>in</strong> modo <strong>da</strong> attirarne gli adulti<br />
proliferanti. Questi “rami esca” vanno asportati e bruciati<br />
entro il mese di aprile, non appena com<strong>in</strong>ciano a comparire<br />
le rosure, prima che sfarfall<strong>in</strong>o gli adulti della 1ª generazione<br />
e si port<strong>in</strong>o sulle piante per riprodursi (fig. 126).<br />
Allo stato attuale, nella nostra zona, non sono stati riscontrati<br />
nemici naturali <strong>in</strong> grado di controllare le popolazioni<br />
di questo <strong>in</strong>setto.