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Le principali scritture di fine esercizio - ReteSicomoro

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A cura <strong>di</strong>:<br />

Dott Renzo Gangai Alberton<br />

Dott Cristian Gangai Alberton<br />

Dott.ssa Michela Bettella<br />

Dott Maurizio Reffo<br />

<strong>Le</strong> <strong>principali</strong> <strong>scritture</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>fine</strong> <strong>esercizio</strong>


Prima <strong>di</strong> procedere con la rilevazione delle <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> assestamento è opportuno effettuare una serie<br />

<strong>di</strong> controlli che consentano <strong>di</strong> verificare la correttezza dei dati già inseriti.<br />

Check list<br />

CASSA. Verificare:<br />

- che il saldo contabile alla data <strong>di</strong> chiusura del bilancio coincida con l’effettiva esistenza<br />

<strong>di</strong> denaro in cassa a tale data<br />

- che nel corso dell’<strong>esercizio</strong> il saldo del mastro cassa non sia mai negativo.<br />

BANCHE E C/C POSTALI. Effettuare la riconciliazione tra il saldo dei conti intestati<br />

alle banche e alle poste e i relativi estratti conto<br />

Scritture <strong>di</strong> assestamento: in sede <strong>di</strong> <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> assestamento occorre procedere a<br />

rilevare gli interessi attivi e passivi maturati su tali conti relativi all’ultimo trimestre. Per<br />

gli interessi attivi è necessario rilevare anche le ritenute subite.


IVA. Effettuare il giroconto dei sal<strong>di</strong> relativi ai conti “IVA c/debito” e “IVA c/cre<strong>di</strong>to” al<br />

conto “Erario c/IVA”.<br />

Verificare che il saldo del conto “Erario C/IVA” coincida con il valore in<strong>di</strong>cato nella<br />

<strong>di</strong>chiarazione IVA dell’anno.<br />

CLIENTI E FORNITORI. Effettuare un controllo sui conti relativi ai clienti e ai<br />

fornitori rimasti aperti. Contabilizzare eventuali abbuoni attivi e passivi.<br />

Scritture <strong>di</strong> assestamento: procedere allo stralcio <strong>di</strong> eventuali cre<strong>di</strong>ti inesigibili e<br />

all’accantonamento al fondo svalutazione cre<strong>di</strong>ti. Inoltre occorre procedere a rilevare<br />

eventuali fatture da emettere e da ricevere e note cre<strong>di</strong>to da emettere e da ricevere.<br />

GIROCONTI. Verificare che nel corso dell’<strong>esercizio</strong> siano stati chiusi i seguenti conti<br />

rilevati con le <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> chiusura redatte al termine dell’<strong>esercizio</strong> precedente:<br />

• ratei attivi e passivi, salvo il caso <strong>di</strong> operazioni la cui competenza economica si protrae<br />

nel corso <strong>di</strong> più esercizi;<br />

• fatture da emettere e da ricevere;<br />

• note cre<strong>di</strong>to da emettere e da ricevere.


COSTI E RICAVI CON MANIFESTAZIONE FINANZIARIA ANTICIPATA O<br />

POSTICIPATA. Verificare la presenza <strong>di</strong> costi e ricavi la cui manifestazione finanziaria<br />

è anticipata o posticipata. I componenti <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to che, più <strong>di</strong> frequente, possono<br />

generare ratei o risconti sono: fitti attivi e passivi, assicurazioni, leasing, vigilanza<br />

notturna, contributi INAIL, spese per personale <strong>di</strong>pendente (per ciò che concerne la<br />

rilevazione del rateo relativo alla tre<strong>di</strong>cesima e quattor<strong>di</strong>cesima mensilità), interessi su<br />

mutui passivi e altri finanziamenti.<br />

Scritture <strong>di</strong> assestamento: occorre procedere a rilevare i ratei e i risconti attivi e passivi.<br />

ACCANTONAMENTI. Qualora nel corso dell’<strong>esercizio</strong> ci siano stati licenziamenti<br />

verificare che il pagamento del TFR sia stato correttamente contabilizzato.<br />

