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Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

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TavoLa RoToNDa. SCENaRI fuTuRI DELLa gLoBaLIzzazIoNE<br />

raccordo e integrazione tra gli ordinamenti e questo è quasi nell’ordine<br />

naturale delle cose perché, in fondo, la stessa universalità<br />

dei diritti, come ha scritto qualcuno, sembra quasi esprimere una<br />

sorta di contraddizione tra i diritti stessi e la dimensione statuale<br />

<strong>della</strong> loro tutela; ciò induce necessariamente a ragionare al di là<br />

degli angusti confini dello Stato nazionale. A questo proposito<br />

viene spontaneo a tutti quanti pensare all’esperienza comunitaria<br />

come modello paradigmatico, in una direzione verso la quale<br />

sembra sospingere anche qualche tendenza <strong>della</strong> giurisprudenza<br />

costituzionale. Voglio ricordare una sentenza del 1991 in cui si<br />

riconosce il carattere universale <strong>della</strong> libertà umana che, al pari<br />

degli altri diritti, che la Costituzione proclama inviolabili, spetta<br />

ai singoli, non in quanto partecipi di una determinata comunità<br />

<strong>politica</strong>, ma in quanto esseri umani. Vorrei ricordare ancora che<br />

anche la giurisprudenza costituzionale sembra aprire in questa<br />

prospettiva con una sentenza che probabilmente voi conoscete,<br />

quella che riguarda il numero chiuso nelle Università; lì, in materia<br />

di libertà di insegnamento, di libertà <strong>della</strong> cultura, si è ritenuto<br />

che i princìpi ai quali l’ordinamento interno debba ispirarsi<br />

possano essere tratti da questo scenario internazionale. Quanto<br />

poi all’ordinamento comunitario, cito alcuni dati: il Trattato<br />

di Maastricht, il Trattato di Amsterdam, i principi di libertà e<br />

democrazia, rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali,<br />

dello Stato di diritto come principi fondanti dell’ordinamento<br />

comunitario, cioè quelle che sono, nel linguaggio dei<br />

costituzionalisti, le premesse teoriche dello Stato costituzionale.<br />

Poi, più di recente, la stessa Carta di Nizza, in cui abbiamo questi<br />

obiettivi: lotta contro l’esclusione <strong>sociale</strong> <strong>della</strong> povertà; il divieto<br />

delle pratiche eugenetiche; il divieto del commercio di organi e<br />

<strong>della</strong> clonazione riproduttiva di esseri umani. Poi, per ultimo, e<br />

qui concludo questa parte sull’ordinamento comunitario, anche<br />

la Dichiarazione di Lechen, che rivolge, proprio nella prospettiva<br />

<strong>della</strong> convenzione di una nuova Costituzione Europea, l’invito<br />

ad assumere le proprie responsabilità nella gestione <strong>della</strong> <strong>globalizzazione</strong>,<br />

iscrivendo in particolare “la mondializzazione entro<br />

un quadro etico e calandola in un contesto di solidarietà e di

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