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Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

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aLESSaNDRo fERRaRa<br />

complesso e qualche cosa va ripensata. Non è detto che gli interessi<br />

delle democrazie liberali non imperiali, non in grado di definire<br />

non autoritativamente lo stato <strong>della</strong> situazione mondiale sia lo<br />

stesso in ogni momento di quello dell’unica democrazia liberale,<br />

che, però, per sua avventura, ha dimensioni imperiali.<br />

Il secondo discorso riguarda il contenuto di questo Stato di<br />

diritto, di questo ordine globale equo, non solo il modo in cui ci<br />

si può arrivare, che cosa dobbiamo intendere con l’espressione<br />

«compiuto Stato di diritto» a livello delle relazioni internazionali,<br />

a un livello minimale. Pensiamo al termine rule of law. Se noi<br />

scandagliamo le nostre intuizioni intorno a cosa vuole dire rule<br />

of law, governo <strong>della</strong> legge, Stato di diritto, lo intendo come una<br />

situazione in cui l’interazione stabile e continuata nel tempo di<br />

una collettività di attori, siano essi individui o siano essi Stati, è<br />

normata attraverso leggi generali che si applicano indistintamente<br />

a tutti, leggi che si auspica siano tra loro coerenti e che siano indicizzate<br />

al futuro, piuttosto che retroattive, in cui questo corpo<br />

di leggi, norme, regole, disposizioni, regola l’interazione secondo<br />

criteri di prevedibilità, equità e sistematicità. Ma questo è solo un<br />

aspetto minimale di quello che intendiamo con rule of law, Stato<br />

di diritto, cioè quell’aspetto che Weber coglieva con l’espressione<br />

«calcolabilità razionale del diritto». C’è qualche cosa che manca in<br />

questo quadro e di nuovo basta solo riprendere le nostre intuizioni<br />

sulla legittimità di un ordinamento per capire che cosa manca; ciò<br />

che manca è il fatto che non è che noi riteniamo che qualunque insieme<br />

di disposizioni normative che abbiano queste caratteristiche<br />

di generalità, di chiarezza, di coerenza possano essere chiamate<br />

uno Stato di diritto in senso legittimo; noi esigiamo un ulteriore<br />

requisito, esigiamo che le premesse di fondo su cui poggia questo<br />

insieme di norme, di regole, di disposizioni incontri il consenso di<br />

coloro la cui interazione verrà poi regolata da esse.<br />

Potremmo fermarci a questo punto e alcune versioni del liberalismo<br />

sicuramente si fermano a questo punto nella caratterizzazione<br />

<strong>della</strong> rule of law (coerenza, calcolabilità razionale del<br />

diritto e consenso degli interessati). Noi però non potremmo ancora<br />

applicare a questa caratterizzazione dello Stato di diritto un

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