Scritture <strong>di</strong> assestamento: procedere all’accantonamento al fondo TFR. Procedere<br />

all’accantonamento al fondo imposte e tasse e ad altri eventuali accantonamenti a fon<strong>di</strong><br />

rischi e fon<strong>di</strong> spese.<br />

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ED IMMATERIALI. Nel caso in cui, nel corso<br />

dell’<strong>esercizio</strong>, siano stati vendute delle immobilizzazioni materiali ed immateriali occorre<br />

verificare che le eventuali plusvalenze conseguite o minusvalenze subite siano state<br />

correttamente contabilizzate.<br />

Scritture <strong>di</strong> assestamento: effettuare il calcolo delle quote <strong>di</strong> ammortamento. Se sono


state sostenute spese <strong>di</strong> manutenzione e riparazione straor<strong>di</strong>narie occorre procedere ad<br />

una loro capitalizzazione.<br />

RIMANENZE DI MAGAZZINO. Procedere ad un inventario fisico per eliminare<br />

eventuali <strong>di</strong>vergenze tra le rimanenze risultanti contabilmente e quelle effettivamente<br />

esistenti in magazzino. Tali <strong>di</strong>vergenze possono essere dovute a cali, avarie, furti che<br />

vanno adeguatamente rilevati.<br />

Scritture <strong>di</strong> assestamento: procedere alla rilevazione delle rimanenze finali <strong>di</strong><br />

magazzino.<br />

ALTRI CONTROLLI DA EFFETTUARE. Prima <strong>di</strong> procedere con le <strong>scritture</strong> <strong>di</strong><br />

assestamento può essere utile effettuare i seguenti ulteriori controlli:<br />

- controllare il saldo del conto INPS C/ CONTRIBUTI e verificare che coincida con<br />

quello versato nel mese <strong>di</strong> gennaio dell’anno successivo;<br />

- controllare il saldo dei conti ERARIO C/RITENUTE LAVORO AUTONOMO e<br />

ERARIO C/RITENUTE LAVORO DIPENDENTE con l’importo versato nel mese <strong>di</strong><br />

gennaio dell’anno successivo


Scritture <strong>di</strong> <strong>fine</strong> <strong>esercizio</strong><br />

L’ammortamento e la ven<strong>di</strong>ta<br />

delle immobilizzazioni<br />

<strong>Le</strong> <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> ammortamento<br />

Definizione: sono <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> assestamento che comportano delle rettifiche alle attività<br />

aventi vita pluriennale, al <strong>fine</strong> <strong>di</strong> poter attribuire ai singoli esercizi la quota <strong>di</strong> costo <strong>di</strong><br />

competenza.


L’ammortamento è il proce<strong>di</strong>mento tecnico-contabile<br />

me<strong>di</strong>ante il quale il costo d’acquisto <strong>di</strong> un’immobilizzazione<br />

viene ripartito tra gli esercizi della sua vita utile.<br />

N.B.:<br />

• TUTTE LE IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE VANNO ASSOGGETTATE AD<br />

AMMORTAMENTO AD ECCEZIONE DI QUELLE LA CUI UTILITA’ ECONOMICA NON<br />

SI ESAURISCE (es. I TERRENI)<br />

• L’AMMORTAMENTO INIZIA DAL MOMENTO IN CUI L’IMMOBILIZZAZIONE E’<br />

DISPONIBILE E PRONTA PER L’USO


Il calcolo dell’ammortamento presuppone la determinazione dei seguenti elementi:<br />

1) il valore da ammortizzare:<br />

dato dalla <strong>di</strong>fferenza tra il costo <strong>di</strong> acquisto dell’immobilizzazione e il suo presumibile<br />

valore residuo al termine del periodo <strong>di</strong> vita utile (così esiguo che, in genere, non se ne<br />

tiene conto)<br />

2) la vita utile dell’immobilizzazione:<br />

è il periodo (espresso in numero <strong>di</strong> esercizi) durante il quale si prevede <strong>di</strong> utilizzare<br />

l’immobilizzazione nell’attività produttiva<br />

Dipende da:<br />

DURATA FISICA: periodo oltre il quale non è più conveniente mantenere in funzione<br />

il bene<br />

OBSOLESCENZA: il superamento tecnologico determinato dall’introduzione sul<br />

mercato <strong>di</strong> modelli innovativi in grado <strong>di</strong> fornire prestazione più efficienti o <strong>di</strong> qualità più<br />

elevata<br />

3) il criterio <strong>di</strong> ammortamento:<br />

modo con il quale ripartire il valore da ammortizzare nell’arco della vita utile


ESEMPIO: <strong>Le</strong> <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> ammortamento<br />

Al 31 <strong>di</strong>cembre del suo primo <strong>esercizio</strong> la Congregazione XXXX presenta la seguente<br />

situazione contabile:<br />

DARE AVERE<br />

Fabbricati 5.000<br />

Impianti e macchinari 3.000<br />

Attrezzature 1.500<br />

Automezzi 4.000<br />

Mobili e arre<strong>di</strong> 2.000<br />

I fabbricati, i macchinari, i mobili e gli arre<strong>di</strong>, le attrezzature, gli automezzi hanno<br />

partecipato all’attività produttiva dell’anno; occorre assegnare all'<strong>esercizio</strong> la quota <strong>di</strong><br />

competenza del costo dei fattori produttivi a utilizzo pluriennale (ammortamento)<br />

