03.06.2013 Views

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

DIBaTTITo<br />

387<br />

damentalmente può legittimarsi in forza o di un atto di ‘ricognizione’<br />

o ‘riconoscimento’, da parte del soggetto, oppure in forza<br />

di un suo atto di ‘conferimento di senso’, di ‘avvalorazione’. Nel<br />

primo caso, dunque, i significati e i valori verranno assunti come<br />

oggettivamente costitutivi delle – radicati nelle – <strong>realtà</strong> via via<br />

considerate, talché la nostra conoscenza di essi più essenzialmente<br />

dipende da una nostra capacità di ‘vederli’, nel senso dell’intenderli,<br />

nell’esperienza che in concreto ne abbiamo, riconoscendoli<br />

nei diversi loro modi di porsi; nel secondo caso, invece, gli stessi<br />

significati e valori risulteranno da un ‘conferimento’, cioè da un<br />

atto <strong>della</strong> persona, in dipendenza delle sue esperienze e conoscenze,<br />

la quale è dunque la più vera fonte di tutto il mondo umano<br />

dei significati e dei valori: questi e quelli perciò fondati su d’una<br />

base di oggettività, che da vicino ricorda, insieme, sia il ‘mondo<br />

3’ teorizzato da Karl Raimund Popper (Conoscenza oggettiva,<br />

1972), e sia il soggettivismo kantiano <strong>della</strong> conoscenza come garantita<br />

nella sua oggettività dall’uniforme ‘funzionamento’ delle<br />

categorie, vale a dire dai modi di ‘funzionare’ del nostro intelletto<br />

nell’organizzare i dati dell’esperienza esterna (i sensi delle nostre<br />

percezioni) e interna (spazio e tempo ).<br />

Possiamo così cogliere anche meglio come per il problema<br />

<strong>della</strong> legittimazione dei significati e dei valori si ripresenti, sul<br />

piano teoretico, la classica dicotomia, tra, da una parte, la metafisica<br />

classica, e come tale dunque fondata sulle cosiddette ‘essenze’,<br />

o ‘ipostàsi’, e perciò sulla correlativa assunzione di una<br />

strutturale, ontologica oggettività del mondo, nell’insieme e in<br />

ogni sua parte, come tale inclusiva di tutte le nostre possibilità<br />

conoscitive, e dunque anche di ogni significato e valore in quanto<br />

entità oggettivamente date; dall’altra parte invece, come si era<br />

accennato, starebbe il modo tipicamente moderno, e soprattutto<br />

contemporaneo, <strong>della</strong> fondazione o legittimazione dei significati<br />

e dei valori, qui più essenzialmente visti come esito di una sorta<br />

di ‘conferimento’ da parte del soggetto, sulla base delle esperienze<br />

via via incontrate; e si tratterebbe, con questo, di un modo di procedere<br />

che, riflettendo tutte le condizioni e modalità delle nostre<br />

conoscenze e dei relativi giudizi, renderebbe infine impraticabile

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!