03.06.2013 Views

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

LE CaTEgoRIE gIuRIDIChE DELLa gLoBaLIzzazIoNE<br />

ma che restano, e debbono re stare, estranee alla linea del nostro<br />

discorso. Il quale si concede soltanto di osservare che la borghesia<br />

capitalistica, nell’espandere gli affari oltre i confini, e così trascendendo<br />

ogni vincolo e limite, giunge a vulnerare lo stesso principio<br />

costitutivo <strong>della</strong> proprietà: il carattere esclusivo, che questa condivideva<br />

con la sovranità territoriale degli Stati. Che è poi il problema<br />

di tutela <strong>della</strong> pro prietà intellettuale nella rete telematica.<br />

Ed anche è superfluo fermarsi sull’alleanza fra capitalismo e<br />

tecnica, se non per rammentare che la rete telematica ha generato<br />

uno spazio fuori da ogni territorio e da ogni storia: un non-luogo<br />

astratto ed artificiale, dove si svolgono gli affari dell’economia<br />

planetaria. Il concetto di spazio, che soleva designare la totalità<br />

fisica di terra acqua aria, viene sottoposto ad un processo di<br />

astrazione, ridotto a pura artificialità tecnica. Non a caso i trattati<br />

europei assegnano all’Unione il compito di creare uno «spazio<br />

senza frontiere inter ne»: non – si badi – un territorio più largo e<br />

vasto, ma uno spazio deputato alle attività economiche.<br />

Lo spazio telematico è sciolto dalla fisicità: non tanto sta oltre<br />

i confini territoriali, quanto non ha confini. La tensione globale,<br />

propria del moderno capitalismo, vi raggiunge il grado più alto e<br />

rarefatto. La razionalità dell’eco nomia può dispiegarsi con inaudita<br />

pienezza: i negozi prendono carattere di assoluta oggettività;<br />

le parti, spogliate di qualsiasi identità, svolgono funzioni tipiche di<br />

mercato; gli attriti psicologici sono prevenuti o repressi: il tempo<br />

non è più storia, ma, nella «assolutezza <strong>della</strong> momentaneità» (per<br />

dirla con Bruno Romano), criterio di calcolo quantitativo (tante<br />

merci prodotte o scam biate in un anno, un mese, un giorno...).<br />

I fenomeni globali determinano una diversa concezione di tempo<br />

e spazio. La società agricola, e la società del primo industrialismo,<br />

ragionano con criteri di distanza e di durata. Al distacco tra<br />

punti dello spazio corrisponde l’inter vallo tra momenti di tempo:<br />

per farsi vicini occorrono un principio ed una fine del viaggio;<br />

partenza ed arrivo designano insieme il segmento geografico e<br />

cronologico. Ma velocità di trasporti e rapidità di comunicazioni,<br />

come annullano la distanza e costruiscono un indistinto «ovunque»;<br />

così sopprimono la durata e la convertono in pura simulta-<br />

65

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!