Per ciascuna immobilizzazione bisogna determinare la misura in cui essa ha contribuito<br />

all'attività produttiva dell'anno e ripartire il costo storico fra tutti gli esercizi in cui il bene<br />

verrà utilizzato


L’Ente determina le seguenti quote <strong>di</strong> ammortamento:<br />

FABBRICATI Euro 100<br />

MACCHINARI Euro 500<br />

MOBILI E ARREDI Euro 200<br />

ATTREZZATURE Euro 100<br />

AUTOMEZZI Euro 1.000<br />

La rilevazione della scrittura <strong>di</strong> ammortamento a Libro Giornale sarà:<br />

31/12 DARE AVERE<br />

AMMORTAMENTO a FONDO 1.900 1.900


Dopo tale rilevazione la situazione contabile sarà:<br />

DARE AVERE<br />

Fabbricati 5.000<br />

Impianti e macchinari 3.000<br />

Attrezzature 1.500<br />

Automezzi 4.000<br />

Mobili e arre<strong>di</strong> 2.000<br />

Fondo amm.to imm.ni materiali 1.900<br />

Ammortamento imm.ni materiali 1.900


L’alienazione delle immobilizzazioni<br />

tecniche<br />

LA DISMISSIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ORIGINA UN<br />

COMPONENTE DI REDDITO PER LA DIFFERENZA TRA IL RICAVO DI REALIZZO E<br />

IL VALORE NETTO CONTABILE.<br />

RICAVO DI REALIZZO > VALORE CONTABILE NETTO<br />

si avrà un componente positivo <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to detto PLUSVALENZA<br />

RICAVO DI REALIZZO < VALORE CONTABILE NETTO<br />

si avrà un componente negativo <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to detto MINUSVALENZA


VALORE NETTO CONTABILE = <strong>di</strong>fferenza tra costo <strong>di</strong> acquisto <strong>di</strong> una<br />

immobilizzazione e il suo fondo ammortamento<br />

ESEMPIO<br />

La Congregazione XXX decide <strong>di</strong> vendere i macchinari egli automezzi in vista della loro<br />

sostituzione con modelli più efficienti.<br />

Con gli acquirenti concorda <strong>di</strong> vendere:<br />

• i macchinari per Euro 2.800 (costo storico 3000, fondo ammortamento 500)<br />

• gli automezzi per Euro 2.900 (costo storico 4000, fondo ammortamento 1000)<br />

•Quali saranno le rilevazioni contabili?<br />

•Come si mo<strong>di</strong>ficherà la situazione contabile?<br />

MACCHINARI AUTOMEZZI<br />

COSTO STORICO 3.000 4.000<br />

FONDO AMMORTAMENTO - 500 - 1.000<br />

VALORE NETTO CONTABILE 2.500 3.000<br />

RICAVO DI REALIZZO 2.800 2.900<br />

VALORE NETTO CONTABILE - 2.500 3.000<br />

PLUSVALENZA/MINUSVALENZA 300 - 100


Con riferimento alla ven<strong>di</strong>ta dei macchinari le rilevazioni a Libro Giornale saranno:<br />

DIVERSI a DIVERSI<br />

F.DO AMM.TO IMMOB. MATERIALI 500<br />

CREDITI DIVERSI 3.360<br />

a IMPIANTI E MACCHINARI 3.000<br />

a IVA ns. DEBITO PASSIVITA’ 560<br />

a PLUSVALENZE 300<br />

Con riferimento alla ven<strong>di</strong>ta degli automezzi le rilevazioni a Libro Giornale saranno:<br />

DIVERSI a DIVERSI<br />

F.DO AMM.TO IMMOB. MATERIALI 1.000<br />

CREDITI DIVERSI 3.480<br />

MINUSVALENZA 100<br />

a AUTOMEZZI 4.000<br />

a IVA ns. DEBITO PASSIVITA’ 580


Scritture <strong>di</strong> <strong>fine</strong> <strong>esercizio</strong><br />

<strong>Le</strong> rimanenze<br />

Definizione: sono <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> assestamento che comportano la rettifica <strong>di</strong> componenti<br />

<strong>di</strong> red<strong>di</strong>to già rilevati dall’azienda, ma <strong>di</strong> competenza dell’<strong>esercizio</strong> successivo.<br />

Riguardano la rilevazione delle rimanenze <strong>di</strong> magazzino per le quali è già stato<br />

sostenuto il costo, ma che nel corso dell’<strong>esercizio</strong> non sono state utilizzate o vendute .


