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Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

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DIBaTTITo<br />

possa avere capacità normative nel campo economico, così come<br />

in campo <strong>sociale</strong> o in qualsiasi altro campo. Questo è il punto:<br />

oggi c’è una dissociazione tra questi due aspetti, l’economia non<br />

è in grado di autonormarsi e al contempo lo Stato ha perso poteri<br />

normativi nei confronti di un’economia che per altro è divenuta<br />

transnazionale. In <strong>realtà</strong>, io parlerei di una crisi del confine o<br />

comunque di una diversa funzionalità oggi dei confini, perché i<br />

confini non scompaiono, continuano a svolgere ancora una serie<br />

di funzioni molto rilevanti. Quello che cambia è – come dire – il<br />

tipo di funzionalità attribuibile ai confini, perché le funzioni dei<br />

confini possano essere variabili in rapporto a distanze diverse e<br />

questo accade anche nel campo dell’economia.<br />

L’economia si fa transnazionale, quindi attraversa i confini,<br />

definisce di volta in volta i propri confini. Da giurista negativa,<br />

non ho mai avuto la fortuna economica di fare grandi arbitrati<br />

privati, di quelli a cui è aduso il professor Irti, a cui credo non sia<br />

affatto sconosciuto quanto sia poco presente il diritto degli Stati<br />

in questo aspetto e quanto in esso i poteri normativi coercitivi o<br />

punitivi degli Stati abbiano poco ruolo. In <strong>realtà</strong>, in tutto questo<br />

settore ci sono quelli che sono stati definiti, a giusta causa, degli<br />

ordinamenti privati, che svolgono con efficacia la propria funzione;<br />

questo è vero soprattutto perché l’economia non si può<br />

autonormare, però, ha bisogno di funzionare, ha bisogno essa<br />

stessa di regole. Questo rende idiote le pretese di autonormazione<br />

assoluta, le pretese liberiste che l’economia si possa autonormare.<br />

La storia ci dice che le pretese normative degli Stati sono state soltanto<br />

un piccolo frammento storico nell’arco di un tempo molto<br />

lungo che ha visto il diritto esistere in forme molto diverse, non<br />

soltanto attraverso il formato statale. Inutile tornare qui soprattutto<br />

al precedente medievale, che, d’altra parte, ha coniato il<br />

termine lex mercatoria, materia nella quale il professor Irti è certo<br />

molto più competente di me.

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