Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
Il controllo fitosanitario dell'olivo da mensa e da olio in Sicilia
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Fig. 107<br />
Trappola ad imbuto<br />
con alette a feromone<br />
sessuale utilizzata<br />
per la cattura massale<br />
o per il monitoraggio<br />
degli adulti maschi di<br />
Rodilegno giallo<br />
pag<strong>in</strong>a 104<br />
natura agronomica. Questo lepidottero ha pochi nemici<br />
naturali e sono rappresentati pr<strong>in</strong>cipalmente <strong>da</strong>ll’azione<br />
pre<strong>da</strong>toria degli uccelli sia nei confronti degli adulti che<br />
delle larve durante gli spostamenti. Anche le formiche riescono<br />
a pre<strong>da</strong>re le larve neonate. Per quanto concerne gli<br />
<strong>in</strong>setti utili sono degli Imenotteri parassitoidi dei generi<br />
Elachertus, Apanteles, Pristomerus e <strong>da</strong>ll’Elasmide Elasmus<br />
steffani Vigg.<br />
È stato osservato che la reazione della pianta può essere<br />
un fattore di limitazione per l’<strong>in</strong>setto; <strong>in</strong>fatti le piante vigorose<br />
reagiscono producendo degli essu<strong>da</strong>ti <strong>da</strong>l foro di<br />
entrata della larva. Questo essu<strong>da</strong>to seccandosi diventa<br />
cristall<strong>in</strong>o e può <strong>in</strong>globare la piccola larva uccidendola<br />
(fig. 108). Si è osservato <strong>in</strong>oltre che gli oliveti <strong>in</strong> irriguo<br />
sono più attaccati e per un maggiore periodo di tempo<br />
rispetto a quelli condotti <strong>in</strong> asciutto.<br />
Controllo <strong>fitosanitario</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>controllo</strong> di questo parassita xilofago presenta delle notevoli<br />
difficoltà, sia nei confronti degli adulti (<strong>da</strong>ta la loro<br />
scalarità nello sfarfallamento) sia nei confronti delle larve<br />
perché si trovano all’<strong>in</strong>terno di ripari legnosi difficilmente<br />
raggiungibili <strong>da</strong>ll’<strong>in</strong>settici<strong>da</strong>. Solitamente le <strong>in</strong>festazioni si<br />
diffondono lentamente, ma si riducono nell’arco di alcuni<br />
anni. Per questo motivo non esiste un solo <strong>in</strong>tervento<br />
risolutivo e duraturo. Bisogna, qu<strong>in</strong>di, mettere <strong>in</strong> cantiere<br />
delle strategie di difesa comb<strong>in</strong>ate, che si avvalgono di<br />
più mezzi di <strong>controllo</strong> (agronomico, chimico, meccanico,<br />
biotecnico e biologico) che sono qui di seguito descritti<br />
<strong>in</strong> maniera s<strong>in</strong>tetica.<br />
Agronomico<br />
Potatura annuale <strong>in</strong>vernale ed estiva con asportazione dei<br />
rametti attaccati e loro successiva bruciatura, si ottiene<br />
così una riduzione della generazione svernante e una riduzione<br />
dell’<strong>in</strong>festazione sulle grosse branche. Mantenere<br />
le piante <strong>in</strong> buono stato vegetativo con fertilizzazioni ed<br />
irrigazioni equilibriate, <strong>in</strong> maniera tale che le stesse possono<br />
contrastare l’<strong>in</strong>setto.