ESEMPIO<br />

Gli acquisti e le ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong> merci effettuate nell’anno dalla Congregazione XXX sono<br />

state:<br />

MERCI MERCI<br />

C/ACQUISTI<br />

C/VENDITE<br />

QUANTITA’ 1.000 pz 990 pz<br />

PREZZO UNITARIO AL PEZZO 16,5 27,30<br />

FATTURE RICEVUTE PER EMESSE PER<br />

Euro 16.500 Euro 27.000<br />

RICAVI: tutti quelli registrati concorrono alla determinazione del risultato (ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong><br />

990 pz).<br />

COSTI: solo i costi relativi alla merce venduta partecipano alla determinazione del<br />

risultato d’<strong>esercizio</strong> (990 pz).


Al 31 <strong>di</strong>cembre giacciono in magazzino 10 pz<strong>di</strong> merce, il cui costo deve essere tolto dai<br />

costi <strong>di</strong> <strong>esercizio</strong> e iscritto tra i fattori produttivi <strong>di</strong>sponibili per le ven<strong>di</strong>te del prossimo<br />

<strong>esercizio</strong> .<br />

EURO 16,5 x 10pz = EURO 165<br />

La registrazione a Libro Giornale sarà:<br />

31/12<br />

ATTIVITA ’ RETTIFICA COSTI<br />

MERCI a MERCI C/RIMANENZE FINALI 165 165<br />

IL CONTO merci c/rimanenze finali RAPPRESENTA IL<br />

COSTO SOSPESO, OSSIA IL COMPONENTE POSITIVO DI<br />

REDDITO CHE RETTIFICA INDIRETTAMENTE IL CONTO<br />

merci c/acquisti .<br />

ATTIVITA’ = PASSIVITA’ + PATRIMONIO NETTO + RICAVI - COSTI


<strong>Le</strong> rimanenze <strong>di</strong> magazzino: presupposti<br />

La rilevazione delle rimanenze <strong>di</strong> <strong>fine</strong> anno presuppone:<br />

• LA DETERMINAZIONE avviene me<strong>di</strong>ante inventario fisico<br />

DELLE QUANTITA’<br />

• LA VALORIZZAZIONE in base a determinati criteri <strong>di</strong><br />

valutazione DELLE QUANTITA’


Scritture <strong>di</strong> <strong>fine</strong> <strong>esercizio</strong><br />

I ratei e i risconti<br />

Con l'iscrizione in bilancio <strong>di</strong> un rateo o <strong>di</strong> un risconto si vuole scindere un costo o un<br />

ricavo comune a due o più esercizi, al <strong>fine</strong> <strong>di</strong> attribuire a ciascuno degli esercizi la quota<br />

<strong>di</strong> costo o <strong>di</strong> ricavo che gli compete.<br />

Possono essere iscritte nelle voci "ratei e risconti" soltanto quote <strong>di</strong> costi e ricavi l'entità<br />

dei quali varia in relazione al decorrere del tempo (in genere, i ratei e i risconti si<br />

calcolano con riguardo a: interessi, affitti, premi <strong>di</strong> assicurazione).<br />

La ripartizione dei costi e dei ricavi avviene, quin<strong>di</strong>, in ragione del tempo.


I risconti attivi e passivi<br />

Definizione: I risconti sono quote <strong>di</strong> costi o <strong>di</strong> ricavi rilevati anticipatamente<br />

nell'<strong>esercizio</strong> che si chiude (o in precedenti esercizi), ma <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> esercizi<br />

successivi.<br />

Trattandosi <strong>di</strong> rettifiche, i risconti partecipano al red<strong>di</strong>to dell'<strong>esercizio</strong> in chiusura con<br />

segno contrario rispetto a quello del componente a cui si riferiscono.<br />

Per cui si <strong>di</strong>stinguono in:<br />

Attivi, se relativi a costi da rettificare<br />

Passivi, se si riferiscono a ricavi


ESEMPIO<br />

La Congregazione XXX ha pagato affitti passivi <strong>di</strong> Euro 12.000 che si riferiscono ad un<br />

canone semestrale corrisposto anticipatamente per il periodo 15 settembre – 15 marzo.<br />

Ve<strong>di</strong>amo qual è la situazione ipotizzata con il ricorso ad un grafico.<br />

Occorre togliere dall’affitto registrato il canone <strong>di</strong> affitto relativo al periodo 1° gennaio<br />

– 15 marzo, <strong>di</strong> competenza del futuro <strong>esercizio</strong>.<br />

Graficamente in<strong>di</strong>chiamo il risconto con il colore giallo.


Ecco come occorre procedere per il calcolo del risconto.<br />

Occorre impostare la seguente proporzione:<br />

fitto<br />

semestrale:<br />

risconto = giorni che<br />

compongono il<br />

semestre:<br />

giorni non decorsi – dal<br />

01/01 al 15/03


Nel nostro caso la proporzione da impostare sarà:<br />

12.000: x = 181: 74<br />

x = (12.000 x 74)/ 181 = 4.906<br />

Ecco come sono stati conteggiati i giorni:<br />

Giorni che<br />

compongono<br />

il semestre<br />

Giorni dal<br />

01/01 al<br />

15/03<br />

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Tot.<br />

15 31 30 31 31 28 15 181<br />

31 28 15 74<br />

Poiché, al termine dell’<strong>esercizio</strong>, dobbiamo sospendere una parte <strong>di</strong> costo e rinviarlo<br />

all’<strong>esercizio</strong> successivo, la contropartita da usare è un risconto attivo.


