Diritto, politica e realtà sociale nell'epoca della globalizzazione

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03.06.2013 Views

IL RuoLo DELLa SCIENza gIuRIDICa NEL DIRITTo gLoBaLE 223 industriale il differenziale tra povero e ricco e tra paese povero e paese ricco era da due a tre, ma perfino Engels diceva che il feudatario inglese viveva poco meglio del bracciante inglese nel Settecento, perché i parassiti li aveva lo stesso, mangiava cose marce, viveva in un freddo terribile. Credo che Hobbes sia morto di polmonite e che non avesse neanche la camera da letto riscaldata. Il differenziale di reddito andava da uno a tre all’inizio della società industriale, siamo arrivati a differenziali di reddito tra paesi poveri e paesi ricchi di uno a dieci; oggi il normale differenziale di reddito pro capite è di 1 a 100 e lo si sta ulteriormente superando. È impressionante la questione del differenziale, perché tradizionalmente il differenziale di reddito toccava il problema della qualità della vita. I differenziali di reddito sono imputabili allo status o al contratto, ai soldi, alle origini o alla collocazione che hai; ma oggi il differenziale, la disuguaglianza, non tocca più la qualità della vita soltanto, ma tocca il governo della vita, il governo del destino e delle aspettative di vita. Voglio toccare un problema recente, ma non per demagogia: il problema dell’accesso ai farmaci, il differenziale che c’è tra paese povero e paese ricco in materia di accesso ai farmaci. Oggi l’accesso ai farmaci significa garanzia di una durata convenzionale della vita: i paesi sviluppati si avvicinano alla soglia degli 80 anni di aspettativa di vita, non soltanto in virtù del fatto che si mangia meglio, che c’è maggiore igiene, ma in virtù del fatto che sono disponibili farmaci che consentono di evitare morti banali. In Africa non si muore soltanto per infezioni batteriche, ma anche se costa troppo comprare un antipiretico, un’aspirina, puoi morire per un eccesso di febbre. L’aspirina è la medicina più banale, ma quando una confezione di aspirina costa quanto il reddito pro capite mensile ti rendi conto di quanto sia difficile controllare un fenomeno febbrile alto. Il differenziale oggi sta toccando la possibilità di governare il destino; ci sono paesi ricchi che tendenzialmente possono accedere ad un sistema di terapie tecnologicamente avanzate, che consentono una durata di vita che si avvicina agli 80 anni, mentre per i paesi poveri l’aspettativa di vita tocca i 40 anni e questo dif-

224 PIo MaRCoNI ferenziale è dovuto alla diversa possibilità di accedere alle nuove tecnologie sanitarie e questa è una forma di deprivazione relativa e una forma di differenziale che tende sempre più a svilupparsi. Queste possibilità si hanno se si vive in un paese sviluppato e se si gode di redditi che permettono di accedere a delle terapie. Pensate che si sta parlando che la vita arriverà a 100 anni nei paesi sviluppati attraverso le modificazioni genetiche; ma produrre una mappa di DNA costa quanto gli investimenti sanitari di una città media africana, mentre una terapia di due giorni di antibiotici pilotati costa quanto un mese di reddito pro capite di un paese africano. Il nuovo differenziale, la nuova disuguaglianza, non riguarda più la qualità della vita, ma il governo della vita, quindi, è una disuguaglianza che riguarda il tema del destino; vi è una parte del mondo che considera il destino e l’esistenza come una cosa in parte controllabile da parte della tecnologia e dall’uomo stesso ed un’altra parte del mondo che considera il destino e la vita come un qualche cosa che viene controllato da altri, sulla quale tu non puoi fare niente. Quarto problema: i fenomeni di globalizzazione stanno producendo nuove forme di trasferimento e di movimento di beni sulla scena globale con forti elementi di discriminazione. Noi abbiamo un processo di globalizzazione, che è quello sancito dagli accordi di Montevideo e governato dal WTO, che consente ad una buona parte di merci di circolare liberamente sulla scena mondiale; però, questo fenomeno di globalizzazione delle merci è innanzitutto parziale perché -guarda caso- possono circolare liberamente sui mercati mondiali le merci ad altissimo contenuto tecnologico e ad altissimo valore aggiunto. La libertà di circolazione delle merci si attenua quando si tratta di merci a basso valore tecnologico e a basso valore aggiunto, con scarso investimento tecnologico ed è assente quando le merci sono materie prime. Allora, il meccanismo di globalizzazione e di circolazione globale delle merci è assoluto quando riguarda le merci prodotte dai paesi più sviluppati, ma è relativo quando riguarda i prodotti dei paesi meno sviluppati. In Algeria non ci sarebbe il fondamentalismo islamico se l’Algeria potesse esportare le proprie arance

IL RuoLo DELLa SCIENza gIuRIDICa NEL DIRITTo gLoBaLE<br />

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industriale il differenziale tra povero e ricco e tra paese povero e<br />

paese ricco era da due a tre, ma perfino Engels diceva che il feudatario<br />

inglese viveva poco meglio del bracciante inglese nel Settecento,<br />

perché i parassiti li aveva lo stesso, mangiava cose marce,<br />

viveva in un freddo terribile. Credo che Hobbes sia morto di polmonite<br />

e che non avesse neanche la camera da letto riscaldata. Il<br />

differenziale di reddito andava da uno a tre all’inizio <strong>della</strong> società<br />

industriale, siamo arrivati a differenziali di reddito tra paesi poveri<br />

e paesi ricchi di uno a dieci; oggi il normale differenziale di<br />

reddito pro capite è di 1 a 100 e lo si sta ulteriormente superando.<br />

È impressionante la questione del differenziale, perché tradizionalmente<br />

il differenziale di reddito toccava il problema <strong>della</strong> qualità<br />

<strong>della</strong> vita. I differenziali di reddito sono imputabili allo status<br />

o al contratto, ai soldi, alle origini o alla collocazione che hai; ma<br />

oggi il differenziale, la disuguaglianza, non tocca più la qualità<br />

<strong>della</strong> vita soltanto, ma tocca il governo <strong>della</strong> vita, il governo del<br />

destino e delle aspettative di vita.<br />

Voglio toccare un problema recente, ma non per demagogia: il<br />

problema dell’accesso ai farmaci, il differenziale che c’è tra paese<br />

povero e paese ricco in materia di accesso ai farmaci. Oggi l’accesso<br />

ai farmaci significa garanzia di una durata convenzionale<br />

<strong>della</strong> vita: i paesi sviluppati si avvicinano alla soglia degli 80 anni<br />

di aspettativa di vita, non soltanto in virtù del fatto che si mangia<br />

meglio, che c’è maggiore igiene, ma in virtù del fatto che sono disponibili<br />

farmaci che consentono di evitare morti banali. In Africa<br />

non si muore soltanto per infezioni batteriche, ma anche se<br />

costa troppo comprare un antipiretico, un’aspirina, puoi morire<br />

per un eccesso di febbre. L’aspirina è la medicina più banale, ma<br />

quando una confezione di aspirina costa quanto il reddito pro<br />

capite mensile ti rendi conto di quanto sia difficile controllare un<br />

fenomeno febbrile alto.<br />

Il differenziale oggi sta toccando la possibilità di governare<br />

il destino; ci sono paesi ricchi che tendenzialmente possono accedere<br />

ad un sistema di terapie tecnologicamente avanzate, che<br />

consentono una durata di vita che si avvicina agli 80 anni, mentre<br />

per i paesi poveri l’aspettativa di vita tocca i 40 anni e questo dif-

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