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Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

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DIBaTTITo<br />

gliersi; c’è l’indifferenza all’interno <strong>della</strong> società di massa, non c’è<br />

distinzione. La tecnologia in un’epoca tecnologica trasforma addirittura<br />

la nozione di individuo; potenzialmente oggi possiamo<br />

costruire degli esseri umani che possono agire, attraverso interventi<br />

vari e complessi, che difficilmente possiamo catalogarli con<br />

un criterio di individualità, dotato di una propria soggettività.<br />

Sono aspetti che ci pongono problemi che con difficoltà danno<br />

la possibilità di costruire dei modelli di tipo razionale e dei modelli<br />

normativi. L’esigenza morale credo che tutto sommato sia<br />

difficile coniugarla con i diritti, siano essi diritti fondamentali o<br />

diritti umani. La Torre ci ha dato il suo modello. Una precisazione<br />

sulla differenza tra diritti umani e diritti fondamentali, perché<br />

i diritti sostanzialmente sono rivendicativi, cioè hanno una portata<br />

più <strong>politica</strong> che non morale, nascono in contesti conflittuali.<br />

Anche le forti diversità ed etereogenità che noi riscontriamo nell’ambito<br />

<strong>della</strong> società globalizzata portano ad aumentare anche<br />

la conflittualità perché queste rivendicazioni sono a volte incompatibili.<br />

Quindi noi potremmo costruire un’infinità di elenchi ma<br />

come sono legittimati questi elenchi, sulla base di che cosa? Sostanzialmente<br />

io problematizzo l’idea stessa in fondo di modello<br />

normativo e vedo che il momento morale, il momento politico e<br />

il momento giuridico sono tre aspetti forti, che sono sempre chiamati<br />

in causa, ma hanno come un salto; è difficile la continuità<br />

tra l’uno e l’altro. Infatti, per esempio, la soluzione proposta da<br />

De Sanctis ha soprattutto sottolineato la necessità del momento<br />

politico, cioè di una decisione che imponga con criteri sovrani<br />

alcune positività. La positività del diritto che dà una base comune;<br />

però questa è una scelta <strong>politica</strong>. La scelta invece di La Torre<br />

era piuttosto sul piano morale. La complessità però sta nel fatto<br />

che il momento politico non può fare a meno dell’atto di potere,<br />

questo è chiaro, di una forza; chi è il titolare di questa forza? Chi<br />

sono coloro legittimati ad imporre la regola, a dare le direttive, a<br />

stabilire che questo è il nucleo di diritti fondamentali? Non credo<br />

che sia la ragione umana, perché ci sono tante ragioni. Poi c’è<br />

l’aspetto morale, che tenderei di più a costruirlo sui doveri; ma<br />

questa è una mia posizione. Il mondo del dovere nasce un pò dal

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