La rilevazione della scrittura <strong>di</strong> rettifica a Libro Giornale sarà:<br />

31/12<br />

ATTIVITA ’ RETTIFICA COSTI<br />

RISCONTI ATTIVI a AFFITTI PASSIVI 4.906 4.906<br />

Storno affitto relativo al periodo 1° gennaio- 15 marzo<br />

IL risconto attivo RAPPRESENTA LA QUOTA DEI COSTI GIA’ RILEVATI, MA DI<br />

COMPETENZA DEL FUTURO ESERCIZIO<br />

ATTIVITA’ = PASSIVITA’ + PATRIMONIO NETTO +<br />

RICAVI - COSTI


ESEMPIO<br />

Il 1 ° novembre la Congregazione XXX cede in affitto un proprio immobile ricevendo il<br />

versamento anticipato del canone quadrimestrale <strong>di</strong> Euro 10.000.<br />

Ve<strong>di</strong>amo qual è la situazione ipotizzata con il ricorso ad un grafico.<br />

Occorre, allora, determinare la parte <strong>di</strong> ricavo da rinviare all’<strong>esercizio</strong> successivo con<br />

le <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> rettifica da re<strong>di</strong>gersi al 31/12.


Ecco come occorre procedere per il calcolo del risconto.<br />

Occorre impostare la seguente proporzione:<br />

interesse<br />

trimestrale:<br />

risconto = giorni che<br />

compongono il<br />

trimestre:<br />

Nel nostro caso la proporzione da impostare sarà:<br />

Ecco come sono stati conteggiati i giorni:<br />

Giorni che<br />

compongono<br />

il trimestre<br />

Giorni dal<br />

01/01 al<br />

01/02<br />

100: x = 92: 31<br />

x = (100 x 31)/ 92 = 33<br />

Nov. Dic. Gen. Tot.<br />

30 31 31 92<br />

giorni non decorsi – dal<br />

01/01 al 01/02<br />

31 31


Poiché, al termine dell’<strong>esercizio</strong>, dobbiamo sospendere una parte <strong>di</strong> ricavo e rinviarlo<br />

all’<strong>esercizio</strong> successivo, la contropartita da usare è un risconto passivo.<br />

La registrazione contabile sarà:<br />

31/12<br />

RETTIFICA RICAVI PASSIVITA ’<br />

AFFITTI ATTIVI a RISCONTI PASSIVI 33 33<br />

Stornato affitto relativo al periodo gennaio - marzo<br />

IL risconto passivo RAPPRESENTA LA QUOTA DEI RICAVI GIA’ RILEVATI, MA DI<br />

COMPETENZA DEL FUTURO ESERCIZIO<br />

ATTIVITA’ = PASSIVITA’ + PATRIMONIO NETTO +<br />

RICAVI - COSTI


I ratei attivi e passivi<br />

Definizione: I ratei sono quote <strong>di</strong> costi o <strong>di</strong> ricavi rilevabili posticipatamente negli<br />

esercizi successivi, ma <strong>di</strong> competenza dell'<strong>esercizio</strong> che si chiude.<br />

Trattandosi <strong>di</strong> integrazioni, i ratei partecipano al red<strong>di</strong>to dell'<strong>esercizio</strong> in chiusura con<br />

lo stesso segno del componente del red<strong>di</strong>to al quale si riferiscono.<br />

Per cui si <strong>di</strong>stinguono in:<br />

Attivi, se relativi a ricavi <strong>di</strong><br />

competenza dell’<strong>esercizio</strong> in<br />

chiusura<br />

Passivi, se si riferiscono a costi


ESEMPIO<br />

La Congregazione XXX, in data 15/09, prenda in affitto un capannone pagando un<br />

canone semestrale <strong>di</strong> 12.000 euro. Il canone viene pagato posticipatamente alla<br />

scadenza del semestre, ovvero il 15/03 dell’anno successivo.<br />

Ve<strong>di</strong>amo qual è la situazione ipotizzata con il ricorso ad un grafico.<br />

Come si può notare dal grafico, l’Ente ha sostenuto un costo che darà luogo ad un’uscita<br />

nell’<strong>esercizio</strong> successivo. Il costo, però, è in parte <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> questo <strong>esercizio</strong> (per<br />

la parte che va dal 15/09 al 31/12) e in parte <strong>di</strong> competenza dell’<strong>esercizio</strong> successivo<br />

(per la parte che va dal 31/!2 al 15/03).


