03.06.2013 Views

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

378<br />

DIBaTTITo<br />

Allora io domando ancora una volta a La Torre se prima o<br />

dopo il momento <strong>della</strong> negozialità <strong>politica</strong>, il momento <strong>della</strong> normazione<br />

che ne consegue, possiamo parlare di diritti. La mia risposta<br />

è che ne possiamo parlare dopo e non prima, innanzitutto<br />

per necessità di lotta <strong>politica</strong>. Io ho sempre pensato alla lotta per<br />

il diritto di cui parlava Jhering come una lotta per il riconoscimento<br />

in termini di diritti, che prima di quella lotta sono soltanto<br />

delle esigenze. Ma soprattutto io dico dopo la politicizzazione,<br />

dopo il momento del negoziato, <strong>della</strong> normazione per una convenzione<br />

linguistica. Mi rendo conto che è una convenzione linguistica<br />

suggerita dal normativismo. Il normativismo, così come<br />

lo abbiamo vissuto noi nella serie che discende da Bobbio a Scarpelli,<br />

da Hart, da Kelsen, non esclude i problemi, semplicemente<br />

non presume di risolvere alcun problema, che lascia ad altri; invece<br />

pensa o crede o spera di risolvere alcuni metaproblemi, che<br />

non possono essere lasciati nel vago senza correre il pericolo che<br />

i problemi poi effettivi, se vogliamo ontologici, problemi autentici<br />

dell’umanità vengano discussi in modo vago. Io credo che in<br />

questo il normativismo abbia dato un grande contributo, basta<br />

che non ci si limiti a quello. Insomma a me pareva opportuno<br />

rimettere in discussione e richiamare anche le ragioni degli assenti<br />

in questo nobile consesso.<br />

Sebastiano Maffettone<br />

L’ottima relazione di La Torre ha messo in rilievo quello che<br />

è un problema, come diceva Ferrari, classico <strong>della</strong> filosofia del<br />

diritto e non solo <strong>della</strong> filosofia del diritto, cioè il problema <strong>della</strong><br />

istituzionalizzazione dei diritti umani. C’è un prima e c’è un<br />

dopo; prima si possono chiamare diritti oppure no, francamente<br />

mi sembra una convenzione linguistica. La Torre ci ha spiegato<br />

con grande chiarezza che prima sono diritti umani, poi sono diritti<br />

fondamentali. Come avviene questo passaggio? L’apparente<br />

dissonanza delle due relazioni, secondo me, è appunto solo apparente,<br />

perché sostanzialmente l’immagine delle due rette pa-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!