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Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

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I DIRITTI uMaNI NELLa gLoBaLIzzazIoNE<br />

359<br />

ordinamento. A tale posizione originaria si applicano le caratteristiche<br />

del velo d’ignoranza. I futuri membri, i cittadini di una<br />

comunità <strong>politica</strong> in fieri potranno accertare in via di principio<br />

norme comunitarie ed obbligatorie, solo se queste sono emanate<br />

in vista del bene comune. Tale idea del bene comune deve proceduralizzarsi,<br />

giacché la identificazione di detto bene, sia per<br />

ragioni epistemologiche (il bene comune è universalizzazione di<br />

preferenze comunque individuali), sia per ragioni normative (il<br />

bene comune ricomprende il bene dell’autonomia individuale),<br />

non può prescindere da un esercizio, sia pure collettivo, di autonomia<br />

individuale. Dalla posizione originaria <strong>politica</strong>, definita<br />

dal velo d’ignoranza, possono derivarsi dei diritti politici basici,<br />

come quelli di uguale libertà, nozione che ricomprende tanto la<br />

libertà negativa, quanto la cittadinanza, e l’uguale dignità <strong>sociale</strong><br />

delle persone, la quale ultima vieta differenze economiche tali,<br />

che mettano a repentaglio l’uguale dignità morale e <strong>sociale</strong> dei<br />

soggetti. Questi diritti si aggiungono al diritto basico <strong>della</strong> situazione<br />

discorsiva, che potremmo considerare l’Urrecht, il diritto<br />

primigenio <strong>della</strong> situazione normativa intersoggettiva, che è quello<br />

dell’uguale dignità morale degli individui, al quale si connette<br />

inestricabilmente, in questa prospettiva, il diritto di libertà di<br />

pensiero e di libertà di parola. Ora, per garantire di fatto le norme<br />

prodotte nella situazione comune o impersonale, ho bisogno<br />

del diritto; vale a dire di istituzioni e norme positive.<br />

I diritti dell’uomo, tanto i tre basici <strong>della</strong> situazione discorsiva,<br />

come gli altri due risultanti dalla posizione originaria, devono<br />

potersi fare diritti istituzionalmente esigibili, cioè azionabili e<br />

sanzionabili; ma, per avere delle norme positive, c’è bisogno di<br />

istituzioni politiche, dello Stato, inteso, qui, come comunità <strong>politica</strong><br />

stabile, fornita di organi che siano deputati ad emanare, accertare,<br />

implementare le norme comuni, in vista del bene comune<br />

ed al fine di realizzare questo. In tale ambito, nella situazione<br />

giuridica, i diritti umani sono quelli che risultano dalla somma<br />

dei diritti <strong>della</strong> situazione discorsiva e dai diritti <strong>della</strong> posizione<br />

originaria <strong>politica</strong>; si fanno diritti fondamentali e costituzionali.<br />

A questo proposito, vale sottolineare che i diritti <strong>della</strong> posizione

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