Occorre, allora, determinare la parte <strong>di</strong> costo <strong>di</strong> competenza dell’<strong>esercizio</strong> che deve<br />

essere rilevata al 31/12 tra le <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> integrazione.<br />

Ecco come occorre procedere per il calcolo del rateo.<br />

Occorre impostare la seguente proporzione:<br />

canone: rateo = giorni che compongono<br />

il semestre:<br />

Nel nostro caso la proporzione da impostare sarà:<br />

12.000: x = 181: 108<br />

x = (12.000 x 108)/ 181 = 7.160<br />

giorni decorsi dal 15/09<br />

al 31/12


Ecco come sono stati conteggiati i giorni:<br />

Giorni che<br />

compongono<br />

il semestre<br />

Giorni dal<br />

15/09 al<br />

31/12<br />

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar Tot.<br />

15 31 30 31 31 28 15 181<br />

15 31 30 31 108<br />

Poiché, al termine dell’<strong>esercizio</strong>, dobbiamo rilevare un costo non ancora registrato ma<br />

<strong>di</strong> competenza, la contropartita è costituita da un rateo passivo.


La registrazione sul Libro Giornale sarà:<br />

31/12<br />

INTEGRAZIONE COSTI PASSIVITA’<br />

FITTI PASSIVI a RATEI PASSIVI 7.160<br />

7.160<br />

Per FITTI PASSIVI 15/09 – 31/12<br />

I FITTI PASSIVI SONO DI COMPETENZA DELL’ESERCIZIO PER LA PARTE<br />

RELATIVA AL PERIODO 15/9 – 31/12; QUINDI DOVRANNO ESSERE RILEVATI E<br />

ATTRIBUITI AL CONTO ECONOMICO DELL’ANNO.<br />

LA REGISTRAZIONE DELL’INTERA FATTURA E IL SUO PAGAMENTO<br />

AVVERRANNO COMUNQUE NEL SUCCESSIVO ESERCIZIO.


ESEMPIO<br />

La Congregazione XXX, in data 01/11 cede in affitto un proprio immobile ricevendo il<br />

versamento posticipato del canone trimestrale <strong>di</strong> Euro 10.000<br />

Ve<strong>di</strong>amo qual è la situazione ipotizzata con il ricorso ad un grafico.<br />

Come si può notare dal grafico, l’Ente incassa per la prima volta il fitto in data 01<br />

febbraio dell’anno successivo. Tuttavia il ricavo conseguito ha in parte competenza in<br />

questo <strong>esercizio</strong> (per la parte che va dal 01/11 al 31/12).<br />

Occorre, allora, determinare la parte <strong>di</strong> ricavo <strong>di</strong> competenza dell’<strong>esercizio</strong> che deve<br />

essere rilevata al 31/12 tra le <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> integrazione.


Ecco come occorre procedere per il calcolo del rateo.<br />

Occorre impostare la seguente proporzione:<br />

interesse<br />

trimestrale:<br />

rateo<br />

=<br />

giorni che<br />

compongono il<br />

trimestre:<br />

Nel nostro caso la proporzione da impostare sarà:<br />

10.000: x = 92: 61<br />

x = (10.000 x 61)/ 92 = 6.600<br />

Ecco come sono stati conteggiati i giorni:<br />

Giorni che<br />

compongono<br />

il trimestre<br />

Giorni dal<br />

01/11 al<br />

31/12<br />

Nov. Dic. Gen. Tot.<br />

30 31 31 92<br />

30<br />

giorni decorsi dal 01/11<br />

al 31/12<br />

31 61


Poiché, al termine dell’<strong>esercizio</strong>, dobbiamo rilevare un ricavo non ancora registrato ma<br />

<strong>di</strong> competenza, la contropartita è costituita da un rateo attivo.<br />

La registrazione sul Libro Giornale sarà:<br />

31/12<br />

ATTIVITA’ INTEGRAZIONE RICAVI<br />

RATEI ATTIVI a FITTI ATTIVI 6.600 6.600<br />

I FITTI ATTIVI SONO DI COMPETENZA DELL’ESERCIZIO PER LA PARTE RELATIVA<br />

AL PERIODO 1/11 – 31/12; QUINDI DOVRANNO ESSERE RILEVATI E ATTRIBUITI<br />

AL CONTO ECONOMICO DELL’ANNO.<br />

LA REGISTRAZIONE DELL’INTERA FATTURA E IL SUO INCASSO AVVERRANNO<br />

COMUNQUE NEL SUCCESSIVO ESERCIZIO.


