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Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

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DIBaTTITo<br />

sempre presente alla ragion pura pratica, che egli guarda la loro<br />

posizione storica, rifiutandone la confusione tradizionalista. Tra<br />

il cielo stellato e l’interiorità del soggetto morale, c’è la storia<br />

degli uomini e qui, preliminare rispetto ad ogni possibilità di relazione<br />

morale, appare la costruzione dell’ordine. Annota Kant in<br />

uno scritto usato spesso in senso troppo o solo irenico: il postulato<br />

che sta a fondamento di tutti gli articoli per La pace perpetua<br />

è ‘tutti gli uomini che possono avere reciprocamente influsso<br />

gli uni sugli altri devono – müssen dice il testo – entrare in una<br />

qualche costituzione civile’. L’uso del modale müssen indica una<br />

necessità non disponibile dalla condizione umana. Che l’idea del<br />

patto sia un’idea di ragione, implica proprio che gli ordinamenti<br />

storici siano una premessa <strong>della</strong> pensabilità del patto stesso; mentre<br />

il patto è Vorausgesetsz, presupposto in questo senso, come<br />

principio dell’ordine legittimo. Ciò perché prima di entrare in un<br />

bürgerlich gesetszliches Zustand, l’uomo non può non percepire<br />

il prossimo che come nemico. Nella precaria condizione pregiuridica,<br />

infatti, dove manca la sicurezza <strong>della</strong> relazione che può essere,<br />

per Kant, solo prestazione di Gewalt, e non lo traduco perché<br />

il significato del termine va tra autorità e violenza, “l’uomo o il<br />

popolo mi lede già soltanto con l’essere in questo stato, in quanto<br />

si trova accanto a me”.<br />

Senza una condizione giuridica e legale, la prossimità dei<br />

soggetti empirici è già inimicizia che mi impone di respingere<br />

il prossimo e di costringerlo ad entrare in uno stato civil-legale.<br />

Si potrebbe aggiungere in linea con Hobbes, che è proprio la<br />

somiglianza e uguaglianza del prossimo a renderlo pericoloso e<br />

pertanto inaccettabile come partner in una condizione ex lege. È<br />

l’iperriconoscimento che genera dei notes. La premonizione che<br />

l’altro ha in comune con me lo stesso ni-ente naturale, la stessa<br />

eccedenza di potenza da esonerare rispetto ad una debolissima<br />

attrezzatura fisica del corpo, la stessa urgenza prelinguistica di<br />

soddisfazioni e di paura. Nella storia, dunque, ogni possibile intesa<br />

sui diritti dell’uomo non può che partire da una condizione<br />

di sicurezza, che renda possibile intendersi. Un minimo di diritti<br />

fondamentali garantiti, ossia un minimo di risorse materiali e

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