I ratei e i risconti: confronto<br />

ASPETTI COMUNI<br />

1) misurano fatti economici posti a cavallo <strong>di</strong> due esercizi<br />

2) entrambi si calcolano proporzionalmente al tempo<br />

DIFFERENZE<br />

1) i ratei misurano quote <strong>di</strong> costi o ricavi già maturati.<br />

I risconti riguardano quote <strong>di</strong> costi o <strong>di</strong> ricavi non ancora maturati<br />

2) i ratei sono poste <strong>di</strong> integrazione, i risconti sono poste <strong>di</strong> rettifica<br />

3) i ratei hanno lo stesso segno del componente <strong>di</strong>red<strong>di</strong>to cui si riferiscono<br />

mentre i risconti hanno segno contrario


<strong>Le</strong> <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> <strong>fine</strong> <strong>esercizio</strong><br />

<strong>Le</strong> fatture da emettere e da<br />

ricevere<br />

(<strong>scritture</strong> <strong>di</strong> integrazione)<br />

ESEMPIO<br />

Prima del 31 <strong>di</strong>cembre la Congregazione XXX ha emesso documenti <strong>di</strong> trasporto e,<br />

quin<strong>di</strong>, ha inviato ai clienti merci per Euro 200, per le quali non ha ancora emesso le<br />

relative fatture.<br />

•Qual è l’<strong>esercizio</strong> <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> tali ven<strong>di</strong>te?<br />

•Quali saranno le rilevazioni contabili?


La registrazione sul Libro Giornale sarà:<br />

31/12<br />

FATTURE DA EMETTERE a Diversi 240<br />

Per merce spe<strong>di</strong>ta e non ancora fatturata<br />

a IVA NS. DEBITO 40<br />

a MERCI C/VENDITE 200<br />

COMPARE L’ IVA A DEBITO , POICHE’ L’IVA DEVE ENTRARE NELLA<br />

LIQUIDAZIONE DELLO STESSO MESE DI CONSEGNA DELLE MERCI,<br />

INDIPENDENTEMENTE DALLA DATA DI EMISSIONE DELLA FATTURA<br />

LA RILEVAZIONE CREDITI V/CLIENTI AVVERRA’ ALL’EMISSIONE DELLA<br />

FATTURA NEL CORSO DEL PROSSIMO ESERCIZIO.


ESEMPIO<br />

Prima del 31 <strong>di</strong>cembre la Congregazione XXX ha ricevuto merci per Euro 150, in<br />

relazione alle quali le fatture non sono ancora pervenute.<br />

• Qual’ è l’<strong>esercizio</strong> <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> tali acquisti?<br />

• Quali saranno le rilevazioni contabili?<br />

La registrazione sul Libro Giornale sarà:<br />

31/12<br />

MERCI C/ACQUISTI a FATTURE DA RICEVERE 150 150<br />

Per merce ricevuta il … in attesa <strong>di</strong> fattura<br />

L’ IVA A CREDITO NON PUO’ ESSERE REGISTRATA SE LA FATTURA PERVIENE<br />

OLTRE IL 16/01 (GIORNO DELLA LIQUIDAZIONE IVA).<br />

IL CONTO FATTURE DA RICEVERE RAPPRESENTA IL DEBITO VERSO IL<br />

FORNITORE; E’ ASSILABILE AL CONTO DEBITI VERSO FORNITORI.


ESEMPIO<br />

<strong>Le</strong> <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> <strong>fine</strong> <strong>esercizio</strong><br />

Fon<strong>di</strong> rischi<br />

(<strong>scritture</strong> <strong>di</strong> integrazione)<br />

Dall’analisi dei cre<strong>di</strong>ti v/clienti, la Congregazione XXX si rende conto che alcuni<br />

saranno <strong>di</strong>fficilmente<br />

incassabili. L’Ente prevede <strong>di</strong> non incassare Euro 400.<br />

•Qual è l’<strong>esercizio</strong> <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> tali costi?<br />

•Quali saranno le rilevazioni contabili?


La registrazione sul Libro Giornale sarà:<br />

31/12<br />

SVALUTAZIONE CREDITI a FONDO SVALUTAZIONE 400 400<br />

I FONDI RISCHI accolgono costi <strong>di</strong> competenza dell’<strong>esercizio</strong> legati<br />

a eventi futuri <strong>di</strong> probabile manifestazione , ma relativamente ai<br />

quali non si conosce l’epoca <strong>di</strong> sostenimento e l’ammontare dei costi<br />

che comporteranno.<br />

TALE PERDITA, SEBBENE INCERTA ALLA FINE DELL’ESERCIZIO,<br />

COMPETE ALL’ESERCIZIO IN CORSO PERCHE’ CORRELABILE AI<br />

RICAVI CHE HANNO FATTO SORGERE I CREDITI DI DUBBIA<br />

ESIGIBILITA’.<br />

IL CONTO CREDITI V/CLIENTI SI RIDURRA’ QUANDO<br />

L’INESIGIBILITA’ SARA’ DEFINITIVA.


<strong>Le</strong> <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> <strong>fine</strong> <strong>esercizio</strong><br />

La chiusura dei conti e la<br />

formazione del bilancio<br />

Dopo le <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> assestamento occorre pre<strong>di</strong>sporre:<br />

- le <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> epilogo<br />

- le <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> chiusura<br />

- il bilancio d’<strong>esercizio</strong>


La chiusura dei conti:<br />

le <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> epilogo<br />

Con queste registrazioni si fanno confluire al Conto Economico tutti i costi e i ricavi <strong>di</strong><br />

competenza dell’<strong>esercizio</strong><br />

Scopo: OTTENERE COME SALDO L’UTILE O LA PERDITA DELL’ESERCIZIO<br />

N.B. Il Conto Economico, quale conto <strong>di</strong> epilogo, funziona solo a <strong>fine</strong> anno


Con una prima scrittura si epilogano in DARE del CONTO ECONOMICO i sal<strong>di</strong> dei conti<br />

accesi ai costi , che verranno chiusi, iscrivendo in Avere il saldo dei singoli conti<br />

Con una seconda scrittura si epilogano in AVERE del CONTO ECONOMICO i sal<strong>di</strong> dei<br />

conti accesi ai ricavi , che verranno chiusi, iscrivendo in Dare il saldo dei singoli conti<br />

Si è aperto il CONTO ECONOMICO che riepiloga in Dare tutti i componenti negativi <strong>di</strong><br />

red<strong>di</strong>to e in Avere quelli positivi.<br />

Se il TOTALE AVERE > TOTALE DARE UTILE D’ESERCIZIO<br />

31/12<br />

CONTO ECONOMICO a UTILE D’ESERCIZIO 100 100<br />

Per utile d’<strong>esercizio</strong><br />

NEI CONTI DI MASTRO IL CONTO ECONOMICO E’ STATO CHIUSO SCRIVENDO<br />

L’UTILE IN DARE IN MODO DA PAREGGIARE IL CONTO E SI E’ ACCESO IN AVERE<br />

IL CONTO UTILE D’ESERCIZIO (CONTO DI PATRIMONIO NETTO )


Se il TOTALE DARE > TOTALE AVERE PERDITA D’ESERCIZIO<br />

31/12<br />

PERDITA D’ESERCIZIO a CONTO ECONOMICO 200<br />

200<br />

Per per<strong>di</strong>ta d’<strong>esercizio</strong><br />

NEI CONTI DI MASTRO IL CONTO ECONOMICO E’ STATO CHIUSO SCRIVENDO LA<br />

PERDITA<br />

IN AVERE IN MODO DA PAREGGIARE IL CONTO E SI E’ ACCESO IN DARE IL<br />

CONTO<br />

PERDITA D’ESERCIZIO (CONTO DI PATRIMONIO NETTO )<br />

Dopo la rilevazione del red<strong>di</strong>to il Conto Economico risulta<br />

chiuso, sia nel caso <strong>di</strong> utile che <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta, avendo esaurito<br />

la sua funzione <strong>di</strong> determinazione del risultato economico<br />

dell’<strong>esercizio</strong>.


La chiusura dei conti:<br />

le <strong>scritture</strong> <strong>di</strong> chiusura<br />

Con queste registrazioni si fanno confluire a Stato Patrimoniale i sal<strong>di</strong> dei conti<br />

ancora aperti:<br />

- conti alle attività<br />

- conti alle passività<br />

- conti <strong>di</strong> patrimonio netto<br />

Questi conti si chiudono nello Stato Patrimoniale Finale e rappresentano gli elementi che<br />

formano il patrimonio. Sono chiamati conti patrimoniali .<br />

A libro giornale le rilevazioni <strong>di</strong> chiusura generale dei conti avvengono con la chiusura<br />

delle attività e poi delle passività con due articoli utilizzando il conto transitorio Stato<br />

Patrimoniale Finale


La chiusura dei conti:<br />

Il bilancio d’<strong>esercizio</strong><br />

Dopo la chiusura dei conti si procede alla redazione del bilancio d’<strong>esercizio</strong> formato<br />

da:<br />

STATO PATRIMONIALE<br />

mette in evidenza il patrimonio commerciale esistente alla <strong>fine</strong> del periodo<br />

amministrativo.<br />

Comprende le Attività, le Passività e il Patrimonio Netto, rappresentati secondo la<br />

struttura prevista dall’articolo 2424 del Co<strong>di</strong>ce Civile.<br />

CONTO ECONOMICO<br />

rappresenta il risultato economico della gestione e i componenti positivi e negativi che<br />

hanno contribuito a determinarlo. Assume la configurazione prevista dall’articolo 2425<br />

del Co<strong>di</strong>ce Civile.

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